Due primavere fa Patrizia, la collega di sostegno, con cui lavoro da tanto tempo, qui a Omegna, mi chiese se avevo voglia di partecipaare ad un progetto della scuola e del C.I.S.S. ( centro dei servizi sociali del Comune) a cui avrebbero partecipato i miei alunni ed alunne dell'allora 2A ed i giovani con un handicap mentale che frequentano il Centro diurno socio-formativo del Ciss a Borca, la periferia di Omegna che va verso Pettenasco, il Lago d'Orta e la provincia di Novara
La 2A era numerosa e non facile e con questo progetto, a piccoli gruppi di 5/6 alunni, per volta, con Patrizia e Stefania, una delle altre insegnanti di sostegno, la classe avrebbe partecipato alle attività dei giovani del Ciss
Io ho subito accettato e sono andata per prima, il giorno della legatoria. Abbiamo costruito insieme delle agendine e dei quadernetti, ricoprendoli con la carta. Un lavoro che io avevo fatto spesso nei miei momenti di relax e creatività a casa. Poi ci furono la giornata della creta, della danza ed altre attività
Un progetto di successo, che si concluse a fine maggio, a scuola da noi, dove i giovani del Ciss vennero a festeggiare con la nostra classe
E la scorsa primavera abbiamo ricambiato l'ospitalità a scuola. Ho preparato in anticipo tanti piccoli pupazzi di panno lenci, quelli che nel mio sito PupazziePensieri sono stati spiegati nella sezione Progetti col nome di Chiudipacchi, e i miei ex alunni ed alunne di 3A hanno accolto i giovani del Ciss, con le loro educatrici, ed hanno incollato insieme i vari pezzi tagliati separatamente creando dei deliziosi pupazzetti molto originali, tutti diversi ed abbellitti dalla fantasia di ognuno dei presenti
E' stata un'ora e mezza veramente piacevole soddisfacente educativa e molto molto interessante
L'ultimo martedì di scuola, a dicembre, Patrizia ed io siamo uscite da scuola con la mia attuale 2E, nata dalla divisione della prima dello scorso anno, una classe molto numerosa e non semplice da gestire
I 17 alunni di 2E sono molto vivaci, un piccolo gruppo eterogeneo e compatto, con un alunno russo, uno senegalese, una croata, una ucraina ed una albanese; con tutti loro io lavoro tanto spesso bene, ma non è facile x nulla, xchè il loro entusiasmo e la loro esuberanza li portano sovente ben lontano dal rispetto delle regole stabilite; così quando esco dopo due ore di lezione sono stanca morta !
Quel mattino li abbiamo portati alla mostra Diversa Arte, con tutti i lavori di legatoria, pittura, découpage, creta ed altro dei nostri giovani amici con disabilità mentale del CISS
Patrizia ed io abbiamo ritrovato le educatrici ed i ragazzi del progetto passato e due nuove e la 2E ha scoperto questi giovani così abili nei lavori manuali e pratici. Hanno acquistato i loro manufatti ed hanno passato una mezz'ora molto diversa
Si sono comportati in modo ineccepibile e sono ripartiti x la scuola con qualcosa in più: la consapevolezza che c'è anche un altro mondo molto diverso dal loro, ma tanto vicino e non conosciuto, con cui poter comunicare ed essere amici, che li ha accolti calorosamente e molto gioiosamente... Io spero di poter ripetere presto altre esperienze simili anche con gli altri miei alunni delle altre classi xchè sono estremamente importanti e significative
Ho anche acquistato una agenda con con bellissimo fiocco di feltro ( vedi immagine qui sopra) ed un portacandele blu bellissimo ( vedi qui sotto ), nato dalle mani di un giovane diversamente abile nel laboratorio di creta, con l'aiuto dello scultore omegnese Crippa, che da anni lavora con il Centro
8 commenti:
E' un modo concreto e non solo fatto di parole...Anche se mio figlio tante volte non riusciva mai a realizzare nulla che fosse più bello degli altri e ne ha sofferto molto. Ora vive in mezzo agli altri senza essere più bravo, solo perchè ha imparato a incassare i "colpi" che troppo spesso gli vengono dati... Giulia
Le esperienze fatte con i diversamente abili lasciano un segno che ritengo indelebile.
Quando ero amministratore del mio Comune ho attivato la convenzione per l'utilizzo degli o0biettori di coscienza in alcune attività inerenti i servizi sociali.
Ho visto letteralmente cambiare alcuni ragazzi che sono stati impiegati con bambini diversamente abili
lo so Giulia ma i diversamente abili del Centro sono ormai adulti
e non tutti creano , alcuni fanno musico-terapia ( o anche danza, ma non ne sono sicura) ed altro in modo da seguire solo le loro inclinazioni
in questo modo nessuno è frustrato od incapace di fare
è questo che mi piace di loro
ed il rapporto ed il rispetto che si instaura con loro, senza forzature
ciao un abbraccio erica
Un esperienza che sicuramente ha arricchito i ragazzi. Brave!
l'unica cosa sensata e non banale che mio viene da dirti è: COMPLIMENTI, dal profondo del cuore.
tommi
grazie Artemisia!
e grazie Tommi!
Ciao Erica, a mio parere il tipo di esperienze formative che hai così bene illustrato sono tra le migliori per instillare nei bambini quel senso di appartenenza comune a una società senza barriere psicologiche, oltre che materiali. In tal senso, poi, il linguaggio universale dell'Arte, a cui aggiungerei quello della Musica, rappresentano i veicoli ideali per applicare nella vita di tutti i giorni i dettami della convivenza civile.
Complimenti e buon lavoro!
Osvaldo Contenti :)
grazie Osvaldo
anche i giovani del centro uniscono l'arte alla musico-terapia
e i nostri alunni hanno le ore di arte e di musica
due materie importanti anche se con solo due ore alla settimana
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