martedì 14 novembre 2006

Riflessioni sulla violenza

In questi due ultimi giorni ho avuto parecchio da fare e non ho letto il quotidiano. Ho pero' ascoltato i Tg e ho parlato con le colleghe perche' due episodi accaduti a scuola, uno a Torino lo scorso giugno, con 3 minuti di violenze ad un alunno down, e il video mandato a google e scaricato come uno dei piu' richiesti !, e l'altro nell'hinterland di Milano, dove una supplente di 33 anni, a cui avevano dovuto affiancare una docente di supporto !, e' stata trovata in un'aula con alcuni alunni delle medie nuda ecc ecc, ci hanno lasciate veramente allibite...
Che la violenza sia aumentata a scuola e' un dato di fatto: anche i nostri alunni dagli 11 ai 14 anni sono sempre piu' aggressivi e violenti e non hanno nessun rispetto x gli altri, compagni o adulti che siano, e spesso bisogna entrare a muso duro in classe xche' solo cosi' si riesce a fare lezione e a far capire che non tutto e' possibile ed accettato, pero' l'episodio di Torino con le violenze al ragazzo con l'handicap e' decisamente squallido e vergognoso e ancora piu' vergognoso e' il fatto che tante persone lo abbiano scaricato da google senza provare il minimo disgusto x simili immagini ...
Stiamo probabilmente creando una societa' insensibile e talmente abituata alle violenze ed ai soprusi da non renderci neppure piu' conto che c'e' un limite da non superare se si vuole restare ancora un pochino umani e normali ?
Io vivo giornate o mattinate intere con degli adolescenti e sono quasi trent'anni che insegno ma mi chiedo sempre piu' spesso cosa dovro' ancora vedere o sentire xche' tanto spesso noto atteggiamenti e modi di fare cosi' inusuali e fuori dalla norma o dalle regole piu' elementari che resto sbigottita
E in qualche caso sono ancora piu' sbigottita quando devo parlare con gli adulti con cui vivono i mei alunni xche' mi capita di sentire di tutto e di piu' ...dal permissivismo ad oltranza alla violenza allo stato brado all'indifferenza piu' completa ! ... e sono sempre meno quei genitori o quegli adulti che sono responsabili e ancora si preoccupano di educare e di dare un esempio corretto e maturo ...
Come sono rimasta veramente attonita questa sera mentre stavo guardando le pubblicita' inTv e x ben 3 volte in pochi minuti, su Rai 3, in orario di cena, e quindi in una fascia protetta x i ragazzi minorenni, mi sono vista passare davanti agli occhi quella pubblicita' demente e violenta di quei 3 " comici" , Aldo Giovanni e Giacomo, dove due di loro x festeggiare il compleanno del terzo lo mandano fuori casa a prendere una bottiglia di vino e al suo ritorno stanno ballando con una marea di gente, gli prendono la bottiglia di mano e lo fanno sbattere fuori casa , la sua tra l'altro !!!!, da un buttafuori grande e grosso, che prima lo spinge via con uno spintone e poi gli tira un cazzotto in viso !!!!!!!!!
Se questa non e' violenza , che cosa sara' mai ? era proprio necessario farla vedere a quell'ora ? ed era proprio necessario fare una simile pubblicita' diseducativa e violenta ?
poi ci lamentiamo se a scuola i ragazzi sono aggressivi o fanno certe cose senza senso e squallide ...le hanno imparate da noi, come imparano da noi adulti tutto il resto, compresa la pessima abitudine di essere poco vestite, visto che in Tv impreversano le veline, le letterine e le vecchie tardone tutte scollacciate ...e non venitemi a dire che sono retrograda o bacchettona : un po' di decoro e di decenza non fanno sicuramente male e qualche seno al vento in meno non guasterebbe, forse ...

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Io sinceramente non so cosa pensare, ma credo che ad una certa "tipologia" di giovanissimi manchi l'educazione.

Nel senso che i genitori o se ne fregano o sono distratti, troppo impegnati con il lavoro, e forse a volte troppo impegnati a raggiungere "il successo" per pensare ai loro pargoli.

Nel senso che la televisione di certo non educa ed in generale la società lancia messaggi errati e fuorvianti.

Ciao,
Salvatore

Anonimo ha detto...

Dei due episodi quello che mi ha scioccata è il primo, per l'azione di spregio del rispetto verso un'altro essere umano, ma ancora di più che altri giovani, presenti nell'aula e non attivamente partecipi, non abbiano fatto nulla per fermare quell'atto tanto ignobile, i telefonini servono solo per filmare, mandare sms ed ascoltare musica?
Inoltre mi domando,possibile che dall'esterno dell'aula nessuno abbia sentito nulla?

