giovedì 27 settembre 2007

Appello URGENTE x la Birmania

E' in corso in Birmania un vero e proprio massacro dei monaci buddisti che, per la prima volta da 10 giorni guidano pacificamente la protesta nelle strade del paese asiatico, in aperta sfida al regime militare birmano.

Nelle strade vi sono anche migliaia di civili, ma la situazione è gravissima.
E' stato ucciso anche un fotografo giapponese e vi sono morti e più di mille arresti Da oggi è iniziata anche una caccia spietata ai giornalisti stranieri.
Sono stati gomberati più di sei monasteri. La polizia spara ad altezza d' uomo !!!



Accolgo il messaggio del mio amico blogger Massimo, che vive a Londra, per aiutare il popolo birmano ed i loro monaci e spero che altri blogger italiani si prendano a cuore le sorti di questo bellissimo paese affinchè torni la democrazia nel paese dei templi sacri e dei monaci dalla veste rossa

PEOPLE OF BURMA

PLEASE SUPPORT THE BRAVE PEOPLE OF BURMA

by going online at http://www.burmacampaign.org.uk/

and signing the global petition to free Aung San Suu Kyi, the democratically elected leader of Burma
"Mi raccomando, non fate mancate il vostro supporto. Una visita, una firma, un passaparola. "

Anche in Italia è iniziata una campagna per aiutare il popolo birmano

" Una maglietta o un nastro rosso in sostegno della Birmania" è la parola d'ordine che corre sui blog e sui cellulari, una catena di sms per un gesto di solidarietà a favore dei monaci buddisti e del popolo birmano.
Questo è l'invito che sta circolando in queste ore via sms:

"In support of our incredibly brave friends in Burma: may all people around the world wear a red shirt on Friday, September 28. Please forward!"

(a sostegno dei nostri amici incredibilmente coraggiosi in Birmania: venerdì 28 settembre indossiamo tutti quanti, in tutto il mondo, una maglietta rossa).


Un testo analogo in lingua italiana circola anche nei blog:

"Venerdì 28 settembre indossiamo una maglia rossa. Chiunque legga questo messaggio lo trasmetta a quante più persone sensibili a questo gravissimo problema gli sarà possibile. GRAZIE DI CUORE".


Gli studenti delle scuole superiori fiorentine, che stamattina hanno partecipato all'iniziativa "La stazione delle idee" alla stazione Leopolda di Firenze, hanno adottato un nastro rosso, ocra, giallo o rosa come segno di solidarietà per la Birmania.

La sezione italiana di Amnesty International, con l'obiettivo di mobilitare opinione pubblica e governi, ha indetto due sit-in a Roma e a Milano e ha lanciato un appello on line in favore di un gruppo di parlamentari, monaci e artisti arrestati nelle ultime ore a Yangon, a Mandalay e in altri centri del paese.
I sit-in - in una nota dell'organizzazione - si svolgeranno domani a Roma (dalle 17.30 di fronte all'ambasciata del Myanmar, in via della Camilluccia 551) e sabato a Milano (dalle 16.30 in piazza della Scala).

Breve storia di questo nuovo massacro :

Fonti ufficiali della giunta militare dichiarano nove morti, tra cui un fotografo giapponese, e un centinaio di feriti le vittime degli scontri tra la polizia armata di fucili e di bastoni ed i monaci inermi come la popolazione che li accompagna nelle marce silenziose lungo le strade di Rangoon. Le voci che dalla capitale Rangoon riescono a superare divieti e censure, arresti, morte e black out forniscono numeri molto diversi.

"Sparano nelle strade ad altezza uomo, chi riesce a vedere dai tetti dei palazzi parla di decine e decine di persone rimaste a terra. I militari dai megafoni avvertono che sarà aperto il fuoco senza altri avvisi contro qualsiasi sbarramento" racconta un cooperante italiano contattato dall'agenzia Agi via e-mail.

Decine e decine di morti, quindi, e destinati a restare senza nome. E poi centinaia di arresti. Nella notte passata sono stati rastrellati sei monasteri nei dintorni della capitale per un totale di almeno 850 monaci portati nelle carceri militari.
Ma stanno finendo in carcere anche artisti, letterati, attori, tutti coloro che possono coordinare, animare e trascinare la protesta come l'attore più famoso del paese e il poeta Aung Way.

Rangoon è il vero nome della capitale della Birmania che i militari nel 1989 fecero diventare Yangon e Myanmar
Il paese ormai è molto al di là del coprifuoco. La repressione ha numeri che possiamo solo immaginare ma a cui possiamo collegare i volti impauriti, gli occhi persi, le teste rasate che si muovono in fretta, le tuniche color cannella e i piedi scalzi sotto la pioggia delle migliaia di monaci che dieci giorni fa hanno lasciato i conventi e sono scesi in strada per dire basta.
Un migliaio di loro sono stati arrestati durante la notte, presi direttamenti dai monasteri e portati nelle carceri militari.
Spariti i monaci, oggi tocca ai civili.
Dopo i rastrellamenti notturni i monaci non sono stati più visti nelle strade occupate invece dai civili. Una folla è stata dispersa con gli spari dalle parti della pagoda di Sule, uno dei due fronti della protesta. In giornata, i soldati hanno nuovamente sparato contro 10 mila manifestanti. Almeno cento sono stati arrestati.

La Birmania ha una lunga storia di oppressione militare, fin dal 1962 quando i militari presero il potere. Uno dei momenti più drammatici fu il 1988 quando la rivolta venne schiacciata con tremila morti. Questa volta, oltre alle ragioni di sempre, la causa della protesta è nell'aumento folle di beni di primo consumo come petrolio, diesel e gas naturale cresciuti dal 66% al 535%. Un aumento insopportabile per i livelli della popolazione birmana.

Un fotografo giapponese è stato ucciso durante gli incidenti nei pressi della pagoda di Sule. Il Giappone, per protesta, ha richiamato subito a Pechino il suo ambasciatore a Rangoon. La polizia militare gira nelle strade a bordo di camion, indossa grandi foulard gialli ed è in tenuta antisommossa. Sempre nella zona della pagoda di Sule la polizia ha fatto irruzione nell'hotel Traders a caccia di giornalisti "travestiti" da turisti. I pochi reporters presenti in Birmania prima che scoppiasse la protesta sono stati allontanati. Nessuno riesce più ad entrare e le testimonianze dirette di quello che sta accadendo sono sempre più scarse. I militari infatti stanno chiudendo gli internet point e tagliando le connessioni veloci.
La situazione si sta complicando anche a livello internazionale perchè, nonostante le pressioni della maggior parte dei paesi, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non ha preso alcuna decisione contro il regime militare birmano per i veti di Russia e Cina, entrambi con interessi commerciali molto forti in Birmania e con il regime militare.

