mercoledì 30 gennaio 2008

Perchè si scrive un blog

Ieri sera seguendo la scia di un commento lasciato in Pensieri in libertà sono arrivata nel blog di Fino, un bel blog interessante del quotidiano La Stampa. Tra gli ultimi post c'era una lettera aperta all'incaricato della gestione dei blog ed agli altri blogger della piattaforma TypePad che iniziava così :
"Cari Vittorio e amici blogger,mi sembra che negli ultimi tempi TypePad sia diventato un virus che causa nervosismo, parole grosse, azioni, a mio giudizio, eccessive. Mi sembra che sia in atto una seconda diaspora dei blogger de La Stampaweb. I motivi? Sono stati individuati in "favoritismi" ricevuti da gente che spesso è in Home Page e nel cattivo funzionamento di TypePad...."
Riguardo a questo problema ero intervenuta già lo scorso anno quando alcuni blog erano stati cancellati dalla redazione in malo modo ed avevo espresso il mio parere di " vecchia blogger" senza HP.
Ho infatti iniziato nel gennaio 2005 a scrivere un blog su un template wordpress per un portale privato di hobby femminili con 2/3000 visite al mese. Sono poi passata a Pensieri in Libertà nel 2006 con un temple di Blogger - Google ma con una URL collegata al mio sito personale. Quindi scollegata pure questa da qualsiasi Home Page di una Community. Il blog attualmente ha una media mensile di oltre 2000 visite
Ed ora ho aperto un nuovo blog, Non solo Libri! , nella Community di Libero perchè mi dà la possibilità di creare un blog con una grafica personalizzata, facilissima da gestire x me che già ho creato un sito complesso e vasto, e molto bella e raffinata
Libero ha una Community aggiornata e molto ben organizzata, con i blog più famosi, quelli appena nati, quelli esordienti e con i post più discussi, più rilevanti, ed appena pubblicati, che permettono di avere un'ampia conoscenza di tutti i blog, divisi per aree tematiche, ed i Blogger iscritti
Io scrivo un blog per il piacere di scrivere e di rendere conosciuti a tutti, ovunque nel mondo, i miei interessi e le mie opinioni o riflessioni personali. Ma è anche la possibilità di conoscere altri ed altre blogger, di fare belle amicizie piacevoli ed interessanti, che spesso durano a lungo nel tempo e passano anche nella vita privata
Non scrivo per avere l'onore della Home Page ma sono felice, e molto, se mi leggono sempre e mi commentano. E lo sono maggiormente se passano da me anche i miei alunni o alunne che ho od ho avuto in classe, quelli che usano internet e amano leggere, anche i post della loro prof!
Ma gli altri blogger? Perchè scrivono un blog? E che cosa fanno se non vengono messi in HP ?
Mi piacerebbe molto avere una opinione personale da voi tutti e tutte che passate di qui; in attesa dei vostri commenti, un carissimo saluto erica

martedì 29 gennaio 2008

Senza telecamere !

" Il Presidente della Corte d’Assise del Tribunale di Como ha autorizzato a riprendere tutte le fasi del processo x la strage di Erba esclusivamente le telecamere di Raitre, del programma Una Giornata in Pretura. Le immagini potranno però essere diffuse soltanto dopo la sentenza e comunque, su sua esplicita richiesta, non potrà essere ripreso Carlo Castagna, che ha confermato il suo perdono agli assassini ma ha chiesto «giustizia»."
Poche righe di stampa per una notizia clamorosa. Un processo show, su cui scriveranno, come al solito, fiumi e fiumi di inchiostro, e ci rintroneranno a lungo con tutti i particolari in cronaca, anche i più truculenti, non sarà mostrato dai media grazie alla scelta decisa ed intelligente di un magistrato che ha dato la precedenza alla legge ed al suo svolgimento secondo le regole stabilite a quel folle circo mediatico che è la TV ultimamente !
Un precedente che spero si ripeterà anche in futuro , molto spesso ...

domenica 27 gennaio 2008

Palestina, non dimentichiamola !


Questo è un bellissimo ricamo a punto croce che mi è stato regalato da una persona amica al ritorno dalla Palestina
Oggi è la Giornata della Memoria, il ricordo dell'Olocausto, dei campi di concentramento e di sterminio, dei milioni di ebrei morti nelle camere a gas, che non dobbiamo mai dimenticare, ma in questi giorni in Palestina, da Gaza continua l'esodo di migliaia di Palestinesi in Egitto per rifornirsi di cibo, carburante e beni di prima necessità, aprendo varchi nel muro di confine di filo spinato e metallo anche con le ruspe.
Vi sono stati scontri con la polizia egiziana che ha cercato di fare opposizione, bloccando due ingressi, ma la popolazione di Gaza è alla fame ed è disperata e, da quando ha travolto mercoledì il confine, ha iniziato a superare in automobile il valico di Rafah con l’Egitto.
Israele invece ha chiuso le strade e i siti turistici adiacenti al confine per timore di infiltrazioni di estremisti palestinesi nello Stato ebraico. Israele, che ha messo il blocco a Gaza ed ha creato questa tremenda situazione.
Ieri centinaia di pacifisti, appartenenti a una ventina di associazioni israeliane, accompagnati da attivisti di molti Paesi, tra cui alcuni italiani, hanno manifestato al valico di Erez per chiedere la fine di questo blocco vergognoso ed iniquo. Sull’altro versante del valico di Erez si sono radunati contemporaneamente centinaia di pacifisti palestinesi guidati dall’attivista dei diritti umani, Eyad Sarraj.
Ciò che oltre 60 anni fa successe agli Ebrei d'Europa, le persecuzioni naziste, si ripete attualmente al popolo palestinese x mano dello stato ebraico di Israele, la terra del latte e del miele, la terra promessa tanto agognata
Una riflessione viene spontanea: che diritto hanno gli Israeliani di arrogarsi il potere di dominare un altro popolo, un altro paese che dovrebbe essere libero ed indipendente, anche di eleggere i propri capi di governo, chiunque essi siano?

Luca Cordero di Montezemolo

Ieri pomeriggio ero in internet per cercare le foto delle due ragazze dello sport che avevano vinto e in Repubblicaonline ho trovato un articolo che parlava di Montezemolo, il presidente di Confindustria. Mai avrei immaginato di dover arrivare a 53 anni e di dare ragione ad un imprenditore, al nipote di Agnelli, il signor Fiat.
O tempora o mores dicevano i Latini ma questi nostri tempi sono veramente strani ed inconcepibili
Parlando a Siena alle assise degli industriali toscani, ha dichiarato:
"Tutti , nei momenti di crisi, soprattutto dopo avere assistito al triste spettacolo da suk di questi giorni e alle scene vergognose di ieri in Senato, desideriamo che la parola torni a noi cittadini attraverso le elezioni". "le elezioni ci sembrano l'unico modo per poterlo fare. Ma con questa legge elettorale la parola non torna ai cittadini ma alle segreterie dei partiti con liste pre-confezionate per consentire altri giri di giostra a chi non vuole un vero rinnovamento".
Per Montezemolo inoltre il presidente della regione Sicilia Totò Cuffaro è "un esempio delle due facce di questo paese. Da una parte ci siamo noi che lottiamo contro il pizzo. Dall'altra c'è uno come lui che è stato condannato ma resta al suo posto".
Ed evidenzia che "le migliaia di società a controllo pubblico diventate "discariche per politici trombati", .
In merito alle vicende degli ultimi giorni concernenti le indagini sulla famiglia Mastella, Montezemolo ha parlato anche di "una politica sempre più concentrata sulla spartizione di posti e poltrone che sta invadendo ogni settore della vita del Paese. Primari, direttori delle Asl, professori; oggi nell'enorme macchina della pubblica amministrazione italiana merito e concorrenza sono valori che continuano ad essere troppo spesso sconosciuti mentre contano di più raccomandazioni e appartenenze di partito".
Montezemolo ha concluso il suo intervento con un appello "alle forze più avvedute e responsabili di entrambi gli schieramenti" a fare una legge elettorale prima di andare al voto. "Mettete da parte gli egoismi di partito, ricordate che siete in parlamento per fare il bene del paese. Una breve ed efficace stagione di riforme condivise, nell'interesse generale, è non solo indispensabile ma è anche possibile. E consentirà poi a chi vincerà le elezioni di poter governare davvero".
Parole importanti e sagge, ma ci sarà almeno un politico che le ascolterà e ci rifletterà sopra almeno per un minuto? x il bene di tutti noi che ne abbiamo fin sopra i capelli di parole al vento, di litigiosità e di esibizionismi infantili di destra, di sinistra, di centro e di interessi personali in eccesso !

sabato 26 gennaio 2008

Fantastiche

Oggi pomeriggio ho seguito in diretta su raisportsat lo sci ed il pattinaggio su ghiaccio ed ho veramente apprezzato le nostre campionesse italiane che sono state fantastiche!

