martedì 31 luglio 2007

Riflessioni di fine luglio

Dopo due giorni di vento fastidioso e fortissimo, questa sera si respira finalmente
Quasi quasi fa freddo !
Come il tempo è pazzo, lo sono anche gli uomini, sicuramente...
E' stato un mese estivo ben poco interessante, per quanto mi riguarda
Si sono susseguite notizie di tragedie, di stragi, di disgrazie, di pironami, di politici che predicano bene e razzolano male, di crisi di governo che non ci saranno ma tutti litigano tra loro 24 ore su 24...
Bastaaaaaaaaaaaaaa.... domani vado in gita a Saas Fee in Svizzera passando dal Sempione e per un giorno niente giornali, niente TG, niente scandali, niente di niente
Solo un giorno a spasso in montagna, un giorno di festa in Svizzera, la loro festa nazionale
Buon 1 agosto anche a voi che mi leggete, ovunque siate, a casa o in vacanza, soli o in compagnia
E se andate via , non abbandonate il vostro cane o il vostro gatto, per cortesia
Lui vi vuole bene e da randagio farebbe una gran brutta fine!!!
Ciao a giovedì sera
1 kiss erica

mercoledì 25 luglio 2007

Addio, Maù...

Maù era arrivato alla fine di dicembre del 2001 in pessime condizioni, aveva la bocca massacrata e i dentini rotti. Era già un po' anzianotto e ci sono voluti alcuni mesi di zuppe con il pane e la carne tagliata a pezzettini x aiutarlo a riprendere a mangiare e a guarire. Anche le mie 3 gattacce nere si sono a poco a poco abituate a lui, alla sua fame perenne, ai suoi eterni mauuuuu ogni volta che ci vedeva, mia mamma ed io, alla sua non abitudine di lavarsi, una vera stranezza per loro gatte nere superpulitissime, con il pelo splendido e lucido come pellicce preziose...
Due settimane fa, Maù, che non usciva mai, è scomparso.
Per quattro giorni.
Poi sabato nel tardo pomeriggio mia mamma lo ha ritrovato nel giardino piccolo davanti a casa.
Sono andata subito a vedere perchè era ridotto malissimo, non stava più in piedi, aveva due brutte ferite ( i segni profondi di un laccio ??? ) ai lati del muso e miagolava piano piano ...
Gli ho messo dell'acqua in una delle sue ciotole ma non si è mosso. L' ho lascito lì, sotto la pianta delle forsizie, vicino all'elleboro, al fresco. Avrei chiesto alla veterinaria di passare a vederlo appena possibile, il giorno dopo o il lunedì.
Ma il mattino dopo se n'era andato. Non so come abbia fatto a muoversi in quello stato ma il mio vicino di casa lo ha ritrovato morto nella curva in fondo alla strada martedì ...
Ora sono rimaste sole, Killer Teddy e Saetta, xchè Quinto, l'altro randagio viene sempre meno, e le controllo molto di più perchè loro escono spesso e non vorrei proprio che anche loro mi tornassero con quelle due terribili e profonde lesioni ai due lati del musetto nero.
Amare gli animali è una passione profonda, amare i gatti è un piacere infinito
Far loro del male x il gusto sadico di vederli morire è un abominio, senza speranza x l'idiozia di certi umani scellerati.
Addio Maù vecchio gattone randagio bianco e nero
Grazie x la tua compagnia nella speranza che lassù, nei verdi prati dei cieli gattiferi, tu possa ritrovare la pace la sicurezza e l'amore che ti avevamo dato noi !

Grazie alle mie bravissime alunne...