E molti si chiedono: perchè finora, dopo anni di regime, non è stato fatto nulla? Perchè questa tolleranza?
La Casa Bianca ha annunciato sanzioni contro i 14 membri della giunta militare, quelle che non è stato possibile decidere a livello di Nazioni Unite pe i veti di Cina e Russia. Il presidente Bush ha chiesto anche che "le nazioni che hanno influenza sulla Birmania facciano pressioni sulla giunta militare perchè cessi l'uso della forza". La Casa Bianca ha ufficialmente annunciato che l'amministrazione americana d'ora in poi userà solo i nomi Birmania e Rangoon invece che Myanmar e Yangon imposti dalla dittattura militare.
Ma la protesta dei monaci cammina ugualmente nel mondo

I 350 mila monaci buddisti birmani vivono di carità e di povertà .Non hanno nulla, non temono nulla e per questo la loro protesta spaventa il regime. Si svegliano prima dell'alba, pregano, escono dai monasteri con la loro ciotola nera per chiedere offerte e poi tornano nei monasteri. Ora tutto il mondo li guarda e li ammira. E marcia con loro. L'Europa ha deciso sanzioni. In tante città, a cominciare da Roma, sono in corso manifestazioni e sit-in .

Aiutiamoli anche noi parlando di loro e raccogliendo gli appelli degli altri blogger

X la Birmania libera , per la libertà del popolo birmano e x il coraggio dei monaci che hanno osato sfidare il regime dittatoriale del paese asiatico

mercoledì 26 settembre 2007

Amare se stessi

In questi giorni, oltre al tormentone di tutta un'estate, l'omicidio della giovane donna di Garlasco, le liti a Miss Italia tra la Goggi e Bongiorno ed il ritorno dell' Isola dei Famosi hanno tenuto banco nella top ten dei gossip di giornali e tv
Io come sempre ho girato pagina o cambiato canale, quando non ho spento. Odio questo tipo di TV!
Ma Miss Italia ha lasciato anche un altro strascico di polemiche, forse e sicuramente molto più importanti dei capricci dei due presentatori non più giovincelli ...
E' stata eletta infatti una ragazza alta 1 metro e 80, che pesa solo 51 chili scarsi
E’ troppo magra, dunque, la nuova miss Italia e qualcuno ha fatto notare che è anoressica e quindi è un'immagine negativa perchè proprio in quest'ultimo periodo si sta cercando, anche nel campo della moda, soprattutto, di combattere l'anoressia e di presentare un nuovo modello di donna
Una donna non più taglia 38, un grissino pelle e ossa da imitare a discapito della propria salute
E anche Oliviero Toscani, il famoso fotografo di moda, spesso nell'occhio del ciclone per le sue immagini choccanti, ha ripreso una giovane modella anoressica, Isabelle Caro, magrissima e completamente nuda, e ben conscia della sua condizione di malata, in una foto, già definita da «pugno nello stomaco», che è apparsa sui giornali e sui manifesti affissi nelle maggiori città italiane.
Questo corpo, di soli 31 chili, è stato scelto come testimonial per la campagna pubblicitaria, accompagnata dallo slogan «No anoressia», della casa di moda Nolita, del gruppo Flash&Partners.
La donna, completamente nuda, ha deciso di accettare di mostrarsi «perchè la gente sappia e veda davvero, a che cosa può portare l’anoressia».
La campagna pubblicitaria, «da brivido», ha creato molte polemiche ed è ritenuta «inutile e dannosa perchè non aiuta le persone alle prese con l’anoressia, ma ferisce soltanto le famiglie costrette a fare i conti con la malattia che, in assoluto, uccide di più tra quelle psichiche. E addirittura rischia di scatenare, nelle persone malate, una sorta di competizione verso la magrezza estrema», da
Fabiola De Clercq, ex ragazza anoressica e oggi presidente e fondatrice dell’Aba, Associazione per lo studio e la ricerca sull’anoressia, la bulimia, l’obesità e i disordini alimentari.
In Italia vi sono oltre 2 milioni di anoressici o bulimici
Non è solo la pubblicità continua e ripetuta che mostra immagini di donne e uomini bellissimi e di successo che influenza i giovani e li rende vittime dell'anoressia
Di certo chi è fragile e non si ama o non si vede bello o bella è molto più facilemente una probabile vittima dell'anoressia, ma io credo che tali problemi nascano dal fatto che ci siano difficoltà in famiglia o con gli adulti con cui si vive
Quando si è giovani è quasi normale non vedersi belli anche se lo si è e non amare il proprio corpo in crescita, ma è un grande vantaggio se si hanno insieme degli adulti che aiutano a superare le ansie e le insicurezze, che danno tranquillità e la certezza che si può essere al meglio anche se si pesa qualche chilo in più, anche se si mangia e si mangia bene ed in modo salutare
Ricordo sempre e con ancora una buona dose di fastidio il fatto che sono stata per tantissimi anni parecchio magra, anche se mangiavo magari 5 o 6 volte al giorno, con una dieta equilibrata e controllata, e troppe volte qualcuno mi chiedeva con insistenza se mangiavo abbastanza!!!
Ero così di costituzione e bruciavo in fretta ciò che mangiavo con gusto
In questi ultimi 4 anni sono passata dai 48 chili abituali ai 56-58 per 1 m 63 di altezza
Mangio forse meno di prima ma come sempre non sto mai ferma
Con l'età si cambia ma da una parte preferivo molto di più i miei agili 48 chili di una vita ed un guardaroba che si è assottigliato man mano che in pochissimi mesi ingrassavo
Ho comunque accettato con filosofia il cambiamento di peso, ho rifatto acquisti e sono passata dalla 42 alla 44- 46 senza rimpianti, se non x qualche lacrima per il portafoglio vuoto !
Mantengo la mia dieta sana ed equilibrata e mi muovo tutto il giorno
L'aspetto fisico è importante ma per me non è mai stato il più importante
Ho sempre ritenuto molto più importante l'intelligenza, la sensibilità e la capacità di capire ed ascoltare gli altri
Solo così si può vivere bene e stare bene con se stessi e con gli altri
L'amore ed il rispetto per se stessi sono fondamentali
Se tutti imparassero a conoscersi meglio e ad amare il proprio corpo e le proprie potenzialità ed abilità non ci sarebbe di certo bisogno di una foto choc di Toscani per scuotere il mondo degli anoressici!!!
PS: tanto spesso, ora che ho 10 chili in più, chi mi conosce mi fa i complimenti perchè, mi dicono, "adesso stai proprio bene e sembri più giovane di parecchi anni " !
un vantaggio quindi e la certezza che con meno ossicini e un po' di polpa in più, si è decisamente molto più affascinanti e belle, anche se gli anni passano, implacabili, senza fermarsi ....

lunedì 24 settembre 2007

Addio, Marcel

Addio Marcel !


