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mercoledì 9 gennaio 2008

Il Bol'soj alla Scala

Ieri sera sono andata a Milano x assistere al Teatro della Scala al concerto con l'orchestra e il coro del Bol'soj di Mosca
Avevo un buon posto laterale in platea dove ho potuto vedere bene i musicisti, il direttore d'orchestra, Alexander Vedernikov, il coro e la cantante solista, la mezzosoprano Yelena Manistina, e il pianista del secondo pezzo, Nikolai Luganski, giovane e molto molto bravo
Sono state due ore fantastiche, uno dei concerti più belli a cui ho assistito in questi ultimi anni e mi sono piaciute sia le musiche suonate dall'orchestra che le canzoni cantate dal coro
Il programma è iniziato puntualissimo alle 8 con una fantasia sinfonica dalla Francesca da Rimini op 32 di Petr Il'ic Cajkovskij
E' seguita la Rapsodia sopra un tema di Paganini op. 43 per pianoforte e orchestra di Sergej Rachmaninov
La seconda parte era Aleksandr Nevskij di Sergej S. Prokof'ev, cantata per mezzosoprano, coro e orchestra dalle musiche per il film di Ejzenstejn
I canti erano in lingua russa, naturalmente, ma nel libretto che ho acquistato c'erano i testi tradotti in italiano
Testi patriottici molto intensi come Sorgi, popolo russo !
Sorgi , popolo russo,
sorgi in armi, gente russa,
per combattere, per lottare fino alla morte.
Sorgi, o popolo, libero e coraggioso,
a difendere la tua bella, la tua natia terra.
Ai guerrieri vivi, alta fama,
fama immortale ai guerrieri uccisi
Per la propria casa, per il suolo di Russia,
subito a combattere, a lottare fino alla morte
ma come l'ancor più bello Il campo dei caduti
Attraverserò il campo ammantato di neve
Sorvolerò il campo della morte
Chi riposa tranquillo dove le sciabole l'hanno lacerato,
chi giace trafitto dall'asta di una freccia
Dalle loro calde ferite, il rosso sangue come pioggia si spande
sul nostro suolo natio, sui nostri campi di Russia
Colui che è perito per la Russia di nobile morte
sarà benedetto dal mio bacio sui suoi morti occhi
E per quel bravo giovane che è rimasto in vita
io sarò una vera moglie, e un' amica appassionata
Non mi sposerò con un uomo attraente:
la bellezza e il fascino terreni presto appassiscono e muiono
Mi sposerò con un uomo che sia coraggioso
Ascoltate, coraggiosi guerrieri, uomini dal cuore di leone

martedì 9 ottobre 2007

Weekend ...

