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lunedì 26 agosto 2013

La Cassazione e il dl sul femminicidio

In questa estate, dove il tormentone peggiore è stato il solito Berlusconi, che condannato non vuole arrendersi al fatto che la legge è uguale per tutti,   la  Cassazione, in una relazione illustrativa sulla nuova  legge sul femminicidio, ha dichiarato che " il decreto segna importanti passi avanti, «prevedendo inedite misure precautelari e meccanismi di tutela della persona offesa» e introducendo come «più rilevante novità» la irrevocabilità della querela. Ma sotto alcuni profili andrebbe rafforzato, in particolare per quanto riguarda il reato di atti persecutori, lo stalking, e le ricadute sui minori, su cui il testo non adotta la stessa «decisione» mostrata per la violenza sessuale."
La Suprema Corte segnala infatti che " suscita «qualche perplessità» il fatto che il testo non abbia previsto un’aggravante per il reato di atti persecutori commessi in presenza di minori analoga a quella predisposta per i maltrattamenti commessi alla presenza di minori di 18 anni. Per quest’ultimo caso, ossia per la cosiddetta «violenza assistita», il testo stabilisce infatti l’aumento di un terzo della pena, soppesando quindi «il complesso di ricadute di tipo comportamentale, psicologico, fisico, sociale e cognitivo, nel breve e lungo termine, sui minori costretti ad assistere ad episodi di violenza domestica e soprattutto a quelli di cui è vittima la madre». «Qualche perplessità invece   potrebbe suscitare la mancata previsione di analoga aggravante con riguardo al reato di atti persecutori, che presenta ugualmente natura abituale e la cui consumazione può dunque obbligare  minori ad assistere a comportamenti parimenti pericolosi per il loro corretto sviluppo psicologico».

Troppo spesso, e anche in questi ultimi mesi purtroppo è successo , le vittime innocenti dei femminicidi sono i figli delle donne uccise, che in molti casi devono assistere alla morte violenta delle madri
Bambini e bambine anche piccoli che restano soli nel dolore e nella disperazione. Spesso sono affidati a famiglie estranee e i loro drammi si svolgono lontano dai riflettori della cronaca quotidiana

domenica 20 gennaio 2008

L'amore a quattro mani


"Così breve é il nostro Cammino
in questo sogno.
Il mondo di una rosa.
Ma noi lo rendiamo Immenso
Con soste di lunghi dolci baci
Sulle foglie aperte."
XV sec.a.C.


Cogli questo piccolo fiore
e prendilo.
Non indugiare!
Temo che esso appassisca
e cada nella polvere.
Non so se potrà trovare
posto nella tua ghirlanda,
ma onoralo con la carezza pietosa
della tua mano
e coglilo.
Temo che il giorno finisca
prima del mio risveglio
e passi l'ora dell'offerta.
Anche se il colore è pallido
e tenue è il suo profumo
serviti di questo fiore
finché c'è tempo
e coglilo.
R. Tagore