Nei giorni scorsi sulle pagine dei giornali locali sono stati pubblicati i nomi degli studenti che all'esame di maturità hanno preso 110.
Tra di loro ci sono anche quattro mie ex alunne che erano uscite con l'ottimo in terza media e con un bell' encomio x essere sempre state le migliori sia a livello di studio che di comportamento.
E' bello sapere che hanno continuato anche x altri 5 anni ad essere studiose ed è una grande soddisfazione x me che sono stata una delle loro insegnanti.
In un mondo di giovani sempre meno maturi e razionali, ci sono anche le eccezioni, come Anna e Grazia, Stela e Chiara, per fortuna
Anna che ha seguito l'indirizzo biologico all'Istituto Cobianchi di Verbania-Intra a settembre proverà il test alla Facoltà di Fisioterapia perchè "è interessata ad aiutare le persone a recuperare l'efficienza fisica e contemporaneamente a relazionarsi con loro".
Da brava scout che da sempre si interessa del sociale ancora una volta segue un percorso di sensibilità e di interesse x chi la circonda ed ha bisogno di essere aiutato
Grazia invece fresca del Liceo Classico Cavalieri di Verbania-Pallanza proverà i test x medicina e odontoiatria
Stela, che era arrivata in 5a elementare dall'Albania e nel giro di tre anni di medie ha saputo leggere scrivere e parlare correttamente la nostra lingua, spesso molto meglio di molti suo compagni locali !,ha scelto la facoltà di Architettura.
Lo scorso anno con una sua compagna del Liceo Scientifico Gobetti Stela era venuta a scuola ad intervistarmi per un concorso sulle donne e sulla storia dell'emancipazione di noi donne italiane:grazie a quel lavoro così interessante avevano vinto un viaggio premio all'estero, di cui era stata veramente felice.
Chiara anche lei liceale dello Scientifico Gobetti si scriverà al test di psicologia a Milano.
Tutte e quattro andrano un po' in vacanza ma prestissimo torneranno a studiare !
Auguro loro un grande successo x un avvenire ancora più splendido di quello che x ora appartiene solo ai loro sogni personali e spero che anche altre mie alunne, ed alunni!, arrivino in futuro ai loro stessi livelli
Studiare con intelligenza e dare il meglio di sé è una grande soddisfazione e io adoro i " secchioni" in gamba che non sono mai furbetti o scansafatiche ....