Dopo una settimana lunga e faticosa con un ginocchio, il destro, quello sano!, che mi faceva sentire le stelle dall'altra domenica (era da agosto che non mi faceva più tanto male, quando avevo fatto qualcosa che non andava in giardino ed ero stata ferma per alcuni giorni ), venerdì scorso sono andata in ospedale a prenotare per una radiografia prima di andare a scuola
L'impiegata che conosco bene perchè ha abitato qui di fronte a casa mia per alcuni anni mi ha detto che si poteva già fare in mattinata, una notizia incredibile, veramente fantastica !!!
Sono infatti tornata a mezzogiorno meno un quarto e in dieci minuti sono passata in radiologia, dove una nuova macchina molto bella comoda e computerizzata ti fotografa prima in piedi e poi, dopo essersi alzata da sola ed essersi girata, ti riprende da stesa, e sono tornata a casa
Sembra quasi incredibile, vero?, ma con tanta mala sanità, qui da noi invece c'è un ospedale efficiente pulito e tanto comodo
Nel pomeriggio sono stata a riposare sulla sdraio al sole sul balcone, un sole ancora bello caldo, ed ho iniziato a leggere l'ultimo libro di Ken Follet , Mondo senza fine, oltre 1300 pagine di una storia affascinante di 4 giovani la cui vita da adulti si intersecherà spesso e correrà su binari paralleli che li porterà a scelte molto diverse, alcune felici e positive, altre dolorose o crudeli ed infelici
Sabato sono stata ferma e non sono uscita. Ho iniziato dei nuovi lavori natalizi, ho cercato del materiale per il laboratorio che farò a scuola, anche quest'anno al mercoledì pomeriggio, ma con la mia collega di matematica che è bravissima a far usare la carta che verrà abbinata alle mie stoffe ed al pannolenci
Avremo 22 alunni nel primo quadrimestre e speriamo che abbiano delle buone potenzialità manuali
Ho poi continuato a leggere Follet ed ho proseguito a lungo nel mondo lontano della metà del trecento, un mondo affascinante interessante e diverso, dove i vizi e le virtù si sovrappongono in una scacchiera complessa avvincente
Un libro bellissimo, ancora più bello dei Pilastri della Terra, di cui è il seguito, con le avventure dei discendenti di quei protagonisti, duecento anni dopo. Un libro unico che mi è piaciuto moltissimo
Domenica pomeriggio invece sono andata ad Assago a vedere il musical di Cocciante, Giulietta e Romeo
Avevo visto a Torino Notre Dame de Paris, che era decisamente bello, ma mi è piaciuto tantissimo anche questo
Belle le scene e i costumi, molto belli e bravi i cantanti- ballerini, giovani ed affascinati, con delle voci meravigliose
Sono state quasi 3 ore molto belle e alla fine è stato ancora più emozionante veder uscire sul palcoscenico, tutto in bianco, Riccardo Cocciante, che ha ringraziato chi ha lavoarto nello spettacolo e noi, pubblico, che eravamo lì
Mi è sempre piaciuto questo cantante dalla voce particolare, fortissima, che ora vive in Francia e parla con una punta di accento francese e vederlo lì, dal vivo, è stata una vera sorpresa
Un weekend finito nel modo migliore e sicuramente da non dimenticare !!!

lunedì 24 settembre 2007

Zubin Metha

" Sventurata la terra che ha bisogno di eroi” Bertold Brecht
Non ho mai amato gli eroi e non sono mai stata fanatica. Neanche da giovane avevo un idolo speciale del cinema, dello sport o della canzone. Amavo la musica, lo sport ed il cinema, oltre a leggere, ma non ho mai seguito le mode ed i modelli imposti dalla pubblicità.
Ricordo i miei anni passati a Torino ai tempi dell'Università quando spesso nei dintorni di Palazzo Nuovo, dove c'è la Facoltà di lingue straniere, vedevo per strada personaggi famosi del cinema o del teatro e della tv, che andavano negli studi televisivi di via Verdi, lì vicino, e non mi veniva mai neppure in mente di chiedere loro un autografo!
Ho visto da vicino vicino Giorgio Albertazzi che stava scendendo da una macchina con autista o Paolo Ferrari che allora era famosissimo per il suo personaggio dell'uomo in ammollo della pubblicità dei detersivi e Micaela Esdra, che recitava spesso in teatro. Erano gli Anni '70 e sono ormai passati 30 anni
Ma anche se sono cambiate tante cose e sicuramente sono molto cambiata io, e non solo fisicamente, non ho perso l'abitudine di non essere fanatica.
Ieri per esempio sono andata a Milano con il solito gruppo dell'Università della terza età di Omegna, che frequento da tanto tempo ormai, per assistere alle 11 di mattina alla prova finale di un concerto della Scala di Milano diretto da Zubin Metha
E' stato molto bello ed emozionante sentir suonare l' 8a sinfonia di Schubert, l'Incompiuta, ed una delle sinfonie di Anton Bruckner dall'orchestra della Scala con la direzione calma e pacata di Metha, un grande, il più grande direttore dei nostri tempi.
Due ore scarse di musica sublime e l 'occasione di vedere dalla vicinanza della platea quest'uomo che ho molto apprezzato in passato in occasioni televisive, come i concerti di Capodanno da Vienna.
Sicuramente un grande genio, ma anche un uomo non tanto giovane, non tanto alto, pacato e tranquillo, in pantaloni scuri e con una maglietta semplice semplice di lanetta grigia
Il suo grande carisma lo si sentiva nel modo di dirigere, sicuramente, ma era anche un uomo, affabile e gentile, con i musicisti e con il pubblico che lo ha applaudito con molto entusiasmo ....
La mia giornata a Milano è continuata poi nel pomeriggio alla Pinacoteca di Brera, dove io ero già stata altre volte in passato, e lì ho potuto rivedere alcuni splendidi meravigliosi quadri che sempre mi lasciano senza parole e senza fiato per la loro bellezza e per la loro intensità
E' veramente un grande dono di madre natura saper dipingere, ma nascere artisti come un Caravaggio, un Bramante, un Mantegna, un Raffaello o un Tiziano ... è veramente il più grande dono che la natura abbia potuto dare a questi uomini
E una volta ancora ho potuto ammirare il Bacio di Hayez, che mi è sempre piaciuto tantissimo fin dai tempi in cui studiavo Storia dell'Arte alle Superiori
Sono arrivata a casa alle 7 di sera soddisfatta e piacevolmente stanca di essermi divertita moltissimo
Una domenica da riporre nel cassetto dei ricordi che non svaniscono mai !
Oggi invece i TG hanno dato la notizia della liberazione dei due soldati italiani sequestrati in Afganistan ma anche del loro ferimento
Un altro spiacevole e grave episodio di guerra
Auguriamoci che queste due giovani vite non diventino altri due eroi da piangere
Una preghiera per la loro salvezza, perchè sventurata è la terra che ha bisogno di eroi. Morti !!!

