martedì 24 luglio 2007

Verità e Giustizia

Nel post Verità del 26 giugno ho ricordato i fatti del G8 di Genova. Mi sono arrivati numerosi commenti contro Carlo Giuliani e ben poche riflssioni sull'episodio della scuola Diaz. In effetti quello che io avevo scritto voleva proprio essere una denuncia contro i pestaggi alla scuola Diaz e soprattutto una denuncia di un episodio gravissimo di non democrazia in quanto un apparato dello Stato usò quella notte maledetta la violenza in modo indiscriminato picchiando e ferendo un numero elevato di persone che furono massacrate di botte ed arrestate senza avere dei diritti minimi di difesa come richiede la legge ordinaria x chiunque abbia commesso un reato
Ho riaperto ieri il sito di Verità e Giustizia, il Comitato sorto in difesa di quei cittadini italiani e stranieri che furono massacrati alla Diaz, ed ho letto con estremo interesse la lettera di un cittadino che fu una delle vittime della Diaz. Potrei semplicemente collegare questo mio post con la pagina del sito ma visto ciò che dice e quanto sia grave ed importante il suo messaggio pubblico la lettera qui sotto. Spero che tutti coloro che credono nei valori dello Stato democratico riflettano su ciò che è stata la notte della Diaz a Genova nel 2001 !!!
"SEI ANNI DOPO LA DIAZ, ALMENO CHIEDETECI SCUSA
Lettera di un cittadino che fini' nella "macelleria messicana"
Mi dispiace ma non ci sto. Non dite che la questione G8 sta arrivando a conclusione, perche' non e' cosi'. Gianni De Gennaro esce di scena, ma le ferite di Genova sanguinano ancora, forse piu' di prima. Se qualcuno pensa che la nomina di Antonio Manganelli sia un punto di svolta definitivo, si sbaglia di grosso. L'avvicendamento al vertice della polizia, per come e' stato gestito e per cio' che rappresenta, non ricompone affatto la frattura che si consumo' nel luglio del 2001 fra forze di polizia e cittadinanza. Non sana la lesione che fu inferta all'ordinamento democratico, non riscatta le istituzioni, che si rivelarono inacapaci di impedire la sospensione dello stato di diritto.
Potrei parlare di tutto il G8, di quanto accaduto nelle strade di Genova, in piazza Alimonda, nella caserma di Bolzaneto, ma voglio limitarmi alla notte della Diaz, il 21 luglio 2001, perche' ero dentro la scuola e ne uscii (con altri 92) con le ossa rotta, oltre che in stato d'arresto.
Quella notte mi sentii letteralmente un cittadino senza Costituzione. Gli agenti delle forze di polizia del mio paese mi pestavano a sangue senza alcun motivo e mi privavano della liberta' senza nemmeno premurarsi di comunicarmene il motivo. Non c'era piu' legge, non c'erano garanzie. La Diaz era un buco nero senza democrazia.
Sono uscito da quella scuola con due obiettivi: recuperare fiducia nelle forze di polizia e nello stato democratico; ottenere giustizia in tribunale. Sotto quest'ultimo aspetto, che reputo il meno importante, e' in corso un processo, che dovrebbe chiudersi in primo grado entro il 2007, ma che difficilmente arrivera' al terzo grado di giudizio prima che scatti la prescrizione. La lentezza della giustizia e' un male italiano molto noto e questo caso non sfugge alla regola.
Ma e' il primo obiettivo quello che piu' mi sta a cuore. Dopo i due giorni trascorsi in ospedale piantonato, e una volta recuperata piena serenita' di giudizio, mi sono ripromesso di dare un contributo alla ricerca di una via d'uscita, sotto il profilo etico e politico, all'eclissi di democrazia che avevo sperimentato sulla mia pelle. Nel mio piccolo, ho scritto un libro su quanto accaduto alla Diaz, ho contribuito a fondare il Comitato Verita' e Giustizia per Genova, ho partecipato a centinaia d'incontri e dibattiti in tutta Italia, ho cercato il dialogo con sindacalisti della polizia di Stato. Mi aspettavo, data l'enormita' di quanto avevo vissuto, un forte moto d'indignazione fra la gente e fra gli uomini delle istituzioni.
