giovedì 28 febbraio 2013

Due grandi Vecchi !

Oggi è stata una giornata importante per due grandi uomini che in questi ultimi anni hanno accompagnato le nostre vite di cittadini italiani
Il Presidente Giorgio Napolitano, capo dello Stato italiano, dopo essere stato ricevuto calorosamente dal presidente Barack Obama e dagli Americani, poche settimane fa, è ora in  Germania per una visita ufficiale, dove ha dichiarato  che : “L’Italia non è allo sbando Non c’è contagio, non avendo malattie” " Noi non siamo senza governo, Monti resta in carica "
 Il Papa Ratzinger si è rivolto alla folla che lo attendeva nella piazza di Castelgandolfo, dopo aver lasciato per sempre Roma ed il Vaticano, con queste bellissime parole :   «Voi sapete che oggi la mia presenza non è come le altre volte. Non sono più, anzi lo sono solo fino alle 8 della sera, il Sommo Pontefice della Chiesa Cattolica. Sono ora semplicemente un pellegrino che inizia la sua ultima tappa in questa Terra, vorrei ancora lavorare con tutte le mie forze, con il mio cuore e la mia preghiera, per il bene della Chiesa e del Mondo, andiamo avanti insieme, la vostra simpatia mi fa molto bene, vi sono grato per la vostra amicizia». 
Due grandi uomini anziani ma ancora forti e decisi nelle loro idee, nei loro valori, nel loro essere capi di una grande comunità
Se tanti " giovani ", se tanti politici molto più giovani, soprattutto, imparassero da questi due Vecchi Uomini le buone maniere, il coraggio di parlare con decisione ma anche con tanta dolcezza, forse tutto sarebbe migliore e non dovremmo vivere nell'incertezza, nell'ansia e nella paura per un futuro imprevedibile ed incerto ...
Un plauso ad entrambi per tutto ciò che hanno fatto e che continueranno a fare !

mercoledì 27 febbraio 2013

I diritti umani in Cina

Oltre 100 personalità cinesi, tra accademici, avvocati, economisti ed ex membri del Partito, hanno sottoscritto una lettera aperta al governo in cui si chiede di ratificare il Trattato internazionale sui diritti umani.  L’appello è apparso su diversi siti web e blog cinesi a pochi giorni dall’insediamento del nuovo Presidente Xi Jinping. “Noi proponiamo in modo solenne e chiaro, in quanto cittadini cinesi, che venga ratificata la Convenzione sui diritti civili e politici, con l’obiettivo di promuovere ulteriormente e affermare i principi dei diritti umani e del costituzionalismo in Cina”
Stando a quanto precisa   la Bbc, la Convenzione è parte del Trattato internazionale sui diritti umani delle Nazioni Unite e riconosce i diritti fondamentali delle persone, compresi la libertà di religione, la libertà di espressione e la libertà di associazione.
Pechino ha firmato il Trattato nel 1998, ma il Parlamento non lo ha mai ratificato.

Stéphane Hessel

E' morto a 95 anni  Stéphane Hessel, nato a Berlino il 20 ottobre1917 da una famiglia ebrea, combattente nella Resistenza francese accanto a De Gaulle durante la Seconda guerra mondiale,   catturato nel 1944 dalla Gestapo, deportato nel campo di concentramento di Buchenwald, ed autore di un  libretto “Indignatevi!” (”Indignez vous”), 20 pagine  circa diventate nel 2011 un caso editoriale e politico, che  ispirò  il movimento giovanile degli Indignados e Occupy Wall Street, a cui seguì un altro libro,  “Impegnatevi!” ( Engagez-vous! )
L’intellettuale tedesco, naturalizzato francese, politico, scrittore e diplomatico, nel 1981 fu nominato “Ambasciatore di Francia” da Francois Mitterand.
 Impegnato a favore dei sans-papiers e della causa palestinese, aderì al boicottaggio dei prodotti israeliani e alle accuse di anti-semitismo, rispondeva  così: “Mio padre era ebreo, sono scampato a Buchenwald, le accuse di antisemitismo non mi sfiorano”
  Nei suoi famosi pamphlets ha  lanciato un messaggio ed un'esortazione molto importanti :  Indignatevi! ma attenzione a non accontentarsi  perchè  Accontentarsi è pericoloso, la “relativa felicità” e la “relativa soddisfazione” uccidono l’indignazione
In una intervista dellp scorso anno dichiarò :  «Ho scritto un libro perché avevo la netta sensazione che si stesse camminando nella direzione sbagliata e volevo esortare i giovani a cambiare rotta, a riprendere quella giusta. Riscoprendo i valori della Resistenza che mi hanno formato ...ancora oggi indispensabili perchè quando qualcosa ci indigna come a me ha indignato il nazismo, allora diventiamo militanti, forti e impegnati  ».
Sono i  principi calati, dopo la guerra, nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che Hessel contribuì a scrivere nel 1948 .
Hessel è stato un uomo estremamente interessante in effetti.  Mentre girovagava tra le macerie della guerra, il veterano della Francia libera decise che la vita «restituita» andava impegnata; appena vinse il concorso al ministero degli Esteri, il suo primo incarico fu all’Onuun baluardo del Novecento scaturito dall’ecatombe dei totalitarismi e degli egoismi nazionali.  Per Hessel  « ...  quell’esperienza, assieme alla Dichiarazione dei diritti dell’uomo, è ancora oggi fondamentale, con i valori che simboleggia. Basta guardare alle cose che stanno accadendo in Nord Africa e in Medio Oriente, alla sete di democrazia che esprimono quei popoli. Dovremmo chiederci piuttosto quanto siano ancora presenti nelle nostre democrazie. Certo, sono valori vecchi, hanno più di 65 anni ma esprimono i bisogni fondamentali: la libertà di espressione, la libertà di stampa, la sicurezza sociale, il diritto alla pensione, alla scuola e all’educazione. Quanto sono ancora presenti nelle nostre democrazie?».
Secondo Hessel inoltre  nelle nostre democrazie europee «...  c’è un problema che riguarda indubbiamente il modo in cui siamo governati. Siamo governati da decenni dalla finanza, da gente che pensa solo ai profitti erodendo diritti e certezze sociali a milioni di persone. L’insoddisfazione è enorme ma siamo ingannati dalla “felicità relativa”»...
Concetti su cui riflettere e la voglia di andare ad acquistare i libbricini di Hessel per saperne di più !

