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giovedì 25 dicembre 2014
martedì 24 dicembre 2013
domenica 17 marzo 2013
Laura Boldrini presidente della Camera
Ieri è stata una giornata decisamente importante per la politica italiana: alla Camera è stata eletta Presidente una donna, Laura Boldrini, la terza della storia repubblicana a ricoprire questa carica, dopo Nilde Iotti (1979-1983) e Irene Pivetti (1994-1996), e al Senato Pietro Grasso
Per 14 anni Laura Boldrini è stata portavoce dell'Agenzia Onu, dell'Alto commissariato per i rifugiati politici e il suo discorso da neo presidente è stato decisamente importante .
Per 14 anni Laura Boldrini è stata portavoce dell'Agenzia Onu, dell'Alto commissariato per i rifugiati politici e il suo discorso da neo presidente è stato decisamente importante .
" Care deputate e cari deputati, permettetemi di esprimere il mio più sentito ringraziamento per l’alto onore e responsabilità che comporta il compito di presiedere i lavori di questa assemblea.
Vorrei innanzitutto rivolgere il saluto rispettoso e riconoscente di tutta l’assemblea e mio personale al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che è custode rigoroso dell’unità del Paese e dei valori della costituzione repubblicana.Vorrei inoltre inviare un saluto cordiale al Presidente dalla Corte costituzionale e al Presidente del consiglio.
Faccio a tutti voi i miei auguri di buon lavoro, soprattutto ai più giovani, a chi siede per la prima volta in quest’aula. Sono sicura che in un momento così difficile per il nostro paese, insieme, insieme riusciremo ad affrontare l’impegno straordinario di rappresentare nel migliore dei modi le istituzioni repubblicane.
Vorrei rivolgere inoltre un cordiale saluto a chi mi ha preceduto, al presidente Gianfranco Fini che ha svolto con responsabilità la sua funzione costituzionale.
Arrivo a questo incarico dopo aver trascorso tanti anni a difendere e rappresentare i diritti degli ultimi in Italia come in molte periferie del mondo. E’ un’esperienza che mi accompagnerà sempre e che da oggi metto al servizio di questa Camera. Farò in modo che questa istituzione sia anche il luogo di cittadinanza di chi ha più bisogno.Il mio pensiero va a chi ha perduto certezze e speranze.
Vorrei innanzitutto rivolgere il saluto rispettoso e riconoscente di tutta l’assemblea e mio personale al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che è custode rigoroso dell’unità del Paese e dei valori della costituzione repubblicana.Vorrei inoltre inviare un saluto cordiale al Presidente dalla Corte costituzionale e al Presidente del consiglio.
Faccio a tutti voi i miei auguri di buon lavoro, soprattutto ai più giovani, a chi siede per la prima volta in quest’aula. Sono sicura che in un momento così difficile per il nostro paese, insieme, insieme riusciremo ad affrontare l’impegno straordinario di rappresentare nel migliore dei modi le istituzioni repubblicane.
Vorrei rivolgere inoltre un cordiale saluto a chi mi ha preceduto, al presidente Gianfranco Fini che ha svolto con responsabilità la sua funzione costituzionale.
Arrivo a questo incarico dopo aver trascorso tanti anni a difendere e rappresentare i diritti degli ultimi in Italia come in molte periferie del mondo. E’ un’esperienza che mi accompagnerà sempre e che da oggi metto al servizio di questa Camera. Farò in modo che questa istituzione sia anche il luogo di cittadinanza di chi ha più bisogno.Il mio pensiero va a chi ha perduto certezze e speranze.
Dovremmo impegnarci tutti a restituire piena dignità a ogni diritto. Dovremo ingaggiare una battaglia vera contro la povertà, e non contro i poveri. In questa aula sono stati scritti i diritti universali della nostra Costituzione, la più bella del mondo. La responsabilità di questa istituzione si misura anche nella capacità di saperli rappresentare e garantire uno a uno.
Quest’Aula dovrà ascoltare la sofferenza sociale. Di una generazione cha ha smarrito se stessa, prigioniera della precarietà, costretta spesso a portare i propri talenti lontano dall’Italia.
Dovremo farci carico dell’umiliazione delle donne che subiscono violenza travestita da amore. Ed è un impegno che fin dal primo giorno affidiamo alla responsabilità della politica e del Parlamento.
Dovremo stare accanto a chi è caduto senza trovare la forza o l’aiuto per rialzarsi, ai tanti detenuti che oggi vivono in una condizione disumana e degradante come ha autorevolmente denunziato la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo.
Dovremo dare strumenti a chi ha perso il lavoro o non lo ha mai trovato, a chi rischia di smarrire perfino l’ultimo sollievo della cassa integrazione, ai cosiddetti esodati, che nessuno di noi ha dimenticato.
Ai tanti imprenditori che costituiscono una risorsa essenziale per l’economia italiana e che oggi sono schiacciati dal peso della crisi, alle vittime del terremoto e a chi subisce ogni giorno gli effetti della scarsa cura del nostro territorio.
Dovremo impegnarci per restituire fiducia a quei pensionati che hanno lavorato tutta la vita e che oggi non riescono ad andare avanti.Dovremo imparare a capire il mondo con lo sguardo aperto di chi arriva da lontano, con l’intensità e lo stupore di un bambino, con la ricchezza interiore inesplorata di un disabile.
In Parlamento sono stati scritti questi diritti, ma sono stati costruiti fuori da qui, liberando l’Italia e gli italiani dal fascismo.Ricordiamo il sacrificio di chi è morto per le istituzioni e per questa democrazia. Anche con questo spirito siamo idealmente vicini a chi oggi a Firenze, assieme a Luigi Ciotti, ricorda tutti i morti per mano mafiosa. Al loro sacrificio ciascuno di noi e questo Paese devono molto.
E molto, molto dobbiamo anche al sacrificio di Aldo Moro e della sua scorta che ricordiamo con commozione oggi nel giorno in cui cade l’anniversario del loro assassinio.
Questo è un Parlamento largamente rinnovato. Scrolliamoci di dosso ogni indugio, nel dare piena dignità alla nostra istituzione che saprà riprendersi la centralità e la responsabilità del proprio ruolo. Facciamo di questa Camera la casa della buona politica. Rendiamo il Parlamento e Il nostro lavoro trasparenti, anche in una scelta di sobrietà che dobbiamo agli italiani.
