sabato 31 marzo 2007

Annozero

Ieri sono tornata dal lavoro con mal di gola e brividi vari. Era in arrivo anche la febbre e così me ne sono andata a letto al caldo, con una tisana bollente e lo sciroppo con propoli e timo. Questa è la stagione degli sbalzi di tempertura e dell'influenza, evidentemente ! Stamattina andava meglio, avevo solo male un po' ovunque ma riuscivo a respirare e a deglutire e mi sono letta i quotidiani di questi ultimi 3 giorni. Nella cronaca di Torino grande risonanza è stata data all'inchiesta della trasmissione Annozero di Santoro, il cui cronista ha filmato con una telecamera piccolissima e segreta, in una moschea del capoluogo piemontese, documenti e discorsi di un iman, che invitava i mussulmani presenti alla guerra santa contro gli infedeli.
Il caso è complesso come complesse sono le polemiche e le opinioni di parte, di varie idee e parti, naturalmente, anche all'interno dello stesso mondo mussulmano che vive qui in Italia. Ma quello che mi ha fatto riflettere a questo punto non è l'episodio in se stesso quanto il fatto che mai come in questi ultimi tempi la religione o, ad essere più precisi, gli integralismi religiosi stiano prendendo il sopravvento, imponendo un modo di essere di pensare e di agire, che cercano con grande affanno di dominare la vita laica e civile delle persone. Cattolici o mussulmani si sentono dare dai loro capi religiosi ordini perentori riguardo al loro modo di vivere e mi chiedo che differenza ci sia tra un papa o un vescovo che minaccia di scomunica coloro che sono a favore dei Dico o ritengono che anche gli omosessuali siano uguali a uomini e donne etero e che abbiano quindi il diritto di convivere da un integralista mussulmano che predica la jiad o che non considera le donne uguali agli uomini e quindi non impedisce di maltrattarle. La famiglia è sacra ed unica x la Chiesa di Roma, ma lo è anche nel mondo mussulmano. Noi donne europee ci siamo evolute ed emancipate, ma quante donne cristiane o cattoliche all'interno della propria famiglia subiscono violenze e soprusi, fisici o psichici, ogni giorno e stanno zitte ? esattamente come le donne mussulmane vittime di mariti, padri, fratelli e di tradizioni e culture antiche e superate ... !
Le famiglie mussulmane sono tanto spesso numerose, come numerose erano le famiglie italiane fino agli anni 50- 60, ma chi predica sempre che anche noi cattolici dobbiamo tornare alla "benedizione" di un focolare grande e ricco di numerosi figli ? Quante volte abbiamo sentito ultimamente il Santo Padre della Chiesa di Roma invocare il ritorno al sacro voto della famiglia e dell'amore benedetto da numerosa prole ? parecchie volte, sicuramente ! e le su invettive contro la procreazione assistita, contro il condom, contro una giusta e sacrosanta difesa e protezione dei partners in caso di aids, contro le staminali, contro i patti non matrimoniali ecc non ricordano forse le invettive integraliste di un particolare mondo mussulmano ?
Alcuni personaggi famosi hanno firmato x invitare i laici ed i cattolici moderati a donare l'8 x mille alla chiesa valdese, in quanto meritevole di ricevere i soldi dallo stato x vere opere di bene. Gli abiti firmati, in particolare l'ermellino intorno al collo delle mantelline di papa Ratzinger, sono stati notati da molti, e non sono la sola a pensare che le stole ricamate d'oro, i paramenti sacri di determinate cerimonie, troppo lussuose, sono un vero controsenso rispetto alle parole di Gesù e ai suoi precetti. Domani sarà la domenica delle palme, con la benedizione dell'ulivo. Io non vi parteciperò, a quel sacro rito, ma mi auguro che questo nostro povero mondo così confuso ritrovi una giusta via di pace di amore e di uguaglianza e che gli uomini di Dio, di qualunque religione professata essi siano, riflettano con umiltà ed intelligenza e si pongano agli altri uomini come fratelli e come amici, x proseguire insieme in un percorso di giustizia e di etica che aiuti tutti quanti a crescere spiritualmente, nel rispetto del prossimo e di se stessi .
Un mio pensiero un po' particolare è andato anche a quell' afgano di Emergency, che ha aiutato il giornalista di Repubblica a tornare a casa, libero, ma che ancora si trova in mano ai servizi segreti di Karzai e di cui ben pochi si ricordano...e a quei giovani militari inglesi prigionieri in Iran. Una brutta storia ed un ricatto alla terra di Albione e di Blair, ritenuto dal presidente iraniano il tirapiedi di Bush, che potrebbe portare a conseguenze ben più gravi e serie di un semplice incidente diplomatico ...
La cara vecchia Europa che da tanti anni è lontana dalle guerre locali e che sta cercando con tanta fatica di unirsi è circondata da un mondo aggressivo e violento, un mondo che a poco a poco ci minaccia direttamente a casa nostra.
Che cosa possiamo fare x impedire al resto del mondo di intaccare la nostra pace ? Dobbiamo far sì che si integrino con noi o dobbiamo distinguere e allontanare chi ci minaccia, anche sulla porta di casa?
Dubbi e riflessioni si intrecciano e rendono i nostri pensieri meno sereni e tranquilli !
un saluto e l'augurio di una domenica felice ed allegra ! erica

giovedì 29 marzo 2007

Perché?

