domenica 23 novembre 2008

Colpa di Chi ?

" ... urge un cambio di mentalità collettivo. La gente dovrebbe mettere da parte le angosce da terza settimana e ricominciare a spendere, a far circolare denaro. Invece sta avvenendo il contrario , c’è una caduta verticale negli acquisti di automobili, nella richiesta di mutui, perfino nel consumo di certi generi alimentari " ...
Colpa di chi?
" Delle profezie negative che si auto-alimentano. Di quelli che insistono col dire «tutto va male, così andrà male veramente». Del «clima di sfiducia generale» che la sinistra alimenta «attraverso i suoi giornali e le sue televisioni, a cominciare da quella pubblica pagata da tutti noi».
Queste sono le ultime dichiarazioni del Presidente del Consiglio nel suo comizio in Abruzzo
La sua farneticante accusa di disfattismo contro la sinistra e contro la Rai ha ormai raggiunto il massimo della paranoia
Ma sa come si vive attualmente in Italia?
Sa cosa costano gli affitti ???
Sa cosa costa andare a far la spesa ???
Sa cosa costano luce gas metano ????
Sa cosa costa mantenere un'auto ed essere obbligati ad usarla perchè si deve andare a lavorare?????
Sa cosa significa fare sacrifici per arrivare alla fine del mese con almeno due euro nelle tasche?????????
E gli anziani????????????
E i precari ???????????????
E i cassaintegrati ????????????????????????
"LAVORATORI A RISCHIO “VERO” ANCHE NEL SETTORE METALMECCANICO del VCO"

DATI PER RIFLETTERE SULLA SITUAZIONE DELLA METALMECCANICA LOCALE

area Numero lavoratori a rischio : CUSIO 972 OSSOLA 728 VERBANO 38 Totale 1738

Anzola 22 Baveno 38 CasaleCC 48 Cesara 13 Domodossola 36 Gravellona 209 Omegna 699 Ornavasso 90 Ossola 42 Pallanzeno 210 Pettenasco 3 Piedimulera 83 Pieve Vergonte 180 Vogogna 65 Totale: 1738

Nel paese dei balocchi !!!

Oggi ho seguito il TG3 del Piemonte delle 14 con le tragiche notizie di Rivoli dove ieri è crollato un controsoffitto in una classe del liceo scientifico Darwin ed un ragazzo di 18 anni è morto schiacciato. Vito Scaffidi era uno studente che amava studiare ed andava bene a scuola. Il padre disperato ha detto tra le lacrime che Vito andava a scuola per avere una vita migliore rispetto a quella dei suoi genitori ma che, visto cosa gli è successo in quella vecchia scuola, forse era meglio se fosse rimasto un somaro senza il desiderio di studiare...
Così non sarebbe morto !!!
Nella disgrazia di ieri altri 17 studenti tutti tra i 17 e i 18 anni sono rimasti feriti.
Quello più grave, Andrea, rischia la paralisi degli arti inferiori; è in coma farmacologico, ha passato una notte tranquilla e in mattinata ha effettuato una Tac ma la prognosi è ancora riservata.
Federica invece è ricoverata in chirurgia vertebrale con prognosi di 60 giorni; mentre Cinzia è in ortopedia con una prognosi di 30 giorni. Un altro studente ricoverato in chirurgia alle Molinette per una doppia frattura lombare ha avuto una prognosi di 90 giorni.

Sulla vicenda la procura di Torino ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio colposo a carico di ignoti.
Quante sono in Italia le scuole a rischio perchè nessuno, nemmeno i comuni e gli assessori interessati, fanno nulla e non controllano mai nulla???
Oggi il presidente del Consiglio Berlusconi ha dichiarato: «Credo che ieri il crollo della scuola di Torino sia stata una drammatica fatalità».
«La sicurezza nelle scuole è una condizione minima di fondo, ed è vero che esistono condizioni in diversi istituti scolastici in cui manca. È una responsabilità delle province ma il governo ha già fatto un piano di verifica in un lotto di 100 scuole e intende intervenire».
«In questo caso si è trattato di una fatalità. Il preside è una persona avveduta, sensata e corretta. Anche i professori, come mi ha detto la Gelmini, non sarebbero mai entrati in un’aula dove ci fosse pericolo».
E' proprio sicuro il signor Berlusconi che gli insegnanti non entrerebbero mai ? Noi entriamo tutti i giorni nelle aule delle scuole italiane, anche quelle fatiscenti, anche quelle che abbiamo segnalato come pericolose, ma chi si preoccupa mai di noi e dell'incolumità di noi e dei nostri alunni?