Sarò la presidente di tutti, a partire da chi non mi ha votato, mi impegnerò perché la mia funzione sia luogo di garanzia per ciascuno di voi e per tutto il Paese.
L’Italia fa parte del nucleo dei fondatori del processo di integrazione europea, dovremo impegnarci ad avvicinare i cittadini italiani a questa sfida, a un progetto che sappia recuperare per intero la visione e la missione che furono pensate, con lungimiranza, da Altiero Spinelli.
Lavoriamo perché l’Europa torni ad essere un grande sogno, un crocevia di popoli e di culture, un approdo certo per i diritti delle persone, un luogo della libertà, della fraternità e della pace.Anche i protagonisti della vita spirituale religiosa ci spronano ad osare di più: per questo abbiamo accolto con gioia i gesti e le parole del nuovo pontefice, venuto emblematicamente “dalla fine del mondo”. A papa Francesco il saluto carico di speranze di tutti noi.
Consentitemi un saluto anche alle istituzioni internazionali, alle associazioni e alle organizzazioni delle Nazioni Unite in cui ho lavorato per 24 anni e permettetemi – visto che questo è stato fino ad oggi il mio impegno – un pensiero per i molti, troppi morti senza nome che il nostro Mediterraneo custodisce. Un mare che dovrà sempre più diventare un ponte verso altri luoghi, altre culture, altre religioni.
Sento forte l’alto richiamo del Presidente della Repubblica sull’unità del Paese, un richiamo che questa aula è chiamata a raccogliere con pienezza e con convinzione.
La politica deve tornare ad essere una speranza, un servizio, una passione.
Stiamo iniziando un viaggio, oggi iniziamo un viaggio. Cercherò di portare assieme a ciascuno di voi, con cura e umiltà, la richiesta di cambiamento che alla politica oggi rivolgono tutti gli italiani, soprattutto in nostri figli. Grazie. "
Quest’Aula dovrà ascoltare la sofferenza sociale. Di una generazione cha ha smarrito se stessa, prigioniera della precarietà, costretta spesso a portare i propri talenti lontano dall’Italia.
Dovremo farci carico dell’umiliazione delle donne che subiscono violenza travestita da amore. Ed è un impegno che fin dal primo giorno affidiamo alla responsabilità della politica e del Parlamento.
Dovremo stare accanto a chi è caduto senza trovare la forza o l’aiuto per rialzarsi, ai tanti detenuti che oggi vivono in una condizione disumana e degradante come ha autorevolmente denunziato la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo.
Dovremo dare strumenti a chi ha perso il lavoro o non lo ha mai trovato, a chi rischia di smarrire perfino l’ultimo sollievo della cassa integrazione, ai cosiddetti esodati, che nessuno di noi ha dimenticato.
Ai tanti imprenditori che costituiscono una risorsa essenziale per l’economia italiana e che oggi sono schiacciati dal peso della crisi, alle vittime del terremoto e a chi subisce ogni giorno gli effetti della scarsa cura del nostro territorio.
Dovremo impegnarci per restituire fiducia a quei pensionati che hanno lavorato tutta la vita e che oggi non riescono ad andare avanti.Dovremo imparare a capire il mondo con lo sguardo aperto di chi arriva da lontano, con l’intensità e lo stupore di un bambino, con la ricchezza interiore inesplorata di un disabile.
In Parlamento sono stati scritti questi diritti, ma sono stati costruiti fuori da qui, liberando l’Italia e gli italiani dal fascismo.Ricordiamo il sacrificio di chi è morto per le istituzioni e per questa democrazia. Anche con questo spirito siamo idealmente vicini a chi oggi a Firenze, assieme a Luigi Ciotti, ricorda tutti i morti per mano mafiosa. Al loro sacrificio ciascuno di noi e questo Paese devono molto.
E molto, molto dobbiamo anche al sacrificio di Aldo Moro e della sua scorta che ricordiamo con commozione oggi nel giorno in cui cade l’anniversario del loro assassinio.
Questo è un Parlamento largamente rinnovato. Scrolliamoci di dosso ogni indugio, nel dare piena dignità alla nostra istituzione che saprà riprendersi la centralità e la responsabilità del proprio ruolo. Facciamo di questa Camera la casa della buona politica. Rendiamo il Parlamento e Il nostro lavoro trasparenti, anche in una scelta di sobrietà che dobbiamo agli italiani.
Sarò la presidente di tutti, a partire da chi non mi ha votato, mi impegnerò perché la mia funzione sia luogo di garanzia per ciascuno di voi e per tutto il Paese.
L’Italia fa parte del nucleo dei fondatori del processo di integrazione europea, dovremo impegnarci ad avvicinare i cittadini italiani a questa sfida, a un progetto che sappia recuperare per intero la visione e la missione che furono pensate, con lungimiranza, da Altiero Spinelli.
Lavoriamo perché l’Europa torni ad essere un grande sogno, un crocevia di popoli e di culture, un approdo certo per i diritti delle persone, un luogo della libertà, della fraternità e della pace.Anche i protagonisti della vita spirituale religiosa ci spronano ad osare di più: per questo abbiamo accolto con gioia i gesti e le parole del nuovo pontefice, venuto emblematicamente “dalla fine del mondo”. A papa Francesco il saluto carico di speranze di tutti noi.
Consentitemi un saluto anche alle istituzioni internazionali, alle associazioni e alle organizzazioni delle Nazioni Unite in cui ho lavorato per 24 anni e permettetemi – visto che questo è stato fino ad oggi il mio impegno – un pensiero per i molti, troppi morti senza nome che il nostro Mediterraneo custodisce. Un mare che dovrà sempre più diventare un ponte verso altri luoghi, altre culture, altre religioni.
Sento forte l’alto richiamo del Presidente della Repubblica sull’unità del Paese, un richiamo che questa aula è chiamata a raccogliere con pienezza e con convinzione.
La politica deve tornare ad essere una speranza, un servizio, una passione.
Stiamo iniziando un viaggio, oggi iniziamo un viaggio. Cercherò di portare assieme a ciascuno di voi, con cura e umiltà, la richiesta di cambiamento che alla politica oggi rivolgono tutti gli italiani, soprattutto in nostri figli. Grazie. "
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giovedì 7 giugno 2012
Grande Sara Errani !!!
Oggi pomeriggio stavo scrivendo a computer le ultime relazioni per le mie classi perchè devo portarle ai colleghi coordinatori prima degli scrutini di fine anno : un lavoro lungo che dopo un po' ti fa incrociare gli occhi, venire la nausea e fumare il cervello...
Allora ho acceso la Tv e su Rai 2 ho ascoltato, pùi che visto, l'incontro di tennis al Rolland Garros di Parigi tra Sara Errani, la 25enne ravvenate, che si allena in Spagna da anni, e l'australiana Stosur . Un bell'incontro veloce ed una splendida vittoria in tre set dell'italiana che, come la Schiavone due anni fa, parteciperà all'incontro finale del Grande Slam La Errani è anche la prima azzurra in finale anche nel doppio
Una grnade gioia per lei sicuramente ma anche per noi tutti che da sempre seguiamo il tennis e lo amiamo molto e siamo orgogliosi che un'altra atleta donna abbia vinto
venerdì 18 maggio 2012
BUON COMPLEANNO EMERGENCY!
18 anni fa, il 15 maggio 1994, nasceva Emergency, per curare le vittime civili dei conflitti, perché Gino Strada ed i suoi collaboratori credevano che" chi fa le guerre abbia, in ogni caso, pesanti responsabilità. Come si spiegherebbe altrimenti che i civili inermi rappresentano oggi più del novanta per cento delle vittime di ogni conflitto?”. Così spiegavano le ragioni di Emergency sul primo numero del loro trimestrale.
Diciotto anni dopo hanno curato gratuitamente oltre 4 milioni e mezzo di persone, vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà. Hanno lavorato in 16 Paesi, aperto ospedali, centri pediatrici, centri di maternità, posti di primo soccorso, centri sanitari, centri di riabilitazione, poliambulatori, ambulatori mobili, un centro di cardiochirurgia.
La loro nascita è stata un bene per tutti noi che siamo molto orgogliosi di avere Emergency ... TANTI AUGURI !!!
giovedì 23 dicembre 2010
AUGURI
I più cari Auguri
di
Buon Natale
a tutti i viaggiatori del web
ed
agli amici ed amiche che passeranno di qui ...
lunedì 8 marzo 2010
8 marzo
Auguri a tutte le donne con la speranza che ovunque nel mondo possano avere pari dignità rispetto e uguaglianza, libere da violenze soprusi ricatti e compromessi umilianti ...
martedì 30 dicembre 2008
Pensieri e Speranze per un Nuovo Anno
Ieri sera ho cambiato definitivamente il portatile. Quello vecchio, con cui ho passato tanto tempo e tanti anni a scrivere e a lavorare, fedele compagno nelle avversità quotidiane o nei momenti felici, ha ormai troppa poca memoria e non posso più sovraccaricarlo di foto, di file e quant'altro infilo abitualmente nel PC. E' ormai vetusto ed ha urgente bisogno di riposo e di prepensionamento.
Mentre aggiornavo l'antivirus dell'altro, che ho da un bel po' ormai, ma che ha passato tanto tempo a riposo in un armadio, sono andata a fare un giretto tra i modelli e le impostazioni di Blogspot. Ho trovato alcune novità, in particolare un terzo modo per leggere i commenti, che ho subito adottato perchè molto più pratico ( lo uso già nell'altro blog di digilander.libero in effetti), e alcuni nuovi template. Ne ho provati in anteprima alcuni e me ne è piaciuto uno in particolare. Ho fatto il cambio e poi ho recuperato dalla copia del vecchio modello alcune personalizzazioni che erano saltate, naturalmente
Ho anche fatto qualche modifica e introdotto qualche novità nel menù perchè quando si cambia si cambia anche qualcosa, no ? ...
Siamo ormai alla fine del 2008, un anno bisestile che ha visto una recessione mondiale ed una crisi economica notevoli. Un anno di alti e bassi per tutti, un anno che tutti speriamo di superare per tornare a sperare in un futuro più positivo
Un anno per me nel complesso felice, anche se ho avuto qualche intoppo improvviso di salute, ma ogni tanto succede purtroppo, e l'importante è che tutto sia tornato come prima, e mi auguro che il prossimo 2009 sia ancora migliore
Vorrei continuare a vivere serena ed in pace, con la salute e con la gioia di poter godere ancora della compagnia e della vita tranquilla di mia mamma, delle mie tre gattacce nere, delle amicizie vicine e lontane, virtuali e reali, che tanto hanno arricchito questi mesi appena trascorsi
Vorrei continuare a lavorare perchè il lavoro arricchisce, e non solo di denaro per poter mangiare e dedicarsi ai propri interessi personali nel tempo libero!, ma vorrei anche tornare ad un passato ormai lontano quando lavorare con i giovanissimi era un piacere e non una grande fatica, perchè allora i ragazzi e le ragazze erano meno agressivi, meno litigiosi, meno irrispettosi delle regole e degli adulti e dei compagni che erano in classe con loro
Amavano studiare e solo pochi erano disturbati, infelici, irraggiungibili . Ora troppi di loro hanno problemi difficoltà e situazioni di disagio a casa e a scuola
Vorrei anche non andare in pensione a 65 anni ... Ho iniziato presto a lavorare, mentre ancora studiavo, e ritengo di avere il diritto di poter scegliere di lasciare il mio mondo di lavoro a 60 anni!
Ci sono tante cose nella vita che potrei fare dopo i 60, quando ancora non sarei troppo vecchia per desiderare di fare altro, di riposare in santa pace di riposare il mio corpo stanco e la mia mente affaticata ...
i mei desideri per un nuovo anno sono pochi perchè ho già tutto quello che voglio e mi accontento ma spero che comunque si realizzino e si mantengano
Auguro a voi tutti e tutte che passate anche di qui di poter avere un meraviglioso 2009 con tutto ciò che sognate o che volete, ma soprattutto tanta felicità salute ed un lavoro sicuro e soddisfacente
Buon Anno nuovo erica
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martedì 23 dicembre 2008
Buon Natale

Auguro a Voi Tutti
Amici e Amiche carissimi
che sempre passate
di qui
un Felice e Sereno Natale
con affetto
erica
La Riforma Gelmini è arrivata !!!
Questo è il post n. 450 . Un bel numero per un argomento importante. Importante perchè alla fine è stata approvata la Riforma Gelmini e ci è arrivata proprio il giorno prima delle vacanze di Natale
Un gran bel regalo !!!
Ecco cosa potete trovare nella pagina del sito Istruzione.it/Miur
La scuola cambia
Roma, 18 dicembre 2008
Oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato i decreti per la riorganizzazione delle scuole per l’infanzia, elementari, medie e superiori.
Per la prima volta in Italia dopo la Riforma Gentile del 1923, si mette mano alla scuola con una riforma organica di tutti i cicli (elementari, medie, superiori).
Elementari e medie cambiano dal 1° settembre 2009, le superiori dal 1° settembre 2010.
La riforma porta a sistema le migliori sperimentazioni attuate negli anni e lo fa in una visione di insieme e non con interventi su parti singole scollegate dal resto, come spesso accaduto in passato.
I principi che ispirano la riforma sono: più chiarezza e opportunità per le famiglie, più efficienza, semplificazione e snellimento dell’organizzazione e delle procedure, valorizzazione del ruolo dei docenti.
Quali scuole cambiano Dell’infanzia, Elementari, Medie, Superiori.
Seguono Le principali novità e gli Allegati da leggere con estrema attenzione perchè nulla è cambiato.
In particolare sono inquietanti per me che insegno alla scuola media quelle parti in cui si parla di classi e di numero minimo e massimo di alunni per ogni classe, - ogni classe dovrà avere 20 alunni e per ora si potrà averne un massimo di 28, ma in futuro potrebbero anche essere 30!, e quindi si potranno accorpare tutte le classi attuali con alunni inferiori ai 20-, di classi di montagna dove se non ci sono almeno 10 alunni si possono mettere insieme le classi di età differente, per esempio la prima con la seconda ecc
Tutte scelte che ridurranno notevolmente il numero di noi insegnanti di ruolo in organico e quindi l'incubo di dover perdere il posto attuale nella scuola di titolarità senza sapere dove finiremo a lavorare a settembre
Se fino ad ora ci si doveva preoccupare solo di mantenere il posto nelle stesse classi e negli stessi corsi per il principio della continuità didattica, ebbene ora ci si deve proprio preoccupare di mantenere un posto di lavoro !
Fino a 65 anni, visto che è stata ipotizzata questa novità dal ministro Brunetta, la scorsa settimana, a Stresa ...
Per i precari non di ruolo sarà ancora peggio naturalmente; non avranno nessuna certezza di lavoro e nella riforma nessuno si è preoccupato di inserire nulla per loro
Grazie a questa riforma , passeremo tutti un Felice Natale nell'ansia pregressa che da settembre noi insegnanti ci ritroveremo disoccupati, o per usare un eufemismo, in mobilitazione...
Quella che ti lascia a casa con le pezze al ... sedere, senza stipendio e senza altra possibilità di lavoro, se non quella di andare a fare il barbone e di chiedere la questua davanti al supermercato più frequentato della città
Una speranza ottimista e molto positiva !!!!
Con i migliori auguri per un coloratissimo 2009 erica
martedì 9 dicembre 2008
Nessuno può toglierti i tuoi Diritti
La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è un documento, firmato a Parigi il 10 dicembre 1948, la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri.
Ecco un breve riassunto dei 30 articoli che compone la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Ecco un breve riassunto dei 30 articoli che compone la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Siamo tutti liberi ed uguali
Non discriminare
Diritto alla vita
Nessuna schiavitù
Nessuna tortura
Hai i tuoi diritti ovunque tu vada
Siamo tutti uguali di fronte alla legge
Tutti i tuoi diritti sono protetti dalla legge
Nessuna detenzione ingiusta
Diritto al giudizio
Innocente finché dimostrato
Diritto alla privacy
Diritto di libertà di movimento
Diritto di asilo
Diritto alla nazionalità
Diritto di matrimonio e famiglia
Diritto di proprietà
Libertà di pensiero
Libertà di espressione
Diritto di pubblica assemblea
Diritto alla democrazia
Sicurezza sociale
Diritti dei lavoratori
Diritto di giocare
Un letto e cibo per tutti
Diritto all'istruzione
Diritti d'autore
Un mondo libero e giusto
Responsabilità
Nessuno può toglierti i tuoi diritti Articolo 25
Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.
La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.
Articolo 26
Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L'istruzione elementare deve essere obbligatoria. L'istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l'istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.
L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.
Articolo 30
Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un'attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati.
Domani saranno passati 60 anni ma quali progressi ha fatto l'umanità e quali diritti sono stati applicati el mondo intero???
Per non dimenticare quei 30 importantissimi articoli , per non dimenticare i diritti umani di tutta l'umanità ...
sabato 12 aprile 2008
...Io voterò !!!
Domani mattina andrò a votare perchè è un mio diritto
Il diritto di mantenere la democrazia nel paese dove sono nata e dove vivo da 53 anni
Il diritto di aiutare questa nazione ad essere un paese civile dove prevalgano il buon senso l'intelligenza la cultura e l'onestà senza usare i fucili le minacce l'arroganza la prepotenza e le risse da saloon
Il diritto di scegliere un partito che non è di destra perchè dopo 60 anni di governi DC e 5 di Berlusconi è un dovere votare la sinistra !
Domani voterò PD
perchè Veltroni ha cercato di essere una persona corretta, ha creduto in tutti noi e ha avuto il coraggio di correre da solo
Non so come andrà a finire ma il mio sogno è We can
Noi possiamo
Tutti noi possiamo
fare un piccolo passo in avanti
e
aiutare l'Italia ad andare avanti
Non pensiamo egoisticamente solo a noi stessi
pensiamo anche al nostro paese
che ha bisogno di tutto il nostro aiuto di tutta la nostra fiducia e di uomini e donne che facciano il bene del paese e non i propri interessi personali !!!
We could noi potremo pensare vivere sognare una grande speranza...
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sabato 5 aprile 2008
Compleanno

Ho appena ricevuto questo bellissimo regalo di compleanno . Un GRAZIE grandissimo all'amica Ernesta che me lo ha inviato
Domani saranno 53 I miei primi 53 ...
giovedì 27 marzo 2008
84
Stamattina sono uscita alle 7 e 20 come sempre e sono andata a scuola. Mia mamma è scesa con me per prendere il giornale ma era una mattinata fredda, piovigginava ed è risalita in casa in fretta
Oggi era il suo compleanno: 84 splendidi anni
Il mio augurio più caro è che possa continuare a festeggiarne ancora tanti altri in buona salute. con il suo spirito combattivo, che sempre l'ha accompagnata, anche nei momenti difficili della vita, e con la sua intelligenza.
Stare con lei è sempre un grande piacere e amo passare il tempo in sua compagnia. come oggi pomeriggio, mentre correggevo le verifiche dei miei alunni e lei cuciva, perchè il tempo era brutto e non è potuta scendere in giardino, a lavorare un po'...!
giovedì 3 gennaio 2008
Che emozione incontrare Duccio Blogger
Questo è il 251 post di pensieri in Libertà, il secondo del 2008 ma il primo personale
Eh sì, personale perchè vorrei far conoscere a tutti gli amici bloggers che mi leggono e che leggono anche Duccio Blog, ma anche ai miei lettori e lettrici che non sono bloggers ma sono tanti, e li ringrazio di seguirmi sempre con affetto e puntualità, l'emozione che ho provato martedì mattina, primo gennaio, a Roma, quando ho incontrato Duccio dal vivo
Sono arrivata a Roma con il solito gruppo dell'UNI3 di Omegna nel pomeriggio di sabato
Avevo comunicato in privato a Duccio che se mi fosse stato possibile lo avrei incontrato volentieri per conoscerlo
Noi comunichiamo tutti con il pensiero e con le idee e sicuramente ci conosciamo in profondità quando seguiamo i nostri blog ed i nostri post con assiduità ma quasi nessuno di noi si sente in privato o si conosce dal vivo e resta sempre e solo virtuale on line
Dopo 3 giorni passati a girare al trotto e in qualche caso anche al galoppo x la capitale con altre 50 persone e una guida locale, martedì mattina mi sono allontanata dal gruppo a due passi dal Vaticano e sono entrata in una delle traverse parallele di via della Conciliazione, dove tutto il caos della marcia della pace di Sant'Egidio e dei pellegrini che aspettavano la benedizione papale era lontana ed ovattata, una piccola via molto carina e caratteristica
Sono andata a cercare il ristorante dove poi avremmo mangiato, prima di ripartire per il lungo viaggio di ritorno a casa ( 9 e passa ore in pulman ), e lì ho aspettato Duccio
Siamo rimasti a chiacchierare per un buon tre quarti d'ora ed è stato veramente piacevole perchè Duccio è una persona molto interessante, e non poteva essere altrimenti visto i suoi interessi personali, il lavoro che svolge e gli argomenti che sempre tratta a livello sociale e democratico, di denuncia e di legalità
Mi è spiaciuto doverlo lasciare ma il mio gruppo è arrivato e sono dovuta andare a mangiare con loro per rispettare la tabella oraria programmata in precedenza
Spero di ripetere l'esperienza anche con Giulia, che è qui vicino a casa, a Torino, e con altri e altre blogger che leggo sempre, anche all'estero....
Buon anno di nuovo a tutti e a tutte nella speranza che questo nuovo anno bisestile sia portatore di salute di gioia di pace e di nuovi valori per una democrazia veramente libera ed indipendente che dia a noi tutti la possibilità di vivere al meglio
venerdì 28 dicembre 2007
Buon ANNO 2008
Tanti Tanti
Tantissimi
Auguri
x
un 2008
di Pace di Gioia
e
di Serenità
erica
lunedì 24 dicembre 2007
Gli inverni del cuore
Tutti ci auguriamo nuove gioie nuove meravigliose ed imprevedibili sorprese tanta salute e felicità
Come sempre !
Ci prepariamo a festeggiare , a brindare con amici e parenti , a scambiarci i regali e a dimenticare per un po' il lavoro gli impegni le tasse i politici e tutto quello che ci ha stressato e affaticato e rotto a volontà fino a ieri
Ma se noi abbiamo una casa una famiglia degli affetti e degli amici e ce ne stiamo al caldo a mangiare a riposare a divertirci a stare bene , quanti sono invece quelli che bene non stanno bene x nulla?
In queste ultime settimane ho avuto poco tempo x me e x chi mi è vicino e x le persone con cui sono amica ma con il pensiero sono sempre stata vicina ad una persona che conosco solo virtualmente da alcuni anni e che in questo periodo non sta bene
So cosa sta passando perchè io ho passato alcuni anni, pochi anni fa, a vedere la salute di mio papà andarsene a poco a poco e le sue sofferenze sono state le nostre per tre lunghi anni con le feste passate in ospedale o a casa a star male per lui e con lui
Anni difficili che non ho dimenticato ma che spero non si ripetano più
Io mi auguro che la mia amica possa riprendersi presto e che torneremo di nuovo a comunicare via internet con tutto l'affetto e la simpatia che ci accomuna
Purtroppo le malattie arrivano improvvise e quando uno meno se lo aspetta lasciando attoniti e senza difese
Il nostro cuore che gioiva ed era felice all'improvviso è sopraffatto e si ritrova perso nella gelida tormenta dell'inverno; la malattia lo seppellisce in una fredda coltre che gli toglie serenità e sicurezza...
In questi giorni di riflessioni prenatalizie ( non ho mai amato granch'è il natale : troppe luci troppi auguri spesso insinceri, regali non voluti o fatti x dovere ma senza il cuore che li accompagna, troppi soldi spesi per feste esagerate, un eccesso di tutto per ricordare un uomo nato in una mangiatoia e morto su una croce con due ladri a fianco ...) ho pensato che gli inverni del cuore, come il vento gelido che arriva improvviso e porta neve ghiaccio e tanto freddo a ricoprire la natura, non sono solo le malattie, ma anche il male che troppo spesso fanno gli uomini e le donne senza neppure pensare alle conseguenze
Dei giovani che potevano avere tutto nella vita sono indagati da mesi per due delitti assurdi, x due giovani donne uccise, a Garlasco e a Perugia, con motivazioni insensate che stanno affiorando a poco a poco
E quel gelo che attanaglia i loro cuori li rende insensibili e crudeli ed incapaci di penstirsi e di dire la verità
Un inverno polare è sceso ormai su di loro e nei loro cuori non si legge dolore non si legge pietà per le le vittima non si legge un filo di vergogna o di disperazione x quello che possono o potrebbero aver fatto
Freddi insensibili bugiardi esibizionisti ...
Che tristezza vedere la gioventù, il nostro futuro, perdere sempre più il senso del giusto del bene dell'amore e della sensibilità verso gli altri, perdere i freni inibitori ed uccidere senza pietà, senza pudore, senza paura e senza vergogna e raccontare bugie su bugie, menzogne e mezze verità , parole futili e leggere a nascondere i gelidi inverni dei loro cuori ...
Ma domani è un altro giorno e poi un altro Natale arriverà
e saremo x un giorno tutti più buoni nella speranza che il Bambinello ritorni con tante sorprese a riscaldare i nostri cuori e a renderli di nuovi puri ed innocenti
I miei più cari AUGURI a voi tutti e tutte che sempre mi leggete e commentate
un abbraccio erica
sabato 15 dicembre 2007
Roberto Saviano a Omegna
Ieri pomeriggio sono andata al teatro Sociale, il teatro che si trova proprio in centro ad Omegna, per assistere alla premiazione del libro che ha vinto quest'anno il premio letterario Della Resistenza- Città di Omegna
Speravo che ci fosse anche Sabina Rossa, la figlia di Guido Rossa ed autrice del bellissimo libro dedicato a sua padre (vedere la mia recensione di febbraio - argomento Anni di piombo ), vincitrice del premio minore Scaffale, ma ahimé era rimasta bloccata a Roma in Senato
Era però presente il giornalista Giovanni Fasanella coautore del suo e di altri libri che avevo letto in precedenza
E' sempre piacevole ed un po' emozionante vedere dal vivo un autore di cui hai apprezzato le opere e ricordo sempre con estrema gioia, per esempio, la premiazione, alcuni anni fa, dell' allora magistrato di Mani Pulite Gerardo Colombo.
Anche ieri come allora il teatro era gremito di gente e all'arrivo del vincitore 2007, Roberto Saviano, l'autore di Gomorra - viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra, è esploso un applauso lunghissimo intenso e fortissimo
Saviano è giovane, è nato nel 1979 ed scrive su Repubblica e L'Espresso
Nella "civile" Italia sembra incredibile ma questo giovane giornalista è arrivato con la scorta personale
e per tutto il tempo in cui è stato sul palco, vicino a lui, seminascosto dal tendone tirato, è rimasto in piedi uno dei poliziotti in borghese che lo accompagnava
Come aveva spiegato già al mattino ad oltre quattrocento studenti delle scuole superiori, è stato molto doloroso per lui decidere di sfidare la mafia, : " una decisione difficile e dolorosa per le persone coinvolte che non hanno scelto di vivere come vivo io. Tante volte mi sono pentito di averlo scritto, questo libro, e cento volte ho pensato che dovevo farlo "
Le parole di Saviano hanno profondamente commosso Michele Beltrami, il figlio del Capitano, eroe della Resistenza ed ucciso a Megolo nel 1944 dai nazifascisti, che ha sottolineato che :"sono le stesse parole che i superstiti della lotta partigiana dicevano sempre a noi giovani Non potevamo non farlo "
C'è in effetti un legame storico, morale e culturale tra chi combatteva la guerra partigiana e scappava braccato dai tedeschi e questo giovane uomo che parla a testa bassa sul microfono, triste e riservato!
E Michele gli ha regalato una copia de Il Capitano che sua madre aveva scritto alla fine della guerra per raccontare le vicende di quest'uomo coraggioso che ha combattuto per la nostra libertà
Saviano ha poi paragonato la sua vicenda a quella di Anna Politoskaja ed ha detto che anche lei era diventata pericolosa ed un problema per i Russi, o chi per esso ha poi deciso di ucciderla, non perchè aveva scritto dei libri che parlavano della Cecenia e di cosa stava succedendo, ma perchè quei libri erano giunti in Europa e ch li aveva letti aveva cominciato a capire e a parlarneAnche Gomorra è stato letto e capito e se ne parla ...
"Volevo invadere il lettore, non potevo farne a meno. Mi volevo vendicare di quanto i camorristi hanno fatto a me e ad un'intera terra. Il mio libro fa paura per ciò che vi è scritto, ma perchè tanta gente lo ha letto e oggi vede le cose in modo diverso. Sono queste le cose che fanno paura alla criminalità che ha saputo camuffarsi da mito, che affascina perchè si presenta con la faccia pulita, con l'immagine vincente. Io ho guardato dietro la medaglia, ho voluto smontare il mito. Ho voluto raccontare l'inferno perchè amo la bellezza, la bellezza della mia terra del sud"
Lui che ha amato molto Pasolini, tanto importante per la sua formazione culturale, ha imparato che " verità e potere non coincidono mai " ma che non bisogna mai fuggire !
Un'ora intensa che aggiunge il suo nome a quello di altri autori importanti premiati in passato, da Sartre a Panagulis a Ben Jelloun, che rendono questo nostro premio cittadino così speciale ed unico
E io spero che resti così, unico e speciale, anche in futuro, senza ingerenze politiche e demagogie varie di nessun tipo perchè non c'è solo la camorra che è pericolosa ed infida, ma anche un certo tipo di politica che allunga i suoi tentacoli striscianti e infidi a suggerire cambiamenti e novità ...
giovedì 13 dicembre 2007
Santa Lucia
Oggi è il 13 dicembre, Santa Lucia
Mia nonna Maria era nata il 13 dicembre 1890 ed era profondamente religiosa e credente
E mi ricordava sempre che Santa Lucia era la santa della vista
Non so praticamente nulla di Santa Lucia ma so quanto sia importante la vista che ci permette di vedere, di scrivere, di leggere e di comunicare attraverso gli occhi Gli occhi sono l'espressione dell'anima
Quando incontro una persona, in particolare uno o una sconosciuta, la prima cosa che faccio è osservare gli occhi; come sono fatti, di che colore sono, se l'altra persona contraccambia l'occhiata o se invece abbassa gli occhi o distoglie subito lo sguardo...
