mercoledì 11 luglio 2007

Scale, scalini, scaloni ...

In questi giorni sono in ferie. Con l'inizio delle vacanze sono andata in vacanza anche con le abitudini quotidiane. Mi sveglio più tardi, leggo più a lungo quelle parti del quotidiano che di solito avevo solo il tempo di sfogliare velocemente, leggo gli ultimi libri che ho acquistato, mi rilasso e passo del tempo in giardino a poltrire su una sedia a sdraio, quando il tempo lo permette, xchè spesso piove!, o esco.
E' molto piacevole tutto questo relax, purchè non senta i telegiornali TV.
Le notizie sono come sempre allarmanti, con omicidi, violenze, scandali e chi più ne ha più ne metta.
E' di nuovo scoppiato lo scandalo dei servizi segreti del Sismi e se non fosse grave sapere che si spiavano giornalisti politici magistrati, verrebbe quasi da ridere a leggere il nome dell'indagato e ciò che scriveva. Una spy story alla Ridolini con l'ossessione x i " comunisti" e x presunti nemici che volevano distruggere l'allora capo di governo. Come sempre si discute x l'ennesima commissione di inchiesta e come sempre, probabilmente, non si farà nulla e tutto finirà nel dimenticatoio dei segreti di stato e di tutti i vecchi scandali precedenti.
E poi naturalmente si parla di riforma delle pensioni, di scaloni e di scalini, di aumenti dell'età pensionabile, anche x le donne, di lavori usuranti e non, e tutti bisticciano e chissà poi cosa partoriranno alla fine, che naturalmente sarà a nostro eterno discapito, come sempre
Non era giusto anni fa usufruire delle baby pensioni, ma non trovo giusto neppure obbligare chi ha lavorato tutta una vita andare in pensione oltre i 60 anni.
E soprattutto non capisco come possano certe politiche, come la Bonino, tanto x fare un nome, pensare che x avere la parità dei diritti, le donne debbano x forza andare a lavorare fino a 62 anni come gli uomini
Forse lei non ha mai avuto un lavoro comune e normale, come andare in fabbrica o in ufficio o altro, e poi tornare a casa, con i lavori da fare, la famiglia da seguire e trovarsi dei ritagli di tempo x avere un momento libero da dedicare a se stesse ed ai rapporti sociali !!!
Forse, invece di andare con gli abiti di sartoria famosi e firmati alle feste di Valentino, dovrebbe provare ad alzarsi alle 5 di mattina x andare a fare il turno dalle 6 alle due alla Fiat o in una fabbrica simile con le operaie
Chissà poi se sarebbe ancora propensa ad avere simili idee ?
Io trovo sempre più faticoso, con il passare degli anni, entrare in classe con tanti alunni e alunne sempre più lontani da me e dal mio modo di essere e di pensare e diventa talvolta molto difficile avere un dialogo con loro. Lo sforzo fisico x gestirli e quello mentale x insegnare al meglio, x correggere pacchi di compiti, x preparare nuovo materiale, aumentano sempre di più.
Ci sono mattine in cui butterei la sveglia e mi girerei dall'altra parte e la voglia di alzarsi x andare a lavorare non c'è proprio. Come non c'è più la voglia di passare pomeriggi interi chiusa in un'aula con consigli di classe, collegi docenti, corsi di aggiornamento, gruppi di lavoro delle commissioni varie ...
Qualcuno ha sottolineato che se non si alza il tetto dell'età pensionabile, ma la si lascia ai 56-58 anni, poi ci sarà chi andrà a cercare un nuovo lavoro non dichiarato .
Beh, io sicuramente il giorno in cui riuscirò ad andarmene in pensione, non vorrò neppure sentire la parola lavoro.
Ci saranno tante altre cose molto più interessanti da fare x passare il tempo, come poltrire al sole pensando a quelli che sono rinchiusi in un'aula a guadagnarsi uno stiracchiato stipendio post laurea ! o una bella passeggiata nei boschi o in riva al lago x mantenersi in forma anche da vecchie ...
E finalmente i giovani potranno sostituirci e trovarsi un lavoro a tempo indeterminato, che permetterà loro di avere un futuro non precario e una sicurezza definitiva

