venerdì 30 ottobre 2009

Brunetta e i fannulloni

Il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta è ossessionato dai Fannulloni
A maggio aveva ampliato a undici ore - dalle 8 alle 13 e dalle 14,00 alle 20 - la reperibilità dei dipendenti statali in malattia.
A luglio le aveva ridotte; dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle19,00
Ora le nuove fasce orarie aperte alle visite fiscali vanno dalle 9 alle 13 del mattino e dalle 15 alle 18 della sera.
«Per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno», ha commentato il ministro, che spiega di aver commesso un «errore» nel tornare indietro, riportando a luglio la reperibilità a quattro ore, quando a maggio l’aveva ampliato a undici
A riaccendere l’allarme «fannulloni» sono stati i risultati del monitoraggio sulle assenze nel settore pubblico, che ha rilevato un aumento del 16,7% ad agosto e del 24,2% a settembre, dopo 14 mesi di riduzione progressiva.
Brunetta ha sottolineato come «sia stata una delusione ma anche una lezione: abbiamo capito che non possiamo abbassare la guardia contro i comportamenti opportunistici».

L’altra novità inserita nel decreto riguarda l’obbligo d’invio dei certificati medici per via telematica, spedito direttamente dal medico o dalla struttura sanitaria pubblica all’Inps. Il sistema partirà subito, ha fatto sapere il ministro, anche se è prevista una fase di transizione durante la quale si potrà ricorrere sia al meccanismo online sia al cartaceo.
Io ho preso l'influenza due lunedì fa a scuola e sono stata male per diversi giorni. Non sono rimasta a casa e mi sono curata con le medicine naturali che avevo già
Leggendo però le ultime notizie sulla reperibilità in caso di malattia mi sono posta una domanda :" Se restassi a casa in malattia, con simili orari, e se non avessi mia mamma, che eventualmente uscirebbe al posto mio per andare in farmacia, io come farei ad uscire per andare in farmacia a prendere le medicine per curarmi ??? "
un bel rebus a cui il ministro non ha di certo pensato e di cui non gliene importa sicuramente nulla ma che creerà un bel problema a tutti i dipendenti pubblici single che avranno la sfortuna di ammalarsi...

Ciancimino e Gladio

Sto seguendo sulle pagine de La Stampa la storia di Massimo Cincimino e gli avvenimenti che hanno coinvolto suo padre con la mafia e con i misteri che hanno coinvolto politici e servizi segreti deviati in un passato non troppo lontano
Una storia sempre più interessante che è ormai un vero e proprio giallo
Alcuni giorni fa c'era stato un furto misterioso in casa di Massimo Ciancimino ed erano spariti dei documenti
Ieri Massimo Ciancimino ha consegnato alla Procura di Palermo un appunto scritto dal padre Vito, ex sindaco dc, che rivelerebbe la sua appartenenza alla Gladio, la rete di controspionaggio del Patto Altantico che operò in Italia dalla fine delle seconda guerra mondiale fino all’inizio degli anni Novanta, quando Giulio Andreotti, decretandone la fine, perché ormai superata dai nuovi assetti dell’Europa, ne rivelò l’esistenza in Parlamento.

L’appunto manoscritto è stato consegnato ieri mattina da Massimo, insieme con una quarantina di altre “carte”, tra cui la copia originale del famoso e famigerato «papello» finora esistente in fotocopia, custodito negli archivi dei sostituti procuratori di Palermo.
Il biglietto sarebbe una sorta di “rivelazione” autografa destinata all’enorme materiale politico e autobiografico che Vito Ciancimino intendeva racchiudere in una pubblicazione, mai ottenuta per il completo disinteresse che allora suscitavano le sue affermazioni.
«Ho fatto parte di Gladio», scrisse don Vito. E non si sa quanto di altro aggiunge nel corso del “messaggio”.
I magistrati non si sbilanciano, fino a quando non saranno in grado di valutare l’attendibilità dell’appunto e soprattutto fino a che non riusciranno a collocarlo nel tempo e nel clima di quegli anni.