Credevo che i miei diritti di cittadino e le mie aspettative di riscatto morale sarebbero stati accolti e valorizzati. In questi sei anni, a parte il sostegno e l'affetto di migliaia di persone, ho raccolto invece ben poco, specie dalle istituzioni. Da cittadino convinto che la Costituzione venga prima di tutto e che ogni funzionario debba esserle fedele, mi sarei aspettato nei giorni e nei mesi seguiti al G8 una serie di cose: una denuncia pubblica, da parte del potere politico, che abusi del genere sono intollerabili; un'ammissione di colpa da parte della polizia, con l'avvio di una rigorosa inchiesta interna e le dimissioni del massimo responsbaile del corpo; la sospensione immediata dei dirigenti coinvolti nell'operazione; un messaggio di scuse alle vittime delle violenze; la massima collaborazione con la magistratura; l'avvio, da parte del parlamento, di una commissione d'inchiesta sull'intera gestione dell'ordine pubblico durante il G8. E' quanto avverrebbe in un paese autenticamente democratico, rispettoso delle leggi e della sua Costituzione.In questi anni, e' accaduto invece questo: la polizia ha mentito nel riferire la dinamica del blitz (la resistenza degli occupanti, le ferite pregresse); ha costruito prove false per giustificare gli arresti (le bombe molotov); non ha sospeso i responsabili dell'operazione, che sono anzi stati promossi; non ha chiesto scusa di alcunche'; ha ostacolato l'azione della magistratura (gli elenchi incompleti degli agenti impegnati nel blitz, l'invio di foto inutilizzabili per i riconoscimenti, la scomparsa delle bombe molotov ricevute in custodia). Gli imputati, non paghi delle promozioni ricevute, hanno tenuto un comportamento processuale assolutamente inadeguato per funzionari dello Stato: hanno disertato tutte le udienze e solo due (Canterini e Fournier) su 29 hanno accettato di rispondere alle domande di pm e avvocati. Il potere politico ha avallato questa condotta. All'epoca del centrodestra c'e' stata una legittimazione piena, con le promozioni degli imputati, il rifiuto di una commissione d'inchiesta, la conferma del capo della polizia. All'epoca del centrosinistra la politica delle promozioni e' proseguita e il capo della polizia viene sostituito "per fine naturale del mandato" proprio nei giorni in cui viene indagato per istigazione alla falsa testimonianza e a ridosso del clamore suscitato dalla deposizione di Michelangelo Fournier sulla "macelleria messicana".Come si vede, ci vorrebbe ben altro che l'ambiguo avvicendamento deciso dal governo Prodi. Non siamo di fronte ad alcuna svolta. Il governo in carica non ha denunciato gli abusi commessi alla Diaz per quello che sono, una "macelleria italiana"; non ha revocato le promozioni (anzi ne ha concessa una); non ha chiesto scusa alle vittime; non ha istituito una commissione d'inchiesta; non ha rimosso De Gennaro in quanto oggettivo responsabile, come capo della polizia, di quanto accaduto a Genova e delle coperture successive; ha scelto la strada della continuita' anziche' avviare quell'operazione di pulizia e trasparenza che sarebbe necessaria per ripristinare un clima di fiducia fra cittadinanza e forze dell'ordine. Sono passati sei anni e la sensazione d'essere un cittadino senza Costituzione e' ancora intatta. Almeno, vi prego, non prendeteci in giro, e rispondete, se potete, a queste semplici domande: chi controlla davvero le forze di polizia? Chi garantisce la effettiva preminenza dei diritti costituzionali?
Lorenzo Guadagnucci (Comitato Verita' e Giustizia per Genova) "

