domenica 9 novembre 2008

Re e reucci !

C'è un piccolo Stato tra l'India e la Cina che è un vero modello di monarchia costituzionale. Questo stato si chiama Bhutan
Alle 8,31 del giorno 6 novembre del mese del topo in Buthan è stato incoronato il futuro re, Jigme, con una cerimonia da Mille e una notte
Jigme è scapolo, è bellissimo, ha solo 28 anni ed è il più giovane re del mondo.
Jigme Khesar Namgyel Wangchuck sarà il re del «Paese del drago tuonante», sperduto avamposto di 600 mila abitanti tra le montagne dell’Himalaya, ai confini dell’India e del Tibet.
Un luogo primitivo e selvaggio ? No un paese felice.
Il buddhismo e la saggezza dei suoi governanti infatti l’hanno trasformato in un luogo che potrebbe servire da esempio a molte democrazie occidentali.
L’accesso alla televisione e a Internet è stato autorizzato solo nel 1999, con molti giustificati timori sui danni che avrebbe potuto fare ai valori tradizionali.
Il fumo è stato vietato dovunque, salvo in casa.
Il Paese è l’unico al mondo a non limitarsi a misurare il Prodotto interno lordo, ma anche l’ Indice della felicità nazionale.
E per fare in modo che il livello di felicità del popolo resti su livelli elevati, i governanti non conservano il potere troppo a lungo né sono troppo attaccati alla poltrona, anche se è d’oro e ha la forma di un trono.
Così, il re del Bhutan Jigme Singye Wangchuck ha abdicato a soli 52 anni, ritenendo che un sovrano più giovane, suo figlio Jigme Khesar, avrebbe meglio potuto portare a pieno compimento il processo costituzionale e democratico da lui cominciato.
L’annuncio dell’abdicazione nel 2008 è stato dato già nel 2005, lasciando all’astrologo di corte il compito di indicare il giorno più fausto per l’incoronazione .
Jigme Kheshar era stato mandato a studiare nelle migliori scuole del mondo, dall’India agli Stati Uniti fino al Magdalen College dell’Università di Oxford, dove si è laureato in Scienze politiche e specializzato in Politica estera.
Jigme Khesar ha viaggiato molto, rappresentando il suo Paese in numerose occasioni ufficiali, compresa la firma di un nuovo trattato con l’India che doveva sostituire il polveroso accordo del 1949.

Intorno al palazzo di Tashichho Dzong, adornato di drappi colorati, l'altro giorno c’erano migliaia di persone, molte delle quali venute dalle montagne cavalcando per giorni uno yak.
Al loro ritorno, dopo i tre giorni di feste previsti, racconteranno ai bambini davanti al fuoco la storia di un bellissimo principe diventato re, che hanno visto con i loro occhi seduto su un trono d’oro sotto una grande statua del Buddha.
Mancava solo la principessa...

Una notizia da favola. Una gran bella favola per un bellissimo principe azzurro, scapolo, intelligente, colto ed educato!
Con i tempi che corrono e con i nostri reucci un po' pecorecci locali, dalle clamorose gaffes intercontinentali ed altrettanta tracotanza nei confronti dei poveri sudditi imbecilli, di sinistra !, quasi quasi mi prenoto un bel viaggetto per il lontano Buthan...
Chissà se alle mie gattacce nere piacerebbe viaggiare in yak ??? e restare là, vita natural durante, nel paese della gioia e dellla felicità ???

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