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sabato 6 maggio 2017

Difficoltà per gli anziani con il CUD

Genova - Alla sede centrale, in piazza della Vittoria, si presentano ogni giorno più di cento persone. Tante altre bussano invece alle quattro sedi periferiche. Obiettivo di tutti, ottenere la sospirata Certificazione unica. Essenziale per la dichiarazione dei redditi ma, come accaduto l’anno scorso, l’Inps non invia più il documento al domicilio dei pensionati.
Al contrario, occorre attivarsi per ottenerla. E se le modalità sono a onor del vero numerose, è quella più alla portata di tutti a zoppicare, ossia la richiesta allo sportello, preferita da un numero sempre molto alto di persone. Una procedura che si rivela in molti casi più ostica del necessario.
Nonostante l’estrema semplicità dell’operazione, infatti - si tratta di digitare i dati dell’interessato quindi stampare un documento - a diversi pensionati o loro delegati è stato richiesto di tornare più volte. All’apparenza perché una procedura sulla carta ragionevole, pensata per abbattere le code, è stata rigidamente applicata a tutti. «L’ufficio era vuoto - segnala un utente al Secolo XIX - eppure, senza che fosse data alcuna altra possibilità, mi è stato presentato un modulo da compilare per prenotare il ritiro la mattina successiva. Il problema è che nemmeno il giorno dopo la Certificazione era disponibile. Così, è servita una terza visita per risolvere». da Il Secolo XIX
Leggendo questo articolo mi è venuto spontaneo pensare che anche online non è stato semplice riuscire ad ottenere il sospirato documento, ex CUD perché attualmente si chiama modello unico.
Ho dovuto richiedere un nuovo Pin per entrare a cercare il documento per mia mamma, di anni 93 !
Mi sono arrivati subito sul cellulare i primi otto numeri ma gli altri otto che dovevano pervenire via email si sono fatti attendere un bel po'.
Dopo alcune ore ho riaperto il computer e finalmente ho trovato la sospirata mail . Sono andata nella pagina del sito Inps, ho inserito il codice fiscale di mia mamma, i 16 numeri prestando attenzione a non sbagliare e finalmente sono entrata...
beh non proprio e non subito perché ho dovuto salvare i numeri effettivi comparsi su una piccola scheda salvabile o stampabile del nuovo Pin, rifare l'operazione con questo pin ed arrivare alla pagina di mia mamma...
Dove ho trovato una bella sorpresa. Eh sì ... il sito ha cambiato tutto e non ha ancora inserito un bel nulla. Era tutto vuoto, non c'erano i mesi con i dati riguardanti le cifre effettive della sua pensione. Non c'era niente altro. Se cliccavo compariva la scritta che annunciava che presto avrebbero reinserito tutti i dati e le notizie personali riguardanti la sua situazione pensionistica
Naturalmente non c'era neppure il modello unici 2017 ...
Ho dovuto inserire il suo nome e cognome in cerca nella home page del sito e la parola cud 2017 per vedere finalmente comparire le sospirate otto pagine dei suoi redditi annuali dello scorso anno. Ma le pagine erano in formato pdf non salvabile. Si potevano solo stampare!
Ho dovuto spedirle via email alla commercialista e a me stessa per poterle conservare in un file visto che questo portatile non è collegato alla stampante, che si trova altrove con un altro laptop collegato.
Nel mondo dei tablet e dei telefonini di nuovissima generazione, sempre più usati da tutti, anziani autosufficienti compresi, trovare un pdf non salvabile è veramente incredibile.
Dopo aver passato un paio di ore a tribolare alla fine sono riuscita ad avere ciò che mi serviva ma mi sono chiesta come avrebbe fatto un anziano non troppo pratico di pc pin password ecc ecc ad avere il documento online

sabato 30 novembre 2013

Coiln Russel libero!

"I miei diritti umani sono stati violati in modo ingiusto. Non ho fatto niente di male. Non capisco le ragioni per cui sono stato arrestato. Ho trascorso due mesi difficili in carcere, senza motivo. Non ho commesso nessun crimine. Ringrazio il mondo intero che si sta battendo per la nostra causa. Siete delle belle persone" - Colin Russell
 
Colin Russel  è uno degli Artic 30, i 30 attivisti di Greenpeace arrestati a settembre in Russia per aver protestato contro le piattaforme petrolifere russe nell'Artico A differenza degli altri attivisti è ancora in carcere senza motivazioni specifiche
Ecco il messaggio di sua moglie a chi, come me, aveva firmato per la loro liberazione a settembre :
" "Sono passati 71 giorni di preoccupazione e ansia per me e per nostra figlia Maddie. Tutto questo solo perché Colin e altre 29 persone sono state così coraggiose da dire alle compagnie petrolifere come Shell e Gazprom di fermare la distruzione dell'Artico."
Queste sono le parole di Chrissie, la moglie di Colin Russell: l'unico degli Arctic30 a dover affrontare altri tre mesi in una prigione russa. A 29 dei 30 attivisti coinvolti è stata concessa la libertà su cauzione dopo due lunghi mesi di carcere, ma non a Colin. E ancora non è stata fornita una motivazione ufficiale "


Io ho firmato una nuova petizione  di Greenpeace al Ministro Australiano
Se volete   firmate anche voi  l’appello, chiedendo al Primo Ministro Australiano di intervenire per liberare Colin 
Basta cliccare qui

e se volete saperne di più sugli Artic 30 e sullo sfruttamento e la distruzione delle risorse nell'Artico da parte delle multinazionale andate a vedere l'ultimissimo video di Greenpeace  qui

Artic 30 Cristian D’Alessandro libero

Nei giorni scorsi il Presidente della Russia Vladimir Putin è stato in Italia, prima a Roma dove ha incontrato il Santo Padre Papa Bergoglio e il Presidente della Repubblica Napolitano, e a Trieste per scambi economici con l'Italia
Pochi giorni prima uno dei 30 attivisti di Greenpeace, arrestati dai Russi ed imprigionati, prima per terrorismo e poi per vandalismo, l'italiano Cristian D’Alessandro era stato liberato su cauzione, con l'obbligo di non lasciare il suolo russo
A settembre io avevo firmato nel sito di Greenpeace per il suo arresto ingiusto in acque internazionali
 