E trovo ancora più inconcepibile la dichiarazione di ieri del ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini : «Una tragedia veramente incomprensibile».
Ce ne saranno altre, prime o poi, di tragedie, cara ministra, e ben comprensibili, se continuerete a non preoccuparvi minimamente della scuola e delle scuole...e taglierete ancora di più fondi e stipendi e persone e quant'altro serve a scuola
Uscite dai vostri ministeri e girate per l'Italia, signori ministri e sottoministri e sottosottodei sotto che vi rintanate a Roma. Sarebbe ora !!! così almeno una volta nella vita entrereste in contatto con la realtà del vostro paese, invece di vivere felici e beati nel paese dei balocchi ...
Un pensiero per quei ragazzi ancora in ospedale ed un pensiero per Vito, che i suoi 18 anni resteranno per sempre in quell'aula di liceo, stroncati da un crollo improvviso e da un destino beffardo e tremendo ...

lunedì 17 novembre 2008

Riflessioni su un processo

" Non è stato inutile il processo al massacro nella scuola Diaz, avvenuto il 21 luglio 2001 a Genova durante il vertice G8, così come non è stato inutile il processo alle violenze nella caserma di Bolzaneto.
All’epoca si sostenne che non era accaduto nulla, che la polizia aveva agito normalmente contro i giovani inermi.
Ora non lo si può dire più e alcuni colpevoli son stati condannati, anche se a pene lievi e forse destinate a esser cancellate da condoni e prescrizioni.
Lo scandalo c’è stato, l’infamia fu consumata.
Nel diritto italiano mancano le parole per dirlo, ma nel mondo questi comportamenti hanno un nome non controverso: si chiamano tortura, trattamenti inumani e degradanti.
Il fatto che l’Italia non abbia ancora accolto il reato di tortura nel proprio ordinamento, 20 anni dopo aver ratificato la Convenzione Onu dell’84, non cambia la sostanza del delitto.
Nessuno nega ormai che a Bolzaneto e alla Diaz giovani donne e uomini furono spogliati, minacciati di stupro, pestati.
Che a Bolzaneto un poliziotto spezzò la mano d’un ragazzo, divaricandogli le dita, e il ricucimento dell’arto avvenne in infermeria senza anestesia.
Che gli studenti furono costretti a stare ore nella posizione del cigno, gambe allargate, braccia in alto, faccia al muro.
Che donne con mestruazioni dovettero mostrare le perdite di sangue davanti agli sghignazzi delle forze dell’ordine.
Che dovettero defecare davanti a poliziotti eccitati.
Queste cose son successe nel 2001 in Italia esattamente come - poco dopo - a Abu Ghraib. Quando succedono c’è un salto di qualità, si entra in una zona crepuscolare, altra. Si smette di dire «il crimine può accadere», è già accaduto.

Clausewitz, che studiò le guerre napoleoniche, scrisse nel 1832: «Una volta abbattute le barriere del possibile, che prima esistevano per così dire solo nell’inconscio, è estremamente difficile rialzarle».
Si rivelò vero per il genocidio ebraico. È vero per le torture a Genova, a Abu Ghraib, a Guantanamo.
I massimi responsabili non hanno pagato, perché, dice la sentenza, mancavano le prove.
Non c’era inoltre un «grande disegno», anche se il pubblico ministero Enrico Zucca sostiene di non aver mai menzionato disegni.
Tuttavia i capi sono sempre responsabili quando un poliziotto loro subalterno commette delitti, senza necessariamente esser colpevoli.
Questa responsabilità è occultata, anche se si dovrà leggere la sentenza per esserne sicuri.
La guida della polizia era affidata allora a Gianni De Gennaro: sostituito nel 2007, poi capo gabinetto di Amato al Viminale, poi - con Berlusconi - promosso a supercommissario ai rifiuti di Napoli e a direttore del Cesis riformato (Dipartimento Informazioni per la Sicurezza).
Il suo silenzio sul G8 pesa.
Così come pesa lo stupido giubilo della destra.
Non c’è niente da giubilare, quando le barriere del possibile precipitano. L’effetto del precipizio è squassante per lo Stato, la polizia, i cittadini. Tanto più oggi, che i giovani ricominciano l’impegno politico come i giovani lo ricominciarono dopo anni di apatia al vertice del G8 di Genova. "
Inizia così l'articolo di fondo di Barbara Spinelli su La Stampa di ieri, un articolo molto lungo che vale però la pena di leggere interamente
L'altro giorno si è concluso a Genova il processo ai poliziotti del G8 2001 che parteciparono alla mattanza della scuola Diaz
La sentenza mi ha lasciata profondamente delusa
Non ne ho parlato perchè per alcuni giorni perchè le mie riflessioni erano di una tristezza infinita e profonda: anche questo processo, come tanti altri del passato, a partire dai processi per le stragi , Bologna per prima, è finito in una bolla di sapone ed in una beffa per le vittime e per chi crede nella giustizia
Le parole della Spinelli invece mi hanno ridato una piccola speranza
La speranza che prima o poi riusciremo, finalmente, ad avere giustizia , quella vera, quella che condanna i colpevoli, i carnefici, quelli che hanno commesso i crimini e gli abusi, le violenze, le torture, ma anche quelli che sapevano, che erano alla cabina di regia, che hanno dato gli ordini
Perchè il nostro paese ha, ancora, un grande bisogno di giustizia, di democrazia, di vera libertà costituzionale e di chiarezza e trasparenza, là dove i vertici di chi ci governa e ci comanda si sono macchiati dell'ennesimo sconvolgente episodio di infamante assurdità !!!