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Parlano sempre quelli che non provano... La stanchezza si sente eccome soprattutto in certi lavori.
Io è un po' di giorni che sto cercando di disintossicarmi un po'... di riprendere fiato. Venerdì partrò per il Brasile e sono molto contenta perchè andrò a stare con loro e non farò la turista classica. Sono già andata e per me è come una senconda terra. Ti volevo salutare, ma comunque se potrò mi collegherò...
Per adesso però per piacere passa da me: Il nostro amico Morgan chiede ancora il nostro aiuto, per quel bambino malato... Ti aspetto Giulia Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Ciao Erica, bentornata ^_^
Molte mie colleghe e colleghi, io stessa, hanno sfruttato la possibilità di andare in pensione con 20/22 anni di lavoro quando era possibile farlo.
Molte/i di loro lo hanno fatto proprio per continuare a lavorare come infermiere/i privati, lo trovavo e continuo a trovarlo ingiusto.
Per quanto mi riguarda non ho mai fatto neppure un'iniezione a pagamento dopo che sono stata a casa, perché se la salute me lo avesse permesso avrei continuato a fare il mio lavoro di infermiera come dipendente in ospedale e non sarei certo ricorsa alla pensione.

Però non è giusto che una donna sia costretta a fare un doppio lavoro "legalizzato" fino a 60/62 anni..... perché è questo che ogni donna lavoratrice normalmente fa, 8 ore fuori casa ed altrettante (se è fortunata :-(( )in casa seguendo la famiglia.
Sono anzi del parere che l'età pensionabile per le donne dovrebbe essere abbassata a 55/56 anni, e sono certa che nesuna avrebbe voglia di fare un secondo lavoro.

Per un uomo è diverso, abituato a lavorare fuori casa e ritrovarsi inattivo puo' portarlo a cercare un'alternativa...ma quanti potranno mai essere???....65 anni per andare in pensione sono comunque tanti.

Anch'io penso che se le "nostre" rappresentanti politiche sapessero cosa significa lavorare in queste condizioni ci penserebbero su due volte prima di dire scempiaggini...
Lavorare fino a 62 anni per la parità dei diritti??? NO COMMENT!!!
Un abbraccio
ernesta

Artemisia ha detto...

Questa uscita della Bonino mi era sfuggita. Avete ragione ad indignarvi. Anche stamani mentre andavo al lavoro pensavo a quando sono stata assunta ventenne e mi presentarono un'impiegata che stava andando in pensione a 34 anni!
Mi sa che adesso pagheremo anche questi errori...
Goditi le vacanze, Erica, e cerca di non arrabbiarti.
Un abbraccio,

Fatachiara ha detto...

X Artemisia: secondo me, mandare una donna in pensione a 34 anni per lasciare il posto ad una di venti, non è stato assolutamente un errore. Anzi, è stato giusto.

