domenica 30 marzo 2008

Il riposo di Quinto !

Ieri era una bella giornata, con un bel sole caldo, e ne ho approfittato per terminare alcuni lavori nell'orto. con mia mamma, abbiamo finito di setacciare la terra della composta, conservata in un recinto di rete da diversi anni ed ho messo al suo posto il fieno dello scorso anno che sta iniziando a marcire. Poi lì sopra butterò le foglie vecchie, che lo scorso autunno non avevo raccolto, e gli avanzi dell'orto. Nell'altro recinto, fatto sempre con quattro pali di ferro piantati a rettangolo e con in giro della vecchia rete, c'è invece una bella terra leggera e fine, di foglie e di sfalcio dell'erba, che mi servirà per aggiungere alla terra delle aiuole di fiori
Ho anche piantato i semi di zucche, meloni ed angurie, che ho ricoperto con i veli bianchi protettivi perchè fa ancora freddo di notte.
Per l'intera giornata sono rimaste lì intorno anche le gatte e Quinto, il randagio
Eccolo mentre riposa sotto alla pianta delle prugne e poi sul muro di sasso, a metà giardino, con mamma Killer, non troppo vicino, naturalmente, perchè anche se lei lo ha adottato, e non lo picchia, lui è sempre un po' malfidente.

Un ricordo di Maù

Nel risistemare delle foto che avevo in una cartella del Pc ho ritrovato delle foto inedite di Maù, il vecchio randagio che è vissuto qui con le mie gatte per quasi cinque anni e che è morto la scorsa estate perchè qualcuno aveva probabilmente messo delle trappole

Una morte così violenta e dolorosa e tanta tristezza vederlo andarsene in questo brutto, bruttissimo modo
Qui a fianco è seduto sul bordo della finestra del garage, in attesa dell'arrivo di mia mamma dal giardino,che lo faceva entrare e gli dava da mangiare

Qui sotto invece rincorre Teddy e lei come al solito scappa perchè ha paura e non vuole vederselo vicino







L'altra immagine è buffa perchè l'avevo ripreso mentre cercava di arrivare vicino a mamma gatta e di saltarle addosso, per giocare, come era abituato a fare con Saetta, e Teddy sul muro lo cura ...











ma la mia Killer è sempre molto aggressiva e si rivolta come una pantera e lui si accorge di aver sbagliato gatta e si ritrae, spaventato ...





Con Saetta invece andava d'accordo e lei giocava spesso con lui. Qui sta scendendo dal giardino e gli tende un agguato, mentre lui si sta lavando












E di nuovo un altro agguato di Saetta , in giardino, mentre lui la osserva e sembra pensare. " Ma che fa , quella lì , che mi gira in torno quatta quatta ? "











E qui una della ultime immagini di Maù. Mentre si lava perchè era stato nell'orto a rotolarsi e ne era uscito sporco come un maialetto.

giovedì 27 marzo 2008

84

Stamattina sono uscita alle 7 e 20 come sempre e sono andata a scuola. Mia mamma è scesa con me per prendere il giornale ma era una mattinata fredda, piovigginava ed è risalita in casa in fretta

Oggi era il suo compleanno: 84 splendidi anni

Il mio augurio più caro è che possa continuare a festeggiarne ancora tanti altri in buona salute. con il suo spirito combattivo, che sempre l'ha accompagnata, anche nei momenti difficili della vita, e con la sua intelligenza.

Stare con lei è sempre un grande piacere e amo passare il tempo in sua compagnia. come oggi pomeriggio, mentre correggevo le verifiche dei miei alunni e lei cuciva, perchè il tempo era brutto e non è potuta scendere in giardino, a lavorare un po'...!

lunedì 24 marzo 2008

303 !!!

Questo è il post numero 303
un bel numero
e continua a piacermi tantissimo scrivere un blog, anzi 2 !
Scrivo per il piacere immenso di scrivere perchè adoro scrivere
Non scrivo solo per ricevere dei commenti od avere un numero sempre più alto di commentatori
Mi fa piacere ricevere anche dei commenti ma mi fa molto più piacere scrivere
E non andrò mai negli altri blog ad elemosinare visite e commenti dagli altri blogger
Chi mi legge e apprezza ciò che scrivo se vuole , può lasciarmi i suoi pensieri
Ma se non ha nulla da dire, meglio così
In tanti blog dove passo, ma non scrivo nulla, trovo spesso commenti inutili , inopportuni, non pertinenti o addirittura offensivi, che mi fanno riflettere sull'uso improprio o errato del commentare
Un'arte che in taluni casi sarebbe veramente opportuno... cancellare
Un alto numero di commenti non sempre è buon segno di amicizia o di notorietà
E' solo un lasciar la propria firma e qualche vaccatina tanto per far vedere che ci siamo e che sappiamo usare una tastiera per scrivere !!!
Buon ritorno al lavoro a tutti e a tutte voi che domani finirete le vacanze pasquali
Buona notte erica