Anche il giovane Ciancimino non trae conclusioni affrettate, anche se è stato testimone di strane e lunghe frequentazioni del padre con ambienti dei servizi segreti.
In questo senso fa fede tutta la vicenda legata al "papello" con le richieste di Totò Riina allo Stato e alla trattativa che don Vito intavolò coi carabinieri del Ros per conto di Cosa nostra.
Il mondo economico, finanziario e politico in Sicilia è stato sempre al centro delle attenzioni e dello sguardo degli apparati di sicurezza.
Don Vito ne aveva dimestichezza anche per il ruolo ricoperto da suo padre Giovanni, che durante la guerra e subito dopo era diventato un punto di riferimento degli americani nella zona di Corleone, perché conosceva, forse l’unico nel territorio, l' inglese.
Dal punto di vista del contenuto -i dodici punti di richiesta della mafia- il documento non aggiunge nulla a quanto si conosceva attraverso la fotocopia.
E' importante invece l’originale per le conoscenze che potranno essere acquisite attraverso le perizie già disposte: quella grafica, che potrebbe portare all’identificazione dell’autore, e «l’età» del documento - attraverso l’analisi della carta - e forse anche la provenienza.

Tra le carte consegnate ieri da Massimo Ciancimino ci sarebbe anche una pagina manoscritta dedicata alla morte di Paolo Borsellino.
Don Vito ha scritto: «Post scriptum traditori», e riflette sulle tragedie di Falcone e Borsellino, a suo dire «traditi».
Anche lui, don Vito, ritiene di essere vittima di tradimenti.
A tradirlo, sarebbe stata la politica ( che non aveva gradito il lancio di volantini da un aereo con la scritta: " Meglio vivere un giorno da Borsellino che cento giorni da Ciancimino").
E alla fine immagina che Borsellino, venuto a conoscenza dei tradimenti subìti, (e "forse anche Falcone"), "se risuscitasse" non rifarebbe le cose che ha fatto!
Grazie a Massimo Ciancimino, forse, a poco a poco, si riuscirà a sapere qualcosa in più di quegli anni tristi e violenti in cui lo Stato subì attacchi mafiosi e morti di magistrati che lottavano per far trionfare la giustizia

Killer, camorra e indifferenza

Il TG3 ha mostrato le immagini di un filmato di 4 minuti con le sequenze di un omicidio di camorra chiare e precise, che gli inquirenti che indagano sul delitto hanno deciso di diffondere nella speranza che qualcuno possa fornire elementi utili per identificare il sicario e il palo.
«Ad oggi - ha sottolineato la procura di Napoli - non è stato possibile identificare nè l’esecutore materiale del delitto nè la persona che si ritiene abbia svolto nell’occasione il ruolo di "specchiettista", entrambi ben visibili nel video».
Gli inquirenti sperano di avere almeno delle segnalazioni anonime, dando praticamente per scontato che nessun testimone si presenterà per indicare il nome dei killer.
E' stato sconcertante non tanto vedere il killer aspettare la vittima e ucciderlo con il più completo sangue freddo, di spalle, quanto l'assistere al passaggio di comuni cittadini, uomini e donne, lì accanto a quell'uomo stesso a terra, assassinato, e addirittura passargli sopra scavalcandolo, nella più completa indifferenza
Senza fare nulla, senza dire nulla
Come se quel morto ammazzato non ci fosse neppure
Inconcepibile per la mancanza di pietà di orrore di paura e di sensibilità verso un altro essere umano steso a terra, immobile, senza più vita