Torno a scrivere dopo alcuni giorni di lontananza dal portatile
Stamattina l'ora legale, a cui faccio una grande fatica ad abituarmi, ed ogni anno che passa è sempre peggio, mi ha fatta svegliare prima del solito, con l' incubo che la sveglia non fosse suonata...Erano invece le 6 e poco più, le 5 di prima, e non sono più riuscita a riaddormentarmi
Ho preso il libro che sto leggendo in questi giorni, xchè non posso mai stare lontana dai libri, i libri sono un passatempo, i migliori amici, un altro mondo dove entrare e scoprire persone, storie, avventure, eventi storici, racconti fantastici, gialli entusiasmanti, o episodi e periodi ben precisi del nostro passato, e mi sono rituffata nelle avventure di Jack Aubrey e Stephen Maturin, nati dalla penna dello scrittore Patrick O'Brian , che ha portato i due in giro x i mari e gli oceani del mondo nel XVIII secolo x ben 20 libri !
Una serie affascinante di cui sto appunto leggendo il 14 episodio, Clandestina a bordo, ambientato nel Pacifico, dalla tremenda colonia penale inglese di Botany Bay in Australia alla Polinesia.
Mi sono sempre piaciuti i racconti di mare, in particolare le storie dei pirati. Da piccola il mio scrittore preferito era Salgari con le sue Tigri e i suoi racconti di mondi lontani ...
Poi mi sono alzata, mi sono preparata in fretta e sono uscita
Arrivata in piazza a Omegna mi sono fermata dal giornalaio e lì mi è stato detto che un'altra persona, che conoscevo xchè aveva un negozietto di articoli vari in centro, era scomparsa e che la stavano cercando nel lago, quel bellissimo Lago d'Orta, romantico e delizioso, ma così profondo e pericoloso, che non restituisce mai le sue vittime, purtroppo...
Nel giro di pochi mesi almeno 4 persone si sono suicidate e uno giovane, di 25 anni, era stato mio alunno
Uno choc leggere le carte appese ai muri della città o l'articolo sulle pagine locali del giornale xchè ti chiedi sempre xchè ...
perchè una persona decide di arrivare ad un gesto simile, xchè nessuno si è accorto o non è riuscito a capire e non ha fatto nulla x fargli cambiare idea, xchè nella nostra società del benessere, dell'avere, tutto e subito, tante persone sono infelici, così infelici da compiere un gesto assoluto di non ritorno, di non essere
Stamattina in classe con gli alunni e le alunne, oggi pomeriggio al collegio docenti con le colleghe ed i colleghi ho comunicato, ho scambiato pensieri, riflessioni, ho risposto o ho iniziato una conversazione, ma con nessuno ho condiviso questi miei pensieri...
Perché ? forse perchè nessuno o ben pochi vogliono parlare di cose tristi, di episodi così poco piacevoli
Tutti vogliono essere felici, ad ogni costo, e la malinconia, la tristezza, il dolore x chi se ne è andato nel silenzio, solo, sono e restano una riflessione personale e nulla d'altro, da tenere chiusi in sé...
E' così squallido in questo periodo leggere un giornale o sentire un TG xchè si parla di scandali, di ricatti a personaggi pubblici, anche politici, di brutte storie di panfili, droghe, prostituzione di giovani ragazze desiderose di diventare qualcuno, di essere famose e viste, ad ogni costo, di foto vendute e nascoste, di soldi portati in Svizzera, di persone senza scrupoli, animatori delle feste bene dei vip e di un mondo così lontano dal mio, così inutile, secondo i miei canoni di vita, xchè io amo la privacy, l'anonimato, odio essere ripresa in fotografia, anche se passerei la vita con una digitale in mano, e trovo noioso e banale il mondo delle veline, delle velone, delle velette, delle starlette e di tutte quelle donne e ragazze che vivono sotto le luci dei riflettori di cinema Tv campi campetti di calcio e salotti pettegoli !
Domani è un altro giorno ma vorrei risvegliarmi in un altro mondo, un mondo pulito, azzurro, limpido...
un mondo dove tutti fossero felici contenti pieni di gioia e di serenità, senza pensieri, senza problemi, senza povertà, senza il desiderio di essere soli, lontani da tutto , da tutti , dal caos e dalla follia di un mondo inquinato e sempre più stressato e povero di sentimenti ...
Un saluto a tutti e a tutte con tutto il mio affetto erica

giovedì 22 marzo 2007

Genitori e genitori

Stasera ho sentito l'ennesima notizia di un'insegnante picchiata da una madre e dalla figlia sua alunna dopo una discussione x un brutto voto durante l'ora di ricevimento
Stamattina anch'io avevo l'ora di ricevimento dei genitori e una mamma di un mio alunno è venuta apposta a parlarmi x dirmi di avvisare anche gli altri miei colleghi che suo figlio aveva voluto venire ugualmente a scuola anche se ieri era morto il suo nonno e nel pomeriggio ci sarebbero stati i funerali
Un pensiero estremamente sensibile di questa signora che ha aggiunto che il mio alunno, che al mercoledì pomeriggio frequenta con me anche il mio laboratorio di stoffe e pupazzi, ieri sera ha preparato un cuore con la stoffa, come gli avevo insegnato a fare io e l'ha voluto mettere nella bara del suo adorato nonno xchè si ricordi x sempre di lui !!!!
Commovente e questa è la dimostrazione pratica che ci sono ancora ragazzi in gamba e famiglie ancora più in gamba che sanno come si allevano i propri figli, con affetto e con amore e con il desiderio di partecipare con noi insegnanti in modo serio e responsabile
Purtroppo non tutti i miei alunni o alunne hanno o hanno avuto la fortuna di avere alle spalle solide famiglie
Spesso non hanno mai avuto nulla e nessun esempio valido e concreto, purtroppo, e passano il loro tempo abbandonati in giro x strada
Proprio l'altro ieri , durante un consiglio di classe, una collega mi ha detto che recentemente sulla cronaca locale del quotidiano che anch'io leggo, ma che evidentemente quel giorno avevo solo sfogliato velocemente senza prestare attenzione ai piccoli trafiletti, vi era la notizia del fermo di una nostra ex alunna di alcuni anni fa che è stata sorpresa a rubare con un'altra ragazza in un supermercato della zona
E' sempre triste scoprire che anche nel mondo normale questi o queste adolescenti difficili che in classe creavano tanti problemi hanno continuato ad emarginarsi sempre più e ad arrivare a toccare il fondo ...
La mia ex alunna era probelmatica e difficile, molto difficile, era la bulla di una terza media che faceva la capobranco di alcune ragazze e ragazzi sbandati di tutta la scuola, ma io ero riuscita ad avere un buon rapporto con lei e quando la trovavo in giro x strada si fermava sempre a parlare con me ...
Un vero peccato che si faccia così tanto poco x aiutare i giovani in difficoltà. La società non si preoccupa di loro e loro vanno sempre a finire male, purtroppo!

