venerdì 27 aprile 2007

Lezione di legalità

Stamattina come tutti i venerdì iniziavo dopo l'intervallo con la mia terza . Ma stamattina invece di iniziare l'ora di inglese come al solito, con la correzione dei compiti, siamo scesi sotto, nell'aula di teatro, con altre tre terze xchè c' era l'ora di legalità.
Nato da un progetto con l'arma dei Carabinieri, questo incontro con il comandante della tenenza di Verbania è stato molto interessante. Il tenente ha parlato del lavoro svolto dai Carabinieri, della prevenzione soprattutto, che loro svolgono sul territorio, e della collaborazione tra Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Vigili Urbani e Vigili del Fuoco.
Ha spiegato ai nostri alunni che è sempre importante chiamare il 112 se si è in difficoltà o se succede qualcosa di grave e si vuole segnalare e denunciare. Il 112 può essere usato anche se il telefono cellulare è scarico, anche se si è in galleria e non si prende la linea.
Ha spiegato poi ai ragazzi che è molto più importante, quando loro sono in giro in due su un motorino e sanno che è proibito o sono senza casco, che è molto più importante e sicuro fermarsi, piuttosto che scappare quando vedono le pattuglie dei carabinieri che controllano il traffico. Perchè se si fanno male seriamente, se si spaccano la testa, nessuno può rimediare al danno fatto e nessuno li riporta in vita, ahimé. E loro poi non sempre multano e puniscono, ma consigliano ed aiutano.
Ha quindi iniziato a parlare di droghe, di tossicodipendenza, di problemi e di reati a cui si va incontro se si lascia la legalità x entrare in quel mondo ...
Purtroppo erano le 11 e 30 e io sono dovuta risalire x andare in prima e non ho potuto sentire il resto, in particolare ascoltare il dibattito con le domande degli alunni.
Trovo questo nostro modo di fare scuola con gli altri, con le istituzioni, con i disabili e con le associazioni del territorio, dal Cai al Gruppo Sportivo Disabili del GSHSempione di Villadossola, che portano le loro diverse esperienze sportive ai giovanissimi, ai progetti della Comunità Montana e del Fai x conoscere o far conoscere il territorio, ai vari e diversi Progetti come quello del Bullismo, che stanno realizzando i ragazzi e le ragazze della mia seconda, che farà da pilota con altre tre scuole medie x un video futuro, estremamente importante x i ragazzi.
In questo modo essi si aprono al mondo che li circonda e imparano a stare bene a scuola, stando meglio con il territorio dove vivono. Sono alternative molto diverse rispetto allo stare in un banco con dei libri davanti e basta. Questa è una scuola viva, che si evolve e si aggiorna e dà vita ed esperienze nuove e culturalmente molto valide.
L'idea che tanti, troppi hanno della scuola, soprattutto di una scuola portatrice di brutti episodi e di violenze, è certamente molto diversa da quella che noi spesso viviamo... e quindi un grazie a chi stamattina è venuto volontariamente a offrire il suo contributo ed il suo impegno x una società legale ricca di valori positivi!

mercoledì 25 aprile 2007

Scritti sui muri

Alcuni anni fa al termine di un viaggio organizzato in Abruzzo, su alcuni muri dell'ultima città che stavo visitando, vidi alcune scritte che attirarono la mia attenzione e che fotografai





















Da allora in ogni viaggio che faccio guardo sempre anche le scritte anonime lasciate da mani sconosciute sui muri delle città che visito. Sono anch'esse storia " locale", come i monumenti che si vanno a vedere o le persone che si sfiorano mentre si gira x una nuova città da conoscere. Sono soprattutto i pensieri privati di singoli individui che decidono di comunicarli al resto dell'umanità, esponendoli bene in vista su di un muro cittadino. Sicuramente " sporcano" quel muro, ma quanti altri possono leggere e condividere quelle singole idee !

Queste qui sotto sono due delle numerose scritte che ho fotografato lo scorso mese di marzo su un muro della bellissima città di Urbino, città universitaria con studenti stranieri. Scritte in inglese quindi, ma messaggi universali, direi !




