giovedì 30 novembre 2006

Caccia alle volpi !!!

Questa sera ho ricevuto una mail dalla Lav , la lega antivivisezione, con il seguente messaggio :
La provincia di Rovigo ha emanato un atto che prevede lo sterminio delle volpi in gran parte del territorio provinciale. Il motivo per cui e' stato adottato tale provvedimento consiste, citando il documento della provincia, nell' intento di diminuire il presunto impatto che questa specie,Volpe, ha nei confronti di alcune specie d' interesse venatorio , primariamente Lepre e Fagiano.
Lo sterminio avverra', tra febbraio e maggio, ad opera dei micidiali cani da tana; che addestrati appositamente, in mute composte da due elementi, entrano nelle tane di volpe allo scopo di sbranare le madri con i loro cuccioli. Nel caso in cui la volpe dovesse riuscire a fuggire, all' esterno della tana trovera' 23 cacciatori pronti a completare l'opera.
La LAV si sta impegnando a fondo per riuscire a bloccare questa vergognosa carneficina, Aiutaci anche tu a salvare queste volpi

Io sono entrata qui

www.infolav.org/lenostrecampagne/cacciaefauna/volpi/index.htm

ed ho firmato la petizione

Doveroso firmare x la salvaguardia di una specie che vive in un paese che dovrebbe essere civile e rispettoso dell'ambiente e della fauna che lo popola !

martedì 28 novembre 2006

Il mio amico Jacques...

Ho conosciuto il blog di Jacques la scorsa estate quando Tafanus, alias Antonio, un blogger italiano seguitissimo, scrisse un breve post dedicato a Eontos
Eontos e' scritto in francese, lingua che io conosco, parlo e scrivo correntemente da oltre 30 anni ormai. Mi piace veramente molto questo blog , culturalmente molto valido, e lo leggo costantemente e talvolta invio un commento xche' e' sempre interessante cio' che Jacques scrive, siano le recensioni dei numerosi e bellissimi libri che legge, siano i suoi pensieri personali riguardanti fatti e personaggi politici famosi
Grazie ai nostri blog abbiamo iniziato anche a scriverci ogni tanto e di tanto in tanto ricevo anche le sue newsletter
In quella di oggi ho avuto la gradita sorpresa di trovare questa notizia , che vi traduco : "... Ho scoperto da alcuni mesi una blogger italiana che ha un sito che mi e' sufficientemente piaciuto tanto da linkarlo nel mio in modo permanente, si tratta di Erica, per gli innamorati italianizzanti che esitano ancora ad imparare l'italiano il suo sito sara' l'occasione x impadronirsi della lingua di Dante e di altri ..."
Sono estremamente felice che Pensieri in Liberta' sia stato linkato da Jacques tra i suoi luoghi speciali, quattro in tutto , in effetti, e lo ringrazio di cuore xche' e' un grande onore x me essere li' in quella breve lista cosi' elitaria e limitata
Un po' come essere stata scelta di essere invitata in paradiso x stare con un numero prescelto e privilegiato di eletti d'onore
Caro Jacques , anche tu scrivi bene nella lingua di Dante ed ho conservato un pezzetto di un tuo scritto, che avrei voluto mettere nel mio altro vecchio blog, a settembre, ma di cui mi ero completamente dimenticata, che e' un piccolo capolavoro di descrizione di una tua giornata in quel bellissimo luogo dove abiti, una Bretagna che tutti dovrebbero visitare e conoscere
" Il buon senso ! e pero' solo un po' pochino e il mondo sarebbe tanto piu' bello ...bello come la giornata che ho trascorso ieri : sono andato a fare la pesca a piedi : sai che in questi giorni ci sono altissime maree, e allora si scoprono scogli e rocce che prendono l'aria una diecina di giorni all'anno ; e in queste zone si trovano granchi, bellissimi gamberetti che io e alcune conoscenze prendiamo con grandi reti che chiamiamo "havenot". Ieri dunque faceva un bel sole, una calda temperatura e il mare pulito e calmissimo : per tre ore son rimasto nel mare fino al petto, ho pescato un poco solo (mezzo chilo di qesti gamberetti che noi chiamiamo "bouquet" perche' son il fin fiore dei gamberetti), e per queste tre ore mi son sentito totalmente in pace, una specie di communione colla natura ...Momenti come quelli sono rari (facciamo un gioco di parole : raro, in francese che succede poco spesso, ma anche un oggetto prezioso), e quando io vivo cosi intesamente mi chiedo sempre perche' l'umanita' e' pazza a questo punto che sta privandosi di tali momenti di felicita' ... Jacques "
Io ringrazio ancora Jacques e spero che anche altri che mi leggono vadano a leggere Eontos e Jacques e apprezzino la sua grande passione x la buona lettura e x una scrittura semplice e precisa
bien amicalement erica