La fine dell'IDV

Dopo i risultati elelttorali , tra tsunami grillini e sorprese berlusconiane, tra risalite dell'uno e discese dell'altro, tra governabilità ed ingovernabilità, e tutto quanto succederà in futuro, un futuro politico difficile ed oscuro, che a me personalmente mette ansia, sono rimasta decisamente colpita dal fatto che un partito, l ' IDV di  Di Pietro, sia letteralmente sparito, imploso grazie alle scelte errate di chi lo ha creato e poi diretto per anni con grinta e notevole aggressività.
Leggendo qua e là nelle notizie politiche del quotidiano La Stampa, ho trovato un'intervista molto interessante ad un politico, ex Idv, Nello Formisano, che parla del suicidio politico di Tonino Di Pietro quando ha deciso di correre con Ingroia
Formisano, appena eletto onorevole del Centro democratico, quattro mesi fa aveva previsto la catastrofe che lunedì pomeriggio ha travolto il partito di Di Pietro. Lui se ne era andato  insieme con il  collega pugliese Pino Pisicchio  e con l’ex portavoce Massimo Donadi  ed aveva trovato un accordo con i centristi di Bruno Tabacci. 
 L'ex dipietrista ha detto al giornalista che  « La linea politica di Tonino era completamente sbagliata. Se penso che l’Idv oggi, se si fosse alleata con Bersani, avrebbe 40 deputati e 20 senatori, mi viene da mettermi le mani nei capelli. Quello che ha fatto Di Pietro è inspiegabile: è come se qualche entità esterna nel ’92 gli avesse suggerito di lasciare la toga e oggi gli avesse detto di fare lo stesso con la politica». 
 « Dopo l’attacco a Napolitano e a Bersani io e Donadi gli ripetemmo fino allo sfinimento che stava facendo un errore clamoroso. Inseguire Grillo era inutile: la gente avrebbe votato l’originale. Con due ex comunisti come Bersani e Vendola come alleati, Di Pietro avrebbe dovuto interpretare l’anima cristiano-cattolica del centro-sinistra. Lo spazio politico era enorme. Rincorrere i massimalisti per farne un duplicato non è mai una strategia vincente». 
«Ha sbagliato i calcoli. Grillo è furbo e dopo le vicende di bassa cucina che hanno toccato Di Pietro s’è guardato bene di sporcarsi l’immagine».
« ....ormai è troppo tardi mandargli un messaggio. L’Idv non esiste più e credo che anche le sue dimissioni da presidente siano tardive. Solo un miracolo potrebbe far resuscitare un partito che oggi conta solo qualche consigliere in Veneto e in Molise».
 
Il Centro democratico  è alleato di Bersani. Formisano consiglia al leader della  coalizione di centrosinistra nei confronti del Movimento 5 Stelle   «La strada del dialogo. Continuo a pensare che con l’ingresso dei Cinque Stelle la qualità politica del nostro Paese migliorerà. Imporranno serietà e saranno un faro etico, proprio come fu l’Idv qualche anno fa. Spero che a livello nazionale si trovi un accordo sul modello siciliano. Il momento è critico e sono sicuro che alla fine i Cinque Stelle voteranno la fiducia al Senato». 
Speriamo che l'onorevole ed il suo ottimismo abbiano ragione alla fine perchè io non sono altrettanto sicura che Grillo aiuterà il paese a venire fuori dalla crisi e dalle incertezze di questi giorni

sabato 23 febbraio 2013

Il primo tweet di Pistorius libero

" Thank-you to every person that has prayed for both families, Osca
Grazie a tutti coloro che hanno pregato per le due famiglie, Osca ''
.
 Oscar Pistorius. con la firma  "Osca"  ha inviato il primo  twitt  dall'account del fratello maggiore Carl, dopo il suo rilascio su cauzione, ieri.
Il giudice Desmond Nair ha infatti disposto la libertà su cauzione per  Pistorius non ravvisando alcun rischio di fuga.  La decisione è stata accolta in aula da un coro di «yes» da parte dei sostenitori dell'atleta, che sono veramente tanti, anche nel resto del mondo . Basta entrare nel suo sito ufficiale e leggere i tantissimi messaggi inviati e le preghiere per lui e per la sua famiglia per rendersene conto
La famiglia, che gli è stata sempre vicina in questi giorni, ha pregato  al termine della sentenza e poi lo ha portato via ( nella foto web qui sopra è in macchina con la sorella Aimee ) mentre fuori dal palazzo di giustizia scoppiava il caos delle proteste dei manifestanti anti Pistorius e nei network riprendevano le polemiche contro la  scelta di lasciarlo libero, seppure con determinati obblighi, come il ritiro del passaporto, l'obbligo di recarsi due volte a settimana  in commissariato, non  avvicinarsi a un aeroporto internazionale, non tornare sulla scena del delitto, non incontrare testimoni e   non consumare alcolici
Il giudice ha fissato la cauzione di Pistorius ad un milione di rand sudafricani, circa 85 mila euro : un decimo della somma è stata versata in contanti, il resto in garanzia.
«Voglio che Oscar si riprenda e trascorra un giorno normale. Cercheremo di non aver nessun contatto con i media, di prendere un giorno di riposo»
.«La famiglia vuole soltanto trascorrere un po' di tempo insieme»
Arnold Pistorius, zio dell'atleta, e da qualche giorno suo portavoce, ha fatto questa dichiarazione alla stampa, prima di lasciare il tribunale. Nella casa dello zio paterno, il campione paralimpico ha tracorso la prima notte dopo oltre una settimana di carcere 
Nessun rischio di fuga in Italia per Oscar  dunque, come ha stabilito la corte di Pretoria, che ha deciso di lasciarlo uscire dal carcere dietro pagamento di una cauzione. Alcuni giorni fa l'accusa aveva proprio fatto l’ipotesi che l’atleta, accusato dell’omicidio a colpi di pistola della fidanzata , potesse fuggire qui da noi  ed era stata questa  la motivazione principale per cui gli era stato negato il rilascio.
Ma perchè l'Italia ?
Perchè l'atleta ha passato diverso tempo in Italia negli anni scorsi
Andrea Giannini è stato per un paio d’anni l’allenatore dell’atleta sudafricano a Vigevano e si è chiesto ( come me lo sono chiesto anch'io , in effetti ) perché nessuno del suo entourage sudafricano  in questi mesi si è accorto di quello che gli stava veramente succedendo
«L’ Oscar Pistorius che ho visto nelle immagini di questi giorni non è la stessa persona che ho conosciuto io. Mi è sembrato completamente diverso da com’era fino a due anni fa»
«Il ragazzo con cui ho avuto a che fare io era solare, sincero, disponibile,  invece quello che si vede ora appare differente».
Perché nessuno del suo entourage in questi mesi si è accorto di quello che gli stava succedendo? «L’omicidio sembra essere l’esito di un malessere più profondo, che deve pur aver dato qualche segnale in precedenza. E’ possibile che nessuno abbia capito che c’era qualcosa che non andava
Forse qualcuno ha preferito usarlo, come simbolo di uno sport che vince, che lotta e ce la fa, nonostante l’handicap, senza fare attenzione all’uomo, al suo disagio che cresceva.?».