È morto a 84 anni il mimo francese Marcel Marceau.
Era nato a Strasburgo nel 1923 da una famiglia ebrea ed il suo vero nome era Marcel Mangel, che era stato costretto a cambiare lasciando la sua città per sfuggire alle persecuzioni naziste.
Nel 1946 a Parigi, incontrò Etienne Decroux, che lo introdusse all’arte del mimo.
Dalla sua passione per Buster Keaton, i fratelli Marx e soprattutto Charlie Chaplin nacque l’anno successivo Bip, il suo personaggio più famoso.
Modellato sul vagabondo di Chaplin, fu la base di tutta la sua opera successiva
Nel 1949 l’attore fondò la Compagnia di mimo Marcel Marceau, la prima nel suo genere al mondo, attraverso cui sviluppò la sua celebre pantomima.

Zubin Metha

" Sventurata la terra che ha bisogno di eroi” Bertold Brecht
Non ho mai amato gli eroi e non sono mai stata fanatica. Neanche da giovane avevo un idolo speciale del cinema, dello sport o della canzone. Amavo la musica, lo sport ed il cinema, oltre a leggere, ma non ho mai seguito le mode ed i modelli imposti dalla pubblicità.
Ricordo i miei anni passati a Torino ai tempi dell'Università quando spesso nei dintorni di Palazzo Nuovo, dove c'è la Facoltà di lingue straniere, vedevo per strada personaggi famosi del cinema o del teatro e della tv, che andavano negli studi televisivi di via Verdi, lì vicino, e non mi veniva mai neppure in mente di chiedere loro un autografo!
Ho visto da vicino vicino Giorgio Albertazzi che stava scendendo da una macchina con autista o Paolo Ferrari che allora era famosissimo per il suo personaggio dell'uomo in ammollo della pubblicità dei detersivi e Micaela Esdra, che recitava spesso in teatro. Erano gli Anni '70 e sono ormai passati 30 anni
Ma anche se sono cambiate tante cose e sicuramente sono molto cambiata io, e non solo fisicamente, non ho perso l'abitudine di non essere fanatica.
Ieri per esempio sono andata a Milano con il solito gruppo dell'Università della terza età di Omegna, che frequento da tanto tempo ormai, per assistere alle 11 di mattina alla prova finale di un concerto della Scala di Milano diretto da Zubin Metha
E' stato molto bello ed emozionante sentir suonare l' 8a sinfonia di Schubert, l'Incompiuta, ed una delle sinfonie di Anton Bruckner dall'orchestra della Scala con la direzione calma e pacata di Metha, un grande, il più grande direttore dei nostri tempi.
Due ore scarse di musica sublime e l 'occasione di vedere dalla vicinanza della platea quest'uomo che ho molto apprezzato in passato in occasioni televisive, come i concerti di Capodanno da Vienna.
Sicuramente un grande genio, ma anche un uomo non tanto giovane, non tanto alto, pacato e tranquillo, in pantaloni scuri e con una maglietta semplice semplice di lanetta grigia
Il suo grande carisma lo si sentiva nel modo di dirigere, sicuramente, ma era anche un uomo, affabile e gentile, con i musicisti e con il pubblico che lo ha applaudito con molto entusiasmo ....
La mia giornata a Milano è continuata poi nel pomeriggio alla Pinacoteca di Brera, dove io ero già stata altre volte in passato, e lì ho potuto rivedere alcuni splendidi meravigliosi quadri che sempre mi lasciano senza parole e senza fiato per la loro bellezza e per la loro intensità
E' veramente un grande dono di madre natura saper dipingere, ma nascere artisti come un Caravaggio, un Bramante, un Mantegna, un Raffaello o un Tiziano ... è veramente il più grande dono che la natura abbia potuto dare a questi uomini
E una volta ancora ho potuto ammirare il Bacio di Hayez, che mi è sempre piaciuto tantissimo fin dai tempi in cui studiavo Storia dell'Arte alle Superiori
Sono arrivata a casa alle 7 di sera soddisfatta e piacevolmente stanca di essermi divertita moltissimo
Una domenica da riporre nel cassetto dei ricordi che non svaniscono mai !
Oggi invece i TG hanno dato la notizia della liberazione dei due soldati italiani sequestrati in Afganistan ma anche del loro ferimento
Un altro spiacevole e grave episodio di guerra
Auguriamoci che queste due giovani vite non diventino altri due eroi da piangere
Una preghiera per la loro salvezza, perchè sventurata è la terra che ha bisogno di eroi. Morti !!!

sabato 22 settembre 2007

Chiude Diario

In questi ultimi giorni la Grillomania ha imperversato su tutti i blog e in tutti i quotidiani ed ha e continua a tenere banco
Ma altre notizie non sono passate inosservate alla mia attenzione ed una mi ha lasciato una certa tristezza
Ha chiuso il settimanale diretto da Enrico Deaglio "Diario della settimana", un giornale che ho acquistato diverse volte anch'io e di cui conservo alcune copie per me molto importanti, quelle che hanno ricordato Baldoni, il giornalista free lance e blogger ucciso in Iraq nel 2004 in circostanze tragiche e mai del tutto chiarite .
Nato il 23 ottobre 1996 come allegato al quotidiano l’Unità, il periodico dopo un anno ha poi avuto vita indipendente. ’Diario' è uscito in edicola - è stato sottolineato nell’articolo di addio - ben 567 settimane.
Tra i suoi collaboratori vi fu anche Enzo Baldoni. Tra le cause della chiusura la carenza di pubblicità e anche la concorrenza con i nuovi media.
«Tenere un diario pubblico - è scritto, fra l’altro, nell’editoriale non firmato - settimana dopo settimana, è una attività che in questi undici anni è cambiata molto. Il numero di siti web, di blog e in generale lo scambio di notizie è fortunatamente cresciuta a dismisura. La 'buona lettura' è stata adottata da molti giornali. La possibiltà di sedersi di fronte al proprio lap top e di consultare ’in tempo realè tutte le fonti di informazione del mondo è sempre più alla portata di tutti. Il mercato pubblicitario (l’unico a tenere in vita i giornali) è a noi praticamente precluso, per quella mancanza di do ut des che ci caratterizza e che dal mercato è evidentemente stato ben colto. Di qui la necessità di fare una pausa».
«Speriamo di farci vivi al più presto con un nuovo giornale - conclude l’articolo - Ci stiamo pensando e pensando». Io spero che almeno online possano continuare ad esistere e a fare giornalismo perchè ce n'è veramente tanto bisogno ancora !