domenica 22 aprile 2007

Frammenti di memoria ... la Resistenza

Arrivando dal centro di Omegna, si prende via De Angeli e si arriva al ponte sul fiume Strona, che scende dalla valle omonima. una valle molto bella con la stretta strada che sale curvando lungo il fiume a raggiungere i vari paesi su su fino a Forno, l'ultimo prima delle montagne e dei sentieri alpini che hanno visto passare, x due lunghi anni e due inverni freddi e nevosi, il '43-44 ed il '44-45, i partigiani combattenti ed i fascisti ed i tedeschi che rastrellavano tutta la zona, confinante con l'Ossola e la Svizzera e con la Valsesia.
Nella primavera 1994 insegnavo francese in Valle e ho collaborato ad una ricerca dei ragazzi di seconda e terza media di Valstrona, da cui nacque poi un piccolo libretto curato editorialmente dal Comune e con il patrocinio della Regione Piemonte. Le foto erano di Carlo Pessina, un fotografo molto noto qui in zona.Il titolo era I Luoghi della resistenza in Valle Strona e la maggior parte delle testimonianze era stata raccolta dagli alunni nei paesi.
I testimoni erano le donne e gli uomini che avevano assistito agli avvenimenti, agli eccidi ed alle stragi dei Fascisti ed alle aggressioni, ai pestaggi o alle morti di alcune donne che avevano protetto i partigiani, spesso i mariti o i figli che erano saliti in montagna.
In questa piccola valle, conosciuta attualmente da pochi appassionati di montagna, splendida e solare, gli episodi atroci furono molti, troppi in effetti.
Io ho tradotto dal dialetto locale le voci ed i racconti registrati ed ho scritto a computer gli episodi più significativi.
In queste storie di tanti anni fa ci sono i nomi dei 6 giovani della valle e della pianura, che morirono fucilati a Strona il 27 giugno '44, senza conforto religioso, dopo essere stati presi in un'imboscata e condotti a Omegna, x essere interrogati e poi condannati a morte e riportati su in paese su un camion, i 9 giovani che, feriti o ammalati, furono accolti nella casa del parroco don Giulio Zolla, ma vennero barbaramente assassinati a Forno il 9 maggio '44 dai militi della Muti, giunti da Fobello con il sottotenente De Filippi.
Veramente toccanti le parole del parroco Zolla, scritte x non dimenticare quei sanguinosi momenti di barbarie e ferocia a cui dovette assistere e le parole del fascista che gli ordinò di tenere i cadaveri dei morti, finiti tutti con un colpo in testa, lì sul posto fino alla sera x farli poi portare al cimitero dagli uomini che sarebbero rientrati dal lavoro!
Alcuni testimoni partigiani che hanno raccontato episodi di guerra e di fughe che hanno permesso loro di sopravvivere, seppur feriti, li ho conosciuti anch'io molti anni dopo quelle vicende, come Sabatino Meloni o Pippo Coppo, comandanti di brigate partigiane, che vivevano qui a Crusinallo, Bortolo Consoli, che era amico dei miei genitori e veniva spesso a casa mia e nelle scuole a parlare con gli alunni, o Bruno Rutto e suo fratello, che lavorava con mia mamma, e ricordo pure il dottor Balconi, di Omegna, che in qualità di medico fu di grande aiuto x tutti quelli che avevano bisogno e che andò spesso a prendere i morti abbandonati.
Alcuni dei nomi di quei giovani li avevo già sentiti nominare da mia mamma, come Nandino Bariselli e Giovanni Sozzi, suoi compagni di classe, uccisi a Chesio il 9 maggio ' 44 da una compagnia di militi fascisti della Tagliamento, dopo essere stati presi insieme con altri 3 della loro pattuglia e crudelmente torturati, o Alberto Realini, cognato di una sua collega d'ufficio, ucciso il 14 aprile 1945 all'Alpe Cardello, qui sopra Crusinallo.
Realini e i suoi due compagni, probabilmente traditi dalla spiata di una di qui e caduti in un'imboscata, si difesero strenuamente ma furono sfigurati dalle molte ferite e uccisi da un colpo di pistola sparato a bruciapelo. I fascisti scesero poi a piedi giù dall' Alpe Colla e arrivarono qui dietro a casa mia. Erano i fascisti del presidio di Omegna, che si trovava all'interno e delle scuole e degli uffici della ferriera Cobianchi, la ditta dove mia mamma era impiegata, al comando del quale vi era il tenente Finestra. Quando arrivarono a fondovalle, in casa di mia nonna c'erano solo lei, mia zia e mia mamma, che dovettero uscire e chiedere loro se avevano bisogno xchè uno era portato a braccia su di un asse. Il capo disse che il soldato era solo ferito ma che andava tutto bene, x mia mamma invece era già morto!
Da Omegna i fascisti se ne andarono il 24 aprile 1945, con un accordo con i capi partigiani, che li lasciarono liberi di scendere verso Gravellona e verso il lago Maggiore, Baveno, Stresa, Arona ed il fiume Ticino.
Mia mamma incontrò i primi partigiani scesi a valle proprio qui in fondo alla strada, seduti su un sasso che fumavano...
Ma la Valle Strona non festeggiò la partenza dei fascisti e dei tedeschi xchè ancora stava piangendo la morte di tanti giovani e di Giustina Peretti, giovane donna incinta di diversi mesi, che fu trovata in casa, a Forno, con la figlioletta e uccisa il 25 marzo 1945 da una raffica di mitra.
Quel giorno i militi della brigata Ravenna stavano cercando un partigiano ferito e le loro nefandezze in paese furono notevoli : minacciarono di morte il parrocco Zolla, bruciarono diverse case della piccola frazione di Otra, rastrellarono gli abitanti ed uccisero prima Giustina, dopo averla schernita e beffeggiata, e poi Calogero Calleri, un giovane operaio siciliano che lavorava nelle miniere di Campello. Calogero subì sevizie e torture e fu fucilato alle porte del paese.
Di loro e di tutti gli altri martiri della Resistenza restano lapidi, monumenti, murales e cippi a ricordo. A tutte le donne della valle, che hanno rischiato più volte la vita x autare i resistenti, è stato eretto all'Alpe Quaggione un monumento in memoria.
Noi ricordiamo sempre il 25 aprile come il giorno della Liberazione, ma qualche volta io mi chiedo se ne valeva la pena, rischiare la pelle e lasciarcela x un paese che ben raramente ricorda i loro sacrifici e le loro vite date con tanto coraggio in nome della libertà ...
Tanto sangue versato x chi ? x che cosa?

* Bortolo Consoli fu x anni il presidente dei partigiani locali sopravvissuti e scrisse parole di fuoco quando l'ex tenente Finestra, il comandante fascista del presidio di Omegna, dove morirono tanti partigiani e civili nei due anni della resistenza nelle azioni dai lui comandate, fu eletto sindaco di Latina!