Albergo Regina Milano

Al Presidente del Consiglio Comunale di Milano
Manfredi Palmeri
Oggetto: "Albergo Regina", Milano.
Gentile Presidente, in collaborazione con l'ANPI (Ass. Nazionale Partigiani d'Italia), noi promotori di questa richiesta ci stiamo occupando di ricerche storiche sulle attività nazi-fasciste a Milano.
In tale ambito ci siamo resi conto che nella nostra Città, insignita della Medaglia d'Oro della Resistenza, esistono luoghi completamente rimossi dalla memoria collettiva nei quali si sono svolte pagine importanti e drammatiche della storia.
Uno di questi luoghi è l'ex "Albergo Regina" di via Silvio Pellico 7 (altro ingresso in via Santa Margherita 6), a pochi passi da Piazza del Duomo.
In esso, dal 13 settembre 1943 al 30 aprile 1945, ebbe sede il quartier generale nazista a Milano, con i comandi provinciale e interregionale della Polizia di Sicurezza (SIPO), del Servizio di Sicurezza (SD) da cui dipendeva la Gestapo, e dell'Ufficio IV B4 incaricato della persecuzione antiebraica.
Lì agiva il colonnello delle SS Rauff, uno dei più stretti collaboratori di Eichmann, comandante della SIPO-SD avente autorità su Piemonte, Lombardia e Liguria.
Alle dirette dipendenze di Rauff era il capitano Theodor Saevecke, capo della Gestapo a Milano, condannato all'ergastolo il 9 giugno 1999 dal Tribunale Militare di Torino come responsabile dell'eccidio dei Quindici Martiri di Piazzale Loreto del 10 agosto 1944, al quale era affidato il comando avanzato della città.
L'"Albergo Regina", dove fu detenuto anche Ferruccio Parri, fu un posto terribile e di grande importanza per il lavoro di ricerca poliziesca che vi si faceva in stretto rapporto con la Legione Muti di via Rovello 2, la X Mas, le brigate nere, e la banda Kock di "Villa Triste" di via Paolo Uccello 17/19.
Esso è tristemente noto per essere stato luogo in cui la tortura e l'assassinio erano le regole di comportamento.
Saevecke si serviva del cosiddetto 'macellaio' Gradsack, e 'lavorava' a stretto contatto con i sanguinari Otto Kock, sottufficiale Gestapo, e Franz Staltmayer, detto la belva, armato di nerbo e cane lupo.
Dall'"Albergo Regina" i catturati (ebrei, partigiani, antifascisti, sospettati, ecc.) venivano avviati al carcere di San Vittore, in alcuni casi direttamente ai trasporti partiti dal Binario 21 della Stazione Centrale di Milano per essere deportati.
Una struttura simile a quella romana di via Tasso, a quella torinese dell'Albergo Nazionale, a quella parigina dell'Hotel Lutetia.
A Milano, in via Silvio Pellico o nelle vicinanze non c'è nemmeno una lapide che ricordi cosa c'era o cosa vi avveniva.
Riteniamo, insieme ai firmatari di questa richiesta, che la nostra Città debba ricordare, almeno con una lapide nel luogo in cui uomini e donne hanno conosciuto inaudite sofferenze, quella triste e drammatica pagina della sua storia.
Cordialmente,
Giovanni Marco Cavallarin - Professore
Roberto Cenati - Coord. ANPI, Milano
Emanuele Fiano - Parlamentare
Ernesto Nobili - Consigliere provinciale
Antonio Quatela - Professore
Ho ricevuto questa lettera via email da Michele, il figlio del capitano Beltrami. Io ho sottoscritto molto volentieri, inviando i miei dati personali a questa mail giovannimarco.cavallarin@fastwebnet.it., perchè la memoria collettiva sta ormai dimenticando un passato che non si può e non si deve dimenticare. erica

