sabato 27 gennaio 2007

Domenica scorsa...

Domenica scorsa sono andata a Milano con il gruppo di storia locale e di canto corale dell'Università della terza età di Omegna, sempre vario ed eterogeneo e sempre ben organizzato da Martina e da Lino. Con loro sono anni ormai che faccio delle bellissime gite culturali in Italia ed all'estero e ogni volta torno a casa contenta e soddisfatta. Siamo partiti alle 8 e 30. C'era una nebbiolina leggera sul lago Maggiore e le isole si intravedevano nella foschia. In un'oretta e poco più il pulmann ci ha portati nel cuore di Milano, in via Verdi, proprio dietro alla Scala, dove siamo andati in platea ad ascoltare la prova generale del concerto della sera.
Sono state due ore splendide xchè assistere alle prove di un concerto significa ascoltare la stessa musica del concerto con in più la visione del maestro che dirige facendo provare e riprovare, suggerendo ciò che si deve fare ai vari strumenti x avere un suono migliore, con qualche battuta spiritosa qua e là o qualche richiamo in più ai violini, agli ottoni, ai contrabbassi ... Se nel concerto si ascolta solo musica sublime, nelle prove si ascolta musica sublime con il contatto diretto di quello che avviene prima di un concerto, della preparazione finale: è bello vedere gli artisti nel loro privato, chi ha la giacca ma è abbinata a dei pantaloni di velluto rosso, chi si toglie il pullover xchè è troppo caldo, chi prende nota dei suggerimenti del direttore sullo spartito musicale, chi sbadiglia, chi arriva in ritardo, chi chiacchiera a bassa voce con il vicino xchè non è il suo turno di suonare...
Mi è piaciuto molto il direttore Daniele Gatti ed il suo modo di dirigere, preciso ed accurato in tutti i particolari ma calmo e gentile, e mi sono piaciuti ancor di più due delle tre composizioni suonate, la sinfonia n 4 in la maggiore op 90 "Italiana" di Felix Mendellson- Bartholdi e la Sinfonia n 1 in do minore opera 68 di Johannes Brahms, due veri gioielli preziosi.
Ascoltare la musica classica è sempre stata una mia grande passione e in questo concerto dal vivo con l' anteprima di grandi artisti quali sono i musicisti della Scala ho ritrovato il fascino di un altro mondo, un mondo di note suoni e melodie che trasportano il corpo e lo spirito sulle ali di un piacere raffinato e speciale.
Poi dopo un breve spuntino e una visita veloce all duomo di Milano, tutto ripulito ai lati, magnifici nel loro roseo marmo di Candoglia, la cava ancora funzionante qui nella provincia del VCO, ma brutto sulla facciata principale con quei brutti pannelli pubblicitari e quelle specie di maenette grigie che lo circondano in basso là dove i poliziotti in servizio antiterrorismo controllano le borse di chi entra in chiesa, segno dei tempi attuali dove ormai si convive con queste restrizioni senza neppure pensare che sono un impedimento alla libertà individuale di ognuno di noi, anche di chi va a spasso, ci siamo spostati a Villa Reale.
Villa Reale, dimora classica ricca di storia nel centro di Milano, bombardata durante la seconda guerra mondiale dagli alleati, è diventata il museo dell'Ottocento con il nome di Villa Belgioioso Bonaparte.Un museo ricco di oltre duemila dipinti, settecento sculture e alcune collezioni splendide, in un palazzo magnificamente restaurato negli interni e nel giardino all'inglese, con sale e saloni dai soffitti e dai muri ricchi di intonaci, stucchi in rilievo, marmi e specchiere pregevoli e di splendida originalità. Il palazzo è un gioiello di architettura neoclassica ed appartenne al casato del conte Ludovico Barbiano di Belgioioso ma la storia del palazzo e le opere d'arte contenute nel museo sono ampiamente documentate nel bellissimo sito del comune di Milano,
dove basta cliccare sull'immagine del palazzo x trovare gli archivi, le planimetrie delle sale, le opere e gli artisti con ampie biografie e preziose immagini e note tecniche dei loro lavori.
In un'ora e mezza di visita guidata ho visto quadri e sculture splendide, alcune sconosciute, altre note x averle studiate sui libri di storia dell'arte o x averle incontrate sulle pagine di riviste specializzate, una carellata ampia e completa di tutto l' 800, da Appiani a Mosé Bianchi a Pelizza da Volpedo, da Hayez a Medardo Rosso, da Segantini a Fattori a Lega.Tra i tanti capolavori di tanti artisti famosi mi è piaciuto moltissimo un ritratto, molto vivo e moderno, di Francesco Hayez, l'Angelo della Vita di Giovanni Segantini e la Cleopatra di Mosé Bianchi, e le sculture, una più interessante dell'altra.

Un tuffo nel mondo della musica e dell'arte, una giornata diversa unica e speciale, di cui conserverò a lungo il ricordo nella memoria ed in alcune cartoline di quadri, deliziosamente lasciate in omaggio dal museo su un lungo tavolo a chi iniziava il giro delle sale al piano terra !!!

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