sabato 21 aprile 2007

Home page e Piattaforme

In queste due ultime settimane ho seguito le vicende dei bloggers de La Stampa, la censura che ha oscurato 5 blogs e la partenza di molti dei migliori bloggers x altre piattaforme xchè, giustamente, hanno ritenuto necessario andare altrove x poter continuare a scrivere liberamente in un clima ben diverso da quello che si era creato sulla piattaforma del giornale on line torinese.
Sono andata a leggere i nuovi blog creati su Splinder, la maggior parte, e su Repubblica, pochi altri.
Alcuni hanno faticato non poco x reinserire tutti i post "vecchi" e tutti comunque hanno dovuto abituarsi ad una nuova piattaforma, anche se decisamente migliore rispetto alla vecchia x possibilità varie, tipo il cambio dell'ora e del giorno
Questo x esempio è possibile anche sulla piattaforma che uso anch'io e quindi x me non era proprio una novità, ma è stato interessante leggere i messaggi in cui si parlava di questa funzione " innovativa".
Tra i tanti messaggi letti da chi ha scritto ai vari bloggers x augurare loro buona fortuna o altro, parecchi sono stati quelli che hanno sottolineato il fatto di essere su una piattaforma piuttosto che su un'altra o il fatto che anche lì c'era la home page oppure che non c'era più
Io sono sempre stata dell'idea che avere un sito personale ed un blog personale libero ed indipendente sia decisamente un grande vantaggio
E soprattutto che non è necessario avere una home page, che ti pubblica quando se e come vuole una redazione e quindi talvolta non x meriti personali ma x pura casualità!!!
Basta essere collegati a google o a un altro motore di ricerca importante e tutti ti possono rintracciare. Io ho provato alcune volte nel corso di questi mesi in cui scrivo Pensieri in Libertà a cercare in Google il nome del mio blog e ho potuto constatare che se a novembre compariva magari in terza o quarta pagina e più , ora basta mettere Pensieri in Libertà blog nella ricerca Google e lo si trova al secondo o terzo posto della prima pagina!
Io navigo quando ho tempo libero in diversi blogs che mi piacciono e vado a vedere i blogs degli altri bloggers che hanno lasciato dei commenti interessanti. Spesso poi torno a rileggerli e stabilisco dei contatti stabili xchè sono in sintonia con i miei pensieri, il mio modo di essere ecc. Altri invece non mi piacciono e non torno più.
Ma i blogs sono ormai così tanti e su tante piattaforme diverse che trovo riduttivo pensare solo ed esclusivamente alla piattaforma su cui si scrive il proprio blog personale.
Io penso che sia molto più importante parlare di bloggers che sono sempre e comunque delle persone e di blogs, che sono appunto tantissimi e rispecchiano le persone, il loro modo di scrivere e di affrontare gli argomenti, il loro modo di presentare il loro blog, il loro modo di gestire i commenti e chi commenta...
Io scrivo in Blogger.com ma appartengo alla categoria dei bloggers, cittadini del mondo che scrivono da tutto il mondo, in tutte le lingue. Appartengo quindi ad una comunità vasta e libera e apprezzo le intelligenze e le capacità di chi come me ha voglia di scrivere un WebBlog, un giornale on line visibile a tutti
Ritengo quindi, proprio x il fatto che io sia un membro di una comunità così eterogenea, che debba rispettare alcune regole semplici ma importanti di ogni comunità civile e democratica quali il rispetto x gli altri, la tolleranza, la non aggressività e la correttezza nello scrivere
Non mi piacciono x nulla la volgarità e certe forme di scrittura ineducata nei confronti di altri e ritengo che ogni blogger debba vigilare sui commenti ricevuti.
Io non ho messo nessuna didascalia in cui si sostiene che non si è responsabili dei commenti ricevuti.
Io ritengo di essere responsabile di ciò che ricevo e che viene scritto da altri. Apro il Pc solo la sera ma la prima cosa che faccio è controllare cosa è stato scritto nel blog. Ho deciso di lasciare libertà di pubblicazione senza commenti chiusi, ma se trovo commenti di un certo tipo, volgari o offensivi, li cancello. Non è censura, ma rispetto x chi mi scrive sempre in modo corretto.
Preferisco quindi avere 4 commenti a post invece di 30 o 40 dove però i commentatori si sbranano tra loro, con insulti e schifezze varie, ed intervengono spesso con argomenti non pertinenti rispetto al post ed all'argomento preso in esame dal blogger.
Io penso che chi mi legge e torna a leggermi lo faccia xchè ciò che scrivo è interessante ed è scritto bene ed è presentato con un'interfaccia piacevole ma semplice e raffinata.
Forse io sono un cane sciolto, come si suol dire, anche nella vita privata e quindi non seguo mai le mode e gli altri, ma x me è importante il contenuto e non mi interessano granchè le statistiche visibili, se ho battuto il record di visitatori, di pagine lette, di commenti avuti ecc ecc.
Io credo che ognuno deve essere se stesso e non fare mai le gare con gli altri, neanche quando scrive un blog.
Le amicizie si creano con la ricerca dei propri simili, con il mantenere i contatti, con la solidarietà ma non con l'aggressività nei confronti di chi è diverso da noi o non la pensa come noi !
Nel mio sito PupazziePensieri c'è la pagina dei contatti con altri siti , molti dei quali sono stati cercati da me inizialmente, mentre gli ultimi sono stati inseriti su loro richiesta xchè io ormai sono conosciuta ed ho una media di oltre 100 persone al giorno che passano da tutto il mondo, qui invece ci sono solo pochi nomi di blogs, quelli che leggo sempre sempre, xchè x me è importante che il mio blog sia libero ed aperto a tutti e che tutti tornino a visitarmi senza provare invidia x quelli che ci sono ed ho scelto di mettere qui accanto a destra
x lo stesso motivo c'è solo il banner del mio sito che ho disegnato personalmente lo scorso anno, xchè anche se condivido le idee altrui, in particolare quella contro la censura, non voglio scegliere tra tutti gli inviti mandatimi da altri bloggers mettendone uno e tralasciandone poi un altro o altri.
Questa x me è democrazia e come tale meno scelte obbligate devo fare e meglio è!
un saluto alla comunità dei bloggers, di qualunque piattaforma essi siano, e un abbraccio a tutti i miei lettori e le mie lettrici, soprattutto a chi mi legge ma non è un o una blogger
Buona domenica erica

venerdì 20 aprile 2007

L' Amicizia

Questa sera sono rientrata che erano quasi le 7 e mezzo xchè a scuola ci sono stati gli incontri con i genitori di metà quadrimestre. Dopo cena ho aperto Outlook ed ho letto la posta. Chiara, che ha un bellissimo sito dove si possono leggere i suoi racconti, mi ha inviato in una email questa bella storia sull'amicizia