Ecco la lettera che sua madre ha inviato a tutti noi che abbiamo sostenuto suo figlio :
" ... anche mio figlio, Cristian D’Alessandro, è stato rilasciato su cauzione dal centro di detenzione SIZO1 a San Pietroburgo. La libertà su cauzione è stata concessa dietro il pagamento di una cauzione di 2 milioni di rubli, circa 45 mila euro. La cauzione è stata pagata con i fondi di Greenpeace International.
Come madre questo è di grande conforto per me, e rappresenta un primo passo importante per dimostrare che mio figlio non ha commesso nessuno dei crimini per cui lui e i suoi compagni sono accusati. Vedere finalmente Cristian uscire dal centro di detenzione è un’immagine di speranza che tutti noi abbiamo aspettato con ansia negli ultimi mesi, anche se non sappiamo ancora quando tornerà a casa.
Ringrazio il Ministero degli Esteri e la rappresentanza diplomatica in Russia per il loro prezioso aiuto. Ora aspettiamo che tutti gli attivisti, incluso l’australiano Colin a cui la libertà su cauzione è stata negata, escano dal carcere. Siamo sollevati, ma non stiamo festeggiando: sono tutti ancora accusati di vandalismo, crimine molto serio che non hanno commesso, e rischiano anni di carcere. Gli Arctic30 saranno liberi quando cadranno le accuse ingiuste e anche l’ultimo di loro sarà tornato a casa dalla propria famiglia.
Io e mio marito non vediamo l’ora di poter parlare con nostro figlio. "
 
Sicuramente sono importanti anche gli interessi commerciali e Putin è il perno per far cessare quella sanguinosa e devastante guerra civile in Siria, in quanto è sostenitore di Assad ( e come non poteva non esserlo ! ) , ma io spero che Papa Francesco ed i nostri governanti non dimentichino che Putin non è certo un democratico e che in Russia i diritti civili di tutti, gay compresi, non esistono !
Una delle Pussy Riot condannata è "sparita" in  un carcere della Siberia , tanto per fare un esempio ....

lunedì 23 settembre 2013

Attivisti di Greenpeace arrestati

La mattina del 18 settembre due attivisti Greenpeace sono stati arrestati mentre protestavano contro le trivellazioni petrolifere sulla Prirazlomnaya, una piattaforma di estrazione della Gazprom nel mare di Pechora, al largo delle coste russe.
Sono stati trattenuti tutta la notte a bordo di un'imbarcazione della Guardia Costiera russa, senza poter chiamare i propri avvocati.
I due attivisti  arrestati sotto la minaccia di pistole e coltelli, sono stati riportati a bordo il giorno dopo: uno di loro ha un braccio rotto.
Il 19 la Guardia costiera russa ha illegalmente abbordato la nave Arctic Sunrise di Greenpeace International, che si trovava in acque internazionali, arrestando altri 25 attivisti, tra cui un italiano.
" Chiediamo che tutti gli attivisti trattenuti vengano immediatamente rilasciati, che la Guardia Costiera abbandoni l'Arctic Sunrise e che vengano interrotte le trivellazioni petrolifere nell'Artico.
E' chiaro che le autorità  russe proteggono gli interessi dei giganti del petrolio. E lo fanno senza scrupoli, minacciando chi protesta pacificamente con idranti, pistole e coltelli. Loro ci hanno chiamato "terroristi", ma i veri criminali sono Shell e Gazprom, che vogliono trivellare un ecosistema delicato come l'Artico. "  da   
http://www.greenpeace.org/italy/it/
Io sono entrata nel sito di Greenpeace ed ho firmato la lettera di protesta da inviare all'ambasciata russa per chiedere la liberazione degli attivisti
Fatelo anche voi  !!!

sabato 6 marzo 2010

Nuova URL per Pensieri in Libertà

Oggi ho trovato nella bacheca di Blogger una comunicazione che mi chiedeva di cambiare la URL in FTP di questo blog perchè da maggio Blogger non avrà più blog in FTP
Sono pertanto passata a una nuova URL che è la seguente

Pensieri in Libertà http://pensierierica.blogspot.com

Spero che nonostante l'inconveniente torniate ancora a trovarmi
un caro saluto erica

venerdì 11 dicembre 2009

Dashboard

Mercoledì ho cambiato il template del blog
In un blog conta soprattutto il contenuto ma anche il suo aspetto attira chi lo visita, per cui rinnovarlo ogni tanto è piacevole e necessario
Il mio blog è monitorato da google analytics e l'altra sera ho sbagliato ad inserire il codice di monitoraggio nell' htlm del nuovo modello che avevo scelto
Stamattina sono andata a controllare e mi sono subito accorta dell'errore perchè nel giorno 10 dicembre non c'era stato nessun visitatore...
Nel blog dal 9 novembre al 9 dicembre ci sono state 3.538 Visite con 4.212 Visualizzazioni di pagina provenienti da 40 Paesi
Rispetto ai mesi precedenti i visitatori sono notevolmente diminuiti ma probabilmente questo è dovuto al fatto che io ho scritto poco e non per quello che ho scritto
Il fatto curioso è che in quest'ultimo periodo i post più letti del blog sono stati 4 non recenti :
riflesioni sulla libertà gennaio 2009
adolescenza gennaio 2008
l' amore non svanisce mai novembre 2006
se io fossi il vento dicembre 2007
Chissà perchè proprio questi e non altri, altrettanto e forse anche più interessanti ?

