lunedì 31 maggio 2010

Word No Tobacco Day

" Si celebra oggi la giornata mondiale contro il fumo. Il tema scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è "Gender and tobacco with an emphasis on marketing to women", - le strategie di marketing del tabacco rivolte alle donne- Secondo l'OMS  il tabacco uccide 5 milioni di persone l'anno e tra queste 1,5 milioni di donne.
L'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) conferma questi dati  soprattutto il particolare che, nei decessi a causa di melanoma al polmone, siano proprio le donne ad aver fatto registrare un aumento del 1,5%, rispetto ad una diminuzione del 2% da parte dei maschi. La Giornata Mondiale senza Tabacco 2010 richiama l’attenzione sugli effetti nocivi del marketing del tabacco rivolto alle donne e in particolare alle ragazze giovani.
 Infatti un dato preoccupante riguarda, in modo particolare, le ragazze giovanissime, che fumano come e forse più dei maschi. Per gli uomini diminuiranno in futuro  le malattie causate dal fumo, come il tumore ai polmoni, mentre per le donne ci sarà  un incremento. I giovanissimi non pensano ai rischi derivanti dal tabacco, ma è importante che siano informati circa le elevate possibilità di contrarre il tumore in un'età sempre più giovane, compresa tra i 40 e i 45 anni.
Purtoppo in assenza di un'azione urgente per contrastare le attuali tendenze, il consumo di tabacco potrebbe uccidere fino a 8 milioni di persone entro il 2030, tra le quali 2,5 milioni di donne.
L'OMS riferisce anche un altro dato preoccupante, circa i paesi in via di sviluppo, nei quali si registrerà un'epidemia, senza virus, di malattie legate al fumo nella maggioranza della popolazione, giovane e adulta, considerando che il 60% di essa fuma.
Controllare la diffusione epidemica del tabacco tra le donne è una parte importante di una strategia globale di controllo del tabacco. Questa giornata vuole essere un importante momento di riflessione circa l'impatto nocivo del fumo sulla salute, che è la prima causa di morte e malattie nella nostra società."
Sono da sempre allergica al fumo e per anni, sul posto di lavoro, ho sofferto degli effetti nocivi delle sigarette fumate dai colleghi e colleghe. Con la legge antifumo finalmente noi allergici abbiamo ripreso a vivere bene
Ma ogni giorno, soprattutto al mattino, quando incontro le giovanissime mie ex alunne che vanno a scuola con una sigaretta in mano, mi chiedo perchè nelle loro famiglie non impediscono loro di fumare . Si rovinano la salute solo per sembrare grandi e quel loro vizio tanto di moda le accompagnerà a lungo nel corso della loro vita e non sempre senza conseguenze
Sarebbe veramente importante che si  proibisse ai tabaccai  di vendere ai minori, maschi o femmine che siano, le sigarette perchè sicuramente sono una importante fonte di guadagno e di lucro ma anche un grave danno per tanti ragazzi e ragazze che non sanno dire no al fumo!

Dove è andato Israele !

" È finito in una strage, con almeno 19 morti, l’assalto condotto stanotte dalle forze israeliane contro la flottiglia multinazionale di attivisti filo-palestinesi in navigazione verso la Striscia di Gaza. L’azione - ripetutamente minacciata da Israele nel caso in cui gli attivisti avessero cercato di forzare il blocco imposto attorno alla Striscia fin dall’avvento al potere degli islamico radicali di Hamas, nel 2007 - è avvenuta di notte in acque internazionali, a qualche decina di miglia dalla costa. L’epicentro degli scontri - che hanno provocato un’immediata crisi diplomatica fra Israele e Turchia, in prima fila nel sostegno alla flottiglia - è stata la nave di una ong turca che guidava la spedizione, promossa dal movimento "Free Gaza" con la partecipazione di circa 700 persone (tra cui almeno cinque attivisti italiani) e l’intenzione dichiarata di portare un carico di aiuti a Gaza sfidando il blocco. I commando israeliani saliti a bordo da imbarcazioni ed elicotteri, hanno aperto a un certo punto il fuoco Ventisei attivisti sono rimasti feriti (uno è in fin di vita). Fra questi, anche un leader radicale degli arabi di Israele, lo sceicco Raed Sallah L’alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani, Navi Pillay, si è detta «scioccata» per l’assalto. La Lega araba ha convocato per domani al Cairo una riunione urgente dei suoi ministri degli Esteri. Turchia, Grecia, Spagna, Svezia, Danimarca e Irlanda hanno convocato i rispettivi ambasciatori di Israele, l’Unione europea ha chiesto allo stato ebraico di aprire un’inchiesta. Pesanti critiche sono venute dai governi di Francia e Germania e il ministro degli esteri italiano Franco Frattini parlando di un «fatto assolutamente grave», ha «deplorato» l’uccisione di civili." da La Stampa online