" Un giorno, ero un ragazzino delle superiori, vidi un ragazzo della mia classe che stava tornando a casa da scuola.
Il suo nome era Arturo e sembrava stesse portando tutti i suoi libri.
Dissi tra me e me: perché mai uno dovrebbe portarsi a casa tutti i libri di venerdì? Deve essere un ragazzo strano.
Io avevo il mio week- end pianificato :feste e una partita di pallone con i miei amici, così ho scrollato le spalle e mi sono incamminato.
Mentre stavo camminando vidi un gruppo di ragazzini che correvano incontro ad Arturo... Gli arrivarono addosso facendo cadere tutti i suoi libri e lo spinsero facendolo cadere nel fango. I suoi occhiali volarono via, e li vidi cadere nell' erba un paio di metri più in là.
Lui guardò in su e vidi una terribile tristezza nei suoi occhi. Mi rapì il cuore! Così mi incamminai verso di lui mentre stava cercando i suoi occhiali e vidi una lacrima nei suoi occhi. Raccolsi gli occhiali e glieli diedi dicendogli: "quei ragazzi sono proprio dei selvaggi, dovrebbero imparare a vivere."
Arturo mi guardò e disse: "grazie!"
C'era un grosso sorriso sul suo viso, era uno di quei sorrisi che mostrano vera gratitudine. Lo aiutai a raccogliere i libri e gli chiesi dove viveva. Scoprii che viveva vicino a me così gli chiesi come mai non lo avessi mai visto prima, lui mi spiegò che prima andava in una scuola privata.
Parlammo per tutta la strada e io lo aiutai a portare alcuni libri. Mi sembrò un ragazzo molto carino ed educato così gli chiesi se gli andava di giocare a calcio con i miei amici e lui disse di si.
Stemmo in giro tutto il week end e più lo conoscevo più Arturo mi piaceva così come piaceva ai miei amici.
Arrivò il lunedì mattina ed ecco Arturo con tutta la pila dei libri ancora.
Lo fermai e gli dissi: "ragazzo finirà che ti costruirai dei muscoli incredibili con questa pila di libri ogni giorno!"Egli rise e mi diede metà dei libri. Nei successivi quattro anni io e Arturo diventammo amici per la pelle.
Una volta adolescenti cominciammo a pensare all'università, Arturo decise per Roma ed io per un altra città.
Sapevo che saremmo sempre stati amici che la distanza non sarebbe stata un problema per noi.
Arturo sarebbe diventato un dottore mentre io mi sarei occupato di cause e litigi. Arturo era il primo della nostra classe e io l'ho sempre preso in giro per essere un secchione.
Arturo doveva preparare un discorso per il diploma. Io fui molto felice di non essere al suo posto sul podio a parlare.
Il giorno dei diplomi, vidi Arturo, aveva un ottimo aspetto. Lui era uno di quei ragazzi che aveva veramente trovato se stesso durante le scuole superiori. Si era un pò riempito nell'aspetto e stava molto bene con gli occhiali. Aveva qualcosa in più e tutte le ragazze lo amavano.
Ragazzi qualche volta ero un pò geloso!
Oggi era uno di quei giorni, potevo vedere che era un pò nervoso per il discorso che doveva fare, così gli diedi una pacca sulla spalla e gli dissi: "giovane te la caverai alla grande!"
Mi guardò con uno di quegli sguardi ,quelli pieni di gratitudine, sorrise e mi disse: "grazie".
Iniziò il suo discorso schiarendosi la voce: "nel giorno del diploma si usa ringraziare coloro che ci hanno aiutato a farcela in questi anni duri. I genitori, gli insegnanti, ma più di tutti i tuoi amici. Sono quì per dire a tutti voi che essere amico di qualcuno è il più bel regalo che voi potete fare. Voglio raccontarvi una storia. "
Guardai il mio amico Arturo incredulo non appena cominciò a raccontare il giorno del nostro incontro. Lui aveva pianificato di suicidarsi durante il week end. Egli raccontò di come aveva pulito il suo armadietto a scuola, così che la madre non avesse dovuto farlo dopo, e di come si stesse portando a casa tutte le sue cose.
Arturo mi guardò intensamente e fece un piccolo sorriso.
"Ringraziando il cielo fui salvato, il mio amico mi salvò dal fare quel terribile gesto".
Udii un brusio tra la gente a queste rivelazioni. ll ragazzo più popolare ci aveva appena raccontato il suo momento più debole.
Vidi sua madre e suo padre che mi guardavano e mi sorridevano, lo stesso sorriso pieno di gratitudine.
Non avevo mai realizzato la profondità di quel sorriso fino a quel momento."

Non sottovalutate mai il potere delle vostre azioni. Con un piccolo gesto potete cambiare la vita di una persona, in meglio o in peggio. Incrociamo le nostre vite perché ne possiamo beneficiare in qualche modo. Cercate il buono negli altri. Non c'è né inizio né fine. Ieri è storia. Domani è mistero.
Se credete nell'amicizia e avete degli amici e delle amiche, copiate questo racconto e regalateglielo. Ne saranno sicuramente contenti e commossi. Un abbraccio e 1 kiss erica

mercoledì 18 aprile 2007

Ma è poi una sfortuna???