X Erica: era tanto che non venivo nel tuo blog. In questo periodo io ed il mio fidanzato siamo impegnatissimi tra amici che vogliono sempre uscire con noi ed il cantiere (ci stiamo facendo la casa per andare a convivere, te l'ho detto, vero?). I pochi momenti liberi, cerchiamo di riservarli a noi ed i nostri giri. Infatti, come vedi, curo poco il mio blog. Ma torniamo al tuo blog: il tuo ultimo racconto mi è piaciuto tantissimo. Ho visto che anche tu pensi che è bruttissimo mandare in pensione le persone quando sono sessantenni e che dovrebbero mandarle in pensione prima. Io ho 28 anni, ho dato l'esame di maturità 9 anni fa, ho fatto tre corsi di cui due gratuiti ed ho lavorato in tre posti diversi: in due come dipendente a tempo determinato ed in uno come collaboratrice coordinata continuativa. Poi ho fatto un anno di servizio civile ed ora sono a casa disoccupata da quasi un anno senza percepire un'indennità di disoccupazione perchè il servizio civile non ne dà il diritto. Negli uffici pubblici vedo sempre di più impiegate che potrebbero essere mia madre o addirittura mia nonna! Questo lo trovo molto ingiusto. Sicuramente quasi tutte quelle donne sono sposate con figli e nipoti. Dopo 30-40 anni di lavoro, meriterebbero di andare in pensione e godersi la loro famiglia; e quelle rimaste singles, meriterebbero di cercarsi un compagno e farsi una famiglia anche in tarda età, perchè no. Ed i giovani, finalmente, avrebbero la possibilità di impiegare le loro forze nel lavoro invece di ridursi a fare i badanti gratis dei genitori e ritrovarsi un domani vecchi, senza genitori e senza un centesimo di pensione.

ericablogger ha detto...

vedo di aver toccato un argomento decisamente delicato che interessa molto a noi tutte
e condivido con voi tutto ciò che avete scritto
tra l'altro cara Ernesta non è vero che tutti gli uomini ne risentono quando lasciano il lavoro
ricordo che a mio papà fu chiesto di restare ancora dopo i 60 anni ma che arrivato a 62 se ne andò felice in pensione
le impiegate che erano con lui sentirono molto la sua mancanza xchè lui che era bravo con i computer ci sapeva fare anche come carattere ed era amato ed apprezzato, ma ormai era stanco del lavoro
e a casa aveva il giardino, i suoi lavoretti,andava tagliare l'erba della mia vicina di casa usciva a fare la spesa con mia mamma, andava a sciare anche in settimana in inverno...
insomma aveva tante altre cose da fare e si è goduto una vita tranquilla x parecchi anni
era tra l'altro diabetico e così ha vauto il tempo x curarsi e fino alla fine dei settanta è riuscito ad avere una vita il più normale possibile
un caro saluto giulia e buone vacanze in Brasile !!!!!
buon lavoro Artemisia e in bocca al lupo x casa e lavoro Chiara carissima

Fatachiara ha detto...

X Erica: Grazie! Pensa che mio papà ha 57 anni ed è in pensione dal 2004. Anche lui tra giardino, spesa con mia mamma, palestra e stare con mio nonno quando la badante ha le ore libere, è sempre impegnatissimo! Mentre tanti pensionati continuano ad andare a trovare i colleghi ancora in servizio, lui non si fa mai vedere. Si vede che gli manca il lavoro? :-) Forse per tanti uomini è un peso il non andare più al lavoro; di solito sono quelli che in casa non sanno fare nulla, non sanno inventarsi un hobby perchè il loro divertimento era il lavoro (mi viene in mente quel film in cui Fantozzi è un pensionato fresco fresco). Vi assicuro, che non è il caso di mio papà! Ma lo è stato, però, di mio nonno. Lui in casa non pensava nemmeno di aiutare mia nonna, non aveva hobbies perchè il suo divertimento era il lavoro e non ha fatto altro che essere un intralcio per mia nonna fino a quando mia nonna ha avuto un infarto e non potendo più fare fatica, a mio nonno è toccato imparare a fare le pulizie! E quando è diventato aiuto casalingo, non gli è più mancato il lavoro. :-)
Buona giornata ad Erica e tutti i suoi fedeli lettori! A chi è già tra i sentieri delle montagne, sui lettini della spiaggia, dietro alle macchine fotografiche nelle città d'arte o in qualche altro bel posto, auguro una serena estate! Ciao! Chiara Fatachiara.

Anonimo ha detto...

Ehhh...circa la tua ultima frase me ne viene in mente un'altra di una celebre canzone di Dalla: "anche i preti potranno sposarsi ma soltanto a una certa età"...cara amica speriamo bene! soprattutto per i giovani naturalmente...la loro è una tappa obbligata, farsi prete no!
ciao :)
francesc0