giovedì 6 settembre 2007

Il destino

Ho ripreso a lavorare e stamattina sono arrivata a casa proprio pochi minuti prima che iniziasse il Tg3 di mezzogiorno. Sono rimasta molto male quando ho sentito la voce bellissima di Luciano Pavarotti e poi la notizia che era morto stamattina presto. Avevo letto recentemente che non stava bene ma, come per le persone anonime che conosco personalmente o che hanno fatto parte della mia vita in passato, speravo che ce la facesse a guarire o per lo meno che tirasse avanti ancora per un po' ...
E invece la morte è passata a bussare anche da lui e se lo è preso con sé
Di lui ci resteranno la sua bellissima voce, le immagini dei suoi concerti, le cassette o i cd, le foto su tutti i giornali e nei telegiornali
Ma anche lui come noi tutti comuni ed anonimi sconosciuti se ne è andato quando il destino che era stato tracciato per lui è arrivato a cercarlo
La nostra società non pensa quasi mai alla morte, se non attraverso i pettegolezzi o le cronache di morti violente o di morti di vip di starlette ecc ecc, purtroppo
Ma la morte ci accompagna sempre, per tutta la vita, e tanto spesso arriva improvvisa a sconvolgere e scompaginare i nostri affetti e le nostre speranze per sempre
Mia nonna diceva sempre che ogni persona nasce con il proprio destino già tracciato e che non c'è nulla da fare per cambiarlo
Io sono sempre più convinta invece che troppo spesso il destino ce lo costruiamo noi stessi con le nostre mani, le nostre scelte, i nostri errori o il nostro modo di essere e di fare e la capacità od incapacità di essere razionali intelligenti positivi negativi ....
Credo anche però che a volte noi non possiamo essere autonomi e liberi di essere o di scegliere e che non possiamo fare nulla, ma dobbiamo subire ciò che il nostro destino prevede
Per esempio le malattie, quelle che tu non vorresti mai, quelle che tu non andresti mai a cercare
Ma se arrivano allora puoi solo sperare di avere fortuna o di incontrare un medico in gamba che sappia ciò che fa e che ti aiuti a guarire senza troppi danni
E la morte, quella dei tuoi cari, con cui hai passato la vita, a cui vuoi un mondo di bene e che non vorresti mai che ti lasciassero, che se ne andassero loro prima di te
Quella morte che lascia un grande indicibile vuoto così difficile da superare
E' strano a volte il destino, veramente strano
Ieri è morto Gigi Sabani a soli 54 anni, che a me personalmente non era mai piaciuto e che avevo così tanto facilmente scordato quando era scomparso dalla Rai dopo le vicissitudini personali di uno scandalo , e oggi Pavarotti, di cui amavo prfondamente la voce e che per me era sempre un grande, il grande della lirica, e basta .
Non avevo mai letto nulla sui giornali pettegoli della sua vita privata, dei suoi amori, di una nuova compagna tanto più giovane e della loro storia di gioie e di dolori, come la morte del loro figlio gemellino
Non ho mai avuto idoli e non sono mai stata fanatica per natura, ma lui mi piaceva e spesso ascoltavo le cassette con le sue canzoni
Resterà anche lui, come altri personaggi famosi nel profondo del mio cuore, un ricordo insieme al ricordo delle persone che ho amato e che sono vissute accanto a me
Domani è il 7 settembre, il giorno di nascita di mio papà. Era nato nel 1922 ed è morto 4 anni fa, il 28 febbraio
Per molti anni aveva avuto un collega un pochino più giovane che era stato anche un suo grande amico. Veniva sempre a trovarlo e spesso anche noi andavamo a trovare lui e sua moglie oppure ci trovavamo insieme negli incontri con gli altri ex loro colleghi
E' venuto anche al funerale di mio papà anche se ormai non stava tanto bene neppure lui e cominciava a perdere la memoria
Lui è morto quest'anno, a febbraio, il 28 . Esattamente 4 anni giusti dopo mio papà
Sarà il destino, ma loro se ne sono andati lo stesso giorno
Chissà se si sono ritrovati ancora insieme lassù, nei verdi pascoli del cielo ???
Io spero di sì e auguro loro di continuare sempre e per sempre quella solida lunghissima amicizia di tanti anni passati insieme a lavorare in armonia
Un saluto anche al grande tenore che tutto il mondo ci ha invidiato
Che possa cantare anche lassù tra gli angeli vegliando su di noi e sui suoi affetti più cari con la sua meravigliosa voce ...
Addio , Luciano!