Di solito evito di commentare certe notizie o xchè non mi interessano o xchè le trovo magari ridicole. Questa volta però non posso non commentare ciò che ho sentito stasera nei TG. Non avremo i mondiali di calcio del 2012 xchè sono stati dati a due stati che mai avevano avuto la possibilità di averli. Polonia e Ucraina sono i fortunati ma qui in Italia è diventata una questione di stato xchè non abbiamo vinto! e in una intervista ho addirittura sentito affermare che era colpa del governo.
Assurdo, veramente assurdo, incredibile e ridicolo. Abbiamo avuto problemi di violenza negli stadi x mesi e continuiamo ad averli xchè nessuno vuole rispettare le leggi stabilite, abbiamo uno scandalo degli arbitri appena scoppiato, si riparla di partite truccate, si vedono sempre le stesse facce che da anni governano il mondo del calcio e fanno il brutto ed il cattivo tempo e vogliamo anche vincere. Vincere ! Vincere? Ma che cosa ???
Si sprecano soldi a miliardi x giocatori, stadi ed uno sport che è sempre più business e sempre meno sport, quando si potrebbe dare impulso a tante altre attività sportive o culturali di ben altra levatura che aiutino i giovani e le famiglie a vivere domeniche piacevoli, senza il rischio ogni volta di finire in una guerriglia urbana violenta e omicida .
Si può ridare un'immagine positiva del nostro paese in ben altro modo e anche senza il calcio e la speculazione che le sarebbe sicuramente girata intorno se si fossero svolti i mondiali qui da noi , senza le colate di cemento messe nella creazione di nuovi stadi inutili, senza i giri e rigiri e i trighi vari di chi ci avrebbe guadagnato un bel po' di quattrini in tanti modi diversi
Proviamo x esempio ad abbassare i prezzi e a considerare i turisti e gli stranieri che vengono a visitare il nostro territorio come tanti potenziali portatori di benessere, che potrebbero tornare, e non dei polli da spennare x bene così che quelli scappano a gambe levate e non li si rivedrà mai più
Proviamo a dare un'immagine di un paese pulito e sicuro, di un paese piacevole e ricco di gentilezza, di intelligenza e di buona educazione, che sa accogliere ed ospitare conciviltà e tolleranza
Proviamo a pensare in un altro modo e a non vivere tutto e tutti in funzione di un pallone che gira in un campo rettangolare, inseguito da 22 miliardari in mutande, che adoriamo ed osanniamo e strapaghiamo xchè vincano una partita!!!
E che poi buttano il meglio delle loro abilità e dei loro soldi in fesserie di tutti i tipi e ce li dobbiamo sorbire in continuazione con le loro tristi storie di droga, di alcool, di entrate ed uscite da cliniche di lusso, di crisi di follia e quant'altro possono inventarsi visto che hanno tanto tempo da sprecare....
E x quanto mi riguarda quindi questa notizia è stata proprio una gran bella notizia e che il cielo ha scelto x noi facendoci un gran bel piacere.

lunedì 16 aprile 2007

Un appuntamento speciale

" La persona diversamente abile, come e più delle altre, ha bisogno di amare e di essere amata, di tenerezza, di vicinanza, di intimità. " Papa Wojtyla
L'anno scorso ho partecipato con la mia classe seconda A ad un progetto particolare insieme con i disabili mentali del centro diurno, dove loro svolgono attività varie. Noi insegnanti abbiamo dato la disponibilità ad accompagnare i nostri alunni ed alunne, in piccoli gruppi, e a svolgere tutti insieme una attività. Io ho partecipato alla mattinata della legatoria e ricordo ancora con estrema gioia quelle due ore speciali in cui abbiamo creato quadernetti e agendine e l'atmosfera speciale creatasi tra i nostri alunni ed i giovani diversamenti abili. Stare con loro è stata un'esperienza estremamente importante e intensa ...
Stamattina quell'esperienza si è rinnovata, ma a scuola da noi. Questa volta l' esperta ero io. Ho portato tanti gattini, paperelle ed orsetti di vari colori nel panno lenci, che avevo disegnato e poi tagliato con calma a casa, la scorsa settimana, e li ho dati ai ragazzi ed alle ragazze che, con i nostri 5 amici disabili, li hanno incollati e risistemati con la loro creatività.
E' stata di nuovo un'ora magica di sorrisi, di allegria, di contatti di mani e di parole, di gioia e di fraterna amicizia ...
Questa è la scuola che noi amiamo, la scuola semplice che aiuta a crescere, a socializzare, a capire che anche gli altri sono come noi, non sono diversi ma hanno solo delle difficoltà in più, che si superano con l'amore, l'amicizia e l'affetto
Con la mano che si tende x prendere la tua e dirti arrivederci, con la mano che si appoggia sulla tua spalla x farti vedere cosa è riuscito a fare, con le mani che ti stringono x darti un bacio e x dirti che è stato contento di essere stato lì, con noi , con la mano che si tende timida timida a darti appena le punte e ti dice ciao piano piano...
Se ci fossero più soldi x la scuola e x il comune, se ci fossero più progetti di questo tipo, ci sarebbero tante più ore da passare così, insieme, noi , i ragazzi, le ragazze e i giovani del centro, quei giovani che se ne sono andati con le loro tre educatrici, contenti e soddisfatti, con i loro pupazzini a ricordo di un momento speciale e unico...
Questa è anche la scuola, quella scuola di cui mai nessuno parla, ma che esiste, x fortuna !

Etty Hillesum

" Trovo bella la vita e mi sento libera. I cieli si stendono dentro di me come sopra di me. Credo in Dio e negli uomini e oso dirlo senza falso pudore. La vita è difficile, ma non è grave. Dobbiamo cominciare a prendere sul serio il nostro lato serio, il resto verrà allora da sè: e "lavorare a se stessi" non è proprio una forma d'individualismo malaticcio. Una pace futura potrà essere veramente tale solo se prima sarà stata trovata da ognuno in se stesso - se ogni uomo si sarà liberato dall'odio contro il prossimo, di qualunque razza o popolo, se avrà superato quell'odio e l'avrà trasformato in qualcosa di diverso, forse alla lunga in amore se non è chiedere troppo. E' l'unica soluzione possibile. E così potrei continuare per pagine e pagine. Quel pezzetto d'eternità che ci portiamo dentro può essere espresso in una parola come in dieci volumoni. Sono una persona felice e lodo questa vita, la lodo proprio, nell'anno del Signore 1942, l'ennesimo anno di guerra. "
Etty Hillesum Diario 1941-43