Spero solo che anche questo ennesimo caso non finisca come altri e cioè con delle lavate di testa e basta, è vero che la scuola deve educare ma sono del parere che se sbagli, in questo caso pesantemente, devi pagarne le conseguenze altrettanto pesantemente.

A volte penso che la colpa sia della nostra generazione che siamo noi che abbiamo fatto danni; siamo cresciuti nel bel mezzo di una svolta, abbiamo voluto ed abbiamo cresciuto i nostri figli con quella libertà che noi ci siamo conquistati negli anni 60-70 con le lotte in famiglia e nella società, e poi.......ci è sfuggita di mano e mi fa male dirlo ma noi donne per prime abbiamo sbagliato.
Non abbiamo saputo far tesoro di ciò che avevamo conquistato nella società, e spesso siamo diventate peggio dei peggiori maschi che abbiamo combattuto, dimenticando il nostro ruolo principale di educatrici e che avremmo dovuto aiutare i nostri compagni ad abituarsi a crescere insieme a noi.

Tutti insieme abbiamo cominciato a dare più importanza all'apparire che all'essere, certo non tutti, ma la società di oggi è questa e, chi cerca di vivere e ritrovare quei valori si scontra con i mostri che noi stessi abbiamo messo al mondo ed educato e la follia è che ne incolpiamo la società.
ernesta

Anonimo ha detto...

Pur provando anch'io fastidio di fronte all'invasione di cosce e culi al vento ed a scene di violenza di ogni tipo, non credo però che ciò possa creare danno se a monte i piccoli ottengono il loro giusto bagaglio di valori.
Possiamo vietargli i videogiochi dove a colpi di spranghe si disintegrano i pupazzi mandando all'aria le tutte le ossa possibili? No, perché con il divieto se li procurano di nascosto. Ma li possiamo coinvolgere smitizzando il prodotto che tanto li affascina. Pertanto, per me, dipende innanzitutto dal quadro familiare, dalla malsana abitudine di usare la tv come badante anonima a basso costo, dal fatto che non si parla più nemmeno del tempo mentre si ingoiano prodotti precotti in attesa che termini la giornata. E se già si sfuggono i propri incubi, come si fa ad affrontare gli incubi dei figli?

Anonimo ha detto...

SONO D'ACCORDO CON TUTTI VOI E SOPRATTUTTO PENSO CHE AI RAGAZZI DI OGGI MANCHI LA CAPACITA' DI RAPPORTARSI USANDO LE PAROLE.. IO PROPRIO OGGI RICORDAVO QUANDO A 16 ANNI ASPETTAVO CHE DAL PALAZZO DOVE VIVEVA GIUSEPPE(AH GIUSEPPE...MI PIACEVA PROPRIO TANTO!!!) USCISSE QUALCUNO X POTER ENTRARE E METTERE NELLA BUCA DELLE LETTERE IL MIO "BIGLIETTINO D'AMORE"... ALTRO CHE GLI SMS DI OGGI...SAPETE CHE RISCHIO SI CORREVA AI NOSTRI TEMPI.. POTEVA USCIRE PROPRIO IL "TUO LUI" O QUALCHE VICINO MENTRE INFILAVI IL BIGLIETTINO NELLA BUCA.. PERO' CHE BATTICUORE!!
OGGI SEMPRE PIU' DI PIU' SI E' INCAPACI DI PARLARE GUARDANDOSI NEGLI OCCHI..SE NOI ADULTI NON SAPPIAMO FARLO NON POSSIAMO PENSARE CHE CI RIESCANO I RAGAZZI.
IO SONO CRESCIUTA SEGUENDO, O MEGLIO, SEMPLICEMENTE GUARDANDO IL COMPORTAMENTO DELLA MIA MAMMA.. ALLORA MI VIENE DA PENSARE CHE FORSE ANCHE I "NOSTRI FIGLI" STANNO SEGUENDO IL NOSTRO COMPORTAMENTO.
UN ABBRACCIO A TUTTI VOI (SPECIALE X ERICA!!) MOKANA

Anonimo ha detto...