sabato 5 maggio 2007

La Vie en Rose Piaf

E' uscito in questi giorni un film francese LA VIE EN ROSE di Olivier Dahancon con Marion Cotillard, Gerard Dépardieu, Pascal Greggory che è l'autobiografia della cantante francese Edith Piaf
Non so se vedrò il film ma sicuramente tornerò a riascoltare in una vecchia cassetta di musica consumata dall'uso la splendida voce della Piaf che canta "Milord", "Les amantes d'un jour" , "La vie en rose" e "Non, je ne regrette rien", la canzone cha amo di più, da lei scritta dopo un periodo di sconforto per la morte in un incidente del terzo marito, il pugile Marcel Cerdan, che le diede la celebrità mondiale
Una grande voce che ho sempre amato, quella di una piccola donna dalla vita difficile e sfortunata che trasmetteva con le sue storie meste e sconsolate il suo sconfinato straziante dolore. Una piccola grande donna che anticipò di oltre un decennio la ribellione e l'inquietudine di quegli artisti intellettuali della "rive gauche" come Juliette Greco, Camus, Queneau, Boris Vian, Vadim. Il piccolo moineau, il passerotto, che amò sempre intensamente e visse sempre nuovi grandi amori e contribuì a lanciare nel mondo dello spettacolo personaggi celeberrimi e irripetibili, come Yves Montand, Charles Aznavour, Eddie Costantine, George Moustaki, se ne andò l ' 11 Ottobre 1963, lasciando un ricordo intenso come intensa fu la sua vita.
La vie en rose
Paroles: Edith Piaf. Musique: Louiguy
1946© Editions Arpège

Des yeux qui font baisser les miens
Un rire qui se perd sur sa bouche
Voilà le portrait sans retouche
De l'homme auquel j'appartiens