In un vecchio post di Pensieri in Libertà mi chiedevo dove stava andando Israele perchè da troppo tempo lo stato ebraico stava opprimendo il popolo palestinese con muri di contenimento, attacchi militari e metodi antidemocratici che troppo spesso mi hanno fatto venire i brividi perchè la maggior parte delle vittime erano donne bambini ed anziani
Purtroppo l'odio e la violenza di Israele hanno toccato l'apice questa notte con l'attacco alle  navi di pacifisti che già erano state fermate a Cipro
Quello che accadeva alla fine della seconda guerra mondiale alle navi, come l'Exodus, che portavano gli ebrei superstiti dei campi di sterminio verso la Palestina e la terra promessa, quando gli Inglesi impedivano loro di attraccare, ora si ripete con un'unica differenza: che gli assassini sono i soldati di Israele
Come può una nazione che tra le sue genti ha avuto ed ha ancora tante vittime della Shoah e dell'orrore nazista essere così feroce e crudele verso le genti di Palestina e verso tutti coloro che stanno cercando di autarli portando viveri medicine e tutto ciò che occorre loro ?
L' odio non porta da nessuna parte e questo bagno di sangue indegno e vergognoso di una nazione democratica non farà certo amare di più lo Stato di Israele, neppure a chi fino ad ora è stato indifferente ai problemi di quella regione così tormentata E tutte le nazioni civili dovrebbero prendere seri provvedimenti contro Israele, non solo limitarsi a tiepide deplorazioni per l'uccisione di civili !!!

domenica 9 maggio 2010

Earth Day ?

" Lo scorso 20 aprile nel Golfo del Messico, è esplosa e poi affondata la piattaforma Deepwater Horizon. L’incidente, oltre a uccidere undici persone, ha rilasciato in mare una quantità imprecisata di petrolio, causando in pochi giorni una catastrofe ambientale. Grossi pericoli corrono le sei specie di balene presenti nell'area, il tonno rosso e le quattro specie di tartarughe marine che in questo periodo si riproducono nel Golfo del Messico." dalla stampa online
Un'altra catastrofe provocata dall'uomo e dalla sua avventatezza si è abbattuta sulla natura in una delle parti più belle al mondo.Le trivelle dell’uomo, che eruttavano petrolio, violando il bellissimo mare messicano, si sono spezzate ed ora l'oro nero con la sua untuosa marea sta seminando inquinamento, distruzione e morte lungo le coste americane, in quel meraviglioso paradiso naturale che è il delta del Mississippi.
Stanno morendo i delfini, i pellicani, gli alligatori, le tartarughe, e le genti che vivono lungo la sua riva sono state private delle loro risorse ittiche e turistiche e si disperano per questa nuova immane catastrofe che la mano  dell’uomo, per avidità incoscienza e presunzione tecnologica, ha provocato, facendo danni oltre ogni limite.
E che dire dell'ultima dichiarazione dei proprietari della piattaforma, i signori del petrolio, che hanno " promesso" di pagare i danni del disastro, qualunque cifra essa sia ?
Basterà mai un mucchio di soldi sporchi di olio nero e puzzolente a porre rimedio al danno ecologico fatto a quelle terre ed alla morte di tutte quelle povere bestie, una ferita insanabile a cui non si potrà mai porre rimedio ? e che non è ancora terminata perchè la stupidità umana ha fatto un altro disastro, a quanto pare, mettendo un copricapo ai pozzi, un copricapo che non solo non ha fermato la fuoriuscita del petrolio ma che probabilmente creerà altri problemi notevoli per levarlo da dove è stato buttato ...
Perchè invece di dedicare un giorno alla Terra, non proviamo tutti quanti assieme a salvare veramente questo nostro mondo ormai inquinato e calpestato dall'ingordigia dalla stoltaggine e dall' ignoranza degli uomini?
Perchè non proviamo tutti quanti a fermare questo scempio che , se continua così, lascerà ben poco di bello e di pulito alle nostre generazioni future ?
Nel ventiquattresimo anniversario del disastro di Cernobyl, assisitiamo impotenti ad un altrettanto grave disastro Ma quando finirà mai tutto ciò?