La Signora dell'Arte della Morte

Oggi pomeriggio mi sono presa una pausa di riposo. Niente test d'ingresso da finire di correggere, niente siepe in giardino da terminare di risistemare. E' stata una settimana faticosa e giovedì sera sono stata punta da un'ape che era entrata in casa per sbaglio: un incidente di percorso decisamente spiacevole ed imprevedibile perchè adesso mi ritrovo con una gamba gonfia, che fa male e pizzica. La bestiola è morta, naturalmente, ma io avrei preferito non essere la sua vittima.
Ho passato un paio d'ore seduta al sole sul balcone, un bel sole caldo di metà settembre, delizioso sulla pelle, che abbronza ancora ma senza dare fastidio, a leggere un bel libro giallo di Arianna Franklin La Signora dellArte della Morte ed Piemme
Ho trovato il libro in cartoleria l'altro giorno e sono stata subito attirata dal titolo e dalla copertina, con un corvo su di uno sfondo rosso dai bordi neri sfumati.
E' un buon giallo che si legge con estremo piacere e tutto d'un fiato. Il personaggio principale, che sicuramente avrà altre nuove avventure in altri volumi futuri, è una donna, Adelia, un medico legale formatosi all' università di Salerno, esperta nello studio dell'anatomia, che nel 1171 si reca a Cambridge su invito del Re inglese, Enrico II Plantageneto, con il fido eunuco moro a guardia del corpo ed un agente segreto ebreo, per scoprire chi è l'assassino di 4 bambini scomparsi nel giro dell'anno precedente
Una storia ricca di colpi di scena, complessa e anche tragica, ma molto interessante che permette di conoscere una parte di storia vera che si intreccia con la narrazione e la fantasia dell'autrice.
Adelia scioglierà il bandolo della matassa, un bandolo molto intricato di superstizioni e ferocia, legati ad un assassino che ha partecipato alle Crociate, e che uccide senza pietà, ad una monaca e alla sua badessa dalla scarsa moralità, alla comunità di ebrei usati come caprio espiatorio e naturalmente a una chiesa con molte pecche.
Adelia incontra nuovi amici, una vita molto diversa da quella a cui era abituata nel Regno di Sicilia e anche un grande amore ma resta un personaggio anomalo e sicuramente molto moderno e unico nel suo genere
E adesso mentre vi sto scrivendo vedo contemporaneamente le immagini, su Raisportsat, dei mondiali di ginnastica ritmica da Patrasso dove la nostra squadra di 5 ginnaste è attualmente seconda perchè ha svolto un esercizio fantastico e perfetto con i cerchi e le clavette
Non c'è solo il calcio in Italia, per fortuna, ed è bello poter seguire anche questi sportivi o sportive che sono veramente bravi/e anche senza guadagnare miliardi ....
buona domenica erica

venerdì 21 settembre 2007

Giornata internazionale della pace

Oggi è la Giornata internazionale della pace
Nella homepage del mio sito PupazziePensieri ho inserito una bianca colomba di pace con questa didascalia:
La colomba della pace vola di sito in sito
Aiutala a fare il giro del mondo portandola nel tuo sito web
spero che anche tante altre persone inseriranno nei loro siti o nei loro blog la colomba che vola lontano con il ramo di ulivo nel becco, simbolo di pace di amore e di fratellanza
e non dimentichiamoci che il 10 Ottobre sarà la Giornata mondiale contro la pena di morte

martedì 18 settembre 2007

Iraqui freedom

Stamattina sono uscita da scuola alle 11 e mezza passate e sono andata a fare due commissioni veloci. Sono anche passata in cartolibreria ed ho acquistato l'ultimo libro di Nicholas Sparks Ricordati di guardare la luna ed Frassinelli
E' una storia d'amore il cui protagonista è un soldato americano, che passa dalle missioni di peacekeeping in Kossovo al deserto iracheno e a Bagdad, all'inizio della missione Iraqui Freedom
Di questa guerra crudele e violenta vi sono solo poche pagine nel libro e la storia del protagonista scivola via veloce, ma noi ancora ne sentiamo parlare e ancora leggiamo notizie terribili ogni giorno .
Nel weekend per esempio sono state almeno 200 le persone arrestate dalla polizia di Washington durante la manifestazione di protesta contro la guerra in Iraq, che ha richiamato migliaia di persone.
Alcuni dimostranti sono stati arrestati senza opporre resistenza dopo aver cercato di superare una barriera nei pressi del Campidoglio, mentre altri si sono scontrati con gli agenti dopo essere stati respinti con larghi scudi neri e spray chimici.
I manifestanti hanno risposto lanciando i cartelli esposti durante il corteo e urlando «vergogna». Partiti dalla Casa Bianca, i dimostranti sono arrivati alla sede del congresso americano al grido di «Cosa vogliamo? Il ritiro delle truppe. Quando? Ora».
La dimostrazione contro il conflitto è stata organizzata da "Answer Coalition" e altri gruppi e ha visto la partecipazione di famiglie, studenti, veterani di guerra e genitori dei soldati uccisi.
«Stiamo occupando un popolo che non ci vuole lì - ha detto all’Associated press un militare rientrato dall’Iraq, Justin Cliburn, 25 anni - siamo qui per dimostrare che non è un gruppo di vecchi hippies degli anni sessanta ad essere contro la guerra».
«Sono stato un anno e mezzo ad Abu Ghraib e a Fallujah, fino al luglio 2006 - gli ha fatto eco Phil Aliff, 21 anni - mi era stato detto che la nostra missione era quella di aiutare a stabilizzare il paese. Ma sul posto non si ricostruiva nulla e la popolazione ce l’aveva con noi».
Diana Santoriello ha perso il figlio Niel in Iraq, il 13 agosto 2004: «Sono qua per chiedere al congresso di smetterla di finanziare questo conflitto. Sono terrorizzata all’idea che possa iniziare un’altra guerra contro l’Iran».
La donna mostrava la fotografia del figlio: «Me l’hanno ucciso. Aveva 25 anni».
I manifestanti non hanno risparmiato critiche ai democratici, oggi maggioranza al congresso, accusandoli di «inerzia» di fronte alla guerra.
«I democratici ci hanno deluso - ha dichiarato Richard Gold, 62 anni, arrivato dallo Stato della Pennsylvania per la manifestazione - non hanno fatto abbastanza per fermare i finanziamenti al conflitto». «Sono abbastanza vecchio per ricordarmi la guerra del Vietnam e il fatto che le truppe non furono ritirate in tempo. Occorre trarre lezioni dal passato».
Bush in effetti ha annunciato il ritiro di 5.700 uomini entro dicembre perchè in Iraq le truppe Usa starebbero vincendo la guerra contro i terroristi ed Al Quaeda, ma, attualmente, la vittoria è un risultato molto modesto: è stato fatto un accordo nella provincia di Anbar tra militari Usa e capi tribù sunniti che hanno rotto con Al Qaeda.
La provincia rappresenta meno del 5 per cento della popolazione e giovedì scorso è stato ucciso il capo tribù che aveva negoziato con gli Usa, lo sceicco Abdul Sattar Buzaigh al-Rishawi.