domenica 9 novembre 2008

Sconcertante

Questa è una delle notizie che ho letto on line ieri sera
Non ci sono parole
Solo un grande sconcerto
«Un’efficace politica dell’ordine pubblico deve basarsi su un vasto consenso popolare, e il consenso si forma sulla paura, non verso le forze di polizia, ma verso i manifestanti».
Ne è convinto l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, che, per questo, in una lettera aperta dà dei «consigli», sul filo del paradosso, al Capo della Polizia Antonio Manganelli.
Per il senatore a vita è stato «un grave errore strategico» reagire con «cariche d’alleggerimento, usando anche gli sfollagente e ferendo qualche manifestante» ai cortei che si sono fatti più minacciosi.
«A mio avviso - scrive Cossiga - dato che un lancio di bottiglie o insulti contro le forze di polizia, l’occupazione di stazioni ferroviarie, qualche automobile bruciata non è cosa poi tanto grave, il mio consiglio è che in attesa di tempi peggiori, che certamente verranno, Lei disponga che al minimo cenno di violenze di questo tipo, le forze di polizia si ritirino, in modo che qualche commerciante, qualche proprietario di automobili, e anche qualche passante, meglio se donna, vecchio o bambino, siano danneggiati e cresca nella gente comune la paura dei manifestanti e con la paura l’odio verso di essi e i loro mandanti o chi da qualche loft o da qualche redazione, ad esempio quella de L’Unità, li sorregge».
«Solo dopo che la situazione si aggravasse e colonne di studenti con militanti dei centri sociali, al canto di Bella ciao, devastassero strade, negozi, infrastrutture pubbliche e- scrive ancora Cossiga- aggredissero forze di polizia in tenuta ordinaria e non antisommossa e ferissero qualcuno di loro, farei intervenire massicciamente e pesantemente le forze dell’ordine contro i manifestanti, ma senza arrestare nessuno
».

Re e reucci !

C'è un piccolo Stato tra l'India e la Cina che è un vero modello di monarchia costituzionale. Questo stato si chiama Bhutan
Alle 8,31 del giorno 6 novembre del mese del topo in Buthan è stato incoronato il futuro re, Jigme, con una cerimonia da Mille e una notte
Jigme è scapolo, è bellissimo, ha solo 28 anni ed è il più giovane re del mondo.
Jigme Khesar Namgyel Wangchuck sarà il re del «Paese del drago tuonante», sperduto avamposto di 600 mila abitanti tra le montagne dell’Himalaya, ai confini dell’India e del Tibet.
Un luogo primitivo e selvaggio ? No un paese felice.
Il buddhismo e la saggezza dei suoi governanti infatti l’hanno trasformato in un luogo che potrebbe servire da esempio a molte democrazie occidentali.
L’accesso alla televisione e a Internet è stato autorizzato solo nel 1999, con molti giustificati timori sui danni che avrebbe potuto fare ai valori tradizionali.
Il fumo è stato vietato dovunque, salvo in casa.
Il Paese è l’unico al mondo a non limitarsi a misurare il Prodotto interno lordo, ma anche l’ Indice della felicità nazionale.
E per fare in modo che il livello di felicità del popolo resti su livelli elevati, i governanti non conservano il potere troppo a lungo né sono troppo attaccati alla poltrona, anche se è d’oro e ha la forma di un trono.
Così, il re del Bhutan Jigme Singye Wangchuck ha abdicato a soli 52 anni, ritenendo che un sovrano più giovane, suo figlio Jigme Khesar, avrebbe meglio potuto portare a pieno compimento il processo costituzionale e democratico da lui cominciato.
L’annuncio dell’abdicazione nel 2008 è stato dato già nel 2005, lasciando all’astrologo di corte il compito di indicare il giorno più fausto per l’incoronazione .
Jigme Kheshar era stato mandato a studiare nelle migliori scuole del mondo, dall’India agli Stati Uniti fino al Magdalen College dell’Università di Oxford, dove si è laureato in Scienze politiche e specializzato in Politica estera.
Jigme Khesar ha viaggiato molto, rappresentando il suo Paese in numerose occasioni ufficiali, compresa la firma di un nuovo trattato con l’India che doveva sostituire il polveroso accordo del 1949.