Disgustoso

In queste ultime 3 settimane ho passato molto tempo a scuola o a casa a lavorare per il laboratorio del mercoledi pomeriggio, di volontariato per Telethon, e sono spesso andata a letto presto o ho preferito leggere senza accendere la TV
Le vicende politiche e gli scandali personali con ricatti e schifezze varie che spuntano fuori ogni giorno di più mi fanno sempre più schifo...
Ma quello che mi disgusta veramente è il ruolo principale di quelle 4 cosidette mele marce dell'Arma dei Carabinieri in tutta la faccenda Marazzo
... e ieri sera il mio disgusto si è trasformato in ribrezzo alla notizia del TG3 della morte misteriosa di un giovane 31enne, arrestato dai carabinieri per pochi grammi di droga
Un altro caso come quello del giovane Aldrovandi ? Perchè questi episodi di violenza che portano alla morte civili arrestati da poliziotti o carabinieri ?
Se gli addetti delle pompe funebri non avessero scattato quelle foto, macabre ed agghiaccianti, e non avessero segnalato il fatto, tutto sarebbe stato tenuto sotto il più assoluto silenzio
Una riflessione seria e profonda viene spontanea e la preoccupazione per simili episodi si mescola all'orrore per l'omertà in cui si sono svolti...
" Stefano Cucchi è il detenuto morto in ospedale dopo l’arresto e sulle cui cause la famiglie chiede un approfondimento. I carabinieri lo avevano fermano la notte tra il 15 e il 16 ottobre al Parco degli Acquedotti di Roma con addosso venti grammi di droga. Sei giorni dopo era già un cadavere sul tavolo dell’obitorio dell’Istituto di medicina legale, scavato oltre la sua naturale magrezza, col volto tumefatto. ... In mezzo, il buio. La famiglia del giovane di 31 anni «morto da solo», vuole sapere che cos'è accaduto. Un cadavere dal volto devastato e la Procura ha aperto un'inchiesta per omicidio preterintenzionale " da La Stampa Torino

lunedì 26 ottobre 2009

Figli contesi

" Storia di figli contesi dai genitori, come spesso accade nelle separazioni, quella di Alice e Giulia, di sette e nove anni.
Una storia a lieto fine perche' dopo tre anni durante i quali sono state trattenute in Peru' dal padre, stanno rientrando in Italia dalla madre.
Il papa', un imprenditore italiano di 43 anni, e' in attesa di estradizione per rispondere alla Procura di Torino di sottrazione, detenzione illegale di minori e maltrattamenti morali. "
notizia ANSA.
Questa è una delle tante notizie apparse sul quotidiano alcuni giorni fa ; una notizia buona che racconta di una triste vicenda familiare giunta al suo lieto fine
Ma quanti sono i figli contesi che sono stati strappati ad un genitore e che hanno subito il trauma di essere portati all'estero, lontano, senza possibilità alcuna di poter rivedere quella mamma o quel papà a cui volevano tanto bene e che mai hanno dimenticato ???