Nonostante il pollice fratturato ed il gesso, la sciatrice azzurra Denise Karbon ha vinto il Gigante di Ofterschwang, precedendo le austriache Hosp e Goerg. Una grandissima atleta che si ipoteca la coppa di specialità.

Carolina Kostner ha vinto il titolo europeo ai campionati di pattinaggio artistico di Zagabria. L'azzurra, che era già in testa dopo il programma corto di ieri, ha mantenuto la sua posizione di leader dopo il programma libero.E si riconferma campionessa agli Europei di pattinaggio artistico perchè aveva già vinto il titolo continentale a Varsavia lo scorso anno.Vederla pattinare leggera e sicura sul ghiaccio è sempre uno spettacolo bellissimo

Questa è l'Italia positiva, quella dei giovani e delle giovani che vincono con tanti sacrifici e tanta fatica ed abnegazione; si meritano un applauso grandissimo e tutta la nostra stima xchè rendono grande l'Italia !


venerdì 25 gennaio 2008

Non solo Libri!

Non solo Libri ! è nato questa sera nella Community di Libero

E' il mio nuovo blog, dedicato all' arte alla cultura ma soprattutto ai libri che adoro leggere.
Avevo bisogno di un nuovo spazio x tutta questa parte tanto importante della mia vita che qui è spesso sacrificata da e per altro
Spero che anche Non solo libri vi piaccia e che lo seguiate con lo stesso interesse con cui seguite Pensieri in Libertà
un abbraccio e buona fine settimana erica

giovedì 24 gennaio 2008

Libertà in Senato

Libertà al Senato, dove dopo una lunga giornata, il governo Prodi non ha avuto la fiducia.
Insulti e sputi di Barbato, Udeur, al collega Nuccio Cusumano che vota sì: «Pezzo di m...».
Il senatore aggredito ha un malore e sviene.
«Io scelgo in solitudine, - aveva detto Cusumano- scelgo con la mia libertà e la mia coerenza, senza prigionie politiche ma con la prigionia delle mie idee, della mia probità, scelgo per il Paese, scelgo per la fiducia a Romano Prodi e al suo governo».
Povera Italia

mercoledì 23 gennaio 2008

Petizione Solidarietà Docenti Sapienza

Stasera sono passata nel blog di Marina dove ho trovato un invito a firmare una petizione online di solidarietà ai famosi vituperati 67 docenti della Sapienza.

Ecco dove

La mia firma è stata la 17060.

Non poche, no?

Spero vogliate passare anche voi a lasciare la vostra firma

erica

martedì 22 gennaio 2008

Schiavi di Hitler

Questa sera con la posta del sito e del blog ho ricevuto una email x me sicuramente importante che mi ha lasciata profondamente commossa
Alcuni anni fa avevo fatto una ricerca in internet x trovare del materiale che mi potesse dare un aiuto nella ricerca che stavo facendo x sapere quali erano i lager in Polonia ed i Germania dove era passato mio papà, un IMI, un internato militare italiano, nel periodo settembre 1943- maggio 1945
Uno dei siti più utili e più belli che avevo trovato era stato Schiavi di Hitler museo virtuale della Memoria, ricco di informazioni, di immagini, di documenti, di testimonianze e di schede dei deportati italiani, con la loro triste e drammatica storia così poco conosciuta
Un lavoro molto importante svolto da chi aveva ancora a cuore le vittime del nazismo che mi permise di trovare molto di ciò che mi serviva. La storia di mio padre è diventata una delle pagine di Pensieri in PupazziePensieri, il mio sito, con il titolo Il cassetto della memoria
E stasera mi è arrivato questo:
" Solo recentemente ho potuto prendere visione delle pagine dedicate a suo padre. Volevo complimentarmi con lei per l'attenzione non banale che ha saputo dedicare alle sue vicende. Ho scaricato il suo lavoro. Saremo lieti di mettere la scheda di suo padre assieme a quelle di altri tredicimila deportati.
Siamo ugualmente interessati a raccogliere documentazione (lettere, foto, documenti, memorie) in formato digitale per l'arricchimento dell'archivio.
Volevo infine segnalare la nostra mostra, che offriamo a biblioteche e comuni (questa settimana è in provincia di Macerata). Si tratta dell'unica mostra in Italia (per lo meno così ci risulta) sul lavoro coatto degli italiani nella Germania nazista.Gradisca i nostri migliori saluti.prof. Valter Merazzi, responsabile centro di ricerca "Schiavi di Hitler" /archivio IMI Claudio Sommaruga "
Non posso che ringraziare dal più profondo del cuore il responsabile del Centro di ricerca, prof Merazzi, e spero che altre persone, che leggeranno questo post e che come me hanno avuto un familiare deportato nei lager nazisti, si mettano in contatto con il sito Schiavi di Hitler per affidare loro la testimonianza ed il ricordo di chi ha sofferto e subito gli orrori del nazismo
Solo così potremo lasciare ai nostri giovani la libertà e la democrazia per cui i nostri padri hanno combattuto e patito in una guerra mondiale terribile e crudele
erica

lunedì 21 gennaio 2008

Tettamanzi o Bagnasco ???

Dalla lettera aperta, un libretto di 24 pagine che prende il titolo da un salmo: «Il signore è vicino a chi ha il cuore ferito», del cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, che si è rivolto a chi è «in situazione di separazione, divorzio e nuova unione»:

" So che molti cristiani in questa situazione si sentono emarginati o addirittura estromessi, ma non è affatto vero. Per loro la Chiesa sa coniugare verità e amore».

«Immagino che abbiate sperimentato giorni di fatica a vivere insieme, nervosismi, impazienze e sofferenza, sfiducia reciproca, a volte mancanza di trasparenza, senso di tradimento, delusione per una persona che si è rivelata diversa da come la si era conosciuta all’inizio. Queste esperienze finiscono con il rendere la casa non più un luogo di affetti e gioia, ma una pesante gabbia che sembra togliere la pace al cuore». "

E Tettamanzi prosegue con una chiarezza forse inusuale per un così alto prelato:

" «La Chiesa sa che in certi casi non solo è lecito, ma addirittura inevitabile prendere la decisione di una separazione: per difendere la dignità delle persone, evitare traumi più profondi, custodire la grandezza del matrimonio». Con un’attenzione particolare ai figli: «Non rendete la loro vita più difficile, privandoli della presenza e della giusta stima dell’altro genitore. Hanno bisogno sia del papà sia della mamma e non di inutili ripicche, gelosie o durezze».
«Vediamo attorno a noi esempi eroici e ammirevoli di genitori che, rimasti soli, fanno crescere ed educano i propri figli con amore, saggezza, premura e dedizione. Danno un grande esempio». "

Chi invece divorzia e sceglie una nuova unione, ma non sono assolutamente fuori dalla Chiesa x il cardinale.

È vero che, per obbedienza alla parola di Gesù sull’indissolubilità del matrimonio, «è impossibile accedere alla comunione eucaristica per gli sposi che vivono stabilmente un secondo legame» ma questa norma ecclesiastica «non esprime un giudizio sul valore affettivo e sulla qualità della relazione che unisce i divorziati risposati. Il fatto che spesso queste relazioni siano vissute con senso di responsabilità e con amore nella coppia e verso i figli è una realtà che non sfugge alla Chiesa e ai suoi pastori».

x il cardinal Tettamanzi è sbagliato «ritenere che i coniugi divorziati risposati siano esclusi da una vita di fede e di carità vissute all’interno della comunità ecclesiale».

