Visualizzazione post con etichetta amici. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta amici. Mostra tutti i post

lunedì 6 aprile 2009

6 aprile 2009, il terremoto

Oggi è il mio compleanno, con gli auguri di mia mamma, dei miei alunni, che si sono ricordati anche se io non avevo detto nulla, dei blogger di Libero e di chi mi conosce da tanto tempo, ma le immagini terribili del terremoto in Abbruzzo mi resteranno a lungo nel più profondo del cuore con tanta tanta tristezza
Ho rivisto le immagini che avevo fatto in un bellissimo viaggio estivo in terra abbruzzese, alcuni anni fa, inserite nel mio sito, e le parole che vi avevo aggiunto.
Quanta angoscia per tutte quelle persone senza casa ormai, per i feriti ed i morti...
Ma non è possibile, mai, fare prevenzione, qui in Italia, ed evitare queste disgrazie annunciate???
La speranza che anche la blogger Anna , che vive a L'Aquila, stia bene si mescola con la mia costernazione dopo che ho letto nel suo blog il post da lei scritto alla fine di marzo : Il Terremoto
Una settimana fa Anna raccontava del forte terremoto di quel giorno, del suo terrore e del fatto che aveva dormito in macchina in preda alla paura !!!
Una settimana fa c'era già stata una forte scossa sismica a L'Aquila ma tutto era passato sotto silenzio
Perchè? Perchè nessuno si è preoccupato allora ???
Ora possiamo solo piangere con le vittime del terremoto, indignarci per un'ennesima tragedia annunciata da ben due mesi di scosse sismiche e pregare per i morti
e sperare che non si ripeta troppo presto un'altra volta, altrove...con tutto quel dolore, quella distruzione e quelle morti angoscianti

sabato 6 dicembre 2008

0.03

Sono scoccate le ore 0.03
E' iniziato un nuovo giorno. Sabato 6 dicembre
E' stata una lunga giornata di lavoro con l'intero pomeriggio passato a scuola per i consigli di classe di tre classi
Dalle 2 alle 5 e mezzo a stare seduta su una sedia a discutere di voti ,di comportamento, di profitto, di gite da fare o da non fare perchè...con i colleghi di corso e poi a parlare con le mamme rappresentanti di una prima...
e avere tutt'altro per la testa
e non avere nessuna voglia di essere lì
E questa sera ho visto la Tv, prima gli episodi di Close to Home e poi l'ultima puntata di I migliori anni con Carlo Conti e tanti cantanti e tante canzoni bellissime di un passato lontano quando ascoltavo sempre la musica e seguivo i miei idoli del momento, quegli idoli che stasera erano lì in Tv, invecchiati e spesso così cambiati, alcuni con delle voci ancora bellissime, altri la cui voce non era più così forte e limpida come una volta ma che ancora mi hanno fatta commuovere e sognare...
Io adoro quelle canzoni di una volta, le canzoni della mia gioventù e maturità, indimenticabili, e che ho raramente cantato perchè sono stonatissima...
E poi ho aperto il PC, tardissimo, perchè non ho sonno e non riesco ad addormentarmi, anche se sono stanca morta...
ed ho una grande tristezza nel cuore
Stamattina prima di entrare a scuola sono passata nel bellissimo negozio di articoli per regalo della piazzetta in centro, di fronte al lago, un lago molto invernale, senza sole, liscio e cupo ed immobile nel freddo mattutino
Tutto è in vendita in saldo per fine attività e ne ho approfittato per acquistare alcuni articoli molto belli e raffinati che mi serviranno per creare
Conosco la proprietaria del negozio da 13 anni. Ho pensato che chiudesse perchè ormai era arrivata all'età della pensione e del meritato riposo da passare nei migliori anni della vita, quelli dell' anzianità, con il marito ed i nipoti
Quel marito che conosco tanto bene perchè è il medico che mi ha curata 13 anni fa quando sono caduta da una scala in giardino e mi sono lacerata la cartilagine della rotula
Ricordo quel lunedì mattina, dopo una nottata di dolore e di sofferenza, l'arrivo in ospedale, la radiografia d'urgenza e poi il reparto di traumatologia al secondo piano e quel medico gentile, non tanto giovane, che mi ha detto subito che era un bel guaio quello che aveva avuto il mio ginocchio e che bisognava di certo operarlo
E poi con calma e tranquillità ed un bel sorriso mi aveva chiesto se ero sposata...
Ho capito subito cosa voleva sapere
Gli ho risposto che non ero sposata, che nessuno mi aveva usarto violenza ma che ero caduta il giorno prima da una scala in giardino
Che era venuto subito il medico del pronto soccorso, ma non si era reso conto della gravità della caduta, e che comunque poteva chiedere a mia mamma che aspettava fuori in corridoio
Ci siamo capiti ed intesi subito bene ed era tanto in gamba a seguire i pazienti, simpatico gentile e paziente
E quando sei mesi dopo ho avuto nuovi seri problemi al ginocchio mi ha fatto fare la risonanza magnetica e poi il laser perchè avevo le incrinature ai menischi
E mi faceva passare in ospedale quando potevo io, nelle mie ore buche, perchè i suoi orari di visita non combaciavano con il mio lavoro!
Un uomo disponibile e sensibile ai problemi altrui... piuttosto raro nel mondo dei camici bianchi in effetti
Quando negli anni successivi passavo in ospedale per mio papà e lo incontravo mi fermavo sempre a fare due chiacchiere con lui e spesso rideva perchè si ricordava di quando, uscita dalla sala operatoria, avevo detto al giovane medico che mi aveva fatto l'artroscopia, e che stava cercando di svegliarmi, visto che avevo avuto una reazione allergica al farmaco e mi avevano dovuta addormentare il più in fretta possibile, che i medici erano ....
Cosa effettivamente io abbia detto al dottore giovane non lo so perchè io mi sono risvegliata 3 ore dopo con tutti gli effetti peggiori dell'anestesia, ma doveva essere qualcosa di molto curioso ed insolito perchè rideva come un matto ...
Stamattina invece sua moglie era desolata e sconvolta perchè lui sta facendo le trasfusioni ed è ammalato
Molto ammalato purtroppo
Quando la malattia arriva nella vita di una persona ad essere colpiti e stravolti lo sono anche i familiari che devono combattere pure loro con il dolore e la sofferenza e gli stravolgimenti provocati da un drastico cambiamento delle abitudini quotidiane
Ma quel dolore e quella tristezza profonda stamattina sono state anche un po' mie ed ho condiviso con questa signora gentile e colta quella disperazione che era stata mia quando mio papà era gravemente ammalato
E quel dolore e quella tristezza mi sono rimasti addosso per l'intera giornata
Quando avrei voluto essere sola ma invece sono dovuta restare insieme con gli altri a lavorare
Lui mi ha aiutato tanto in quei momenti difficili in cui non potevo muovere il ginocchio come volevo e non potevo più portare i tacchi alti, non potevo più tornare a sciare, non potevo più fare quello che avevo fatto per 39 anni della mia vita
Io non posso fare nulla per lui se non essere vicino a lui ed a sua moglie con l'affetto e la speranza che si riprenda e possa vivere ancora a lungo con chi gli vuole tanto bene...
Buona notte e buon weekend dell'Immacolata erica

lunedì 29 settembre 2008

Una lettera al Sindaco di Roma

Raccolgo il desiderio del mio amico blogger Duccio e pubblico, per conoscenza, questa lettera che è stata inviata al Sindaco di Roma