mercoledì 21 marzo 2007

I pensieri di C.M. Martini

L' intervista al cardinale Carlo Maria Martini dopo la messa per i pellegrini milanesi a Gerusalemme in cui ha dichiarato che "Bisogna parlare di cose che la gente capisce e ascoltare le sue sofferenze" ha creato polemiche e critiche nei giorni scorsi.
Uomo di Chiesa, x anni arcivescovo della diocesi di Milano, 80 anni appena compiuti, vive attualmente a Gerusalemme.
Trovo le sue parole, dette a braccio durante la messa celebrata nella basilica della Natività di Betlemme, davanti a 1300 pellegrini arrivati al seguito del suo successore, l'arcivescovo Dionigi Tettamanzi, estremamente importanti.
"Credo che la chiesa italiana debba dire cose che la gente capisce, non tanto come un comando ricevuto dall'alto, al quale bisogna obbedire perché si è comandati. Ma cose che si capiscono perché hanno una ragione, un senso. Prego molto per questo".
In un periodo in cui non si fa altro che leggere o sentire il Papa o i rappresentanti della Cei dire che gli Italiani, i politici ed i laici, devono fare questo o quello o quell'altro perchè così vuole la chiesa e così vuole il Signore, lui ha sollecitato la chiesa italiana a credere nel dialogo "fra chi è religioso e chi è non religioso, fra credenti e non credenti" aggiungendo di pregare "perché si raggiunga quel livello di verità delle parole per cui tutti si sentano coinvolti".
"Credo che la chiesa debba farsi comprendere, innanzitutto ascoltando la gente, le sue sofferenze, le sue necessità, i problemi, lasciando che le parole rimbalzino nel cuore, lasciando che queste sofferenze della gente risuonino nelle nostre parole. In questo modo le nostre parole non sembreranno cadute dall'alto, o da una teoria, ma saranno prese per quel quello che la gente vive. E porteranno la luce del Vangelo, che non porta parole strane, incomprensibili, ma parla in modo che tutti possono intendere. Anche chi non pratica la religione, o chi ha un'altra religione".
Mai parole furono più chiare come alttrettanto chiari sono i suoi pensieri successivi: " Mi sono posto l'impegno di osservare rigorosamente il precetto del vangelo di Matteo, quello che dice non giudicare e non sarai giudicato. Quindi io non giudico, perché con quella misura sarei giudicato. ".
In un mondo sempre meno religioso, dove ogni giorno siamo travolti da uno scandalo o scandaletto che coinvolge gli idoli dei giovani, giocatori di calcio, veline, o addirittura uomini politici, regolarmente sposati e sposate, ma non per questo fedeli al santo vincolo del matrimonio e della famiglia, il suo pensiero è molto semplice e ben preciso : "Promuovere la famiglia significa sottolineare che si tratta di un'istituzione che ha una forza intrinseca, che non è data dall'esterno, o da chissà dove. La famiglia ha una sua forza e bisogna che questa forza sia messa in rilievo, che quindi appaia la bellezza, la nobiltà, l'utilità, la ricchezza, la pienezza di soddisfazioni di una vera vita di famiglia. Bisognerà che la gente la desideri, la gusti, la ami e faccia sacrifici per essa".
Fare sacrifici è una parola che non è assolutamente più di moda. Chi fa sacrifici al giono d'oggi ? nessuno, direi: tutti vogliono tutto, subito, senza preoccuparsi minimamente degli altri, con tanto buon sano egoismo ed egocentrismo. Chi sono le donne o gli uomini che si sacrificano x la famiglia, x i figli, x il bene della comunità? Nessuno o ben pochi e la famiglia è sempre meno famiglia, con separazioni, divorzi o coppie di fatto che non si sposano, con problemi sempre più grandi e con un senso di infelicità enorme.
Anche a questo proposito le parole del Cardinal Martini sono esplicite e altrettanto precise" Il Signore vuole che noi guardiamo alla vita con gratitudine, riconoscenza, fiducia, vedendo le vie che si aprono davanti a noi. Quando andavo nelle parrocchie a Milano, trovavo sempre chi si lamentava delle mancanze, del fatto che non ci sono giovani. E io dicevo di ringraziare Dio per i beni che ci ha concesso, non per quelli che mancano. Dicevo che la fede, in una situazione così secolarizzata, è già un miracolo. Bisogna partire dalle cose belle che abbiamo e ampliarle. L'elenco delle cose che mancano è senza fine. E i piani pastorali che partono dall'elenco delle lacune sono destinati a dare frustrazioni e non speranze".
Queste sue riflessioni ultime non sono comunque le più importanti.
Nel corso dello scorso 2006, in alcune interviste a giornali come l'Espresso aveva più volte dichiarato in modo esplicito un pensiero personale che seguiva una linea molto diversa da quella sempre più oltranzista e intransigente del Vaticano di Ratzinger Ruini e della Cei.
In lui vi è un forte segnale di novità e di apertura verso problemi etici molto gravi. Soprattutto la sua apertura all’uso dei «condom» fra coniugi, se uno dei due è malato di Aids;mentre il Papa «teologo» non ha mai fatto riferimento una sola volta all’uso del preservativo, tantomeno in relazione alla falcidie di migliaia di vittime in Africa,
x Martini, pur restando dell'idea che per la Chiesa il rapporto sessuale è lecito solo fra coniugi, il profilattico in talune circostanze non può essere che «un male minore».
«Lo sposo affetto dall'Aids è obbligato a proteggere l'altro partner e questi pure deve potersi proteggere». Per lui è sempre e comunque fondamentale il «compito formativo della Chiesa».
«Non si tratta di oscillare tra rigorismo e lassismo, ma di dare le motivazioni spirituali che inducono ad amare il prossimo come se stessi, anzi come Dio ci ha amato, e anche ad amare e rispettare il nostro corpo».
E anche a riguardo della difesa di noi uomini ha aggiunto parole ancora più importanti riguardo al progresso della scienza.
Ha detto che non vede la possibilità di «pensare ad una utilizzazione di cellule staminali embrionali per la ricerca», perché «ciò sarebbe contro tutti i principi esposti finora», ma si è detto «prudente» in quei casi «laddove si tratta di decidere della sorte di embrioni altrimenti destinati a perire e la cui inserzione nel seno di una donna anche single sembrerebbe preferibile alla pura e semplice distruzione».
«Mi pare che siamo in quelle zone grigie» in cui «la probabilità maggiore sta ancora dalla parte del rifiuto della fecondazione eterologa, ma in cui non è forse opportuno ostentare una certezza che attende ancora conferme ed esperimenti».
E anche sull’eutanasia è stato molto chiaro: «Neppure io vorrei condannare le persone che compiono un simile gesto su richiesta di una persona ridotta agli estremi e per puro sentimento di altruismo, come pure quelli che in condizioni fisiche e psichiche disastrose lo chiedono per sè. D'altra parte ritengo che è importante distinguere bene gli atti che arrecano vita da quelli che arrecano morte. E questi ultimi non possono mai essere approvati. Noi non apparteniamo a noi stessi».
La sua è una apertura veramente importante, è una mente illuminata, colta e positiva, peccato però che non rappresenti purtroppo la posizione ufficiale della Chiesa, anche se è stato sicuramente ascoltato dai tanti cattolici che giorno dopo giorno cercano una via o una soluzione fra le esigenze della Vita Divina e quelle della vita quotidiana, con tanti, tantissimi dubbi e compromessi, seguendo la propria coscienza a seconda dei casi delle situazioni e dei momenti.
Per tutti, donne, uomini, credenti, laici,le sue parole sono come un faro, sono sempre un momento di riconciliazione tra un uomo di chiesa pacato riflessivo e disponibile al dialogo con il mondo moderno, quel mondo così lontano da dogmi antichi e da precetti esasperati e rigidi, da quell' apocalisse etica sempre evocata se non si ubbidisce agli ordini, alle ammonizioni, alle sgridate di teologici inflessibili.
Egli è infatti convinto che «serve una formazione della mente e del cuore a rispettare, amare e servire la dignità della persona in ogni sua manifestazione».
Come laica non più praticante sono sempre più convinta che chi crede non deve mai essere bigotto intollerante ed intransigente ma deve sapersi aprire all'amore ed al dialogo. Io penso sempre ai giovani ed ai giovanissimi che hanno valori limitati e i cui costumi sessuali sono liberi , anche troppo, e tanto spesso a rischio. E' già difficile avere un dialogo con loro se si è aperti, disponibili e comprensivi, figuriamoci se ascolteranno mai vecchi uomini di chiesa perennemente con un dito alzato a criticare e a blaterare idee retrograde e inconcepibili x loro, magari in latino!!!!!

martedì 20 marzo 2007

POSTA di oggi!