4000

Il numero dei militari americani uccisi in Iraq dall’inizio della guerra, nel marzo del 2003, ha raggiunto ieri quota 4.000.
Secondo un conteggio tenuto dall’Associated Press, il 44% dei militari americani ha perso la vita per esplosioni, mentre il 97% delle vittime americane ha perso la vita dopo il 1. maggio 2003, giorno in cui il presidente George W. Bush dichiarò chiusa la fase più difficile e pericolosa della guerra
Questa è una delle ultime notizie di oggi, pasquetta 2008, una notizia che si scontra clamorosamente con le più recenti parole di Bush che ha affermato che la guerra in Iraq è praticamente " vinta"!
Ma anche un altro recente articolo di un quotidiano mi ha lasciata veramente attonita:
Seimila reduci americani si sono suicidati nel 2005
Per molti soldati americani che hanno combattuto in Iraq e in Afghanistan la guerra più sanguinosa è cominciata con il ritorno a casa; il numero dei suicidi tra i veterani supera quello dei militari uccisi dall’inizio del conflitto.
I dati di un’inchiesta, durata cinque mesi, del network Cbs, sono terribili: soltanto nel 2005 sono stati 6256 gli ex soldati che hanno deciso di togliersi la vita una volta tornati dalle loro famiglie. Una media di 17 suicidi al giorno, più del doppio del resto della popolazione statunitense.
Il tasso di suicidi negli Stati Uniti è di 8,9 casi su 100 mila persone, ma tra i veterani la cifra sale a 18,7. I numeri si fanno ancora più preoccupanti se messi a confronto con quelli dei soldati caduti in
combattimento in Iraq dal 2003, una media di 2,4 al giorno.
I militari più a rischio sono i reduci giovani, che hanno tra i 20 e i 24 anni: 22,9 su 100 mila decidono di togliersi la vita, un numero quattro volte superiore ai coetanei che non hanno prestato servizio militare in zone di guerra.
Come il riservista della Marina Jeff Lucey, o come Tim Bowman, riservista, spedito in missione in una delle zone più pericolose di tutta Baghdad, conosciuta come «Airport Road». Otto mesi dopo il suo ritorno a casa, il Giorno del Ringraziamento, si è sparato. Entrambi avevano 23 anni. «Quando è tornato i suoi occhi erano semplicemente morti. La luce non c’era più», ha detto alla tv Cbs la madre del ragazzo, Kim Bowman.
Derek Enderson, invece, era già tornato dall’Iraq due volte, ma la terza è stata fatale: si è gettato da un ponte a 27 anni.
«Siamo di fronte a una crisi gravissima - ha dichiarato Kevin Lucey, padre di Jeff Lucey - e troppe persone hanno deciso di voltare la testa e guardare da un’altra parte».
Lucey si riferisce alle autorità militari e federali che, secondo i parenti delle vittime, non stanno facendo abbastanza per arginare il problema. Tanto che, sebbene molti studi siano stati condotti in merito a questa tendenza, non esiste un rapporto ufficiale che stabilisca il
numero totale dei casi di suicidio tra i veterani. Anche per questo motivo la tv Cbs ha dovuto lavorare oltre cinque mesi per raccogliere i dati e le testimonianze.
Negli Stati Uniti gli ex soldati sono oltre 25 milioni, 1,6 dei quali ha servito in Iraq o in Afghanistan. Secondo il «National Center for Post Traumatic Stress Disorder» lo stress e i traumi a cui i soldati sono sottoposti al fronte non fanno che aumentare il rischio emarginazione sociale e suicidio, così come l’abuso di droghe o farmaci e le difficoltà relazionali ed economiche che spesso affliggono chi ritorna in patria.
L’alto tasso di suicidi non è l’unico problema a preoccupare il Dipartimento dei Veterani... un
senzatetto su quattro in America ha prestato servizio nell’esercito, nonostante gli ex militari rappresentino solo l’11 per cento della popolazione totale. E questi non sono gli unici scandali che hanno coinvolto i veterani: le rivelazioni dei giornali sul «Walter Reed Army Medical Centre», ospedale militare di Washington dalle strutture fatiscenti, ha danneggiato l’immagine dell’esercito anche perché alcuni chirurghi dell’esercito, tra cui il generale Kevin Kiley, sono stati congedati per i cattivi servizi prestati ai reduci di Iraq e Afghanistan. Nel complesso quanto la Cbs descrive assomiglia allo scenario del post-Vietnam, anche se allora il numero dei reduci era assai maggiore

Emozionante !

Oggi pomeriggio ad Eindhoven in Olanda il 21 enne Francesco Dell'Uomo ha vinto la medaglia di bronzo nella finale europea dei tuffi dalla piattaforma 10 metri. L'azzurro ha chiuso al terzo posto con 481.30 punti, record personale.
Una gara emozionante, da togliere il fiato.
Io che non so nuotare e soffro di vertigini, non posso che ammirare questi uomini che fanno tuffi fantastici e complicatissimi e volano a testa in giù da oltre 10 metri di altezza con una sicurezza ed un'abilità incredibili!

domenica 23 marzo 2008

Una serena Pasqua !

La scorsa settimana sono stata un po' latitante da internet; non ho più scritto nei blog ed ho messo gli auguri di Pasqua solo nelle news del sito
Ringrazio chi mi ha mandato gli auguri nei commenti o via mail e spero che tutti e tutte voi che mi leggete sempre abbiate passato una serena domenica di Pasqua nella pace e nella gioia!
Ho visitato i miei blog amici nei giorni scorsi, ma non da tutti ho commentato. Ho passato alcune serate in modo diverso dal solito, in effetti. Invece di aprire il portatile e passare qualche ora in internet, ho visto raisport in digitale perchè c'erano i mondiali di pattinaggio artistico a Goteborg, in Svezia, e gli europei di nuoto in Olanda.
Amo questi sport e non potevo perdermi le gare. E' troppo affascinante vedere i pattinatori e le pattinatrici, single o in coppia, giovani, belli, affascinanti, danzare leggiadri sul ghiaccio a suon di musiche bellissime ed è ancora più bello vedere i salti dal trampolino e dalla piattaforma o i nuotatori battere nuovi record
Ieri poi era una bella giornata, nonostante le previsioni atmosferiche negative !, ma qui sotto le Alpi evidentemente siamo stati al riparo dalla pioggia, e sono stata parecchie ore nell'orto a piantare aglio e cipolle
A fine febbraio i giardinieri mi avevano potato le piante da frutto e mi avevano anche fresato la terra dell'orto, perchè per me è diventato faticoso fare questo lavoro.
Avevo poi concimato il terreno e ieri ho dato una leggera rigirata al terreno con un attrezzo leggero e veloce, che si chiama zappa svizzera, ed ho seminato l'aglio e le cipolline.
Fa ancora freddo quest'anno e quindi ho coperto il terreno con velo bianco che ripara da eventuali gelate
La prossima settimana, spero, di avere un po' più di caldo per poter cominciare a piantare anche le patate
Mi piace lavorare nell'orto, è un lavoro faticoso ma rilassante; è bello poi veder crescere le verdure e assaporare il frutto di tanto lavoro!
Stamattina naturalmente avevo male dappertutto, come se avessi fatto un paio d'ore di palestra e sollevamento pesi!, ma sono rimasta a letto a leggere e a riposare
Oggi era Pasqua e sono tornata a leggere il Vangelo con la passione e la risurrezione di Gesù
Tutti e quattro i Vangeli narrano le ultime ore della vita del figlio di Dio ma quello che sempre mi ha affascinata di più è quello di Matteo
In particolare le parole di Gesù prima che morisse: " Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato ? " e la descrizione dell' angelo che le pie donne trovano sulla tomba vuota, quando Gesù è risorto : " un Angelo del Signore era sceso dal cielo e, avvicinatosi, ribaltò la pietra e vi si sedtte sopra. Il suo aspetto era come la folgore e la sua veste candida come la neve "
Un momento di riflessione nel silenzio e nella pace di casa pensando a quell'uomo che si sacrificò per salvare l'umanità
Un' umanità che troppo spesso non ricorda neppure il suo sacrificio, troppo presa a vivere una vita di esibizionismi, di aggressività, di odio e di cattiverie pubbliche e private che nulla hanno a che fare con lui e con il sangue da lui versato per noi ...

giovedì 20 marzo 2008

Una bellissima giornata

Le previsioni del tempo indicavano pioggia, ma oggi è stata una bellissima giornata, un pochino fredda e ventosa, con il sole ed il cielo azzurro ....
Nel pomeriggio sono scesa in giardino, dove la primavera è sbocciata in un tripudio di colori, dal bianco della magnolia stellata al rosa del mandorlo e del pesco, ai gialli delle forsizie e di una miriade di narcisi sparsi ovunque
Uno spettacolo affascinante che rilassa e rasserena...