«Vi chiedo -a chi ha scelto una “nuova unione” - di partecipare con fede alla Messa. Anche a vostra disposizione sono i molti mezzi della Grazia di Dio. Anche da voi la Chiesa attende una presenza attiva e una disponibilità a servire».
Accoglienza quindi, x Tettamanzi, nessun «vade retro», anche se in passato ci può essere stato; il cardinale lo sa e se ne rammarica, esprimendo «dispiacere se avete trovato sul vostro cammino uomini o donne della comunità cristiana che vi hanno in qualche modo ferito con il loro atteggiamento o le loro parole». Invece, assicura Tettamanzi: «Per la Chiesa e per me vescovo siete sorelle e fratelli amati e desiderati».


Il cardinale Tettamanzi è dunque la volontà di dialogo ?


Il cardinale Angelo Bagnasco ha parlato di legge 194, famiglia, politica, legalità e dello stato del paese,nella sua prolusione al Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana di cui è il Presidente.

“Da parte della Chiesa non esiste alcuna ‘intenzionalità bellica’” nei confronti della legge sull’aborto.
Dobbiamo continuare a dire che la vita è dono, e che non è nella disponibilità di alcuno manometterla o soffocarla. E dobbiamo ad un tempo ricordare che l’amore umano è sempre associato a una responsabilità che si esprime anche quando lo si intende come gioco distratto e leggero”.

“Benefica” è la discussione che si è aperta, e il cardinale ha ringraziato “chi per primo, da parte laica, ha dato evidenza pubblica alla contraddizione tra la moratoria che c’è e quella che fatichiamo tanto a riconoscere”, cioè Ferrara.
I vescovi chiedono una verifica su ciò che la 194intitolata alla ‘tutela della maternità’ ha prodotto e ciò che invece non si è attivato di quanto prevede, soprattutto in termini di prevenzione e di aiuto alle donne, e dunque alle famiglie”.

Suggeriscono che si tenga conto “delle nuove conoscenze” dal momento che i progressi della scienza e della medicina fanno sì che “oltre le 22 settimane di gestazione c’è già qualche possibilità di sopravvivenza”.

Suggeriscono che “i fondi previsti dalla legge 194, all’art. 3, magari accresciuti da apporti delle Regioni, siano dati in dotazione trasparente ai consultori e ai centri di aiuto alla vita, giacché l’esperienza insegna che già pochi mezzi forniti per un primo intervento sono talora sufficienti per dare ascolto alle donne, aiutarle a riconoscere la propria forza, a non sentirsi così sole in una comunità che non può continuare a considerare la maternità un lusso privato e l’aborto una forma di risposta sociale”.
Bagnasco ha negato che la Chiesa abbia un “disegno egemonico”, ma ha detto che una cosa è cercare di migliorare o comunque limitare i danni di una legge cattiva, altro è “acconsentire, in partenza, che leggi intrinsecamente inique vengano iscritte in un ordinamento”.

Non possono esistere “vincoli esterni di mandato, in quanto la coscienza è ambito interno, anzi intrinseco, alla persona, e dunque obiettivamente non sindacabile. Il voto di coscienza, in realtà, è una risorsa a esclusivo servizio della politica buona, e dunque – all’occorrenza – può e deve diventare una scelta trasversale rispetto agli schieramenti, e invocabile in ogni legislatura”. ( vedi “caso Binetti”)

Sulla famiglia ha citato la Caritas, che denuncia un aumento della povertà.

“Avere tre figli da crescere comporta un rischio di povertà pari al 27,8%, valore che nel Sud sale al 42,7%”, si legge nel rapporto pubblicato nell’ottobre scorso. E il passaggio da tre a quattro componenti, espone 4 famiglie su 10 alla possibilità di essere povere, mentre 5 o più componenti aumentano il rischio di povertà del 135%. Insomma, ogni nuovo figlio, oltre che una speranza di vita, rappresenta purtroppo un rischio in più di impoverimento. Di fatto l’Italia incoraggia le famiglie a non fare figli”.
La Chiesa, ad esempio, dice sì alla famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. Per questo si oppone alla regolamentazione per legge delle coppie di fatto, o all’introduzione di registri che surrogano lo stato civile. Non la muove il moralismo, o peggio il desiderio di infliggere pesi inutili o di frapporre ostacoli gratuiti. Al contrario, abbiamo a cuore davvero il futuro e il benessere di tutti. Conferendo diritti e privilegi alle persone conviventi, apparentemente non si tolgono diritti e privilegi ai coniugi, ma si sottrae di fatto ai diritti e ai privilegi dei coniugi il motivo che è alla loro radice, ossia l’istituto matrimoniale che nessuno – a questo punto − può avere l’interesse a rendere inutile o pleonastico, o a offuscare con iniziative, quali il divorzio breve, che avrebbero la forza di incidere sulla mentalità e il costume, inducendo atteggiamenti di deresponsabilizzazione…La struttura della famiglia non è paragonabile ad un’invenzione stagionale, e questo almeno per due motivi. Il primo, è relativo alla indubitabile complementarietà tra i due sessi; il secondo, riguarda il bisogno che i figli hanno, e per lunghi anni, di entrambe le figure genitoriali, quanto meno per il loro equilibrio psichico e affettivo”.
La Chiesa, mentre fermamente si oppone alle discriminazioni sociali poste in essere a motivo dell’orientamento sessuale, dice anche la propria contrarietà all’equiparazione tra tendenze sessuali e differenze di sesso, razza ed età. C’è un gradino qualitativo che distanzia le prime dalle seconde, e non è interesse di alcuno misconoscere la realtà che appartiene alla struttura dell’essere umano in quanto tale. Come non scorgere nelle teorie che tolgono ogni rilevanza alla mascolinità e alla femminilità della persona, quasi che queste siano una mera convenzione pseudo-culturale, un’accentuazione oggettivamente autolesionistica, un deprezzamento alla fin fine della stessa corporeità che si vorrebbe unilateralmente esaltare? Facile obiettare che la Chiesa non dovrebbe ingerirsi in queste questioni: diciamo anche noi, con Benedetto XVI (nel Discorso alla Curia Romana, 22 dicembre 2006), forse che la persona non ci deve interessare? Come facciamo a non curarci del destino e della felicità di coloro al cui servizio siamo mandati?”.

( i brani tra virgolette sono stati tratti da articoli de La Stampa da ericablogger)


E Bagnasco ? è il Vaticano attuale, quel Vaticano che predica bene, ma razzola male ...

Barbara Spinelli, opinionista de La Stampa, ieri in un bellissimo articolo, scriveva così :

" In Italia va sempre più crescendo, quest'interferenza di parte del clero nella politica e nelle deliberazioni dei partiti, di governo e d'opposizione. È un immischiarsi ormai quasi quotidiano: nelle leggi e nei referendum sulla fecondazione assistita come sulla devoluzione, nelle procedure che regolano l'interruzione della gravidanza come nelle riforme costituzionali, nelle unioni di fatto come nell'uso giudiziario delle intercettazioni telefoniche e perfino nella scelta di chi dirige la Banca d'Italia. ... attacco ai fondamenti laici della costituzione italiana, dovuta a due fattori concomitanti: l'indebolirsi della separazione fra politica e religione che il Concilio Vaticano II aveva sancito, e lo svuotarsi del preambolo sulla laicità della costituzione.
La scarsa legittimazione del potere politico e il venir meno di un partito cattolico è all'origine di quest'intromissione di parti consistenti del clero nella politica italiana: un'intromissione che avviene all'insegna della dismisura, che è ormai interferenza diretta perché non più mediata dalla Dc, e che al tempo stesso è profondamente selettiva.
Il potere ha bisogno di sentirsi legittimato da autorità religiose perché in fondo si ritiene delegittimato: questo è vero non solo per Berlusconi ma anche per gli eredi del Pci (i Ds), per Rifondazione di Bertinotti, e per quei cattolici che pur essendo minoritari nei due schieramenti aspirano all'egemonia culturale. Ma anche i rappresentanti della Cei credono di avere bisogno della politica, per conquistarsi una legittimazione. L'esasperata ansia di rendere la Chiesa politicamente visibile rivela una condizione di sfinimento, di non-autosufficienza.
La Chiesa come la vede Ruini non si sente abbastanza profetica, e per questo si erge a Chiesa del potere quasi senza accorgersi che nello stesso momento in cui ha l'impressione di ergersi, si degrada. È una Chiesa che non riesce a evangelizzare, che cerca le stampelle nei palazzi politici e che si trasforma in lobby, assetata di esenzioni fiscali e privilegi come altre lobby. È una Chiesa che riduce la religione all'etica, ma che nelle stesse battaglie morali si mostra oscuramente selettiva.
La lobby ha i suoi rappresentanti nella Conferenza episcopale e in uomini come Lorenzo Ornaghi, già allievo-consigliere dell'ideologo leghista Gianfranco Miglio, oggi consigliere di Benedetto XVI e rettore della Cattolica...e l'etica è da essa usata in funzione di quel che si prefigge come lobby. Pronta a battersi su embrioni o aborto, il suo silenzio è totale sulla morale del politico: sulla corruzione, la mafia, il crimine che si mescola al potere, la Conferenza episcopale è muta, abissalmente.
Le parole violente di Giovanni Paolo II contro la mafia - il Convertitevi! lanciato nella valle dei templi ad Agrigento dodici anni fa - è da anni introvabile nel sito internet del Vaticano.