Oggi è stata una giornata gelida e ventosa, passata a scuola xchè c'erano i consigli di classe. Sono andata all'una al bar a mangiare con una collega ed abbiamo passato un' ora di pausa piacevole ma sono comunque rientrata a casa stasera alle 6 passate, stanca ed intirizzita dal freddo. Dopo una cena extra, xchè c'erano le trote in carpione, che mi ha portato fresche domenica un conoscente con la passione della pesca nei torrenti e nei fiumi della Val d'Ossola, sono andata a leggere la posta personale on line.
Ho trovato una seconda email di un giornalista e studioso di storia contemporanea che ieri mi aveva cercata xchè interessato ai miei post sugli IMI. E' stata una sorpresa quella mail ma lo è stata ancora di più questa di stasera quando ho cliccato sul link lasciatomi in fondo alla pagina
La persona che mi ha cercata è decisamente conosciuta ed importante ed ha scritto un libro "Generazione Ribelle" (Einaudi Editore), la storia della Resistenza, della deportazione e degli IMI attraverso le lettere e i diari dei protagonisti. Andrò sicuramente a comprare il libro di Mario Avagliano e spero di essergli stata di aiuto. anche se un aiuto molto minimo!
E poi c'era un'altra email, che arrivava dalla Francia ed era veramente interessante xchè era stata mandata a pochissime persone, tutte francesi, eccetto me
Bonjour,Le GTR/PAM (Groupe de Travail & de Réflexion sur les Poupées) organise le 8 juillet 2007 un salon des Poupées, Miniatures et Ours à GREOUX-LES-BAINS (Alpes-de-Haute-Provence).
Cette manifestation est organisée en collaboration avec le Musée des Miniatures, Poupées et Jouets du Monde « Le Petit Monde d’Emilie » de GREOUX-LES-BAINS.
Si vous êtes intéressés pour participer à cette manifestation, vous pouvez demander un dossier d’inscription en contactant Claudie S...
En espérant avoir le plaisir de se rencontrer le 8 juillet Recevez mes cordiales salutations Renée G... Membre de l’Association
Non ho più nessuna bambola, devo fare dei pupazzi ma non trovo più un minuto di tempo, mi restano solo gli orsi comprati che ho vestito, ma questo invito è decisamente la dimostrazione pratica che mi conoscono all'estero e che i miei lavori sono considerati ad un certo livello ormai , visto che sono stata scelta con un numero veramente ridotto di altri autori di bambole ed orsi. I Francesi hanno numerose mostre e saloni e sono tutti di grande valore e molto ben frequentati da specialisti ed artisti dell'ago e delle stoffe
Non so se riuscirò a preparare qualcosa e ad andarci a luglio, ma le ho ringraziate molto sentitamente x avermi scritto e x avermi scelta soprattutto ....la mia passione x le bambole ed il mio sito ultimamente sono molto più conosciuti all'estero che non in Italia, ma penso che sia sempre un po' così comunque. A casa propria nessuno sa chi sei e quanto sei bravo, altrove lo sanno tutti e tutti ti conoscono !!!!

lunedì 19 marzo 2007

Grande, Gino!

Oggi i taleban afgani hanno liberato Mastrogiacomo. Dopo il rientro dei due tecnici dell' Eni dal Niger, che erano stati a lungo prigionieri dei ribelli africani, ci sarà a giorni anche il rientro di questo giornalista di Repubblica, il cui rilascio ha però visto in precedenza l'uccisione del suo autista e la promessa di liberazione del suo giovane interprete, di cui x ora non si sa nulla.
Mastrogiacomo deve la sua salvezza principalmente a Gino Strada e ad Emergency, l'organizzazione umanitaria da lui creata, che lavora da molti anni nei paesi più poveri e più colpiti dalle guerre. Questo medico volontario che grazie all'aiuto di chi gli dona soldi ed aiuti ha potuto creare ospedali ed assistenza medica là dove nulla e nessuno è mai andato a portare soccorso è un grande uomo di pace, convinto che non è con i cannoni e con le bombe che si porta la democrazia ed il benessere nei paesi più poveri del mondo.
In una giornata, la giornata dei papà, di gioia x la salvezza di un uomo, bisogna festeggiare quindi Gino x la stima che le popolazioni afgane, e non solo, hanno di lui e dei suoi volontari e x la serietà con cui lavora e con cui si impegna nel portare avanti tra mille difficoltà un mestiere gravoso e difficile, molto difficile.
Dopo poche ore dalla notizia dell'arrivo di Mastrogiacomo nell'ospedale di Emergency, sono iniziati i soliti balletti mediatici e politici, naturalmente e in qualche telegiornale il nome di Gino o di Emergency è stato messo x ultimo, xchè ormai tutti avevano detto fatto ecc ecc ed era merito loro se...
Un classico tipicamente italiano, come le critiche che arriveranno sicuramente a breve, questione di ore.
Anch'io però in questi giorni come altre volte in precedenza mi sono chiesta se sia giusto andare su un fronte di guerra estremamente a rischio e mettere a repentaglio la propria vita, oltre a far ricattare la propria nazione, in nome di un principio di informazione veritiero e giusto e sacrosanto.
Ed è così sbagliato pensare, come ha fatto Fassino, che si debba fare una conferena di pace con la presenza dei talebani ? Sono effettivamente tutti dei terroristi o ci sono forse anche degli uomini che lottanto soltanto x difendere il loro paese da forze straniere che vogliono imporre usi e tradizioni occidentali, così lontane dalle loro ?
Abbiamo visto immagini di devastazione e di estrema povertà, lì come in Irak, e le truppe armate fino ai denti di soldati usa o europei cosa stanno effettivamente facendo ? non si può trovare una diversa soluzione x riportare ordine e pace in quesi paesi sconvolti da lunghi anni di oppressione e di miseria catastrofici ????
Spero che tanti altri uomini di buona volontà e di carità umana e sociale verso i deboli, come Gino Strada ed i suoi volontari, diano un aiuto valido e concreto agli ultimi del mondo
e che dai cannoni escano solo mazzi profumati di fiori, senza inutili spargimenti di sangue e carneficine assurde e terribili !

giovedì 15 marzo 2007

Deliziose bestioline!