Questa guerra, nata nel 2001, quando Bush e Condoleezza Rice dissero che con Saddam si rischiava il «fungo atomico» ed accusarono il dittatore di aver aiutato i terroristi che attaccarono le Torri di New York l'11 settembre, in effetti iniziò molto prima, negli Anni Ottanta, quando gli americani armarono gli islamisti radicali in Pakistan per combattere e sconfiggere i sovietici in Afghanistan.
I famigerati terroristi che da sei anni minacciano l’Occidente erano i più osannati alleati dei governi Usa, fino all’11 settembre. A loro andarono soldi, elogi, millenaristi manuali islamici pubblicati in America.
Reagan paragonò i mujahiddin afghani ai Padri Fondatori americani.
Abbiamo visto poi cosa è successo in Afganistan e continuiamo a vederlo, come vediamo la guerra civile ed i massacri dell' Iraq
Bush persiste nella sua politica di guerre preventive ed il 28 agosto 2007 ha insistito, a proposito dell’ Iran, di un «olocausto nucleare» e starebbe preparando un nuovo attacco contro le nuove centrali irachene.
Cosa ci sta preparando per il futuro quest'uomo a capo di una superpotenza padrona del mondo ?
Un'altra terrificante guerra che sconvolgerà una parte del mondo già così sconvolta ?
Ogni opinione contraria è definita anti-patriottica,in America: ma l’autocritica della stampa è molto forte in Usa mentre è assente in Europa ed in Italia
E più nessuno si ricorda dell' Iraq, più nessuno manifesta contro questa guerra che vede ogni giorno morti civili, attentati e stragi terrificanti
Che ha distrutto un equilibrio molto precario, ma comunque stabile tra i vari gruppi civili e religiosi, sunniti sciti cristiani curdi ...
Chi volesse anche riscoprire la storia di questi ultimi 30 anni dell'Afganistan, un paese lacerato da guerre e lotte civili sanguinose, dovrebbe leggere i libri di Khaled Hosseini, Il Cacciatore di aquiloni e Mille splendidi soli , ed Piemme
2 libri molto belli, due storie tragiche raccontate in modo toccante ed indimenticabile

domenica 16 settembre 2007

Ritornano sempre !

Ricordo sempre le parole di Primo Levi la cui preoccupazione più grande era che prima o poi il fascismo ed il nazismo sarebbero risorti nelle loro peggiori forme. Lo scorso mese in un lender della ex Germania est sono stati brutalmente picchiati da gruppi naziskin cittadini non tedeschi, ieri le immagini del TG3 sera hanno mostrato una manifestazione di Ordine Nuovo con bandiere, teste rasate, canti ecc ecc in provincia di Pavia, dove sono stati ospitati degli zingari scacciati da una baraccopoli lombarda. Gli zingari erano protetti ma rinchiusi al buio in un edificio circondato dalle teste rasate !!! Immagini agghiaccianti che mia mamma ed io mai avremmo voluto vedere
Ed oggi sulla Stampa vi è un commento di Luciano Violante sulla decisione della giunta Moratti di inumare nel sacrario dei caduti di via Gemelli, a Milano, sia i resti dei partigiani sia quelli dei militanti fascisti della repubblica di Salò.
" L’iniziativa, ha detto l’assessore Pillitteri, intende costituire un segno di riconciliazione nazionale. A conferma della sua iniziativa, l’assessore ha citato il mausoleo di Los Caidos, dove, ha detto, il generale Franco fece inumare i resti dei combattenti la guerra civile, da entrambe le parti, come segno, appunto, di riconciliazione.
... Quel mausoleo fu voluto dal dittatore spagnolo subito dopo la guerra civile al fine di legittimare se stesso e il proprio regime dittatoriale. Ospita i resti dei soli cattolici delle due parti. Nel marzo del 2006 il Consiglio d’Europa, nello stigmatizzare la dittatura franchista, chiese che nel mausoleo fosse ospitata anche una mostra sul franchismo e venisse scritto con chiarezza che il monumento era stato costruito dai prigionieri repubblicani.
...la repubblica italiana, a differenza del regime franchista, non ha bisogno di legittimarsi. Né ha bisogno, come quel regime, di pacificazione. Siamo ampiamente pacificati.
Il rischio storico, e morale, della decisione di Milano non è quindi la mancata pacificazione.
Il rischio, indipendentemente dalle intenzioni dei proponenti, è che si scambi una domanda di pacificazione, superflua per quanto già detto, con un tentativo di parificazione delle due parti, del tutto inammissibile.
Quei morti vanno egualmente rispettati per un elementare principio di civiltà.
Ma la storia di quei morti, i motivi per i quali sono caduti, i valori che li animarono restano profondamente diversi. Non è la stessa cosa morire dalla parte della libertà e morire dalla parte dei vagoni piombati.
Sforzarsi di capire le ragioni per le quali tanti giovani combatterono dalla parte del nazismo e del fascismo è doveroso perché aiuta a capire la nostra storia e a scoprire alcuni caratteri nazionali.
Ma non può significare la parificazione di quei giovani ai coetanei che scelsero di combattere invece contro la dittatura.
Il problema, naturalmente, non riguarda i morti di ieri, ma l’uso che di loro si vuol fare oggi, che può introdurre un inaccettabile «erano tutti uguali».
La politica di oggi deve certamente introdurre valori unificanti nella società italiana, ma non a scapito della verità e della giustizia. Altrimenti si creano altre, più laceranti divisioni.
La pietas consiglia il pari rispetto per tutte le salme.
Ma la memoria civile ci dice che quel luogo, come il Consiglio d’Europa ha proposto per Los Caidos, dovrebbe contenere una mostra permanente sulla repubblica sociale, che spieghi la tragedia umana e morale di quella vicenda e faccia quindi intendere alle giovani generazioni anche il significato profondo dello stare insieme da morti di coloro che si combatterono da vivi."
Belle parole e molto profonde, sicuramente, quelle di Luciano Violante, ma come figlia di un IMI che combatté per la libertà del nostro paese e che nei campi di concentramento disse sempre No ai Repubblichini che andavano a chiedergli di firmare per entrare nella Repubblica di Salò, e tornare a casa tranquillo, non ritengo né giusto né opportuno seppellire i morti fascisti vicino ai martiri per la libertà
Non è odio ne ingiustizia, ma, visto che stanno ritornando tanto di moda e nessuno interviene a bloccarli, che si rispettino i giovani di allora che rischiarono la loro pelle e spesso furono uccisi e li si lasci tranquilli almeno da morti, nelle loro tombe al cimitero!