A San Valentino uscirà il film Parlami d'amore, tratto dal libro omonimo scritto da Carla Vangelista,53 anni, e Silvio Muccino, 25. E' la storia di un amore che pare impossibile ma che invece si rivela possibilissimo tra una donna di una quarantina d'anni, colta, ricca, sposata bene, e un ragazzo di vent'anni, sballato e ribelle, cresciuto in una comunità per drogati dove è stato abbandonato dai genitori, che è convinto di amare senza rimedio una coetanea viziata e distratta.
Una storia cinematografica ma anche nella vita di tutti i giorni è sempre più frequente ormai che donne adulte si innamorano di uomini più giovani di loro
Succedeva anche una volta, ma tutto restava nel più assoluto segreto ed erano poche eccezioni rispetto alla norma.
Come Sibilla Aleramo, per esempio. A 18 anni mi regalarono il suo Diario, un tomo spesso e complesso, che raccontava la sua storia d'amore di donna già molto matura ed in là con gli anni, come si soleva dire allora, con un giovanissimo poeta. Pagine e pagine segrete da lei scritte per anni, la passione x quest'uomo, le sue crisi di gelosia, l'ossessione x un amore che la trascurava e la tradiva, la paura di perderlo, le sue scenate, le lacrime, i pentimenti, gli abbandoni e poi il ritornare di nuovo insieme, con i dubbi, le ansie, le gioie di un amore difficile e complesso, ma mai sopito
Ricordo ancora quanto fece scandalo la storia d'amore tra l' ormai anziana attrice di teatro Paola Borboni, che da giovane era stata una bellissima donna, una delle prime o forse la prima a spogliarsi sulla scena, in un'epoca puritana, bacchettona ed ipocrita di inizio 900, e Bruno Vilar, originario di Gravellona Toce, una cittadina del VCO, più giovane di lei di molti anni. Le pagine dei nostri giornali locali scrissero fiumi di inchiostro sulla loro storia e guadagnarono come mai avevano guadagnato, soprattutto quando i due si sposarono, ma anche dopo, quando la loro storia d'amore finì tragicamente xchè lui morì in un incidente d'auto
Tutti quelli che avevano malignato che Villaraggia ( questo era il suo vero cognome) l'avesse sposata solo x i soldi, rimsero con un palmo di naso alla notizia della scomparsa improvvisa del giovane marito e al dolore infinito e sconsolato di lei
E poi ci sono state altre storie d'amore, da Franca Valeri alla De Sio, che ha avuto una storia lunga e importante con un uomo di oltre dieci anni più giovane, un grande amore finito all'improvviso xchè lui l'ha lasciata, fino alla Lollobrigida con un aitante, ricco bello e misterioso, giovin spagnolo!
Ma ultimamente tante donne adulte, quelle comuni che non appartengono al mondo dello spettacolo, si innamorano di uomini molto più giovani
Secondo me, questo sicuramente succede perchè la nostra società è ormai molto più libera dal provincialismo, dai pregiudizi, da un modo di pensare ristretto, borghese e perbenista
Oggi le donne vanno a lavorare, sono indipendenti, sono libere di scegliere la vita che vogliono fare senza troppi impedimenti e costrizioni; si sono riprese anni di vita che erano sempre stati loro tolti , xchè tanto spesso fino a pochi anni fa una donna di 40 anni veniva considerata vecchia, x esempio, mentre attualmente una quarantenne è ancora decisamente giovane, bella, attraente !
X secoli gli uomini anche anziani hanno sposato ragazze giovanissime e nessuno ha mai detto nulla, anzi!, ma una donna era già zitella prima dei venticinque-trent'anni e le si negava in pratica il diritto all'amore dopo quell'età
Mi sono sempre chiesta chi abbia stabilito x secoli che la vita sessuale, amorosa, professionale di una donna dovesse essere tanto più breve di quella di un uomo
Ma in effetti e' più facile o più difficile vivere con un uomo più giovane ? e che cosa unisce due persone di età così "lontana" oltre all 'amore, quel sentimento che accomuna un uomo ed una donna tanto spesso così diversi anche quando hanno la stessa età?
Una intesa amichevole, il carattere, quel feeling che nasce da una simpatia immediata e reciproca, da idee simili, dall'intelligenza, dalla cultura, dal modo di rapportarsi e di essere di lei o di lui, dal rispetto, dalla sensibilità, dalla tolleranza reciproca?
Io penso che se ci si innamora di un uomo molto più giovane si rischia molto di più di essere lasciate, ma penso anche che una unione così insolita può anche rivelarsi molto più solida di un'unione "normale" in qualche caso
L'amore è un momento magico ma talvolta è proprio solo un momento, un momento di passione e di follia, e quando finisce restano la sofferenza ed il dolore, e non c'è età x sentirsi sole inutili vecchie ed abbandonate, se il tuo lui ti lascia, soprattutto se ti lascia x una molto più giovane
Come non c'è età x sentirsi stanche, annoiate e sprecate con un partner coetaneo, nevrotico, afflitto dal lavoro, distratto e tremendamente prevedibile!
" L'amore non deve implorare e nemmeno pretendere, l'amore deve avere la forza di diventare certezza dentro di sé.Allora non è più trascinato, ma trascina." Herman Hesse

lunedì 12 novembre 2007

Meditano, le sfingi

...meditano, i nobili atteggiamenti delle grandi sfingi allungate in fondo a solitudini che sembrano addormentarsi in un sogno senza fine Ch.Baudelaire
Esistono due modi per sfuggire alle miserie della vita: la musica e i gatti A.Schweitzer

domenica 11 novembre 2007

Vieni sul mio cuore...