martedì 18 marzo 2008

Sport e Boicottaggio

Beatrice Adelizzi ha conquistato nei giorni scorsi la medaglia di bronzo nel singolo di nuoto sincronizzato agli Europei di Eindhoven ed Alessia Filippi ha vinto la medaglia d’oro nei 400 misti femminili ai campionati Europei di nuoto iniziati oggi, sempre, ad Eindhoven, in Olanda
I nostri sportivi, campioni e campionesse, che stanno vincendo medaglie pesanti, parteciperanno presto ai Giochi Olimpici di Pechino in Cina
E' giusto che lo sport continui o sarebbe più opportuno il boicottaggio di questo paese, che con crudeltà e ferocia sta imponendo la propria forza in Tibet, con massacri e violenze continue?
In una intervista alla pagina sportiva de La Stampa Massimiliano Rosolino, il più famoso e conosciuto tra i nostri campioni di nuoto attuali, ha detto che non boicotterà i Giochi in Cina
Ecco le sue parole precise :
" «La politica sportiva non m’interessa».
* Non è preoccupato per i diritti umani, non si sente coinvolto da quanto succede?
«Certo che sì. Il punto è un altro: la soluzione è non andare alle Olimpiadi? Io vorrei sapere perché hanno scelto la Cina, i problemi erano tutti sul tavolo al momento della decisione però andava bene così. Grandi impianti, tanti soldi e tutto a posto. Ha deciso la politica e perché ora ci devono mettere la faccia gli atleti?».
* Cosa risponde a chi suggerisce il boicottaggio?
«Che si boicotta in un altro modo. Se il punto è interrompere le relazioni allora basta fare affari con la Cina, fine dell’import export, degli accordi internazionali. Quello è un discorso serio, il resto solo un po’ di rumore. La storia ha già dimostrato che i boicottaggi olimpici non servono».
* Si è parlato molto di libertà di parola degli atleti, lei userà la sua a favore di qualche causa?
«Non saprei dire. Rischiamo di essere molto superficiali. Certo è facile guardare ora e capire che le cose non funzionano, ma che ne so io del loro sistema? In realtà ragioniamo per quel che vediamo in tv e non abbiamo idea di come sono i cinesi, che valori hanno e come funziona la società. Io non mi permetto di fare critiche facili e penso che lo sport serva per l’opposto. Per riunire...non esiste un altro momento come le Olimpiadi per condividere, per mischiare. Sì, stiamo lì, diamoci la mano, stiamo insieme, facciamo le cose più banali del mondo. Questo serve».».

Io non sono una sportiva di professione, non ho medaglie da vincere, ho sempre odiato l'agonismo anche quando sciavo e non sono un campione famoso. Quindi boicotterò le Olimpiadi, non vedrò i nostri atleti di nessuno sport che vi parteciperà

E boicotterò, come ho fatto in questi ultimi tempi, il più possibile i prodotti cinesi che spuntano come funghi ovunque qui da noi. Controllo sempre tutte le etichette dei cibi, degli abiti, dei prodotti vari, dalle matite ai giocattoli ecc, e quando trovo scritto Made in China o, ancora meglio, il nome di una ditta italiana ed il sottotitolo, in piccolo di solito, fabbricato in Cina, io NON acquisto

Che i nostri industriali riaprano le loro fabbriche in Italia invece di far costruire e creare tutti i loro prodotti in Cina, spesso di qualità dubbia o scadente, ma da noi pagati a caro prezzo. E' comodo sfruttare la manodopera cinese, sottopagata, come quella rumena o ungherese o indiana, e poi immetterne i manufatti sui nostri mercati, supermercati o negozi vari a prezzi " italiani" esagerati, da furto legalizzato!

A differenza del giovane sportivo, io critico e sono critica verso un sistema economico globalizzato che se ne infischia dei diritti umani e della vita di persone che in Birmania prima ed in Tibet ora stanno lottando per salvare se stessi, la loro cultura ed il loro mondo da dittature e da violenze inconcepibili. Quello che mi indigna di più comunque sono l'ipocrisia di certi politici, uomini di chiesa e personalità importanti dello sport italiano che tentennano o stanno zitti o intervengono solo per pura demagogia. Così come la solita Russia dichiara che sono fatti interni ( lo erano anche quelli della Serbia negli anni '90 !!! ) e gli USA intervengono con la consolidata ambiguità di Bush e della Rice

Se tutti noi boicottiamo i prodotti cinesi, anche a costo di rinunciare ad un bel po' di cose, visto che oramai è tutto cinese qui in Italia, o quasi, forse allora si potrà sentirsi in pace con le nostre coscienze di cittadini del mondo liberi e solidali ....


domenica 16 marzo 2008

Hanno detto 3...

Diverse migliaia di persone, partite ieri dal parco di Punta Perotti, inaugurato al posto dei palazzoni abusivi, hanno partecipano alla XIII Giornata per l’impegno contro la mafia e per la memoria delle vittime innocenti, organizzata da Libera e Avviso Pubblico, in collaborazione con Regione Puglia, Provincia e Comune di Bari.
Il ministro degli Esteri D'Alema ha dichirato:«Straordinaria folla di ragazzi».
« Gli eroi dei giovani combattono la mafia»
«Non avrei mai pensato di vedere una folla di ragazzi e di ragazze così straordinaria.
Questa gioventù del Mezzogiorno vuole qualcosa di diverso rispetto a ciò che è stato conosciuto per troppi anni, è una gioventù che si riconosce in nuovi eroi che, fortunatamente, sono le persone che hanno combattuto contro la mafia»
«È una bellissima manifestazione e, soprattutto quello che colpisce e che emoziona è la presenza di tanti ragazzi: è un segno fondamentale perchè è da loro che si parte.
Occorre cioè sradicare la cultura della mafia, attraverso la partecipazione, la passione, e la consapevolezza dei più giovani».
«Arrestare tanti boss mafiosi e disarticolare i clan, liberare pezzi del territorio, restituire il Mezzogiorno allo sviluppo e al lavoro, questo è quello che questo governo ha voluto fare. Quindi non siamo con le mani in mano, però non c’è dubbio che è una lotta lunga, difficile, e la si vince soltanto se c’è una nuova cultura, una nuova spinta che viene dalla società».
Il presidente della Camera Fausto Bertinotti ha commentato così la grande partecipazione, soprattutto di giovani, al corteo: «Sotto accusa la complicità con la politica»
«Penso che sia una cosa non sorprendente per chi conosce l’Italia, straordinaria per quanto è diversa dalla raffigurazione che, in genere, viene data al Paese come se fosse un luogo desertificato e, invece, la società civile italiana è tra le più ricche d’Europa».
«Quando mettono sotto accusa il peso della mafia, della ’ndrangheta, della camorra, mettono in primo luogo sotto accusa la complicità di parte degli apparati di parte della politica, dell’economia con le organizzazioni criminose ma indicano anche la possibilità di un’ Italia diversa e sono davvero una risorsa straordinaria».
Sono i giovani la nostra risorsa più importante. Queste manifestazioni aaiutano i giovani ad essere liberi e ad avere il coraggio di manifestare. Se ne dovrebbero fare molte di più, ovunque, e si dovrebbero invitare tutte le scuole a parteciparvi, anche le scuole medie
E' più utile ed istruttivo andare ad una manifestazione di questo tipo che restare in classe a studiare su testi impolverati e a volte poco veritieri!