Guido Ceronetti e il PD

Guido Ceronetti è nato a Torino nel 1927 ed è un uomo di raffinata cultura,che ha tradotto classici latini, testi biblici e poeti moderni. Ma si è rivelato anche cronista dissacrante di fatti culturali e sociali ed io lo leggo sempre sul quotidiano La Stampa perchè il suo modo di scrivere e di pensare è sempre unico e il più delle volte estremamente controcorrente rispetto alle mode del momento.
Uno dei suoi articoli più recenti è stato quello "dedicato" al nuovo Partito Democratico
Avrei voluto presentarvi solo alcuni passi salienti dell'articolo, ma ho preferito incollarlo tutto intero perchè, anche se non semplice da leggere, solo così si possono capire il suo pensiero e le sue riflessioni personali sulla politica e sui politici ed anche sul PD!
buona lettura nell'attesa di un vostro pensiero personale al riguardo ...
" Il Pd visto da un passante di GUIDO CERONETTI
Tempo un anno - la ferma di un mercenario - tutta la gloria di Qedàr sarà sparita» (Isaia 21, 16). Il richiamo a un versetto biblico di otto secoli prima di Cristo dignifica, diluendolo nel tempo, l’argomento. Di per sé, partito democratico ha la consistenza di un enorme vento di chiacchiere in astratto, che la realtà sta a guardare stupefatta da tanta capacità italiana di emetterne ragionandoci sopra all’infinito - ma «sotto la maschera un vuoto» (Seferis).
Il versetto del profeta semitico e il verso del moderno poeta greco danno una definizione sufficiente della penuria d’essere della cosa. Penuria d’essere perché la pochezza d’immaginazione politica caratterizza patologicamente tutti i progetti che provengono da queste segreterie di partito dal malrespiro, il cui linguaggio non è mai un autentico dire qualcosa, un mordere una fettina di reale coi denti. Sembra gente che, avendone i mezzi, cerchi di allestire una grande illuminatissima vetrina di moda in via della Spiga per esporre due o tre camicette con buchi prese da una discarica e un paio di vecchie pantofole affezionate ai piedi di una pensionata che si circonda di consunto.
Al sensibile e intelligente Veltroni potrei rimproverare soltanto la sua esagerata cinefilia - perché, quanto a Roma, la città è quella che è, non puoi che lasciarla peggio di come l’hai trovata perché non la governi, se ne chiudi un focolaio se ne aprono due. Tuttavia nei suoi discorsi di candidato principe di questo Qedàr democratico anche il circolo diventa docilmente quadrato, salvo a restare circolo, duro più del torrone d’Alba.
Se Veltroni osasse parlare di insolubile, cosa facilissima a chi non s’imbarca nella Nave dei Folli del potere, si avvicinerebbe troppo ad una realtà fatta quasi tutta di cose che sfuggono di mano e che non si lasciano modellare, mentre l’irrealismo che tira fuori la volontà politica, noiosamente, come filtro magico, è richiesto e imposto, a lui e agli altri, come frontiera invarcabile.
Ma di fronte all’Insolubile, una volta forzato a constatarlo, quale sarà il comportamento di chi assume un potere? Uno solo.
Fingere, in uno stile oratorio che cerca di differenziarsi (e vocalmente ci riesce), che i problemi insolubili, irti di nodi con aculei, grazie al suo applaudito pilotaggio prenderanno la strada maestra della soluzione più giusta e razionale. Tenere questa fondamentale menzogna contro ogni possibile smentita dei fatti.
E conosciamo - poiché l’uomo politico è per tre quarti il suo modo di esporre e di esporsi - gli stili oratori degli uomini più in vista, la veemenza - dal rimando tragico - del loro ottimismo incurabile, tratto mediatico comune. Qualunque cosa dicano o progettino, la loro impotente «volontà politica» si decompone.
Lo stesso nome, partito democratico, denuncia assenza cronica d’immaginazione: nell’evolversi del linguaggio non regge più partito, ancor meno regge democratico, un barile di Nutella.
Istituzionalmente tutto quanto è già democratico, non c’è un altro container.
Se partito è ormai epiteto, democratico è ovvietà al cubo. (Stessa perdita di sostanza linguistica e semantica è nell’inalberare comunista, uno spadellamento di pesce al mercurio surgelato: soltanto in Italia acchiappa voti tanta fragranza). Almeno non hanno rifritto sinistra: doversi obbligatoriamente proclamare di sinistra, riversandolo in formule perennemente false, è già mettersi in ceppi, poveretti.
Gli suggerirei di aggiungere almeno italiano, perché la formulazione così appare, oltreché logora alla nascita, anche mùtila: Partito Democratico Italiano è un completamento che funziona - anche in sigla: PDI. Il rischio è che in gergo i futuri iscritti e credenti e i loro esperti manovratori vengano qualificati come demotaliani.
Ma non c’è vergogna a dirsi partito italiano. Di cittadini che valgano fuori dei partiti non c’è penuria!
Ma sarà di sinistra dirsi italiani?
Nel timore che Italia e italiano siano «cose di destra» i padri fondatori si asterranno dall’evocarli.
Passerò in via della Spiga a vedere la loro vetrina: i prezzi, non essendo da stilisti, avranno il pudore, spero, di essere alla portata di tutti."

mercoledì 12 settembre 2007

Intolleranza

Oggi pomeriggio, uno splendido pomeriggio di settembre con un caldo sole estivo, al ritorno da scuola e da un collegio docenti di due ore, ho dato un'occhiata veloce al giornale e sono rimasta attonita leggendo le prime righe di un articolo in cui si diceva che il giornalista de La Stampa Andrea Romano, quel giornalista che avevo linkato nel mio post precedente sul V-Day, era stata insultato pesantemente nei commenti al suo articolo dai fans di Grillo e dai votanti di sabato scorso
Sono entrata in www.lastampa.it/romano ed ho potuto constatare che era tutto vero
Non trovo molto corretto e neppure granch'è democratico un simile comportamento perchè si dovrebbe essere sempre e comunque rispettosi dell'altrui opinione, anche se contraria alle nostre idee
E se questo è il punto di partenza della libertà dei grillini, beh... chissà dove e quale sarà l'arrivo allora?
Il giornalista ha scritto un nuovo articolo ed ecco cosa dice :
"Ancora su Beppe Grillo e sull'intolleranza dei suoi fedeli
ANDREA ROMANO
Ci sono quelli secondo i quali mi sarei «piegato a 90 gradi come al solito», avendo ricevuto «la telefonata del padrone con l’ordine di denigrare Beppe Grillo». E anche quelli, circa una cinquantina, che si dicono sicuri dei miei orientamenti sessuali, del colore della mia lingua o dell’odore del mio alito perché «a furia di leccare culi non può essere diversamente». Ma ci sono anche reazioni più fantasiose. Mi sarei ad esempio «guadagnato gli inviti a casa di Berlusca a mangiare la cassola» o avrei «fatto venire l’ittero» al povero gatto del signor Christian. Di contorno, una valanga di vaffa e di maledizioni assai meno bonarie all’indirizzo mio, dei miei figli o dei miei antenati. Negli ultimi due giorni questo blog, che ospita gli articoli che pubblico sulla Stampa, ha conosciuto una moltiplicazione esponenziale dei commenti, a seguito dell’ editoriale di lunedì 10 settembre nel quale proponevo una riflessione su contenuti del Vaffaday e debolezza della politica. Quel pezzo è transitato sul blog di Grillo, trascinandosi la valanga di contumelie che ho appena descritto e di cui potete vedere una selezione nei commenti.
Si sa che la rete libera dalle inibizioni e dalle responsabilità, per cui immagino che nella vita reale coloro che mi hanno augurato «una morte prematura e dolorosa» siano persone del tutto irreprensibili. Forse un po’ frustrate, ma di certo incapaci di fare del male ad una mosca.
Eppure il tono delle reazioni racconta qualcosa anche sulla sostanza del fenomeno politico a cui abbiamo assistito. Perché per un giorno sono capitato tra le mani dei fedeli grillisti, evidentemente offesi dal tentativo di discutere e contestualizzare il verbo del loro leader. E anche se eravamo tra le mura virtuali e rassicuranti della rete, rimane la sensazione di essersi affacciati su di un pentolone che ribolle soprattutto di intolleranza. "