Tutti conosciamo il Diario di Anna Frank ma quasi nessuno conosce quello di Etty, anche lei vittima del Nazismo e di un mondo in guerra...

domenica 15 aprile 2007

Dolce far niente

Venerdì ho seminato nell'orto le insalate e il prezzemolo e ho coperto tutto con le canne e le reti xchè non c'è nulla di meglio della buona terra setacciata e soffice x attirare i gatti, che scavano e combinano guai a non finire... Ieri mattina sono scesa di buon'ora x piantare le patate, xchè con il sole ed il caldo fuori stagione poi bisognava andare via presto, e mentre io scavavo solchi profondi e mi riempivo di polvere e di terriccio, le mie tre gattacce si sono accomodate tranquille sulle reti lì accanto e hanno dormito sonni beati x oltre due ore.
E poi dicono ...vita da gatti!!!

venerdì 13 aprile 2007

Il killer dei giovani

La provincia di Verbania è in linea con i valori regionali del Piemonte x quanto riguarda la mortalità x incidenti stradali, ma è purtroppo al terzo posto dopo Cuneo e Vercelli se si prende in considerazione la fascia d'età sotto i 29 anni. Un dato preoccupante e un grave rischio x le stragi del venerdì e del sabato sera.
Un recente sondaggio dell'ASL 14 fuori dai locali in orari notturni ha coinvolto 329 persone,262 maschi e 63 femmine, di cui il 65 % in età tra i 20 e i 30 anni, 7 su 10 lavoratori, il 30 % studenti. E' risultato che il 60 % dei giovani esaminati aveva un tasso alcolico oltre il limite consentito x poter mettersi alla guida. Il 58 % di questi aveva intenzione di mettersi a guidare.
Martedì è stato presentato a Omegna nella sede della Azienda Sanitaria un progetto che si chiama " Si'cura' la notte", con la collaborazione del Servizio x le tossicodipendenze e l'alcolismo, il Settore educazione alla salute, l'associazione Contorno Viola e la Croce Verde. Erano presenti il direttore generale dell'Asl, che ha chiesto di prevenire andando nelle scuole a fare educazione sanitaria, e il prefetto, che ha ribadito che è necessario anche reprimere e sanzionare. I vari interventi dei responsabili del sondaggio e del progetto hanno fatto conoscere situazioni allarmanti in quanto nell'età giovanile la prima causa di morte sono proprio gli incidenti stradali e troppo spesso i ragazzi abusano di sostanze alcoliche. senza rendersi conto della nocività di ciò che bevono.Gli operatori del sondaggio si sono accorti, chiacchierando con i giovani, che consumare alcolici è un'abitudine radicata e che non vi è la percezione dei rischi che si corrono. L'unico timore x i controlli delle forze dell'ordine con l' etilometro non è temuto più di tanto xchè c'è la convinzione che le verifiche siano sporadiche!
Il problema alcool è un problema serio e grave di cui si parla solo quando ci sono le stragi ma ben pochi si preoccupano di prevenire o di bloccare il fenomeno.Sono molti i giovani che si ammazzano in auto nei fine settimana, ma molti di più subiscono lesioni gravi ed invalidanti x il resto della loro vita. Alcuni di loro hanno preso coscienza del problema e si recano nelle discoteche sulle loro sedie a rotelle x cercare di sensibilizzare la popolazione giovane che le frequenta a non mettere in gioco le loro vite e quelle di chi è con loro, parlando delle loro stesse esperienze e di ciò che hanno dovuto passare. Ma ben pochi li ascoltano, ahimé.
Io non bevo e generalmente non sono in giro tra l'una e le tre di notte dei weekend, le ore più pericolose, ma più di una volta nel corso degli anni ho aperto una pagina di un quotidiano e mi sono ritrovata le foto ed i nomi di miei ex alunni, vittime o autori delle stragi di un fine settimana di alcool e droghe.E' sempre un dispiacere profondo x noi adulti che li abbiamo avuti in classe da preadolescenti, spesso intelligenti e brillanti e ricchi di potenzialità notevoli, venire a sapere così che x loro non ci sarà avvenire, non ci sarà futuro, solo una vita stroncata e niente altro.
Mi chiedo sovente se non sarebbe meglio tornare alla patente a 21 anni, o x lo meno ad un controllo delle auto ed alla proibizione di quelle di grossa cilindrata o molto potenti, date tanto spesso con incoscienza a neopatentati giovanissimi dai loro stessi genitori, ma soprattutto se si obbligassero i locali notturni ad una chiusura limitata all'una di notte al massimo. 30 anni fa noi uscivamo alle 9 di sera e dovevamo rientrare a mezzanotte. Altri tempi, certo, ma i tempi di allora non sono poi così lontani ed un ritorno a quel passato e a un minimo di regole in più non farebbero poi così male alla salute!
Forse quelli che non ci sono proprio più sono comunque i genitori di allora che aspettavano alzati e se si arrivava in ritardo a casa davano una bella lavata di capo subito, lì, sulla porta, senza neppure aspettare l'indomani .... Loro sono diventati nonni e i loro figli o figlie hanno perso lo smalto e la grinta e lasciano correre, correre troppo, bevuti e fatti, x poi piangere e disperarsi quando i loro ragazzi non tornano a casa...mai più .

mercoledì 11 aprile 2007

Odio intolleranza o ... stupidità?