Oggi pomeriggio sono salita nella parte alta del giardino, dove c'era meno sole, fin troppo caldo x la stagione, e ho iniziato a ripulire le piante di more , di fruttini giapponesi spinosi e di mirtilli americani
C'era un bel silenzio e si stava proprio bene. Un momento di pace e di un tranquillo e sereno incontro con madre natura.
Poi...
poi sono arrivati i cani dei vicini, che come al solito si sono messi ad abbaiare sul muro di cinta, mio, contro la rete,
Prima c'era un rotweiler e quella piccola aggressiva cagnotta bianca e nera, un pitbul probabilmente
Ora c'è la cagnotta, che abbaia isterica, correndo avanti e indietro, in continuazione e saltando qua e là, con violenza, e un cagnone tipo vitello, un po' meno aggressivo, ma x nulla invitante, data la mole. Io ho preso le debite distanze e mi sono allontanata subito, ed un bel po', dalla rete. Non si sa mai... non vorrei finire sbranata da quelle deliziose bestioline dirompenti, oltre che molto rompenti e x nulla piacevoli, a dir la verità !

mercoledì 14 marzo 2007

Ricordare la Cecenia

Oggi abbiamo potuto leggere e vedere le immagini di Putin, il Presidente russo in visita in Italia, dove ha prima incontrato il papa e poi i nostri politici. A quanto pare si è anche parlato di salvaguardia di diritti civili, in particolare del diritto del popolo ceceno ad essere libero ed indipendente.
Sabato scorso sono andata in gita a Cremona e durante la visita sono salita nella sala dei violini del Municipio. Una sala molto bella dove ho sentito suonare un violino Stradivari molto antico. Ho però potuto anche vedere delle bellissime immagini esposte in mostra e provenienti dal Caucaso e dalla Cecenia.
Erano state scattate da un fotografo italiano. Se entrate nel sito http://www.liviosenigalliesi.com/ troverete alcune di quelle foto.
Ma chi è Senigalliesi e perchè il Caucaso ?
Ecco cosa ho trovato entrando nel suo bellissimo sito pluripremiato.
Livio Senigalliesi, 50 anni, milanese, inizia la carriera di fotogiornalista nei primi anni ’80 dedicandosi ai grandi temi della realtà italiana, le lotte operaie e studentesche, l’immigrazione, l’emarginazione, i problemi del sud, la lotta alla mafia.
Dopo anni di militanza nel collettivo del quotidiano il Manifesto, alla fine degli anni ’80 amplia il raggio delle collaborazioni e rivolge sempre di più la sua attenzione all’attualità internazionale pubblicando ampi reportage sulle maggiori testate nazionali ed estere.
La passione per la fotografia intesa come testimonianza e l'attenzione ai fatti storici di questi ultimi decenni l'hanno portato su fronti caldi come il Medio-Oriente ed il Kurdistan durante la guerra del Golfo, nella Berlino della divisione e della riunificazione, a Mosca durante i giorni del golpe che sancirono la fine dell'Unione Sovietica. Ha seguito tutte la fasi del conflitto nell'ex-Yugoslavia e dalla fine delle ostilità ha iniziato un ampio lavoro di documentazione sui problemi del dopoguerra.

Ha lavorato in Palestina, Cipro, Afghanistan, Iraq, Kashmir, Mozambico, Sudan, Congo, Ruanda, Nord-Uganda e Caucaso producendo servizi di approfondimento sulle fasi della guerra e sulle difficili missioni di pace organizzate dalle Nazioni Unite.

Da alcuni anni porta avanti un progetto dedicato alle vittime civili dei conflitti e collabora con il Photo-desk dell'UNHCR, con l'Ufficio della Cooperazione Italiana e con numerose Ong italiane e straniere.

Tra l'autunno del 2005 e la primavera del 2006 ha svolto diversi viaggi nell'area caucasica.

Perché il Caucaso di Livio Senigalliesi
Da più di venti anni porto avanti un progetto dedicato ai conflitti e alle drammatiche conseguenze sulla popolazione civile. Ci sono guerre come quella dei Balcani e del Vicino-Oriente costantemente 'viste' e seguite attraverso gli schermi televisivi ed i giornali di tutto il mondo. Altri conflitti - come quelli del Caucaso - sono invece dimenticati. Si svolgono a porte chiuse, lontani dagli occhi indiscreti dei giornalisti. Le popolazioni civili subiscono indicibili sofferenze ma per loro non ci sono missioni umanitarie e progetti di ricostruzione. Tutto avviene nel più totale e colpevole silenzio di quanti sono preposti ad informare e ad operare per la fine di quei conflitti. La tragedia della Scuola 1 di Beslan - 374 bambini uccisi il primo giorno di scuola nello scontro a fuoco tra guerriglieri ceceni e forze speciali russe - ha acceso in me la voglia di conoscere più da vicino quelle repubbliche nate dalla dissoluzione dell'impero sovietico. Così vicine e così lontane. Nel settembre del 2004, partendo dalle macerie della Scuola 1 di Beslan, ho iniziato un lungo viaggio che mi ha portato dalle cime innevate del Caucaso alle torbide acque del Mar Caspio attraverso popoli, culture e paesaggi a noi sconosciuti. Da questo importante lavoro di documentazione ho tratto 50 immagini che danno vita ad una mostra e sono raccolte in un catalogo accompagnate da testi che consentono una approfondimento ed una risposta alla nostra volontà di sapere ciò che accade alle porte dell'Europa. Non dobbiamo sottovalutare infatti che il continuo e proficuo allargamento dei confini della Comunità Europea porterà molto presto la regione caucasica alle 'porte di casa'. Una maggiore conoscenza di quei popoli e della situazione geo-strategica di quell'area è quindi più che mai doverosa. Non possiamo dimenticare inoltre quanto sia già da oggi essenziale per la nostra economia l'apporto di risorse energetiche - gas e petrolio - che giungono nei nostri paesi grazie all'oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyan.
Da anni ormai ho perso ogni illusione sulla giustizia degli uomini xchè gli interessi economici sono sempre più importanti e più forti, e quindi prevalgono, come prevale la guerra x mantenere questi interessi, ma io spero che almeno qualcun altro come me ritenga molto più validi i diritti delle popolazioni locali rispetto a tutto il resto e come me ricordi a Putin che la Cecenia deve tornare libera, che il potente "zar delle russie" deve smettere di imporre con la forza e con la violenza il suo giogo alla nazione caucasica, povera e priva di tutto, anche e soprattutto del sovrano diritto di essere LIBERA !!!!

martedì 13 marzo 2007

Gaia


Oggi pomeriggio sono andata in giardino a potare le viti e Teddy mi ha accompagnata passo passo, tranquilla e affettuosa. Non era sola però: sul muro del mio vicino era seduta anche Gaia, la bella cagnolina segugio chiara che arriva dal canile municipale, curiosa e simpatica, che ormai non abbaia più quando vede le mie gatte in giardino, ma partecipa della loro vita di qua dalla rete di cinta del suo padrone !
La primavera è arrivata in anticipo quest'anno: fa caldo, piove pochissimo e il mandorlo è già tutto in fiore, tanti piccoli fiori rosa che ravvivano il verde intorno.