venerdì 9 ottobre 2009

Martelli, mafia ed istituzioni

«Chiedo in ginocchio di far luce sui mandanti della strage annunziata». Agnese Borsellino
Ieri sera ho seguito con estremo interesse la puntata di Anno Zero dedicata al rapporto tra mafia e istituzioni dello Stato all'inizio degli anni Novanta.
Ho ascoltato Massimo Ciancimino, il minore dei cinque figli di Vito, il sindaco del sacco di Palermo definito da Buscetta organico alla cosca dei corleonesi, raccontare di suo padre, di Riina e di Provenzano e di episodi inediti.
Ciancimino jr, già condannato in primo grado per riciclaggio, è anche teste d’accusa in inchieste delicatissime condotte dai magistrati di Palermo e Caltanissetta per la storia del «papello», il documento che proverebbe trattative fra mafia e politica nel ‘92, a cavallo tra le stragi di Falcone e Borsellino.
La trasmissione di Michele Santoro ha presentato anche un'inchiesta curata da Sandro Ruotolo, l'inviato che nei giorni scorsi ha ricevuto minacce di morte, nella quale è emersa una presunta trattativa tra pezzi delle istituzioni e Cosa Nostra per fermare le stragi.
Trattativa della quale il giudice Paolo Borsellino sarebbe venuto a conoscenza, prima di rimanere ucciso, il 19 luglio 1992 in via D'Amelio.
Queste novità molto importanti sono state rivelate dall'ex ministro di Grazia e Giustizia, Claudio Martelli ( si può ascoltare qui )
La fonte sarebbe stato l'allora direttore degli Affari penali del ministero, Liliana Ferraro, principale collaboratrice di Giovanni Falcone, informata dal capitano del Ros, Giuseppe Di Donno.
E’ uno squarcio, questo, che legittima i sospetti su tutto quello che, nel tempo, è venuto alla luce, dai depistaggi ai processi che si devono riaprire perché «truccati», dagli strani personaggi istituzionali che entrano ed escono, guardie e ladri contemporaneamente, alle amnesie di autorevoli rappresentanti delle Istituzioni.
Insomma, tutti quei misteri ancora da risolvere che hanno portato tante persone a pensare che il "pozzo nero" delle stragi del ‘92 e del ‘93 esiste.
E proprio uno dei misteri mai risolti è quello dell'agenda rossa di Borsellino, che si trovava nella sua valigetta, salvata dall'incendio dell'auto saltata in aria, consegnata poi ad un misterioso ufficiale mai identificato e restituita successivamente, senza più, però, quell'importantissimo documento che era la sua agenda-diario...
Una bella trasmissione, ricca di colpi di scena e di testimonianze che si merita un plauso per la sua originalità, come era altrettanto interessante e culturalmente valida la trasmissione Blu Notte di Lucarelli su Rai 3 di venerdì scorso, dove si è parlato di P2 e di un altro scabroso periodo della nostra storia recente, con i misteri di Licio Gelli e di tanti altri personaggi famosi che hanno portato e portano avanti i suoi piani sovversivi
Quando Santoro non si occupa di gossip, e di scoop con le escort, è decisamente molto più valido e meritevole di essere visto!

mercoledì 7 ottobre 2009

Incostituzionale !!!

Oggi è stata una lunga giornata passata a scuola, con il pomeriggio e una riunione successiva per il laboratorio di quest'anno dedicato ai lavori di volontariato, ma al mio ritorno ho avuto il piacere di sapere che finalmente è stato stabilito che il Lodo Alfano è incostituzionale
Naturalmente Berlusconi ha subito dichiarato :
" Vado avanti, i giudici sono di sinistra. E anche Napolitano «sapete tutti da che parte sta». "
Questo sfogo ha tirato in ballo la Consulta e il capo dello Stato
Era secondo me molto prevedibile ma coinvolgere il Capo dello Stato è sbagliato
Il Presidente Napolitano sta cercando da tempo, in tutti i modi, di non creare tensioni tra destra e sinistra, di trovare quella pace tra i vari partiti di minoranza e maggioranza che si stanno scannando, ha sempre firmato tutte le leggi e leggine di questo governo, anche quelle che non sono costituzionali, creando il dissenso tra gli elettori che non sono di centro destra, ed ultimamente si è persino preso gli insulti di Di Pietro per aver firmato lo scudo fiscale
Anche se in questo caso si può dire che il maggiore aiuto allo Scudo lo hanno dato proprio alcuni parlamentari di sinistra, di cui ben 22 addirittura del PD, che erano assenti quel giorno per malattia, per viaggi all'estero o come la Binetti per una visita alla... Croce Rossa
Perchè Berlusconi si accanisce sempre così tanto contro la sinistra quando è la sinistra stessa che gli fa simili regali ?
Dovrebbe baciare la Binetti e gli altri assenteisti di quel giorno, di PD IDV ed UDC, per aver fatto passare l'ennesima porcheria di legge che aiuta i disonesti evasori mentre noi che paghiamo regolarmente le tasse fin sull'unghia non avremo mai condoni e agevolazioni varie sul fisco, invece di ossessionarsi per una sinistra che non esiste neppure più ....
E' di certo una settimana No questa per Berlusconi, visto che ha perso anche la famosa causa per il possesso della Mondadori contro De Benedetti, e dovrà pagare anche una bella cifra notevole, ma finalmente l'Italia sta tornando ad essere un paese normale dove le aule giudiziarie ristabiliscono l'ordine e non guardano in faccia nessuno...
Io penso che le principali autorità politiche di un paese democratico debbano avere gli stessi diritti e doveri di tutti gli altri cittadini, anche di quei poveri cristi che non hanno un soldo e che se commettono un reato finiscono in galera, a lungo, senza immunità e privilegi vari
E quindi ben vengano queste sentenze anche se poi il signor Berlusconi si infuria ed offende come al solito chi non la pensa come lui e l'onorevole Bossi minaccia di prendere i fucili e di fare il sovversivo
Ma questo è un altro discorso e ne riparleremo un'altra volta ...
Buona notte a presto erica

