domenica 25 settembre 2011

Da Perugia ad Assisi per la Pace

Oggi , su Rai3 e Rai News. ho seguito la Marcia della Pace 
 Una grande folla, più di 200 mila persone per gli organizzatori della Tavola della pace, con un mare di bandiere, arcobaleno ma non solo, ha partecipato alla 19esima marcia della pace da Perugia ad Assisi,  i 24 chilometri che 50 anni fa   il filosofo della nonviolenza Aldo Capitini progettò  per dimostrare contro il pericolo nucleare e   percorse, nel 1961, insieme a Norberto Bobbio, Renato Guttuso ed Italo Calvino.
Tantissimi movimenti  hanno marciato sotto ad un caldo sole di fine settembre - da associazioni laiche e religiose, a scout, sindacati, gruppi spontanei o organizzati, parrocchie e movimenti politici, istituzioni con sindaci e gonfaloni portati dai vigili urbani, singoli marciatori con zainetto, agricoltori e ''amici della bici'', Unione ciechi, animalisti, Amnesty, Libera, Anpi e tante altre sigle,  No Tav compresi - e parlato di temi legati alla politica, al lavoro, all'ambiente, ai diritti ed all' immigrazione.
In questa marcia così speciale vi erano anche tanti stranieri, dai giovani dei paesi arabi della sponda mediterranea ai Palestinesi in attesa di una nazione, alle donne mussulmane con il foulard o il velo, ai giovani afgani giunti da un paese ancora in guerra e continuamente minacciato dai talebani.
Tanti mondi , tante religioni, tante culture , ma tutti in marcia con la speranza di avere un giorno  una pace mondiale duratura
 Ed i frati del Sacro convento hanno lanciato un appello  ai rapitori dell'operatore di Emergency Francesco Azzara', rapito in Darfur una quarantina di giorni fa: ''In nome di San Francesco liberate Francesco Azzara''', ha detto il custode del Sacro convento di Assisi, padre Giuseppe Piemontese. 

martedì 13 settembre 2011

Risarcimenti per Ustica

" Quattro anni dopo i primi risarcimenti per 980 mila euro ai familiari di 4 delle 81 vittime della strage di Ustica, il tribunale di Palermo ha nuovamente condannato lo Stato , Difesa e Trasporti - stavolta a 181 milioni di euro - a risarcire 81 parenti di una quarantina di passeggeri che persero la vita sull’aereo Itavia in servizio da Bologna a Palermo.  La sentenza del giudice Paola Protopisani dà ragione al collegio difensivo che aveva puntato sulla responsabilità dello Stato, indipendentemente dall’accertamento della causa che provocò la strage e che in questi anni non è mai venuta a galla. Trentuno anni dopo la strage, mentre non è ancora chiaro se l’aereo fu abbattuto da un missile o cadde per l’esplosione interna di una bomba, il tribunale ha ritenuto responsabili i ministeri per non avere garantito la sicurezza del volo, ma anche per l’occultamento della verità con depistaggi e distruzione di atti. " ( da La Stampa online 12 settembre 2001 )
Il dramma di Ustica è uno dei tanti misteri irrisolti di un passato italiano di stragi e di terrorismo che lasciano ancora oggi un'ombra pesante . Ricordo quel giorno di inizio estate,  a fine giugno, quando i telegiornali cominciarono a dare la notizia della scomparsa dell'areo di linea e poi il susseguirsi di mesi e di anni in cui si cercò troppo spesso di nascondere quello che era effettivamente successo 
Nell'articolo di ieri, di cui ho riportato solo una parte, si accenna anche al fatto che, secondo i legali dei famigliari delle vittime, il risultato di questa vicenda processuale rende giustizia per la ultratrentennale tortura che i parenti delle vittime hanno dovuto subire ogni giorno della loro vita anche " a causa dei numerosi e comprovati depistaggi di alcuni soggetti deviati dello Stato ".
La ricerca della verità potrebbe pertanto ripartire da questa sentenza,  nella quale si parla esplicitamente del   "Punto Condor", un tratto dell’aerovia militare usata dai francesi, la " Delta Wisky ", che incrocia proprio sopra il cielo di Ustica l’aerovia civile " Ambra 13 " e  la pericolosità  del quale era stata più volte segnalata da piloti dei mezzi di linea 
 I legali auspicano inoltre che « in concomitanza della caduta del regime di Gheddafi, la nazione sia direttamente informata del contenuto degli archivi dei servizi segreti libici nei quali si ha ragione di ritenere che siano contenuti ulteriori documentazioni rilevanti sul fatto. E ciò consentendosi un accesso diretto da parte dell’Italia senza alcuna manomissione».
Missili francesi o libici, o la presunta bomba che provocò l'esplosione, qualunque cosa sia stato, sarebbe veramente ora che chi sa cosa successe effettivamente quel giorno, si decidesse a parlare e a mettere un po' di luce sui tanti misteri che seguirono la scomparsa ed il successivo ritrovamento in mare dei resti dell'aereo Quei morti avrebbero dovuto avere  maggiore rispetto e maggiore pietà per la loro fine così tragica ed improvvisa ...

lunedì 12 settembre 2011

11 settembre

Ieri si sono ricordati i 10 anni da quell ' 11 settembre 2001 quando attentatori di Al Quaeda si impossessarono di tre (?) aerei di linea statunitensi per colpire le Twin Towers di New York ed il Pentagono
Una tragica giornata che sconvolse il mondo e lasciò un segno profondo in tutti noi. L'ultimo terribile e sconvolgente episodio di un secolo violento e terrificante per guerre, morti, violenze di ogni tipo, dai campi di sterminio alle bombe atomiche ai disastri nucleari ...
Ieri io ho anche ricordato un altro 11 settembre,  l '11 settembre 1973,  il giorno del sanguinoso colpo di Stato fascista di Pinochet in Cile, che mise fine al Governo di Unidad Popular guidato da Allende e all'esperienza cilena di transizione democratica al socialismo