domenica 11 marzo 2007

Chirac e l'inquinamento

Una quarantina di paesi, tra cui Francia, Germania e Gran Bretagna, hanno lanciato ai primi di febbraio un appello in favore di " una vasta mobilitazione internazionale contro la crisi ecologica e x una crescita rispettosa dell'ambiente".
" Noi ci impegnamo a mettere al centro delle nostre decisioni e delle nostre scelte, ciascuno nel proprio campo, la preoccupazione x l'ambiente" afferma questo appello, che è stato letto da Jacques Chirac, il presidente della Repubblica francese ormai alla fine del suo mandato settennale, al termine della Conferenza di Parigi per uno statuto ecologico mondiale.
Questo "Appello di Parigi" prevede la creazione di una Organizzazione delle Nazioni unite pour l'ambiente e richiede l'adozione di una Dichiarazione universale dei diritti e dei doveri ambientali.
"Noi chiediamo di trasformare il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente in una vera Organizzazione internazionale a componente universale, ad immagine dell'Organizzazione mondiale della Sanità".
Un "gruppo pioniere" di "più di quaranta paesi" è stato costituito per promuovere questo progetto, che è contestato principalmente dagli Stati-Uniti et dai grandi paesi emergenti.
"Noi tutti qui presenti, Cittadini della Terra, appogiamo gli sforzi delle Nazioni che si mobilitano, in uno spirito di sovranità condivisa, per rinforzare la governabilità internazionale dell'ambiente", ha detto il presidente francese.
Questo appello è arrivato subito dopo la pubblicazione del rapporto degli esperti del Gruppo intergovernamentale di esperti sull'evoluzione del clima (GIEC),che hanno lanciato un avvertimento senza precedenti sull'ampiezza del cambio di clima, insistendo sulla responsabilità umana nel riscaldamento del pianeta.
L'ONU dispone attualmente del Programma delle Nazioni unite per l'ambiente (PNUE), creato nel 1972 e la cui sede si trova a Nairobi.
Questa nuova organizzazione dovrà "valutare i danni ecologici", "promuovere le tecnologie e i comportamenti più rispettosi degli ecosistemi" e sostenere "la messa in opera delle decisioni ambientali".
Il Marocco accoglierà "la prima riunione del gruppo pioniere.
I circa 200 partecipanti alla conferenza - ministri, capi d'impresa, rapresentanti di associazioni, scienziati - hannno affermato che "finalmente, è arrivato il tempo della lucidità" e che bisogna "riconoscere che siamo giunti alla soglia dell'irreversibile, dell'irreparabile".
Auguriamoci dunque che i Grandi del mondo facciano finalmente qualcosa x salvare il nostro pianeta dalla distruzione dell'Uomo !
da LEMONDE.FR avec AFP et Reuters trad. di erica

le donne di Boldini

Nell'ultimo post ho inserito un'immagine che avevo scannerizzato due anni fa. E' uno dei bellissimi quadri di Boldini, l'Italiano della Bella Epoque, Sono veramente belle le immagini dei suoi ritratti, dei veri capolavori così come i suoi autoritratti.Questo artista, ferrarese di nascita, ma parigino di adozione, visse fino a novant'anni e lavorò moltissimo. Morì a Parigi nel 1931, dopo aver passato la vita a viaggiare tra l'Italia, Londra e New York. Pittore di formazione d' ambito macchiaiolo, frequentatore degli Impressionisti parigini, con cui dipinse en plein air, e dell'ambiente musicale dell'epoca, dove incontrò e ritrasse attrici, ballerine, cantanti e maestri, dalla celebre Sarah Bernhardt a Eleonora Duse, da Colette. l'autrice di romanzi famosi, amante dei gatti e di una vita trasgressiva !, a Verdi a Proust e al suo amico, il Conte di Montesquiou. Fu quest'ultimo che definì i ritratti delle donne di Boldini le femmes-fleurs - le donne fiore- interpreti in effetti di una nuova femminilità, meno docile, più aggressiva, donne moderne del nuovo secolo, il Novecento !
A chi è ormai un affezionato lettore, auguro di continuare a trovare piacevole ed interessante il mio giornale di bordo online. A chi ha cliccato solo ora, ricordo che Pensieri in Libertà è iniziato alcuni mesi fa e che gli argomenti da me trattati sono stati numerosi!
Basta cliccare qui accanto negli Archivi x trovare mese x mese tante cose interessanti e piacevoli.
Ricordo invece che ogni post ha delle etichette, che riportano ad argomenti specifici e a tanti altri post che trattano di uno dei singoli argomenti indicati.
Un grazie naturalmente alle persone che mi hanno inviato i loro commenti, molto graditi e molto importanti xchè un blog senza commenti sarebbe un blog incompleto, in effetti, e poco vivo !
Io spero inoltre che anche altre persone, in futuro, trovino il tempo e la voglia di inviare tanti altri commenti
x farlo basta cliccare sulla parola commenti: si aprirà una finestra a lato, dove si scriverà il commento nel quadrato apposito e poi, a scelta, si potrà inviare un commento anonimo, uno con un nome specifico oppure quello del proprio account google, se si ha un blog di blogger.com !
un saluto affettuoso erica

venerdì 9 marzo 2007

Donne e Poeti

Guido Gozzano, nel 1907, osservando un gruppo di signore al caffè "Baratti e Milano" in piazza Castello a Torino compose Le Golose :
io sono innamorato di tutte le signore che mangiano le paste nelle confetterie
signore e signorine, le dita senza guanto, che nello scegliere la pasta, quanto ritornano bambine! e quegli aromi acuti, strani, commisti troppo di cedro, di sciroppo, di creme, di velluti
e l'improvviso desiderio maschile di farvici da presso, baciarvi ad una ad una, o belle bocche intatte di giovani signore, baciarvi nel sapore di crema e cioccolatte

La bellezza di un volto amato non sfiorisce agli occhi dell'innamorato vero, anche quando su quel viso si depongono le tracce dell 'autunno della vita. Tommaso Moro

Mai fidarsi di una donna che dice la sua vera età. Una donna capace di dire quello è capace di tutto. Oscar Wilde

Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come nuda carne delle notti d'estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inacessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro.
Nazim Hikmet (1948)
Oscar Wilde non è mai stato un grande appassionato delle donne, si sa, ma lui non sa quanto è bello dire la vera età che si ha xchè, se non la si dimostra fisicamente, poi tutti ti dicono : " però, li porti bene, gli anni. Te ne davo di meno ...!!! ". E se si hanno gli occhi verdi, che sprizzano gioia e serenità, il fascino femminile diventa molto più intenso...
Manca solo un grande amore, il grande amore, che duri eterno nel tempo e rimanga intatto anche quando sfioriranno gli anni e due cangianti occhi verdi ...ma quello è molto più difficile da incontrare. Ahimé!