Vieni sul mio cuore innamorato, mio bel gatto : trattieni gli artigli e lasciami sprofondare nei tuoi occhi belli, misti d'agata e metallo Ch. Baudelaire

giovedì 21 giugno 2007

Avevo...


Avevo una scatola di colori, brillanti decisi e vivi
avevo una scatola di colori,
alcuni caldi, alcuni molto freddi.
Non avevo il rosso per il sangue dei feriti,
non avevo il nero per il pianto degli orfani,
non avevo il bianco per il volto dei morti
non avevo il giallo per le sabbie ardenti.
Ma avevo l'arancio per la gioia della vita,
e il verde per i germogli e i nidi,
e il celeste per i chiari cieli splendenti
e il rosa per il sogno e il riposo.
Mi sono seduta e ho dipinto la pace.

Tali Sarek, bambina di 12 anni del Medio Oriente
grazie a Chiara che mi ha inviato la foto e la poesia. La Pace in Medio Oriente è lontana e i morti e la morte di tanti innocenti sono troppo spesso sotto ai nostri occhi indifferenti ...

venerdì 25 maggio 2007

Tempo


Ti auguro Tempo
Non ti Auguro un Dono qualsiasi
ti auguro soltanto quello che i più non hanno
Ti Auguro Tempo, per divertirti e per ridere
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa
Ti Auguro Tempo, per il tuo Fare e per il tuo Pensare
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri
Ti Auguro Tempo, non per affrettarti e correre
ma tempo per essere contento
Ti Auguro Tempo, Non Soltanto per Trascorrerlo
ti auguro tempo perchè te ne resti
tempo per stupirti e per fidarti
e non soltanto per guardarlo all'orologio
Ti Auguro Tempo per Toccare le Stelle
e tempo per crescere, per maturare
Ti auguro Tempo per Sperare
nuovamente e per amare
non ha più senso rimandare
Ti Auguro Tempo per trovare te stesso
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come dono
Ti auguro Tempo anche per perdonare
Ti Auguro Tempo
tempo per la vita
poesia indiana
stamattina Patrizia, la mia collega di sostegno, mi ha regalato questa poesia molto bella
spesso arrivo alla fine di una giornata e mi rendo conto che non ho avuto il tempo x fare qualcosa o x scambiare due parole con qualcuno che avrei voluto sentire
il tempo se ne va veloce e con lui se ne vanno inesorabili gli anni gli affetti le amicizie gli amori
tutte le cose belle ed importanti della nostra vita devono sempre far parte di noi e devono essere vissute, non diventare solo dei ricordi sfumati e lontani
quando il lavoro mi impedisce di avere il mio tempo libero, come adesso che sono alla fine delll'anno scolastico, cerco sempre e comunque di ritagliarmi qualche attimo di tempo libero xchè non voglio lasciare a domani quello di cui posso gioire oggi
domani potrebbe anche essere troppo tardi ...
buon fine settimana erica
dopo tanti anni domenica e lunedì io tornerò ai seggi elettorali, questa volta però come rappresentante di lista invece di semplice scrutatore o segretaria
un 'altra esperienza nuova da aggiungere al mio tempo che passa ...
la foto è stata scattata da me parecchi anni fa a Orta ed è di mia proprietà come tutte le altre foto personali del blog e del mio sito

mercoledì 23 maggio 2007

Le Chat

...viens, mon beau chat, sur mon coeur amoureux,
retiens les griffes de ta patte,
et laisse-moi plonger dans tes beaux yeux,
mêlés de métal et d'agate...
Ho incontrato questi bellissimi versi di Charles Baudelaire nel web
Sono le parole d'amore che il poeta francese dedica alla donna amata, che viene paragonata ad un bel gatto
un gatto che deve trattenere le unghie della zampa x non graffiare il cuore innamorato dell'autore, che chiede a questa donna-gatto il permesso di lasciarlo immergersi nei suoi begli occhi metallici d'agata
L'amore di Baudelaire era una bellissima donna sensuale, simile ad un gatto, dallle mille sfaccettature, imprevedibile ed affascinante, dolce e tenera, aggressiva e graffiante, gelosa e passionale, a seconda del momento e della situazione
un amore difficile ma non impossibile, un grande amore che permise all'uomo di scrivere alcuni tra i versi poetici più belli della poesia di tutti i tempi