Intorno al palazzo di Tashichho Dzong, adornato di drappi colorati, l'altro giorno c’erano migliaia di persone, molte delle quali venute dalle montagne cavalcando per giorni uno yak.
Al loro ritorno, dopo i tre giorni di feste previsti, racconteranno ai bambini davanti al fuoco la storia di un bellissimo principe diventato re, che hanno visto con i loro occhi seduto su un trono d’oro sotto una grande statua del Buddha.
Mancava solo la principessa...

Una notizia da favola. Una gran bella favola per un bellissimo principe azzurro, scapolo, intelligente, colto ed educato!
Con i tempi che corrono e con i nostri reucci un po' pecorecci locali, dalle clamorose gaffes intercontinentali ed altrettanta tracotanza nei confronti dei poveri sudditi imbecilli, di sinistra !, quasi quasi mi prenoto un bel viaggetto per il lontano Buthan...
Chissà se alle mie gattacce nere piacerebbe viaggiare in yak ??? e restare là, vita natural durante, nel paese della gioia e dellla felicità ???

I miei peluches ne La bacchetta Magica


Nel numero 11 -2008 della rivista Bambole delle edizioni La Bacchetta Magica a pagina 30 e 31 potete trovare gli abiti con cui ho vestito i miei primi peluches

Una bellissima sorpresa ed una grande soddisfazione per me per gli anni di lavoro di creatività e di pazienza passati nel cucire interamente a mano dei piccoli capolavori artigianali nati dalla mia fantasia

Qui sotto invece vi presento l'ultimo nato. Un piccolo abitino chic per Niki , una leprotta di peluche morbida morbida, tanto buffa e tanto carina !

mercoledì 5 novembre 2008

Una bella persona

Stamattina ho acceso la Tv alle 7 e tutte le immagini erano dedicate alla grande vittoria del 47enne Barack Obama, il 44esimo Presidente degli Stati Uniti d'America
Una bella persona a cui molti di noi, anche qui in Italia, hanno dato grande fiducia e nel quale sperano perchè vogliamo che il mondo cambi e migliori
Niente più guerre, le guerre di Bush!, niente più crisi economiche nate dalle speculazioni spericolate di una America che si è trascinata con sè mezzo mondo, Europa compresa, niente più ingiustizie, razzismi intolleranze ...
Stamattina ho ascoltato una parte del suo discorso, intenso e commovente, alla enorme folla di Chicago. Mi ha dato gioia e voglia di ripartire con sicurezza. Mi ha dato certezze che non avevo più da tanto tempo ...
Questa volta gli Americani non hanno ripetuto l'errore di eleggere un repubblicano
Una grande prova di democrazia dunque Spero vivamente che questo giovane uomo afroamericano abbia la possibilità di riportare nei giusti binari della pace della giustizia e del diritto il suo paese ed il mondo che gira loro intorno
Stasera ho ascoltato qui il suo discorso