sabato 3 ottobre 2009

Presidenti

Le immagini di quei piccoli paesi vicino a Messina distrutti da un mare di fango e poche devastanti ore di pioggia sono l'ennesimo pugno nello stomaco di un' Italia sempre più degradata dall'incuria, dall' abusivismo e dall' incapacità a salvaguardare dal cemento e dalla follia della speculazione il nostro straordinario territorio
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che, nei giorni scorsi, dopo una delle ennesime liti in aula alla Camera sul dl che contiene lo scudo fiscale, aveva amaramente parlato di " nostalgia " per una politica civile, per quei tempi in cui maggioranza e opposizione si rispettavano, pur con contrasti e divisioni non solo politiche ma anche ideologiche, si ascoltavano e " c’era civiltà nei rapporti tra schieramenti in Parlamento e tra chi faceva la maggioranze e chi l’opposizione ", è stato ieri molto duro ed ha detto: « O c’è un piano serio che, piuttosto che in opere faraoniche, investa per garantire la sicurezza di queste zone del Paese o si potranno avere altre sciagure ».
Condivido pienamente le sue parole che testimoniano la rabbia per i morti di Messina, causati « dall’abusivismo », e come lui spero veramente che si agisca subito anche " in tante altre parte d’Italia " per evitare che tragedie simili possano ripetersi in futuro.
L'onestà del Capo dello Stato dovrebbe essere un esempio da seguire e le sue parole dovrebbero essere un monito per tutti quei politici ed amministratori pubblici che con tanta superficialità sprecano il pubblico denaro e non si preoccupano minimamente di salvaguardare il suolo pubblico e le vite dei cittadini a loro affidate
E invece di un nuovo ponte sullo Stretto di Messina, opera faraonica ed inutile, che si mettano in sicurezza altri paesi ed altre colline che un giorno potrebbero crollare per un acquazzone improvviso e troppo cemento in un alveo di un fiume!
Un altro Presidente, il presidente della Camera Fini ha spiazzato la sua maggioranza confermando la rinuncia allo "scudo" per affrontare un processo per diffamazione, proprio a pochi giorni dell’atteso pronunciamento della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano, la legge che impedisce di processare le più alte cariche dello Stato fino alla fine del loro mandato.
Fin da quando venne approvato il Lodo, nel luglio del 2008, il presidente della Camera aveva avvertito che dell’ombrello processuale non se ne sarebbe mai voluto avvalere.
Questa situazione ha creato qualche disagio nel centrodestra in giornata anche se, alla fine, l’allora Pm di Potenza che lo aveva querelato, Henry John Woodcock, nel pomeriggio ha annunciato di rinunciarvi, colpito dal " bel gesto" del presidente della Camera: «Da magistrato e da uomo dello Stato in questo momento ritengo doveroso rimettere una querela nei confronti di chi ha mostrato leale collaborazione tra le istituzioni e, soprattutto, fiducia nell’azione della magistratura».

Ultimamente Fini " viaggia " su linee molto diverse dal resto della maggioranza e questa sua ultima decisione, tanto diversa e tanto " onesta e corretta ", è sicuramente dovuta al suo processo di maturazione ed al ruolo da lui svolto
Peccato che sia un caso più unico che raro... ahimé !!!