Questa debolezza del cristianesimo che si nasconde dietro l'affermazione di un potere politico non unisce la Chiesa ma la lacera, oltre a minare la religiosità delle coscienze. Le iniziative ecumeniche di Assisi sono messe in forse dalla decisione di togliere l'autonomia alla basilica. Esperienze non ortodosse faticano a esistere. Ed è significativo l'allarme accorato, forte, con cui uomini della Chiesa reagiscono alla sua trasformazione in lobby. È il caso di Monsignor Casale, arcivescovo emerito di Foggia. In un'intervista al Corriere del 25 novembre, Casale insorge contro la benedizione impartita dal vescovo Fisichella a Casini: «Torna con insistenza una concezione della cristianità che il Concilio ci aveva fatto superare, l'idea della Chiesa difesa da uno Stato che ne tutela i valori. Ma noi dovremo esser difesi solo dalla parola di Dio».
La Conferenza episcopale che promuove partiti, candidati: secondo Casale, molti tra coloro che guidano la Chiesa «fanno un'opera di supplenza che sta diventando eccessiva e pericolosa», e che provocherà possenti reazioni anticlericali. Tanto più che l'interventismo è, appunto, selettivo: la Chiesa interviene su embrioni «ma non si occupa dei bambini che muoiono di fame o non hanno né casa né scuola, della giustizia sociale, della pace». Così come è concepita da parte dei propri vertici, la Chiesa «si ritira nelle trincee dell'Occidente» e si fa fondamentalista, pur di fuggire i nuovi compiti connessi alla propria debolezza. È una linea di condotta pericolosa: per la religione, la Chiesa, la politica. E lo è anche per l'Europa, perché il mito della cornice prevaricatrice tende a escludere chi la pensa e crede in modo diverso, e rischia di sfociare in guerre tra culture. Guerre tra culture e religioni che l'Europa ha conosciuto in passato, e cui nel secolo scorso ha tentato di rispondere con una Comunità che per definizione è incompatibile con una cultura religiosa omogenea.
La libertà d'opinione e di religione consente a ciascuno di dire la propria convinzione. Viviamo in società dove la politica è stata secolarizzata dal XVII secolo, ma questa secolarizzazione obiettiva non si identifica in alcun modo con le dottrine secolariste che bandiscono la religione dalla conversazione cittadina. Il problema non nasce a causa dei temi di società su cui parte delle gerarchie ecclesiastiche intervengono sistematicamente, e non concerne neppure il loro diritto a parlare. Il problema sono gli interlocutori e gli alleati che tali gerarchie si scelgono: e gli interlocutori non sono le coscienze dei singoli, ma i poteri politici su cui si esercitano pressioni.
Il problema è l'aspirazione a imporre una comune cornice basata sulla religione a società obiettivamente plurali, nelle nazioni e anche nell'Unione europea. Per una parte della Chiesa - e pensiamo qui al clero polacco - l'Unione europea è invisa proprio per questo: perché con la sua pluralità, con l'indispensabile secolarizzazione della sua politica, l'Europa è incompatibile con il mito di una cornice cristiana imposta a tutti. Il potere di lobby, le Conferenze episcopali locali lo esercitano meglio dentro gli Stati, restando per il resto, come in Polonia, uniche depositarie di un'autorità universalista.
La difesa della cultura religiosa rischia di non differenziarsi molto, in simili casi, dalla difesa di un'etnia. Anche questa difficoltà di accettare l'Europa laica e plurale, da parte di alcuni frammenti del cattolicesimo, è un problema per la Chiesa tutta intera. Il pericolo che essa corre è l'affievolirsi delle fedi, l'emergere di un anticlericalismo vero, lo spreco di un patrimonio universalista impareggiabile, e lo stesso vocabolario ultimo delle Sacre Scritture."

La super casta

Oggi ho letto su La Stampa un'intervista al politico Tabacci, molto interessante, che iniziava così:
" Col compiacimento di chi si sente un libero pensatore, Bruno Tabacci scandisce parole grosse, che pochi altri politici possono permettersi: «Confesso che le brutte vicende di questi giorni - i rifiuti campani, la vicenda Mastella, la condanna a Cuffaro - mi hanno messo in una condizione di grande prostrazione. Nella vicenda politica oramai c’è soltanto la violenza delle diverse bande in campo. Comincio a provare disgusto per quel che siamo diventati: l’etica pubblica si disperde, siamo diventati campioni del conflitto di interesse, che esalta il nostro personale contro quello generale». Allievo di Albertino Marcora, già presidente democristiano della Regione Lombardia negli anni della Prima Repubblica, indagato e assolto durante Tangentopoli, da anni Bruno Tabacci vive con indipendenza di giudizio la militanza nell’Udc e nel centrodestra."
Anch'io provo profondo disgusto per questa super casta di politici,come la definisce Tabacci, e le parole di questo politico rendono bene il mio stato d'animo di questi ultimi giorni
E di questa sera soprattutto dopo la notizia dell'ultima ora :
"L'Udeur di Clemente Mastella lascia la maggioranza. Al termine di una lunga riunione dell'ufficio politico del suo partito, il leader del Campanile annuncia che l'esperienza del centrosinistra «è finita» "
I Francesi dicono : " j'en ai raz le bol !!!" , ne ho fin sopra i capelli
Ne ho fin sopra i capelli, anch'io, di una super casta che pensa solo a se stessa ed ai propri affari ed interessi personali, ma non, ma mai, ai cittadini ed al bene del paese che lì ha eletti x governare con saggezza, con onestà, umiltà e competenza....
Mi vergogno di essere italiana, mi vergogno di vivere in un simile paese, mi vergogno profondamente, anche x loro che non hanno vergogna alcuna !!!!

domenica 20 gennaio 2008

L'amore a quattro mani


"Così breve é il nostro Cammino
in questo sogno.
Il mondo di una rosa.
Ma noi lo rendiamo Immenso
Con soste di lunghi dolci baci
Sulle foglie aperte."
XV sec.a.C.


Cogli questo piccolo fiore
e prendilo.
Non indugiare!
Temo che esso appassisca
e cada nella polvere.
Non so se potrà trovare
posto nella tua ghirlanda,
ma onoralo con la carezza pietosa
della tua mano
e coglilo.
Temo che il giorno finisca
prima del mio risveglio
e passi l'ora dell'offerta.
Anche se il colore è pallido
e tenue è il suo profumo
serviti di questo fiore
finché c'è tempo
e coglilo.
R. Tagore