domenica 22 novembre 2009

La disoccupazione è un crimine contro l’umanitàJosé Saramago da quadernodisaramago.wordpress.com
" La gravissima crisi economica e finanziaria che sta agitanto il mondo ci porta l’angosciosa sensazione di essere arrivati alla fine di un’epoca senza che si intraveda come e cosa sarà quella che ci aspetta.
Cosa facciamo noi che assistiamo, impotenti, all’oppressivo avanzamento dei grandi potentati economici e finanziari, avidi nell’accaparrarsi più denaro possibile, più potere possibile, con tutti i mezzi legali o illegali a loro disposizione, puliti o sporchi, onesti o criminali?
Possiamo lasciare l’uscita dalla crisi nelle mani degli esperti?
Non sono precisamente loro, i banchieri, i politici di livello mondiale, i direttori delle grandi multinazionali, gli speculatori, con la complicità dei mezzi di comunicazione, quelli che, con l’arroganza di chi si considera possessore della conoscenza ultima, ci ordinavano di tacere quando, negli ultimi trent’anni, timidamente protestavamo, dicendo di essere all’oscuro di tutto, e per questo venivamo ridicolizzati?
Era il periodo dell’impero assoluto del Mercato, questa entità presuntuosamente auto-riformabile e auto-regolabile incaricata dall’immutabile destino di preparare e difendere per sempre e principalmente la nostra felicità personale e collettiva, nonostante la realtà si preoccupasse di smentirla ogni ora che passava.
E adesso, quando ogni giorno il numero di disoccupati aumenta? Finiranno finalmente i paradisi fiscali e i conti cifrati?
Si indagherà senza remore sull’origine di giganteschi depositi bancari, di ingegneria finanziaria chiaramente illecita, di trasferimenti opachi che, in molti casi, altro non sono che grandiosi riciclaggi di denaro sporco, del narcotraffico e di altre attività delinquenziali?
E le risoluzioni speciali per la crisi, abilmente preparate a beneficio dei consigli di amministazione e contro i lavoratori?
Chi risolve il problema della disoccupazione, milioni di vittime della cosiddetta crisi, che per avarizia, malvagità o stupidità dei potenti continueranno a essere disoccupati, sopravvivendo temporaneamente con i miseri sussidi dello Stato, mentre i grandi dirigenti e amministratori di imprese condotte volontariamente al fallimento godono dei milioni coperti dai loro contratti blindati?

Quello che si sta verificando è, sotto ogni aspetto, un crimine contro l’umanità e da questa prospettiva deve essere analizzato nei dibattiti pubblici e nelle coscienze.
Non è un’esagerazione.
Crimini contro l’umanità non sono soltanto i genocidi, gli etnocidi, i campi della morte, le torture, gli omicidi collettivi, le carestie indotte deliberatamente, le contaminazioni di massa, le umiliazioni come modalità repressiva dell’identità delle vittime.
Crimine contro l’umanità è anche quello che i poteri finanziari ed economici, con la complicità esplicita o tacita dei governi, freddamente perpetrano ai danni di milioni di persone in tutto il mondo, minacciate di perdere ciò che resta loro, la loro casa e i loro risparmi, dopo aver già perso l’unica e tante volte già magra fonte di reddito, il loro lavoro.
Dire “No alla Disoccupazione” è un dovere etico, un imperativo morale.
Come lo è denunciare il fatto che questa situazione non la generano i lavoratori, che non sono i dipendenti che devono pagare per la stoltezza e gli errori del sistema.
Dire “No alla Disoccupazione” è arrestare il genocidio lento ma implacabile a cui il sistema condanna milioni di persone.
Sappiamo di poter uscire da questa crisi, sappiamo di non chiedere la luna. E sappiamo di avere la voce per usarla.
Di fronte all’arroganza del sistema, invochiamo il nostro diritto alla critica e alla protesta. Loro non sanno tutto. Si sono ingannati. Si sono sbagliati. Non tolleriamo di essere le loro vittime. "
Questo è il post 555
Dovrei festeggiarlo, ma non ne ho nessuna voglia
Sono tante, troppe le persone, anche conosciute personalmente, che in questo ultimo periodo hanno perso il posto di lavoro e vivono la disperazione più nera perchè non sanno più come mantenere la famiglia, i figli ...

martedì 7 luglio 2009

Una firma contro le leggi razziali

Questa sera sto scrivendo dal PC fisso perchè il mio adorato e comodissimo portatile è andato a farsi un ...lifting estivo
Sono entrata nella rivista online di MicroMega pochi minuti fa a leggere questa petizione scritta da illustri personaggi italiani:
"Alla cultura democratica europea e ai giornali che la esprimono
Le cose accadute in Italia hanno sempre avuto, nel bene e nel male, una straordinaria influenza sulla intera società europea, dal Rinascimento italiano al fascismo. Non sempre sono state però conosciute in tempo. In questo momento c’è una grande attenzione sui giornali europei per alcuni aspetti della crisi che sta investendo il nostro paese, riteniamo, però, un dovere di quanti viviamo in Italia richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica europea su altri aspetti rimasti oscuri. Si tratta di alcuni passaggi della politica e della legislazione italiana che, se non si riuscirà ad impedire, rischiano di sfigurare il volto dell’Europa e di far arretrare la causa dei diritti umani nel mondo intero.Il governo Berlusconi, agitando il pretesto della sicurezza, ha imposto al Parlamento, di cui ha il pieno controllo, l’adozione di norme discriminatorie nei confronti degli immigrati, quali in Europa non si vedevano dai tempi delle leggi razziali.È stato sostituito il soggetto passivo della discriminazione, non più gli ebrei bensì la popolazione degli immigrati irregolari, che conta centinaia di migliaia di persone; ma non sono stati cambiati gli istituti previsti dalle leggi razziali, come il divieto dei matrimoni misti. Con tale divieto si impedisce, in ragione della nazionalità, l’esercizio di un diritto fondamentale quale è quello di contrarre matrimonio senza vincoli di etnia o di religione; diritto fondamentale che in tal modo viene sottratto non solo agli stranieri ma agli stessi italiani. Con una norma ancora più lesiva della dignità e della stessa qualità umana, è stato inoltre introdotto il divieto per le donne straniere, in condizioni di irregolarità amministrativa, di riconoscere i figli da loro stesse generati. Pertanto in forza di una tale decisione politica di una maggioranza transeunte, i figli generati dalle madri straniere irregolari diverranno per tutta la vita figli di nessuno, saranno sottratti alle madri e messi nelle mani dello Stato. Neanche il fascismo si era spinto fino a questo punto. Infatti le leggi razziali introdotte da quel regime nel 1938 non privavano le madri ebree dei loro figli, né le costringevano all’aborto per evitare la confisca dei loro bambini da parte dello Stato.Non ci rivolgeremmo all’opinione pubblica europea se la gravità di queste misure non fosse tale da superare ogni confine nazionale e non richiedesse una reazione responsabile di tutte le persone che credono a una comune umanità. L’Europa non può ammettere che uno dei suoi Paesi fondatori regredisca a livelli primitivi di convivenza, contraddicendo le leggi internazionali e i principi garantisti e di civiltà giuridica su cui si basa la stessa costruzione politica europea.È interesse e onore di tutti noi europei che ciò non accada. La cultura democratica europea deve prendere coscienza della patologia che viene dall’Italia e mobilitarsi per impedire che possa dilagare in Europa.A ciascuno la scelta delle forme opportune per manifestare e far valere la propria opposizione.
Andrea Camilleri, Antonio Tabucchi, Dacia Maraini, Dario Fo, Franca Rame, Moni Ovadia, Maurizio Scaparro, Gianni Amelio "