7 commenti:

Anna ha detto...

Erica carissima,
pubblicai un post sull'argomento qualche tempo fa sul mio blog.
Su quello che è accaduto a Genova già è stato detto molto, vorrei solamente aggiungere che la polizia si è SEMPRE comportata così: ha sempre picchiato ed abusato del proprio potere. Te lo dice chi lo ha visto e provato e chi ha raccolto, negli anni, numerose testimonianze in proposito. Il fatto è che, quando esci fuori da quell'incubo e sei solo, non hai voglia di denunciare, soprattutto perchè ben sai che le possibilità di esiti positivi sono scarsissime: vuoi solo dimenticare! Speriamo almeno che i fatti di Genova siano serviti a portare a conoscenza di simili nefandezze un numero maggiore di persone e che questo possa aiutare gli "offesi" a ribellarsi.

Anonimo ha detto...

Non condivido assolutamente le falsità che scrivete.
Quel giorno i vari Black Block, manifestanti comunisti e chiunque a vario titolo ha partecipato a quella manifestazione ha messo a fuoco e fiamme una città, se questa per voi è democrazia...

Per me democrazia non è poter andare in giro a sfasciare una città e pretendere poi di rimanere impunito. Anche perchè i danni che hanno fatto quel giorno (e che i comunisti fanno a qualsiasi manifestazione, ve ne rammento una successa poco tempo fa in Porta Venezia a Milano e anche lì venite a dire che sono in galera ingiustamente) i vari manifestanti chi lì paga? Non certo i figli di papà che frequentano i vari centri sociali, li paga la comunità, gente che lavora e che fatica e che magari non vota comunista nonostante faccia un lavoro da operaio...
ma andate a studiare un po' la storia non solo sui libri scritti dai comunisti per i comunisti.
Andatevi a leggere "Arcipelago Gulag", andatevi a leggere cosa hanno fatto a Pasternak quando ha pubblicato "Il dottor Zivago".

Artemisia ha detto...

Tra l'indifferenza dei piu' e l'aggressivita' di alcuni... miseri noi!

Anna ha detto...

Il commento di Luca si commenta da solo, appunto.
Io ho il pessimo difetto, del quale mi dolgo sinceramente, di non riuscire a dialogare con chi dice certe cose. Vi prego, spiegategli voi che di B.B. non ne hanno preso nessuno e che hanno trucidato solo ragazzi innocenti.
E spiegategli pure che i difensori della legge non dovrebbero commettere atti illeciti e che non possono sistituirsi alla giustizia.
La cosa divertente è come certe persone, che dell'ignoranza sono i portabandiera, invitino a leggere altre che hanno letto da quando erano in fasce.
Vabbè, meglio che io taccia, sono matura e saggia, devo ricordarmelo!!!!

Anonimo ha detto...

Anna sei la dimostrazione dell'arroganza e della saccenza di voi di sinistra... subito a dare dell'ignorante ad un perfetto sconosciuto solo perchè ha detto qualcosa che non è in linea con le tue idee... complimenti per l'apertura mentale!(Strano che non si sia ancora sentita la parola fascista).
Poi per dimostrare la tua superiorità ("culturale", "umana" e "politica" non si sa bene in che ambito) salti fuori a dire che leggi da quando eri in fasce (ah.. no era una battuta e dovrebbe far ridere??!?!?!) ma per piacere... e cosa avresti dimostrato? Solo che sei un'arrogante... (che poi ci credo poco al fatto che tu abbia letto Arcipelago Gulag visto che nella Grande Patria Russa dei Soviet era messo all'indice ;-)
AHAHAHHA mamma mia, la fiera delle banalità , sapevo degli stereotipi, ma qui li stiamo toccando tutti...

ericablogger ha detto...

ERICABLOGGER : sono rimasta 2 giorni lontana dal PC e non ho letto questi commenti
Spero vivamente che chi commenterà in seguito rispetti una regola fondamentale del mio blog, il rispetto x gli altri, anche di opinione divergenti
Non so chi sia Luca e conosco da poco Anna ed il suo blog, x quanto mi riguarda non sono comunista, ed ho letto una parte di Arcipelago Gulag anni fa in lingua francese
Ho anche letto molto altro, e sinceramente non ho mai amato né HItler, di cui mio padre è stato " ospite" x ben due anni nei suoi "deliziosi" campi di concentramento, dalle miniere della Polonia al suo tedesco della ritirata nazista !!!, né tantomeno Stalin, di cui ho letto in parecchi libri di testimonianze i trattamenti da lui riservati ai suoi concittadini dissidenti, agli ebrei e a tutti quanti non erano conformi alle sue idee "democratiche"
Non c'è differenza quando si parla di dittatori, vedi Africa, Asia, Europa, America .....
La differenza c'è quando si parla di Balck Block, che ricordo bene perchè stavo vedendo la manifestazione in diretta TV e che ancora non si sa chi siano, e non si vuole ricordare che furono picchiati i ragazzi cattolici degli oratori che camminavano tranquilli nel corteo
Come non si vuole ricordare la Diaz
Ognuno è libero di credere quello che gli pare,ma la realtà spesso è spiacevole
e non ha colore politico ad oltranza
quindi accettiamo pure anche l'opinione di chi non la pensa come noi, ma auguriamoci che prima o poi caschino le fette di patate messe volutamente sugli occhi e che capiscano di aver creduto x anni a....una brutta propaganda nata x nascondere la verità!!!!!!!
PS=io non ho mai partecipato alle manifestazioni politiche o di altro tipo ma non x questo devo tollerare la violenza di una frangia delle forze dell'ordine che ha abusato del suo potere come nel peggiore dei paesi dittatoriali di triste memoria

ericablogger ha detto...

"suo tedesco" = > suolo tedesco !!!