venerdì 14 marzo 2014

No al Segreto di Stato su Ilaria Alpi


"I giornalisti Ilaria Alpi e Miran Hrovatin sono stati uccisi a Mogadiscio il 20 marzo del 1994. Erano in Somalia per indagare su un traffico internazionale di armi e di rifiuti tossici illegali. Ed è per questa ragione che sono stati assassinati. Ma a venti anni di distanza siamo ancora in attesa di conoscere tutta la verità su quella vicenda. 

Questa verità potrebbe essere contenuta nella pila di carta (ottomila documenti) che i servizi di sicurezza militare, l’ex Sismi, oggi Aise hanno accumulato su fatti che attengono all’esecuzione dei due giornalisti.

Carte messe sotto chiave negli archivi della Camera a cui sembra essere stato negato l'accesso dall’Agenzia Aise - come rivela un'inchiesta de "Il Manifesto" firmata dai giornalisti Andrea Palladino e Andrea Tornago - che pare "abbia negato l’autorizzazione a un ufficio di Montecitorio che chiedeva la declassificazione dei documenti riservati acquisiti dalla Commissione parlamentare sui rifiuti presieduta da Gaetano Pecorella".

"E’ fondamentale che queste carte siano rese pubbliche e che ai cittadini sia data la possibilità di sapere" ha affermato sul sito di Articolo21 Domenico D'Amati, legale della famiglia Alpi. "C’è molto da fare e speriamo che tutti gli organi dello Stato collaborino. In primo luogo la Camera dei deputati che deve desecretare questi documenti fondamentali sui traffici dei rifiuti tossici". 

Per questo, facciamo appello al Presidente della Camera Laura Boldrini, di cui conosciamo e apprezziamo la sensibilità umana e civile, affinché si possa consentire l'accesso ai dossier, per squarciare "il muro di gomma" dei poteri che hanno ostacolato la ricerca della verità."

giovedì 6 marzo 2014

Quaresima senza social network

Don Paolo Ciccotti, 40enne parroco di Borgo San Siro, esorcista della Diocesi di Vigevano, ha pubblicato qualche giorno fa la raccomandazione di staccarsi dalle continue connessioni digitali in questo periodo che la Chiesa vuole sia di riflessione e digiuno. Lui stesso, come molti sacerdoti è presente sul social network, dove comunica quotidianamente con fedeli, parrocchiani, studenti ed amici. Ma   «Ho proposto questo digiuno dal virtuale  perché possa servire da un lato a ritrovare Dio, in attesa della Pasqua, e dall’altro a recuperare i rapporti reali con gli altri». Chi ha a che fare con gli adolescenti sa quanto la presenza di smartphone possa essere pervasiva: «Organizziamo dei ritrovi per ragazzi delle medie, il sabato sera, abbiamo dovuto proibire i cellulari altrimenti i ragazzi arrivano a parlare con il compagno seduto di fianco usando il telefono». Qualche giorno fa il vignettista Marc Maron ha raccontato in una strip cruda ma molto efficace proprio Twitter e Facebook come una delle droghe dei giorni nostri. Per ora molti hanno espresso l’intenzione di aderire a questo invito. Per ora lui è davvero scomparso dai sociale. «C’è chi vive la sua vita raccontandola minuto per minuto su Facebook – aggiunge – questo è eccessivo, sembra che non esisti se non mostri agli altri quello che stai facendo».  «Questa continua connessione, questo essere in rete sempre e comunque ci porta via anche molto tempo: usiamolo per ritrovare Dio, per parlare davvero con il nostro prossimo Ci può fare bene disintossicarci un po’». da La Stampa To
Sta arrivando la primavera e forse anche le belle giornate di sole, dopo un inverno non freddo, ma molto piovoso, ed io sento la necessità di stare all'aria aperta a contatto con la terra, le piante ed i fiori
Senza internet e il mondo virtuale del web. 
Purtroppo i giovanissimi con cui passo tante ore insieme a scuola spesso non sentono questo bisogno impellente di uscire e di incontrare gli altri ed il mondo che rinasce con la bella stagione
Conoscono tutti gli orpelli della rete, persino What's up , e li usano in eccesso 
Uno spreco 
Quanto alle parole del sacerdote, ha perfettamente ragione. Ricordo una gita di due anni fa con una mia seconda media dove i ragazzi e le ragazze non facevano altro che messaggiarsi o inviarsi foto o musica con Bluetooth da un sedile all'altro del pullman Una vera follia 
Non si rendevano conto che sarebbe bastato alzarsi e cambiare posto per parlare a tu per tu con gli altri compagni 
Un bel digiuno dalla rete e troppo spesso dalle sue banalità o cattiverie di massa faranno sicuramente bene al cervello e all'anima 

La canzoncina a Renzi

«Facciamo un salto, battiam le mani, ti salutiamo tutti insieme, presidente Renzi. Siamo felici e ti gridiamo: da oggi in poi, ovunque vai, tu non scordarti di noi, dei nostri sogni, delle speranze, che ti affidiamo con fiducia...»
Questo è l'inizio della canzoncina cantata ieri in coro dagli alunni della scuola Raiti di Siracusa al presidente del Consiglio durante la sua visita nell’istituto.  
Forse non come Mussolini e i figli della lupa, come ha detto Beppe Grillo nel suo blog, ma sicuramente «la canzone dei bambini per Renzi è una pagina indegna», un episodio «sconcertante ed offensivo verso i bambini e le loro famiglie, verso la Costituzione e, suo malgrado, verso il presidente del Consiglio» come ha detto la deputata Anna Ascani del PD
Questi pietosi bagni di folla del mercoledì presso le scuole italiane servono solo all' ego egocentrico di Matteo Matteo, secondo me, e non per il bene della Scuola italiana
Se voleva fare la rivoluzione e cambiare radicalmente la scuola, beh, non è certo questo il modo, caro Matteo Matteo
Gli insegnanti e gli alunni italiani svolgono progetti e programmi di ben altro livello da una canzoncina con i saltini ed i battimani e le urla e le grida ad un Presidente del Consiglio che chiede a dei bambini delle primarie quanti usano Twitter
Come se twitter ed i suoi cinguettii fosse il top 
Povera Italia, che brutta fine ha fatto ...

Mi chiedo anche e perchè i Tg ed i giornali non abbiano mostrato invece le contestazioni avvenute fuori dalla scuola, come era già successo anche mercoledì scorso su al nord
Censura di stampo fascista, come direbbe il solito Grillo, o solo censura PD per non far sfigurare Renzi e le sue trovate geniali ?
E quanto costano a noi cittadini queste sue sortite settimanali o i suoi viaggi della domenica in Tunisia insieme col fido Delrio ?
Quanto mi mancano la discrezione e il buon gusto di Letta !!!