domenica 20 maggio 2007

Il Cantico dei Cantici

Ieri sera ho fatto un giro veloce veloce tra i blog amici e in quello di Chiara ho letto il suo post sul Cantico dei Cantici. Ecco i versi che lei ha scelto
"Prendimi per mano e corriamo. Portami nella tua stanza,o mio re.Godiamo insieme,siamo felici.Il tuo amore è più dolce del vino. A ragione le ragazze s'innamorano di te!"
"Alzati, amica mia, mia bella e vieni! Ecco, l'inverno è passato,cessata è la pioggia, se n'è andata.Riappaiono i fiori sulla terra, è giunto il tempo della canzone, e la voce della tortora si ode sulla nostra terra.Il fico emette le sue prime gemme,e le viti in fiore esalano profumo.Vieni, mia colomba,fammi vedere il tuo viso,fammi udire la tua voce:la tua voce è dolce,il tuo viso incantevole."(Cantico dei Cantici, capitolo 1)
Io ho scoperto questo bellissimo poema in versi molti molti anni fa e ogni tanto torno a rileggerlo xchè mi piace sempre e sempre provo sensazioni positive ed intense nel leggerlo
Il Cantico dei Cantici è una parte della Bibbia talvolta poco conosciuta, anche xchè chi si avvicina alla lettura dell' Antico Testamento non immagina di certo di trovarci anche un poema d'amore
La Chiesa ce lo presenta come il Poema dell'Amore di Dio x il suo Popolo ma in effetti i versi fanno pensare all'amore di un uomo e di una donna, al loro profondo desiderio ed alla loro sensualità
Qui non vi è peccato o tentazione come in Adamo ed Eva, che attirata dal serpente mangiò il frutto proibito dal Signore, la mela, e di conseguenza furono cacciati entrambi dal Paradiso terrestre, ma una profonda intesa tra due esseri felici e la terra del latte e del miele, i pascoli e le viti e gli altri frutti del Medio Oriente o della Palestina, i delicati uccelli come le tortore o le colombe e la bellezza dei due innamorati. I loro sentimenti sono puliti e la loro sensualità è compagna del loro amore. Niente di strano xchè quando due persone sono profondamente unite da un amore intenso anche la sensualità ed il sesso sono parti integranti dei loro sentimenti. Questo insieme di amore umano e spirituale è x me uno dei più grandi poemi mai scritti dalla mano di un uomo

sabato 7 aprile 2007

lettera ai bambini

Lettera ai bambini
E' difficile fare le cose difficili:
parlare al sordo,
mostrare la rosa al cieco.
Bambini imparate
a fare le cose difficili:
dare la mano al cieco,
cantare per il sordo.
liberare gli schiavi che si credono liberi.
Gianni Rodari Parole per Giocare 1979

venerdì 9 marzo 2007

Donne e Poeti

Guido Gozzano, nel 1907, osservando un gruppo di signore al caffè "Baratti e Milano" in piazza Castello a Torino compose Le Golose :
io sono innamorato di tutte le signore che mangiano le paste nelle confetterie
signore e signorine, le dita senza guanto, che nello scegliere la pasta, quanto ritornano bambine! e quegli aromi acuti, strani, commisti troppo di cedro, di sciroppo, di creme, di velluti
e l'improvviso desiderio maschile di farvici da presso, baciarvi ad una ad una, o belle bocche intatte di giovani signore, baciarvi nel sapore di crema e cioccolatte

La bellezza di un volto amato non sfiorisce agli occhi dell'innamorato vero, anche quando su quel viso si depongono le tracce dell 'autunno della vita. Tommaso Moro

Mai fidarsi di una donna che dice la sua vera età. Una donna capace di dire quello è capace di tutto. Oscar Wilde

Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come nuda carne delle notti d'estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inacessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro.
Nazim Hikmet (1948)
Oscar Wilde non è mai stato un grande appassionato delle donne, si sa, ma lui non sa quanto è bello dire la vera età che si ha xchè, se non la si dimostra fisicamente, poi tutti ti dicono : " però, li porti bene, gli anni. Te ne davo di meno ...!!! ". E se si hanno gli occhi verdi, che sprizzano gioia e serenità, il fascino femminile diventa molto più intenso...
Manca solo un grande amore, il grande amore, che duri eterno nel tempo e rimanga intatto anche quando sfioriranno gli anni e due cangianti occhi verdi ...ma quello è molto più difficile da incontrare. Ahimé!

lunedì 12 febbraio 2007

Amore Single !

balliamo nel buio
sino a che si spegne la luce
balliamo nel buio
e ben presto è la fine
volteggiamo stupiti di essere qui
il tempo fugge
oggi ci siamo
domani no...
cercando la luce
di un nuovo amore
che rischiari la notte
ho te
amore
e
insieme
possiamo affidarci alla musica
ballando nel buio....
Si può amare ma non essere amati, si può amare l'amore senza avere un amore...
A tutti i single e a tutte le single che il 14 febbraio non festeggeranno la Giornata , sempre più commerciale, dell' Amore con un o una partner, e che saranno quindi soli e sole, dedico la poesia e le rose qui sopra
Io sono una single felice e vivo in pace e in amore con me stessa e con il resto del mondo
spero che anche voi single siate ugualmente felici e se non lo siete, pensate a tutti e a tutte i/le non single che sono insieme ma che sono soli/sole ugualmente xchè a volte si può essere più soli in compagnia !!!
e non è un giorno di festa commerciale che aiuta un amore a crescere e a vivere eterno x tanti giorni a venire ... un amore ha bisogno di alimentarsi un pochino alla volta, ogni giorno di più, nell'affetto nella gioia nel rispetto reciproco, nella speranza che anche il suo amore sia intenso e profondo in egual misura e cammini parallelo accanto, sempre e comunque, nella buona e nella cattiva sorte, nel dolore e nella serenità, nella buona e nella cattiva salute...
se non c'è questo amore, meglio soli, meglio sole che infelici in due !

lunedì 15 gennaio 2007

Il silenzio

Il silenzio è uno dei misteri dell'amore
Sono continuamente torturato dal gran parlare della gente.
Un torrente di parole, parole,parole: il puro e semplice lavorio di menti irrequiete e cuori gorgoglianti sciorinato senza alcun filtro di consapevolezza mi procura una vera sofferenza
Depongo la parola che vorrei pronunciare nel cuore stesso del silenzio:il silenzio conserva tutto ciò che diciamo con sentimento, con fervore, con fede.
E il silenzio porta le nostre preghiere ovunque vogliamo, o le eleva a Dio.
Quando l'anima dimora nella regione delle intense emozioni, va perduto il potere della parola
Quando il nostro cuore si trasforma in un piccolo mondo, preferiamo star soli
Kahlil Gibran
Meglio restare muti sul ciglio dell’abisso del male. Muti. Senza l’obbligo di schermirsi, né tanto meno di rispondere, di fronte ai pescecani che, nello spasimo fervoroso di documentare ogni minima increspatura della fronte o incrinatura della voce, ci incalzassero fin sulla porta di casa per chiedere: «Ma lei perdona?». A chi dovremmo confidare i moti più intimi e privati del nostro cuore? A chi ci vorrebbe trasformare in un fotogramma compassionevole, edulcorato e consolatorio, all’interno di una trama da film dell’orrore? E se invece volessimo scegliere l’atteggiamento della iena che rimugina vendetta, verremmo ugualmente collocati nella sceneggiatura, ma nella parte opposta. Come in un film di guardie e ladri, come nella semplificazione di chi riduce tutto allo schema dei buoni e dei cattivi.
Meglio stare in silenzio. E come unico compagno, il dolore. Il dramma che è solo e soltanto nostro. Senza concedere al carnefice neanche l’onore del nostro odio. Tagliare tutto, ogni considerazione, ogni minimo segno di rapporto con chi ci vuole trascinare nel suo abisso. Scegliere l’indifferenza come forma di totale distacco, ma soprattutto come difesa del nostro spazio che non deve essere contaminato dalla seppur minima presenza, fosse anche quella del ricordo non rancoroso, della belva che ci ha fatto del male. Dicono che ci voglia coraggio per perdonare. Forse però ne occorre di più per restare immobili nella propria volontà di restare uomini, senza concedere nulla a chi uomo non dimostra di esserlo. Ne occorre di più per contrastare la più che spiegabile tentazione di farsi giustizia da soli.
Meglio restare nel silenzio, senza essere raggiunti dagli schiamazzi televisivi. Quando il sangue gronda, si slegano le gabbie degli psicanalisti e degli esperti di «nera» e si dà inizio al nuovo gran ballo sciamanico intorno al copione, introdotto dall’ovvia amenità secondo cui «a volte la realtà supera la fantasia». Tutto viene ridotto all’hic et nunc, tutto deve essere analizzato adesso. Anche l’odio o il perdono devono essere proclamati ai quattro venti. Ora, subito. Ma esistono percorsi interiori che sono lunghi come la vita. E soprattutto esistono fatti più grandi, circostanze più misteriose. Come la morte. Meglio stare soli e in silenzio, a ripensare alle parole di Rosaria Schifani, moglie di un agente della scorta di Falcone. «Uomini della mafia, io vi perdono, però voi vi dovete mettere in ginocchio, se avete il coraggio di cambiare». Una pausa. Poi l’imprevedibile. O il realistico: «Loro non cambiano, non vogliono cambiare».
Mina La Stampa 14 gennaio 2007