In questi giorni di vacanza ho passato buona parte delle giornate in giardino a ripulire le aiuole dalle erbacce cresciute a dismisura tra i fiori. Le malerbe sono dannose soprattutto nell'orto perchè portano via l'acqua e la forza alle verdure che crescono, le soffocano e le fanno morire. A tenermi compagnia, insieme con le gatte, in questa faticosa attività c'è stata una vecchia radiolina un po' gracchiante che trasmette musica locale e un solo canale Rai, sufficiente a sentire i giornali radio ogni ora. Di solito io cerco la musica xchè mi bastano le letture mattutine del quotidiano x farmi venire le angosce o, molto più spesso, la rabbia x la stupidità, l'aggressività, l'intolleranza e l'odio che così spesso colpiscono il genere umano.
Mi chiedo spesso se alcuni fenomeni collettivi sono solo il frutto di una profonda ignoranza ed imbecillità di un branco di idioti o se invece sono la punta di un iceberg molto più grave e preoccupante.
In questi giorni il calcio ha di nuovo fatto parlare di sè, x esempio con gli episodi violenti avvenuti a Roma e i pestaggi della polizia ai tifosi inglesi, non solo agli ubriachi ed ai provocatori. E ieri a Torino alcuni cosidetti tifosi del Napoli hanno pestato ed accoltellato un giovane alcune ore prima della partita con la Juve. Ma possibile che queste persone non hanno null'altro da fare? Ma come si fa a partire con l'idea di creare violenze fuori o dentro uno stadio, portandosi appresso spranghe, bastoni o coltelli ? Non li si potrebbe spedire in un bel campo di patate a vangare duramente e a seminare tuberi ogni volta che c'è una partita a rischio ? Avremmo così tante buone patate in più da gustare e dei " tifosi" fasulli in meno in giro a far danni alle persone ed alle cose...
Altre storie di questi giorni sono nate però dall'odio e dall'intolleranza, come la guerra scatenatasi in un campo nomadi alla periferia di Torino al termine della Pasqua ortodossa tra le due etnie serba e bosniaca, che ha obbligato le forze dell'ordine ad intervenire in modo massiccio x evitare ulteriore spargimento di sangue e feriti ancor più gravi di quelli che già c'erano. Questa storia ha dell'incredibile perchè è nata come una vera caccia all'uomo, tra due diversi gruppi che volevano uccidere e far il male peggiore agli altri, ai nemici !
Come è possibile giungere a tanto e con tanta determinazione proprio al termine di una cerimonia come la Pasqua che è un momento di aggregazione e di amore x un uomo che è morto in croce x salvare il resto dell'umanità? Perchè tanto odio e disprezzo x gli altri, retaggio di un passato e di guerre di pulizia etnica che anche in anni recenti hanno visto le terre della ex Jugoslavia diventare un campo di battaglia e di sterminio con troppi morti e tante vittime innocenti ...
Questa indifferenza verso gli altri, questo desiderio di annientare e di distruggere chi non è come noi, con le armi o con le parole, xchè a volte le parole fanno molto più male e lasciano dei segni tremendi nel cuore e nella sensibilità di una persona, diventano sempre più spesso un mezzo ed un modo di essere, decisamente sbagliato, ma tanto di moda, purtroppo.
I giovani crescono con programmi televisivi troppo spesso molto poco educativi, con esempi negativi di adulti non responsabili, con il mondo dei politici e dei personaggi famosi e conosciuti del mondo della finanza, dello spettacolo o dello sport spesso ben più negativo ancora, con le loro liti, la loro ipocrisia, la loro mancanza di impegno serio e concreto verso i cittadini, il loro egocentrismo, i loro scandali e scandaletti che si risolvono in bolle di sapone ...
Cosa imparano i nostri giovani da tutto questo baillame quotidiano e da questi girotondi di uomini e donne senza valori, senza morale o etica, senza rispetto x le leggi e x l'altrui che li circonda ?
Non meravigliamoci se poi dei giovanissimi non provano neppure un minimo di rimorso x un compagno che si è suicidato, non si rendono conto che con le loro parole ed i loro continui scherzi e prese in giro pesanti hanno accelerato una situazione già difficile e complessa in un adolescente ipersensibile e stanco, stanco di loro, del loro mondo, delle loro cattiverie, del loro ferire gli altri, del loro "pesantume" che si è abbattutto continuo e feroce, senza che gli adulti interrompessero quel gioco crudele e disumano, senza che intervenissero con autorevolezza ed efficacia ...
Tutti si scandalizzano x le scritte sui muri delle chiese contro le eminenze più alte del Vaticano, ma qualcuno si è scandalizzato x le battute pesanti del nuovo capo della Cei nei confronti dei gay paragonati ai pedofili? Odio ignoranza e una profonda intolleranza verso gli altri, verso i diversi portano sicuramente a forme violente di approvazione o di dissenso e prima o poi succede qualcosa di spiacevole
Perchè allora non si previene, invece di correre ai ripari quando ormai tutti i buoi sono figgiti dalle stalle, come si suol dire ?
Se nei nostri modi di essere, di rapportarsi con gli altri, di pensare e di dire, imparassimo a rispettare chi ci sta di fronte, a tollerare anche chi non è come noi , forse il mondo andrebbe decisamente un po' meglio , non trovate ?
Primo Levi, di cui si è ricordata la morte, è sopravissuto all'odio degli uomini ed agli orrori dei campi di sterminio e ha raccontato ai noi cosa è significato vivere in schiavitù e veder annientato l'uomo dalla barbarie di altri uomini che si credevano superiori
Nei suoi racconti lui non ha mai avuto parole di odio o di rancore, come non ci sono parole di odio e di vendetta in tanti altri racconti di sopravissuti al nazismo ed ai suoi abominevoli campi x uccidere, ebrei, zingari, omosessuali, comunisti, testimoni di geova, oppositori del regime nazifascista, militari, prigionieri di ogni razza e nazionalità
Impariamo da queste vittime a diventare uomini e a non odiare i carnefici, solo così si potrà vivere in libertà, in democrazia, con la pace, la pace dell'anima e quella delle nazioni civili ,progredite e aperte a tutti gli uomini e le donne che desiderano vivere in pace ed in amore in amicizia e in fratellanza con tutti

sabato 7 aprile 2007

AUGURI!


lettera ai bambini

Lettera ai bambini
E' difficile fare le cose difficili:
parlare al sordo,
mostrare la rosa al cieco.
Bambini imparate
a fare le cose difficili:
dare la mano al cieco,
cantare per il sordo.
liberare gli schiavi che si credono liberi.
Gianni Rodari Parole per Giocare 1979

giovedì 5 aprile 2007

Libertà di parola?