martedì 24 luglio 2007

Verità e Giustizia

Nel post Verità del 26 giugno ho ricordato i fatti del G8 di Genova. Mi sono arrivati numerosi commenti contro Carlo Giuliani e ben poche riflssioni sull'episodio della scuola Diaz. In effetti quello che io avevo scritto voleva proprio essere una denuncia contro i pestaggi alla scuola Diaz e soprattutto una denuncia di un episodio gravissimo di non democrazia in quanto un apparato dello Stato usò quella notte maledetta la violenza in modo indiscriminato picchiando e ferendo un numero elevato di persone che furono massacrate di botte ed arrestate senza avere dei diritti minimi di difesa come richiede la legge ordinaria x chiunque abbia commesso un reato
Ho riaperto ieri il sito di Verità e Giustizia, il Comitato sorto in difesa di quei cittadini italiani e stranieri che furono massacrati alla Diaz, ed ho letto con estremo interesse la lettera di un cittadino che fu una delle vittime della Diaz. Potrei semplicemente collegare questo mio post con la pagina del sito ma visto ciò che dice e quanto sia grave ed importante il suo messaggio pubblico la lettera qui sotto. Spero che tutti coloro che credono nei valori dello Stato democratico riflettano su ciò che è stata la notte della Diaz a Genova nel 2001 !!!
"SEI ANNI DOPO LA DIAZ, ALMENO CHIEDETECI SCUSA
Lettera di un cittadino che fini' nella "macelleria messicana"
Mi dispiace ma non ci sto. Non dite che la questione G8 sta arrivando a conclusione, perche' non e' cosi'. Gianni De Gennaro esce di scena, ma le ferite di Genova sanguinano ancora, forse piu' di prima. Se qualcuno pensa che la nomina di Antonio Manganelli sia un punto di svolta definitivo, si sbaglia di grosso. L'avvicendamento al vertice della polizia, per come e' stato gestito e per cio' che rappresenta, non ricompone affatto la frattura che si consumo' nel luglio del 2001 fra forze di polizia e cittadinanza. Non sana la lesione che fu inferta all'ordinamento democratico, non riscatta le istituzioni, che si rivelarono inacapaci di impedire la sospensione dello stato di diritto.
Potrei parlare di tutto il G8, di quanto accaduto nelle strade di Genova, in piazza Alimonda, nella caserma di Bolzaneto, ma voglio limitarmi alla notte della Diaz, il 21 luglio 2001, perche' ero dentro la scuola e ne uscii (con altri 92) con le ossa rotta, oltre che in stato d'arresto.
Quella notte mi sentii letteralmente un cittadino senza Costituzione. Gli agenti delle forze di polizia del mio paese mi pestavano a sangue senza alcun motivo e mi privavano della liberta' senza nemmeno premurarsi di comunicarmene il motivo. Non c'era piu' legge, non c'erano garanzie. La Diaz era un buco nero senza democrazia.
Sono uscito da quella scuola con due obiettivi: recuperare fiducia nelle forze di polizia e nello stato democratico; ottenere giustizia in tribunale. Sotto quest'ultimo aspetto, che reputo il meno importante, e' in corso un processo, che dovrebbe chiudersi in primo grado entro il 2007, ma che difficilmente arrivera' al terzo grado di giudizio prima che scatti la prescrizione. La lentezza della giustizia e' un male italiano molto noto e questo caso non sfugge alla regola.
Ma e' il primo obiettivo quello che piu' mi sta a cuore. Dopo i due giorni trascorsi in ospedale piantonato, e una volta recuperata piena serenita' di giudizio, mi sono ripromesso di dare un contributo alla ricerca di una via d'uscita, sotto il profilo etico e politico, all'eclissi di democrazia che avevo sperimentato sulla mia pelle. Nel mio piccolo, ho scritto un libro su quanto accaduto alla Diaz, ho contribuito a fondare il Comitato Verita' e Giustizia per Genova, ho partecipato a centinaia d'incontri e dibattiti in tutta Italia, ho cercato il dialogo con sindacalisti della polizia di Stato. Mi aspettavo, data l'enormita' di quanto avevo vissuto, un forte moto d'indignazione fra la gente e fra gli uomini delle istituzioni.
Credevo che i miei diritti di cittadino e le mie aspettative di riscatto morale sarebbero stati accolti e valorizzati. In questi sei anni, a parte il sostegno e l'affetto di migliaia di persone, ho raccolto invece ben poco, specie dalle istituzioni. Da cittadino convinto che la Costituzione venga prima di tutto e che ogni funzionario debba esserle fedele, mi sarei aspettato nei giorni e nei mesi seguiti al G8 una serie di cose: una denuncia pubblica, da parte del potere politico, che abusi del genere sono intollerabili; un'ammissione di colpa da parte della polizia, con l'avvio di una rigorosa inchiesta interna e le dimissioni del massimo responsbaile del corpo; la sospensione immediata dei dirigenti coinvolti nell'operazione; un messaggio di scuse alle vittime delle violenze; la massima collaborazione con la magistratura; l'avvio, da parte del parlamento, di una commissione d'inchiesta sull'intera gestione dell'ordine pubblico durante il G8. E' quanto avverrebbe in un paese autenticamente democratico, rispettoso delle leggi e della sua Costituzione.In questi anni, e' accaduto invece questo: la polizia ha mentito nel riferire la dinamica del blitz (la resistenza degli occupanti, le ferite pregresse); ha costruito prove false per giustificare gli arresti (le bombe molotov); non ha sospeso i responsabili dell'operazione, che sono anzi stati promossi; non ha chiesto scusa di alcunche'; ha ostacolato l'azione della magistratura (gli elenchi incompleti degli agenti impegnati nel blitz, l'invio di foto inutilizzabili per i riconoscimenti, la scomparsa delle bombe molotov ricevute in custodia). Gli imputati, non paghi delle promozioni ricevute, hanno tenuto un comportamento processuale assolutamente inadeguato per funzionari dello Stato: hanno disertato tutte le udienze e solo due (Canterini e Fournier) su 29 hanno accettato di rispondere alle domande di pm e avvocati. Il potere politico ha avallato questa condotta. All'epoca del centrodestra c'e' stata una legittimazione piena, con le promozioni degli imputati, il rifiuto di una commissione d'inchiesta, la conferma del capo della polizia. All'epoca del centrosinistra la politica delle promozioni e' proseguita e il capo della polizia viene sostituito "per fine naturale del mandato" proprio nei giorni in cui viene indagato per istigazione alla falsa testimonianza e a ridosso del clamore suscitato dalla deposizione di Michelangelo Fournier sulla "macelleria messicana".Come si vede, ci vorrebbe ben altro che l'ambiguo avvicendamento deciso dal governo Prodi. Non siamo di fronte ad alcuna svolta. Il governo in carica non ha denunciato gli abusi commessi alla Diaz per quello che sono, una "macelleria italiana"; non ha revocato le promozioni (anzi ne ha concessa una); non ha chiesto scusa alle vittime; non ha istituito una commissione d'inchiesta; non ha rimosso De Gennaro in quanto oggettivo responsabile, come capo della polizia, di quanto accaduto a Genova e delle coperture successive; ha scelto la strada della continuita' anziche' avviare quell'operazione di pulizia e trasparenza che sarebbe necessaria per ripristinare un clima di fiducia fra cittadinanza e forze dell'ordine. Sono passati sei anni e la sensazione d'essere un cittadino senza Costituzione e' ancora intatta. Almeno, vi prego, non prendeteci in giro, e rispondete, se potete, a queste semplici domande: chi controlla davvero le forze di polizia? Chi garantisce la effettiva preminenza dei diritti costituzionali?
Lorenzo Guadagnucci (Comitato Verita' e Giustizia per Genova) "