Sarebbe veramente ora di stendere un velo di pietà e di silenzio sulle morti x impiccagione in Iran e sulle morti di Erba. Giornali e televisioni ci hanno sguazzato fino alla nausea e le parole sono state sprecate, all'infinito, x dire tutto e l'opposto di tutto. Basta, x favore, basta !
Io spengo la TV, cambio canale, giro pagina, xchè non reggo più quel continuo martellamento di parole ed immagini assillanti, veramente eccessive, come un bombardamento infinito ...
La scorsa settimana si è suicidato, buttandosi dal ponte nel fiume Strona, qui in periferia, il papà di una mia ex alunna che aveva solo 54 anni e la sua agonia è stata atroce. Venerdì se ne è andata, dopo 9 mesi di malattia incurabile, a soli 56 anni, una mia ex collega
due vite, due intelligenze, due persone che avrebbero ancora potuto dare molto ma che x motivi diversi si sono spente
una perdita x noi che li conoscevamo, una perdita x i loro familiari
ma la vita purtroppo è anche questo
e il silenzio aiuta a riflettere, aiuta a sentirli comunque ancora vicini, ancora qui con noi
il silenzio ed una preghiera x loro xchè siano felici ovunque siano andati , lassù nel silenzio eterno !

giovedì 2 novembre 2006

L'amore non svanisce mai

La morte non e' niente,
io sono solo andato nella stanza accanto.
Io sono io.
Voi siete voi.
Cio' che ero per voi lo sono sempre.
Parlatemi come mi avete sempre parlato.
Non usate un tono diverso.
Non abbiate l'aria solenne o triste.
Continuate a ridere di cio' che ci faceva ridere insieme.
Sorridete, pensate a me, pregate per me.
Che il mio nome sia pronunciato in casa come lo e' sempre stato.
Senza alcuna enfasi, senza alcuna ombra di tristezza.
La vita ha il significato di sempre.
Il filo non e' spezzato.
Perche' dovrei essere fuori dai vostri pensieri?
Semplicemente perche' sono fuori dalla vostra vita?
Io non sono lontano, sono solo dall'altro lato del camino.
charles peguy

Oggi e' il due novembre, il giorno dei morti. Nel ricordo di tutte le persone amate che non ci sono piu', ma che sempre sono qui con me nei ricordi e negli affetti profondi, ho ritrovato questa bellissima poesia di Peguy e spero che chiunque la leggera' riannodera' i fili dell'amore e dell'affetto con i propri cari, che non sono andati lontano, ma sono solo dall'altro lato del camino... l'amore non ha confini e non ha limiti, neppure quando la morte passa e se ne va a braccetto con chi ami e vorresti che restasse con te x sempre, nell'eternita' di una lunga vita felice e serena !