Anniversari

Oggi è la festa della mamma Un augurio a tutte le mamme, quei meravigliosi esseri umani che per 9 lunghi mesi ci hanno tenuto nel loro ventre e poi ci hanno dato la vita. Quelle mamme pazienti che, per tutta la  vita,  si sono sempre preoccupate di noi, figli o figlie, che sempre hanno desiderato vederci felici e realizzati e sempre ci  sono state vicine, nei momenti migliori come in quelli difficili... 
Oggi , 9 maggio, è anche una giornata di anniversari
Stamattina, in Tv, sul canale Russia Today, ho visto alcune immagini della parata per la Victory Day sulla Piazza Rossa  E' infatti il 65°anniversario della vittoria  nella Seconda Guerra Mondiale, o Grande Guerra Patriottica come dicono i russi, contro il nazifascismo .
Per la prima volta nella storia di Mosca, il presidente russo Medvedev ha invitato a sfilare accanto ai soldati russi i militari americani, francesi e britannici, in ricordo dell’alleanza anti-Hitler. Sono stati invitati anche Obama, Brown, Sarkozy e Berlusconi, che non hanno potuto esserci a causa di improrogabili impegni, ma  il presidente polacco ad interim Komorowski è stato ricevuto al Cremlino dove Medvedev gli ha consegnato i file segreti sulla strage di Katyn promessi alcuni giorni fa, durante le cerimonie  avenute in terra russa. Un'altra grande importante novità è stato  anche il «niet» deciso del governo sovietico al progetto del comune di tappezzare Mosca di ritratti di Stalin per questo importante anniversario storico.
Le immagini della Tv russa hanno mostrato il presente, con i pochi reduci superstiti, carichi di medaglie, in ricordo del loro coraggio di valorosi combattenti, ed i monumenti agli eroi ed alle vittime civili morti nella più sanguinosa e distruttiva guerra del XX° secolo, ma anche immagini di repertorio di grande importanza storica, come la la battaglia di Stalingrado (attualmente Volgograd, una bellissima città interamente ricostruita) -  una delle battaglie più cruente della storia, che nella missione di Hitler battezzata Barbarossa vide morire due milioni tra soldati e civili - e  la battaglia di Leningrado (ora San Pietroburgo), che vide la città circondata dall’esercito nazista per 29 mesi, durante i quali morirono quasi un milione di persone tra stenti e violenze, attacchi via terra e bombardamenti aerei del nemico, ma che eroicamente resistette e ricevette l’appellativo di gorod geroj, Città Eroina.
Impressionanti sono state anche le immagini dell’Armata Rossa, comandata dal generale Georgij Zukhov, noto con l’appellativo di spasitel, il salvatore, che  nel 1945  liberò le città della Russia e proseguì fino all'assedio della Germania e di Berlino, una città completamente fatta a pezzi  dai bombardamenti dove la disfatta del Terzo Reich vide il suicidio di Hitler e dei suoi fedelissimi nel Bunker segreto. Quei soldati russi che mettono la bandiera della loro patria sulle rovine dell'ultima residenza del dittatore nazista sono il simbolo della fine della seconda Guerra Mondiale e di quell' incubo che portò la rovina e la morte di milioni di persone in tutta Europa.
Un altro vento di follia e di fanatismo colpì l' Italia  alle soglie degli anni '80. Oggi è infatti l'anniversario della morte di Aldo Moro, lo statista democristiano rapito ed ucciso dalle BR. Sono passati 32 anni dal quel maledetto 9 maggio 1978, quando il corpo dello statista venne ritrovato nel baule posteriore di una Renault 4 rossa a Roma, in via Caetani, ma il ricordo resta indelebile nella memoria. Era stato rapito dalle Brigate Rosse il 16 marzo, dopo uno scontro a fuoco in cui furono barbaramente uccisi gli uomini della sua scorta,  e restò per 55 giorni in una  prigione delle Brigate rosse. Cinque volte presidente del Consiglio dei ministri e presidente del partito della Democrazia Cristiana, sarà oggi ricordato, in tutta Italia, in occasione della ''Giornata della Memoria per le Vittime del Terrorismo e delle Stragi''.
