venerdì 16 febbraio 2007

Il Plotone Volante

Dopo le polemiche tra la Croazia e l'Italia x le parole del Presidente della Repubblica in occasione della giornata delle foibe, il 10 febbraio scorso, ho letto qua e là, in vari blog e quotidiani storie della seconda guerra mondiale,e in particolare storie sugli Italiani " brava gente" nei territori occupati della ex Yugoslavia.
Non avevo mai sentito parlare o letto nei libri del «plotone volante», x esempio.
" Nel periodo fra il '41 e il '43 il cosiddetto Tribunale speciale per la Dalmazia era stato soprannominato così e lo componevano quattro militari, che si spostavano veloci da un capo all'altro del Paese, rivendicando potestà retroattive, condannando in pochi minuti e ordinando fucilazioni immediate. Fra l'inizio del processo e le esecuzioni non trascorrevano più di tre ore. Le vittime furono centinaia."
Le ferite della seconda guerra mondiale sono ancora aperte e le fosse ricoperte da strati di terra troppo sottili. Sono pagine dolorose e spesso sconosciute della storia recente. Alcune di queste pagine riaffiorano da servizi di settimanali e siti internet croati e certo a rileggerle non c'è da essere orgogliosi della nostra storia recente.
" Quella del «plotone volante» è una vicenda che nel dopoguerra la «Commissione per l'accertamento dei crimini dell'occupatore» ricostruì a fondo. I componenti il tribunale speciale - generale Gherardo Magaldi , tenenti colonello Sorrentino e Caruso, sottotenente Centonze, pubblico accusatore - erano stati denunciati come criminali di guerra ma non subirono mai un giudizio.Il tribunale piombava per ogni dove, organizzava simulacri di processi, ordinava fucilazioni. Lo stesso procuratore generale militare Umberto Maranghini si lamentò delle sue attività e raccontò un aneddoto agghiacciante: il generale Magaldi una volta avrebbe fatto una partaccia al colonnello che comandava la guarnizione di Cattaro: «Mi hai fatto spostare per ordinare soltanto sei fucilazioni? Per meno di dieci io non mi muovo...». La commissione croata ricostruì l'assassinio di centinaia di civili, la distruzione di interi villaggi, la morte di migliaia di internati. Gli italiani denunciati per crimini dopo la seconda guerra mondiale furono 1992, nessuno di essi venne mai condannato poichè nel frattempo Slovenia, Croazia e Montenegro erano divenute parti di uno Stato comunista."
Ogni medaglia ha il suo rovescio e bisognerebbe sempre tenerne conto, soprattutto quando, dopo oltre 60 anni, si vogliono ricordare gli orrori di una vendetta, ma si sono seppellite infamie impunite ed un passato poco limpido che hanno allontanato la verità e la giustizia ...
Mi chiedo sempre se è giusto poi considerare alla stessa stregua le vittime ed i carnefici , le vittime innocenti e gli assassini colpevoli di massacri e di orrori agghiaccianti, di qualunque parte essi fossero !

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai ragione Erica

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo cone te. Post molto bello Giulia