Al Sindaco di Roma On. Gianni Alemanno
Onorevole Sindaco, purtroppo per la gloriosa storia antifascista della nostra città, medaglia d’Oro alla Resistenza, apprendiamo da manifesti appesi per le strade di Roma che anche quest’anno l’organizzazione fascista Forza nuova svolgerà il suo “Campo d’Azione”, momento di aggregazione per i giovani di estrema destra che da 5 anni imperversano nella nostra regione, fino ad arrivare sul suolo della nostra città.
La Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani di Roma reputa inconcepibile e vergognoso che sia dato anche solo uno spazio a idee che richiamano il momento più buio e drammatico della storia della nostra nazione e che, a maggior ragione, vengano tollerate iniziative che sono uno smacco alla democrazia che lo stesso Presidente della Camera, facente capo al suo stesso partito e quindi di certo lontano anni luce dalle nostre posizioni, ha tenuto a sottolineare.
Già da due anni la FGCI di Roma e del Lazio chiedono che questi “Campi d’odio e di violenza culturale” siano annullati in qualunque luogo della nostra regione essi vengano organizzati, senza alcuna risposta in merito.
Vorremmo rivendicare la nostra Carta Costituzionale come unico baluardo contro la disgregazione degli ideali democratici e antifascisti che si perdono per la carenza informativa e per l’assopimento politico che vuole far credere che “gli estremi sono uguali” e che noi riteniamo frase inaccettabile, perché se noi e lei possiamo discutere politicamente di una questione come questa è grazie alla lotta partigiana che ha liberato l’Italia dal nazifascismo e non di certo grazie a chi ha governato l’Italia per 20 anni tappando la bocca alla libertà di parola, di stampa, di pensiero.
Quindi, Onorevole Sindaco, pur nella battaglia che noi politicamente continueremo a farle contro un programma che non condividiamo in nessun punto e che sta dimostrando giorno dopo giorno tutte le sue lacune, oggi Le chiediamo da amministratore democraticamente eletto dai cittadini di questa città di non permettere lo svolgimento del “Campo d’Azione” di Forza Nuova del 3-4-5 ottobre presso Casa Montag, luogo all’interno del quale si respira quotidianamente un clima d’odio, di violenza, di xenofobia e di revisione completa e orrenda della nostra storia Repubblicana.
Distinti saluti,
La Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani Coordinamento romano

Proprio oggi sul quotidiano La Stampa di Torino c'è un'interessante intervista di Claudio Sabelli Fioretti ad Alemanno. Si può leggere qui !

sabato 9 agosto 2008

Torture !

Stasera sono passata a fare un giro nelle pagine online della Stampa dedicate agli animali ed ho trovato questo breve articolo
Orribile leggere quello che c'è scritto. Io qui riporto solo una parte del testo, ma già mi provoca disgusto. E rabbia. La stessa rabbia che avevo provato lo scorso anno quando mi era ritornato a casa Maù, il gatto randagio in condizioni disastrate e poi era morto.
" Hanno torturato un cane randagio forse sperando di ucciderlo, ma non ci sono riusciti. Gli aguzzini si sono accaniti su quel povero animale e poi lo hanno sotterrato vivo. Il passatempo di un gruppetto di giovani di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, non è però finito come previsto.
Alla scena hanno assistito alcune persone. Nessuna di loro ha cercato di fermare i balordi, nessuno ha chiamato le forze dell’ordine.
Ma un anonimo ha avvertito una signora, nota nella cittadina per il suo amore per gli animali. La donna è accorsa sul posto, ha dissotterrato il cane e lo ha affidato alle cure dei veterinari. Il randagio è gravissimo, sta lottando contro la morte. Non è il primo episodio del genere a Porto Empedocle.
A rendere nota la triste vicenda è stata Annalisa De Luca Cardillo, responsabile regionale della Lega Italiana dei Diritti dell’Animale, che ha annunciato la presentazione di una denuncia presso la procura: «Non possiamo più tollerare questi reati - ha dichiarato - ed invitiamo la cittadinanza sensibile e le istituzioni ad adoperarsi per arrestare i colpevoli»."
Se io avessi assistito ad una simile barbarie credo che avrei riservato lo stesso trattamento che quei delinquenti, perchè sono delinquenti e non balordi quelli che torturano un animale, hanno riservato a quel povero cane randagio
Noi dovremmo essere una nazione civile e civilizzata ma episodi come questo fanno riflettere
Dove stiamo andando a finire ???

mercoledì 14 maggio 2008

Amici on Line

Ciao

La felicità ti rende gentile.
Le prove ti rendono forte.
I dolori ti rendono umano.
I fallimenti ti rendono umile.
Ma solo la tua volontà ti fa andare avanti.
Tu sei speciale!

Oggi è il giorno degli "amici on line"

Buona Giornata dell'Amicizia

venerdì 18 aprile 2008

il Blog di Yann Libessart

Lunedì sono andata a visitare i siti online dei giornali francesi Le Monde le Figaro e Libération per leggere le opinioni dei giornalisti sulla vittoria della destra in Italia perchè nel paese d'oltralpe M. Berlusconi non è certo un uomo molto amato, fin dai tempi in cui aveva la televisione La Cinq
In LIbération ho però trovato anche il blog del giorno, un bellissimo blog scritto da Yann Libessart dalle isole Kerguelen, nel lontanissimo Antartide
I testi dei post, che sono in francese, raccontano la vita di questo blogger così lontano da noi, una vita molto interessante e particolare, e sono corredati da bellissime foto suggestive e spettacolari
ho letto le notizie sul blogger e le ho trovate veramente fantastiche. Ecco la mia traduzione dei punti salienti : dopo lunghi studi in campi assai vari della biologia, il management e la geopolitica, Yann Libessart si è impegnato nell’azione umanitaria prima con Action contre la Faim poi Médecins Sans Frontières. E' stato nel cuore dei conflitti più sanguinosi del pianeta, dalla Somalia alla Liberia passando per l’Irak, l’Afghanistan e ultimamente Haïti.
Queste esperienze di gestione di piccole équipes isolate in ambienti ostili l'hanno spinto, a 34 anni, ad andare a vivere nelle Terre Australi e Antartiche Francesi pour diventare disker, capo del distretto delle isole Kerguelen, nel passato chiamate isole della Desolazione
Quante sono le persone che sanno che la Francia possiede un' isola grande come la Corsica dalla parte opposta del mondo, che Amsterdam è un isolotto francese famoso per le aragoste o che 25 millioni di uccelli vanno ogni anno a riprodursi nell’arcipelago di Crozet ?
Queste isole sub-antartiche fanno pertanto parte di una collettività francese particolarmente atipica creata nel 1955 : le Terres Australes et Antarctiques Françaises (le TAAF), che comprendono anche la Terra Adelia sul continente antartico e le isole sparse nell’oceano Indiano.
Alcune decine di volontari appassionati si avvicendano nel corso di missioni annuali.
Il loro scopo è di contribuire a preservare e a studiare questi ecosistemi unici. Come nuovo capo del distretto delle îles Kerguelen, Yann ci invita nel suo blog a scoprire la vita quotidiana di questi Francesi che vivono dall'altra parte del mondo

sabato 5 aprile 2008

Compleanno


Ho appena ricevuto questo bellissimo regalo di compleanno . Un GRAZIE grandissimo all'amica Ernesta che me lo ha inviato
Domani saranno 53 I miei primi 53 ...

martedì 18 marzo 2008

Sport e Boicottaggio

Beatrice Adelizzi ha conquistato nei giorni scorsi la medaglia di bronzo nel singolo di nuoto sincronizzato agli Europei di Eindhoven ed Alessia Filippi ha vinto la medaglia d’oro nei 400 misti femminili ai campionati Europei di nuoto iniziati oggi, sempre, ad Eindhoven, in Olanda
I nostri sportivi, campioni e campionesse, che stanno vincendo medaglie pesanti, parteciperanno presto ai Giochi Olimpici di Pechino in Cina
E' giusto che lo sport continui o sarebbe più opportuno il boicottaggio di questo paese, che con crudeltà e ferocia sta imponendo la propria forza in Tibet, con massacri e violenze continue?
In una intervista alla pagina sportiva de La Stampa Massimiliano Rosolino, il più famoso e conosciuto tra i nostri campioni di nuoto attuali, ha detto che non boicotterà i Giochi in Cina
Ecco le sue parole precise :
" «La politica sportiva non m’interessa».
* Non è preoccupato per i diritti umani, non si sente coinvolto da quanto succede?
«Certo che sì. Il punto è un altro: la soluzione è non andare alle Olimpiadi? Io vorrei sapere perché hanno scelto la Cina, i problemi erano tutti sul tavolo al momento della decisione però andava bene così. Grandi impianti, tanti soldi e tutto a posto. Ha deciso la politica e perché ora ci devono mettere la faccia gli atleti?».
* Cosa risponde a chi suggerisce il boicottaggio?
«Che si boicotta in un altro modo. Se il punto è interrompere le relazioni allora basta fare affari con la Cina, fine dell’import export, degli accordi internazionali. Quello è un discorso serio, il resto solo un po’ di rumore. La storia ha già dimostrato che i boicottaggi olimpici non servono».
* Si è parlato molto di libertà di parola degli atleti, lei userà la sua a favore di qualche causa?
«Non saprei dire. Rischiamo di essere molto superficiali. Certo è facile guardare ora e capire che le cose non funzionano, ma che ne so io del loro sistema? In realtà ragioniamo per quel che vediamo in tv e non abbiamo idea di come sono i cinesi, che valori hanno e come funziona la società. Io non mi permetto di fare critiche facili e penso che lo sport serva per l’opposto. Per riunire...non esiste un altro momento come le Olimpiadi per condividere, per mischiare. Sì, stiamo lì, diamoci la mano, stiamo insieme, facciamo le cose più banali del mondo. Questo serve».».

Io non sono una sportiva di professione, non ho medaglie da vincere, ho sempre odiato l'agonismo anche quando sciavo e non sono un campione famoso. Quindi boicotterò le Olimpiadi, non vedrò i nostri atleti di nessuno sport che vi parteciperà

E boicotterò, come ho fatto in questi ultimi tempi, il più possibile i prodotti cinesi che spuntano come funghi ovunque qui da noi. Controllo sempre tutte le etichette dei cibi, degli abiti, dei prodotti vari, dalle matite ai giocattoli ecc, e quando trovo scritto Made in China o, ancora meglio, il nome di una ditta italiana ed il sottotitolo, in piccolo di solito, fabbricato in Cina, io NON acquisto

Che i nostri industriali riaprano le loro fabbriche in Italia invece di far costruire e creare tutti i loro prodotti in Cina, spesso di qualità dubbia o scadente, ma da noi pagati a caro prezzo. E' comodo sfruttare la manodopera cinese, sottopagata, come quella rumena o ungherese o indiana, e poi immetterne i manufatti sui nostri mercati, supermercati o negozi vari a prezzi " italiani" esagerati, da furto legalizzato!

A differenza del giovane sportivo, io critico e sono critica verso un sistema economico globalizzato che se ne infischia dei diritti umani e della vita di persone che in Birmania prima ed in Tibet ora stanno lottando per salvare se stessi, la loro cultura ed il loro mondo da dittature e da violenze inconcepibili. Quello che mi indigna di più comunque sono l'ipocrisia di certi politici, uomini di chiesa e personalità importanti dello sport italiano che tentennano o stanno zitti o intervengono solo per pura demagogia. Così come la solita Russia dichiara che sono fatti interni ( lo erano anche quelli della Serbia negli anni '90 !!! ) e gli USA intervengono con la consolidata ambiguità di Bush e della Rice

Se tutti noi boicottiamo i prodotti cinesi, anche a costo di rinunciare ad un bel po' di cose, visto che oramai è tutto cinese qui in Italia, o quasi, forse allora si potrà sentirsi in pace con le nostre coscienze di cittadini del mondo liberi e solidali ....


giovedì 3 gennaio 2008

Che emozione incontrare Duccio Blogger

Questo è il 251 post di pensieri in Libertà, il secondo del 2008 ma il primo personale
Eh sì, personale perchè vorrei far conoscere a tutti gli amici bloggers che mi leggono e che leggono anche Duccio Blog, ma anche ai miei lettori e lettrici che non sono bloggers ma sono tanti, e li ringrazio di seguirmi sempre con affetto e puntualità, l'emozione che ho provato martedì mattina, primo gennaio, a Roma, quando ho incontrato Duccio dal vivo
Sono arrivata a Roma con il solito gruppo dell'UNI3 di Omegna nel pomeriggio di sabato
Avevo comunicato in privato a Duccio che se mi fosse stato possibile lo avrei incontrato volentieri per conoscerlo
Noi comunichiamo tutti con il pensiero e con le idee e sicuramente ci conosciamo in profondità quando seguiamo i nostri blog ed i nostri post con assiduità ma quasi nessuno di noi si sente in privato o si conosce dal vivo e resta sempre e solo virtuale on line
Dopo 3 giorni passati a girare al trotto e in qualche caso anche al galoppo x la capitale con altre 50 persone e una guida locale, martedì mattina mi sono allontanata dal gruppo a due passi dal Vaticano e sono entrata in una delle traverse parallele di via della Conciliazione, dove tutto il caos della marcia della pace di Sant'Egidio e dei pellegrini che aspettavano la benedizione papale era lontana ed ovattata, una piccola via molto carina e caratteristica
Sono andata a cercare il ristorante dove poi avremmo mangiato, prima di ripartire per il lungo viaggio di ritorno a casa ( 9 e passa ore in pulman ), e lì ho aspettato Duccio
Siamo rimasti a chiacchierare per un buon tre quarti d'ora ed è stato veramente piacevole perchè Duccio è una persona molto interessante, e non poteva essere altrimenti visto i suoi interessi personali, il lavoro che svolge e gli argomenti che sempre tratta a livello sociale e democratico, di denuncia e di legalità
Mi è spiaciuto doverlo lasciare ma il mio gruppo è arrivato e sono dovuta andare a mangiare con loro per rispettare la tabella oraria programmata in precedenza
Spero di ripetere l'esperienza anche con Giulia, che è qui vicino a casa, a Torino, e con altri e altre blogger che leggo sempre, anche all'estero....
Buon anno di nuovo a tutti e a tutte nella speranza che questo nuovo anno bisestile sia portatore di salute di gioia di pace e di nuovi valori per una democrazia veramente libera ed indipendente che dia a noi tutti la possibilità di vivere al meglio

giovedì 27 dicembre 2007

Benazir, donna di pace

Questa è una delle ultime immagini di Benazir Bhutto, uccisa oggi in Pakistan in un attentato al termine di un comizio elettorale
Era una donna di pace che combatteva per la pace. Il mondo ha perso anche lei, stroncata dalla violenza e dal fanatismo
Benazir era nata a Karachi il 21 giugno 1953, in una famiglia ricca, ma la fortuna non è stata sua fedele compagna ed amica nel corso della vita
Era la figlia del deposto primo ministro pakistano, Zulfikar Ali Bhutto, fatto giustiziare dal generale Muhammad Zia-ul-Haq nel 1979.
Nel 1988, a 35 anni, fu la più giovane, e la prima, donna a diventare capo di governo in un Paese musulmano dell'era moderna e grande fu il suo impegno nel battersi per promuovere i diritti civili in un paese dove le ingiustizie ela povertà erano enormi.
Fu Primo Ministro pakistano dal 1988 al 1990 e dal 1993 al 1996, ma per due volte fu costretta a dimettersi per scandali di corruzione di cui si è sempre professata innocente
Nel 1999 lasciò volontariamente il suo Paese, per un esilio che sarebbe durato otto anni.
Nel luglio di quest'anno l'ex primo ministro aveva intavolato una trattativa con l'attuale presidente pakistano, il generale Pervez Musharraf, per una divisione dei poteri nel Paese
Il suo ritorno in patria, per prepararsi alle elezioni nazionali dell'8 gennaio 2008, il 18 ottobre 2007, fu funestato da un gravissimo attentato con 138 vittime e almeno 600 feriti.
E oggi un altro ben triste epilogo, con la sua morte per le ferite da arma da fuoco
Come gli altri grandi uomini del passato, morti per i loro ideali di pace, anche lei ha lasciato la vita in un paese tormentato e privo di libertà
Addio, Benazir, ma resterai sempre anche tu nei nostri ricordi e nei nostri cuori ...

mercoledì 19 dicembre 2007

Coscritti Famosi

Oggi è stata una giornata lunga faticosa stancante con arrabbiature varie e allora questa sera andrò a letto presto
Quindi scrivo due righe corte corte e un po' ...frivole, per dimenticare!
Ho inserito gli auguri di buon natale nel blog di politica locale che gestisco con gli amici omegnesi della ex Margherita ( è da leggere se volete provare l'ebbrezza di scoprire cosa succede nei consigli comunali locali dove la maggioranza è di centro destra! ) e nel ricercare un' immagine ad hoc, ho trovato anche una bella foto di Kevin Costner giovane
Perchè proprio Kevin Costner, vi chiederete voi ?
beh perchè è uno dei miei coscritti famosi preferiti, nato anche lui nel 1955 come Bruce Willis , altro bello del cinema americano
Ma perchè tutti i belli sono al cinema ??? mai una volta che se ne incontra uno così anche per strada ....
e voi ? avete un coscritto o una coscritta famosi ??? e qual è l'attore o l'attrice che preferite ???

lunedì 17 dicembre 2007

Il Dalai Lama in Piemonte

Tenzin Gyatzo, 14 Dalai Lama del Tibet in esilio in India, è ripartito da Torino, dove ha ricevuto la cittadinanza onoraria da parte dei comuni di Alessandria e Giaveno (Torino) e dal sindaco di Torino Sergio Chiamparino, con l'affetto e la stima del Piemonte e con un pezzetto di terra valdostana in una scatoletta regalatagli dalle autorità della Vallée.
«In Italia in questi giorni - ha detto il Dalai Lama - ho sentito una straordinaria solidarietà e questo mi fa molto piacere. Già atterrando a Torino - ha aggiunto - ho sentito una grande carica positiva».
Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Davide Gariglio ha detto che in Piemonte " ci sentiamo a pieno titolo amici del Tibet ".

sabato 20 ottobre 2007

Missione Possibile

Questa storia vera che oggi vi racconto iniziò nel lontano 1964 quando un giovane sacerdote, don Gianni Sacco, ordinato nel 1956, dopo essere stato per qualche anno coadiutore presso la parrocchia di Trecate, diocesi di Novara e poi parroco di Fervento, piccolissimo paese dell’alta Valsesia, sempre in Piemonte, chiese all’allora Vescovo di Novara di poter andare in qualche missione dei paesi del Terzo Mondo, in virtù di quanto era appena stato reso possibile dalle direttive conciliari.
Sacerdoti delle Chiese “ricche ed evolute” che venivano inviati - Fidej Donum- in aiuto alle chiese più povere sparse un po’ ovunque nel mondo.
Don Gianni chiese questo al Vescovo perché si sentiva penalizzato e sprecato in un piccolissimo centro di poche centinaia di abitanti.
Lui era infatti un tipo esplosivo, dinamico, ricco di carisma, forza fisica e desideroso di offrire la sua vita a quelle popolazioni costrette a vivere in condizioni miserabili e non ancora raggiunte dal Messaggio Evangelico
Don Gianni chiese anche di poter andare in Africa, dove già esistevano missioni della diocesi novarese, ma la “Provvidenza”, come dice sempre lui, dispose diversamente e si ritrovò in uno sperduto paesino del Brasile, nello Stato del Minas Gerais, a Pescador.
La parrocchia a lui affidata aveva delle dimensioni molto estese -circa 1500 km quadrati-, con una popolazione di circa 15.000 abitanti residenti in 3 grossi centri, Pescador, Nova Modica e Sao Josè do Divino, ciascuno di circa 3000 abitanti, e la parte rimanente disseminata in una miriade di piccoli villaggi, casolari, fazende ...
Lo Stato del Minas Gerais è infatti molto grande ed anche ricchissimo di risorse naturali, di miniere di pietre preziose ed altro.
Quella zona in particolare però è principalmente agricola, con la presenza di pascoli estesissimi ove si pratica l’allevamento del bestiame allo stato brado.
La caratteristica principale della zona, ma tipica anche di altre zone del Brasile, è il latifondo.
La terra è nella mani di pochi ricchissimi proprietari che posseggono, ciascuno, migliaia di capi di bestiame.
Nessun investimento in attrezzature, ricerca o quant’altro viene effettuato.
La manodopera impiegata è molto scarsa e mal retribuita.
L’allevamento concepito in quel modo infatti non richiede molta specializzazione. L’erba non manca, tutto è basato sulla quantità di bestiame e non sulla sua qualità o redditività. Bastano alcuni “vacheros” per la custodia e qualche mungitore.
La stragrande parte della popolazione quindi non ha la possibilità di avere neppure un piccolo appezzamento di terra da poter coltivare per le necessità della famiglia.
Quella che era la famosa “Riforma agraria”, scritta sulla nuova Costituzione del democratico Brasile, che prevedeva la destinazione di buona parte della terra agricola ai contadini, è rimasta solamente scritta ma mai attuata.
E’ questa in definitiva la grande tragedia che caratterizza il Brasile.
Questa situazione è stata ed è voluta dalla classe dirigente, che è rappresentata da grandissimi proprietari terrieri che a loro volta godono della protezione degli Stati Uniti, dell’Europa, del Giappone e di tutte le grandi multinazionali là ben presenti.
Salari bassissimi, sfruttamento della manodopera, livello scolastico volutamente tenuto basso, assistenza sanitaria pessima, sistema previdenziale molto carente, corruzione diffusissima ad ogni livello, fanno del Brasile un paese ancora posizionato su livelli medio bassi quando invece avrebbe le potenzialità per essere una grande potenza economica mondiale.
Il clima favorevole, l’abbondanza dell’acqua, le terre fertilissime potrebbero permettere fino a due o tre raccolti all’anno dello stesso prodotto, ma niente viene fatto per cercare di uscire da questa situazione che è molto comoda per pochi a discapito di molti.
L’estremo lembo interno della missione di Pescador è collegato con la strada nazionale tramite una piccolissima via di comunicazione, tutt’ora non completamente asfaltata, di circa 40 km. che, nel periodo estivo, durante il quale piove molto, rimane impraticabile.
Questo è un altro grosso limite allo sviluppo della regione sotto ogni punto di vista.
I politici promettono grandi cose prima di ogni elezione e poi non rispettano gli impegni presi.
La popolazione ha una scarsissima preparazione culturale e quindi non è in grado di rovesciare una simile situazione. In questa realtà giunse don Gianni 43 anni fa.
Per oltre 20 anni ha vissuto in una misera casetta di mattoni e fango, disponendo, come unico mezzo di trasporto, di una mula con la quale raggiungeva, normalmente di notte, i vari punti della missione.
I suoi rientri in Italia avvenivano ogni 5 anni e durante questi rientri faceva visita ai tanti amici che aveva qui nella nostra zona.
Grazie soprattutto agli aiuti che queste persone generose e buone gli davano, egli è riuscito a costruire una quantità enorme di chiese, case per poveri, strutture parrocchiali, un’officina meccanica ed una falegnameria attrezzate, un ospedaletto - ora chiuso per latitanza del governo-, una bella casa di riposo, che ora è gestita dalla volontaria laica di Omegna Francesca Visconti, asili per bambini orfani o abbandonati e molte altre cose.
Si è sempre impegnato anche nel settore scolastico: è stato anche direttore delle scuole frequentate da migliaia di ragazzi.
La sua passione per la musica lo ha portato a costituire anche una banda musicale formata da soli ragazzi e giovani.
E’ questa un’attività molto importante, volta principalmente a distogliere i ragazzi dalla strada, offrendo loro un impegno che per loro è anche un divertimento, dato che la musica è parte integrante della cultura brasiliana.
Il campo di azione di don Gianni però è molto esteso e va ben oltre i confini della sua parrocchia.
Egli è impegnato nell’azione di recupero dei tossicodipendenti, dei carcerati, sul fronte del movimento dei “Sem Terra” - centinaia e centinaia di nuclei familiari poverissimi formati da contadini ai quali lo Stato ha promesso l’assegnazione delle terre, ma che sono da anni ospitati in desolati accampamenti senza acqua, servizi igienici, scuole -.
Nella sua casa ha ospitato dalla nascita ben 8 bambini, ormai cresciuti - il primo ha 21 anni -.
La sua casa è sempre aperta ogni giorno ad una miriade di persone che bussano per chiedere un pezzo di pane e qualche chilo di fagioli.
Lui dice che i poveri non si possono cacciare perché glieli manda il “Padrone del mondo”. La Provvidenza è sempre stata grande e, grazie ad essa, non è mai cessata questa preziosissima attività di assistenza e di efficace “promozione umana”.
Chi ha conosciuto don Gianni ed ha avuto modo di vedere l’ambiente in cui opera, le situazioni difficili che ha incontrato ed incontra ancora oggi, può ben dire che è un uomo straordinario.
Questo ben lo sa la sua gente che lo ama moltissimo e che per “padre Joao” farebbe ogni cosa.
Lo sanno molto bene anche i moltissimi amici italiani che in tutti questi anni lo hanno sostenuto sia materialmente che moralmente in momenti molto, molto difficili.
Il “Club di Pescador” è nato circa 18 anni fa, da un primo gruppo di coppie che si erano recate a Pescador per adottare dei bambini.
Il primo nucleo era formato da 13 coppie che, accomunate dall’esperienza straordinaria dell’adozione, hanno deciso di dar vita ad un gruppo informale che potesse iniziare un’azione di sensibilizzazione sul problema missionario e quindi anche di raccogliere degli aiuti da poter inviare “direttamente” alla missione, senza transitare da altri canali, e proponendo la realizzazione di “micro-progetti”.
A questo iniziale piccolo drappello si sono via via aggiunti molti altri amici ed ora sono oltre 600 le persone che, in vario modo e misura, collaborano per aiutare l’amato popolo della missione di Pescador.
Il nucleo più consistente di questi amici risiede in Piemonte, nella diocesi di Novara, ma anche in Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna vi sono tanti collaboratori.
La forme di aiuto sono le più varie: si va dai mercatini rionali e natalizi, alle feste campestri, alle raccolte presso scuole e negozi, alla realizzazione di libri da vendere, alla promozione di iniziative particolari presso aziende come quella di destinare alla missione il controvalore degli omaggi natalizi dei clienti o dei dipendenti. Progetti piccoli o grandi vengono proposti da don Gianni e lasciati alla libera iniziativa dei singoli gruppi locali o delle singole persone amiche.
Gli aiuti vengono depositati su un conto corrente aperto 17 anni fa e successivamente spediti direttamente in Brasile alla missione di don Gianni, tramite bonifico bancario, senza passaggi intermedi.
don Gianni ha anche un indirizzo di posta elettronica in Brasile :
pejoao@uaivip.com.br
ed il suo indirizzo, per chi volesse scrivere col metodo tradizionale, è il seguente:
Padre Giovanni Sacco
Rua Bertulino Martins De Melo 332
35114-000 PESCADOR (MG) B R A S I L
Per Info su progetti e aiuti, contattare l'amico referente di don Gianni qui in Italia, Luciano, bialuci@libero.it
Per conoscere le attività di Francesca visitare il sito internet dell'Associazione di Volontariato "MISSIONE POSSIBILE" di Omegna (VB) www.missionepossibile.it

