domenica 11 marzo 2007

Chirac e l'inquinamento

Una quarantina di paesi, tra cui Francia, Germania e Gran Bretagna, hanno lanciato ai primi di febbraio un appello in favore di " una vasta mobilitazione internazionale contro la crisi ecologica e x una crescita rispettosa dell'ambiente".
" Noi ci impegnamo a mettere al centro delle nostre decisioni e delle nostre scelte, ciascuno nel proprio campo, la preoccupazione x l'ambiente" afferma questo appello, che è stato letto da Jacques Chirac, il presidente della Repubblica francese ormai alla fine del suo mandato settennale, al termine della Conferenza di Parigi per uno statuto ecologico mondiale.
Questo "Appello di Parigi" prevede la creazione di una Organizzazione delle Nazioni unite pour l'ambiente e richiede l'adozione di una Dichiarazione universale dei diritti e dei doveri ambientali.
"Noi chiediamo di trasformare il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente in una vera Organizzazione internazionale a componente universale, ad immagine dell'Organizzazione mondiale della Sanità".
Un "gruppo pioniere" di "più di quaranta paesi" è stato costituito per promuovere questo progetto, che è contestato principalmente dagli Stati-Uniti et dai grandi paesi emergenti.
"Noi tutti qui presenti, Cittadini della Terra, appogiamo gli sforzi delle Nazioni che si mobilitano, in uno spirito di sovranità condivisa, per rinforzare la governabilità internazionale dell'ambiente", ha detto il presidente francese.
Questo appello è arrivato subito dopo la pubblicazione del rapporto degli esperti del Gruppo intergovernamentale di esperti sull'evoluzione del clima (GIEC),che hanno lanciato un avvertimento senza precedenti sull'ampiezza del cambio di clima, insistendo sulla responsabilità umana nel riscaldamento del pianeta.
L'ONU dispone attualmente del Programma delle Nazioni unite per l'ambiente (PNUE), creato nel 1972 e la cui sede si trova a Nairobi.
Questa nuova organizzazione dovrà "valutare i danni ecologici", "promuovere le tecnologie e i comportamenti più rispettosi degli ecosistemi" e sostenere "la messa in opera delle decisioni ambientali".
Il Marocco accoglierà "la prima riunione del gruppo pioniere.
I circa 200 partecipanti alla conferenza - ministri, capi d'impresa, rapresentanti di associazioni, scienziati - hannno affermato che "finalmente, è arrivato il tempo della lucidità" e che bisogna "riconoscere che siamo giunti alla soglia dell'irreversibile, dell'irreparabile".
Auguriamoci dunque che i Grandi del mondo facciano finalmente qualcosa x salvare il nostro pianeta dalla distruzione dell'Uomo !
da LEMONDE.FR avec AFP et Reuters trad. di erica

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Auguriamocelo davvero Erica. Se puoi passa dal mio Blog, c'è un post sulla scuola su quel ragazzo che ha parlato bene sulla scuola di cui ha parlato prima di me I care. Stanno facendo un passa parola, vorrei che anche tu dicessi la tua, ti ho già citato in un commento. E' importante che arrivino altre voci sulla scuola. Un altro post e sui bambini iperattivi Ciao Un abbraccio Giulia

BLOG NEWS ha detto...

Speriamo d'avvero che qualcuno faccia qualcosa di serio per il nostro pianeta

Anonimo ha detto...

Cara Erica,
Grazie di ricordare o di sottolineare i propositi del mio ancora capo dello Stato, Jacques Chirac !
Ma sai è proprio da ridere ! perche quando si vede cio che ha fatto durant la sua vita politica contre l'inquinamento ...
Sindaco di Parigi non ha fatto niente per limitare il traffico urbano,
Ministro e poi Presidente della Republica, ha sempre preferito il nucleare inceve di sviluppare le energie come la solare o le eolienne(si dice cosi, i mulini a vento ?).
Allora, che ora, al momento in ciu sta per lasciare il potere, si presenta lui come difensore dell'ecologia, fa veramente schifo : come di solito, lui è capace di sentire da dove viene il vento e di farsi avanti.
No, credim, meglio contare su le popolazioni e i veri militanti ecologici per cambiare le cose, se é ancora tempo !

ericablogger ha detto...

ricordo benissimo gli inizi di Chirac presidente della repubblica francese con gli esperimenti nucleari in Polinesia e le proteste internazionali
e la Francia continua ad avere un numero eccessivo di centrali nucleari , naturalmente
ti ricordi, Jacques, il Superfenix e i danni delle perdite che arrivavano anche in Italia???
hai perfettamente ragione, che schifo!!!... ma quando cambia il vento, anche i politici lo cambiano ....