martedì 21 novembre 2006

Con il vento nei capelli

Ho ritrovato tra i libri scritti da donne 3 testimonianze di donne molto diverse tra loro ma x molti versi tanto simili e decisamente rappresentative della forza di essere se stesse in un mondo dominato dagli uomini
Come il vento nei capelli, ed Giunti, e' stato scritto agli inizi degli anni 90 da una palestinese, Salwa Salem.
Nata in quella terra martoriata, sempre al centro di conflitti aspri e sanguinosi, Salwa si trova obbligata a lasciare il suo paese x un lungo esilio che terminera' in Italia. Nel libro ho trovato la storia di questa donna coraggiosa, che ha scelto in piena liberta' di affrontare un percorso di vita culturale e lavorativo, di scegliere da sola il proprio uomo e marito, di leggere Kafka e Simone De Beauvoir insieme con la letteratura araba, di amare la musica operistica ma anche le canzoni di Fairuz.
Una donna soprattutto che ha deciso di avere anche dei figli nonostante il suo esilio e le difficolta' in cui si e' trovata con la sua famiglia. Una donna che e' vissuta con il vento nei capelli, che nel suo raccontare mi ha aiutata a conoscere meglio fatti storici ed economici ed un punto di vista personale appassionato, ma ben articolato, sulla Palestina e sul conflitto israelo-palestinese sempre attuale e tragico, nel suo non rispetto reciproco x la vita umana di quelle popolazioni cosi' diverse, ma cosi' vicine
Le parole di Salwa, la sua voce coraggiosa, ci ridanno il senso e la necessita' della pace.
Viso negato, ed RCS Libri, e' stato scritto da Latifa , solo Latifa xche' Latifa e' nata a Kabul nel 1980, in una famiglia della media borghesia afgana, colta, benestante e unita, con 5 figli adolescenti che sognano un avvenire ed una vita normale, ma che si ritrovano nell'orrore portato, il 27 settembre 1996, dalla setta fondamentalista islamica dei talebani.Il colpo di Stato porta l'orrore piu' completo.
Le strade si svuotano ed inizia un incubo.
Latifa ha sedici anni, sogna di diventare giornalista e come tutte le ragazze occidentali frequenta la scuola, frequenta gli amici, legge, fa sport, va al cinema, ascolta la musica e vive con gioia una vita allegra felice e spensierata. Ma da un giorno all'altro tutto cambia radicalmente e le violenze e gli orrori assurdi, imposti dai talebani come in un incubo medievale, la obbligano a cambiare totalmente abitudini di vita. Deve indossare il chadri, il tremendo abito-armatura che riveste completamente, imprigionando da capo a piedi, le donne che lo portano e le trasforma in lugubri fantasmi, non puo' piu' andare a scuola, uscire, portare i tacchi, essere fotografata o semplicemente affacciarsi ad una finestra. Non puo' nemmeno essere visitata da un medico uomo se si ammala, ma neppure sua madre che e' ginecologa potra' piu' visitare le sue pazienti abituali.
Ben presto vivra' in un perenne regime di paura e dovra' essere testimone di episodi casuali di violenza e di morte, umiliata, insultata, terrorizzata. Fino al 2001 quando la rivista Elle, il periodico parigino, l'aiutera' a fuggire in Francia e a cominciare una nuova vita lontana dai taleban che in nome di Allah hanno oppresso e distrutto tante giovani vite. Un libro ed una storia indimenticabili, anche se agghiaccianti in alcune descrizioni sconvolgenti di questa giovane donna coraggiosa ed indomita
La cacciatrice di terroristi, ed Piemme, e' invece la storia anonima ma vera di una giovane donna ebrea irachena, che fuggita dall'Iran, dopo aver visto torturare ed uccidere i propri familiari dal regime di Bagdad, va a vivere in Israele e quindi negli Stati Uniti, dove la sua conoscenza della lingua araba le permette di infiltrarsi in gruppi fondamentalisti islamici attivi in America.
La sua narrazione e' piu' avvincente di una spy story e si legge tutto d'un fiato il racconto di questa donna che ha scoperto intrighi e uomini tra i piu' pericolosi nel mondo del terrorismo, da al-Quaeda al governo saudita con pesanti responsabilita', ma anche l'indifferenza e l'ignoranza piu' completa delle sue informazioni da parte dei servizi americani ... Sappiamo tutti cosa e' successo quell'undici settembre 2001 ma con questo libro si entra nella complessa rete dei servizi segreti americani incapaci e litigiosi e nelle cellule del terrore mediorientale che non si fermano di fronte a nulla. Grazie al coraggio e all'abilita' di questa donna inascoltata ora pero' sono un po' meno sconosciuti ed incompresi !!!