Ringrazio Bianca e Luciano che mi hanno inviato il materiale necessario per raccontare Missione Possibile
Io conosco personalmente Francesca da quando era una bambina e lavoravo con sua mamma, che ci ha lasciato all'inizio del 2007, purtroppo, per un male incurabile, ed ho ritenuto quindi importante raccontare la storia di questo sacerdote e del grande lavoro che svolge in Brasile da anni
Anche Francesca è partita giovane volontaria piena di coraggio alcuni anni fa proprio qui da Omegna ed a Pescador ha trovato la sua vita ed un compagno per la vita
Un augurio a tutti loro e al loro grande coraggio affinchè continuino a lungo la loro missione in una terra straniera e lontana, ma ormai così vicina anche per noi!

domenica 14 ottobre 2007

Il buon esempio

Non riporto le frasi ingiuriose del segretario del movimento politico la Destra nei confronti del Presidente della Repubblica, che ha difeso la senatrice a vita Rita Levi Montalcini, fatta oggetto di una dimostrazione veramente squallida da parte del suddetto segretario, e pertanto da lui preso di mira e offeso pubblicamente. Non lo nomino neppure.
Basta aprire le pagine di un quotidiano per trovarvi la cronaca e le frasi esternate.
Trovo invece veramente poco dignitoso che si arrivi a questi livelli di completa mancanza di rispetto per due persone che sono delle figure pubbliche di tutto rispetto e tanto hanno dato al nostro paese. Due persone anziane, ma proprio perchè lo sono e lo sono in completa lucidità di pensiero di mente e di salute, degne di essere tenute in considerazione ed additate ai giovani come esempi di moralità, di dignità, di intelligenza e di tenacia nel salvaguardare i valori della democrazia e della libertà
E trovo ancora meno dignitoso, anzi lo trovo proprio squallido, che in nome della politica si arrivi al degrado più completo e si abbia pure il consenso di altri politici, che dovrebbero solo vergognarsi a difendere simili prese di posizione
Il buon esempio dovrebbe venire dall'alto, ma quando in alto, nel mondo della politica, si superano i confini della decenza e del rispetto, allora si può solo sperare che chi ha il senno lo usi
E si applichino leggi ancora esistenti, ma completamente dimenticate, a quanto pare, che impediscano il sorgere di certi partiti e di certi figuri veramente deleteri per il buon nome di tutti noi Italiani ...

giovedì 6 settembre 2007

Il destino

Ho ripreso a lavorare e stamattina sono arrivata a casa proprio pochi minuti prima che iniziasse il Tg3 di mezzogiorno. Sono rimasta molto male quando ho sentito la voce bellissima di Luciano Pavarotti e poi la notizia che era morto stamattina presto. Avevo letto recentemente che non stava bene ma, come per le persone anonime che conosco personalmente o che hanno fatto parte della mia vita in passato, speravo che ce la facesse a guarire o per lo meno che tirasse avanti ancora per un po' ...
E invece la morte è passata a bussare anche da lui e se lo è preso con sé
Di lui ci resteranno la sua bellissima voce, le immagini dei suoi concerti, le cassette o i cd, le foto su tutti i giornali e nei telegiornali
Ma anche lui come noi tutti comuni ed anonimi sconosciuti se ne è andato quando il destino che era stato tracciato per lui è arrivato a cercarlo
La nostra società non pensa quasi mai alla morte, se non attraverso i pettegolezzi o le cronache di morti violente o di morti di vip di starlette ecc ecc, purtroppo
Ma la morte ci accompagna sempre, per tutta la vita, e tanto spesso arriva improvvisa a sconvolgere e scompaginare i nostri affetti e le nostre speranze per sempre
Mia nonna diceva sempre che ogni persona nasce con il proprio destino già tracciato e che non c'è nulla da fare per cambiarlo
Io sono sempre più convinta invece che troppo spesso il destino ce lo costruiamo noi stessi con le nostre mani, le nostre scelte, i nostri errori o il nostro modo di essere e di fare e la capacità od incapacità di essere razionali intelligenti positivi negativi ....
Credo anche però che a volte noi non possiamo essere autonomi e liberi di essere o di scegliere e che non possiamo fare nulla, ma dobbiamo subire ciò che il nostro destino prevede
Per esempio le malattie, quelle che tu non vorresti mai, quelle che tu non andresti mai a cercare
Ma se arrivano allora puoi solo sperare di avere fortuna o di incontrare un medico in gamba che sappia ciò che fa e che ti aiuti a guarire senza troppi danni
E la morte, quella dei tuoi cari, con cui hai passato la vita, a cui vuoi un mondo di bene e che non vorresti mai che ti lasciassero, che se ne andassero loro prima di te
Quella morte che lascia un grande indicibile vuoto così difficile da superare
E' strano a volte il destino, veramente strano
Ieri è morto Gigi Sabani a soli 54 anni, che a me personalmente non era mai piaciuto e che avevo così tanto facilmente scordato quando era scomparso dalla Rai dopo le vicissitudini personali di uno scandalo , e oggi Pavarotti, di cui amavo prfondamente la voce e che per me era sempre un grande, il grande della lirica, e basta .
Non avevo mai letto nulla sui giornali pettegoli della sua vita privata, dei suoi amori, di una nuova compagna tanto più giovane e della loro storia di gioie e di dolori, come la morte del loro figlio gemellino
Non ho mai avuto idoli e non sono mai stata fanatica per natura, ma lui mi piaceva e spesso ascoltavo le cassette con le sue canzoni
Resterà anche lui, come altri personaggi famosi nel profondo del mio cuore, un ricordo insieme al ricordo delle persone che ho amato e che sono vissute accanto a me
Domani è il 7 settembre, il giorno di nascita di mio papà. Era nato nel 1922 ed è morto 4 anni fa, il 28 febbraio
Per molti anni aveva avuto un collega un pochino più giovane che era stato anche un suo grande amico. Veniva sempre a trovarlo e spesso anche noi andavamo a trovare lui e sua moglie oppure ci trovavamo insieme negli incontri con gli altri ex loro colleghi
E' venuto anche al funerale di mio papà anche se ormai non stava tanto bene neppure lui e cominciava a perdere la memoria
Lui è morto quest'anno, a febbraio, il 28 . Esattamente 4 anni giusti dopo mio papà
Sarà il destino, ma loro se ne sono andati lo stesso giorno
Chissà se si sono ritrovati ancora insieme lassù, nei verdi pascoli del cielo ???
Io spero di sì e auguro loro di continuare sempre e per sempre quella solida lunghissima amicizia di tanti anni passati insieme a lavorare in armonia
Un saluto anche al grande tenore che tutto il mondo ci ha invidiato
Che possa cantare anche lassù tra gli angeli vegliando su di noi e sui suoi affetti più cari con la sua meravigliosa voce ...
Addio , Luciano!

domenica 12 agosto 2007

SOS cani abbandonati

Questa è una delle foto del mio ultimo cane, Pablo.
Era un bellissimo segugio grifone, allegro, giocherellone e pieno di vita.
Lui è stato fortunato: ha trovato una casa ed una famiglia che gli ha sempre voluto molto bene e gli ha dato tanto amore
Anche quando si è ammalato lo abbiamo sempre fatto curare e, fino alla fine, è sempre vissuto in casa con noi.
Ma non tutti i cani o i gatti o altri animali in cattività hanno avuto la stessa fortuna del mio indimenticabile Pablo
Duccio, nel suo blog, ha inserito questo messaggio e anch'io, come lui, vi chiedo di publicarlo o di inviarlo via sms nella speranza che non ci siano più abbandoni e sofferenze terribili per tutti gli amici dell'uomo che non hanno un padrone responsabile !!!
‘IO L’HO VISTO’, SMS PER SALVARE CANI ABBANDONATI
Se vedi un animale abbandonato invia un SMS al 334.105.10.30
E’ una iniziativa di Autogril e Polizia Stradale.