martedì 17 luglio 2007

Khasiwazaki-Kariva

26 aprile 1986 Tchernobyl Ucraina massimo punteggio Ines, 7
15 luglio 2007 Khasiwazaki-Kariva, Giappone, la più grande centrale atomica del mondo, investita dalle violente scosse del duplice movimento tellurico di magnitudo 6,8, che ha investito il nord-ovest del Paese provocando almeno nove morti e oltre un migliaio di feriti
Ora è allarme radioattività perchè nell’impianto si era sviluppato un incendio, innescatosi in un trasformatore, e la società gerente ’Tokyo Electric Power-Tepcò ha ammesso la fuoriuscita in mare di circa 1.200 litri di acqua radioattiva nonchè la dispersione nell’atmosfera di una limitata quantità di sostanze fissili, quali cobalto-60, iodio-129 e cromo-51, precisando però che quanto accaduto era da considerarsi «non preoccupante» per l’ambiente.
La tesi era stata avallata dal dicastero del Commercio, che però a meno di 24 ore di distanza ha ordinato alla ’Tepcò di far cessare completamente nella centrale ogni attività, del resto già sospesa per i danni subiti dai tre generatori. Il provvedimento è stato notificato personalmente dal ministro, Akira Amari, al presidente della compagnia, Tsunehisa Katsumata, come reso noto da un portavoce di quest’ultimo.
Si sta anche cercando di appurare che cosa ne sia stato di un centinaio di fusti contenenti scorie nucleari a basso livello di radioattività, i quali, sempre all’interno della struttura di Khasiwazaki-Kariva, sarebbero stati fatti cadere dai rispettivi siti di stoccaggio dal susseguirsi delle onde sismiche. I bidoni si sono rovesciati e un imprecisato numero di essi sono rimasti scoperchiati. Sono in corso controlli per individuare eventuali fughe di radiazioni, e le relative conseguenze.
Le autorità, a livello tanto locale quanto centrale, hanno aspramente criticato la compagnia per il ritardo e l’incompletezza con cui i suoi dirigenti hanno divulgato i danni subiti dalla super-centrale, dalla capacità di 8.212 megawatt e munita di sette reattori.
Ancora una volta un danno nucleare notevole ai danni dell'uomo e dell'ambiente
Qui in Italia si ritorna spesso a parlare di nucleare e di ripristino di centrali che potrebbero produrre energia elettrica, come le troppo numerose centrali francesi
Ma in Italia per fortuna con la vittoria dei NO al referendum dell'8-9 novembre 1987 è dal 1988 che le centrali nucleari di Trino Vercellese in Piemonte, Garigliano e Latina furono definitivamente chiuse mentre quella di Caorso, già ultimata, non entrò mai in funzione e quella di Montalto di Castro, pronta al 70%, fu riconvertita in impianto a gas
Sono sempre stata contraria al nucleare e ricordo che tanti anni fa, con una collega di matematica, andai a Ispra, al Centro sperimentale , e provai una vera angoscia quando ci fecero entrare nella sala
del reattore. Ci assicurarono che non c'era nessun pericolo di radiazione alcuna ma chissà perchè io rimasi veramente scettica, anche quando ci spiegarono come funzionava il sistema dell'acqua pesante!!!
E l'angoscia mi rimase e divenne enorme dopo Tchernobyl perchè nell'orto i rapanelli raccolti a giugno luglio, dopo le poigge nucleari, erano nero-viola all'interno, mentre le insalate quell'anno e l'anno successivo crebbero a dismisura...
Ma dal 1952 ad oggi è impressionante la catena di incidenti nucleari "top secret"
Ricordo di aver letto parecchi anni fa un libro in inglese di Greenpeace su questi incidenti e fu decisamente una lettura sconvolgente
Mancano dati e classifiche ufficiali su conseguenze e vittime e, sembra assurdo, quelle di Chernobyl sono ferme a 30, ma tutta l'Europa fu investita dalla nube tossica e ben 336 000 persone furono evacuate dalla zona dopo l' esplosione del reattore numero 4 della centrale nucleare ucraina.
Gli incidenti nelle centrali nucleari sono classificati secondo una scala da 0 (guasto) a 7 (incidente molto grave), nota come INES (International Nuclear Event Scale). In teoria è uno strumento utile, nella pratica un po’ meno perché spesso è difficile ottenere informazioni esatte sull’accaduto e in molti casi scatta il segreto militare a coprire il tutto di una coltre di silenzio. Nei fatti quindi, c’ è molto si dice ma poche certezze. In più alcuni paesi, come in passato l’Unione Sovietica, hanno sminuito sistematicamente e continuano a minimizzare ogni problema per tutelare la propria immagine politica. A tutt’ oggi, secondo i dati russi, il disastro di Chernobyl ha causato 33 vittime, perché si calcolano solamente quelle morte nell’imminenza dello scoppio. Questo è un problema aperto ed estensibile a tutti i vari allarmi nucleari: le modalità e i limiti del conteggio delle vittime, in considerazione del fatto che alcuni componenti radioattivi restano dannosi per centinaia, o migliaia, di anni.
Gli incidenti più noti, quelli su cui si hanno dati più o meno ufficiali, sono una manciata
Nel 1957 un bidone di rifiuti radioattivi prende fuoco ed esplode nella centrale di Kyshtym, in Unione Sovietica, contaminando migliaia di Kmq di terreno ed esponendo alle radiazioni 270 mila persone. Ne vengono evacuate dall’area 10 mila. Ufficialmente non ci sono vittime. La scala Ines è 6. Sempre nel 1957, a Sellafeld,in Gran Bretagna, un incendio nel reattore dove si produce plutonio per scopi militari genera una nube radioattiva imponente che attraversa tutta l’ Europa. I morti per gli effetti della radioattività (malattie, leucemie, tumori) sono stimati in 300. Scala Ines: 5.
Stessa gravità di un’altra celebre fuga radioattiva quella di Three Mile Island, negli Usa, nel 1969, quando il surriscaldamento del reattore provocò la parziale fusione del nucleo, rilasciando nell'atmosfera gas radioattivi pari a 15000 terabequerel (TBq). Vennero evacuate 3.500 persone.
Il 26 aprile 1986 è la data dell’incidente più noto, l’unico ad avere il massimo punteggio Ines, 7, quello di Chernobyl. Il surriscaldamento in una delle quattro torri che componevano l’impianto, vetusto persino per i laschi standard sovietici, provocò la fusione del nucleo del reattore e l'esplosione del vapore radioattivo. Stavolta arrivano nell’atmosfera ben 12.000.000 TBq . Una trentina di persone muoiono immediatamente, altre 2.500 nel periodo successivo per malattie varie, ma non esistono dati ufficiali e univoci sui decessi complessivi collegati all’evento. Di fatto l’intera Europa fu esposta alla nube radioattiva e per milioni di persone aumentò, non si sa fino a che punto, il rischio di contrarre tumori e leucemia.
Il Giappone, che di incidenti nucleari minori ha una ricca tradizione, entra nella classifica nel 1999 ,scala Ines, con Tokaimura, dove uno scoppio in una fabbrica di combustibile nucleare attiva una reazione a catena incontrollata. Muoiono tre persone, ma altre 400 sono esposte alle radiazioni. Altre fonti ricordano anche una serie di incidenti minori già a partire dal 1952, quando a Chalk River, in Canada, la parziale fusione del nucleo di un reattore accumula enormi quantità di acqua radioattiva negli impianti.
Il dato allarmante e comune a quasi tutti gli episodi è che sembrano legati a incuria, cattiva manutenzione, o ignoranza delle norme di sicurezza, requisiti indispensabili per maneggiare l’energia nucleare !!!

