L'altro ieri la prima pagina della cronaca locale del Vco sul quotidiano La Stampa riportava una notizia insolita.
Il presunto ideologo delle nuove Br, Alfredo Davanzo, arrestato nei giorni scorsi, era stato pedinato nel novembre scorso su uno dei treni bianchi e blu della Vigezzina, la linea ferroviaria che collega l'Ossola con la Svizzera. Il cinquantenne brigatista trevigiano era latitante in Svizzera e il 12 novembre era partito da Locarno ed era arrivato a Domodossola confuso tra i turisti che abitualmente vengono in Italia usando i comodi e bellissimi trenini che attraversano la pittoresca valle Vigezzo. Da Domo era poi ripartito in treno x Milano. L'operazione era stata tenuta segreta e solo ora si sa che la nostra zona era stata ritenuta dai terroristi la migliore x far rientrare in Italia Davanzo.
La Val Vigezzo, una delle valli più belle dell'Ossola, detta anche la valle dei Pittori, è famosa x le sue bellezze naturali e x essere l'accesso privilegiato alla Val Grande, l'area wilderness più vasta d'Italia.
Nell'estremo lembo nord-orientale del Piemonte,a pochi chilometri dalla Svizzera, la valle ha 7 comuni e tante frazioni, mete turistiche e sportive, in particolare Santa Maria Maggiore, famosa x le sue piste da sci di fondo. Re è invece meta di pellegrinaggi al celebre Santuario dedicato alla Madonna del Sangue, il miracolo avvenuto nell'aprile 1494.
La valle fu sempre terra di emigrazione, in particolare da qui partivano gli spazzacamini che raggiungevano tutti i paesi italiani ed europei, lasciando x mesi e mesi da sole le donne ed i figli, che vivevano dei proventi della terra e dei boschi. Da qui partì anche Jean Maria Farina, l'intraprendente migrante che diffuse in tutta Europa l'acqua di Colonia.
E' una valle ricca di storia e di tradizioni folkloristiche e ancora si ricordano le streghe la cui caccia iniziò nel 1621 o i contrabbandieri che attraversavano le montagne a piedi, rischiando ogni volta la vita sugli impervi sentieri, là dove ora salgono solo gli appassionati x raggiungere i diversi bivacchi sparsi un po' ovunque.
La valle è attraversata da una linea ferroviaria, iitalo-svizzera, che dal 1923 segue il percorso dell'antica via del mercato, che porta da Domodossola a Locarno attraverso la Vigezzina italiana e le Cento Valli svizzere. Un percorso bellissimo e molto suggestivo, che attraversa prati, boschi, topie, baite, piccoli villaggi suggestivi. I piccoli treni bianchi e blu si fermano puntualissimi in tutte le stazioni diverse volte al giorno. Un viaggio ed una passeggiata piacevoli soprattutto d'estate, quando si arriva a Locarno e si rientra con il battello che attraversa il Lago Maggiore fino a Verbania, a due passi dalla fermata degli autobus di linea che servono il Vco e la Stazione ferroviaria x Milano ed il Sempione.