lunedì 20 novembre 2006

In questi giorni...

In questi ultimi giorni sono stata un po' latitante e dal sito, che devo aggiornare con nuove foto e progetti, e dal blog, dove non ho piu' scritto, anche se avrei parecchi argomenti da affrontare, ma ho avuto da fare xche' la scorsa settimana ho dovuto dare e poi correggere diverse verifiche e controlli a scuola e il tempo, sempre gia' fin troppo limitato, e' volato ancora piu' in fretta del solito ...
ho anche dovuto fare alcuni lavoretti di risistemazione a casa, e x risitemazione intendo l'essere dovuta andare in mansarda a spostare una pigna di libri, non ancora riposti nella libreria, xche' deve venire il tecnico a risistemarmi la mia vecchia parabolica, cosi' da poter vedere i programmi gratis della rai satellite e di altre tv straniere non a pagamento, ma con tutto quel caos sparso in giro qua e la', poverino, non riuscirebbe neppure a trovare un posticino x mettere una scala x salire sul tetto ...
io adoro leggere e mi piacciono tanto i libri ma a spostarli a mucchi e' stata una vera faticaccia!!!
Oggi pomeriggio poi sono uscita alle quattro e mezzo passate da scuola, sono andata a fare alcune commissioni e sono rientrata che ormai erano le sei: avevo ancora il letto da rifare ma prima ho mangiato xche' avevo un ...vuoto da fame notevole e una buona cena era proprio necessaria
Adesso sto scrivendo con il portatile, a letto, come sempre, ma sono seduta in un mare di deliziosi fiori blu, quelli delle lenzuola nuove che ho appena comperato, xche' ne avevo bisogno, ma soprattutto xche' erano cosi' belle che non ho saputo resistere alla tentazione di portarmele a casa !!! e il mio letto grande e comodo, con tutti i salvadanai in legno della Val Strona ben in fila sulla testata, che in caso di movimenti tellurici sono li', belli pronti a cascare giu' sulla mia testa!, e' ancora piu' comodo e bello...

















buonanotte e ...sogni d'oro !

