E' morto a 95 anni Stéphane Hessel, nato a Berlino il 20 ottobre1917 da una famiglia ebrea, combattente nella Resistenza francese accanto a De Gaulle durante la Seconda guerra mondiale, catturato nel 1944 dalla Gestapo, deportato nel campo di concentramento di Buchenwald, ed autore di un libretto “Indignatevi!” (”Indignez vous”), 20 pagine circa diventate nel 2011 un caso editoriale e politico, che ispirò il movimento giovanile degli Indignados e Occupy Wall Street, a cui seguì un altro libro, “Impegnatevi!” ( Engagez-vous! )
L’intellettuale tedesco, naturalizzato francese, politico, scrittore e diplomatico, nel 1981 fu nominato “Ambasciatore di Francia” da Francois Mitterand.
Impegnato a favore dei sans-papiers e della causa palestinese, aderì al boicottaggio dei prodotti israeliani e alle accuse di anti-semitismo, rispondeva così: “Mio padre era ebreo, sono scampato a Buchenwald, le accuse di antisemitismo non mi sfiorano”.
Nei suoi famosi pamphlets ha lanciato un messaggio ed un'esortazione molto importanti : Indignatevi! ma attenzione a non accontentarsi perchè Accontentarsi è pericoloso, la “relativa felicità” e la “relativa soddisfazione” uccidono l’indignazione
Nei suoi famosi pamphlets ha lanciato un messaggio ed un'esortazione molto importanti : Indignatevi! ma attenzione a non accontentarsi perchè Accontentarsi è pericoloso, la “relativa felicità” e la “relativa soddisfazione” uccidono l’indignazione
In una intervista dellp scorso anno dichiarò : «Ho scritto un libro perché avevo la netta sensazione che si stesse camminando nella direzione sbagliata e volevo esortare i giovani a cambiare rotta, a riprendere quella giusta. Riscoprendo i valori della Resistenza che mi hanno formato ...ancora oggi indispensabili perchè quando qualcosa ci indigna come a me ha indignato il nazismo, allora diventiamo militanti, forti e impegnati ».
Sono i principi calati, dopo la guerra, nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che Hessel contribuì a scrivere nel 1948 .
Hessel è stato un uomo estremamente interessante in effetti. Mentre girovagava tra le macerie della guerra, il veterano della Francia libera decise che la vita «restituita» andava impegnata; appena vinse il concorso al ministero degli Esteri, il suo primo incarico fu all’Onu, un baluardo del Novecento scaturito dall’ecatombe dei totalitarismi e degli egoismi nazionali. Per Hessel « ... quell’esperienza, assieme alla Dichiarazione dei diritti dell’uomo, è ancora oggi fondamentale, con i valori che simboleggia. Basta guardare alle cose che stanno accadendo in Nord Africa e in Medio Oriente, alla sete di democrazia che esprimono quei popoli. Dovremmo chiederci piuttosto quanto siano ancora presenti nelle nostre democrazie. Certo, sono valori vecchi, hanno più di 65 anni ma esprimono i bisogni fondamentali: la libertà di espressione, la libertà di stampa, la sicurezza sociale, il diritto alla pensione, alla scuola e all’educazione. Quanto sono ancora presenti nelle nostre democrazie?».
Secondo Hessel inoltre nelle nostre democrazie europee «... c’è un problema che riguarda indubbiamente il modo in cui siamo governati. Siamo governati da decenni dalla finanza, da gente che pensa solo ai profitti erodendo diritti e certezze sociali a milioni di persone. L’insoddisfazione è enorme ma siamo ingannati dalla “felicità relativa”»...
Concetti su cui riflettere e la voglia di andare ad acquistare i libbricini di Hessel per saperne di più !
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