A San Valentino uscirà il film Parlami d'amore, tratto dal libro omonimo scritto da Carla Vangelista,53 anni, e Silvio Muccino, 25. E' la storia di un amore che pare impossibile ma che invece si rivela possibilissimo tra una donna di una quarantina d'anni, colta, ricca, sposata bene, e un ragazzo di vent'anni, sballato e ribelle, cresciuto in una comunità per drogati dove è stato abbandonato dai genitori, che è convinto di amare senza rimedio una coetanea viziata e distratta.
Una storia cinematografica ma anche nella vita di tutti i giorni è sempre più frequente ormai che donne adulte si innamorano di uomini più giovani di loro
Succedeva anche una volta, ma tutto restava nel più assoluto segreto ed erano poche eccezioni rispetto alla norma.
Come Sibilla Aleramo, per esempio. A 18 anni mi regalarono il suo Diario, un tomo spesso e complesso, che raccontava la sua storia d'amore di donna già molto matura ed in là con gli anni, come si soleva dire allora, con un giovanissimo poeta. Pagine e pagine segrete da lei scritte per anni, la passione x quest'uomo, le sue crisi di gelosia, l'ossessione x un amore che la trascurava e la tradiva, la paura di perderlo, le sue scenate, le lacrime, i pentimenti, gli abbandoni e poi il ritornare di nuovo insieme, con i dubbi, le ansie, le gioie di un amore difficile e complesso, ma mai sopito
Ricordo ancora quanto fece scandalo la storia d'amore tra l' ormai anziana attrice di teatro Paola Borboni, che da giovane era stata una bellissima donna, una delle prime o forse la prima a spogliarsi sulla scena, in un'epoca puritana, bacchettona ed ipocrita di inizio 900, e Bruno Vilar, originario di Gravellona Toce, una cittadina del VCO, più giovane di lei di molti anni. Le pagine dei nostri giornali locali scrissero fiumi di inchiostro sulla loro storia e guadagnarono come mai avevano guadagnato, soprattutto quando i due si sposarono, ma anche dopo, quando la loro storia d'amore finì tragicamente xchè lui morì in un incidente d'auto
Tutti quelli che avevano malignato che Villaraggia ( questo era il suo vero cognome) l'avesse sposata solo x i soldi, rimsero con un palmo di naso alla notizia della scomparsa improvvisa del giovane marito e al dolore infinito e sconsolato di lei
E poi ci sono state altre storie d'amore, da Franca Valeri alla De Sio, che ha avuto una storia lunga e importante con un uomo di oltre dieci anni più giovane, un grande amore finito all'improvviso xchè lui l'ha lasciata, fino alla Lollobrigida con un aitante, ricco bello e misterioso, giovin spagnolo!
Ma ultimamente tante donne adulte, quelle comuni che non appartengono al mondo dello spettacolo, si innamorano di uomini molto più giovani
Secondo me, questo sicuramente succede perchè la nostra società è ormai molto più libera dal provincialismo, dai pregiudizi, da un modo di pensare ristretto, borghese e perbenista
Oggi le donne vanno a lavorare, sono indipendenti, sono libere di scegliere la vita che vogliono fare senza troppi impedimenti e costrizioni; si sono riprese anni di vita che erano sempre stati loro tolti , xchè tanto spesso fino a pochi anni fa una donna di 40 anni veniva considerata vecchia, x esempio, mentre attualmente una quarantenne è ancora decisamente giovane, bella, attraente !
X secoli gli uomini anche anziani hanno sposato ragazze giovanissime e nessuno ha mai detto nulla, anzi!, ma una donna era già zitella prima dei venticinque-trent'anni e le si negava in pratica il diritto all'amore dopo quell'età
Mi sono sempre chiesta chi abbia stabilito x secoli che la vita sessuale, amorosa, professionale di una donna dovesse essere tanto più breve di quella di un uomo
Ma in effetti e' più facile o più difficile vivere con un uomo più giovane ? e che cosa unisce due persone di età così "lontana" oltre all 'amore, quel sentimento che accomuna un uomo ed una donna tanto spesso così diversi anche quando hanno la stessa età?
Una intesa amichevole, il carattere, quel feeling che nasce da una simpatia immediata e reciproca, da idee simili, dall'intelligenza, dalla cultura, dal modo di rapportarsi e di essere di lei o di lui, dal rispetto, dalla sensibilità, dalla tolleranza reciproca?
Io penso che se ci si innamora di un uomo molto più giovane si rischia molto di più di essere lasciate, ma penso anche che una unione così insolita può anche rivelarsi molto più solida di un'unione "normale" in qualche caso
L'amore è un momento magico ma talvolta è proprio solo un momento, un momento di passione e di follia, e quando finisce restano la sofferenza ed il dolore, e non c'è età x sentirsi sole inutili vecchie ed abbandonate, se il tuo lui ti lascia, soprattutto se ti lascia x una molto più giovane
Come non c'è età x sentirsi stanche, annoiate e sprecate con un partner coetaneo, nevrotico, afflitto dal lavoro, distratto e tremendamente prevedibile!
" L'amore non deve implorare e nemmeno pretendere, l'amore deve avere la forza di diventare certezza dentro di sé.Allora non è più trascinato, ma trascina." Herman Hesse

America , in mostra a Brescia

Ieri mattina sono partita alle 7 con il solito ed ormai super collaudato gruppo dell'Uni3 (università della terza età) di Omegna e sono andata a Brescia a vedere la mostra America! Storie di pittura dal Nuovo Mondo al Museo di Santa Giulia. Una bellissima mostra che mi è piaciuta tantissimo e che mi sono goduta per ben due ore andando di quadro in quadro, mentre ascoltavo le spiegazioni della guida, in cuffia, senza molte persone intorno, come succede di solito nei musei di solito. Una mostra molto vasta con cento anni di pittura che vanno dal sogno romantico e dell’Arcadia di Doughty e Cole di inizio Ottocento fino ai famosi ritratti di Sargent del primo decennio del Novecento.
Mi sono piaciuti molto i quadri dei pittori della Hudson River School, che descrivono i paesaggi ancora incontaminati del territorio americano, ma anche quelli di alcuni loro viaggi nell'America del Sud. Ma ancora di più mi ha attirato la scoperta dei territori dell’Ovest, con i racconti di vita su indiani e cowboy, con i manufatti dei pellerossa tutti ricamati di perline, veramente magnifici, circa 80 oggetti, dai vestiti alle borse ai mocassini ai gioielli alle preziose selle istoriate ai copricapo, dei nativi americani, dalle bambole dei bambini alle sacche da portare a cavallo fino ai porta pugnale e fucile. E mi sono piaciuti veramente molto i quadri di un pittore autodidatta che visse a lungo con le tribù indiane e dipinse i capi Indiani, le giovani ed i bambini, lascindoci delle testimonianze uniche di come erano e di come vivevano. Nella sala dedicata a Buffalo Bill abbiamo potuto vedere la sua celebre Colt con il fucile Winchester, la sella che usava nei suoi spettacoli, le due giacche più famose, i suoi stivali e la famosissima diligenza che venne utilizzata dal 1903 nelle tournée europee.Il colonnello Cody venne anche in Italia con il suo celebre circo in cui lavoravano anche gli Indiani, ma se fu lui a farli conoscere nel mondo, non si può neppure dimenticare che partecipò come militare alle guerre contro gli Indiani, che ne uccise molti ma soprattutto che divenne celebre per aver ammazzato oltre 4000 bisonti. Un massacro di uomini ed animali che sconvolse per sempre il mondo dei nativi americani, un genocidio che portò all'estinzione molte delle tribù indiane e ridusse in una condizione di miseria e schiavitù nelle riserve gli ultimi superstiti. Molto significativo ed intenso il quadro Lo sciamano, dove si può vedere il ritratto di questo uomo così potente nella vita indiana, fermo e stanco, con tutti i suoi attrezzi ammucchiati insieme in un angolo, perchè non gli servono più, perchè ormai gli Indiani se ne sono andati ed anche lui se ne andrà, ucciso dall'uomo bianco, dalla fame, dalle malattie, dalla distruzione di una civiltà che amava la natura ed il territorio e la rispettava e la salvaguardava per le generazioni future, ma che la brutalità di noi bianchi distrusse per sempre. Questi pittori ci mostrano nei primi quadri la forza e la potenza della natura sull'uomo, una natura a cui l'uomo è asservito, così piccolo e fragile che quasi non si vede, ma poi a poco a poco si arriva al dominio dell'uomo sulla natura e sul suo potere anche distruttivo, in molti casi
La pittura impressionista e la grande ritrattistica dell’ultima parte del secolo, con dei quadri molto belli, ci ha portato al termine di una lunga carrellata di oltre 450 opere
Mi sono piaciuti tanti quadri, per lo più sconosciuti, ma quello che sarei rimasta a guardare per ore è questo Orchidee e colibrì di Martin Johnson Heade. Un piccolo capolavoro a olio di incredibile bellezza.( Ho trovato la foto in un sito molto interessante dedicato alle orchidee ). Ed il più bello è senz'altro Le cascate del Niagara di Church; si può ammirare la bellezza del quadro aprendo il sito linead'ombra , con le immagini dei quadri degli artisti più importanti e le tematiche della mostra. Al termine del giro, siamo andati a mangiare al self service e poi siamo ripartiti per un pomeriggio in Francia Corta, terra di vti e di ulivi !