Via D’Amelio 19 luglio 1992

Ho rivisto questa sera al telegiornale quelle tremende immagini dell'attentato al magistrato Paolo Borsellino del 19 luglio 1992 in Via D’Amelio a Palermo. La macchina saltata per aria, completamente distrutta, e la gente lì intorno attonita.
Come attoniti lo siamo stati tutti noi che amavamo quest'uomo che combatteva con coraggio contro la mafia e contro chi cercava di distruggere le leggi democratiche del nostro stato.
Dopo Falcone, ucciso in un precedente attentato insieme con la moglie, a Capaci, anche Borsellino lasciò la vita per aver cercato di riportare ordine là dove c'era solo connivenza e omertà, anche negli apparati dello stato, a quanto pare.
Ecco cosa riporta oggi il quotidiano di Torino La Stampa :
" I magistrati della Procura di Caltanissetta che coordinano l’inchiesta sull’uccisione del procuratore Paolo Borsellino e degli agenti della scorta, hanno acquisito una decina di giorni addietro a Palermo le ultime «carte» utili all’indagine sulla strage di Via D’Amelio del 19 luglio 1992 . A prelevarle negli uffici del Procura di Palermo sono stati personalmente il "reggente" l’ufficio inquirente di Caltanissetta, il procuratore aggiunto Renato di Natale, ed il sostituto Rocco Liguori."