Andrea Giannini, 36 anni, è stato l’allenatore di Oscar Pistorius a Vigevano dall’aprile   2008 al giugno   2009, dove il giovane campione fu accolto dall’affetto di molti, correndo  con Giusy Versace, la sprinter 35enne diversamente abile, che scende in pista con il suo stesso tipo di protesi, dopo che in un incidente stradale nel 2005 perse entrambe le gambe Da un paio d’anni  i contatti ed i  rapporti tra Giannini e Pistorius si erano interrotti, ma il campione ha sempre continuato a mantenere  forti legami con l’Italia ed anche l’anno scorso si è allenato a Gemona nel Friuli e a Grosseto, nei centri sportivi che si trovano nelle due città
 In Italia si è sempre sentito ben accolto. Amava il clima e il cibo  e l’ospitalità della gente.
Dal 2011 Pistorius aveva iniziato ad allenarsi stabilmente in Friuli, insieme ad altri atleti sudafricani: il 19 luglio 2011  a Lignano Sabbiadoro ha corso i 400 metri in 45"07 realizzando il minimo A valido per la partecipazione ai Mondiali di Daegu 2011, dove ha poi vinto la medaglia d’argento nella staffetta 4 x 400 metri e ottenuto il pass per prendere parte ai Giochi olimpici di Londra 2012.
E' veramente triste però che  le uniche dichiarazioni uscite di questi ultimi giorni su di lui sono state solo  quelle dell'allenatore Giannini e del giornalista della Gazzetta dello Sport, Gianni Merlo. Gli altri che lo hanno conosciuto bene  sono tutti spariti, a quanto pare, e il silenzio è sceso come un manto nero e profondo.
 
Il processo inizierà ai primi di giugno e solo allora, forse, si saprà cosa è veramente successo ad Oscar. Io spero che la sua famiglia gli resti sempre vicina e che lo aiuti ad affrontare nel modo migliore  l'immane tragedia che gli è piombata sulle spalle la notte di quel maledetto 14 febbraio, con tutto il clamore che si è scatenato intorno a lui
 Quell'uomo giovane, " solare, sincero, disponibile  ",  di soli 26 anni avrà sicuramente bisogno in futuro di tanto aiuto e di tante preghiere.  Non è facile perdonare chi ha ucciso ma non si può abbandonare chi ha bisogno di aiuto. Perchè , nonostante i soldi ed avvocati potenti, dovrà prima o poi  scontare la sua pena in carcere E  saranno mesi ed anni tristi ed infelici quelli che verranno per questo giovane uomo e per questo atleta famoso che si è distrutto con le sue stesse mani
Forse, come aveva dichiarato a dicembre ad un giornale sudafricano, non aveva avuto fortuna con le donne e non ha mai incontrato quella giusta, ma di certo l'ultima bellissima bionda di cui si era innamorato è stata il catalizzatore per portarlo alla follia ed all' omicidio di san Valentino
Sarebbe stato meglio una mora poco appariscente per evitare gelosie e spari, allora  ???
 Il destino è già tracciato e aspetta ognuno di noi , purtroppo, senza se e senza ma ...
 
  Oscar , all my prayers  are with you and your family during this tragic and very difficult time.
ericablogger
 
PS domenica 24 febbraio :  La famiglia Pistorius ha smentito l’invio del “cinguettio” affermando che l’account Twitter è stato «piratato». Loro sono molto «sensibili su Reeva, la sua famiglia e su questo tragico avvenimento», ha riferito Lunice Johnston, un portavoce di Pistorius. Il tweet, postato sull’account di Carl Pistorius, fratello dell’atleta, è stato cancellato immediatamente.



venerdì 22 febbraio 2013

Droni


" Il senatore  repubblicano americano Lindsey Graham ha affermato nel corso di una conferenza pubblica nel suo stato, la Carolina del sud, che gli attacchi compiuti dai droni della Cia in Pakistan e altrove nel mondo hanno ucciso 4.700 persone, una cifra finora mai confermata dalle autorità americane.  “Talvolta gli attacchi colpiscono persone innocenti, ma noi siamo in guerra e abbiamo ucciso numerosi leader di Al-Qaida”, ha aggiunto il senatore.
Il portavoce di Lindsey Graham ha affermato che il bilancio deriva semplicemente da un calcolo delle vittime fornite da una ong spesso citata dai media ameriani.
Il bilancio ufficiale delle vittime delle centinaia di raid dei droni americani contro presunti membri di Al Qaida e altri gruppi terroristici in Pakistan, Yemen e Somalia è un segreto di stato e il governo americano si rifiuta di fornire dettagli di questo programma militare. " da La Stampa To
 
I droni sono gli aerei senza pilota della Cia
La New America Foundation, di Washington, ha calcolato  che i raid effettuati dal 2004 in Pakistan, la maggioranza dei quali sotto la presidenza Obama, sono stati 350. Il bilancio delle vittime sarebbe compreso tra i 1.963 e i 3.293, di cui tra i 261 e i 305 civili.
Un’altra organizzazione,   britannica, la Bureau of Investigative Journalism, ha fornito un bilancio tra i 3.072 e i 4.756 morti, di cui 556 - 1.128 civili, in Pakistan, Yemen e Somalia.
I droni militari  pattugliano dal cielo i territori infestati dai terroristi, come Pakistan, Afghanistan o Yemen, e li colpiscono dall’alto eliminandoli con precisione millimetrica.
Qualche volta ci sono stati anche i cosidetti  «danni collaterali», cioè civili coinvolti o cittadini americani uccisi, perchè passati con Al Qaeda, come Anwar al-Awlaki e suo figlio,  con tante  polemiche  e proteste successive
L’amministrazione ha fatto conoscere al Congresso le motivazioni giuridiche con cui ha giustificato  queste azioni e il modo in cui la Casa Bianca stabilisce la sua lista dei potenziali target.
Alcune organizzazioni come l’American Civil Liberties Union e personaggi famosi come il professore nero di Princeton Cornel West  hanno accusato il governo di aver commesso crimini di guerra.
Ma in effetti questi oggetti volanti senza pilota stanno invadendo anche i cieli americani, per decine di usi privati e civili.
La Federal Aviation Authority ha avviato la pratica per individuare sei siti dove si terranno i test per la sicurezza dei droni civili e militari,  per obbedire alla legge  approvata un anno fa dal Congresso, e firmata dal presidente Obama, che obbliga la Faa ad aprire i cieli americani al volo di questi apparecchi entro  settembre  2015.
Gli esperti del settore prevedono che entro il 2018 almeno 30.000 droni circoleranno in tutto il mondo, di cui la metà negli Stati Uniti. Al momento l’industria dei droni  vale 6,6 miliardi di dollari, ma secondo la Faa potrebbe salire a 90 miliardi nel giro di un decennio.