{Refrain:}
Quand il me prend dans ses bras,
Il me parle tout bas
Je vois la vie en rose,
Il me dit des mots d'amour
Des mots de tous les jours,
Et ça m'fait quelque chose
Il est entré dans mon cœur,
Une part de bonheur
Dont je connais la cause,
C'est lui pour moi,
Moi pour lui dans la vie
Il me l'a dit, l'a juré
Pour la vie
Et dès que je l'aperçois
Alors je sens en moi
Mon cœur qui bat

Des nuits d'amour à plus finir
Un grand bonheur qui prend sa place
Des ennuis, des chagrins s'effacent
Heureux, heureux à en mourir

lunedì 29 gennaio 2007

Lontano, Lontano

Questa sera durante il TG le immagini da Sanremo mi hanno fatto ricordare un altro Festival, lontano lontano nel tempo. Il festival di 40 anni fa credo quando Luigi Tenco se ne andò ... Un cantante che amavo tantissimo e che continuo ad amare moltissimo. Con quella sua voce particolare ci ha lasciato alcune canzoni bellissime da Ciao amore Ciao a Lontano Lontano...
Lontano lontano nel tempo
qualche cosa
negli occhi di un altro
ti farà ripensare ai miei occhi
i miei occhi che t'amavano tanto
E lontano lontano nel mondo
in un sorriso
sulle labbra di un altro
troverai quella mia timidezza
per cui tu
mi prendevi un po' in giro
E lontano lontano nel tempo
l'espressione
di un volto per caso
ti farà ricordare il mio volto
l'aria triste che tu amavi tanto
E lontano lontano nel mondo
una sera sarai con un altro
e ad un tratto
chissà come e perché
ti troverai a parlargli di me
di un amore ormai troppo lontano.

sabato 27 gennaio 2007

Domenica scorsa...