I documenti acquisti dai magistrati riguardano il telecomando usato per far brillare l’auto imbottita di esplosivo che in via Mariano D’Amelio a Palermo provocò la strage. Di alcuni telecomandi simili a quelli usati per uccidere Borsellino nel 1992, rinvenuti in un casolare a disposizione di Giovanni Brusca nelle campagne di San Giuseppe Jato, si era già parlato il 18 aprile scorso nel corso di un vertice alla Dna, convocato dal Procuratore nazionale Pietro Grasso, e al quale presero parte Magistrati di Palermo, Caltanissetta e Catania. Due esperti in intercettazioni, consulenti della Procura Etnea, sono indagati a Caltanissetta per associazione mafiosa e concorso in strage perché sospettati di aver fornito i telecomandi. Nell’inchiesta relativa alla fornitura di telecomandi sarebbe anche coinvolto un imprenditore palermitano.
Nel corso di quel vertice romano si era discusso anche di una pista d’indagine che vedrebbe il coinvolgimento di «ambienti non mafiosi» nella strage di via D’Amelio. Adesso nell’inchiesta dei magistrati di Caltanissetta, che da tempo hanno concluso quella sulla scomparsa dell’agenda rossa di Paolo Borsellino subito dopo la strage e devono ancora decidere se chiedere o meno il rinvio a giudizio di un ufficiale dei carabinieri indagato per false dichiarazioni al Pm, si torna a parlare dell’ombra dei servizi segreti deviati dietro la strage. La notizia della riapertura dell’indagine su servizi segreti deviati, che non ha trovato conferma da parte del procuratore Di Natale, ma neanche smentita, si potrebbe far risalire ad alcuni mesi fa. All’attenzione dei Pm di Caltanissetta ci sarebbe anche la presenza insolita di un poliziotto sul luogo della strage poco dopo l’esplosione dell’autobomba, agente che era stato trasferito da tempo a Firenze perché intercettato mentre rivelava alcune notizie relative ad indagini su un traffico di droga
Sembra la storia di un poliziesco da leggere tutto d'un fiato, ma purtroppo è come sempre realtà. Una realtà amara e tragica, che arriva a poco a poco, nel corso degli anni, e dopo tanti anni, a scoprire carte nascoste e carte sporche di un'Italia che tanto ha subito con deviazioni e porcherie varie, con stragi, omicidi, morti innocenti e " non colpevoli", che hanno lasciato una lunga linghissima scia di sangue e lutti e dolore nei parenti delle vittime, negli amici e in tutti noi che sempre abbiamo creduto, ed ancora crediamo, nella democrazia, nella giustizia e nella libertà di uno Stato non deviato !!!

Una firma per Mario Ciancarella

Se entrate nel sito http://www.strageustica.altervista.org/ troverete la storia di Mario Ciancarella
E' una storia lunga e sconvolgente che ci riporta a quel tragico volo di quell'aereo civile che fu abbattutto ad Ustica tanti anni fa e di cui ancora non si sa la verità perchè c'è il segreto di Stato e perchè si è cercato e si cerca ancora di nasconderne i fatti
Laura, che gestisce questo bellissimo sito, ha linkato anche il sito di Mario, http://www.mariociancarella.altervista.org/.
C'è anche una petizione da firmare, se si vuole, all'indirizzo:
un saluto a Laura ed al suo grande coraggio perchè lei continua a scavare in quel mistero che si chiama Ustica e un augurio anche a Mario

domenica 15 luglio 2007

Un nuovo BLOG

In questi giorni ho parteciapto alla creazione di un nuovo blog. E' il blog della sezione locale di Omegna del partito della Margherita. Spero che sarà interessante e che piacerà, non solo ai cittadini omegnesi, ma anche ad altri che possono comunque essere interessati alla nostra vita di provincia
Se volete dare un'occhiata cliccate il link www.margheritaomegna.it
un saluto e buona settimana a venire erica

mercoledì 11 luglio 2007

Scale, scalini, scaloni ...