Copia questo testo e postalo nel tuo blog
Copia questo testo ed invialo via sms ai tuoi amici

sabato 21 aprile 2007

Home page e Piattaforme

In queste due ultime settimane ho seguito le vicende dei bloggers de La Stampa, la censura che ha oscurato 5 blogs e la partenza di molti dei migliori bloggers x altre piattaforme xchè, giustamente, hanno ritenuto necessario andare altrove x poter continuare a scrivere liberamente in un clima ben diverso da quello che si era creato sulla piattaforma del giornale on line torinese.
Sono andata a leggere i nuovi blog creati su Splinder, la maggior parte, e su Repubblica, pochi altri.
Alcuni hanno faticato non poco x reinserire tutti i post "vecchi" e tutti comunque hanno dovuto abituarsi ad una nuova piattaforma, anche se decisamente migliore rispetto alla vecchia x possibilità varie, tipo il cambio dell'ora e del giorno
Questo x esempio è possibile anche sulla piattaforma che uso anch'io e quindi x me non era proprio una novità, ma è stato interessante leggere i messaggi in cui si parlava di questa funzione " innovativa".
Tra i tanti messaggi letti da chi ha scritto ai vari bloggers x augurare loro buona fortuna o altro, parecchi sono stati quelli che hanno sottolineato il fatto di essere su una piattaforma piuttosto che su un'altra o il fatto che anche lì c'era la home page oppure che non c'era più
Io sono sempre stata dell'idea che avere un sito personale ed un blog personale libero ed indipendente sia decisamente un grande vantaggio
E soprattutto che non è necessario avere una home page, che ti pubblica quando se e come vuole una redazione e quindi talvolta non x meriti personali ma x pura casualità!!!
Basta essere collegati a google o a un altro motore di ricerca importante e tutti ti possono rintracciare. Io ho provato alcune volte nel corso di questi mesi in cui scrivo Pensieri in Libertà a cercare in Google il nome del mio blog e ho potuto constatare che se a novembre compariva magari in terza o quarta pagina e più , ora basta mettere Pensieri in Libertà blog nella ricerca Google e lo si trova al secondo o terzo posto della prima pagina!
Io navigo quando ho tempo libero in diversi blogs che mi piacciono e vado a vedere i blogs degli altri bloggers che hanno lasciato dei commenti interessanti. Spesso poi torno a rileggerli e stabilisco dei contatti stabili xchè sono in sintonia con i miei pensieri, il mio modo di essere ecc. Altri invece non mi piacciono e non torno più.
Ma i blogs sono ormai così tanti e su tante piattaforme diverse che trovo riduttivo pensare solo ed esclusivamente alla piattaforma su cui si scrive il proprio blog personale.
Io penso che sia molto più importante parlare di bloggers che sono sempre e comunque delle persone e di blogs, che sono appunto tantissimi e rispecchiano le persone, il loro modo di scrivere e di affrontare gli argomenti, il loro modo di presentare il loro blog, il loro modo di gestire i commenti e chi commenta...
Io scrivo in Blogger.com ma appartengo alla categoria dei bloggers, cittadini del mondo che scrivono da tutto il mondo, in tutte le lingue. Appartengo quindi ad una comunità vasta e libera e apprezzo le intelligenze e le capacità di chi come me ha voglia di scrivere un WebBlog, un giornale on line visibile a tutti
Ritengo quindi, proprio x il fatto che io sia un membro di una comunità così eterogenea, che debba rispettare alcune regole semplici ma importanti di ogni comunità civile e democratica quali il rispetto x gli altri, la tolleranza, la non aggressività e la correttezza nello scrivere
Non mi piacciono x nulla la volgarità e certe forme di scrittura ineducata nei confronti di altri e ritengo che ogni blogger debba vigilare sui commenti ricevuti.
Io non ho messo nessuna didascalia in cui si sostiene che non si è responsabili dei commenti ricevuti.
Io ritengo di essere responsabile di ciò che ricevo e che viene scritto da altri. Apro il Pc solo la sera ma la prima cosa che faccio è controllare cosa è stato scritto nel blog. Ho deciso di lasciare libertà di pubblicazione senza commenti chiusi, ma se trovo commenti di un certo tipo, volgari o offensivi, li cancello. Non è censura, ma rispetto x chi mi scrive sempre in modo corretto.
Preferisco quindi avere 4 commenti a post invece di 30 o 40 dove però i commentatori si sbranano tra loro, con insulti e schifezze varie, ed intervengono spesso con argomenti non pertinenti rispetto al post ed all'argomento preso in esame dal blogger.
Io penso che chi mi legge e torna a leggermi lo faccia xchè ciò che scrivo è interessante ed è scritto bene ed è presentato con un'interfaccia piacevole ma semplice e raffinata.
Forse io sono un cane sciolto, come si suol dire, anche nella vita privata e quindi non seguo mai le mode e gli altri, ma x me è importante il contenuto e non mi interessano granchè le statistiche visibili, se ho battuto il record di visitatori, di pagine lette, di commenti avuti ecc ecc.
Io credo che ognuno deve essere se stesso e non fare mai le gare con gli altri, neanche quando scrive un blog.
Le amicizie si creano con la ricerca dei propri simili, con il mantenere i contatti, con la solidarietà ma non con l'aggressività nei confronti di chi è diverso da noi o non la pensa come noi !
Nel mio sito PupazziePensieri c'è la pagina dei contatti con altri siti , molti dei quali sono stati cercati da me inizialmente, mentre gli ultimi sono stati inseriti su loro richiesta xchè io ormai sono conosciuta ed ho una media di oltre 100 persone al giorno che passano da tutto il mondo, qui invece ci sono solo pochi nomi di blogs, quelli che leggo sempre sempre, xchè x me è importante che il mio blog sia libero ed aperto a tutti e che tutti tornino a visitarmi senza provare invidia x quelli che ci sono ed ho scelto di mettere qui accanto a destra
x lo stesso motivo c'è solo il banner del mio sito che ho disegnato personalmente lo scorso anno, xchè anche se condivido le idee altrui, in particolare quella contro la censura, non voglio scegliere tra tutti gli inviti mandatimi da altri bloggers mettendone uno e tralasciandone poi un altro o altri.
Questa x me è democrazia e come tale meno scelte obbligate devo fare e meglio è!
un saluto alla comunità dei bloggers, di qualunque piattaforma essi siano, e un abbraccio a tutti i miei lettori e le mie lettrici, soprattutto a chi mi legge ma non è un o una blogger
Buona domenica erica

venerdì 20 aprile 2007

L' Amicizia

Questa sera sono rientrata che erano quasi le 7 e mezzo xchè a scuola ci sono stati gli incontri con i genitori di metà quadrimestre. Dopo cena ho aperto Outlook ed ho letto la posta. Chiara, che ha un bellissimo sito dove si possono leggere i suoi racconti, mi ha inviato in una email questa bella storia sull'amicizia