Domenica scorsa sono andata a Milano con il gruppo di storia locale e di canto corale dell'Università della terza età di Omegna, sempre vario ed eterogeneo e sempre ben organizzato da Martina e da Lino. Con loro sono anni ormai che faccio delle bellissime gite culturali in Italia ed all'estero e ogni volta torno a casa contenta e soddisfatta. Siamo partiti alle 8 e 30. C'era una nebbiolina leggera sul lago Maggiore e le isole si intravedevano nella foschia. In un'oretta e poco più il pulmann ci ha portati nel cuore di Milano, in via Verdi, proprio dietro alla Scala, dove siamo andati in platea ad ascoltare la prova generale del concerto della sera.
Sono state due ore splendide xchè assistere alle prove di un concerto significa ascoltare la stessa musica del concerto con in più la visione del maestro che dirige facendo provare e riprovare, suggerendo ciò che si deve fare ai vari strumenti x avere un suono migliore, con qualche battuta spiritosa qua e là o qualche richiamo in più ai violini, agli ottoni, ai contrabbassi ... Se nel concerto si ascolta solo musica sublime, nelle prove si ascolta musica sublime con il contatto diretto di quello che avviene prima di un concerto, della preparazione finale: è bello vedere gli artisti nel loro privato, chi ha la giacca ma è abbinata a dei pantaloni di velluto rosso, chi si toglie il pullover xchè è troppo caldo, chi prende nota dei suggerimenti del direttore sullo spartito musicale, chi sbadiglia, chi arriva in ritardo, chi chiacchiera a bassa voce con il vicino xchè non è il suo turno di suonare...
Mi è piaciuto molto il direttore Daniele Gatti ed il suo modo di dirigere, preciso ed accurato in tutti i particolari ma calmo e gentile, e mi sono piaciuti ancor di più due delle tre composizioni suonate, la sinfonia n 4 in la maggiore op 90 "Italiana" di Felix Mendellson- Bartholdi e la Sinfonia n 1 in do minore opera 68 di Johannes Brahms, due veri gioielli preziosi.
Ascoltare la musica classica è sempre stata una mia grande passione e in questo concerto dal vivo con l' anteprima di grandi artisti quali sono i musicisti della Scala ho ritrovato il fascino di un altro mondo, un mondo di note suoni e melodie che trasportano il corpo e lo spirito sulle ali di un piacere raffinato e speciale.
Poi dopo un breve spuntino e una visita veloce all duomo di Milano, tutto ripulito ai lati, magnifici nel loro roseo marmo di Candoglia, la cava ancora funzionante qui nella provincia del VCO, ma brutto sulla facciata principale con quei brutti pannelli pubblicitari e quelle specie di maenette grigie che lo circondano in basso là dove i poliziotti in servizio antiterrorismo controllano le borse di chi entra in chiesa, segno dei tempi attuali dove ormai si convive con queste restrizioni senza neppure pensare che sono un impedimento alla libertà individuale di ognuno di noi, anche di chi va a spasso, ci siamo spostati a Villa Reale.
Villa Reale, dimora classica ricca di storia nel centro di Milano, bombardata durante la seconda guerra mondiale dagli alleati, è diventata il museo dell'Ottocento con il nome di Villa Belgioioso Bonaparte.Un museo ricco di oltre duemila dipinti, settecento sculture e alcune collezioni splendide, in un palazzo magnificamente restaurato negli interni e nel giardino all'inglese, con sale e saloni dai soffitti e dai muri ricchi di intonaci, stucchi in rilievo, marmi e specchiere pregevoli e di splendida originalità. Il palazzo è un gioiello di architettura neoclassica ed appartenne al casato del conte Ludovico Barbiano di Belgioioso ma la storia del palazzo e le opere d'arte contenute nel museo sono ampiamente documentate nel bellissimo sito del comune di Milano,
dove basta cliccare sull'immagine del palazzo x trovare gli archivi, le planimetrie delle sale, le opere e gli artisti con ampie biografie e preziose immagini e note tecniche dei loro lavori.
In un'ora e mezza di visita guidata ho visto quadri e sculture splendide, alcune sconosciute, altre note x averle studiate sui libri di storia dell'arte o x averle incontrate sulle pagine di riviste specializzate, una carellata ampia e completa di tutto l' 800, da Appiani a Mosé Bianchi a Pelizza da Volpedo, da Hayez a Medardo Rosso, da Segantini a Fattori a Lega.Tra i tanti capolavori di tanti artisti famosi mi è piaciuto moltissimo un ritratto, molto vivo e moderno, di Francesco Hayez, l'Angelo della Vita di Giovanni Segantini e la Cleopatra di Mosé Bianchi, e le sculture, una più interessante dell'altra.

Un tuffo nel mondo della musica e dell'arte, una giornata diversa unica e speciale, di cui conserverò a lungo il ricordo nella memoria ed in alcune cartoline di quadri, deliziosamente lasciate in omaggio dal museo su un lungo tavolo a chi iniziava il giro delle sale al piano terra !!!

sabato 30 dicembre 2006

War is over ...

So this is Xmas
And what have you done ?
Another year over
A new one just begun

And so this Xmas
I hope you have fun
The near and the dear one
The old and the young.

A very merry Xmas
And happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear.

And, so this is Xmas
For weak and for strong
For rich and the poor ones

The world is so wrong

And so happy Xmas
For black and for white
For yellow and red ones
Let's stop all the fight.


A very merry Christmas
And happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear.

War is over, if you want it
War is over now
John Lennon

Le immagini di un uomo impiccato, chiunque esso sia stato, diffuse in continuazione da tutti i canali TV con tanta impietosa superficialità crudele, l'indifferenza di Bush x un dittatore ormai sconfitto che ora diventerà un martire, gli attentati in Iraq, continui e ripetuti, l'Eta spagnola che ha infranto la tregua con un attentato ad un aeroporto, sangue orrore guerre e violenze ovunque nel mondo...
con queste immagini si conclude il 2006
che il 2007 non sia altrettanto foriero di venti di guerra ma ci aiuti a vivere in pace, una pace duratura, una pace x tutti gli uomini di buona volontà !