In questi giorni sono in ferie. Con l'inizio delle vacanze sono andata in vacanza anche con le abitudini quotidiane. Mi sveglio più tardi, leggo più a lungo quelle parti del quotidiano che di solito avevo solo il tempo di sfogliare velocemente, leggo gli ultimi libri che ho acquistato, mi rilasso e passo del tempo in giardino a poltrire su una sedia a sdraio, quando il tempo lo permette, xchè spesso piove!, o esco.
E' molto piacevole tutto questo relax, purchè non senta i telegiornali TV.
Le notizie sono come sempre allarmanti, con omicidi, violenze, scandali e chi più ne ha più ne metta.
E' di nuovo scoppiato lo scandalo dei servizi segreti del Sismi e se non fosse grave sapere che si spiavano giornalisti politici magistrati, verrebbe quasi da ridere a leggere il nome dell'indagato e ciò che scriveva. Una spy story alla Ridolini con l'ossessione x i " comunisti" e x presunti nemici che volevano distruggere l'allora capo di governo. Come sempre si discute x l'ennesima commissione di inchiesta e come sempre, probabilmente, non si farà nulla e tutto finirà nel dimenticatoio dei segreti di stato e di tutti i vecchi scandali precedenti.
E poi naturalmente si parla di riforma delle pensioni, di scaloni e di scalini, di aumenti dell'età pensionabile, anche x le donne, di lavori usuranti e non, e tutti bisticciano e chissà poi cosa partoriranno alla fine, che naturalmente sarà a nostro eterno discapito, come sempre
Non era giusto anni fa usufruire delle baby pensioni, ma non trovo giusto neppure obbligare chi ha lavorato tutta una vita andare in pensione oltre i 60 anni.
E soprattutto non capisco come possano certe politiche, come la Bonino, tanto x fare un nome, pensare che x avere la parità dei diritti, le donne debbano x forza andare a lavorare fino a 62 anni come gli uomini
Forse lei non ha mai avuto un lavoro comune e normale, come andare in fabbrica o in ufficio o altro, e poi tornare a casa, con i lavori da fare, la famiglia da seguire e trovarsi dei ritagli di tempo x avere un momento libero da dedicare a se stesse ed ai rapporti sociali !!!
Forse, invece di andare con gli abiti di sartoria famosi e firmati alle feste di Valentino, dovrebbe provare ad alzarsi alle 5 di mattina x andare a fare il turno dalle 6 alle due alla Fiat o in una fabbrica simile con le operaie
Chissà poi se sarebbe ancora propensa ad avere simili idee ?
Io trovo sempre più faticoso, con il passare degli anni, entrare in classe con tanti alunni e alunne sempre più lontani da me e dal mio modo di essere e di pensare e diventa talvolta molto difficile avere un dialogo con loro. Lo sforzo fisico x gestirli e quello mentale x insegnare al meglio, x correggere pacchi di compiti, x preparare nuovo materiale, aumentano sempre di più.
Ci sono mattine in cui butterei la sveglia e mi girerei dall'altra parte e la voglia di alzarsi x andare a lavorare non c'è proprio. Come non c'è più la voglia di passare pomeriggi interi chiusa in un'aula con consigli di classe, collegi docenti, corsi di aggiornamento, gruppi di lavoro delle commissioni varie ...
Qualcuno ha sottolineato che se non si alza il tetto dell'età pensionabile, ma la si lascia ai 56-58 anni, poi ci sarà chi andrà a cercare un nuovo lavoro non dichiarato .
Beh, io sicuramente il giorno in cui riuscirò ad andarmene in pensione, non vorrò neppure sentire la parola lavoro.
Ci saranno tante altre cose molto più interessanti da fare x passare il tempo, come poltrire al sole pensando a quelli che sono rinchiusi in un'aula a guadagnarsi uno stiracchiato stipendio post laurea ! o una bella passeggiata nei boschi o in riva al lago x mantenersi in forma anche da vecchie ...
E finalmente i giovani potranno sostituirci e trovarsi un lavoro a tempo indeterminato, che permetterà loro di avere un futuro non precario e una sicurezza definitiva

martedì 3 luglio 2007

"Libera"