mercoledì 7 marzo 2007

Donne e mimose

Il caldo delle scorse settimane ha fatto fiorire in anticipo gli alberi di mimose nei giardini del vicinato ed ora si vedono quelle bellissime macchie di giallo elevarsi verso il cielo come piumini leggeri che sfiorano l'azzurro o, come oggi che pioveva, le gocce d'acqua che scendevano giù veloci, in rigagnoli, ad irrorare una terra polverosa e riarsa...
Domani è la festa delle donne, ma in questi ultimi anni le donne x festeggiare se stesse, la loro indipendenza e la loro fortuna di vivere in un paese libero, democratico e civile, dove da molti anni esistono leggi che proteggono le donne, il loro lavoro, la loro vita e al loro dignità, escono ed assistono a quegli spettacoli un po' pietosi e un po' squallidi di striptease maschile, dove uomini a pagamento si spogliano x l'eccitazione esagerata e frenetica di femmine desiderose di avere una serata tanto diversa dalla solita routine...
Ma ne vale la pena? e poi ? e poi, tutte le altre sere dell'anno, che faranno queste povere donne esaltate ? avranno buttato la loro dignità e il loro rispetto personale x un maschietto a pagamento, che ricorderanno con nostalgia ?
Da anni io non festeggio più l'8 marzo, il ricordo di donne coraggiose che morirono x i loro diritti e x quelli di noi che saremmo nate molti anni dopo, xchè questa festa non è più la mia festa !
Io ho avuto la fortuna di nascere in un paese europeo che riconosce la parità dei diritti, io ho studiato e mi sono laureata, ho un lavoro talvolta difficile e faticoso ma sicuro, sono libera di vivere la mia vita, di pensare con la mia testa, di fare scelte politiche, di coltivare i miei interessi personali e la mia intelligenza, di esprimere le mie idee ed i miei pensieri e non vedo xchè dovrei sminuire me stessa andando in uno dei tanti locali dove offrono solo un misero, povero giovane maschio in mutande e nulla più !!!
Preferisco passare una serata tranquilla con un bel libro in mano e pensare che x il resto dell'anno io non avrò rimpianti, non mi sentirò sola, xchè io lavoro bene e volentieri anche con tanti colleghi uomini, con un buon rapporto paritetico di amicizia e di rispetto reciproco, e continuerò ad essere padrona di me stessa e dei miei sentimenti, delle mie scelte, della mia vita, senza compromessi, senza imposizioni, senza infelicità o peggio...
A tutte le donne, l'augurio che tutte possano essere felici, sempre, e non solo x poche ore, domani sera!
Siate forti, coraggiose, sagge e responsabili di voi stesse, della vostra dignità, del vostro amore x voi che siete donne, sempre e comunque, e non lascitevi calpestare mai da nessuno, uomo o donna che sia.
Solo così potrete vivere al meglio, sempre e x sempre, con i vostri affetti, i vostri amori, le vostre vite, che avete scelto e che potete e dovete vivere con il massimo della gioia e della serenità.
Un pensiero anche x tutte le donne ancora schiave di società ristrette, maschiliste, che le trattano e come essere inferiori, ignoranti e prive di anima, rendendo la loro vita un inferno e qualcosa di peggio.
Un pensiero x tutte le donne che sono abbligate a vivere vendendo il loro corpo, schiave di un vizio antico ma nefasto, in balia dei desideri e delle violenze dei maschi.
Un pensiero x tutte le donne che distruggono se stesse inseguendo paradisi artificiali di alcool o droghe, che le rendono schiave ed infelici, deturpando senza speranza e ben prima del passare impietoso del tempo i loro corpi e le loro menti e le loro anime
Un pensiero ed un saluto a tutte le donne, x un 8 marzo di riflessione e di speranza in un mondo migliore, in un mondo di pace e di grandezza infinita, con la saggezza e l'intelligenza di tante donne colte fini e preparate a cambiare l'ipocrisia e l'insicurezza di questi nostri giorni così imperfetti e limitati...

martedì 6 marzo 2007

Conferenza di Oslo

Troppe guerre e troppe morti, anche tra i civili, ci sono ancora in tante parti del mondo, purtroppo.
Una notizia passata inosservata in Italia ha attirato invece la mia attenzione mentre leggevo il quotidiano francese Le Monde: la conferenza di Oslo, in Norvegia, sulle BASM, bombe a grappolo, terminata il 23 febbraio, si è conclusa con un un risultato a sorpresa veramente insperato x gli organizzatori.
Parigi e Londra si sono pronunciate entrambe contro queste bombe.
46 dei 49 paesi presenti hanno adottato una dichiarazione che li impegna a concludere nel 2008 un trattato internazionale che prevede " la proibizione di utilizzare, produrre, trasferire e stoccare le BASM, che causano sofferenze inaccettabili ai civili" .
Washington ha invece rifutato la dichiarazione di Oslo in quanto gli USA stimano che "queste armi hanno il loro posto negli stocks d' armamento a condizione che la tecnologia sia adeguata e che le regole di utilizzo siano codificate ".
La sorpresa di questa conferenza, che riuniva numerose organizzazioni umanitarie e agenzie delle Nazioni Unite, è venuta comunque dal riavvicinamento di Francia e Gran Bretagna, due paesi che fino ad allora non avevano mai dichiarato di volersi unire ad una iniziativa che, come il processo di Ottawa, in Canada, del 1996 sulle mine antiuomo, è diventato un trattato, conclude l'immobilismo dominante dei negoziati diplomatici di Ginevra sulle armi classiche.
Proprio nel novembre 2006 la Francia aveva rifiutato di unirsi ai 25 Stati che si auguravano di proibire l'uso dei BASM nelle zone civili, una scelta che aveva valso numerose critiche al paese d'oltralpe. Timoroso di ritrovarsi però isolato su un argomento che provoca una larga condanna da parte dell'opinione pubblica, xchè il 98% delle vittime di queste armi sono dei civili, Nicolas Sarkozy, candidato alle presidenziali, in dicembre cambiava idea e assumeva la stessa posizione della candidata socialista Ségolène Royal.
Il 25 gennaio, in occasione della conferenza sul finanziamento della ricostruzione del Libano, dove nel luglio-agosto 2006, durante la guerra nel Sud Libano, le bombe a grappolo sono state utilizzate su grande scala da Israele e in misura minore dagli Hezbollah, Jacques Chirac aveva a sua volta fatto sapere che era favorevole a una proibizione, andando quindi oltre le riserve di una parte dei responsabili militari, favorevoli al mantenimento.
Nel calendario degli incontri internazionali sono previsti altri appuntamenti aLima, Perù, in maggio, e a Vienna, Austria, in novembre.
Molto sentita è la mobilitazione della società civile in rapporto alla volontà spesso conservatrice degli Stati.
A Oslo, il Giappone, la Polonia e la Romania hanno rifiutato di firmare un accordo al di fuori delle instanze internazionali e senza il sostegno dei paesi chiave, Israele e Stati-Uniti, entrambi utilizzatori di questo tipo di bombe.
Al contrario l'organizzazione umanitaria Handicap International è stata molto felice x la conclusione della conferenza di Oslo. " E' un passo avanti fondamentale in rapporto alla situazione che prevaleva fino ad oggi, dove le BASM erano considerate come un'arma legittima con semplici danni collaterali ".
da Le Monde trad. di erica
Le notizie di oggi dall'Afganistan parlano di guerra e del rapimento di un giornalista di Repubblica. Auguriamoci che non ci siano altre violenze ed altre morti e che anche in quel lontano paese così martoriato da anni e anni di guerra possa trionfare la pace !

domenica 4 marzo 2007

Prima domenica di Marzo...