Sono tantissime le persone comuni che hanno firmato questo importante documento di denuncia. Ho sottoscritto anch'io e spero che lo facciate anche voi che mi state leggendo...


venerdì 3 luglio 2009

Omegna e dintorni


Ho scritto per un anno e mezzo anche il blog Non solo Libri ! in un'altra piattaforma

E' stata un'esperienza interessante ma preferisco molto di più usare blogspot.com e così oggi pomeriggio, in un caldo pomeriggio assolato, ho aperto un nuovo blog
Si chiama Omegna e dintorni e spero che avrà lunga vita come Pensieri in Libertà, ed altrettanto successo di visite


buon week end erica

mercoledì 20 maggio 2009

Vita da Liceale

Giovedì scorso ho incontrato in autobus Audrey, una delle mie ex alunne della terza E di due anni fa. In un mondo in cui , ormai, anche qui in provincia, i giovanissimi a scuola, troppo spesso, fanno i bulli, si picchiano e si comportano da maleducati incalliti ed insopportibili, senz nessun rispetto per nessuno e con la sensibilità di un rinoceronte al galoppo, Audrey è la classica eccezione che conferma che qualche ragazza è ancora dolce, gentile, educata e sensibile
Stasera sono passata a dare un'occhiata al suo ultimo blog, perchè ne ha iniziati parecchi fin dai tempi delle medie, avendo passione e bravura per tutto quello che riguarda i template, l'htlm, le foto ecc ecc
E' stata una visita molto piacevole, una vera sorpresa perchè ho trovato nei suoi scritti una grande maturità ed una crescita notevole
E' bello leggere ciò che scrive e come lo scrive. parla di lei, dei suoi sogni, dei suoi amori, della sua vita di alunna del liceo, degli altri ragazzi della sua età che vivono in branco, senza personalità, ma seguono le mode, di quelli che vanno a scuola per fare casino e basta
Un mondo, il suo, a volte felice, a volte molto triste ed infelice, che fa riflettere, che fa capire quanto sia diversa questa bella ragazza nei suoi 16 anni da noi adulti, ma anche da tanti altri suoi coetanei ...
Un bel mondo, comunque, quello di Audrey, che crede in sè e non si lascia abbattere dalle difficoltà, nonostante tutto
Un mondo tutto da leggere
Questo è l'ultimo post che ha scritto e spero che torni prestissimo a scriverne tanti altri ancora
Un dolce pomeriggio a tutti voi,io credo che della vita non abbiamo tutte le informazioni necessarie, nasciamo e poi sappiamo, dentro di noi, che abbiamo una missione da compiere. Falliremo, vinceremo, piangeremo e poi, continueremo il nostro percorso alla ricerca di quel qualcosa che può fare bene al nostro animo... Quando ho quasi raggiunto la cima più alta, cado, cado perchè non ho più forze. Come se fossi ad un passo netto per realizzare i miei obbiettivi e poi, c'è sempre un qualcosa che mi porta alla resa. Non capisco mai da cosa è scaturito... Domande, domande che si sovrappongono le une sulle atre e non so su quale appiglio posso attaccarmi. Un vuoto che non si placa. Soffro, in silenzio, ma soffro così intensamente che sono diventata assai abile a celarlo. Cosa sto cercando veramente nella mia vita? Forse cerco tutto e poi alla fine non ottengo niente ma so che voglio essere una persona più aperta alle nuove occasioni che si presentano al mio cospetto, solo che non ho il coraggio di coglierle e farne buon uso. Sono una codarda e come qualsiasi codarda perdo il tempo a pormi mille domande e non ne conservo altrettanto per realizzare, invece di perdermi in banali utopie.
Qual è il vero senso della mia vita? Ma la vita ha un senso?

domenica 17 maggio 2009

Generación Y

" Generación Y è un Blog ispirato alla gente come me, con nomi che cominciano o contengono una "y greca". Nati nella Cuba degli anni 70 e 80, segnati dalle scuole al campo, dalle bambole russe, dalle uscite illegali e dalla frustrazione. Per questo invito a leggermi e a scrivermi soprattutto Yanisleidi, Yoandri, Yusimí, Yuniesky e altri che si portano dietro le loro "y greche".

Esistono molti modi di esserci A proposito della mia assenza alla fiera di Torino Mi sono persa Madrid in pieno maggio, New York con il suo settore universitario e adesso Torino durante la fiera del libro. Se le cose continuano così, dovrò cominciare a raccontare la mia vita con il tempo verbale che indica le cose improbabili "io avrei potuto essere lì, però…", "avrei presentato il libro, se non fosse stato per…" o "riuscirei a viaggiare se me ne stessi zitta".
Oggi ho partecipato al lancio di Cuba Libre, in maniera virtuale, come soltanto un blogger può farlo. Ho parlato per telefono con i presenti, ho risposto ad alcune domande e la linea è caduta prima di poter dire "addio".Sono tornata a vivere una situazione conosciuta: c’erano tutti tranne me.
YOANI SANCHEZ 17/5/2009
(Traduzione di Gordiano Lupi
www.infol.it/lupi )
In questi giorni a Torino è in corso La Fiera del Libro con autori e scrittori provenienti da ogni parte del mondo
Era stata invitata alla manifestazione anche Yoani Sanchez, una blogger cubana, diventata famosa in tutto il mondo con il suo blog Generación Y. Io ho trovato nel quotidiano La Stampa di Torino due articoli dedicati a questa giovane donna che scrive ogni giorno il suo blog in modo avventuroso e rischiando la propria libertà individuale. Qui sopra ho pubblicato la traduzione del suo ultimo post ma sono anche passata direttamente nel blog, scritto in spagnolo, ma sicuramente molto più importante in autenticità delle traduzioni in italiano( attualmente passate on line presso La Stampa ma controllate nei commenti dalla censura del quotidiano stesso! )

