domenica 6 gennaio 2008

L'anno che verrà 2

Due primavere fa Patrizia, la collega di sostegno, con cui lavoro da tanto tempo, qui a Omegna, mi chiese se avevo voglia di partecipaare ad un progetto della scuola e del C.I.S.S. ( centro dei servizi sociali del Comune) a cui avrebbero partecipato i miei alunni ed alunne dell'allora 2A ed i giovani con un handicap mentale che frequentano il Centro diurno socio-formativo del Ciss a Borca, la periferia di Omegna che va verso Pettenasco, il Lago d'Orta e la provincia di Novara
La 2A era numerosa e non facile e con questo progetto, a piccoli gruppi di 5/6 alunni, per volta, con Patrizia e Stefania, una delle altre insegnanti di sostegno, la classe avrebbe partecipato alle attività dei giovani del Ciss
Io ho subito accettato e sono andata per prima, il giorno della legatoria. Abbiamo costruito insieme delle agendine e dei quadernetti, ricoprendoli con la carta. Un lavoro che io avevo fatto spesso nei miei momenti di relax e creatività a casa. Poi ci furono la giornata della creta, della danza ed altre attività
Un progetto di successo, che si concluse a fine maggio, a scuola da noi, dove i giovani del Ciss vennero a festeggiare con la nostra classe
E la scorsa primavera abbiamo ricambiato l'ospitalità a scuola. Ho preparato in anticipo tanti piccoli pupazzi di panno lenci, quelli che nel mio sito PupazziePensieri sono stati spiegati nella sezione Progetti col nome di Chiudipacchi, e i miei ex alunni ed alunne di 3A hanno accolto i giovani del Ciss, con le loro educatrici, ed hanno incollato insieme i vari pezzi tagliati separatamente creando dei deliziosi pupazzetti molto originali, tutti diversi ed abbellitti dalla fantasia di ognuno dei presenti
E' stata un'ora e mezza veramente piacevole soddisfacente educativa e molto molto interessante
L'ultimo martedì di scuola, a dicembre, Patrizia ed io siamo uscite da scuola con la mia attuale 2E, nata dalla divisione della prima dello scorso anno, una classe molto numerosa e non semplice da gestire
I 17 alunni di 2E sono molto vivaci, un piccolo gruppo eterogeneo e compatto, con un alunno russo, uno senegalese, una croata, una ucraina ed una albanese; con tutti loro io lavoro tanto spesso bene, ma non è facile x nulla, xchè il loro entusiasmo e la loro esuberanza li portano sovente ben lontano dal rispetto delle regole stabilite; così quando esco dopo due ore di lezione sono stanca morta !
Quel mattino li abbiamo portati alla mostra Diversa Arte, con tutti i lavori di legatoria, pittura, découpage, creta ed altro dei nostri giovani amici con disabilità mentale del CISS
Patrizia ed io abbiamo ritrovato le educatrici ed i ragazzi del progetto passato e due nuove e la 2E ha scoperto questi giovani così abili nei lavori manuali e pratici. Hanno acquistato i loro manufatti ed hanno passato una mezz'ora molto diversa
Si sono comportati in modo ineccepibile e sono ripartiti x la scuola con qualcosa in più: la consapevolezza che c'è anche un altro mondo molto diverso dal loro, ma tanto vicino e non conosciuto, con cui poter comunicare ed essere amici, che li ha accolti calorosamente e molto gioiosamente... Io spero di poter ripetere presto altre esperienze simili anche con gli altri miei alunni delle altre classi xchè sono estremamente importanti e significative
Ho anche acquistato una agenda con con bellissimo fiocco di feltro ( vedi immagine qui sopra) ed un portacandele blu bellissimo ( vedi qui sotto ), nato dalle mani di un giovane diversamente abile nel laboratorio di creta, con l'aiuto dello scultore omegnese Crippa, che da anni lavora con il Centro
Questo è senz'altro un modo positivo x applicare nella vita reale l' Art. 3 della Costituzione

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

E' un modo concreto e non solo fatto di parole...Anche se mio figlio tante volte non riusciva mai a realizzare nulla che fosse più bello degli altri e ne ha sofferto molto. Ora vive in mezzo agli altri senza essere più bravo, solo perchè ha imparato a incassare i "colpi" che troppo spesso gli vengono dati... Giulia

Franca ha detto...

Le esperienze fatte con i diversamente abili lasciano un segno che ritengo indelebile.
Quando ero amministratore del mio Comune ho attivato la convenzione per l'utilizzo degli o0biettori di coscienza in alcune attività inerenti i servizi sociali.
Ho visto letteralmente cambiare alcuni ragazzi che sono stati impiegati con bambini diversamente abili

Anonimo ha detto...

lo so Giulia ma i diversamente abili del Centro sono ormai adulti
e non tutti creano , alcuni fanno musico-terapia ( o anche danza, ma non ne sono sicura) ed altro in modo da seguire solo le loro inclinazioni
in questo modo nessuno è frustrato od incapace di fare
è questo che mi piace di loro
ed il rapporto ed il rispetto che si instaura con loro, senza forzature
ciao un abbraccio erica

Artemisia ha detto...

Un esperienza che sicuramente ha arricchito i ragazzi. Brave!

DS ha detto...

l'unica cosa sensata e non banale che mio viene da dirti è: COMPLIMENTI, dal profondo del cuore.
tommi

Anonimo ha detto...

grazie Artemisia!
e grazie Tommi!

Osvaldo Contenti ha detto...

Ciao Erica, a mio parere il tipo di esperienze formative che hai così bene illustrato sono tra le migliori per instillare nei bambini quel senso di appartenenza comune a una società senza barriere psicologiche, oltre che materiali. In tal senso, poi, il linguaggio universale dell'Arte, a cui aggiungerei quello della Musica, rappresentano i veicoli ideali per applicare nella vita di tutti i giorni i dettami della convivenza civile.
Complimenti e buon lavoro!
Osvaldo Contenti :)

ericablogger ha detto...

grazie Osvaldo
anche i giovani del centro uniscono l'arte alla musico-terapia
e i nostri alunni hanno le ore di arte e di musica
due materie importanti anche se con solo due ore alla settimana