Questa sera sono entrata nel blog di Giulia, Pensare in un'altra luce, un blog bellissimo de La Stampa. online, ricco di sensibilità e di intelligenza, uno dei miei preferiti, che frequento con assiduità, e mentre leggevo i commenti precedenti a quello che avevo scritto, ho notato che un altro blogger del quotidiano piemontese chiedeva a Giulia di passare da lui x un problema importante. Ho cliccato sul link lasciato e mi sono ritrovata in un blog che non visito mai, ma dove c'era un post in cui si spiegava xchè ieri è stato oscurato uno dei blog, il blog di Giacosa, dalla redazione de La Stampa. Sono andata a leggere anche gli altri bloggers linkati in quel post ed ho constatato che in 24 ore erano stati sospesi anche altri due blog di due bloggers donne, che tutti i blog che avevano preso le difese di Giacosa avevano ricevuto una lettera dalla redazione de la Stampa e che diversi bloggers si sono autosospesi in attesa di spiegazioni dalla redazione e in segno di solidarietà con il blogger censurato
Giacosa intanto ha aperto un nuovo blog su Kataweb e se volete leggerlo potete cliccare qui
Io non ho mai letto Giacosa ed il suo blog, non so a questo punto cosa abbia effettivamente scritto nei giorni scorsi e come lo abbia scritto e della vicenda conosco solo una parte, la parte finale, diciamo così, ma la mia riflessione è un'altra
Noi blogger siamo liberi ed indipendenti e ormai siamo tantissimi. E' giusto che quando scriviamo, spesso in modo molto critico, aggressivo e virulento, x meglio esprimere le nostre proteste o le nostre denunce, mettiamo anche nomi e cognomi ?
Non è questa una infrazione contraria alla legge della privacy ?
E quante volte vi è capitato di commentare un post di un altro blogger e di trovare subito dopo commenti di altre persone, completamente sconosciute, estremamente offensivi nei vostri confronti o nei confronti del proprietario del blog ? In alcuni casi alcuni bloggers sono stati perseguitati da tizi assurdi che li hanno obbligati a mettere il controllo dei commenti e a chiedersi se valeva la pena continuare a scrivere ...
E' giusto che ci sia la libertà di parola, altrimenti la democrazia se ne va, come se ne è andata in altri paesi stranieri, vedi l'Egitto di Mubarak o la Cina del controllo censorio dei bloggers, spesso finiti in prigione!, ma in alcuni casi non sarebbe più opportuno ponderare le parole ? od omettere le identità di chi si tira in ballo, e magari non ne sa un bel nulla ?
La verità è necessaria, ma sovente ci potrebbero essere altri modi e altri toni, e anche altri luoghi, quelli delle vie legali e private x esempio , x dire o fare una denuncia xchè si rischia di finire nel torto, di offendere o di denigrare qualcuno?
Il web è una gran bella scopertà ed i blog sono un'invenzione utilissima ma non bisogna abusarne e soprattutto, secondo me, si dovrebbe sempre tener conto della sensibilità altrui, del rispetto reciproco, della buona educazione xchè talvolta in nome del diritto di parola si prendono delle tangenti frettolose e si scivola in granchi clamorosi o in guai ancor più seri ...
Spero che la pace e la calma tornino presto a La Stampa online e che io possa continuare a leggere i miei amici e amiche bloggers e anche tutti gli altri, anche quelli cancellati, xchè è con il cervello e la ragione, nel rispetto di regole civili e di buon senso, che si risolvono i problemi, non con le guerre e le divisioni e le porte sbattute in un momento d'ira ! ( quelle porte che non sempre poi si possono riaprire ...)
un saluto ed un abbraccio erica
Costituzione italiana
Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

lunedì 2 aprile 2007

6 aprile 1483

Il 6 aprile 1483 a Urbino nasceva Raffaello Sanzio, figlio del pittore Giovanni Santi. Con Leonardo e Michelangelo il pittore più importante del Rinascimento italiano. Morto a soli 37 anni ha lasciato numerose opere tutte di grandissimo valore.
Io ho visto due domeniche fa a Urbino La Muta, bellissima con quel viso e quello sguardo così particolare, forse ancora più enigmatico della Gioconda, e ricordo sempre con grande emozione la visita ad una mostra a Milano di alcuni anni fa con la visione di quel capolavoro di donna, unico e slpendido, che è la Fornarina. Sono sempre stata affascinata dall'arte e dagli artisti, pittori e scultori, e questa donna misteriosa, probabilmente la donna del giovane pittore, che ha posato x lui, con l'amore che li univa in un legame profondo, e l' amore dell'artista x lei che è stato ancora più profondo ed importante da lasciare anche a noi un quadro così bello, mi è rimasta nel cuore.
Avrei voluto essere anch'io il grande amore di Raffaello e posare x lui, x i secoli a venire ...
Invece io sono nata come lui il 6 di aprile, e invece di posare , ho iniziato fin da piccola a colorare con i pastelli, a pasticciare con i colori, di tutti i tipi, a disegnare ....
Coincidenza, sicuramente, ma è bello essere nata lo stesso giorno di un celebre uomo famoso ed universale. E soprattutto di essere vissuta molti anni più di lui... Venerdì, un giorno santo , come il mercoledì santo in cui sono nata, saranno 52 !...
che possano essere anche loro felici e sereni come questi 51, portatori di saggezza di pazienza e di tolleranza, di salute e di gioia, da condividere con tutte le persone con cui vivo la mia vita di ogni giorno, conosciute o virtualmente tanto vicine !