domenica 1 marzo 2009

Privacy ed Internet

Alcuni giorni fa sono passata a visitare un blog molto interessante, Vita di un Io, ed ho trovato un bellissimo post che affrontava un problema molto attuale, il successo di Facebook e simili e la morte lenta dei blog : I social network stanno ammazzando i Blog?
Ciò che mi ha maggiormente colpita era il paragone tra Facebook ed un blog, il primo inteso come una piazza publica ed il secondo come un luogo privato ed intimo, la propria casa personale
Io non ho accettato gli inviti ricevuti in questi ultimi mesi da altri blogger e conoscenti che hanno aperto pagine in Facebook perchè preferisco scrivere un blog e mantenere la mia privacy personale
Ecco quindi il mio commento personale al blogger di Vita di un Io : " ericablogger- post molto interressante, in Italia le mode cambiano sempre molto velocemente e l’ultima moda è naturalmente facebook; trovo facebook e simili molto supeficiali, o come tu dici trovarsi in piazza, mentre per me un blog è casa propria, e culturalmente molto più valido; a casa tua puoi scegliere e rendere l’ambiente migliore; io amo l’intimità di casa, ricevere gli ospiti, senza gossip o superficialità, meglio pochi commenti ma un bel blog di qualità con un po’ di privacy; tra l’altro non metterei mai le mie foto o il mio cognome in pubblico e in facebook tutto ciò che si inserisce è di proprietà di facebook:poco libero ed antidemocratico, direi "
Oggi un lungo ed interessantissimo editoriale di un giornalista de La Stampa, Luca Ricolfi, se ben ricordo, affronta proprio il tema della privacy personale e di Internet, spesso antitesi negativa del nostro vivere quotidiano
Ecco alcuni punti che mi hanno maggiormente interessata :
" Ragazza inglese, assunta da pochi mesi come impiegata presso una ditta privata che si occupa di rapporti con l’Asia, ha ricevuto una lettera di licenziamento con una motivazione inconsueta: aver screditato l’azienda parlandone male su Facebook, il sito Internet di «socializzazione» più di moda del momento
Chi incappa in un incidente del genere sembra non rendersi conto del lato oscuro della società della comunicazione.
Siamo abituati a pensare che l’interconnessione universale sia un pasto gratis, una meravigliosa possibilità regalata a tutti di poter trasmettere e ricevere informazioni, conoscere persone, operare a distanza.
E invece essa è anche una cosa diversa, che richiederà molto tempo ancora per essere pienamente compresa nei suoi effetti.
Oggi, con il trionfo di Internet e delle telecomunicazioni, siamo ancora meno preparati a capire tutti gli effetti della rivoluzione tecnologica in atto, specialmente quelli inquietanti.
L’altra faccia dell’interconnessione globale, quella che i cantori delle virtù della rete non vedono, è la distruzione della privacy.
Perché la società della comunicazione distrugge la privacy?
Una ragione ovvia, visibile a occhio nudo, è che tutti i nostri comportamenti sono diventati «tracciabili».
Qualsiasi cosa facciamo - telefonare, usare una carta di credito, entrare in un negozio video-sorvegliato, compilare un modulo di acquisto, collegarsi a Internet, usare un personal computer - depositiamo tracce informatiche indelebili del nostro passaggio, per non parlare delle tracce biologiche che continuamente lasciamo sugli oggetti, le persone, gli ambienti, e che l’analisi del Dna rende utilizzabili a fini di identificazione.
Qualsiasi cosa facciamo può essere ripresa da un telefonino, di cui manco ci accorgiamo.
Qualsiasi cosa diciamo può essere catturata da un registratore, a nostra insaputa.
Qualsiasi immagine o voce ci abbiano carpito, può tranquillamente finire su YouTube, o essere riprodotta, diffusa, venduta nei circuiti più impensabili.

Ma c’è una ragione più profonda che mina la privacy, e quella ragione siamo noi stessi, o meglio i nostri comportamenti quotidiani.
Nel giro di pochissimi decenni la nostra privacy ha subito l’onda d’urto del nostro esibizionismo. Proprio mentre da ogni parte veniva proclamato il diritto alla riservatezza, fino al punto da considerare invasiva la pubblicazione dei voti finali sui tabelloni scolastici, l’evoluzione del costume procedeva in direzione diametralmente opposta.
Il proprio privato, per quanto insignificante o addirittura riprovevole, viene continuamente e rumorosamente spiattellato all’attenzione di tutti, in treno come in aereo, al bar come al ristorante, in televisione come su Internet.
Il sentimento del pudore si è ritirato come un ghiacciaio attaccato dal riscaldamento globale.
Il «lei» sta soccombendo al «tu», nonostante le resistenze di alcuni...
Lo spazio della nostra privacy si sta consumando, ma noi non siamo nella condizione di accorgercene. Non solo perché siamo inebriati dalla libertà che la rete ci promette.
Ma perché confessarci, esporci, mostrarci ci piace.
E quindi confondiamo spazio privato e spazio pubblico.
Non ci rendiamo conto che la privacy, il diritto alla privacy, è tante cose insieme.
Diritto a non rivelare tutto di noi. Diritto a non far sapere a tutti quel che facciamo sapere a pochi. Ma anche diritto a non sapere i fatti altrui.
A non interagire con tutti.
A non essere invasi.
Insomma, diritto a una distanza che, con il passare del tempo, sta diventando il bene più raro. "
Io amo comunicare. Ma amo scegliere con chi comunicare. E amo anche la privacy
Per cui non posso che essere pienamente d'accordo con il giornalista e la sua analisi accurata sui pericoli di Internet
E quindi continuerò a scrivere un blog, come ho sempre fatto in questi ultimi 6 o 7 anni ( ho iniziato quando i blog in Italia non erano ancora di moda ), anche se rimarrò una dei pochi "dinosauri" fuori moda, leggendo altri blogger che mi piacciono tanto, e comunicherò con amici e conoscenti in privato, via email o sms o telefono, ma soprattutto dal vivo, perchè preferisco parlare con gli altri guardandoli negli occhi...
Non c'è nulla di meglio di una bella chiacchierata non virtuale che ti aiuta a capire gli altri da vicino e a stabilire con loro un solido rapporto di amicizia !!!