martedì 14 novembre 2006

Riflessioni sulla violenza

In questi due ultimi giorni ho avuto parecchio da fare e non ho letto il quotidiano. Ho pero' ascoltato i Tg e ho parlato con le colleghe perche' due episodi accaduti a scuola, uno a Torino lo scorso giugno, con 3 minuti di violenze ad un alunno down, e il video mandato a google e scaricato come uno dei piu' richiesti !, e l'altro nell'hinterland di Milano, dove una supplente di 33 anni, a cui avevano dovuto affiancare una docente di supporto !, e' stata trovata in un'aula con alcuni alunni delle medie nuda ecc ecc, ci hanno lasciate veramente allibite...
Che la violenza sia aumentata a scuola e' un dato di fatto: anche i nostri alunni dagli 11 ai 14 anni sono sempre piu' aggressivi e violenti e non hanno nessun rispetto x gli altri, compagni o adulti che siano, e spesso bisogna entrare a muso duro in classe xche' solo cosi' si riesce a fare lezione e a far capire che non tutto e' possibile ed accettato, pero' l'episodio di Torino con le violenze al ragazzo con l'handicap e' decisamente squallido e vergognoso e ancora piu' vergognoso e' il fatto che tante persone lo abbiano scaricato da google senza provare il minimo disgusto x simili immagini ...
Stiamo probabilmente creando una societa' insensibile e talmente abituata alle violenze ed ai soprusi da non renderci neppure piu' conto che c'e' un limite da non superare se si vuole restare ancora un pochino umani e normali ?
Io vivo giornate o mattinate intere con degli adolescenti e sono quasi trent'anni che insegno ma mi chiedo sempre piu' spesso cosa dovro' ancora vedere o sentire xche' tanto spesso noto atteggiamenti e modi di fare cosi' inusuali e fuori dalla norma o dalle regole piu' elementari che resto sbigottita
E in qualche caso sono ancora piu' sbigottita quando devo parlare con gli adulti con cui vivono i mei alunni xche' mi capita di sentire di tutto e di piu' ...dal permissivismo ad oltranza alla violenza allo stato brado all'indifferenza piu' completa ! ... e sono sempre meno quei genitori o quegli adulti che sono responsabili e ancora si preoccupano di educare e di dare un esempio corretto e maturo ...
Come sono rimasta veramente attonita questa sera mentre stavo guardando le pubblicita' inTv e x ben 3 volte in pochi minuti, su Rai 3, in orario di cena, e quindi in una fascia protetta x i ragazzi minorenni, mi sono vista passare davanti agli occhi quella pubblicita' demente e violenta di quei 3 " comici" , Aldo Giovanni e Giacomo, dove due di loro x festeggiare il compleanno del terzo lo mandano fuori casa a prendere una bottiglia di vino e al suo ritorno stanno ballando con una marea di gente, gli prendono la bottiglia di mano e lo fanno sbattere fuori casa , la sua tra l'altro !!!!, da un buttafuori grande e grosso, che prima lo spinge via con uno spintone e poi gli tira un cazzotto in viso !!!!!!!!!
Se questa non e' violenza , che cosa sara' mai ? era proprio necessario farla vedere a quell'ora ? ed era proprio necessario fare una simile pubblicita' diseducativa e violenta ?
poi ci lamentiamo se a scuola i ragazzi sono aggressivi o fanno certe cose senza senso e squallide ...le hanno imparate da noi, come imparano da noi adulti tutto il resto, compresa la pessima abitudine di essere poco vestite, visto che in Tv impreversano le veline, le letterine e le vecchie tardone tutte scollacciate ...e non venitemi a dire che sono retrograda o bacchettona : un po' di decoro e di decenza non fanno sicuramente male e qualche seno al vento in meno non guasterebbe, forse ...

lunedì 13 novembre 2006

Un museo molto speciale

Oggi pomeriggio sono tornata da scuola alle 5 e dopo aver bevuto una tazza calda e profumata di una tisana alla frutta, rigenerante dopo due ore passate in una classe troppo calda a parlare con gli alunni di terza, sono salita in mansarda a stampare alcune pagine di un sito molto speciale, il sito di un museo francese di Mulhouse che ospita una ricca collezione di stoffe ed altri oggetti e macchinari francesi e stranieri ed e' unico al mondo

Il Museo si chiama Musee de l' Impression sur Etoffe ed e' visibile in internet a questo link www.musee-impression.com

Vi sono delle bellissime immagini nella Collection ma anche nelle news e nelle Espoxitions temporaires e nella sezione musee si trova la storia di questo museo creato nel 1833 e ingrandito nel 1955, quando cambio' sede e divenne, con doni acquisti ed altro, un' enorme testimonianza storica, sociale, industriale e della moda di tanti secoli di produzione, creazione e disegni di stoffe, ma anche di libri documenti macchinari campioni stili e modi di stampare le stoffe, di renderle preziose, raffinate e splendide

A me piace tantissimo lavorare con le stoffe, tagliarle, trasformarle in abiti, in pupazzi, in bambole, cucirle a mano e sentirle tra le dita, calde, fredde, leggere, pesanti, preziose, delicate, fini, di seta, di lana, di cotone, di lino, di juta, miste ...