Con gli occhi tanto spesso io mi esprimo nel rapporto con gli alunni; quando fanno qualcosa che non va, non parlo ma li fisso o faccio gli occhiacci
Ricordo sempre i bellissimi occhi blu di mio papà che negli ultimi anni avevano smesso a poco a poco di vedere perchè il diabete giovanile, che per anni gli aveva permesso comunque di fare una vita normale di sport, di movimento e di passione per il suo giardino e per la sua amatissima auto, aveva allungato i suoi tentacoli invisibili fino a renderlo semi cieco
Anche i miei occhi verdi grandi e belli hanno problemi di astigmatismo e di miopia da anni ormai
Ogni tanto chiudo gli occhi e provo ad immaginare un mondo senza di loro
Un mondo solo di rumori , di voci , di suoni da identificare, da captare, da tenere sotto controllo per non andare a sbattere da qualche parte o contro qualcuno, per non correre rischi, per non cadere, inciampare, urtare
Un mondo triste senza colori senza immagini, un mondo solo da sognare da immaginare da pensare da toccare
Senza mai vederlo, senza mai sapere com'è
Brutto vivere così ???
Mah, forse sì...
o forse no perchè un mondo senza vista potrebbe anche essere un mondo tutto rosa, mentre noi che abbiamo la vista, troppo spesso vediamo tutto nero e non godiamo neppure più di ciò che abbiamo davanti agli occhi
Non vediamo l'amore, la felicità, la bellezza, la sensibilità, la gioia, la pace, l'armonia con se stessi e con gli altri, e buttiamo tutto al vento, gli affetti, il lavoro, una vita lunga e operosa e felici ....
Un grazie dunque a Santa Lucia e al suo grande dono della vista, che duri a lungo, lunghissimo tempo ancora dandoci la gioia di vedere anche il bello del mondo e dell'umanità e la possibilità di cambiare il negativo in positivo, sempre e comunque
erica
Un abbraccio speciale a ernesta;
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sabato 20 ottobre 2007
Missione Possibile
Questa storia vera che oggi vi racconto iniziò nel lontano 1964 quando un giovane sacerdote, don Gianni Sacco, ordinato nel 1956, dopo essere stato per qualche anno coadiutore presso la parrocchia di Trecate, diocesi di Novara e poi parroco di Fervento, piccolissimo paese dell’alta Valsesia, sempre in Piemonte, chiese all’allora Vescovo di Novara di poter andare in qualche missione dei paesi del Terzo Mondo, in virtù di quanto era appena stato reso possibile dalle direttive conciliari.
Sacerdoti delle Chiese “ricche ed evolute” che venivano inviati - Fidej Donum- in aiuto alle chiese più povere sparse un po’ ovunque nel mondo.
Don Gianni chiese questo al Vescovo perché si sentiva penalizzato e sprecato in un piccolissimo centro di poche centinaia di abitanti.
Lui era infatti un tipo esplosivo, dinamico, ricco di carisma, forza fisica e desideroso di offrire la sua vita a quelle popolazioni costrette a vivere in condizioni miserabili e non ancora raggiunte dal Messaggio Evangelico
Don Gianni chiese anche di poter andare in Africa, dove già esistevano missioni della diocesi novarese, ma la “Provvidenza”, come dice sempre lui, dispose diversamente e si ritrovò in uno sperduto paesino del Brasile, nello Stato del Minas Gerais, a Pescador.
La parrocchia a lui affidata aveva delle dimensioni molto estese -circa 1500 km quadrati-, con una popolazione di circa 15.000 abitanti residenti in 3 grossi centri, Pescador, Nova Modica e Sao Josè do Divino, ciascuno di circa 3000 abitanti, e la parte rimanente disseminata in una miriade di piccoli villaggi, casolari, fazende ...
Lo Stato del Minas Gerais è infatti molto grande ed anche ricchissimo di risorse naturali, di miniere di pietre preziose ed altro.
Quella zona in particolare però è principalmente agricola, con la presenza di pascoli estesissimi ove si pratica l’allevamento del bestiame allo stato brado.
La caratteristica principale della zona, ma tipica anche di altre zone del Brasile, è il latifondo.
La terra è nella mani di pochi ricchissimi proprietari che posseggono, ciascuno, migliaia di capi di bestiame.
Nessun investimento in attrezzature, ricerca o quant’altro viene effettuato.
La manodopera impiegata è molto scarsa e mal retribuita.
L’allevamento concepito in quel modo infatti non richiede molta specializzazione. L’erba non manca, tutto è basato sulla quantità di bestiame e non sulla sua qualità o redditività. Bastano alcuni “vacheros” per la custodia e qualche mungitore.
La stragrande parte della popolazione quindi non ha la possibilità di avere neppure un piccolo appezzamento di terra da poter coltivare per le necessità della famiglia.
Quella che era la famosa “Riforma agraria”, scritta sulla nuova Costituzione del democratico Brasile, che prevedeva la destinazione di buona parte della terra agricola ai contadini, è rimasta solamente scritta ma mai attuata.
E’ questa in definitiva la grande tragedia che caratterizza il Brasile.
Questa situazione è stata ed è voluta dalla classe dirigente, che è rappresentata da grandissimi proprietari terrieri che a loro volta godono della protezione degli Stati Uniti, dell’Europa, del Giappone e di tutte le grandi multinazionali là ben presenti.
Salari bassissimi, sfruttamento della manodopera, livello scolastico volutamente tenuto basso, assistenza sanitaria pessima, sistema previdenziale molto carente, corruzione diffusissima ad ogni livello, fanno del Brasile un paese ancora posizionato su livelli medio bassi quando invece avrebbe le potenzialità per essere una grande potenza economica mondiale.
Il clima favorevole, l’abbondanza dell’acqua, le terre fertilissime potrebbero permettere fino a due o tre raccolti all’anno dello stesso prodotto, ma niente viene fatto per cercare di uscire da questa situazione che è molto comoda per pochi a discapito di molti.
L’estremo lembo interno della missione di Pescador è collegato con la strada nazionale tramite una piccolissima via di comunicazione, tutt’ora non completamente asfaltata, di circa 40 km. che, nel periodo estivo, durante il quale piove molto, rimane impraticabile.
Questo è un altro grosso limite allo sviluppo della regione sotto ogni punto di vista.
I politici promettono grandi cose prima di ogni elezione e poi non rispettano gli impegni presi.
La popolazione ha una scarsissima preparazione culturale e quindi non è in grado di rovesciare una simile situazione. In questa realtà giunse don Gianni 43 anni fa.
Per oltre 20 anni ha vissuto in una misera casetta di mattoni e fango, disponendo, come unico mezzo di trasporto, di una mula con la quale raggiungeva, normalmente di notte, i vari punti della missione.
I suoi rientri in Italia avvenivano ogni 5 anni e durante questi rientri faceva visita ai tanti amici che aveva qui nella nostra zona.
Grazie soprattutto agli aiuti che queste persone generose e buone gli davano, egli è riuscito a costruire una quantità enorme di chiese, case per poveri, strutture parrocchiali, un’officina meccanica ed una falegnameria attrezzate, un ospedaletto - ora chiuso per latitanza del governo-, una bella casa di riposo, che ora è gestita dalla volontaria laica di Omegna Francesca Visconti, asili per bambini orfani o abbandonati e molte altre cose.
Si è sempre impegnato anche nel settore scolastico: è stato anche direttore delle scuole frequentate da migliaia di ragazzi.
La sua passione per la musica lo ha portato a costituire anche una banda musicale formata da soli ragazzi e giovani.
E’ questa un’attività molto importante, volta principalmente a distogliere i ragazzi dalla strada, offrendo loro un impegno che per loro è anche un divertimento, dato che la musica è parte integrante della cultura brasiliana.
Il campo di azione di don Gianni però è molto esteso e va ben oltre i confini della sua parrocchia.
Egli è impegnato nell’azione di recupero dei tossicodipendenti, dei carcerati, sul fronte del movimento dei “Sem Terra” - centinaia e centinaia di nuclei familiari poverissimi formati da contadini ai quali lo Stato ha promesso l’assegnazione delle terre, ma che sono da anni ospitati in desolati accampamenti senza acqua, servizi igienici, scuole -.
Nella sua casa ha ospitato dalla nascita ben 8 bambini, ormai cresciuti - il primo ha 21 anni -.
La sua casa è sempre aperta ogni giorno ad una miriade di persone che bussano per chiedere un pezzo di pane e qualche chilo di fagioli.
Lui dice che i poveri non si possono cacciare perché glieli manda il “Padrone del mondo”. La Provvidenza è sempre stata grande e, grazie ad essa, non è mai cessata questa preziosissima attività di assistenza e di efficace “promozione umana”.
Chi ha conosciuto don Gianni ed ha avuto modo di vedere l’ambiente in cui opera, le situazioni difficili che ha incontrato ed incontra ancora oggi, può ben dire che è un uomo straordinario.
Questo ben lo sa la sua gente che lo ama moltissimo e che per “padre Joao” farebbe ogni cosa.
Lo sanno molto bene anche i moltissimi amici italiani che in tutti questi anni lo hanno sostenuto sia materialmente che moralmente in momenti molto, molto difficili.
Il “Club di Pescador” è nato circa 18 anni fa, da un primo gruppo di coppie che si erano recate a Pescador per adottare dei bambini.
Il primo nucleo era formato da 13 coppie che, accomunate dall’esperienza straordinaria dell’adozione, hanno deciso di dar vita ad un gruppo informale che potesse iniziare un’azione di sensibilizzazione sul problema missionario e quindi anche di raccogliere degli aiuti da poter inviare “direttamente” alla missione, senza transitare da altri canali, e proponendo la realizzazione di “micro-progetti”.
A questo iniziale piccolo drappello si sono via via aggiunti molti altri amici ed ora sono oltre 600 le persone che, in vario modo e misura, collaborano per aiutare l’amato popolo della missione di Pescador.
Il nucleo più consistente di questi amici risiede in Piemonte, nella diocesi di Novara, ma anche in Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna vi sono tanti collaboratori.
La forme di aiuto sono le più varie: si va dai mercatini rionali e natalizi, alle feste campestri, alle raccolte presso scuole e negozi, alla realizzazione di libri da vendere, alla promozione di iniziative particolari presso aziende come quella di destinare alla missione il controvalore degli omaggi natalizi dei clienti o dei dipendenti. Progetti piccoli o grandi vengono proposti da don Gianni e lasciati alla libera iniziativa dei singoli gruppi locali o delle singole persone amiche.
Gli aiuti vengono depositati su un conto corrente aperto 17 anni fa e successivamente spediti direttamente in Brasile alla missione di don Gianni, tramite bonifico bancario, senza passaggi intermedi.
don Gianni ha anche un indirizzo di posta elettronica in Brasile : pejoao@uaivip.com.br
don Gianni ha anche un indirizzo di posta elettronica in Brasile : pejoao@uaivip.com.br
ed il suo indirizzo, per chi volesse scrivere col metodo tradizionale, è il seguente:
Padre Giovanni Sacco
Rua Bertulino Martins De Melo 332
35114-000 PESCADOR (MG) B R A S I L
Per Info su progetti e aiuti, contattare l'amico referente di don Gianni qui in Italia, Luciano, bialuci@libero.it
Per conoscere le attività di Francesca visitare il sito internet dell'Associazione di Volontariato "MISSIONE POSSIBILE" di Omegna (VB) www.missionepossibile.it
Ringrazio Bianca e Luciano che mi hanno inviato il materiale necessario per raccontare Missione Possibile
Io conosco personalmente Francesca da quando era una bambina e lavoravo con sua mamma, che ci ha lasciato all'inizio del 2007, purtroppo, per un male incurabile, ed ho ritenuto quindi importante raccontare la storia di questo sacerdote e del grande lavoro che svolge in Brasile da anni
Anche Francesca è partita giovane volontaria piena di coraggio alcuni anni fa proprio qui da Omegna ed a Pescador ha trovato la sua vita ed un compagno per la vita
Un augurio a tutti loro e al loro grande coraggio affinchè continuino a lungo la loro missione in una terra straniera e lontana, ma ormai così vicina anche per noi!
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