martedì 9 dicembre 2008

Free Blog

Sono rimasta a scuola fino alle 7 questa sera perchè ho avuto i colloqui con i genitori. Erano l'ultimo impegno pomeridiano, prima delle vacanze di Natale, lungo ed impegnativo. Il freddo non invoglia di certo ad uscire da casa ma gli impegni di lavoro sono un obbligo! Mi mancano ancora alcune verifiche da correggere e poi avrò un pochino di tempo per dedicarmi agli ultimi lavori prenatalizi, finalmente, ma anche a scrivere di più nei miei blog ...
Negli ultimi giorni ho solo sfogliato i quotidiani, un po' per mancanza di tempo , un po' perchè le notizie italiane mi stanno lasciando sempre più il disgusto più completo, a partire da quelle che legano la magistratura alla politica, e viceversa
C'è però una notizia che ho seguito con interesse perchè riguarda noi blogger liberi ed indipendenti
Già in passato si era cercato di creare una legge per Internet per imbrigliare il pensiero libero della rete
Ora a novembre ci hanno riprovato
Sono sorti comitati di blogger e in tantissimi blog se ne è discusso raccogliendo firme e petizioni al riguardo
Per capire meglio e saperne di più vi copio qui sotto la pagina scritta da Antonio Di Pietro nel suo blog :
" La Rete è l’ultimo media libero rimasto in Italia. La politica lo sa e non rinuncia a sferrare il suo attacco dopo aver occupato giornali e televisioni.
Mi ero dissociato a suo tempo dal disegno di legge Levi-Prodi che prevedeva per i blogger di registrarsi al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) e l’estensione dei reati a mezzo stampa.
I contenuti del disegno di legge Levi relativi alla Rete erano degni di una dittatura.
Per fortuna il disegno di legge nel 2007 non passò e tutto sembrava rimanesse come prima. Senonché il 6 novembre scorso nel silenzio più assoluto questa proposta con un nuovo testo (C-1269) è stata assegnata, in sede referente, alla VII Commissione Cultura della Camera.
I contenuti e gli attacchi alla libertà di informazione non sono cambiati, eccetto qualche distinguo inutile, operato dallo stesso Levi, presente in questa seconda versione.
Su questo disegno di legge non ci sarà nessun margine di discussione né con il centrodestra né con il centrosinistra. Qualora dovesse passare potrebbe dare come unico risultato la disobbedienza civile.
Riporto alcuni passi del disegno evidenziati da Punto Informatico :
Art. 2.(Definizione di prodotto editoriale).
1. Ai fini della presente legge, per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione o di intrattenimento e destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso.
Qualsiasi blog rientra in questa definizione.
Art. 8.(Attività editoriale sulla rete internet).
1. L'iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale sulla rete internet rileva anche ai fini dell'applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa.
3. Sono esclusi dall'obbligo dell'iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione i soggetti che accedono alla rete internet o che operano sulla stessa in forme o con prodotti, quali i siti personali o a uso collettivo, che non costituiscono il frutto di un'organizzazione imprenditoriale del lavoro.”

E’ chiaro che la legge è stata fatta e modificata da chi non conosce la Rete oppure da chi la conosce troppo bene e proprio per questo la teme poiché la stragrande maggioranza dei blog contiene banner pubblicitari, ad esempio di Google Ads.
Questi blogger sarebbero dunque per l’Agenzia delle Entrate assimilabili ad “attività di impresa”, dovrebbero iscriversi quindi al ROC rischiando di intercorrere in reati di stampa o , se non lo facessero in quelli di stampa clandestina.

L’Italia dei Valori offrirà tutta l’assistenza legale a chi verrà perseguito per la sua violazione. Le regole vanno rispettate, ma non quelle che mettano a rischio la democrazia e siano palesemente anticostituzionali, e questo perché non sono regole ma abusi e soprusi Questo disegno di legge è pura censura. L’Italia dei Valori si attiverà da subito con una serie di iniziative contro questo disegno di legge liberticida facendo appello anche alle istituzioni internazionali e i media esteri. "

mercoledì 5 novembre 2008

Scuola per tutti

www.scuolapertutti.net è un bel sito estremamente interessante dove si possono trovare gli ultimi aggiornamenti sulla situazione attuale dopo che la legge Gelmini è passata anche in Senato.
Si trovano notizie locali del VCo ma anche il ddl Gelmini, l'emendamento Aprea, l'ultimo intervento di Cota (Lega) che vuole delegare alle regioni la "patata bollente" della salvaguardia delle sedi di montagna, lo sciopero dei giovani studenti svizzeri che rischiano di vedersi tagliate le scuole di lingua italiana in territorio elvetico e tante altre piccole grandi notizie molto utili
Perchè è adesso che bisogna prestare maggiore attenzione, adesso che tutto sta tornando al silenzio dopo settimane frenetiche di scioperi e contestazioni
Cosa si potrà e si dovrà fare per evitare i tagli della Finanziaria alla scuola collegati alla legge Gelmini?
Anche se, ad essere precisi, non è una legge ma un desisderio di ridurre posti di insegnamento, ma anche di personale Ata ed amministrativo, in modo scriteriato
Ho sempre pensato che la scuola abbia grande bisogno di una trasformazione e di un riammodernamento, ma con la Gelmini non ci sarà nessun miglioramento, nessun innalzamento della qualità della scuola e del livello dell'apprendimento, del livello di preparazione degli insegnanti, di un diverso approccio con le famiglie e del mantenimento dei rapporti con i genitori, soprattutto con quei genitori e con quelle famiglie i cui figli hanno maggiori difficoltà e problemi, di tipo didattico ma anche comportamentale, di disagio sociale e personale
Chissà se riuscirò mai a vedere una scuola italiana finalmente funzionante e competitiva, senza precari a vita, in grado di pensare al futuro delle nuove generazioni, alla loro cultura, ad un loro sviluppo intellettivo ed educativo migliore di quello che hanno attualmente i nostri alunni
Credo proprio di no, e non è pessimismo, il mio, ma la più elementare norma di buon senso e di logica è da anni un optional ai livelli più elevati di coloro che dovrebbe ascoltare noi esperti invece di emettere solo trovate assurde, inadatte, inconcepibili, persino, e destinate a distruggere una scuola che non è sempre ed ovunque fannullona ignorante incolta e quant'altro di discriminatorio e diffamante si possa dire o scrivere sui giornali nei confronti di noi docenti !