domenica 22 ottobre 2006

La canzone dell'amore perduto

Con la nascita di alcuni blog privati e dei blog di alcuni quotidiani, La Stampa, la Repubblica, l'Espresso, a partire dal novembre 2005, in particolare, ho avuto la possibilita' di esprimermi non solo nel mio blog EricaBlog,che era nato molto prima, nel gennaio 2005, ma anche in altri, che ho scoperto da sola o che mi hanno scoperta e cercata, dove spesso commento e scambio pensieri ed opinioni personali e che sono molto interessanti xche' le idee e gli argomenti sono sempre vari ed eterogenei Questi blog non sono blog di hobbistica creativa, sono blog che trattano di politica, di sociale, di interessi personali, di attualita', di cultura di sport e tanto altro

Recentemente, x esempio, esprimendo un' opinione sulla musica attuale nel blog del suo giornale on line, Andrea-E. ed io abbiamo scoperto di avere la stessa passione x De Andre'
Andrea ha pubblicato poi nel suo blog personale La canzone di Marinella, famosa e bellissima e sicuramente conosciuta da tutti
Io ho invece cercato in un vecchissimo quaderno, che usavo ai tempi dell'universita' x ricopiare poesie canzoni o pensieri incontrati nei libri che leggevo, xche' gia' allora avevo la passione di scrivere e soprattutto di leggere,moltissimo, ancora piu' di adesso, La canzone dell'amore perduto, una delle piu' belle secondo me e legata ai ricordi di momenti lontani, felici o tristi che fossero e comunque passati ormai

Ma ho ritrovato anche le parole di altre due sue canzoni d'amore , che non ricordavo piu' e che sono altrettanto belle, soprattutto se, chiudendo gli occhi, si ritorna con la memoria a quella magica voce unica di Fabrizio che le cantava con tanta passione e una musica dolce e struggente, e la splendida Il Pescatore, altrettanto conosciuta e famosa, come Marinella o La guerra di Piero o Bocca Di Rosa
Sono un pensiero speciale a tutti e tutte voi che mi leggete, e ad Andrea naturalmente!

La Canzone dell'Amore Perduto

Ricordi
sbocciavan le viole
con le nostre parole
Non ci lasceremo mai
mai e poi mai
Vorrei dirti ora le stesse cose
ma come fan presto
amore
ad appassire le rose
cosi' per noi...
L'amore che strappa i capelli
e' perduto ormai
non resta che qualche svogliata carezza
e un po' di tenerezza...
E quando ti troverai in mano
quei fiori appassiti di un aprile non lontano
mi rimpiangerai
Ma sara' la prima che incontri per strada che ti coprira' d'oro
per un bacio mai dato per un amore morto...

Valzer Per Un Amore

Quando carica d'anni e di castita'
fra i ricordi e le illusioni
del bel tempo
che non ritornera'
troverai le mie canzoni
nel sentirle ti meraviglierai
che qualcuno abbia lodato le bellezze
che allor piu' non avrai
e che avesti nel tempo passato
Ma non ti servira' che per piangere
il tuo rifiuto del mio amor
che non tornera'
Ma non ti servira' piu' a niente
non ti servira'
che per piangere sui tuoi occhi
che nessuno piu' cantera'
Vola il tempo
lo sai che vola e va'
forse non ce ne accorgiamo
ma piu' ancor del tempo
che non ha eta'
siamo noi che ce ne andiamo
E per questo io ti dico
amor, amor
Io ti attendo ogni sera
ma tu vieni
non aspettar ancor
vieni adesso finche' e'
primavera ...

La Stagione del Tuo Amore
La stagione del tuo amore
non e' piu' la primavera
ma nei giorni del tuo autunno
ha la dolcezza della sera
Se un mattino tra i capelli
troverai un po' di neve
nel giardino del tuo amore
verro' a cogliere il bucaneve
Passa il tempo sopra il tempo
ma non devi aver paura
sembra correr come il vento
pero' il tempo non ha premura
piangi e ridi
come allora
ridi e piangi
e ridi ancora
ogni gioia, ogni dolore
puoi ritrovarli
nella luce di un'ora...