" Un giorno, ero un ragazzino delle superiori, vidi un ragazzo della mia classe che stava tornando a casa da scuola.
Il suo nome era Arturo e sembrava stesse portando tutti i suoi libri.
Dissi tra me e me: perché mai uno dovrebbe portarsi a casa tutti i libri di venerdì? Deve essere un ragazzo strano.
Io avevo il mio week- end pianificato :feste e una partita di pallone con i miei amici, così ho scrollato le spalle e mi sono incamminato.
Mentre stavo camminando vidi un gruppo di ragazzini che correvano incontro ad Arturo... Gli arrivarono addosso facendo cadere tutti i suoi libri e lo spinsero facendolo cadere nel fango. I suoi occhiali volarono via, e li vidi cadere nell' erba un paio di metri più in là.
Lui guardò in su e vidi una terribile tristezza nei suoi occhi. Mi rapì il cuore! Così mi incamminai verso di lui mentre stava cercando i suoi occhiali e vidi una lacrima nei suoi occhi. Raccolsi gli occhiali e glieli diedi dicendogli: "quei ragazzi sono proprio dei selvaggi, dovrebbero imparare a vivere."
Arturo mi guardò e disse: "grazie!"
C'era un grosso sorriso sul suo viso, era uno di quei sorrisi che mostrano vera gratitudine. Lo aiutai a raccogliere i libri e gli chiesi dove viveva. Scoprii che viveva vicino a me così gli chiesi come mai non lo avessi mai visto prima, lui mi spiegò che prima andava in una scuola privata.
Parlammo per tutta la strada e io lo aiutai a portare alcuni libri. Mi sembrò un ragazzo molto carino ed educato così gli chiesi se gli andava di giocare a calcio con i miei amici e lui disse di si.
Stemmo in giro tutto il week end e più lo conoscevo più Arturo mi piaceva così come piaceva ai miei amici.
Arrivò il lunedì mattina ed ecco Arturo con tutta la pila dei libri ancora.
Lo fermai e gli dissi: "ragazzo finirà che ti costruirai dei muscoli incredibili con questa pila di libri ogni giorno!"Egli rise e mi diede metà dei libri. Nei successivi quattro anni io e Arturo diventammo amici per la pelle.
Una volta adolescenti cominciammo a pensare all'università, Arturo decise per Roma ed io per un altra città.
Sapevo che saremmo sempre stati amici che la distanza non sarebbe stata un problema per noi.
Arturo sarebbe diventato un dottore mentre io mi sarei occupato di cause e litigi. Arturo era il primo della nostra classe e io l'ho sempre preso in giro per essere un secchione.
Arturo doveva preparare un discorso per il diploma. Io fui molto felice di non essere al suo posto sul podio a parlare.
Il giorno dei diplomi, vidi Arturo, aveva un ottimo aspetto. Lui era uno di quei ragazzi che aveva veramente trovato se stesso durante le scuole superiori. Si era un pò riempito nell'aspetto e stava molto bene con gli occhiali. Aveva qualcosa in più e tutte le ragazze lo amavano.
Ragazzi qualche volta ero un pò geloso!
Oggi era uno di quei giorni, potevo vedere che era un pò nervoso per il discorso che doveva fare, così gli diedi una pacca sulla spalla e gli dissi: "giovane te la caverai alla grande!"
Mi guardò con uno di quegli sguardi ,quelli pieni di gratitudine, sorrise e mi disse: "grazie".
Iniziò il suo discorso schiarendosi la voce: "nel giorno del diploma si usa ringraziare coloro che ci hanno aiutato a farcela in questi anni duri. I genitori, gli insegnanti, ma più di tutti i tuoi amici. Sono quì per dire a tutti voi che essere amico di qualcuno è il più bel regalo che voi potete fare. Voglio raccontarvi una storia. "
Guardai il mio amico Arturo incredulo non appena cominciò a raccontare il giorno del nostro incontro. Lui aveva pianificato di suicidarsi durante il week end. Egli raccontò di come aveva pulito il suo armadietto a scuola, così che la madre non avesse dovuto farlo dopo, e di come si stesse portando a casa tutte le sue cose.
Arturo mi guardò intensamente e fece un piccolo sorriso.
"Ringraziando il cielo fui salvato, il mio amico mi salvò dal fare quel terribile gesto".
Udii un brusio tra la gente a queste rivelazioni. ll ragazzo più popolare ci aveva appena raccontato il suo momento più debole.
Vidi sua madre e suo padre che mi guardavano e mi sorridevano, lo stesso sorriso pieno di gratitudine.
Non avevo mai realizzato la profondità di quel sorriso fino a quel momento."

Non sottovalutate mai il potere delle vostre azioni. Con un piccolo gesto potete cambiare la vita di una persona, in meglio o in peggio. Incrociamo le nostre vite perché ne possiamo beneficiare in qualche modo. Cercate il buono negli altri. Non c'è né inizio né fine. Ieri è storia. Domani è mistero.
Se credete nell'amicizia e avete degli amici e delle amiche, copiate questo racconto e regalateglielo. Ne saranno sicuramente contenti e commossi. Un abbraccio e 1 kiss erica

giovedì 5 aprile 2007

Libertà di parola?

Questa sera sono entrata nel blog di Giulia, Pensare in un'altra luce, un blog bellissimo de La Stampa. online, ricco di sensibilità e di intelligenza, uno dei miei preferiti, che frequento con assiduità, e mentre leggevo i commenti precedenti a quello che avevo scritto, ho notato che un altro blogger del quotidiano piemontese chiedeva a Giulia di passare da lui x un problema importante. Ho cliccato sul link lasciato e mi sono ritrovata in un blog che non visito mai, ma dove c'era un post in cui si spiegava xchè ieri è stato oscurato uno dei blog, il blog di Giacosa, dalla redazione de La Stampa. Sono andata a leggere anche gli altri bloggers linkati in quel post ed ho constatato che in 24 ore erano stati sospesi anche altri due blog di due bloggers donne, che tutti i blog che avevano preso le difese di Giacosa avevano ricevuto una lettera dalla redazione de la Stampa e che diversi bloggers si sono autosospesi in attesa di spiegazioni dalla redazione e in segno di solidarietà con il blogger censurato
Giacosa intanto ha aperto un nuovo blog su Kataweb e se volete leggerlo potete cliccare qui
Io non ho mai letto Giacosa ed il suo blog, non so a questo punto cosa abbia effettivamente scritto nei giorni scorsi e come lo abbia scritto e della vicenda conosco solo una parte, la parte finale, diciamo così, ma la mia riflessione è un'altra
Noi blogger siamo liberi ed indipendenti e ormai siamo tantissimi. E' giusto che quando scriviamo, spesso in modo molto critico, aggressivo e virulento, x meglio esprimere le nostre proteste o le nostre denunce, mettiamo anche nomi e cognomi ?
Non è questa una infrazione contraria alla legge della privacy ?
E quante volte vi è capitato di commentare un post di un altro blogger e di trovare subito dopo commenti di altre persone, completamente sconosciute, estremamente offensivi nei vostri confronti o nei confronti del proprietario del blog ? In alcuni casi alcuni bloggers sono stati perseguitati da tizi assurdi che li hanno obbligati a mettere il controllo dei commenti e a chiedersi se valeva la pena continuare a scrivere ...
E' giusto che ci sia la libertà di parola, altrimenti la democrazia se ne va, come se ne è andata in altri paesi stranieri, vedi l'Egitto di Mubarak o la Cina del controllo censorio dei bloggers, spesso finiti in prigione!, ma in alcuni casi non sarebbe più opportuno ponderare le parole ? od omettere le identità di chi si tira in ballo, e magari non ne sa un bel nulla ?
La verità è necessaria, ma sovente ci potrebbero essere altri modi e altri toni, e anche altri luoghi, quelli delle vie legali e private x esempio , x dire o fare una denuncia xchè si rischia di finire nel torto, di offendere o di denigrare qualcuno?
Il web è una gran bella scopertà ed i blog sono un'invenzione utilissima ma non bisogna abusarne e soprattutto, secondo me, si dovrebbe sempre tener conto della sensibilità altrui, del rispetto reciproco, della buona educazione xchè talvolta in nome del diritto di parola si prendono delle tangenti frettolose e si scivola in granchi clamorosi o in guai ancor più seri ...
Spero che la pace e la calma tornino presto a La Stampa online e che io possa continuare a leggere i miei amici e amiche bloggers e anche tutti gli altri, anche quelli cancellati, xchè è con il cervello e la ragione, nel rispetto di regole civili e di buon senso, che si risolvono i problemi, non con le guerre e le divisioni e le porte sbattute in un momento d'ira ! ( quelle porte che non sempre poi si possono riaprire ...)
un saluto ed un abbraccio erica
Costituzione italiana
Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

venerdì 12 gennaio 2007

Intervista

Conosco Andrea di Square Plaza da quando creò il suo blog e mi scrisse un commento in Erica Blog. Con lui ho partecipato alla campagna x il Nepal, uno dei tanti, troppi paesi del mondo con una guerra in casa, e ho continuato a leggerlo sempre con interesse. A dicembre Andrea, che è studente universitario, mi ha chiesto se ero disponibile a rispondere a cinque domande x un'intervista che sarebbe stata pubblicata in seguito su SquarePalza. Io ero la prima ma ci sarebbero poi stati anche altri assidui lettori del suo blog Sono sempre un bel po' restia ad entrare nel mio privato molto privato e a farlo conoscere, ma le domande che Andrea mi poneva erano molto speciali e così ho risposto. Quell'intervista è stata pubblicata oggi da Andrea in Square e potete anche andare a dare un'occhiata lì
Io però ho chiesto ad Andrea di copiarla anche qui e spero che vi piaccia xchè è una parte molto personale che senza Andrea io non avrei mai probabilmente scritto !
Cinque domande Cinque a....Erica.
Primo capitolo
Dove quando e perchè nasci?
Sono nata a Premosello, che allora si chiamava solo così xchè non avevano ancora aggiunto Chiovenda in onore di un loro concittadino illustre, in provincia di Novara (attualmente invece è Verbania), in Piemonte, in una clinica privata di ostetricia il 6 aprile 1955 , prima ed unica figlia di due genitori di 31 e 33 anni che mi hanno avuta dopo quattro anni di matrimonio e mi hanno attesa con amore e con la speranza di unire x sempre in me il loro amore profondo e duraturo.