lunedì 10 settembre 2007

Il tempo del silenzio

Non ho votato sabato al banchetto di Beppe Grillo ma ero certa che il Vaffa-Day dell'8 settembre avrebbe avuto sicuramente successo. E più successo di così non potevano non averlo i non politici che seguono il blog del comico genovese.
Ovunque dalle piccole alle grandi città la gente comune è andata in massa a firmare per sostenere una campagna, lanciata il 26 giugno scorso a Bruxelles, davanti al Parlamento europeo, che chiede una legge ad hoc per far uscire dal nostro Parlamento i 25 deputati condannati in via definitiva, per impedire l'ingresso a chi è in attesa del giudizio della Cassazione, e per dire no ai parlamentari di professione, limitando l'incarico a due legislature e soprattutto che i parlamentari non vengano più scelti dai segretari di partito, ma dai cittadini con la preferenza diretta.
E naturalmente ieri e oggi è montata a dismisura la polemica dei politici contro Grillo, contro ciò che ha detto, contro ciò che ha fatto.
Sicuramente non si aspettavano un simile successo, i politici di professione e lunga carriera, ma il loro mondo è tanto, ancora, tanto tanto lontano da noi che leggiamo e scriviamo i blog. Siamo tanti, molto diversi spesso uno dall'altro, ma tutti proviamo un profondo malessere nei confronti di chi ci governa o di chi fa opposizione, tutti uguali in fondo perchè tra loro bisticciano, si scannano, si accapigliano, si criticano, ma poi nulla cambiano e mai si preoccupano di ascoltarci e di aiutarci a vivere in un mondo sicuro e migliore. Ma tutti quanti siamo stanchi di questo continuo cicaleccio, di questo blaterare infinito, di proposte e di contropoposte, di attacchi e di finte e di trovate improvvise da cappellaio matto di un mondo sempre più fragile e sempre più debole quale è il mondo della nostra politica nostrana
Bene ha detto oggi Andrea Romano nel suo editoriale su La Stampa: " È dunque una politica debole quella che si fa umiliare da Beppe Grillo, dal cupo calderone forcaiolo nel quale trovano spazio e risate perfino le accuse a Marco Biagi. Ma la responsabilità non va cercata nel senso comico di colui che fu un tempo un cabarettista di valore e che oggi somiglia a quella che Gramsci chiamava «la donnetta che costruisce stregonerie» a uso dei subalterni. In altre circostanze il Vaffaday sarebbe stato recensito nelle pagine dello spettacolo, probabilmente con qualche stroncatura. Oggi, in mancanza di quella politica autorevole perché forte delle sue convinzioni e delle sue responsabilità, l’antipolitica può permettersi anche quest’ultimo e spettacolare trionfo. "
Un trionfo su cui dovrebbero riflettere attentamente tutti i politici di tutte le correnti, dall'estrema destra all'estrema sinistra, e sarebbe forse opportuno che arrivasse anche il tempo del silenzio, quel silenzio che aiuta a fare delle scelte giuste e ponderate, mature e sagge ed utili a risollevare gli animi di noi cittadini, che ogni giorno di più ci chiediamo cosa succederà in futuro e quante disgrazie dovremo ancora affrontare prima di tornare a vedere un paese prospero e sicuro e libero, effettivamente libero dalla corruzione, dalla violenza, dal crimine e dall'inciviltà
Non riesco a capire come si possa discutere e litigare per avere il primato di " focaioli sì" "forcaioli no " !, per esempio
La destra contesta per ovvii motivi le proposte di Amato per una maggiore sicurezza, l'estrema sinistra contesta per tutt'altri motivi le stesse proposte di Amato e i sindaci di Bologna e di Firenze che desidererebbero avere un minimo di ordine
Io ho sempre pensato che uno stato democratico e libero debba preoccuparsi sempre e comunque dell'incolumità dei suoi cittadini, in particolare degli anziani e dei giovani
E quindi non dovrebbe solo dare una certezza economica, solida e stabile, ed una vecchiaia agiata a tutti, ma anche una tranquillità di vita quotidiana, senza furti, rapine, truffe, aggressioni e quant'altro
E' giusto aiutare anche gli altri ad inserirsi nella nostra società, ma bisogna pensare anche e soprattutto ad aiutare i propri cittadini onesti e la loro incolumità fisica e morale
E questo non è protezionismo o razzismo o qualche altro ...ismo tanto di moda, ma il sacrosanto diritto e dovere di avere la pace e la speranza di vivere in pace, felici e contenti !!!
Dunque, che scenda il silenzio sulle bocche dei nostri attuali politici, ma nascano leggi sicure, o si applichino quelle valide già esistenti, che ci assicurino, e ci rassicurino, riguardo ai nostri dubbi, le nostre paure, le nostre ansie ed angosce, che potremo dormire sonni tranquilli, finalmente ...
Dal blog di Beppe Grillo : Questo è l'elenco dei nomi dei rappresentanti italiani in Parlamento, nazionale o europeo, che hanno ricevuto una condanna:I 25 CONDANNATI DEFINITIVI IN PARLAMENTO (Aggiornato a Giugno 2006) 1. Berruti Massimo Maria (FI)2. Biondi Alfredo reato poi depenalizzato (FI)3. Bonsignore Vito (Udc - Parlamento Europeo)4. Borghezio Mario (Lega Nord - Parlamento Europeo)5. Bossi Umberto (Lega Nord - Parlamento Europeo)6. Cantoni Giampiero (FI)7. Carra Enzo (Margherita) 8. Cirino Pomicino Paolo (Democrazia Cristiana - Partito Socialista)9. De Angelis Marcello (An) 10. D'Elia Sergio (Rosa nel Pugno)11. Dell'Utri Marcello (FI)12. Del Pennino Antonio (FI) 13. De Michelis Gianni (Nuovo Psi)14. Farina Daniele (Prc)15. Jannuzzi Lino (FI)16. La Malfa Giorgio (Pri)17. Maroni Roberto (Lega Nord)18. Mauro Giovanni (FI)19. Nania Domenico (An)20. Patriciello Aldo (Udc)21. Previti Cesare (FI) Obiettivo raggiunto22. Sterpa Egidio (FI)23. Tomassini Antonio (FI)24. Visco Vincenzo (Ds)25. Vito Alfredo (FI)