 La storia dei droni è estremamente interessante
I droni hanno un’origine militare, come molte altre cose che  fanno attualmente parte della nostra vita quotidiana,  Internet per esempio, che era stato sviluppato dall’agenzia Darpa per garantire le comunicazioni in caso di attacchi nucleari .
I primi tentativi per creare i droni  risalgono alla Prima guerra mondiale, ma  fu negli Anni Cinquanta  che si iniziò veramente a pensare di progettarli ed usarli, quando lo spionaggio legato alla Guerra Fredda spinse  l’Air Force a cercare alternative ad aerei come lo U2, che erano stati abbattuti   sui cieli dell’Urss.
 La tecnologia è  migliorata nel corso degli anni e la guerra al terrorismo seguita agli attentati dell’11 settembre ha portato all'uso intensivo di questo tipo di arma.
Le amministrazioni  Bush ed Obama hanno usato Predator, Reaper, Global Hawk e altri apparecchi killer per cercare i terroristi e colpirli  ed  il capo del Pentagono uscente, Leon Panetta, ha  creato un’onorificienza militare speciale che non richiede atti di eroismo fisico, proprio per poter dare le medaglie anche ai manovratori a distanza di queste macchine da guerra.
 
 Anche i potenziali usi civili dei droni possono essere utili  e infiniti: dal controllo dei campi agricoli per irrigarli meglio e delle mandrie di bestiame, alla gestione del traffico automobilistico e della rete elettrica, dalla distribuzione di informazioni ai pompieri, in caso di incendi, alle mappature, fino al  pattugliamento dei confini o alla caccia ai criminali

Negli Stati Uniti le missioni private sono vietate e  la Faa ha dato solo 345 permessi speciali,  ad agenzie governative, centri di ricerca e dipartimenti di polizia; il Customs and Border Patrol ha nove Predator che usa per pattugliare il confine col Messico. Nell’arco di soli sei anni, sono serviti a sequestrare 20 tonnellate di droga e arrestare 7.500 persone.  
Le regole attuali americane prevedono che i droni debbano dimostrare di essere sicuri, volare lontani dagli aeroporti a non più di 122 metri di altezza, e rimanere sempre in contatto visivo con chi li gestisce per evitare incidenti. I droni infatti non hanno piloti a bordo che possano vedere gli aerei all’ultimo istante e i meccanismi Gps che regolano le loro rotte possono rompersi o essere boicottati da chi vuole combinare guai. Quelli militari sono criptati e  sicuri: quelli civili potrebbero invece essere manomessi da un qualsiasi hacker. I droni più piccoli pesano 25 chili, ma cadendo su una città o investendo un aereo di linea potrebbero comunque fare danni e uccidere, anche se non  armati. 
In North Carolina dei cacciatori ne hanno abbattuto uno, scambiandolo per un uccello.

In Italia dei Sixton-A della Alpi Aviation sono stati  usati per perlustrare le zone colpite dal terremoto in Emilia  mentre dei droni  sono volati poco tempo fa sopra il quartiere San Salvario a Torino per contrastare lo spaccio della droga.

Vietato il palco di Grillo ai giornalisti italiani


" Beppe Grillo riempie piazza San Giovanni per la chiusura della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle, ma scoppia la polemica sull’esclusione dei giornalisti italiani. Gli organizzatori hanno infatti concesso l’accesso al retropalco dello “Tsunami Tour” solo ai cronisti stranieri. "

I giornalisti italiani che oggi  sono andati allo stand di Grillo a Roma per il rilascio del pass si sono visti negare l’ingresso senza alcuna spiegazione.
Molto più tardi hanno spiegato che  «lo staff di Milano ha concesso gli accrediti solo alla stampa straniera».
Naturalmente i giornalisti delle testate estere che sono riusciti ad entrare dopo la normale procedura di richiesta del pass hanno detto: «da noi non succede, ma non ne capiamo il motivo» 
 «È una cosa incredibile, lo fanno per impedire che possiamo rivolgere domande scomode», ha urlato una cronista italiana agli organizzatori. «Non vedo che male potremmo fare, abbiamo solo bisogno di un posto dove poterci sedere e scrivere»

" Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, parla di «selezione della razza». «I giornalisti  non hanno diritti speciali, ma doveri da onorare. Il primo, in quel contesto, è raccontare ai cittadini la piazza di San Giovanni e quel che vien detto. La selezione degli amici o presunti tali è un rito deteriore di quella politica che Grillo depreca a parole, ma pratica con le sue scelte».
Scende in campo anche il sindacato. «L’ennesima intemerata di Grillo contro i giornalisti meriterebbe di essere fatta cadere in silenzio. Ma di fronte alla nuova provocazione di un personaggio istrionico e da baraccone non possiamo non rilevare una linea antidemocratica e irresponsabile che non ci tapperà la bocca», scrive, in una nota, il segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana, Franco Siddi. «Quando si nega ai giornalisti italiani e li insulta, accettando solo quelli stranieri rivela solo i propri nervi scoperti. È l’unico personaggio che si propone leader nell’irresponsabilità più totale, non essendo candidato alle elezioni né essendo titolato a ricevere incarichi pubblici. Non vuole giornalisti italiani perché potrebbero fargli domande scomode. Questo va ricordato sempre, anche quando raccoglie intorno a sé grandi folle   come risulta naturale per chi è un artista istrionico e, quindi, sempre più da baraccone». da La Stampa online TO
 