da Ericablog 2 settembre 06 : Anche quest’anno in Val Vigezzo, una delle valli più belle dell’Ossola, è iniziato il raduno degli spazzacamini provenienti da ogni parte del mondo. E’ il 25° incontro e proseguirà fino a lunedì
x arrivare in Val Vigezzo si passa da Domodossola e poi si sale lungo la stretta strada che si inerpica sulle montagne , ma si può anche prendere uno dei bellissimi trenini della Vigezzina, la linea ferroviaria locale, ben tenuta e frequentata tutto l’anno da tanti turisti e dai lavoratori frontalieri, che partono dalla stazione internazionale di Domo ed arrivano fino a Locarno, in Svizzera, sul lago Maggiore
Lo spazzacamino è un mestiere antico che ormai non esiste più ma che conserva tutto il suo fascino. Gli uomini neri, sporchi di fuligine, che salivano sui tetti a pulire comignoli e canne fumarie, sono ancora nella memoria di tutti noi. La Val Vigezzo è una terra di uomini neri ed ha una lunga storia di emigranti spazzacamini
Fin dalla prima metà del ‘500 molti valligiani emigrarono verso i grandi centri urbani e all’estero x svolgere il loro lavoro di spazzacamini.Ed erano molte le famiglie della Valle che cedevano in affitto i loro figli di 6, 7 anni a padroni che li portavano in giro x svolgere la pulizia delle canne fumarie. Questi bambini venivano chiamati ” Rusca ” ( in dialetto locale la u di Rusca si legge come la u francese; rusca viena dal verbo ruscà che significa lavorare, molto, tanto ) . A Malesco, uno dei paesi della Valle, c’è il monumento intitolato al piccolo Rusca Faustino Coppini, un giovane vigezzino di Re, morto nel 1931 a soli 14 anni, fulminato dai fili dell’alta tensione mentre puliva un camino nel Milanese
Quest’anno i 1186 spazzacamini iscritti al raduno, e provenienti da varie nazioni europee ed extraeuropee, scopriranno anche una targa davanti alla casa del piccolo Rusca. A Santa Maria Maggiore, una delle stazioni sciistiche dell’Ossola più belle e più conosciute, con una pista di sci di fondo che si snoda suggestiva tra i boschi e la piana, che si trova il museo dello spazzacamino. Ed è qui che domani avrà luogo la tradizionale sfilata degli uomini neri, armati di raspe. scope, spazzole, funi, scale ed altri ferri del mestiere, con l’accompagnamento di gruppi folkloristici e bande di musica locali. L’Associazione Nazionale Spazzacamini , come x il primo raduno di 25 anni fa, emetterà anche un annullo filatelico in vendita durante la manifestazione
x arrivare in Val Vigezzo si passa da Domodossola e poi si sale lungo la stretta strada che si inerpica sulle montagne , ma si può anche prendere uno dei bellissimi trenini della Vigezzina, la linea ferroviaria locale, ben tenuta e frequentata tutto l’anno da tanti turisti e dai lavoratori frontalieri, che partono dalla stazione internazionale di Domo ed arrivano fino a Locarno, in Svizzera, sul lago Maggiore
Lo spazzacamino è un mestiere antico che ormai non esiste più ma che conserva tutto il suo fascino. Gli uomini neri, sporchi di fuligine, che salivano sui tetti a pulire comignoli e canne fumarie, sono ancora nella memoria di tutti noi. La Val Vigezzo è una terra di uomini neri ed ha una lunga storia di emigranti spazzacamini
Fin dalla prima metà del ‘500 molti valligiani emigrarono verso i grandi centri urbani e all’estero x svolgere il loro lavoro di spazzacamini.Ed erano molte le famiglie della Valle che cedevano in affitto i loro figli di 6, 7 anni a padroni che li portavano in giro x svolgere la pulizia delle canne fumarie. Questi bambini venivano chiamati ” Rusca ” ( in dialetto locale la u di Rusca si legge come la u francese; rusca viena dal verbo ruscà che significa lavorare, molto, tanto ) . A Malesco, uno dei paesi della Valle, c’è il monumento intitolato al piccolo Rusca Faustino Coppini, un giovane vigezzino di Re, morto nel 1931 a soli 14 anni, fulminato dai fili dell’alta tensione mentre puliva un camino nel Milanese
Quest’anno i 1186 spazzacamini iscritti al raduno, e provenienti da varie nazioni europee ed extraeuropee, scopriranno anche una targa davanti alla casa del piccolo Rusca. A Santa Maria Maggiore, una delle stazioni sciistiche dell’Ossola più belle e più conosciute, con una pista di sci di fondo che si snoda suggestiva tra i boschi e la piana, che si trova il museo dello spazzacamino. Ed è qui che domani avrà luogo la tradizionale sfilata degli uomini neri, armati di raspe. scope, spazzole, funi, scale ed altri ferri del mestiere, con l’accompagnamento di gruppi folkloristici e bande di musica locali. L’Associazione Nazionale Spazzacamini , come x il primo raduno di 25 anni fa, emetterà anche un annullo filatelico in vendita durante la manifestazione
2 commenti:
Ciao ti volevo invitare a visitare il mio blog e a partecipare al sondaggio che ho fatto!
Ciao Erica, io adoro gli spazzacamini, quando ero piccola erano per me una figura magica. Buona domenica. Giulia
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