sabato 3 ottobre 2009

Presidenti

Le immagini di quei piccoli paesi vicino a Messina distrutti da un mare di fango e poche devastanti ore di pioggia sono l'ennesimo pugno nello stomaco di un' Italia sempre più degradata dall'incuria, dall' abusivismo e dall' incapacità a salvaguardare dal cemento e dalla follia della speculazione il nostro straordinario territorio
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che, nei giorni scorsi, dopo una delle ennesime liti in aula alla Camera sul dl che contiene lo scudo fiscale, aveva amaramente parlato di " nostalgia " per una politica civile, per quei tempi in cui maggioranza e opposizione si rispettavano, pur con contrasti e divisioni non solo politiche ma anche ideologiche, si ascoltavano e " c’era civiltà nei rapporti tra schieramenti in Parlamento e tra chi faceva la maggioranze e chi l’opposizione ", è stato ieri molto duro ed ha detto: « O c’è un piano serio che, piuttosto che in opere faraoniche, investa per garantire la sicurezza di queste zone del Paese o si potranno avere altre sciagure ».
Condivido pienamente le sue parole che testimoniano la rabbia per i morti di Messina, causati « dall’abusivismo », e come lui spero veramente che si agisca subito anche " in tante altre parte d’Italia " per evitare che tragedie simili possano ripetersi in futuro.
L'onestà del Capo dello Stato dovrebbe essere un esempio da seguire e le sue parole dovrebbero essere un monito per tutti quei politici ed amministratori pubblici che con tanta superficialità sprecano il pubblico denaro e non si preoccupano minimamente di salvaguardare il suolo pubblico e le vite dei cittadini a loro affidate
E invece di un nuovo ponte sullo Stretto di Messina, opera faraonica ed inutile, che si mettano in sicurezza altri paesi ed altre colline che un giorno potrebbero crollare per un acquazzone improvviso e troppo cemento in un alveo di un fiume!
Un altro Presidente, il presidente della Camera Fini ha spiazzato la sua maggioranza confermando la rinuncia allo "scudo" per affrontare un processo per diffamazione, proprio a pochi giorni dell’atteso pronunciamento della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano, la legge che impedisce di processare le più alte cariche dello Stato fino alla fine del loro mandato.
Fin da quando venne approvato il Lodo, nel luglio del 2008, il presidente della Camera aveva avvertito che dell’ombrello processuale non se ne sarebbe mai voluto avvalere.
Questa situazione ha creato qualche disagio nel centrodestra in giornata anche se, alla fine, l’allora Pm di Potenza che lo aveva querelato, Henry John Woodcock, nel pomeriggio ha annunciato di rinunciarvi, colpito dal " bel gesto" del presidente della Camera: «Da magistrato e da uomo dello Stato in questo momento ritengo doveroso rimettere una querela nei confronti di chi ha mostrato leale collaborazione tra le istituzioni e, soprattutto, fiducia nell’azione della magistratura».

Ultimamente Fini " viaggia " su linee molto diverse dal resto della maggioranza e questa sua ultima decisione, tanto diversa e tanto " onesta e corretta ", è sicuramente dovuta al suo processo di maturazione ed al ruolo da lui svolto
Peccato che sia un caso più unico che raro... ahimé !!!

2 commenti:

Fabio ha detto...

Vieni a vedere il mio post sulla manifestazione di ieri a Roma. Un abbraccio, Fabio

*marbe* ha detto...

Ciao Erica,
apprezzo la conferma di rinuncia da parte di Fini così come non concordo con i mezzi silenzi e le silenziose ramanzine del Presidente Napolitano.. non basta "indignarsi" davanti a ciò che è accaduto a Messina servono fatti,è vero che la Presidenza della nostra Repubblica non ha molti poteri ma almeno un atteggiamento veramente forte non guasterebbe.. c'è bisogno di una voce autorevole che ci riporti ad una REPUBBLICA PARLAMENTARE!Rimpiango in questi momenti il Presidente Pertini.. in un momento come questo ne avremmo davvero bisogno.
Scusami Erica, ma non riesco a vedere questa fermezza nelle sue parole.
Vorrei inoltre che chi ha sbagliato finalmente paghi.. ci saranno nomi e cognomi sulle autorizzazioni edilizie e saranno conosciuti i costruttori.. amministratori compiacenti o menefreghisti che hanno sbagliato è ora che inizino a pagare.. in seguito ce ne saranno meno ad agire superficialmente.