sabato 19 gennaio 2008

Gli amanti dei bambini

Alcuni settimane fa, nel rimettere in ordine alcune vecchie riviste, ho ritrovato un articolo molto particolare di Anna Oliviero Ferraris, ordinario di Psicologia dello sviluppo presso l'Università La Sapienza di Roma, e di Barbara Graziosi, psicologa ad indirizzo clinico, "Gli amanti dei bambini" , pubblicato nel n.163 del 2001 di Psicologia Contemporanea.
Ecco i punti salienti di ciò che scrivono le due esperte :
" La maggior parte delle persone non pensa ai bambini come a dei possibili partner o "oggetti" sessuali.
Perché per alcuni non è così? Si tratta di una malattia o di un impulso naturale?
Secondo molti psicologi e psichiatri, i pedofili hanno una personalità immatura, problemi di relazione o sensi di inferiorità, che non consentono loro di reggere un rapporto amoroso adulto, "alla pari" : si focalizzano sui bambini perchè possono controllarli e dominarli.
L'immaturità emerge anche dall'incapacità di questi individui di assumere un ruolo responsabile. Secondo la psicoanalisi classica, i pedofili abituali sarebbero preda di un disturbo narcisistico della personalità.
Nei bambini essi rivedrebbero se stessi nel periodo della propria infanzia, idealizzerebbero il corpo e la bellezza infantile, o preadolescenziale, e rievocherebbero lo stesso trattamento, o il suo opposto, subito in passato.
Sarebbero dunque al centro di una specie di circuito che si alimenta e che li riporta indietro nel tempo, al momento in cui essi stessi hanno vissuto quel tipo di esperienza, hanno provato eccitazione-paura e anche il turbamento di essere depositari di un segreto incomunicabile, in una sorta di doppia vita.
A ciò si aggiunge nei pedofili il piacere della trasgressione e oggi quello di ritrovarsi con i propri simili in Internet, dove possono rivendicare un'identità in contrapposizione a tutti coloro che disapprovano i loro comportamenti o combattono la pedofilia.
Infine nei casi in cui il disturbo narcisistico di personalità sia associato a gravi tratti asociali, la conquista sessuale del bambino ( o bambina) in questo caso rappresenta uno strumento di vendetta per gli abusi subiti, una sorta di puntello alla scarsa stima di sé, caratterizzata però da un maggior grado di ostilità e aggressività che può condurre a comportamenti coercitivi violenti e sadici..."
Silviaearth ha parlato di narcisismo negli ultimi post del suo blog
Qui sopra si definiscono i pedofili narcisisti disturbati
Avete mai conosciuto un pedofilo ? Cosa sono x voi ?
E cos'è un narcisista ? Vi piacciono i narcisisti ? Se sì, perchè ?

giovedì 17 gennaio 2008

AWARD AMICO BLOG

Ieri sera ho navigato un po' anche nei blog delle appassionate di punto croce, che sono tantissimi e tutti molto interessanti, ed ho visto che è partita una nuova catena di sant' Antonio. Viene inviato un piccolo banner con un Award che deve poi essere riinviato ad altre 10 appassionate crocettine. Io odio queste catene e queste scelte, però avuto una geniale idea che spero vi piaccia
Ho creato questo piccolo banner,
con uno dei miei orsetti ricamati a mano ;
è
il mio
AWARD BLOG AMICO
un regalo x tutti i blog amici che mi leggono e che passano qui da me
Lo potete salvare cliccando sul tasto destro del mouse
con Salva immagine con nome
e poi successivamente
inserirlo nel menu del vostro blog
E potete invitare tutti i vostri amici blogger a metterlo pure loro nei loro blog
E' il mio regalo x tutti voi
che passate nei miei Pensieri
erica

mercoledì 16 gennaio 2008

Uno stato laico libero e democratico

In questi ultimi due giorni numerosi blog e bloggers hanno parlato del Papa e di ciò che è successo all' università della Sapienza di Roma, come oggi si parla delle dimissioni del ministro Mastella e delle sue accuse ai magistrati che hanno aperto un'inchiesta x concussione in cui sono coinvolti esponenti dell'Udeur e sua moglie in primis e la scorsa settimana e quelle precedenti della cosidetta moratoria sulla legge dell'aborto
Ultimamente in Italia, a partire dalla cosidetta emergenza rifiuti a Napoli e dintorni, che non è un'emergenza visto che il problema si trascina da anni, non essendo mai stato fatto nulla, a partire dalla raccolta differenziata, si deve sempre finire con il litigare, con il gridare, con le fazioni pro e contro, con gli inciuci e via di seguito
La classe politica, ma anche personaggi diversi, come giornalisti e personaggi televisivi, ed alcune alte sfere del Vaticano, si intrecciano tra loro in discussioni, polemiche, proposte ed imposizioni troppo spesso assurde ed inutili che non aiutano certo né i cittadini stanchi e sfiduciati né tantomeno uno stato che avrebbe bisogno di leggi serie e sicure per la stabilità del paese, per la sua ripresa economica e sociale, per un'immagine pulita e valida nel mondo
Il mio concetto di stato laico è sempre stato quello di un paese con leggi democratiche che permettano a tutti i cittadini di poter vivere nello stesso modo, con gli stessi diritti e con la stessa possibilità di poter praticare liberamente la propria fede, il proprio credo politico, la propria sessualità, la propria libertà, le proprie idee
Uno stato veramente laico e democratico dovrebbe avere leggi che aiutino tutti i cittadini a vivere la propria vita come meglio si preferisce, nel rispetto degli altri, ma senza soprusi o imposizioni eccessive
Purtroppo questo che abbiamo non è di certo uno stato laico nel concetto da me pensato
Stiamo vivendo sempre più sotto al giogo ed alle pesanti influenze di un Papa e dei suoi più stretti collaboratori del Vaticano , vedi x esempio il Cardinal Ruini, che stanno sconvolgendo tutte le migliorie e le trasformazioni nate dal Concilio Vaticano secondo e dagli ultimi progressisti 30 anni di ben 3 Papi, da Giovanni XXIII a Woitila
Personaggi diversi e differenti, da Ferrara alla Binetti, cavalcano questo ritorno al passato, in tutte le sue forme peggiori, delle gerarchie vaticane - la messa in latino, il Papa che celebra la messa girato di schiena rispetto ai fedeli, il suo continuo sostenere pensieri arretrati e scomodi come la non accettazione delle staminali in ambito scientifico, la non accettazione di eventuali aborti da parte delle donne ( forse lui non ricorda i tristi orribili ferri da calza usati da chi praticava gli aborti clandestini, tanto pericolosi, che provocavano seri problemi alle donne), la non accettazione del preservativo, la non accettazione dei gay, la non accettazione delle coppie di fatto - e i politici si inchinano e si prostano davanti ai diktat di questi " integralisti" e delle gerarchie ecclesiastiche di santa Madre Chiesa Cattolica
La ribellione dei prof e degli studenti dell'Università romana è sicuramente nata da questo malessere profondo ad un Papa che non piace per tutti i suoi controsensi e fanatismi che sempre più si manifestano nel suo operato
Sono solo 150 ma hanno di certo avuto il coraggio di esprimere e di sostenere il loro dissenso
Io sono laica da anni ormai e non posso non condividere il pensiero di quei 150 e non essere con loro
Hanno dovuto essere brutali ed aggressivi, hanno dovuto subire critiche a bizzeffe, ma quello probabilmente era l'unico modo per farsi sentire e per far cambiare una situazione poco corretta, ed inusuale, a quanto pare
Perchè invitare solo il Papa quel giorno ? perchè non far partecipare anche il rabbino capo di Roma o un iman o un evangelico ?
Uno stato laico deve essere laico in tutti i suoi momenti e riconoscere tutte le fedi religiose nello stesso identico modo , con la stessa identica importanza
E la politica deve essere trasparente e pulita
Solo così si potranno avere leggi democratiche e politici democratici che lavorano per i cittadini e non x il proprio tornaconto personale
Chi è in politica e governa deve essere pulito ed irreprensebile, non deve dar adito ad inchieste ed interventi della magistratura
E non ci devono essere magistarti di destra o di sinistra. I magistrati devono fare il loro lavoro, senza interferenze politiche
Chissà quando mai riusciremo ad avere un paese veramente laico e democratico che aiuti i cittadini a vivere meglio, a vivere con il rispetto x chi governa e ad essere pure dei buoni ed onesti lavoratori
Mai ??? neppure se uno crede ai miracoli???

