domenica 9 marzo 2008

Operazione Matrix

Ieri mattina sfogliando le pagine de La Stampa sono arrivata alle cronache del VCO e mi sono ritrovata sotto agli occhi questo articolo : " Presi gli spacciatori della notte ". Un'operazione antidroga, chiamata Matrix, dal nome di un'auto usata da uno degli spacciatori, delle forze del'ordine, carabinieri e polizia insieme, nell'Ossola, che ha portato in carcere dieci giovani tra i 25 e i 30 anni.
C'erano tutte le foto degli spacciatori, che avevano un vasto giro d'affari di ecstasy hashish marijuana e cocaina, distribuita nei locali di tutto il VCo e del novarese, e tra quelle 10, due mi hanno lasciato completamente attonita
Erano due miei alunni che avevo in classe qui a Omegna una decina di anni fa, forse anche meno.
Anche un altro viso non mi era sconosciuto ma non credo di averlo avuto in classe come gli altri due, che ricordavo benissimo, uno in particolare perchè aveva sempre avuto una situazione familiare estremamente difficile e complessa ed era stato sempre uno di quei casi che avevano dato del filo da torcere, con un curriculum scolastico discendente, fino alla bocciatura. C'erano state le nostre segnalazioni agli assistenti sociali, che si occupavano di lui e delle sue sorelline, gli incontri con gli educatori ed avevamo cercato in tutti i modi di seguirlo e di aiutarlo, ma senza grandi risultati perchè era ribelle, testardo ed incapace di controllarsi e di seguire le regole più elementari del convivere civilmente.
Per lui è stato più facile pensare che alla fine è finito in guai seri, quei guai che purtroppo sono la sola conseguenza di un percorso estremamente irto di ostacoli e di problemi, ereditati fin da piccolo, quando suo papà era in carcere, ma comunque è stato doloroso constatare il fallimento di una giovane vita ed estremamente triste sapere che fine aveva fatto, visto che da un paio d'anni non lo vedevo più in giro per Omegna e dintorni
Ma è stato ancora più triste e doloroso vedere l'altro nome, il nome di un ragazzino intelligente, alto, bello ed educato, che era ben integrato con i suoi compagni di classe ed anche con me, anche se in prima era sempre stato piuttosto timido e chiuso.
Mai avrei immaginato di trovarmelo lì, su quella pagina di giornale, in una banda di spacciatori di droghe di professione, che tanti danni hanno fatto in questi ultimi mesi ed anni
Questo purtroppo è l'altro lato della medaglia del mio lavoro; avere un buon ricordo di un buon alunno, potenzialmente dotato, che sarebbe potuto diventare un buon adulto con un bell' avvenire davanti , e invece ...
E invece è finito in carcere e davanti a sè ha ben poco in cui sperare per il futuro; solo la prigione, un processo ed un marchio indelebile.
Ho pensato alla sua famiglia, a quei due genitori, che ho conosciuto, al loro dolore ed a quello che stanno passando per quel loro bel ragazzo alto e longilineo, dagli occhi scuri e dai capelli neri, tanto diverso dall'altro, piccolo e biondo ma già un po' perso tanti anni fa!
E dallo sbigottimento sono passata alla rabbia, la rabbia per 10 giovani vite perse che hanno scelto la via peggiore per vivere

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Dev'essere molto triste scoprire che due ragazzi di cui si è stati gli insegnanti hanno fatto una così brutta fine.. :-(

Salvatore

Artemisia ha detto...

Capisco lo sbigottimento e la rabbia. Triste la storia del primo ragazzo che sembra scritta gia' dal fatto di nascere nella famiglia che tu descrivi. Triste il fatto che nonostante gli sforzi di voi insegnanti, assistenti sociali e quant'altro non si sia riusciti a cambiarla questa storia.
Assurda la storia dell'altro ragazzo che invece, mi pare di capire, avrebbe avuto qualche chance in piu'.
Chissa' quale sara' stato il momento in cui se l'e' giocata questa chance. E chissa' i rimorsi dei genitori!
Chissa' quali altre storie ci sono dietro le altre 8 foto!

ericablogger ha detto...

La rabbia maggiore è stata proprio x quelle 10 foto
stamattina parlavo con due colleghe di lettere che sono state loro insegnanti come me e ci siamo chieste perchè hanno pubblicato le loro foto ed i loro nomi
di solito anche in casi molto gravi x gli adulti non ci sono mai foto o nomi, solo sigle
invece x loro c'erano quelle foto da wanted così marcanti!!!!
un vero peccato ed una grande tristezza

Anonimo ha detto...

E' giusto pubblicare le foto di chi svolge una simile attività... è giusto che tutti sappiano chi tra profitto dallo sfruttamento degli altri.. tante volte ci vorrebbe davverlo la gogna come una volta.

Anonimo ha detto...

C'è poco rispetto, e pochi valori... I ragazzi sono sempre più disorientati. Giulia

ericablogger ha detto...

x Michelino: forse non mi sono spiegata bene
abitualmente da noi, gli spacciatori adulti, non di 18 o 20 anni, ma di 30 o 40 e più, non hanno nè foto nè nome sul giornale
ed è un male
non vedo quindi perchè si siano messi questi giovanissimi con nome e foto
a quell'età si dovrebbe cercare in tutti i modi di fare qualcosa per salvarli dalla rovina
perchè la gogna non serve proprio a nulla, ma un buon programma di recupero , sì !!!!