domenica 28 settembre 2008

Google PageRank

Ieri sera sono rientrata molto tardi da una gita in Svizzera ma ho aperto ugualmente il PC ed Internet. Sono passata per caso anche in un blog di Libero molto seguito, Blog Penna e Calamaio, dove nell'ultimo post si parla del PageRank di Google
Che cos'è Google PageRank? E' un algoritmo, un valore assegnato in modo individuale ad una pagina di un sito web, ed è determinato principalmente in base al valore delle altre pagine che a queste sono collegate.
Il calcolo assegna iterativamente un indice di merito ad ogni pagina pubblicata su Internet, basandosi principalmente sulla media ponderata dei PR delle altre pagine che la collegano con un link. Il risultato dell'algoritmo matematico si avvicina al concetto umano di "importanza", o popolarità, valorizzando la possibilità di una visita alla determinata pagina
Per saperne molto di più basta passare di
qui , ma in parole semplici posso aggiungere che Google PR serve al controllo veloce della popolarità di un sito. Non dà informazioni esatte sulle pagine che lo linkano, ma da un aiuto immediato per capire il livello di popolarità del sito e per dare una risposta veloce ai risultati dei tuoi lavori SEO.
Per i siti italiani il valore del PR 4-5 indica un sito di media popolarità, un sito 6 rappresenta già un ottimo sito, mentre il 7 è di solito un valore irraggiungibile al normale webmaster, se lo si raggiunge, si deve assolutamente festeggiare!
PR 8-9-10 sono raggiungibili soltanto da grandi aziende multinazionali. Il PR del toolbar è utile anche quando si valuta un sito, per un acquisto o per fare un scambio di link, volendo.
E' importante inoltre sapere che i valori del PR visualizzati sulla Google Toolbar sono aggiornati con frequenza abbastanza bassa ed in modo occasionale, a volte anche a distanza di più mesi, quindi visualizza di solito informazione datata. Il valore del PR reale invece è calcolato molto più frequentemente
Io avevo già scaricato da parecchio tempo la Toolbar di Google, ma non era aggiornata e quindi non aveva la PageRank. Ho scaricato con il download da Google la nuova toolbar, con le opzioni avanzate, ed ora ho la PR che mi permette di vedere quanto sono popolari i blog od i siti che visito
Naturalmente terrò sempre presente che la PR è solo e comunque un algoritmo e che ci sono siti e blog con una PR bassa che a me piacciono e continueranno a piacere moltissimo perchè ritengo che sia altrettanto importante stabilire dei rapporti umani, delle affinità elettive con le persone che scrivono e coltivare la simpatia o l'umanità o l'etica di valori solidi, come il modo di pensare e di essere, fondamentali per me per mantenere contatti continui e lunghi nel tempo con gli altri blogs che frequento abitualmente

martedì 23 settembre 2008

Una Orchidea per l'UNICEF

Il 4 e 5 ottobre 2008 ti aspettiamo in più di mille piazze d'Italia!
Vieni a scoprire l'Orchidea UNICEF,così preziosa, che può salvare la vita a un bambino.

Portati a casa l'Orchidea UNICEF e ci aiuterai a fornire alimenti, vaccinazioni, vitamina A, zanzariere e altri strumenti essenziali per la sopravvivenza dei bambini.

Scegli l'Orchidea UNICEF: è un gesto che vale una vita.
I Volontari UNICEF ti aspettano!

Per conoscere la piazza più vicina, chiama il Numero Verde 800-745000 oppure vai su
www.unicef.it

Con la collaborazionedel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco


Inoltre, dal 22 Settembre al 12 Ottobre invia un SMS al numero 48548 da telefono mobile o fisso: donerai 2 euro

lunedì 25 agosto 2008

Mita

Oggi all'ora di pranzo ho visto, come ho fatto sempre x l'intera estate, la trasmissione di Mirabella su Rai 3. Tra gli ospiti intervenuti che parlavano di arte cultura ed altro c'era anche l'attrice Mita Medici
E' sempre lei, solo un pochino più invecchiata, ma ha fermato il tempo ed è affascinante e colta e veramente piacevole da ascoltare
Ma se vi interessa conoscerla meglio potete passare da lei nel suo blog che io ho scoperto x caso alcuni mesi fa e che mi piace molto!
E se poi vi piace questo blog, vi ricordo che ne scrivo anche un altro, un pochino diverso, che si chiama Non solo Libri!
Vi aspetto anche di là con tanti nuovi post ...
erica