martedì 15 gennaio 2008

La mamma di Davide

Questa sera avevo deciso di esprimere un'opinione personale sullo stato laico e sulle ingerenze del Vaticano e di scrivere un altro post sul Nepal, di cui due anni fa avevo supportato con altri blogger la campagna in difesa della democrazia contro gli abusi del re dittatore, ma sinceramente non ne ho nessuna voglia
Oggi, appena tornata da scuola, ho letto le cronache locali del VCO e sono rimasta sconvolta da una tragedia accaduta ieri in Valle Strona, dove una donna di 44 anni è morta x le esalazioni di anidride carbonica in uno scantinato di casa sua, dove era iniziato un incendio improvviso e dove lei era entrata per spegnere le fiamme
La Valle Strona è la valle, poco conosciuta ma molto bella, che in un passato lontano, ma anche molto meno lontano, ha spesso visto i suoi abitanti emigrare nel mondo, e in alcuni casi diventare famosi in vari campi del sapere o delle invenzioni più disparate, che sale da Omegna, lungo una strada stretta e serpeggiante il fiume omonimo, su su fino all'ultimo paesino su in alto dove le montagne creano un arco splendido e bellissimo
Molti abitanti della valle in passato sono scesi definitivamente al piano, x trovare nuovi lavori e meno disagi, ma altri non hanno mai abbandonato la loro valle e ancora vi abitano nei vari paesi e paesini arroccati sui fianchi della montagna, ricca di boschi di castagni
Da Germagno a Loreglia a Strona a Sambughetto a Forno e nelle altre frazioncine, molti di loro lavorano il legno e costruiscono i famosi pinocchi, esportati in tutto il mondo, ed altri oggetti rigorosamente in legno, dai salvadanai agli schiaccianoci, dai mestoli da cucina ai macinacaffé alle cassapanche bellissime
E' a Loreglia, dove si arriva percorrendo una strada strettissima e a curve, molto problematica da fare x i mezzi dei vigili del fuoco accorsi, in una casa con i muri di pietra, che ieri mattina prima delle otto, la mamma di Davide, uno dei miei alunni che avevo in classe in prima media sei anni fa, quando salivo in Valle a completare il mio orario di servizio, è morta soffocata
Era appena andata ad accompagnare al pulmino scolastico il suo secondo figlio di 14 anni e nessuno avrebbe mai e poi mai immaginato cosa sarebbe successo dopo pochi minuti
Un destino tragico ha concluso la sua ancor giovane vita, una vita non sempre facile, non sempre serena, con tanti problemi e preoccupazioni per due figli da crescere, per il fratellino di Davide con la necessità di essere seguito sempre ed aiutato, da lei a casa e da un insegnante si supporto a scuola
L'avevo incontrata in centro a Omegna alcuni mesi fa per l'ultima volta. L'avevo salutata ma non mi ero fermata a chiederle di Davide. Avevamo entrambe fretta
Ora Davide è rimasto solo con suo fratello e suo papà. Senza la loro mamma
Quella mamma che era tanto importante
Ed io, una volta ancora, mi chiedo perchè
Perché? perchè doveva proprio succedere una disgrazia simile, perchè a loro, che già avevano avuto poco dalla vita e dovevano faticare tanto per tirare avanti con dignità
Perchè, accidenti ...
Accidenti, accidenti e doppio accidenti
Mi resta la rabbia la tristezza e lo sconforto insieme ed un senso di malessere perchè non possiamo far nulla, se non pensare a quei due ragazzi ed al loro dolore ed allo choc che hanno subito
E domani donerò dei soldi per la colletta che la collega di lettere della Valle ha iniziato a raccogliere, come è nostra abitudine fare sempre quando c'è un lutto che ci colpisce così da vicino
I soldi non la riporteranno in vita, ma saranno un piccolo aiuto ed un pensiero x quei piccoli con cui abbiamo passato tante ore in classe e a cui abbiamo voluto ed ancora voliamo bene
Perchè sempre resta il ricordo di loro ed un legame di affetto profondo, anche se il tempo è passato e tanti altri sono venuti dopo ...

lunedì 14 gennaio 2008

Rispettiamo la Montagna

Questo è un inverno freddo, piovoso e con tanta neve in montagna
Anche nei giorni scorsi è caduta parecchia neve sulle nostre montagne del Piemonte del nord-est, nell'Ossola, dove il Passo del Sempione è chiuso ai mezzi pesanti e si consiglia agli automobilisti di viaggiare sui treni navetta che vanno da Iselle a Briga, in Svizzera, ma anche al Mottarone, la montagna che divide il Lago d'Orta dal Lago Maggiore
E sabato pomeriggio una brutta tormenta di neve ha bloccato sulla sua cima diversi sciatori ed un pulmino di ragazzi che erano saliti x il consueto corso di sci
Tutto si è risolto x il meglio in serata grazie ai soccorsi tempestivi delle forze dell'ordine, dei volontari del Cai e del soccorso alpino, ma non è stata di certo un'esperienza piacevole xchè c'è chi ha rischiato di congelare, chi di perdersi, chi di farsi male seriamente uscendo di strada mentre cercava di scendere sulla strada gelata e troppo innevata senza catene
E proprio in questi ultimi 3 giorni su altre montagne del nord Italia, altre disgrazie ed altri drammi hanno portato alla morte sciatori fuori pista e motoslitte.
" In Val di Sole uno sciatore 58 enne residente a Piacenza, è morto dopo essere stato travolto da una valanga provocata da un fuoripista a quota 2.100 metri d’altezza in Trentino, in località Doss della Pesa nel comune di Commezzadura. Forse invogliato dalla neve freschissima, l’uomo si è addentrato con gli sci in una zona boschiva, ma un lastrone di neve si è staccato trascinandolo a valle per circa 60 metri e facendolo sbattere violentemente contro un albero."
" E' salito a quattro il bilancio dei morti del gravissimo incidente occorso con la slavina che ha travolto alcune motoslitte presso il passo del Maniva (Brescia), a più di duemila metri di altezza. È deceduto il ferito che si trovava ricoverato in rianimazione. Altre sette persone,tratte in salvo, presentano ferite lievi o stato di choc. Tutti gli undici protagonisti della vicenda si trovavano a bordo di sei motoslitte. "
"Una valanga ha travolto oggi due sciatori in un tratto fuoripista, sulle montagne della Valsesia. Le squadre del Soccorso Alpino sono impegnate per cercare di salvarli. È successo nel vallone D’Olen, sotto la punta Zube, nel territorio di Alagna Valsesia, a 2.300 metri di altitudine. I soccorsi sono resi difficili dalla fitta nebbia. A dare l’allarme è stata una guardia alpina che ha visto i due sciatori travolti da un’imponente massa di neve. " - 14 gennaio 2008-
Ho messo gli sci ai piedi che avevo 3 anni e ancora prima viaggiavo sugli sci di mio papà, che mi portava in spalla e che mi ha insegnato a non avere paura della velocità sulla neve.
Ho sciato per tanti anni fino a quando mi sono fatta male ad un ginocchio cadendo da una scala in giardino. Una caduta stupida ma disastrosa. Avevo cambiato da un mese gli sci e gli scarponi e li ho conservati xchè erano l'ultimo ricordo di una grande passione e di un divertimento bellissimo che si è interrotto per sempre quel maledetto giorno di marzo di 14 anni fa.
Era bello andare in montagna, su in alto, al Mottarone, nelle valli ossolane, ma soprattutto al Sempione, in primavera, quando c'era ancora tanta neve, dove si passava la giornata a scendere giù veloci sulle piste battute, piene di confusione e di gente, o appena segnate dal passaggio di qualche altro appassionato che aveva tracciato il percorso nella neve bianca, nel silenzio e nel sole che brillava piacevole e caldo in mezzo alle alte montagne alpine...
Ma quando pioveva o nevicava stavamo a casa xchè andare in montagna diventava pericoloso.
E quando era appena nevicato o la neve era troppo farinosa, l'ultima caduta sopra a tanta altra gelata, e il sole la scioglieva, non andavamo mai fuoripista
Era pericoloso !
Si poteva staccare e diventare una slavina o peggio, una valanga ...
Adesso si sale in alta montagna con gli snowboards, con le motoslitte, con gli sci, in qualunque momento, con qualunque tempo e non ci si preoccupa più del pericolo, dei rischi e della propria incolumità
Ma anche di quella di chi deve poi soccorrere e portare aiuto in caso di difficoltà
Qui sopra casa troppo spesso passano gli elicotteri della finanza e del soccorso alpino che vanno in alta montagna a recuperare chi si è perso, chi si è fatto male, chi ha messo in pericolo la propria vita e quella degli altri che devono andare a cercarli, mentre nevica, piove e c'è nebbia e troppo freddo!
Dedicarsi a sport estremi può essere affascinante, ma è giusto ?
E' giusto divertirsi così , rischiando la propria vita e quella di altri, anche con una certa incoscienza, senza pensare ai pericoli ed ai rischi ?
Vale proprio la pena sfidare la neve e la montagna x una passione che non rispetta le più elementari regole del buon senso ?
Non è la montagna che è crudele e cattiva, siamo noi uomini che non abbiamo il senso del limite e del buon senso , talvolta ...
( la foto qui sopra è del 6 gennaio 2008; è la cima del Mottarone vista dalla finestra della mia cucina, una bella montagna già ben innevata che sbuca dalle nuvole del primo mattino)