E dopo la ricerca in internet ho preparato un riassunto di due paginette che porteremo in questo affascinante museo il 26 di novembre noi dell'Uni 3 di Storia locale di Omegna, quando avremo la grande fortuna di poter visitare il museo durante un weekend a Colmar ed a Mulhouse

eh si' xche' quest'anno andro' anche alla gita di due giorni dei mercatini in Alsazia, che saltavo da parecchi anni ormai, proprio xche' in programma c'era la citta' delle stoffe !!!

e a proposito di stoffe, ora vado a mettere nel sito l'ultima mia creazione in stoffa e pile, Clara la renna !!!


ciao a presto erica

giovedì 9 novembre 2006

Un invito speciale

In questi giorni ho avuto poco tempo x scrivere xche' ho avuto da fare a scuola e a casa, dove ho approfittato del clima ancora buono e abbastanza mite x raccogliere le foglie degli alberi e le ultime noci, che quest'anno sono state veramente tante. Molti argomenti dei giornali sono stati interessanti e utili, ma questa sera vorrei parlarvi di un invito, speciale, che ho ricevuto x posta lunedi'
E' arrivato con il timbro postale di Novara ed e' l'invito a partecipare a Orta san Giulio, la bella piccola citta' che si affaccia sul Lago d'Orta, a una manifestazione in ricordo dello scrittore e regista Mario Soldati, nel centenario della sua nascita
Io ricordo Mario Soldati gia' anziano con il suo perenne sigaro in bocca e il bonet di panno in testa mentre parlava in una delle sue trasmissioni televisive di molti, molti anni fa. Era nato a Torino ma fu sempre legato a Novara e al Lago d'Orta: scrisse il suo primo racconto proprio a Novara x una gloriosa rivista che riuniva artisti e letterati, la Libra, nel 1929 e divenne amico del grande Mario Bonfantini, storico, letterato e uno dei protagonisti dei 40 giorni di liberta', quando nel 1943 la lotta di resitenza libero' la Val d'Ossola dal fascismo ( io ricordo Bonfantini ormai anziano come professore universitario della mia facolta' di Lingue straniere a Magistero a Torino e di lui conservo alcuni testi famosi che mi sono serviti x i miei studi della letteratura francese ).
Soldati fu giornalista scrittore e regista e proprio qui sul nostro lago giro' I racconti del maresciallo, una serie televisiva che ebbe un grande successo
Questo progetto particolare x ricordare il forte legame, che rimase immutato nel tempo, dell'uomo Soldati con il nostro territorio e' stato realizzato dal Comune e dalla bibblioteca di Novara, dal Centro novarese di studi letterari, da regione , provincia ed altri enti o giornali, tra cui Interlinea, la casa editrice locale che ha recentemente pubblicato gli ultimi suoi scritti, Tentazioni e Viaggio a Lourdes. Dal 10 al 18 novembre a Novara e dintoni si svolgeranno varie manifestazioni, e domenica 12 a Orta, alle 16, Un piccolo Mondo Antico, con proiezione di un documentario Rai e di altri ricordi, da parte di esperti e del figlio, che sara' presente.
Non so chi mi ha inviato l'invito ma sicuramente questa e' un'occasione unica da non perdere !