Hanno detto 2...

«Contro la precarietà? La ricetta è sposare mio figlio o un milionario» S. Berlusconi PDL

Alle domande dei giornalisti sulla candidatura nel Pdl di Ciarrapico, il premier lussemburghese e presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker ha risponsto : «Non conosco questo signore e non so se si dichiara davvero fascista, ma posso dire che non c’è posto per i fascisti nel Ppe».

Il presidente tedesco del Parlamento europeo Hans-Gert Poettering ha dichiarato che sulla vicenda deve ancora informarsi, ma in ogni caso non ha mancato di ammonire: «io sono di centro e sono contrario a ogni forma di estremismo»

Casini ha sottolineato che «la disavventura sulla candidatura di Ciarrapico e la presenza di Alessandra Mussolini sono il segno di un progetto di Berlusconi che si è spostato a destra».

Secondo il leader dell’Udc «per governare è necessario il centro» e «serve un centro vero se si vuole battere la sinistra e si vuole battere Veltroni». «Un progetto di governo vero non può che partire dal centro moderato», ha ripetuto Casini, «perchè con la destra populista si può vincere ma non si può governare il Paese»

A sollevare il caso-Ciarrapico è stato anche il ministro degli Esteri Massimo D’Alema che a Bruxelles ha partecipato al verrtice del Pse. «C’è stata una scissione nell’estrema destra e per tamponare la scissione Berlusconi ha candidato più fascisti» rispetto a Francesco Storace, «anche se poi con grande disinvoltura dice che Ciarrapico non conta niente». «Ne dubito, nomi come Mussolini sono altamente evocativi della destra, c’è uno spostamento a destra dell’asse politico del Pdl».

«La politica può recuperare suo ruolo fondamentale nella vita del Paese e nelle coscienze dei cittadini nella misura in cui contribuisce a evitare esasperazioni e imbarbarimento che indeboliscono in maniera fatale la sua forza di attrazione e persuasione».
Lo ha detto oggi Giorgio Napolitano in una intervista al quotidiano «El Mercurio» di Santiago del Cile. «Le diversità, anche quelle radicali negli orientamenti e nei programmi, l’asprezza nei contrasti, sono parte naturale della vita democratica, però se la politica si risolve in un vociferare incessante e in uno scontro continuo, ad essere maggiormente vulnerabili sono le istituzioni e il rapporto che con esse hanno i cittadini. Questi possono cadere nella tentazione di distaccarsi, non tanto dai partiti, quanto dalla politica in senso lato».
«ho rivolto ai giovani specialmente un appello esplicito a non allontanarsi dalla politica». Questo perchè «dalla politica possono venire le scelte generali di cui ha bisogno la collettività, e la partecipazione dei cittadini è indispensabile affinchè queste scelte corrispondano al bene comune».
Esasperazioni ed imbarbarimento. Anche in questa campagna politica iniziata abbastanza in modo soft già ne abbiamo viste parecchie di gaffes, di vario tipo, e di intolleranza, come i programma altrui stracciati sui palchi, le solite battute da avanspettacolo, che non fanno assolutamente ridere, ma anzi lasciano l'amaro in bocca, e quei teatrini preregistrati delle Tv di stato e non che creano solo confusione ed un senso di impotenza notevoli
Come ho letto in un articolo, certi politici fanno venire la voglia di non andare a votare.
E Grillo, con il suo seguito nel blog veramente numeroso, è uno dei portavoce del non voto. Ha ragione lui o è solo un incosciente? l'ennesimo in questa Italia dei pagliacci e della pagliacciate varie dove sta risorgendo il fascismo????
Quello che veramente mi preoccupa è che tutti ricordano il fascismo solo per le leggi razziali, nate ad imitazione di quelle naziste. Nessuno ricorda mai la guerra ed i millioni di morti, anche civili, e la lotta fratricida tra Italiani, i repubblichini contro i partigiani, i delatori contro le staffette e le donne che aiutavano chi era in montagna a combattere per la libertà e la democrazia !!!

Hanno detto...