domenica 22 ottobre 2006

La canzone dell'amore perduto

Con la nascita di alcuni blog privati e dei blog di alcuni quotidiani, La Stampa, la Repubblica, l'Espresso, a partire dal novembre 2005, in particolare, ho avuto la possibilita' di esprimermi non solo nel mio blog EricaBlog,che era nato molto prima, nel gennaio 2005, ma anche in altri, che ho scoperto da sola o che mi hanno scoperta e cercata, dove spesso commento e scambio pensieri ed opinioni personali e che sono molto interessanti xche' le idee e gli argomenti sono sempre vari ed eterogenei Questi blog non sono blog di hobbistica creativa, sono blog che trattano di politica, di sociale, di interessi personali, di attualita', di cultura di sport e tanto altro

Recentemente, x esempio, esprimendo un' opinione sulla musica attuale nel blog del suo giornale on line, Andrea-E. ed io abbiamo scoperto di avere la stessa passione x De Andre'
Andrea ha pubblicato poi nel suo blog personale La canzone di Marinella, famosa e bellissima e sicuramente conosciuta da tutti
Io ho invece cercato in un vecchissimo quaderno, che usavo ai tempi dell'universita' x ricopiare poesie canzoni o pensieri incontrati nei libri che leggevo, xche' gia' allora avevo la passione di scrivere e soprattutto di leggere,moltissimo, ancora piu' di adesso, La canzone dell'amore perduto, una delle piu' belle secondo me e legata ai ricordi di momenti lontani, felici o tristi che fossero e comunque passati ormai

Ma ho ritrovato anche le parole di altre due sue canzoni d'amore , che non ricordavo piu' e che sono altrettanto belle, soprattutto se, chiudendo gli occhi, si ritorna con la memoria a quella magica voce unica di Fabrizio che le cantava con tanta passione e una musica dolce e struggente, e la splendida Il Pescatore, altrettanto conosciuta e famosa, come Marinella o La guerra di Piero o Bocca Di Rosa
Sono un pensiero speciale a tutti e tutte voi che mi leggete, e ad Andrea naturalmente!

La Canzone dell'Amore Perduto

Ricordi
sbocciavan le viole
con le nostre parole
Non ci lasceremo mai
mai e poi mai
Vorrei dirti ora le stesse cose
ma come fan presto
amore
ad appassire le rose
cosi' per noi...
L'amore che strappa i capelli
e' perduto ormai
non resta che qualche svogliata carezza
e un po' di tenerezza...
E quando ti troverai in mano
quei fiori appassiti di un aprile non lontano
mi rimpiangerai
Ma sara' la prima che incontri per strada che ti coprira' d'oro
per un bacio mai dato per un amore morto...

Valzer Per Un Amore

Quando carica d'anni e di castita'
fra i ricordi e le illusioni
del bel tempo
che non ritornera'
troverai le mie canzoni
nel sentirle ti meraviglierai
che qualcuno abbia lodato le bellezze
che allor piu' non avrai
e che avesti nel tempo passato
Ma non ti servira' che per piangere
il tuo rifiuto del mio amor
che non tornera'
Ma non ti servira' piu' a niente
non ti servira'
che per piangere sui tuoi occhi
che nessuno piu' cantera'
Vola il tempo
lo sai che vola e va'
forse non ce ne accorgiamo
ma piu' ancor del tempo
che non ha eta'
siamo noi che ce ne andiamo
E per questo io ti dico
amor, amor
Io ti attendo ogni sera
ma tu vieni
non aspettar ancor
vieni adesso finche' e'
primavera ...

La Stagione del Tuo Amore
La stagione del tuo amore
non e' piu' la primavera
ma nei giorni del tuo autunno
ha la dolcezza della sera
Se un mattino tra i capelli
troverai un po' di neve
nel giardino del tuo amore
verro' a cogliere il bucaneve
Passa il tempo sopra il tempo
ma non devi aver paura
sembra correr come il vento
pero' il tempo non ha premura
piangi e ridi
come allora
ridi e piangi
e ridi ancora
ogni gioia, ogni dolore
puoi ritrovarli
nella luce di un'ora...