Secondo capitolo
Ci racconti un ricordo della tua infanzia a cui sei particolarmente legata?
Un ricordo della mia infanzia che sempre porto con me è il viaggiare, piccolissima, sulle spalle di mio papà, ben stretta a lui, mentre scia nel prato, dietro a casa, completamente ricoperto di neve in inverno. Ero piccolissima ma come lui adoravo sentirmi scivolare veloce giù x la discesa, l'aria che sfiorava il viso e l'andare fino in fondo x poi ritornare su in cima e riprendere quel bel gioco che solo con lui potevo fare, e le risate e le urla quando andava più in fretta! Ho poi messo gli sci ai piedi anch'io a tre anni e pur non essendo come lui, che faceva anche le gare ed era bravissimo, ho sciato fino a 39 anni godendomi le montagne e l'ebbrezza della velocità su due lamine di sci. Dimenticavo di dire che in quelle prime passeggiate con gli sci, in spalla a mio papà, c'era sempre anche il mio primo cane, bianco buffo e peloso, il Luli, con cui sono cresciuta e che fin dalla nascita è stato il mio amico più caro, affettoso e bellissimo. Tutti dovrebbero nascere con un Luli in casa, che ti vuole bene e che impari ad amare profondamente, xchè anche gli animali sono essere umani da amare e da rispettare!

Terzo capitolo
L'evento o gli eventi che hanno indelebilmente cambiato la tua vita
Un evento che ha cambiato la mia vita è stato senz'altro il frequentare l'università di lingue a Torino, dove sono rimasta x 4 anni a studiare. Conoscevo già bene la città ma il viverci a lungo mi ha permesso di diventare indipendente e libera. E, anche se poi sono tornata a vivere x sempre in provincia, a Omegna, ho conservato l'abitudine di essere indipendente dagli altri e di decidere da sola nelle scelte importanti. La scelta delle lingue straniere è stato un altro punto fondamentale xchè mi ha aperto nuovi orizzonti e la mia passione di viaggiare si è accentuata con la conoscenza sempre più approfondita di altre lingue, che uso correntemente e che mi permettono, in giro x il mondo, di comunicare con i nativi. In questo modo posso conoscere meglio i paesi che visito e le culture e i modi di vivere, fondamentali x aprirsi al mondo e x aprire la mia mente ed il mio sapere a nuove conoscenze senza pregiudizi o stereotipi fasulliNon tutti gli eventi sono purtroppo stati piacevoli ma sicuramente hanno fatto sì che diventassi una persona con un carattere forte e determinato. Ho dovuto affrontare anche la malattia ed essere passata in quel mondo di sofferenza e di dolore, improvviso ed imprevisto, ma traumatizzante, xchè stai male e ti devi x forza affidare ad altri, ai medici cioè, e sperare che riescano a ridarti la salute, e ti rendi conto che tutta la tua vita è legata a quello e al destino, a cui non avevi mai pensato prima xchè a 24 anni si pensa a tutt'altro, naturalmente, ha lasciato una traccia profonda in me. Al destino non penso mai ma un'altra volta ho dovuto affrontarlo a faccia a faccia, sempre improvviso ed imprevisto, ma determinante x la mia vita, che è di nuovo dovuta cambiare in modo drastico xchè sono caduta a 39 anni da una scala in giardino e mi sono lacerata la cartilagine di un ginocchio. Ho smesso completamente di sciare, ho dovuto riprendere con molta fatica a camminare e x anni ho tribolato x problemi vari. Ancora adesso quando sto ferma x ore, seduta dietro ad una cattedra, se poi scendo le scale zoppico. Questa battuta d'arresto ha condizionato notevolmente alcuni anni della mia vita, ma il dover di nuovo affrontare sofferenze non volute e non cercate mi ha fatto riflettere notevolmente e mi sono resa conto che noi possiamo programmare tutta quanta la nostra vita e viverla come vogliamo solo se il destino, sicuramente già tracciato, ce lo permette.Possiamo vivere bene o male, frequentare persone positive e utili o negative e dannose, decidere liberamente cosa fare e quando farlo e con chi, ma non siamo assolutamente liberi di prevedere la malattia, la morte, nostra o delle persone che amiamo, e la sofferenza che accompagna sempre queste due realtà devastanti ma non impedibili. Ho dovuto accettare x forza, anche se talvolta con rabbia, l'handicap al ginocchio e ho provato personalmente cosa significa avere delle stampelle, non potersi muovere, affrontare tutte le barriere architettoniche di una città che non pensa a questi problemi e soprattutto la curiosità o l'idiozia delle persone che incontri e che ti rompono con tutte le loro inutili domande perditempo o le battute stupide che non servono a nulla e non ti aiutano se sei in difficoltà.
Il dover stare ferma x forza mi ha però portato un dono insperato: ho iniziato a cucire, a creare bambole, pupazzi ed altro ed ho scoperto di essere decisamente abile nel farlo. Questa certezza è stata confermata anche dal mio sito PupazziePensieri, che è sempre più visitato, da tutte le parti del mondo, e dall'essere sempre più conosciuta anche qui dove vivo. Un hobby nato x necessità sta diventando una gratificante passione da esperta che mai avrei immaginato di avere. Gli ultimi eventi che hanno cambiato radicalmente la mia vita sono stati la morte di una collega e di un mio alunno di 14 anni ammalati di tumore e la morte di mio papà, diabetico sempre curatosi, ma comunque vittima di una malattia tremenda x le conseguenze che lascia nell'organismo. Non so dove ho trovato la forza e la volontà di stare loro vicina ma sicuramente non so se ripeterei simili esperienze xchè è terribile sapere che non ce la faranno comunque ma, che in ogni caso, bisogna dar loro amicizia e amore con tanta pazienza e tanto coraggio, xchè continuino a sperare e a vivere i loro ultimi giorni, di gravi sofferenze, con il sorriso di chi è stato sempre lì con loro. Le lacrime bisogna tenerle ben nascoste, e solo x dopo, x quando se ne sono andati x sempre ...

Quarto capitolo
Dovessi morire oggi che messaggio vorresti lasciare al domani?
amate ed amatevi, senza più guerre odio torture e povertà assurde ed ignobili e abbiate come me la fortuna di aver avuto due genitori affettuosi e intelligenti che sempre mi hanno aiutata, e mia mamma ancora mi aiuta xchè è l'unica persona con cui parlo e di cui mi fido quando ho qualche problema serio da affrontare lei ascolta e consiglia, non dà mai ordini!

Quinto capitolo
Un suggerimento musicale, un libro, una poesia, una quadro, un film: scegli qualsiasi cosa legata all'arte che vorresti condividere con gli altri.
Amo tantissimo i quadri degli impressionisti , in particolare quei paesaggi campestri con i papaveri rossi e le erbe alte sfiorate dal vento, che mi ricordano la mia infanzia con mia nonna che tagliava il primo fieno, nelle calde giornate di maggio e giugno, o il mare così bello e misterioso che loro hanno dipinto tanto spesso ed in tanti modi diversi.Ma mi piacciono tantissimo anche i quadri dei Preraffaelliti con quei visi di donna belllissimi che tanto ricordano i visi delle donne dipinti da quel grande uomo d'arte che fu Raffaello Sanzio, unico ed irripetibile.E se volessi condividere un libro, tra le migliaia che ho letto e di cui non saprei assolutamente fare una scelta , io aprirei o una pagina delle lettere di VanGogh al fratello Teo o una pagina dei Vangeli di Gesù o i primi versi di quello splendido poema dell'Antico Testamento che è la più grande testimonianza dell'amore di un uomo e di una donna e comincerei a leggere...