«La repressione aumenta fino a raggiungere inimmaginabili violazioni dei diritti umani, fino alla negazione della libertà religiosa e fino alla politicizzazione delle questioni religiose».
Il Dalai Lama, capo spirituale dei buddhisti tibetani, ha denunciato le «inimmaginabili ed enormi» violazioni dei diritti umani commessi dalla Cina in Tibet
Il bilancio degli scontri degli ultimi due giorni parla di 80 vittime e 70 feriti
«Qualche organizzazione internazionale rispettata potrebbe accertare quale sia la situazione in Tibet e quali le cause» dei disordini, ha dichiarato il Dalai Lama nella conferenza stampa tenuta nella località indiana di Dharmsala, dove risiede in esilio: «Che il governo cinese lo ammetta oppure no, esiste un problema: un’antica tradizione culturale è in serio pericolo. Intenzionalmente o no, è in corso una sorta di genocidio culturale».
" Cinque anni di guerra in Iraq e una guerra afghana che nessuno osa riesaminare hanno cambiato il mondo radicalmente, danneggiando in misura non ancora calcolabile la sicurezza, la forza d'attrazione, la robustezza economica, infine la potenza morale dell'Occidente. Non siamo solo alle prese con la «fine della magia americana»... La magia che aveva sedotto ... e molti europei - a cominciare da Berlusconi nel 2001-2006 - ha avuto e continua ad avere effetti durevoli, che non scompaiono con l'evaporare dell'incanto e sui quali gli ex ammaliati tacciono, come ignorassero che questo tacere è un ennesimo, scandaloso peccato di omissione.
Ovunque sulla Terra, la politica neo-conservatrice ha alimentato un sospetto deleterio: che qualsiasi nazione toccata dall'Occidente diventi fatalmente uno Stato fallimentare. Che la democrazia sia qualcosa di malato, di temibile. Che libertà, laicità, pluralismo siano da posporre, sempre, ai ben più essenziali imperativi di sicurezza. Quel che accade in Tibet negli ultimi giorni non è disgiunto dalla magia infranta: ne è il lascito, catastrofico. La carneficina di monaci buddisti a Lhasa è responsabilità cinese ma è stata facilitata da America ed Europa, che non a caso reagiscono con voce pallida, e sguardo cieco. Quel che essi non hanno visto è la lezione che gran parte degli Stati ha tratto dalla politica di Bush. ...
I grandi profittatori dei conflitti odierni non sono solo i produttori petroliferi e le compagnie fornitrici di soldati che hanno contribuito a privatizzare le guerre. Tutti gli Stati che scelgono la forza - Cina, autocrati arabi o asiatici - sanno che la strategia Usa, al momento, non produce che failed states, incapaci di monopolizzare violenza e territori.
Che l'America esca spezzata da tale esperienza è tragicamente confermato dalle stragi cinesi, dalla forza con cui i conservatori islamisti si presentano al voto iraniano. Basta guardare alla stupefacente coincidenza dei giorni. L'insurrezione tibetana comincia lunedì 10 marzo: da tempo ardeva nell'ombra. Nonostante questo il Dipartimento di Stato esce poche ore dopo, l'11 marzo, con un rapporto sui diritti umani che denuncia le lentezze della Cina ma la cancella dalla lista dei trasgressori. Le timide reazioni americane ed europee alle stragi tibetane testimoniano molto più di un'incongruenza: testimoniamo una rotta morale dell'Occidente.
... La guerra in Iraq fu iniziata per mostrare la superiorità delle istituzioni libere - la democrazia avrebbe generato Stati stabili, plurali - ed è avvenuto il contrario. Dopo l'aumento di truppe deciso da Bush, i soldati Usa sono più sicuri ma la violenza resta.
Non ce ne accorgiamo più, perché non apparendo in video sembra inesistente.
Il premio Nobel Joseph Stiglitz ricorda nel suo ultimo libro che le tv accendono i riflettori solo quando gli attentati fanno più di 25 morti (The Three Trillion Dollar War, Norton 2008).
...Né l'Iraq è divenuto più vivibile, con poche ore di elettricità al giorno e quasi 5 milioni di sfollati (2,5 dentro e 2 fuori, in Siria e Giordania)
... l'America voleva esportare democrazia, e ha esportato invece insicurezza, violenza, immoralità.
La sua posizione è talmente indebolita che non può reagire agli eventi cinesi.
Anche per questo fanno tanta impressione i dibattiti elettorali italiani: un ex ministro del campo berlusconiano consiglia addirittura di tornare in Iraq, quasi non sapesse com'è diventato il paese nel quinto anniversario della guerra.
Il cataclisma morale non viene fabbricato solo col cinismo, con la spudorata violenza di politiche avventate.
Lo si fabbrica anche con questo non-sapere, quest'ignoranza singolarmente militante.
È incompetenza tecnica, politica, militare.
È l'ignoranza colpevole, che ignora quello che saremmo tenuti a sapere, è «crassa, rozza, indolente, superba». Fu ignoranza superba lanciare guerre senza conoscere i paesi occupati. È ignoranza superba la politica verso la Cina.
Nell'amministrazione Usa, un gruppetto di finti esperti ha giocato col mappamondo alla maniera di Chaplin-Hitler nel Grande dittatore. Sarebbe bastato uno sguardo in terra per vedere che la violenza cinese si sarebbe abbattuta sul Tibet, incoraggiata dal rapporto pronto al Dipartimento di Stato da mesi.
L'idea di Bush era semplice, dopo gli attentati del 2001: si trattava d'inventare una politica assolutamente nuova. Interessi e valori avrebbero coinciso, come nei sogni o nelle magie. Clinton stesso in fondo aveva provato, in Kosovo: con un certo successo, anche se contaminato dal veleno dei nazionalismi etnici. Ma l'Iraq non era il Kosovo, la Freedom Agenda dei neo-conservatori concerneva il pianeta e non una minuscola provincia. L'ultimo rapporto della Fondazione Carnegie (Nuovo Medio Oriente, 2008) sostiene che la Freedom Agenda è stata un totale fallimento: ha rafforzato l'Iran, regalandogli un Iraq turbolento ma ideologicamente fedele. Ha incoronato Ahmadinejad.
Raccomandando infine una democrazia numerica (conta chi raccoglie maggioranze e non l'imperio della legge né l'equilibrio tra poteri, ambedue anteriori alla democrazia), ha aiutato non i pochi laici ma gli islamisti, ovunque e soprattutto in Palestina.
A ciò si sono aggiunte condotte statunitensi accettate da parecchi governi dell'Unione Europea: le torture a Abu Ghraib, il trasferimento di prigionieri in centri di tortura europei oltre che arabi. Come dice l'ammiraglio William Fallon, appena dimesso dal Comando centrale Usa, ha prevalso la peggiore delle strategie: «l'imprevedibilità con gli alleati, la prevedibilità con gli avversari».
Uscire da simili disfatte è difficile.
McCain e Hillary Clinton quasi sembrano non scorgerne la natura. La scorge meglio Obama, forse perché conosce le diversità del mondo: soprattutto quando critica una politica filo-israeliana «schiacciata sul Likud».
O lamenta il deteriorarsi mondiale dell'immagine Usa: «Per colpire pochi fondamentalisti (al massimo 50.000)», ha detto in un incontro con le comunità ebraiche a Cleveland, il 24 febbraio, «abbiamo provocato un disastro, trascurando 1,3 miliardi di musulmani».
La questione morale è al centro. Accanto al disastro economico-strategico della guerra irachena (Stiglitz indica un costo di 3000 miliardi di dollari, pagato solo col deficit), c'è questo disastro etico Un'etica che fallisce così miseramente è terribilmente simile al comunismo - e non sorprende che fra i neo-con ci siano tanti eredi del '68 marxista-cinese.
Alla fonte l'ideale comunista è buono, ma i risultati sono tali che etica e ideale ne escono lordati irrimediabilmente. Lo stesso accade per le guerre etiche, così come son state imposte dagli esorcisti neo-con d'America ed Europa. " Barbara Spinelli, opinionista de La Stampa Torino
Sono stata in gita scolastica venerdì e ieri ho partecipato ad una gita UNI3 a Milano. Due giorni lontana da casa, dai giornali e dalla Tv e un nuovo grande massacro, di monaci tibetani, questa volta, si è di nuovo abbattutto, in un paese molto lontano dal nostro, sulla democrazia e su uomini religiosi che sono i soli ormai a combattere per i diritti e per la democrazia. Il mio pensiero va a queste vite perse in una violenza senza confini, brutale e selvaggia. I miei pensieri sono con loro e con il popolo tibetano troppo a lungo oppresso

