La scorsa settimana nella cronaca locale de La Stampa sono comparsi due trafiletti con una notizia che, x noi che viviamo a due passi dalla Svizzera, ci ha fatto debitamente storcere il naso. Si riparla di nuovo di un progetto x lo stoccaggio di scorie radioattive al Piz Pian Grand e questa volta il Comune svizzero di Mesocco, in val Mesoncina, ha chiesto aiuto anche all'Italia, soprattutto a noi cittadini ed alle nostre istituzioni che abitiamo nel bacino italiano del Lago Maggiore.
Già nel 1980 era stata ingaggiata una battaglia contro l'idea di creare un deposito di materiale radioattivo proveniente dalle centrali nucleari svizzere quando le autorità elvetiche avevano individuato come possibile sede proprio il Piz Pian Grand non lontano dal Passo del San Bernardino.
Nel 1993 a seguito di una dura opposizione delle popolazioni locali l'idea fu accantonata ma ora purtroppo è ritornata, come il coniglio bianco estratto dal magico cappello a cilindro di un mago ...
La richiesta di aiuto è importante xchè le acque che scendono dalla Valle Mesolcina arrivano al Lago Maggiore ed al Ticino e lo stoccaggio di scorie anche solo debolmente radioattive fa temere a tutti quanti noi l'inquinamento della falda freatica che alimenta la vasta area abitata del Verbano
Mesocco è pronto quindi a costituire un comitato che coinvolga anche le due sponde, lombarda e piemontese, del lago ed il braccio di ferro contro l'ufficio federale elvetico dell'energia, che è il promotore di questo nuovo progetto, poco sensato, è cominciato !
2 commenti:
speriamo che facciano in fretta...e soprattutto che facciano
un abbraccio
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