giovedì 6 settembre 2007

Il destino

Ho ripreso a lavorare e stamattina sono arrivata a casa proprio pochi minuti prima che iniziasse il Tg3 di mezzogiorno. Sono rimasta molto male quando ho sentito la voce bellissima di Luciano Pavarotti e poi la notizia che era morto stamattina presto. Avevo letto recentemente che non stava bene ma, come per le persone anonime che conosco personalmente o che hanno fatto parte della mia vita in passato, speravo che ce la facesse a guarire o per lo meno che tirasse avanti ancora per un po' ...
E invece la morte è passata a bussare anche da lui e se lo è preso con sé
Di lui ci resteranno la sua bellissima voce, le immagini dei suoi concerti, le cassette o i cd, le foto su tutti i giornali e nei telegiornali
Ma anche lui come noi tutti comuni ed anonimi sconosciuti se ne è andato quando il destino che era stato tracciato per lui è arrivato a cercarlo
La nostra società non pensa quasi mai alla morte, se non attraverso i pettegolezzi o le cronache di morti violente o di morti di vip di starlette ecc ecc, purtroppo
Ma la morte ci accompagna sempre, per tutta la vita, e tanto spesso arriva improvvisa a sconvolgere e scompaginare i nostri affetti e le nostre speranze per sempre
Mia nonna diceva sempre che ogni persona nasce con il proprio destino già tracciato e che non c'è nulla da fare per cambiarlo
Io sono sempre più convinta invece che troppo spesso il destino ce lo costruiamo noi stessi con le nostre mani, le nostre scelte, i nostri errori o il nostro modo di essere e di fare e la capacità od incapacità di essere razionali intelligenti positivi negativi ....
Credo anche però che a volte noi non possiamo essere autonomi e liberi di essere o di scegliere e che non possiamo fare nulla, ma dobbiamo subire ciò che il nostro destino prevede
Per esempio le malattie, quelle che tu non vorresti mai, quelle che tu non andresti mai a cercare
Ma se arrivano allora puoi solo sperare di avere fortuna o di incontrare un medico in gamba che sappia ciò che fa e che ti aiuti a guarire senza troppi danni
E la morte, quella dei tuoi cari, con cui hai passato la vita, a cui vuoi un mondo di bene e che non vorresti mai che ti lasciassero, che se ne andassero loro prima di te
Quella morte che lascia un grande indicibile vuoto così difficile da superare
E' strano a volte il destino, veramente strano
Ieri è morto Gigi Sabani a soli 54 anni, che a me personalmente non era mai piaciuto e che avevo così tanto facilmente scordato quando era scomparso dalla Rai dopo le vicissitudini personali di uno scandalo , e oggi Pavarotti, di cui amavo prfondamente la voce e che per me era sempre un grande, il grande della lirica, e basta .
Non avevo mai letto nulla sui giornali pettegoli della sua vita privata, dei suoi amori, di una nuova compagna tanto più giovane e della loro storia di gioie e di dolori, come la morte del loro figlio gemellino
Non ho mai avuto idoli e non sono mai stata fanatica per natura, ma lui mi piaceva e spesso ascoltavo le cassette con le sue canzoni
Resterà anche lui, come altri personaggi famosi nel profondo del mio cuore, un ricordo insieme al ricordo delle persone che ho amato e che sono vissute accanto a me
Domani è il 7 settembre, il giorno di nascita di mio papà. Era nato nel 1922 ed è morto 4 anni fa, il 28 febbraio
Per molti anni aveva avuto un collega un pochino più giovane che era stato anche un suo grande amico. Veniva sempre a trovarlo e spesso anche noi andavamo a trovare lui e sua moglie oppure ci trovavamo insieme negli incontri con gli altri ex loro colleghi
E' venuto anche al funerale di mio papà anche se ormai non stava tanto bene neppure lui e cominciava a perdere la memoria
Lui è morto quest'anno, a febbraio, il 28 . Esattamente 4 anni giusti dopo mio papà
Sarà il destino, ma loro se ne sono andati lo stesso giorno
Chissà se si sono ritrovati ancora insieme lassù, nei verdi pascoli del cielo ???
Io spero di sì e auguro loro di continuare sempre e per sempre quella solida lunghissima amicizia di tanti anni passati insieme a lavorare in armonia
Un saluto anche al grande tenore che tutto il mondo ci ha invidiato
Che possa cantare anche lassù tra gli angeli vegliando su di noi e sui suoi affetti più cari con la sua meravigliosa voce ...
Addio , Luciano!

lunedì 3 settembre 2007

Amore !!!

Questa sera ho risposto alle email personali che erano rimaste nella posta online per ben ...5 giorni !
5 giorni di vacanza splendidi passati a Budapest, una città molto molto bella anche quando una leggera pioggerella ci ha accompagnato qua e là ogni tanto tra Buda, la collina in alto, e Pest, la parte piatta in basso, al di là del Danubio, quella che a me è piaciuta tantissimo...
Sono stati gli unici 5 giorni di vacanza di questa lunga estate passata quasi sempre a casa ed in giardino, nella tranquillità e nel riposo e nelle fatiche quotidiane nell'orto e tra i fiori, in compagnia di mia mamma e delle mie gattacce nere
Mi è sempre piaciuto molto viaggiare, vedere altri paesi, conoscere altri luoghi persone culture e modi diversi di vivere, e in passato ho fatto spesso anche viaggi molto lunghi
Ma negli ultimi anni questa mia grande passione si è scontrata con un grande amore, quello con la A maiuscola per il mio computer e soprattutto con il mio blog
Per abitudine e per motivi di privacy non vi ho detto nulla di questi miei 5 giorni all'estero, nella terra di Ungheria, che vide la rivolta al comunismo del 1956 bagnata e soppressa nel sangue, e che, tornata libera dopo la caduta del muro di Berlino dell'85, sta a poco a poco risorgendo a stato democratico libero e indipendente
Ma nella gioia di essere in giro e di ammirare le bellezze della città che fu amata anche da Elisabetta di Baviera, la leggendaria Sissi, affascinante moglie dell'imperatore austriaco Franz Joseph d'Asburgo, ogni tanto pensavo al mio blog e a voi con cui comunico sempre, tutte le sere, leggendo e commentando i vostri blog
E mi ha fatto un enorme piacere scoprire che come voi siete mancati molto a me, io sono mancata anche a Voi !
E' spesso difficile trovare e mantenere un'amicizia nella vita di tutti i giorni
Ma qui nei nostri blog l'amicizia esiste e si conserva a lungo ed è altrettanto importante dell' ... Amore per il ... PC !!!
E adesso basta con questi romantici discorsi un po' svenevoli
Volevo parlarvi del 17 Novembre Giornata del Gatto Nero ma non trovo più gli appunti preparati prima di partire e quindi ... ne riparlerò domani sera , spero
Ora passo a fare il giro di tutti i miei blog preferiti e lascerò i miei pensieri e le mie opinioni
Un saluto e 1 kiss a tutti e a tutte, anche a chi mi legge ma non mi ha mai inviato un commento, ahimé
erica

domenica 2 settembre 2007

Sono appena tornata ...

Ciao a Tutti e a Tutte
sono appena tornata da una bellissima vacanza, 5 giorni a Budapest !
Domani riprenderò a scrivere ma ringrazio subito chi mi ha scritto e commentata e anche letta, perchè anche questo mese, nonostante le vacanze, siete passati di qui in molti, quasi 2000 !
un abbraccio e 1 kiss erica
e... buonanotte ...