Stamattina mi sono svegliata prima delle otto al suono non proprio delizioso dei versacci di due gatti maschi che bisticciavano in uno dei giardini del vicinato. Mi sono alzata dopo un po' e mi sono portata la colazione a letto, dove sono rimasta a leggere un libro giallo, di G.Pelecanos, un episodio di una serie, che ha avuto un finale un po' così xchè l'amico e socio del protagonista viene ucciso da una banda di ragazzini. Mi è rimasto un certo sconcerto xchè di solito i protagonisti di libri gialli in serie non muoiono mai e mi sono pure chiesta come sarà il prossimo episodio e chi ci sarà di nuovo con il detective privato, ex poliziotto nero non più giovane, di Washington... Poi ho letto il giornale, prima di scendere in giardino a fare un po' di lavori arretrati xchè era una bella giornata di sole e soprattutto xchè avevo passato ben quattro pomeriggi a scuola, settimana scorsa, x un corso sul bullismo in aggiunta alle solite ore pomeridiane del lunedì e del mercoledì !!!
Già, xchè questo è l'ultimo problema tanto di moda attualmente sui giornali. I Bullismo ! Forse se se ne fosse parlato un po' meno e in modo non così sensazionalistico, magari non ci sarebbero stati alcuni problemi tanto ecclatanti, di violenze, di esibizionismi di massa con telefonini, internet ecc ecc.
Le ultime novità poi sono i pestaggi dei presidi e degli insegnanti e sinceramente anche questi scoop mi lasciano prerplessa xchè se la moda si espande, avremo sempre più sovente degli imitatori aggressivi che si presenteranno in classe a menar le mani contro noi insegnanti che cerchiamo in ogni caso di trovare modi e metodi x poter avere ancora la possibilità di insegnare anche là dove spesso alunni "impossibili" rendono difficile ogni tipo di rapporto tra noi , loro e gli altri compagni.
Ma ecco cosa ha scritto oggi su La Stampa Massico Gramellini, a cui non si può non dare pienamente ragione visto che ormai il problema alunni è diventato troppo spesso il problema genitori, e se non li si blocca chissà dove si finirà. ahimé!
MASSIMO GRAMELLINI "Quando portavo a casa un brutto voto, poteva succedere che mio padre mi rifilasse un ceffone. Era un genitore all'antica: quelli moderni i ceffoni li danno al professore. I veri bulli sono loro. Tendono agguati ai presidi, prendono a testate gli insegnanti, minacciano di morte l'arbitro che ha annullato un gol alla squadretta di periferia in cui milita il pupo. Non si comportano da padri e madri, ma da fratelli maggiori. Mossi dall'unica preoccupazione di difendere l'onore della famiglia, oltraggiato dai giudizi di un estraneo al quale non si riconosce più alcuna autorità.
Il codice a cui si ispirano è composto da un unico articolo: mio figlio ha sempre ragione. Se va male a scuola, la colpa è dei professori che non ne sanno esaltare il talento. Se la ragazzina lo fa soffrire, la colpa è di quella poco di buono e dei suoi genitori, che l'hanno tirata su così male. Se prende una multa in motorino, la colpa è del vigile che non ha multato anche il motorino del suo amico. E se alla partita di basket siede mestamente in panchina, la colpa è dell'allenatore che lo discrimina, preferendogli uno molto più scarso. La tendenza a considerare la prole un prolungamento vittimista del proprio ego era già assai sviluppata in passato. Ciò che le impediva di trasformarsi in violenza era il rispetto sacro del proprio ruolo e di quelli altrui. Una mamma convocata a scuola per discutere le attitudini manesche della figliola mai si sarebbe sognata di prendere a botte la preside, come invece è successo qualche giorno fa.
Non perché la preside avesse necessariamente ragione. Ma perché era la preside. E fare il genitore sovversivo veniva ancora considerata una contraddizione in termini, essendo il genitore l'archetipo di qualsiasi istituzione umana. Adesso si ragiona come nei clan e ogni critica ai figli e al modo di educarli viene vissuta come un'umiliazione da lavare col sangue. Non che ci si senta più responsabili di prima nei loro confronti. Ma non si è disposti a concedere ad altri il diritto di prendere una decisione che li faccia soffrire. "
E poi ho letto che è morto Osvaldo Cavandoli il cartoonist che inventò per Carosello La Linea, il celebre omino stilizzato che faceva la pubblicità x la pentola a pressione Lagostina, e la Mucca Carolina e Lancillotto. Aveva 87 anni ma i suoi personaggi mi resteranno sempre tra i ricordi di un passato ormai lontano ma felice. Quante volte ho rifatto il verso della mucca Carolina, tolon tolon... e quanto mi piaceva quel buffo omino stilizzato, iroso, irascibile, che si agitava, che sbraitava, che faceva degli strani versi con quel suo linguaggio incomprensibile, e poi sbuffava, soffiava e, quando la mano dell'autore si rimetteva a tirare una linea con la matita, rideva e rideva e saltava tutto felice....
La pubblicità era nata nel nel 1969 quando Emilio Lagostina, il padrone dell'omonima azienda di Crusinallo,- ancora funzionante qui a 5 minuti da casa mia ed ora in buona ripresa dopo alcuni anni di calo e di crisi nelle vendite -, un collezionista d'arte, scoprì il personaggio inventato solo 5 anni prima. La Linea fu un vero successo, quasi come l'omino coi baffi Bialetti, e non mi perdevo mai uno dei suoi divertenti episodi che terminavano sempre con quella canzoncina :... la la la la lagostina!!!
Un saluto a chi mi legge e buona settimana erica

sabato 3 marzo 2007

Eclissi di Luna tra il 3 e il 4 marzo

Questa notte, ci sarà un' eclisse totale tra le più belle e comode per l’osservazione dall’Italia e da tutta l’Europa, con la fase culminante intorno alla mezzanotte. Usciamo tutti, con il naso all'insù, dalle 9 in poi !