Ricordando al Quirinale le vittime del terrorismo italiano negli anni ’70 ed ’80, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha dichiarato che : " di fronte alla crisi economica «è necessario tenere sempre alta la guardia contro il riattizzarsi di nuove possibili tentazioni di ricorso alla protesta violenza e di focolai, non spenti una volta per tutte, di fanatismo politico ed ideologico» Occorre attenzione «specie guardando ai problemi da affrontare anche in Italia sul terreno economico e sociale», «in una fase che è stata e rimane critica per tutta l’Europa».
Dopo aver ascoltato le testimonianze dei parenti delle vittime degli Anni di piombo,  il presidente Napolitano ha detto «No alla violenza e alla rottura della legalità»;«si tratta di un imperativo da non trascurare in nessun momento, in funzione della lotta che si combatte anche con importanti successi contro la criminalità organizzata, ma più in generale in funzione di uno sviluppo economico politico e civile degno delle tradizioni democratiche e del ruolo dell’Italia».
Il Presidente ha ricordato che ai tempi del terrorismo «l’Italia corse rischi estremi», ma «sapemmo uscirne nettamente, pur pagando quei duri prezzi che oggi ricordiamo, e avemmo così la prova di quanto profonde fossero tra gli italiani le riserve di attaccamento alla libertà, alla legalità, ai principi costituzionali della convivenza democratica sui cui poter contare».
Oggi, «quelle riserve vanno accuratamente preservate, ravvivate, messe in campo nella situazione attuale del paese e del mondo che ci circonda». Le aree di conflitto internazionali sono «meno lontane dall’Europa di quanto magari non dica la carta geografica», e «giungono fino a noi gli echi del più cupo fondamentalismo», da cui «anche il nostro paese non è immune».
Il capo dello Stato ha poi aggiunto che nella strage di Ustica oltre ad «intrecci eversivi, ci furono anche intrighi internazionali che non possiamo oggi non richiamare, insieme con opacità di comportamenti da parte di corpi dello Stato, ad inefficienze di apparati e di interventi deputati all’accertamento della verità».
Parole decisamente importanti per non dimenticare, come invece è stato, purtroppo, fatto troppo spesso in passato, quegli oscuri episodi e quegli oscuri tempi che tutti noi che eravamo giovani o giovanissimi negli anni '70 e '80 non abbiamo mai dimenticato. Anni di piombo, anni di morti innocenti, troppi!, assassinati per portare avanti una eversione assurda ed inconcepibile, di destra e di sinistra, che nulla aveva a che fare con la libertà e la democrazia e di cui non è mai stata fatta completa giustizia, perchè  non sono mai stati arrestati tutti i veri colpevoli ed i mandanti di quegli attentati e di quegli omicidi, gambizzazioni e stragi senza senso, che lasciarono un segno profondo in chi come me è sempre stata contraria alla violenza ed al caos  ...

lunedì 3 maggio 2010

Giornata internazionale libertà di informazione

Oggi 3 maggio, come ogni anno, l'Onu ha celebrato la giornata internazionale dedicata alla libertà di informazione.E' stata l'occasione per un bilancio pubblico di un bene prezioso ma in bilico in molte parti del nostro pianeta dove questo diritto fondamentale è stato leso e ne sono  seguiti un aumento della corruzione, della violenza, delle prevaricazioni con la conseguente riduzione dei più elementari diritti civili, politici e sociali.
Anche in Italia  non si possono dimenticare quanti ancora aspettano giustizia per i loro figli o figlie che sono morti mentre svolgevano il loro lavoro di giornalisti:  dalla famiglia di Ilaria Alpi a quella di Enzo Cirielli, ammazzato in Palestina dall'esercito israeliano, e a quella di Roberto Russo, ammazzato in Cecenia mentre cercava di documentare quella sporchissima guerra fortemente voluta da Putin.
Il tre maggio è anche la giornata nella quale Reporters sans frontiers presenta il suo tradizionale rapporto sugli  stati predatori delle libertà.
Vi è anche una paginetta dedicata alla Italia che ci assegna la maglia nera in Europa, purtroppo...