E' l'ultima notizia comparsa sui giornali in questi ultimi due giorni nelle ormai tormentate e sempre più confuse vicende del PD, il partito democratico che avrebbe dovuto dare nuovo vigore alla sinistra ma anche a quegli elettori del centro che non volevano andare a finire con la destra, e invece ...
" ... hanno discusso di problemi del Nord e problemi del partito democratico del Nord... Governatori, presidenti di provincia, sindaci, consiglieri regionali del Pd, tutti al primo piano del Pirellone / a Milano/. Dall’Emilia al Friuli alla Valle d’Aosta: il Nord, appunto. Che non si arrende alla Lega. Che non si rassegna al politichese del Palazzo. O del Pd romano. «Per una buona metà ci sono personaggi di rilievo nazionale che parlano come a un congresso del vecchio Pci, per l’altra metà bravi amministratori che devono tirare avanti con la loro baracca. Speriamo in bene, bisognerà trovare un denominatore comune a questo Coordinamento» ha dichiarato Massimo Cacciari, il sindaco di Venezia.
Perché si chiama così, Coordinamento del Nord, da quando Walter Veltroni, nel dopo elezioni, disse che doveva nascere («ma anche al centro e al Sud»).
Perché si chiama così, Coordinamento del Nord, da quando Walter Veltroni, nel dopo elezioni, disse che doveva nascere («ma anche al centro e al Sud»).
Dopo nove mesi, anche grazie alle spinte di Cacciari e di Sergio Chiamparino sindaco di Torino, eccoli al battesimo. «Magari a Roma siamo vissuti con qualche fastidio, non saprei - dice proprio Chiamparino -, però non si creda che questo Coordinamento sia un giocattolo per far contento il pupo: questa è anche una battaglia politica dentro il partito, dentro il Pd».
Sul federalismo fiscale, per cominciare. «La bozza Calderoli per l’80% è la stessa di Prodi e Padoa-Schioppa ma, come ha ben spiegato Vasco Errani governatore dell’Emilia-Romagna, nel Pd abbiamo quattro posizioni diverse. Vogliamo trovarne una che le unifichi tutte o no?».
Chiamparino ha fretta. La stessa fretta di Burlando e Cacciari, o di Sergio Cofferati sindaco di Bologna.
«E’ un buon debutto, una buona partenza - dice Cofferati -. Non ci sono contrapposizioni tra noi, ma la consapevolezza che la crisi economica avrà effetti soprattutto sul Nord e gli apparati produttivi del Nord. E a questo dovremo saper rispondere».
Potrebbero citare il caso Malpensa, e Filippo Penati presidente della Provincia di Milano lo fa: «E’ stata svenduta, c’è stata una gigantesca presa in giro degli italiani, a partire da quelli del Nord».
Con la Lega complice o fin troppo distratta. «Chi vanta l’esclusiva nella tutela del Nord come la Lega - dice Mercedes Bresso governatore del Piemonte - ha combinato solo disastri».
Con la Lega complice o fin troppo distratta. «Chi vanta l’esclusiva nella tutela del Nord come la Lega - dice Mercedes Bresso governatore del Piemonte - ha combinato solo disastri».
Per giocare la partita sullo stesso campo, il Nord, parte il contropiede.
«Passiamo dal federalismo teorico a quello pratico - spiega Carlo Porcari, capogruppo Pd in Lombardia -. Chiediamo l’anticipo del federalismo fiscale per sostenere servizi e Welfare organizzato da enti locali e regioni, lo scorporo del patto di stabilità, la riduzione della pressione fiscale per lavoro dipendente e pensionati, nuove regole per il mercato del volo nazionale».
Prossimo appuntamento il 13 febbraio a Novara, con i parlamentari del Nord.
E il 2 marzo, a Padova, sarà pronta la «piattaforma programmatica»: un mese prima della conferenza nazionale del partito.
E il 2 marzo, a Padova, sarà pronta la «piattaforma programmatica»: un mese prima della conferenza nazionale del partito.
«Questo è il nostro contributo al Pd nazionale», dice Maurizio Martina, segretario della Lombardia.
Il Coordinamento come una parte del tutto. Però, a sentire Chiamparino, questo è pure l’inizio di un’avventura, di una «battaglia politica anche dentro il Pd».
«Il presentarci con un’identità che parte dai nostri territori», come rivendica Paolo Ravaioli, presidente della Provincia di Verbania.
La conclusione all’ultimo che se ne va, Burlando: «E’ la prima volta che in una riunione del Pd non sento parlare di Rai o di provenienze o di collocazioni europee... Una bella boccata di ossigeno». Almeno per il Pd che sta al Nord."
Sarebbe troppo sperare che prima o poi riusciremo a vedere finalmente qualche risultato concreto da un gruppo di politici con un certo potenziale che fino ad ora sono rimasti intruppati nelle file di un partito inconcludente ed immobilista che non sa trovare una linea unica e determinata per fare opposizione vera e per aiutare noi elettori, o futuri ex elettori, se le cose non cambieranno, che abbiamo davanti a noi un futuro di crisi e di sacrifici e di ansie e di paure che ci rendono sempre più preoccupati ed ansiosi ?
Che cosa succederà se anche loro non otteranno che un pugno di mosche e null'altro ? Che fine farà il Nord, quel nord lavoratore e creativo che ha sempre trascinato con le sue industrie, la sua agricoltura,le sue attività commerciali e artigianali , il turismo e tanto altro in questo anno che prevedono ancor più nero del 2008?
e che fine faranno Malpensa e Linate ?
dopo 10 mesi e più, da quando fu rifiutata l'offerta per Alitalia proposta da Air France e dal governo Prodi, oggi è ripartita la nuova Alitalia della cordata Cai con contestazioni e ritardi ecc ecc
Valeva la pena far saltare Prodi ed il suo governo, pur traballante, di sinistra per arrivare a questo faticoso e poco solido risultato piuttosto fallimentare per tutti quanti ???
a me sembra proprio di no, ma...
5 commenti:
a chi si chiede perché il pd naufraga, ecco la risposta: scimmiottare le idiozie che hanno successo per altri non serve a guadagnare consensi ma solo a far girare i cabasisi (questa la capiscono solo quelli del pd del sud, però)... tristesa...
i cabasisi li capisco solo io e girano anche a me...
marina
Ciao Erica temo proprio che ben poco faranno ed otterranno se non dividersi.. separarsi.. andando poi a formare l'ennesimo partito che avrà un nuovo conto da presentarci dandoci in cambio.. un pugno di mosche!
C'è bisogno di un partito forte non di una miriade di rivoli e rivoletti che mirano solo a rimanere o a tornare alle poltrone, e scimmiottando la vecchia lega non mi sembra proprio la strada giusta.
un momento di impasse per la sinistra, unico nella storia....
Ci si aspettava una voce autorevole dal "governo ombra" ma resta solo ombra. La sinistra tutta si è sgretolata e quella ex arcobaleno sta sparendo tra liti e ripicche con pericolose future aggregazioni giovanili frustrati.C'è da riflettere ! E intanto il sig. Berlusconi si consola... Ciao Adriana
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