La scorsa settimana quando è stato a Susa, Grillo ha cacciato dal palco la troupe del TG3
Poi ha annullato una intervista televisiva con Sky
Ed ora tutto questo caos a Roma
Di che cosa ha paura , Grillo ?

martedì 19 febbraio 2013

I beagle di Green Hill liberi

"La Marshall, proprietaria dell’allevamento di beagle Green hill a Montichiari (Brescia) ha ritirato il ricorso in Cassazione contro il mantenimento del sequestro probatorio sui 2.700 cani, attualmente affidati alle famiglie. Il Riesame il 3 agosto scorso aveva dissequestrato l’azienda ma mantenuto il vincolo sugli animali. Un provvedimento in origine impugnato dalla multinazionale. Il 21 febbraio dunque l’udienza prevista in Cassazione sará solo un passaggio formale. 
“La rinuncia della Marshall al ricorso contro il sequestro probatorio dei 2.700 beagle detenuti nell’allevamento è un’altra grande vittoria per il movimento animalista ma soprattutto per i cani che, lo ricordiamo, grazie al sequestro e al successivo affidamento temporaneo hanno finalmente conosciuto una vita degna di questo nome”. Lo dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali.
“Il nostro auspicio  è che le successive tappe del procedimento giudiziario facciano chiarezza una volta per tutte su quanto accaduto all’interno dell’allevamento e che, una volta individuate le responsabilità, gli autori degli illeciti siano puniti a termini di legge e Green Hill venga chiuso una volta per tutte. Auspichiamo altresì che il prossimo Parlamento si faccia interprete della volontà della stragrande maggioranza degli italiani vietando definitivamente la presenza, nel nostro Paese, di allevamenti di animali e di stabulari destinati alla sperimentazione”. 
“Presumibilmente la rinuncia al ricorso e quindi a ottenere la restituzione dei cani, come se si trattasse di oggetti, vuole far cadere l’attenzione anche mediatica sul caso. Invece, le nostre manifestazioni di protesta non finiranno fino a quando non otterremo giustizia anche per tutti gli animali destinati alla morte per un metodo mai validato scientificamente”

Finalmente una bella notizia
Se non avessi avuto una vecchia gatta gelosa ed aggressiva nei confronti dei cani, avrei sicuramente anch'io fatto richiesta per avere in affido uno di quei poveri animali allevati nei laboratori solo per essere usati per esperimenti inutili
I beagle sono cani bellissimi, affettuosi, giocherelloni e non si meritano simili trattamenti

domenica 17 febbraio 2013

Sono solo Uomini !

Ho trovato questa immagine nel web: é stata unita una foto di Oscar Pistorius, il campione famoso che correva in pista con le protesi al carbonio, l'uomo bionico che ha sfidato i normodotati alle Olimpiadi di Londra 2012 e poi ha corso alle Paralimpiadi, estemamente emozionanti ( le ho seguite interamente con grande interesse e mi sono piaciute tantissimo!), un idolo per tutti i disabili e per chi credeva nel suo coraggio e nella sua forza di volontà, e accanto, l'uomo Oscar Pistorius, in lacrime in tribunale, dopo l'omicidio della donna che viveva con lui e di cui era geloso, una gelosia che lo ha portato a sparare e a distruggere per sempre la sua vita, nonostante i suoi soldi, il suo successo, gli sponsor e la gloria degli stadi
E' un'immagine significativa, secondo me, perchè nonostante la fama e la notorietà, anche lui, come tutti gli altri campioni sportivi, normodotati o disabili, è un uomo
Solo un uomo
Un uomo con una vita privata sconosciuta ed imperfetta, un uomo con dei sentimenti, delle emozioni, delle gioie, dei dolori, con la rabbia, con la gelosia, con la violenza innata ed incontrollabile di altri uomini, anonimi e sconosciuti, che non sono riusciti a controllare se stessi, i loro impulsi, le loro ire, ed hanno ucciso senza pietà le  compagne, le mogli, le figlie o le madri
Anche per lui, come per altri, per Pantani per esempio, che è morto solo, drogato ed abbandonato anche da chi lo aveva sfruttato ampiamente, o come Tomba, che ha dovuto smettere di gareggiare, pur essendo ancora un grande campione che poteva dare molto, perchè vittima di una pesante e vergognosa campagna denigratoria del suo privato, è iniziato il triste tam tam mediatico dei giornali e dei giornalisti, che prima lo hanno portato agli altari della notorietà e della gloria ed ora, nella disgrazia e nel dolore, lo attaccano pesantemente, con accenni continui al suo essere stato violento con le donne che ha avuto e completamente diverso dall'immagine positiva  che dava di sè al mondo
Pettegolezzi e gossip che possono distruggere una persona già fragile e in difficoltà, gettata in pasto alla curiosità morbosa del pubblico, ancor più di quanto lui stesso sia riuscito a fare da solo con le sue mani e il suo momento di follia
Non credo sia facile vivere tutti i giorni sotto le luci della ribalta. Diventare un mito ed un idolo da giovani e da giovanissimi può sicuramente creare dei problemi e delle difficoltà. Bisognerebbe mettere dei limiti all'eccesso di successo, all'eccesso di soldi guadagnati troppo in fretta e troppo facilmente, agli eccessi di un mondo globale dei media, che prima esalta e sfrutta e poi distrugge i campioni dai piedi d'argilla,e soprattutto allo sfruttamento insensato delle abilità di ragazzi e ragazze nell'agonismo  più spinto
Una delle notizie sportive del web di oggi è questa :
" Robbie Rogers, 25 anni: “Sono gay, lascio il calcio” Il giocatore statunitense: «E’ il momento di andare via e di riscoprire me stesso lontano da questo mondo»
Era un segreto che non poteva, o non voleva, più tacere, ma per arrivare finalmente a liberarsene ha rinunciato alla carriera da calciatore...
"
Non lo avevo mai sentito nominare prima, forse anche perchè non amo il calcio e non mi interesso di questo sport, se non per i casi eclatanti di cattive abitudini e di pessimi esempi  clamorosi, ma sicuramente questo giovane uomo, Robbie Rogers, ha tutta la mia simpatia
Perchè rinunciare a se stessi ed alla propria vita ed alle proprie tendenze sessuali solo per mantenere un'immagine pubblica in un mondo che non capisce e giudica sbagliato quello che in effetti non lo è ?
Tutta la mia pietà invece per Oscar, la stessa pietà che provo sempre per quegli uomini anonimi e sconosciuti di cui leggo sul quotidiano, quegli uomini di tutte le età che nei modi più atroci hanno commesso femminicidio
Oscar Pistorius ha chiesto di vedere un prete e di pregare per lui
Una delle mie pregiere quotidiane nella riflessione di fine giornata oggi sarà  sicuramente per lui
Perchè è giovane, perchè ha sbagliato, buttando al vento il suo essere uomo stimato apprezzato ed idolatrato dalle folle, perchè in futuro avrà sicuramente un grande bisogno di aiuto, di pace, di conforto e di pentimento per superare tutto l'orrore di quei colpi di pistola e di quella morte assurda  

giovedì 14 febbraio 2013

Robert F. Kennedy jr arrestato

Una cinquantina di persone, fra cui Robert F. Kennedy jr, suo figlio Conor e l’attrice Daryl Hannah, sono state arrestate a Washington nell’ambito di una manifestazione di protesta contro l’oleodotto Keystone XL. I manifestanti si erano incatenati ai cancelli della Casa Bianca per chiedere al Presidente Obama di abbandonare definitivamente i piani per la costruzione dell’oleodotto, che dovrebbe unire la provincia canadese di Alberta al Texas, passando attraverso le falde acquifere di Sandhills.
 

Il lato oscuro

" La fidanzata di Oscar Pistorius, uccisa dall’atleta con quattro colpi di pistola, oltre al suo lavoro di modella era molto impegnata nella lotta contro gli stupri, in Sudafrica un fenomeno purtroppo molto frequente.
Solo quattro giorni prima di essere uccisa, Reeva Steenkamp aveva postato sulla sua pagina instagram una foto molto evocativa con un messaggio: «Stamattina mi sono svegliata in una casa sicura e felice. Non a tutti capita. Solleva la tua voce contro gli stupri in Sudafrica». In particolare, la  dedica era per Anene Boysen, una ragazza di 17 anni brutalmente violentata e uccisa da un branco la settimana scorsa in una città a circa 70 km da Cape Town. La tragedia ha scosso molto l’opinione pubblica sudafricana, manifestazioni e marce di protesta sono state organizzate in tutto il paese." da La Stampa.it
Come tutti i giovedì ho mangiato a casa con mia mamma, presto, perchè dovevo uscire per tornare al lavoro e come tutti i giovedì ho ascoltato il telegiornale di rai3 alle 12 Una notizia mi ha sconvolta: Oscar Pistorius, il campione di atletica sudafricano che corre con due protesi sfidando anche i normodotati, aveva sparato alla fidanzata, una famosa modella
Purtroppo leggendo questa sera gli articoli sul quotidiano on line ho dovuto scoprire che non era stato un incidente, ma un omicidio Pistorius ha usato una 9 millimetri di cui ha un  regolare porto d’armi e ha sparato più volte, lui che tutti noi abbiamo ammirato alle Olimpiadi di Londra la scorsa estate
Ognuno di noi ha sempre un lato oscuro e in certi momenti della vita non riusciamo a tenerlo nascosto, non riusciamo a dominarlo La forza di Pistorius nel superare la sua disabilità, il suo coraggio e la sua costanza nel voler vincere non gli sono bastati nelle difficoltà del suo mondo privato
Dopo le urla e le liti di una intera giornata nella bellissima villa di Pretoria è esplosa la violenza ed ha ucciso Una vita di successi e di gloria spezzata, la sua, ed una vita persa per sempre, quella della bellissima donna che frequentava da un anno
Quando l'amore diventa ossessione e gelosia non è più amore, è solo follia
Una follia che porta rabbia, rancore , odio e un'arma che uccide
Un'altra vittima della violenza maschile
Un uomo famoso e amato dal mondo che ha distrutto se stesso ed i suoi sogni di successo  e di  felicità per sempre e che  dovrà convivere con ciò che ha fatto, con tutto  l'orrore e le emozioni dolorose di un gesto inconsulto ed insensato, per il resto della vita
Oggi è San Valentino, la festa degli innamorati. Come single convinta e come donna libera non riesco a capire come si possano accettare certi compromessi, come si possano subire violenze e soprusi, come si possa continuare a vivere con uomini che umiliano e non rispettano, pericolosi fino agli eccessi
Perchè le donne devono morire ? Perchè non se ne vanno ? Perchè non usano la loro intelligenza per capire che bisogna dire NO, che bisogna dire BASTA quando è il momento di allontanarsi  da chi non le ama come dovrebbe?
 

lunedì 11 febbraio 2013

Lettera di Mario Rossi-Doria

Mario Rossi-Doria è stato sottosegretario alla Pubblica Istruzione con il ministro Profumo  nel governo Monti Ha un blog molto interessante : marcorossidoria.blogspot.it
In uno dei suoi ultimi post si può leggere un suo intervento rivolto al Direttore de La Stampa, che è stato pubblicato anche sul quotidiano torinese
Ho estrapolato solo una parte, per me molto importante  :
".... Caro Direttore,
Vorrei, ora, dire la cosa più importante, in modo pacato. La scuola italiana è stata indebolita da un disinvestimento culturale e politico che si è tradotto in tagli per 8,4 miliardi di euro nel triennio 2008-2011. E’ una somma enorme, che ha intaccato da allora le risorse correnti. Quando, tra qualche anno, si studierà questa cosa, ci si troverà dinanzi a una vera e propria cesura nella storia d’Italia. Infatti, né in tempi di penuria economica, come all’avvio dello stato unitario, né durante le guerre, né nei periodi di crisi e di ricostruzione si erano tolti così tanti soldi al sistema d’istruzione. E ci si domanderà perché è avvenuto e soprattutto perché è avvenuto in assoluta controtendenza con il pensiero economico, sia di ispirazione socialdemocratica che liberale, che riconoscono nell’istruzione - oltre che il principale fattore di tenuta della coesione sociale e di discriminazione positiva a favore di chi parte con meno nella vita - la prima leva per la crescita equilibrata e duratura e anche per la fuoriuscita dalle crisi.
Ora è assolutamente vitale riprendere una seria politica di investimento.,  Ci vuole una stagione capace di produrre un’inversione di tendenza, un cambio di rotta. Bisogna, infatti passare dalla logica della spesa a quella dell'investimento. Obama ha nominato gli investimenti per la scuola molte volte nel suo discorso dopo la vittoria elettorale e non c’è paese al mondo che affronti questa crisi tagliando i fondi per il sapere.Si tratta, insomma, di operare una sostanziale innovazione nel paradigma con il quale l'Italia guarda alla sua scuola e discutere del come reperire le risorse necessarie. Significa anche restituire a docenti e alunni la possibilità di guardare al domani della propria comunità con fiducia e speranza, non doversi trincerare nella difesa e nel mantenimento di quel che c'è e progettare il futuro attraverso nuove e più avanzate proposte.
Ecco perché questa campagna elettorale deve parlare da subito di scuola."
 
Belle parole e la descrizione di una reltà attuale vergognosa ma in questa interminabile e feroce campagna elettorale, di liti e litiganti sempre pronti a sbranarsi, chi ha parlato della scuola e dei suoi problemi?
 
Per chi fosse interessato a saperne di più di Rossi Doria, ho trovato anche una sua intervista sul sito di Tuttoscuola. Basta cliccare qui

Precari in guerra e Concorsone scuola

" Sui corsi per l’abilitazione dei precari storici, il «Tfa speciale», il ministero dell’Istruzione non intende fare marcia indietro, a dispetto dei pochi giorni utili per dare il via libera al decreto definitivo e alle polemiche.
Questa settimana sarà quella decisiva per capire chi vincerà in quest’ennesima guerra fra poveri della scuola. In palio c’è la speranza di partecipare ad un concorso per docenti, a contendersela sono precari storici con un certo numero di anzianità alle spalle e giovani da poco laureati o appena entrati nel vortice delle supplenze.

Il Ministero ha dato via libera quest’estate al Tfa, una nuova procedura per ottenere l’abilitazione e poi partecipare a futuri concorsi. A volerla fu Mariastella Gelmini quando era a capo del Miur ma a portarla a compimento è stato il ministro Profumo. Con una differenza. La procedura gelminiana prevedeva l’accesso solo a chi aveva la laurea adeguata per il tipo di insegnamento scelto e assegnava un punteggio per le eventuali esperienze precedenti nella scuola. Il ministro Profumo, invece, ha accolto le richieste di chi nelle scuole insegna da molti anni e non voleva sottoporsi ad una nuova selezione e vedersi scavalcare in graduatoria da un esercito di nuovi aspiranti prof.

Una guerra fra poveri, appunto, un pasticcio tutto italiano che ha trasformato la scuola e il reclutamento dei docenti in un groviglio inestricabile di interessi contrastanti che finora ha partorito molta frustrazione, confusione e anche un bel po’ di malaffare alle spalle dei precari e della loro legittima voglia di arrivare ad un posto di ruolo.
La scorsa settimana il decreto del ministro Profumo ha incassato il via libera della commissione Cultura della Camera completando l’iter previsto prima dell’approvazione definitiva da parte del governo. La commissione ha dato parere positivo ma ha anche posto alcune condizioni che il governo però non è tenuto a recepire: ha chiesto soluzioni per evitare che chi sta seguendo il percorso di abilitazione ordinario possa essere scavalcato nelle graduatorie da chi ha fatto il percorso speciale. Ha chiesto che venga riaffermato il valore abilitante dei diplomi magistrali e che, ai fini del calcolo dei giorni necessari per accedere ai Tfa, si consideri anche l’anno scolastico in corso.

Soddisfatti i sindacati, in prima linea nel combattere questa battaglia. La parola a questo punto spetta al ministro Profumo e la sua è una decisione non semplice da prendere. Da una parte i giovani che hanno scelto il Tfa ordinario parlano di un provvedimento ingiusto, una sanatoria che favorisce i prof più anziani, che evitano di sottoporsi alle prove necessarie per valutare effettivamente il merito.

Ma dall’altro ci sono i precari storici che ricordano le promesse del ministro di quest’estate di un percorso speciale per chi aveva più di 3 anni di insegnamento e raccontano di aver scelto per questo di non partecipare alle prove ordinarie anche perché nel frattempo erano impegnati con gli esami di maturità dei loro studenti e sapevano che in questo modo avrebbero lasciato libero un posto nel Tfa ordinario per i più giovani. "
  da La Stampa online
 
E' sempre stato un gran pasticcio entrare in ruolo ed avere un posto fisso nella scuola in questi ultimi anni e anche chi ci lavora da molto tempo fa fatica a capirci qualcosa
Io ho superato un concorso ordinario molti anni fa e poi uno riservato, l'ultimo, parecchi anni fa, per conseguire una seconda abilitazione che mi ha permesso di passare ad insegnare un' altra lingua straniera
Non era facile neppure allora, ma per lo meno non era così confuso ...

Cane poliziotto con le scarpe

Si chiama Rooney ed ha degli speciali scarpini protettivi.
E' un cane della polizia federale di Osnabrück, nella Germania Occidentale
 
Tutti i cani dell’unità K-9 devono indossare queste scarpe speciali quando sono in servizio.
da La Stampa online
Quanti sono invece i cani "civili" che devono affrontare il freddo e magari i maltrattamenti di un padrone che non li ama come dovrebbe ?

Le dimissioni di Benedetto

Oggi sono a casa per il ponte di Carnevale e, al termine di una mattinata fredda con la neve appena caduta, ho acceso la TV per sentire le notizie del telegiornale di Rai3.
Con estrema enfasi è stato annunciato che intorno alle 11,30/ 11,40 Papa Benedetto XVI aveva comunicato in latino che si dimetterà il 28 febbraio
 Joseph Ratzinger ha stupito tutto il mondo, Vaticano compreso, con il suo annuncio.improvviso perchè queste saranno le prime dimissioni di un Pontefice dal 15esimo secolo
La notizia ha fatto il giro dei più importanti giornali stranieri in brevissimo tempo
Il Papa è stanco e malato ed ha deciso in solitudine di lasciare Ad aprile Santa Romana Chiesa avrà dunque un nuovo Vicario
Tutto sta cambiando velocemente: a fine febbraio andremo a votare per un nuovo governo, poi sarà la volta del Presidente della Repubblica e infine di un nuovo Papa cattolico
Chissà quali altre sorprese ci riserverà il futuro?

domenica 10 febbraio 2013

Un invito da Twoo

Ultimamente ho avuto poco tempo a disposizione e anche il Pc è rimasto chiuso. Ho aperto solo poche volte per  leggere la posta elettronica. Tra i tanti messaggi pubblicitari inutili e fasulli da buttare ed i pochi da aprire, ce n'era uno di un amico blogger di vecchia data che mi invitava a connettermi a Twoo . Ho provato a cliccare su Connetti ed è uscita una pagina dove c'era l'invito a iscriversi tramite Facebook.  Io non sono mai stata interessata a Facebook  e nonostante parecchi inviti di persone conosciute, non mi sono mai iscritta all'ultima moda del web, perciò ho subito chiuso la mail di invito a Twoo. Poi però sono andata a fare una ricerca su Google per sapere cosa fosse questo Twoo
Ed ecco cosa ho trovato in una pagina di un sito ( http://daily.wired.it/news/internet/2013/01/25/twoo-dati-283394.html ) :
Alzi la mano chi ha ricevuto un invito a Twoo in questi giorni. Ecco: praticamente tutti. Le caselle di posta vengono tempestate da richieste provenienti da contatti conosciuti e in Rete rimbalza un quesito comune: cos'è Twoo? E, soprattutto, perché spara inviti in maniera automatica? Per saziare la nostra (e la vostra) curiosità ci siamo riversati su Google alla ricerca della creatura incriminata. Il portale è Twoo.com e si presenta come network in grande espansione e in grado di farci conoscere persone nuove. Perché non provarlo?
Vista la quotidiana pioggia di mail, evito per ora di compilare il campo della registrazione o di collegarmi tramite profilo Facebook e provo a capirci qualcosa in più. La sezione informazioni ribadisce la volontà di farmi incontrare persone nuove, permettermi di approfondire la conoscenza via chat e promette di non farmi incappare in profili falsi. Nelle risposte alle domande frequenti, Twoo si difende dall'accusa di inviare messaggi ai contatti di posta elettronica dell'utente senza permesso e chiarisce che " durante la procedura di registrazione viene offerta la possibilità di importare contatti da altri servizi al fine di aiutarti a invitare i tuoi amici più facilmente. Poi si può scegliere se inviare questi inviti o meno". Mi addentro a questo punto nella rete per scoprire se è effettivamente così. Uso il login via Facebook, poiché il portale promette che non pubblicherà alcun messaggio sulla mia bacheca. Una volta collegato il profilo, ricevo immediatamente una mail con id e password per l'accesso e su Twoo mi viene chiesta la password della mia casella di posta elettronica " per scoprire quali contatti si sono uniti a Twoo". Se così fosse, non dovrebbe partire alcun messaggio dal mio indirizzo. Provo. Dopo averci pensato un po' su, mi mostra le foto di alcuni contatti e li definisce " amici in attesa di connessione". Si può scegliere la voce connetti o optare per il passo successivo. Scelgo la la seconda opzione. A questo punto compaiono i contatti che già si sono registrati e, sì, accetto di legarmi a loro anche su questa piattaforma. Nei due minuti appena trascorsi, la mia vicina di scrivania ha ricevuto quattro mail di invito dal mio indirizzo mail: lei non è già iscritta a Twoo. Il bello è che, appunto, la mail parte dal mio indirizzo e non da quello del simpatico portale e devo passare i dieci minuti successivi a scusarmi con tutti quelli che mi rispondono chiedendomi di cosa si tratti e cosa mi sia preso. Spiego che sto testando il diabolico affare per lavoro e torno alla registrazione.
Mi chiede adesso i dati relativi alla mia situazione sentimentale, lavorativa e formativa. Compilo. E finalmente entro nella pagina principale: pare che il mio giovanissimo profilo sia già stato visitato da 41 persone, che io piaccia a 3 e che la mia popolarità sia molto alta. Mica male. Senza troppi preamboli Twoo mi chiede se sto cercando uomini fra i 24 e 40 anni a Milano e mi domanda direttamente chi preferisco tra un Mattia a torso nudo e uno Youseef adagiato sugli scogli. Io mi chiedo più che altro come faccia a sapere la mia età e la città in cui abito, visto che non ho compilato alcun campo di questo genere: deve aver importato le informazioni da Facebook.
Andiamo avanti. Ci sonodiverse possibilità: Gioca, Cerca, Profilo e Chat. In quest'ultima ho già accumulato cinque tentativi di conversazioni, uno dei quali parte da un ragazzo che vuole adorare i miei divini piedi. Preferisco andare in Gioca, non me ne voglia il mio ammiratore: mi viene proposta una carrellata di foto di uomini milanesi tra i 24 e i 40 (volendo potrei cambiare i parametri) a cui devo dare approvazione, beneficio del dubbio o una risposta negativa. In Profilo ci sono, ahimè, quattro foto pescate a caso dai miei album Facebook e l'invito a rispondere a una serie di domande per definire più precisamente i miei gusti e interessi. La pagina Cerca contiene un piccolo motore di ricerca interno per scovare più facilmente contatti a me affini. Tutto ciò è gratis. Pagando 3 euro a settimana e inserendo il proprio numero di cellulare si può navigare nell'anonimato, guardare chi ha visitato il tua profilo, visitare i profili proposti nei giochi e contattare liberamente tutti senza limiti. Evito, quello che ho visto è più che sufficiente: si tratta di un social network che, previo inserimento di password o collegamento con il profilo, ingloba i dati inseriti sulle altre piattaforme e vuole aiutarmi a cercare persone con i miei stessi interessi, mettendomi a disposizione anche una versione premium. Esistono anche le app per iOs e Android.
Ne faccio tranquillamente a meno e vorrei solo, a questo punto, cancellarmi dalla piattaforma, recuperando possibilmente il controllo totale dei miei dati. Parto da Facebook e rimuovo l'applicazione. Torno su Twoo e vado in Impostazioni, Modifica account e scelgo la voce - ben mimetizzata tono su tono - Cancella account. Twoo prova a farmi cambiare idea con un paio di schermate e alla fine cede chiedendomi la password che mi ha inviato inizialmente (non cancellate la mail di avvenuta registrazione per nessun motivo al mondo). Procedo e dovrei essere libera. Lo sarò sicuramente fra sei mesi perché un messaggio di posta elettronica mi avvisa della possibilità di riattivare il mio account entro questo periodo. Ciò vuol dire che fino a luglio terranno in caldo i miei dati. E i vostri, se deciderete di iscrivervi. Per tutti gli altri: sappiate che c'è la possibilità di liberarsi dalla valanga di inviti cliccando sul link in fondo alla richiesta che ricevete dai vostri contatti. "
Una  lettura decisamente interessante Mi spiace per il blogger che si è iscritto a Twoo ma io  non lo seguirò di sicuro in questa novità . Spero che l'amico blogger continui a scrivere anche il suo bellissimo blog artistico- culturale , che mi piaceva tanto visitare e commentare e che era libero da iscrizioni trappole ed inghippi vari !