mercoledì 23 luglio 2008

Marina Garaventa

Marina Garaventa ha un blog molto interessante e piacevole, La principessa sul pisello . Marina ha 48 anni e la scorsa settimana ha scritto una bellissima lettera, pubblicata da La Stampa di Torino, al Direttore del giornale. Una lettera che ha ricevuto migliaia di commenti
" Caro Direttore,sono Marina Garaventa, ho 48 anni e sono, più o meno, nella stessa situazione in cui era Piergiorgio Welby: come lui, ho il cervello che funziona benissimo, diversamente da lui, posso ancora usare le mani e la mimica facciale. Come ho seguito il caso Welby, esprimendo la mia opinione, ho seguito il caso, ben più grave del mio, di Eluana Englaro e mi sono «rallegrata» della sentenza che ne sanciva la conclusione, sperando che nessuno si permettesse di intromettersi in un caso così delicato e personale. Non avevo la benché minima intenzione di dire o scrivere alcunché fino all’altra mattina alle 7 quando, ascoltando i primi notiziari, ho sentito tante «cazzate» che mi sono decisa a dire la mia. Io sono abituata a esprimere opinioni, dare giudizi e consigli solo su cose che conosco bene e che ho vissuto personalmente e mi piacerebbe tanto che tutti si regolassero così, evitando di aprire la bocca per dare aria a sentenze basate su mere teorie filosofiche e moral-religiose.
Con queste parole mi riferisco, in particolare, alle recenti «sortite» di alcuni personaggi noti che, in un delirio di onnipotenza, dicono la loro, scrivono lettere patetiche e organizzano raccolte pubbliche di bottiglie d'acqua: le bottiglie, a Eluana, non servono perché sia l'acqua sia la nauseabonda pappa che la tiene in vita e che anch'io ho provato per mesi, le arriva attraverso un sondino. Bando quindi ai simbolismi di pessimo gusto di Giuliano Ferrara, stimato giornalista, e al paternalismo di Celentano, mio cantante preferito. In quanto al mio esimio concittadino, il Cardinal Bagnasco, sarebbe cosa buona e giusta che, prima di esprimersi su quest'argomento, avesse la bontà di spiegarci perché a Welby è stata negata la messa e, invece, il «benefattore» della Magliana, Renatino De Pedis, è sepolto in una nota chiesa romana.
A questo punto, però, siccome neppure a me piace fare della teoria, propongo a questi signori di prendersi un anno sabbatico e offrirlo a Eluana: passare con lei giorni e notti, lavarla, curarle le piaghe, nutrirla, farla evacuare, urinare, girarla nel letto, accarezzarla, parlarle nell'attesa di una risposta che non verrà mai. Sono disponibile anche a mettermi a disposizione per quest'esperimento ma, devo avvisare tutti che, per loro sfortuna, io sono sicuramente meno docile di Eluana e se qualcuno, chiunque sia, venisse per insegnarmi a vivere, lo manderei, senza esitazione, «affanc...».
A sostegno di quanto detto finora, aggiungo che, nonostante io non possa più camminare, parlare, mangiare, scopare e quant'altro, amo questa schifezza di esistenza che mi è rimasta e mai ho avuto il desiderio di staccare la spina del respiratore che mi tiene in vita. Nonostante tutte le mie limitazioni, io ho una vita intensissima: scrivo su alcuni giornali locali, tengo un blog (
www.laprincipessasulpisello.splinder.com), ho un'intensa vita di relazione e, in questo periodo, sto promovendo un mio libro che narra di questa mia splendida avventura. («La vera storia della principessa sul pisello», Editore De Ferrari , Genova).
Sicuramente qualcuno penserà che voglio farmi pubblicità e, in un certo senso, è vero: io voglio, per quanto posso, dar voce a tutti quelli che sono nella mia condizione e non sanno o non possono dire la loro.
Parliamoci chiaro: i malati come me, come Welby ed Eluana, sono già morti! Sono morti il giorno in cui il loro corpo ha «deciso» di smettere di funzionare e hanno ricevuto dalla tecnologia, che io ringrazio sentitamente, l'abbuono, il regalo di un prolungamento dell'esistenza. Ma come tutti i regali, anche questo vuol essere contraccambiato con merce altrettanto preziosa: una sofferenza fisica e morale che solo una grande forza di volontà può sopportare. Nel momento in cui il gioco non vale più la candela il paziente deve poter decidere quando e come staccare la spina. Lo Stato deve garantire la miglior vita possibile a questi malati, tramite assistenza, supporti tecnologici e contributi ma non può arrogarsi il diritto di decidere della loro vita sulla base di astratti principi etici, molto validi per chi sta col culo su un bel salotto, ma che diventano assai stucchevoli quando si sta nel piscio. Eluana non può più decidere ma chi le è stato vicino, nella gioia e nella sofferenza, chi l'ha conosciuta e amata non può dunque decidere per lei, mentre possono farlo persone che, fino a ieri, non sapevano neppure che esistesse?
Io sono pronta a chiedere umilmente perdono se questi signori mi diranno che, nella loro vita, si son trovati in situazioni come la mia o come quella di Eluana e delle nostre famiglie ma, francamente, non credo che la mia ammenda sarà necessaria. Per chiarire meglio la mia situazione rinvio al link di un video:
http://video.google.it/videoplay?docid=-8906265010478046915 Concludo ringraziandola e sperando che voglia dare voce anche a me che parlo con cognizione di causa e non per fare della filosofia. "

venerdì 20 giugno 2008

Ho ricevuto un premio !

Ho ricevuto il premio "Meme (r)evolution" da Fabio di Metamorphosis, che ringrazio molto sentitamente per il gentile pensiero e per la sua amicizia e la sua bravura nel gestire uno dei blog che mi piacciono di più e che leggo sempre con attenzione ed interesse

Indico qui di seguito le regole del Premio:

-bisogna linkare il blog che vi ha dato il meme;

- bisogna linkare altri 6 blog (cifra flessibile) che meritano un premio e, se possibile, spiegare il perchè.

Un blog può ricevere il premio innumerevoli volte!

Chi riceverà il meme potra mettere il banner con la coppa in home page sul lato in modo da far vedere il premio ricevuto a tutti i visitatori!
Per prelevare la coppa cliccare questo link.

A mia volta nomino, per l'amicizia dimostratami e per il loro affetto sempre costante: Artemisia di Message in The Bottle, B.C. , Duccio di Duccio Blog, Marina di Ineziessenziali, Paolo di paolo's blog, Osvaldo C. di Artidee , Salvatore di Doxaliber, Tommaso di Internazionale, Jacques di Eontos, Max di How am I driving e Fabio di Metamorphosis
Grazie a tutti Voi ma anche a tutti i miei lettori e lettrici erica

martedì 17 giugno 2008

Statistiche e Visite

Ho inserito solo alla fine di marzo il bannerino di Histats. com per "scoprire" le visite al blog perchè non ero mai stata particolarmente curiosa di sapere quanto era seguito Pensieri in libertà. Poi, per motivi personali, ho collegato PinL anche a google analithics il 29 maggio
Stasera sono andata a controllare e ho visto che sono ben 35 i paesi del mondo da dove ci si è collegati al mio blog
1. Italy 1.826 viste 2. Switzerland 24 visite 3. Germany 11 viste 4. France 9 visite 5. United States 8 visite 6. United Kingdom 6 visite 7. Sweden 4 visite 8. Spain 4 v. 9. San Marino 2 visite 10. Lithuania 2 v. 11. Russia 2 v. 12. Albania 2 v. 13. Austria 2 v. 14. Canada 2 v. 15. Poland 2 v. 16. Iran 1 visita 17. Macedonia 1 v 18. Peru 1 v 19. Monaco 1v 20. Romania 1 v 21. Vietnam 1 v 22. South Korea 1 v 23. Japan 1 v 24. India 1 v 25. Venezuela 1 v 26. French Guiana 1 v 27. Bulgaria 1 v 28. Chile 1 v 29. Australia 1 v 30. Slovenia 1 v 31. Denmark 1 v 32. Reunion 1 v 33. Slovakia 1 v 34. Netherlands 1 v 35. Estonia 1 v
Quando si scrive un blog o si ha un sito con le statistiche vi è sempre un pizzico di curiosità verso i visitatori che passano a leggere e a visitare
Qui nel blog, alcuni di voi che commentate sono anche mie conoscenze non solo virtuali, mentre altri ed altre sono ormai amici ed amiche di lunga data, ma a me piacerebbe molto anche "conoscere" tutte quelle persone che passano, anche da molto lontano, come dall'isola della Réunion per esempio o dalla Guiana francese, dall'Australia, dal Vietnam...
Spero di avere dei commenti anche da questi "sconosciuti" lettori, o lettrici, e di poterli un giorno unire agli altri amici ed amiche online
grazie e buona notte, o buon giorno, per chi vive nell'altro emisfero !
ericablogger