venerdì 11 gennaio 2008

L'adolescenza

Ogni anno al termine della terza media, quando insegnavo francese, leggevo in classe un brano molto bello che si intitolava La grande aventure
La grande avventura è una metafora, è il viaggio simbolico dei giovani nell'adolescenza; come l'avventuriero, che si appresta ad attraversare un grande deserto, ha bisogno di cibo, di acqua, di consigli utili e di buone stelle che lo accompagnino nel lungo percorso, così i giovani devono preparare il loro viaggio attraverso l'adolescenza per arrivare bene all'età adulta. Devono seguire le buone stelle amiche che li guidino nel deserto, senza far loro perdere la giusta via nel cammino della maturità.
Un percorso talvolta difficile e periglioso, ma, grazie all'aiuto dei genitori e della famiglia e degli amici utili e preziosi, sicuramente sarà foriero di buone nuove, di speranze e di successi
Ho conservato alcuni commenti al brano, svolti da alunni ed alunne, tra i più belli interessanti e significativi ed ognuno di essi è completamente diverso dall'altro, ma tutti sono profondamente maturi e mostrano un diverso aspetto di quei giovani che noi adulti troppo spesso non capiamo o sottovalutiamo...
" Secondo me la vita è come un puzzle, fatto da tante piccole o grandi avventure , e non sono una sola,ne grande ne piccola.; può assomigliare sì ad un avventuriero davanti al deserto, per una spedizione, ma prima o poi si arriva a destinazione, nel deserto si possono incontrare le oasi per dissetarci, o predatori che ci possono fermare
la vita non è una passeggiata su un cammello, la vita è impegno, sfida, sconfitta, rivincita, sacrifici e continua attenzione per quello che facciamo
l'adolescenza la paragono ad un tuffo nel cielo, con un paracadute sulle spalle e non sappiamo se si aprirà o no un volo mai fatto, che ci fa saltare dall'essere "infantili" a diventare consapevoli e responsabili (non tutti però caricano il cervello per cambiare in meglio)è un periodo lungo e orribile per tutti."
S. 14 anni nel 2003
"Io,l'adolescenza, la vivo male,per tante cose, una in particolare: è quello che è successo ai miei genitori, perchè si sono divorziati io non dovrei centrare niente nel loro casino, ma purtroppo quando hanno avuto discussioni, c'ero anch'io, è x quello che sto male, e certe volte non riesco neanche a studiare, perchè piango x loro e non riesco a concentrarmi sulla scuola"
C. 14 anni nel 2003

"l'adolescenza è come un tragitto difficile, da percorrere, ma che può essere interessante; questo periodo di tempo non è facile, io x esempio non vado d'accordo con mio padre, perchè mi controlla sempre, "ha sempre gli occhi fissi su di me", forse perchè non ha molta fiducia in me, anche se penso che, più che altro, sia un po' geloso, perciò da una parte posso capirlo, perchè sono sua figlia, ma dall'altra non sopporto il suo comportamento. Mia madre invece non è così. Con lei ho un rapporto più confidenziale "
R. 14 anni nel 2003

"l'adolescenza è un momento della vita che secondo me dovrebbe essere molto divertente, ma quello che la rende noiosa è dover andare a scuola e una volta arrivati a casa dover ancora fare i compiti e studiare"
P. 14 anni nel 2003

Prof. … Le ho scritto x dirle che mi dispiace tantissimo che se ne vada , perché lei è stata una prof fantastica , anche se qualche volta mi ha sgridata , era perché me lo meritavo , e poi lei mi ha insegnato moltissimo , sia nella vita scolastica che in quella sociale e per questo non la scorderò mai ! Qualche volta le scriverò per dirle come vado a scuola e per chiederle come sta . Spero che si ricordi di me
Arrivederci e Un grosso abbraccio
N. 13 anni nel 2001
" Il cammino dell'adolescenza è difficile ma anche molto importante, forse la fase più bella della vita, secondo me, dove impari a fare delle scelte, dei sacrifici, dove nasceranno i primi amori, nella quale sboccerannonuove amicizie e dove metterai le basi degli studi per il tuo futuro
A volte però noi dobbiamo stare molto attenti a scegliere le nostre stelle-guida perchè possono sembrare all'apparenza belle e luccicanti ma in seguito possono rivelarsi degli sbagliche ti portano su un cammino di curve, discese e salite, come la droga che a volte sembra essere anche per noi giovani l'unica salvezza ai nostri problemi, ma che in realtà ci crea solo un altro grosso problema, da cui è molto difficile uscirne..."
R. 14 anni nel 2006

mercoledì 9 gennaio 2008

Il Bol'soj alla Scala

Ieri sera sono andata a Milano x assistere al Teatro della Scala al concerto con l'orchestra e il coro del Bol'soj di Mosca
Avevo un buon posto laterale in platea dove ho potuto vedere bene i musicisti, il direttore d'orchestra, Alexander Vedernikov, il coro e la cantante solista, la mezzosoprano Yelena Manistina, e il pianista del secondo pezzo, Nikolai Luganski, giovane e molto molto bravo
Sono state due ore fantastiche, uno dei concerti più belli a cui ho assistito in questi ultimi anni e mi sono piaciute sia le musiche suonate dall'orchestra che le canzoni cantate dal coro
Il programma è iniziato puntualissimo alle 8 con una fantasia sinfonica dalla Francesca da Rimini op 32 di Petr Il'ic Cajkovskij
E' seguita la Rapsodia sopra un tema di Paganini op. 43 per pianoforte e orchestra di Sergej Rachmaninov
La seconda parte era Aleksandr Nevskij di Sergej S. Prokof'ev, cantata per mezzosoprano, coro e orchestra dalle musiche per il film di Ejzenstejn
I canti erano in lingua russa, naturalmente, ma nel libretto che ho acquistato c'erano i testi tradotti in italiano
Testi patriottici molto intensi come Sorgi, popolo russo !
Sorgi , popolo russo,
sorgi in armi, gente russa,
per combattere, per lottare fino alla morte.
Sorgi, o popolo, libero e coraggioso,
a difendere la tua bella, la tua natia terra.
Ai guerrieri vivi, alta fama,
fama immortale ai guerrieri uccisi
Per la propria casa, per il suolo di Russia,
subito a combattere, a lottare fino alla morte
ma come l'ancor più bello Il campo dei caduti
Attraverserò il campo ammantato di neve
Sorvolerò il campo della morte
Chi riposa tranquillo dove le sciabole l'hanno lacerato,
chi giace trafitto dall'asta di una freccia
Dalle loro calde ferite, il rosso sangue come pioggia si spande
sul nostro suolo natio, sui nostri campi di Russia
Colui che è perito per la Russia di nobile morte
sarà benedetto dal mio bacio sui suoi morti occhi
E per quel bravo giovane che è rimasto in vita
io sarò una vera moglie, e un' amica appassionata
Non mi sposerò con un uomo attraente:
la bellezza e il fascino terreni presto appassiscono e muiono
Mi sposerò con un uomo che sia coraggioso
Ascoltate, coraggiosi guerrieri, uomini dal cuore di leone