Domenica prossima, 18 febbraio, qui a Omegna si ricorderà la battaglia di Megolo.
Megolo è un piccolo paese della Val d'Ossola dove, durante la seconda guerra mondiale, si svolse uno degli episodi più funesti della lotta partigiana di questa parte di Piemonte al confine con la Svizzera.
A Megolo il 13 febbraio 1944 caddero il capitano Filippo Maria Beltrami - originario di Cireggio, la parte di Omegna che si trova sulle alture sopra il Lago d'Orta, e di cui restano la storia il ricordo e le gesta in un bellissimo libro Il Capitano, scritto dalla moglie -,Carlo Antibo, Bassabo Bressani, Aldo Carletti, Gianni Citterio, Angelo Clavenna, Bortolo Creola, Antonio Di Dio - il cui fratello Alfredo sarà anch'egli ucciso durante la guerra partigiana -, Emilio Gorla, Paolo Marino, Gaspare Pajetta - il fratello dell' onorevole Giancarlo Pajetta - e Elio Toninelli.
I loro 12 nomi sono stati incisi sulla pietra del monumento funebre al Cortavolo, il luogo dove si svolse la sanguinosa battaglia, che attualmente si raggiunge da Megolo risalendo x un chilometro e mezzo una ripida strada asfaltata che passa accanto al cimitero, dove sono stati sepolti i corpi di Pajetta e Carletti, " amici nella breve giovinezza, compagni nella guerra partigiana e nella morte".
Quel lontano giorno di un gelido inverno di guerra, tra i boschi del Cortavolo, con il giovane Capitano, marito e padre, che aveva rinunciato ad una vita agiata x combattere con la Resistenza, c'erano una cinquantina di uomini.
L' attacco coordinato dal capitano Simon iniziò alle prime luci dell'alba e fu condotto da un contingente di SS Polizei, unità dei Presidi di Domodossola e Villadossola, reparti della Legione Monterosa, della XXIX Legione e della Milizia Confinaria, 250 uomini ai quali si aggiunsero in seguito dei rinforzi.
I partigiani lottarono strenuamente, ma la battaglia finì con una strage. I feriti fuggirono sulle montagne ed i morti furono violati da chi non ebbe nessuna pietà di loro neppure da morti
X celebrare l'anniversario è stato ristampato il libro di Paolo Bologna La battaglia di Megolo,edito x la prima volta nel 1979 su espresso desiderio di Cino Moscatelli, presidente dell'Istituto Storico della Resistenzadi Borgosesia, un libro che non posseggo, ma che spero prestissimo di poter leggere xchè si è arricchito di foto inedite importanti .
Qui ad Omegna, la città natale di Beltrami, tutti glii anni si premiano scrittori o personaggi famosi autori di libri di alto valore storico con un premio letterario : " Della resistenza- Città di Omegna ".
Un premio importante, anche se poco conosciuto in Italia, che ha visto uomini celebri ed illustri venire a ritirarlo, commossi x essere stati scelti, da Jean Paul Sartre, tanto tempo fa, a Benigni x la sua indimenticabile La Vita è bella poco tempo fa, dal Magistrato Gerardo Colombo all'ex Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, lo scorso autunno, con una menzione speciale. Un premio letterario " nato dai valori della libertà e dalla democrazia, che da' un contributo di altissimo profilo al mantenimento della memoria storica ".
Nessun commento:
Posta un commento