mercoledì 12 marzo 2008

Spreco

" ... si è calcolato che una famiglia media italiana si disfa, annualmente, di 561 euro, pari al 10 per cento della spesa alimentare totale effettuata. E’ un’indagine dell’Adoc, l'Associazione nazionale per la difesa e l’orientamento dei consumatori, a darci la patente di spreconi.
... a finire nella spazzatura sono soprattutto prodotti freschi: latte, uova, carne, preparati di gastronomia, mozzarella, stracchino e yogurt (39%); pane (19%); frutta e verdura (17%); affettati (10%); prodotti in busta come le insalate (6%); pasta (4%); scatolame (3%); surgelati (2%).
Il 10% degli acquisti non viene consumato
Ogni anno 4 miliardi di euro in fumo"
L'articolo da cui ho tratto questi paragrafi parlava di sprechi, dovuti molto spesso alle nostre cattive abitudini, rimaste fin dai tempi in cui non si pagava in euro ma in lire e ancora non c'erano state le speculazioni legate alla nuova moneta europea, e all'attrazione fatale,alimentata anche dalle strategie di vendita delle industrie e dei vari esercizi commerciali per rendere più abbordabile e allettante la merce, per le offerte promozionali, tipo prendi tre e paghi due, dove si riempie il carrello senza chiedersi se quel prodotto effettivamente serve ma con l’illusione di risparmiare, portando così a casa quantità di cibi ed altri prodotti ben superiori al necessario.
Io in genere acquisto solo ciò che mi serve; vado a fare la spesa con il biglietto preparato a casa, da me o da mia mamma, e lo seguo fedelmente
A volte mi limito a prendere qualche prodotto in più perchè mi rendo conto che mi serve e mi ero scordata di infilarlo nella lista, ma non amo granch'è né certe promozioni né gli eccessi del carrello pieno ad ogni costo
Vado a fare la spesa quando ho bisogno e mi porto i soldi contanti praticamente contati
In questo modo non ho tentazioni superflue e non spreco eccessivamente
In casa siamo in due e non prepariamo mai più di quello che mangiamo; se restano dei cibi cotti, ricicliamo !
Domenica x esempio è rimasto lo spezzatino preparato con la polenta e lunedì, giorno in cui torno tardi, ho trovato a pranzo delle buonissime polpettine preparate da mia mamma con la carne avanzata ed i capperi macinati assieme
Io penso spesso ai bambini ed alle popolazioni dei paesi poveri, che muoiono di fame, quando in mensa vedo sprecare dagli alunni pane e cibi che sono buoni, ma che loro buttano perchè si sono riempiti troppo i piatti o perchè sono abituati a mangiare in modo poco sano a casa
Ben 852 milioni di individui nel mondo sono sottoalimentati e 150 milioni di loro potrebbero essere sfamate con quanto la parte ricca del pianeta getta nell’immondizia.
Cosa si può fare per limitare gli sprechi ed i rifiuti esagerati che ne sono la naturale conseguenza?
Un buon progetto risparmio, a partire dalla famiglia, dove i genitori dovrebbero, con i loro figli,ad imparare insieme a utilizzare meglio il denaro
E voi? siete spreconi o risparmiatori al supermercato negli acquisti ???

martedì 11 marzo 2008

Una sparizione misteriosa

Tra le notizie della scorsa settimana ce n'era una molto particolare: l'ex modella di origini somale e ambasciatrice dell' Onu Waris Dirie, scomparsa a Bruxelles nella notte del mercoledì, è stata poi ritrovata dalla polizia in buona salute due giorni dopo
La polizia e l'Onu hanno confermato lo stato di buona salute della donna, ma non hanno reso note le cause della scomparsa dWaris, 43 anni, arrivata a Bruxelles all'inizio della settimana scorsa per partecipare ad una conferenza stampa sulle donne di potere, organizzata dalla Commissione Ue e dall' Europarlamento, in occasione della giornata internazionale della donna.
L' ex modella, attiva ormai da anni nella difesa dei diritti delle donne, ha creato lo scompiglio nella capitale belga, ma l'allarme è stato reso noto solo al momento della ricomparsa della donna dalla polizia, che ha definito «inquietante» il caso, probabilmente preoccupata che si potesse ripetere ciò che è successo e che ha scosso Parigi poco più di un mese fa, quando il corpo dell'ex modella ghanese Katoucha Niane, anche lei da tempo impegnata nella stessa causa, è stato ritrovato senza vita nella Senna.
Waris Dirie, nata nel 1965 in una tribù somala, subì l'infibulazione da bambina, e a 13 annu fu costretta dalla sua famiglia a sposare un uomo di 61 anni, che lei stessa ha più volte definito «un vecchio».
Fuggì dal suo Paese per raggiungere Londra, dove venne accolta dallo zio, un ambasciatore, per qualche anno. Qui lavorò in un McDonald's per qualche tempo, fino a quando venne notata da un fotografo che la lanciò nel mondo della moda.
E' famosa in tutto il mondo per aver lavorato per Levi's, L'Oreal, Chanel e Revlon, che ancora oggi la definisce una delle modelle più belle al mondo.
La sua carriera sotto i riflettori raggiunse l'apice nel 1987, quando venne scelta come attrice per girare «Agente 007 Zona Pericolo» al fianco di Timoty Dalton.
Chiuse con il mondo dello spettacolo nel 1996, quando scelse di usare la sua fama per difendere i diritti delle donne, facendosi paladina della battaglia contro le mutilazioni genitali.
Una lotta coronata dal raggiungimento di numerosi successi, come la nomina ad Ambasciatrice Itinerante dell'Onu e il conferimento, lo scorso anno, della Legion d'Onore.
Ma chissà se sapremo mai effettivamente cosa le è successo in quei due giorni di misteriosa sparizione dalla capitale belga???

lunedì 10 marzo 2008

Paf... 6 stato colpito

Ieri sera ho ricevuto una mail molto particolare:



Paf... 6 stato colpito da 1 grande bacio!
Inizia la battaglia COCCOLE 2008

A tutti Voi che mi leggete
invio Paf ... ed un grande Kiss molto personale !
erica

domenica 9 marzo 2008

Operazione Matrix

Ieri mattina sfogliando le pagine de La Stampa sono arrivata alle cronache del VCO e mi sono ritrovata sotto agli occhi questo articolo : " Presi gli spacciatori della notte ". Un'operazione antidroga, chiamata Matrix, dal nome di un'auto usata da uno degli spacciatori, delle forze del'ordine, carabinieri e polizia insieme, nell'Ossola, che ha portato in carcere dieci giovani tra i 25 e i 30 anni.
C'erano tutte le foto degli spacciatori, che avevano un vasto giro d'affari di ecstasy hashish marijuana e cocaina, distribuita nei locali di tutto il VCo e del novarese, e tra quelle 10, due mi hanno lasciato completamente attonita
Erano due miei alunni che avevo in classe qui a Omegna una decina di anni fa, forse anche meno.
Anche un altro viso non mi era sconosciuto ma non credo di averlo avuto in classe come gli altri due, che ricordavo benissimo, uno in particolare perchè aveva sempre avuto una situazione familiare estremamente difficile e complessa ed era stato sempre uno di quei casi che avevano dato del filo da torcere, con un curriculum scolastico discendente, fino alla bocciatura. C'erano state le nostre segnalazioni agli assistenti sociali, che si occupavano di lui e delle sue sorelline, gli incontri con gli educatori ed avevamo cercato in tutti i modi di seguirlo e di aiutarlo, ma senza grandi risultati perchè era ribelle, testardo ed incapace di controllarsi e di seguire le regole più elementari del convivere civilmente.
Per lui è stato più facile pensare che alla fine è finito in guai seri, quei guai che purtroppo sono la sola conseguenza di un percorso estremamente irto di ostacoli e di problemi, ereditati fin da piccolo, quando suo papà era in carcere, ma comunque è stato doloroso constatare il fallimento di una giovane vita ed estremamente triste sapere che fine aveva fatto, visto che da un paio d'anni non lo vedevo più in giro per Omegna e dintorni
Ma è stato ancora più triste e doloroso vedere l'altro nome, il nome di un ragazzino intelligente, alto, bello ed educato, che era ben integrato con i suoi compagni di classe ed anche con me, anche se in prima era sempre stato piuttosto timido e chiuso.
Mai avrei immaginato di trovarmelo lì, su quella pagina di giornale, in una banda di spacciatori di droghe di professione, che tanti danni hanno fatto in questi ultimi mesi ed anni
Questo purtroppo è l'altro lato della medaglia del mio lavoro; avere un buon ricordo di un buon alunno, potenzialmente dotato, che sarebbe potuto diventare un buon adulto con un bell' avvenire davanti , e invece ...
E invece è finito in carcere e davanti a sè ha ben poco in cui sperare per il futuro; solo la prigione, un processo ed un marchio indelebile.
Ho pensato alla sua famiglia, a quei due genitori, che ho conosciuto, al loro dolore ed a quello che stanno passando per quel loro bel ragazzo alto e longilineo, dagli occhi scuri e dai capelli neri, tanto diverso dall'altro, piccolo e biondo ma già un po' perso tanti anni fa!
E dallo sbigottimento sono passata alla rabbia, la rabbia per 10 giovani vite perse che hanno scelto la via peggiore per vivere

venerdì 7 marzo 2008

L'anno che verrà - Auguri

Domani tutte le donne festeggeranno la giornata della donna.
Io vorrei festeggiare l'8 marzo in modo un pochino diverso dal solito
Vorrei fare gli auguri ad una donna speciale, la mia mamma
Il 27 marzo arriverà a 84 primavere ed io spero che per tanti altri anni a venire continuerà ad essere quella che ancora è: una donna intelligente, forte e caparbia, che ha sempre affontato la vita con coraggio, non lasciandosi mai abbattere dai dispiaceri e dalle tristezze
E' stata una moglie ed una madre sempre presente, anche quando lavorava,comprensiva diplomatica e democratica, ma mai permissiva, ed ha sempre seguito mio papà senza mai lasciarlo un attimo negli ultimi anni in cui la malattia e la sofferenza lo avevavno obbligato a lunghi periodi di degenza in ospedale.
Instancabile, non si ferma mai un momento, neppure adesso che comincia ad avere qualche problema alle ginocchia e la pressione che sale troppo ad ogni minima emozione, perchè se si fermasse, come dice sempre, sarebbe la fine!
Siamo sempre state molto diverse per carattere, perchè io assomigliavo molto di più a mio papà, per certi versi, o a mia nonna materna, per altri, ma siamo sempre state molto unite, e adesso più che mai
Il tempo passa e ce ne resta sempre meno, ma cerco il più possibile di passarne tanto con lei per esserle di aiuto e per avere la sua compagnia ed il suo affetto
Vorrei che tutte le altre donne potessero gioire di un amore così profondo come quello che ha sempre legato me a mia mamma
Quella mamma così interessante che ogni tanto mi parla della sua gioventù e di ciò che ha fatto ai tempi della guerra
Recentemente, quando è venuta con me per sentire Marini che commemorava il capitano Beltrami e gli altri partigiani morti nella battaglia di Megolo, si è emozionata tantissimo perchè ha detto che ormai in quelle manifestazioni lì non c'erano più i suoi amici partigiani, il Burtùl, il Dario e quelli che aveva aiutato e curato in ospedale quando erano stati feriti dai fascisti o dai tedeschi
Sono tutti morti ormai!
Lei aveva seguito i corsi per la mobilitazione civile ed aveva il diploma da assistente sanitaria durante la guerra. Era una volontaria, che non aveva nulla a che fare con il fascismo.
Quel fascismo che suo nonno materno non avrebbe mai approvato, essendosi sempre dichiarato fervente socialista convinto. Un socialista con 14 figli ed il desiderio di essere seppellito con un funerale civile, donando ai partecipanti un sigaro ed un garofano rosso in suo ricordo.
Un desiderio che restò tale perchè la figlia, la mia amata nonna, religiosa e cocciuta come lui, lo seppellì con un bel funerale cattolico, chè non voleva scandali in famiglia!
Anche mio nonno, il papà di mia mamma, quel nonno che era stato in Francia ed in Germania a lavorare da giovane, che parlava bene francese e tedesco e cantava ancora meglio, suonando la chitarra, estroso ed originale, ma gran lavoratore, era sempre stato tiepido nei confronti del fascismo. Con la sua voce bellissima ed il suo carattere estroverso, era amico di tutti e tutti lo conoscevano, ma evitava di schierarsi ed evitava manifestazioni squadriste e quant'altro di simile...
E' rimasta nei racconti celebri su di lui la storia di quella volta che, chiamato in fabbrica, la ferriera che ora non c'è più, dove era il capo della manutenzione, finì di lavorare che c'era già il coprifuoco e allora due soldati tedeschi del presidio lo accompagnarono a casa
Mia nonna che era agitatissima per la paura che gli succedesse qualcosa, lo sentì arrivare fin dal fondo della strada perchè stava cantando tranquillo e beato con i due tedeschi in...tedesco.
Lei si infuriò moltissimo per la sua incoscienza, lui invece se ne andò a dormire felice come una pasqua, tanto in giro non c'erano partigiani che a vrebbero anche potuto non riconoscerlo.
Mia mamma, come volontaria, invece andava di notte in ospedale a curare i feriti con suor Maddalena; di sopra c'erano i fascisti, di sotto, nelle cantine, c'erano i partigiani
C' era anche don Giuseppe con loro, un sacerdote che fece molto per i partigiani e per la difesa della libertà ad Omegna
Mia mamma lo ricorda spesso nei suoi racconti e ricorda in particolare un episodio tragico per lui.
Mia mamma andava spesso in via De Amicis, dove c'era l'ambulatorio per i bambini, gestito dal dottor Carcuro e dall'ostetrica Ferrari ( attualmente lì c'è un grande condominio )
Un giorno dalla finestra vide nel cortile interno dei tedeschi, che stavano facendo un rastrellamento, ed erano entrati anche lì, chiedere qualcosa a don Giuseppe, che era stato portato là da loro. Mia mamma non poteva sentire ma vedeva il don rispondere di no. E i tedeschi che lo prendevano a calci e pugni e poi lo sbattevano di qua e di là, infuriati.
Una scena sconvolgente che non ha mai dimenticato
Ma Don Giuseppe lei lo ricorda soprattutto perchè la convinse ad andare a Chesio, in Valle Strona, dopo la battaglia di Gravellona ( settembre o ottobre 1944 ), che era stata un vero massacro.
I feriti meno gravi furono trasportati dunque su in valle, dove c'era un ospedaletto, vicino ad una villa abitata da un medico che fu di grande aiuto per i partigiani, ma necessitavano l' assistenza medica e gli aiuti per preparare da mangiare e per pulire
Mia mamma salì a Chesio il mattino, insieme con la sua amica Luisanna, che era in ufficio con lei, sulla macchina della volante rossa dei partigiani di Moscatelli
Quel pomeriggio, alcuni Georgiani, che erano stati con i tedeschi, ma erano scappati, si erano seduti sulla piazzetta di Chesio, con i mitra senza sicura appoggiati al muro della chiesa. Involontariamente ne toccarono uno, che cadde e da cui partì una raffica che ferì alle gambe uno di loro
Nella notte salì anche un altro medico con la sua infermiera ( molti anni dopo fu il mio medico quando ero piccola e poi adolescente) e al mattino presto del giorno dopo, vista la situazione pericolosa in cui si trovavano, fu deciso di portare via i feriti facendo attraversare loro la montagna, il Monte Massone, per poi scendere a Ornavasso, nell' Ossola
Mia mamma tornò giù a Omegna insieme con altre 3 volontarie, con un'altra macchina del gruppo del capitano Rutto
La sua amica Luisanna invece accompagnò i feriti e con loro proseguì poi per le montagne ossolane andando in Svizzera, dove rimase fino alla fine della guerra
A Gravellona Toce, dove abitava, la sua famiglia dovette ospitare in casa un ufficiale nazista, che aveva requisito delle stanze, e per due anni tenne nascosti, nel pollaio, due ebrei, col grave rischio di essere scoperti e fucilati
Io ho conosciuto fin da piccola anche Luisanna e una delle altre volontarie, ma a vederle, loro due e mia mamma, non si sarebbe mai immaginato che in quei tempi lontani, così brutti e pericolosi, loro fossero state così coraggiose
Erano delle tranquille donne di casa e madri di famiglia
A loro e a tutte quelle donne che combattono per la pace e la libertà auguro un felicissimo 8 marzo di gioia e di serenità
Ed un bacione grossissimo a tutte voi che mi leggete...