Scuola per tutti

www.scuolapertutti.net è un bel sito estremamente interessante dove si possono trovare gli ultimi aggiornamenti sulla situazione attuale dopo che la legge Gelmini è passata anche in Senato.
Si trovano notizie locali del VCo ma anche il ddl Gelmini, l'emendamento Aprea, l'ultimo intervento di Cota (Lega) che vuole delegare alle regioni la "patata bollente" della salvaguardia delle sedi di montagna, lo sciopero dei giovani studenti svizzeri che rischiano di vedersi tagliate le scuole di lingua italiana in territorio elvetico e tante altre piccole grandi notizie molto utili
Perchè è adesso che bisogna prestare maggiore attenzione, adesso che tutto sta tornando al silenzio dopo settimane frenetiche di scioperi e contestazioni
Cosa si potrà e si dovrà fare per evitare i tagli della Finanziaria alla scuola collegati alla legge Gelmini?
Anche se, ad essere precisi, non è una legge ma un desisderio di ridurre posti di insegnamento, ma anche di personale Ata ed amministrativo, in modo scriteriato
Ho sempre pensato che la scuola abbia grande bisogno di una trasformazione e di un riammodernamento, ma con la Gelmini non ci sarà nessun miglioramento, nessun innalzamento della qualità della scuola e del livello dell'apprendimento, del livello di preparazione degli insegnanti, di un diverso approccio con le famiglie e del mantenimento dei rapporti con i genitori, soprattutto con quei genitori e con quelle famiglie i cui figli hanno maggiori difficoltà e problemi, di tipo didattico ma anche comportamentale, di disagio sociale e personale
Chissà se riuscirò mai a vedere una scuola italiana finalmente funzionante e competitiva, senza precari a vita, in grado di pensare al futuro delle nuove generazioni, alla loro cultura, ad un loro sviluppo intellettivo ed educativo migliore di quello che hanno attualmente i nostri alunni
Credo proprio di no, e non è pessimismo, il mio, ma la più elementare norma di buon senso e di logica è da anni un optional ai livelli più elevati di coloro che dovrebbe ascoltare noi esperti invece di emettere solo trovate assurde, inadatte, inconcepibili, persino, e destinate a distruggere una scuola che non è sempre ed ovunque fannullona ignorante incolta e quant'altro di discriminatorio e diffamante si possa dire o scrivere sui giornali nei confronti di noi docenti !

martedì 4 novembre 2008

W Rai 3 !

Secondo il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri «negli ambienti della Rai ci sono ancora oggi dirigenti che sono stati messi dalla Sinistra e che quindi rispondono a logiche di sinistra...Le notizie, certo, bisogna darle, sennò si torna al fascismo, ma c`è modo e modo di comunicarle. Magari con conduttori più gradevoli di adesso. Io guardo il TG3, ad esempio, e vedo che ci sono degli anchorman che hanno già una faccia un po` gotica, un po` dark. Sicuramente, ce ne sono più in Rai che sugli altri network. Credo che il direttore del telegiornale dovrebbe dimostrare un maggiore “esprit de finesse” in queste cose. Farle, dirle lo stesso, ma magari con un`altra espressione».

Per quanto mi riguarda io vedo prevalentemente i Tg di Rai3 e non me ne importa nulla se i conduttori sono dark o gotici: danno tanto spesso notizie che nessun altro comunica qui in italia. Mi auguro che in futuro la Rai diventi un ente libero ed indipendente senza politici nella gestione del suo CdA e senza commenti di politici dal passato poco limpido !

Cosa sta succedendo a Roma ?

Mercoledì scorso al ritorno da scuola nel tardo pomeriggio ho trovato mia mamma davanti alla Tv, scossa ed arrabbiata. Aveva visto in diretta l'aggressione dei picchiatori neri ai giovani studenti che stavano pacificamente dimostrando a piazza Navona.
Mi sono chiesta se era un ritorno ad un passato triste e violento.
Per fortuna il giorno dopo alle manifestazioni per lo sciopero della scuola non è successo nulla e la gente numerosa che vi ha partecipato è sfilata senza problemi
Ieri sera ho scelto di vedere Rai1 ed il commissario Montalbano e così mi sono persa la trasmissione di Federica Sciarelli Chi l'ha visto?
Una puntata sicuramente interessante dedicata anche agli scontri, con un video e dei filmati inediti che ricostruivano le fasi immediatamente precedenti l’aggressione di un gruppo di studenti dell’estrema destra ai danni di altri che manifestavano davanti al Senato contro il decreto Gelmini
Ma questa puntata speciale ha portato conseguenze gravi perchè la scorsa notte una trentina di giovani appartenenti ad un movimento dell’estrema destra romana, alcuni con il viso coperto da passamontagna, ha scavalcato i cancelli della sede Rai di via Teulada tentando un’irruzione per protestare contro la trasmissione televisiva e la sua conduttrice.
Informati dalla guardia giurata che a quell’ora non c’era più nessuno, avrebbero desistito.
Ma cosa sta succedendo a Roma?
Perchè nessuno li ferma ?
E dove colpiranno la prossima volta ?
prima o poi succederà qualche guaio serio e scapperà il morto ? Bisognerà aspettare fino ad allora per prendere provvedimenti seri per bloccare queste persone pericolose ???
Il video contestato il l'ho visto qui !