domenica 5 novembre 2006

Guerra alla guerra

Guerra alla guerra e' un libro di Ernest Friedrich pubblicato dalla Mondadori nella Piccola Bibblioteca Oscar.
L'ho trovato quasi x caso in mezzo ai libri di guerra e di storie di guerra della cartolibreria dove vado sempre da anni, alla ricerca di novita' e di scoperte di autori vecchi, nuovi o sconosciuti, ma quando l'ho aperto e sfogliato ho scoperto subito che era un libro speciale.
Un libro di fotografie e di documenti contro la Grande Guerra e gli orrori che essa provoco', contro quella prima guerra mondiale, spesso solo sentita nominare come il primo conflitto moderno, ma tanto spesso ben poco conosciuta ed ignorata e di cui non si conosco le migliaia di vittime, le distruzioni, le stragi in trincea e tra le popolazioni civili. Friedrich era nato in Polonia nel 1894 e fu sempre legato ai movimenti pacifisti, socialisti ed anarchici dell'epoca e allo scoppio del conflitto mondiale si rifiuto' di arruolarsi, finendo prima in manicomio e quindi in carcere. Dal 1918 in poi si dedico' con impegno antimilitarista a far conoscere le conseguenze del conflitto e nel 1924 pubblico' la sua raccolta di immagini, alcune impressionanti, in particolare le ferite dei soldati, dai visi completamente deturpati o distrutti, con alcune sue riflessioni iniziali e dei documenti rari.
Guerra alla guerra ebbe un buon successo internazionale e Friedrich fondo' a Berlino un Museo antiguerra, che rimase aperto fino al 1933, quando sali' al potere Hitler e lui fu costretto ad andare in esilio all'estero. Al suo posto fu aperta una sede del partito nazista! Friedrich e' morto in Francia nel 1967 e solo nel 1982 un nipote pote' riaprire nella vecchia sede storica di Berlino l'antico mueso antiguerra.
Un libro che suscita orrore e commozione x la distruzione fisica e psicologica degli uomini, x una natura aggredita e distrutta, x le sofferenze di chi ha combattuto e di chi e' rimasto in citta', x il dolore x i morti e x il dolore dei sopravvissuti, un libro che e' denuncia e testimonianza della violenza della Guerra, di tutte le guerre ed il monito, potente e profondo, a non dimenticare, a non dimenticare mai che dietro ai grandi ideali di onore, patria e valore si nascondono solo morte atrocita' e desolazione.
In una breve prefazione molto intensa Gino Strada parla dell'odio e del militarismo degli anni in cui questo libro fu pubblicato, con grande coraggio, e aggiunge " Friedrich toglie la maschera dell'ipocrisia e della menzogna x ridare alle parole il loro significato mostrandoci il volto sfigurato e terribile della guerra: le facce delle vittime, l'unica verita' della guerra stessa ..."
Ieri 4 novembre sono state aperte le caserme e in tanti luoghi sono stati commemorati i morti delle guerre passate. Io sono rimasta a riflettere e ho ripreso in mano alcune vecchie foto, di due fratelli di mia nonna tornati entrambi dalla Grande Guerra con i polmoni distrutti dal gas respirato in trincea. Due giovani belli alti e robusti che in pochi mesi sono morti, lasciando dolore e sofferenza negli affetti familiari e personali. Due immagini un po' sfocate e un po' buffe con gli abiti di allora, i baffi ed i capelli pettinati alla moda dei primi anni del secolo XX, due sconosciuti di cui ho qualche volta sentito parlare, due vittime della guerra ...

giovedì 2 novembre 2006

L'amore non svanisce mai

La morte non e' niente,
io sono solo andato nella stanza accanto.
Io sono io.
Voi siete voi.
Cio' che ero per voi lo sono sempre.
Parlatemi come mi avete sempre parlato.
Non usate un tono diverso.
Non abbiate l'aria solenne o triste.
Continuate a ridere di cio' che ci faceva ridere insieme.
Sorridete, pensate a me, pregate per me.
Che il mio nome sia pronunciato in casa come lo e' sempre stato.
Senza alcuna enfasi, senza alcuna ombra di tristezza.
La vita ha il significato di sempre.
Il filo non e' spezzato.
Perche' dovrei essere fuori dai vostri pensieri?
Semplicemente perche' sono fuori dalla vostra vita?
Io non sono lontano, sono solo dall'altro lato del camino.
charles peguy

Oggi e' il due novembre, il giorno dei morti. Nel ricordo di tutte le persone amate che non ci sono piu', ma che sempre sono qui con me nei ricordi e negli affetti profondi, ho ritrovato questa bellissima poesia di Peguy e spero che chiunque la leggera' riannodera' i fili dell'amore e dell'affetto con i propri cari, che non sono andati lontano, ma sono solo dall'altro lato del camino... l'amore non ha confini e non ha limiti, neppure quando la morte passa e se ne va a braccetto con chi ami e vorresti che restasse con te x sempre, nell'eternita' di una lunga vita felice e serena !