D'accordo con Michele.
L'aumento della violenze e più specialment quelle dei giovani e adolescenti è il risultato del fallimetno della società : abbiamo creduto, per ingenuità, che la TV sarebbe il nec plus ultra dell'informazione, e ci siamo abituati a veder spot violenti e apologia della violenza mediate film o thrillers sul modello americano (sarebbe interessante analizzare i programmi che abbiamo in Francia alle ore di gran ascolto !!!) Ma questo fatto sarebbe di minore importanza se nelle stesso tempo l'immagine e il suo fascino non diventi preponderante a un tale punto che l'individuo a perso fino all'uso della parola : quante coppie, quante famiglie non si parlano più perche c'è di mezzo questa TV che non si deve interrompere ; e allora come si fa a sistemare i problemi, le diverse interrogazioni dei giovani sul come vivere in sociétà, su le regole che si devono rispettare e sul fatto essenziale che si deve prima di tutto rispettare l'altro, quando le immagini presentate dalla TV offrono come unico modo di vivere la violenza verso gli altri, e l'assenza assoluta di rispetto dell'essere umano qualsiasi ?
Lo schema cosi detto è un po facile, perchè non prende in conto altri fatti importanti, come il fatto che dopo una giornata di lavoro, e dopo un paio d'ore trasorse in mezzi pubblici per andare a lavoro e tornare, gli adulti non hanno voglia di discutere e che la TV consente di dimenticare le proprie stanchezze e preoccupazioni ; un altro fatto, cosi importante, se la TV impedisce di riflettere, allora i poteri (economici, vedi il ruolo dei spots pubblicitari nella TV, e politici) possono essere tranquilli, nessuno cittadino (il civis latino) non potrà contestarli ...
Una soluzione dovrebbe essere, ma, noi adulti avremo la volontà di metterla in pratica ?

Anonimo ha detto...

Bellissimo il Tuo paragone, Mokana. E' vero, anch'io ho avuto in mia madre e nei miei nonni paterni gli esempi da seguire. Se quindi la generazione degli odierni genitori si rifuta di essere esempio o crede di essere esempio mangiando le patatine davnti alla tv, allora il disastro è programmato.
Ma al di là della tv, regna anche un altro tipo di confusione: l'incapacità di distinguere tra autorità ed autorevolezza....
Saluti a Poissenot!

Anonimo ha detto...

io oggi sono dovuta passare dall'autorevole all'autoritario facendo applicare una delle regole della scuola fondamentali : i telefonini devono stare spenti!
una delle mie alunne nell'intervallo ne ha acceso uno , con video !!!... io l'ho sequestrato e portato in presidenza ...
se imparassero ad ubbidire come facevamo noi, si eviterebbero tanti problemi , sicuramente

magistermaximus ha detto...

Il tuo post esprime una serie di giuste considerazioni, specie sulmodello di vita che impongono ormai tutte le pubblicità: bello, ricco, arrogante e vincente (ovviamente, vale anche al femminile). Se non sei nulla di questo, vali meno di zero.

Credo abbia ragione Beppe Grillo, che nel suo blog commenta questi episodi scolastici come l'ovvia degenerazione di un paese in cui una classe politica non conosce neppure quattro fondamentali date di Storia!

La schifezza nelle scuole parte anche da molti docenti: anche tu avrai avuto a che fare con colleghi che abbandonano le aule per parlare al cellulare e stanno fuori anche mezz'ora, come se nulla fosse. Naturale che gli alunni non possano che disimparare!

Un abbraccio forte, Massimo.

PS Il tuo nuo blog ha un'interfaccia davvero piacevole.

Anonimo ha detto...

Non so, Erica, se sequestrare un cellulare sia poi un atto così autoritario. Significa far rispettare una regola fondamentale che vale per tutti.
Io mi riferivo alle urla senza senso laddove il volume cerca di cammuffare l'assenza di argomenti, alle punizioni il cui unico senso sta nell'imporre la supremazia e via dicendo. Quindi, il Tuo intervento non ha nulla di autoritario, a meno che Tu stessa non faccia parte di quei colleghi descritti da Massimo Magistermaximus. Ma non mi sembra proprio il caso...
Cordiali saluti
Michele

Anonimo ha detto...

no, Michele, io resto in classe sempre, non uso mai il telefonino, non vado in giro a chiacchierare, aspetto il cambio di colleghe/i e non lascio soli i ragazzi, e mi incavolo sempre con certi colleghi di cui Massimo, mio ex collega giovane , parla ....
Hai ragione Massimo che alcuni di noi dovrebbero darsi una risistemata: sono pochi ma lasciano i segni , sicuramente, e sono un pessimo esempio
ciao , e grazie x i complimenti: questo blog l'ho scelto io e me lo amministro come il sito, con l'aiuto dei miei webmaster, ma l'interfaccia, l'ho messo io !
1 kiss erica