Nella cronaca regionale de La Stampa di ieri mattina un articolo molto interessante parlava di Libera e Rinascita, due associazioni a cui è stata affidata la gestione di una cascina, nel cuore del Monferrato, tolta alla mafia, x destinarla a ragazze strappate alla droga e ad altre dipendenze.
A Santa Maria di Moncalvo sull'aia di questa cascina recuperata, Don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera, ha concluso due giorni di festa della legalità ed ha reso noto un dato molto importante: su 801 beni aziendali sequestrati alla mafia, soltanto 39 sono sopravvissuti ai ricorsi presentati dai parenti e dagli eredi dei condannati. Ci sono inoltre gli incendi intimidatori e le violenze di ogni tipo.
E' anche entrato in gioco attualmente un distorto uso della legge, dopo quella iniziale del 1996, la legge Pio LaTorre. Dopo questa, ne sono state varate altre che consentono le vendite dei beni sequestrati, ma don Ciotti ritiene che i beni dei mafiosi vanno utilizzati a fini sociali e vanno difesi annullando il frazionamento legislativo con l'avvio di una capace cabina di regia che sia in grado di colpire gli interessi mafiosi ovunque nel mondo, non solo negli aranceti ma anche nei paradisi fiscali.
Mi è sempre piaciuto il coraggio e la forza di volontà di don Ciotti. Ricordo che già oltre 30 anni fa a Torino, dove frequentavo l'università, l'impegno sociale di questo sacerdote giovane era dedicato a salvare le prostitute che occupavano i marciapiedi di numerose strade del capoluogo piemontese. Le sue parole :"Sono solo un cittadino che sente prepotente dentro di sé il bisogno di giustizia" aiuta a capire chi è veramente don Ciotti. Non solo un sacerdote, ma anche un cittadino onesto al servizio di tutti coloro che chiedono aiuto o che hanno bisogno di aiuto.
Nato a Pieve di Cadore il 10 settembre 1945, ha studiato nel seminario di Rivoli, Torino, e nel 1972 viene ordinato sacerdote dal cardinale Michele Pellegrino, che gli affida una parrocchia molto speciale: la Strada. E' proprio lì che incontra le prostitute prima ed i primi giovani drogati poi. Promuove il Gruppo Abele, un gruppo di impegno giovanile che si costituisce in seguito in Associazione di volontariato con interventi in numerose realtà segnate dall'emarginazione. Comincia quindi un intervento all'interno degli Istituti di pena minorili e sul territorio esterno dove costituisce le prime comunità per adolescenti, alternative al carcere. Affronta anche la diffusione improvvisa della droga aprendo un Centro di accoglienza e ascolto e nel 1974 la prima Comunità di Recupero.
Partecipa in modo attivo al dibattito ed ai lavori che portano all'entrata in vigore della leggi n 685 sulle tossicodipendenze nel 1975. Nel 1982 contribuisce alla costituzione del coordinamento delle Comunità di accoglienza e nel 1986 partecipa alla fondazione della Lega Italiana per la lotta all'Aids , LILA, che difende i diritti delle persone sieropositive. Nel marzo 1991 viene nominato Garante alla Conferenza Mondiale sull'Aids a Firenze e negli anni 90 intensifica l'opera di denuncia e di contrasto al potere mafioso creando il periodico mensile " Narcomafie". Grazie a quest'ultimo impegno, unisce diverse realtà di volontariato ed un costante lavoro di rete da cui nasce , nel 1995, " Libera- Associazioni nomi e numeri contro le mafie", un network che attualmente coordina nell'impegno antimafia oltre 700 associazioni e gruppi locali e nazionali.
Un uomo che porta avanti costantemente il suo impegno e che non ha paura né delle minacce né delle intimidazioni.
Lunedì prossimo a Cesara, uno dei paesi sopra al Lago d'Orta, salendo da Omegna, alle 20 e 45 sarà possibile incontrare don Ciotti in una serata speciale. Io spero di esserci e di poterlo finalmente vedere dal vivo.

Grandine !

Ieri pomeriggio un po' prima delle 5 si è alzato improvviso un forte vento, il cielo si è oscurato e la pioggia è caduta violenta. Ma con l'acqua è arrivata pure la grandine, dei grossi chicchi che picchiavano contro i vetri e martellavano i muri. L 'intensità del temporale è diminuita una mezz'ora dopo e a poco a poco il sereno è ritornato. Dopo le 6, quando solo le piante gocciolavano ancora, sono scesa nell'orto a vedere cosa era successo. Sulle reti nere antigrandine, lasciate fisse sopra all'insalata, restavano ancora dei mucchietti bianchi di ghiaccioli grossi come chicchi d'uva !

E le foglie delle zucche e dell'uva erano tutte frastagliate e bucate... forse sarebbe ora che anche qui si decidesse a venire il caldo e l'estate xchè di acqua ne abbiamo avuta abbastanza in quest'ultimo mese e mezzo. E con le piogge torrenziali equatoriali arrivano anche i disastri che distruggono l'orto !!!

domenica 1 luglio 2007

Entente Florale

Anche quest'anno è stato bandito il concorso Omegna in Fiore a cui possono partecipare tutti i cittadini del centro e quelli delle frazioni. I fiori preferiti sono i gerani ma nei vasi posti all'esterno delle abitazioni si possono far crescere anche altri fiori, come le surfinie x esempio, sempre tanto belle e ricche di colori.
Ma proprio oggi qui a Omegna ci sono i rappresentanti di tutta Europa della Giuria del Concorso Europeo Entante Florale.
Omegna rappresenta il Piemonte e speriamo vivamente che le bellissime aiuole fiorite che sono state preparate di fianco al municipio dai vivaisti locali, le "rose bianche" dell'artista Giugi Bassani x il progetto Fiori d'Arte, i 27 quadri con dipinti di fiori e piante della nostra zona, degli alunni del Liceo Artistico statale, posti lungo la passeggiata sul Nigoglia verso l'oratorio, e i progetti di altri alunni dell'Artistico x il giardino pensile all'ultimo piano del futuro Liceo Artistico e Scientifico e x l' ingresso dei giardini della" Torta in cielo" ( Omegna è la patria di Gianni Rodari e il parco di Monte Zuoli, a Cireggio, vuole ricordare le sue opere famose in tutto il mondo ) esposti al Forum permettano alla nostra città lacustre di ottenere l'ambito premio internazionale !
Le opere ed i fiori resteranno esposti fino alla metà di luglio x tutti i numerosi turisti, spesso stranieri, che visitano la nostra città al giovedì , giorno di mercato, e nei weekend
Un motivo in più x venire a fare un giro da queste parti, no ?