martedì 4 marzo 2008

Cantami o diva....

Cantami o Diva l'ira funesta del pelide Achille...
Mi sono tornati in mente questi versi, reminiscenze di anni tanto lontani ormai, quando in prima media l'insegnante di lettere ci faceva studiare a memoria interi brani dell'Iliade e dell'Odissea - per poi proseguire nei due anni successivi con le poesie ed i poemi dei grandi della letteratura italiana !, e x chi era senza memoria, era una vera tortura -, leggendo alcuni articoli che parlavano del comportamento del giocatore di calcio Cassani che domenica in campo ha gridato contro l'arbitro, lo ha minacciato e si è lasciato prendere dall'ira e dall'aggressività senza controllo
Un comportamento decisamente inadeguato e diseducativo per i giovanissimi che lo adorano ma un fatto comune ormai ovunque perchè, come è stato sottolineato anche nei quotidiani, « la solita Cassanata, cioè di Cassani che non maturerà mai» ne è piena l’Italia, diventata " una Repubblica fondata sull’ira".
A partire dalla Tv dove tutti gridano, si arrabbiano, urlano e sbraitano. Io non vedo più Ballarò, non guardo Anno Zero o Porta a Porta e altri programmi simili perchè non sopporto i politici o i personaggi famosi che si parlano uno sull'altro, che si interrompono, si insultano ed impediscono a chi sta parlando di terminare il proprio pensiero
E' sempre più faticoso anche in alcune classi gestire una conversazione o una discussione tra alunni perchè tutti parlano assieme, urlano, non alzano la mano e non aspettano il proprio turno, non rispettano l'opinione altrui e si offendono con ferocia e prepotenza e ci si deve sgolare per far sì che ci sia un minimo di civile dialogo
I cattivi esempi pubblici e privati della cultura della diseducazione ad oltranza sono ormai nella norma e nella vita quotidiana dei nostri giovanissimi che non capiscono perchè noi insegnanti ci "arrabbiamo" quando fanno qualcosa che per loro è ormai sistematico e comune mentre per noi non lo è per nulla
Ormai siamo tutti stressati e frenetici e vogliamo sempre avere ragione. Se qualcuno ci richiama al dovere, al rispetto di regole elementari ma civili, all'ordine insomma, diventiamo subito iracondi e scattiamo come delle molle
L'ira è uno dei sette vizi capitali, se ben ricordo, come la lussuria, l'accidia, la gola ecc, ed è molto antica. Infatti anche Achille ne fu colpito e la famosa Troia fu completamente distrutta a causa della sua devastante furia, ma ancora prima ne fu colpito il Dio dell'Antico Testamento e chi non ricorda la famosa " ira di Dio", che scacciò Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre per aver disubbidito al suo volere ed aver assaggiato la più ancora famosa mela del serpente tentatore !!!
E il sommmo e grandissimo Dante cantava le pene terribili degli iracondi nell’Inferno e nel Purgatorio.
Tanti sono gli esempi di questa rabbia invasiva che porta gli uomini a diventare delle belve senza controllo, ma il problema grave che viene messo in evidenza è che ormai l'ra attuale è un motivo di vanto, è una moda ormai.
Per essere visibili, per essere importanti, per essere insomma ed esistere, si deve fare i matti, si deve urlare, pestare i piedi, diventare rabbiosi e violenti e picchiare i pugni come quelli che in Tv fanno più baccano e sono più maleducati, altrimenti si finisce nel branco anonimo delle pecore senza personalità e senza successo ...
Non si deve più imparare a tenere a bada l'ira o l'aggressività xchè sono dannose e ci spingono ad atti inconsulti ed irreversibili; al giorno d'oggi la civiltà civile è sempre più estinta e prevalgono la violenza e la follia, che non sono fenomeni borderline pericolosi e da curare, ma leciti atteggiamenti da imitare per diventare " famosi" e x finire su tutti i giornali e Tv nella cronaca degli orrori quotidiani
E così oggi è arrivata anche la notizia ultima, ma non di certo l'ultima e la più feroce, di un giovane imprenditore di Genova finito in ospedale in condizioni molto gravi perchè l'amante, a cui aveva promesso di lasciare la moglie, lo ha castrato, stufa dei suoi continui rinvii ...
Meglio essere single e liberi, senza amanti e senza pericoli , forse ???
Povera Italia e poveri noi ....come sempre, dunque .