venerdì 30 gennaio 2009

Una settimana di riflessione

Questa settimana non ho scritto nulla qui nel blog: è stata una settimana di riflessioni, di letture serali e di riposo
Ho preferito spegnere la tele e non aprire quasi mai il PC ma perdermi nel piacere di un buon libro e di una buona storia inventata, che per un paio d'ore mi ha portata lontano, in altri mondi, in altri luoghi
Sono successe tante cose nella vita politica italiana, troppe, in questi ultimi giorni.
Ho provato e sto provando sempre più angoscia ed un senso di malessere profondo per quello che sta succedendo in Parlamento e fuori dal parlamento
A partire dallo scontro istituzionale, preoccupante per la sua durezza ed inusuale per la sfida aperta tra il capo del governo ed il Presidente della Repubblica.
Mai era successo prima uno scontro simile, senza esclusione di colpi e, apparentemente, per la vita di una giovane donna in stato vegetativo permanente da 17 anni.
Sono sempre stata convinta, e lo sono ancora, che il bene più prezioso sia la vita umana e che ognuno di noi dovrebbe vivere al meglio per salvaguardarla il più a lungo possibile.
Ma sono anche profondamente convinta che quando il nostro corpo e soprattutto il nostro cervello subiscono traumi irreversebili, si debba poter morire senza accanimento terapeutico, senza cure che impediscano il corso naturale voluto dal destino, senza sofferenze inutili, anche per chi ci ama e assiste impotente ad una tragedia simile, senza poter far nulla, se non pregare che tutto finisca il più in fretta possibile
17 anni sono lunghissimi e la bella ragazza sorridente delle foto pubblicate su tutti i giornali come sarà diventata ?
Come sarà la sua vita vegetativa? Sarà ancora vita o solo un corpo emaciato tenuto in vita dalle macchine, dai medici e dalle medicine ?
Sono profondamente convinta che quella vita umana, la vita di Eluana, che è diventata il centro di una disputa costituzionale così eccessiva, avrebbe dovuto, almeno per una volta, essere rispettata dai politici
E dai preti. Che hanno imposto ad uno stato laico il loro credo religioso e stanno dettando legge su tutti i fronti, in nome di Dio e del diritto alla vita, dimenticandosi che esiste anche il diritto alla morte, una morte senza schiamazzi e senza imposizioni da chi in nome del Signore sta facendo una campagna da inquisizione talebana
Inconcepibile perchè stiamo ritornando indietro, molto indietro, ad anni bui e clericali in una società che è sempre più lacerata e divisa, sempre meno legata a valori e ad etiche democratiche e liberali
Al di là della gravità del conflitto istituzionale in atto, è questo che mi indigna e mi lascia senza parole.

Come mi ha lasciato veramente sconcertata il nuovo decreto legge che obbliga i medici a denunciare i clandestini che si rivolgeranno loro per essere curati

Un decreto barbaro che ha già provocato un polverone nell'ordine dei medici di tutto il paese, per fortuna, che sono intervenuti in modo critico, opponendo fermamente la loro deontologia medica che è quella di curare tutti indistintamente, al fine di evitare anche epidemie e malattie gravi, ma non solo

Non mi piace questa escalation di scelte politiche imposte a tutto un paese, di questi sconvolgimenti che provocano sconcerto, preoccupazione, disagio e non risolvono i problemi seri che stanno colpendo sempre più la nostra società, a partire dalla grave crisi economica...

Nessun commento: