lunedì 8 gennaio 2007

Vi ricordate di... Raffaella ?

Il 20 dicembre 2006 ha fatto scalpore la notizia di quella madre che aveva chiesto mezz'ora di lavoro flessibile per poter riprendere la figlia da scuola, ma che invece è stata licenziata dall'azienda, la Ipc Faip di Vaiano Cremasco (Cremona), doveva lavorava.
Raffaella, operaia di 40 anni, aveva fatto domanda per poter avere trenta minuti di flessibilità da utilizzare per accudire la sua bambina, ma dopo un lungo braccio di ferro è stata cacciata in malo modo. Fino a qualche settimana prima la donna, divorziata e senza altri redditi se non la sua paga di mille euro, per prelevare la figlia a scuola aveva sempre usato la pausa pranzo. Un accordo sindacale però l'aveva accorciata di mezz'ora. La signora aveva chiesto quindi una deroga, con la disponibilità a recuperare la mezzora o a perdere la retribuzione. Ma dopo una serie di iniziative, e dopo gli scioperi di mezzora indetti dalla Flm Uniti-Cub per consentire alla lavoratrice di accudire la figlia, l'azienda ha deciso il licenziamento. La decisione della Ipc Faip, azienda leader nella produzione di strumenti per la pulizia domestica e professionale ad acqua, è stato subito impugnata; la prima udienza davanti al giudice è fissata per il 9 gennaio a Crema.
Più nessun giornale ne ha più parlato, come sempre, d'altronde, ma io mi sono più volte chiesta come abbia vissuto in queste settimane, se ha trovato un altro lavoro e se qualcuno l'ha aiutata o se invece è rimasta sola con sua figlia .
Sapremo mai com'è la sua vita ora ? ci sarà un altro scoop sensazionalistico che riporterà la cronaca del suo processo ?

12 commenti:

BLOG NEWS ha detto...

ciao ti ho risposto sul mio blog.mentre sul tuo nuovo post devo dire che noi operai siamo l'ultima ruota del carro, sopratutto nelle ditte con pochi dipendenti,è un'igiustizia licensiare una persona per mezzora di permesso ed i sindacati non fanno più nulla puppano solo i soldi

Anonimo ha detto...

Ciao Erica, è un po' di tempo che ti leggo senza lasciare commenti. Il fatto è che sono un po' in rotta con il mondo e divento troppo caustica nell'esprimere i miei punti di vista su attualità, politica ecc. Ti leggo però sempre con molto piacere ed interesse.
Rispondo a questo perché il fatto è accaduto non lontano da dove abito io. Il quotidiano "la Provincia" se n'è occupato giorno per giorno riportando sempre e solo le notizie sui contatti tra azienda, sindacati ed avvocati nulla di più, senza mai entrare nel personale che sta vivendo Raffaella.
Se vuoi puoi tenerti aggiornata on-line qui http://www.laprovinciadicremona.it/sfogliando la versione grafica in pdf e cliccando sulle pagine del cremasco.
spero di esserti stata utile.
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Cara Erica,

Fra le numerosissime informazioni che riveco ogni giorno, avevo lasciato scappare di quella Raffaella : una vicenda ingiustissima, come di solito quando si tratta d'un "benessere" d'un operaio di fronte alla volontà sempre più forte dei padroni a più profitti. E mi fa sempre schifo di vedere che la dignità dell'uomo o della donna che lavora tanto per guadagnare questi pochi soldi per campare, viene sempre sprezzata dai questi padroni che loro vivono molto bene e solo per il lavoro degli operai ...
Spero che ci darai informazioni sulla la sorte di Raffaella.
So benissimo che non posso niente per questa donna, salvo un po' di solidarietà ...
Amichevolmente,
Jacques - Eontos

Anonimo ha detto...

ti cito per il primo tormentone dell'anno: le 5 cose che non sapete di me
devi poi nominare altri 5 bloggers ed informarli

Anonimo ha detto...

x blog news: hai sicuramente ragione sui sindacati
io ho restituito la tessera alcuni anni fa xchè mi sono rotta ! trovavo idiota pagare x chi non difendeva i nostri veri interessi
x ernesta: grazie 1000 ernesta Però sentiamo la mancanza dei tuoi commenti sempre puntuali e profondi;
nella tua rottura con il mondo, potresti almeno lasciarci un pensiero sui tuoi deliziosi gatti ?
ciao a presto
x paola : come ti ho già risposto sul tuo blog e anche su quello di Metamorphosis, io non amo le catene e non le porto avanti
quello che c'è da sapere di me è scritto qui in queste pagine o nel mio sito
tutto il resto è privacy e non credo proprio interessi a nessuno !
un saluto ed un abbraccio erica

Anonimo ha detto...

x Jacques: se i giornali riporteranno notizie di raffaella scriverò un altro post
au revoir à bientot ! erica

Anonimo ha detto...

Ciao Erica
Hai ragione, della vita quotidiana della gente nessuno si occupa. Le decisoni vengono prese sulla pelle della gente, cosa importa se poi uno viene licenziato, se ha una figlia, se non sa come campare o come pagarsi la casa. Cosa possiamo fare? E' una domanda che mi pongo continuamente. Tu ti chiede: Sarà sola? Io penso che quando veniamo a contatto con situazioni di questo genere bisogna non abbandonare le persone, lottare con loro, denunciare come hai fatto tu e poi... continuare.
Mi piacerebbe citare questo tuo pezzo nel mio blog. Sto iniziano a scrivere proprio una rubrica di denuncia. Dobbiamo passare parola. Se me lo permetti, vieni a visitarmi e a darmi una risposta Ciao.

Anonimo ha detto...

Molti contratti collettivi prevedono che il lavoratore possa contrattare orari particolari con l'azienda e la legge sui congedi parentali viene incontro alle esigenze dei lavoratori con figli sino a otto anni di età. Questo licenziamento, così come descritto, mi sembra illegittimo: spero veramente che la lavoratrice vinca la causa. Ciao, Fabio

Anonimo ha detto...

Visto che son finalmente riuscito a inserire il commento (oggi c'è stata qualche difficoltà) aggiungo che anche a me le catene, in fondo, non piacciono tanto. Ho voluto solo accontentare Guizzo (che è un caro ragazzo) e strada facendo, ho colto l'occasione per evidenziare alcuni blog simpatici e interessanti come il tuo. Ti saluto cordialmente, a presto, Fabio (Metamorphosis)

Anonimo ha detto...

Cara Erica,mi mandi tu come vuoi che io lo inserisca nel mio blog, così evito di sbagliarmi, Mandamelo via posta come allegato o come vuoi. Ciao un abbraccio Giulia

Anonimo ha detto...

Ciao Erica, anche io volevo postare qualcosa su questa notizia che avevo postato a suo tempo. Poi sono dovuto andare alla posta ma il postino non era al suo posto, era un post-comunista... eddaii sto scherzando, mi rimproverano tutti dei miei post tragici. Erica, sei forte, continua così anche nel 2008!!!

Anonimo ha detto...

per la conclusione della vicenda della raffaella lavoratrice licenziata dalla Faip perchè allungava di mezz'ora la pausa pranzo per non lasciare la figlia in strada all'uscita dalla scuola,invitiamo tutte e tutti a visitare il sito della Confederazione Unitaria di base che ha seguito la vicenda.
WWW.Cub.it