domenica 30 marzo 2008
Il riposo di Quinto !
Un ricordo di Maù
ma la mia Killer è sempre molto aggressiva e si rivolta come una pantera e lui si accorge di aver sbagliato gatta e si ritrae, spaventato ...
Con Saetta invece andava d'accordo e lei giocava spesso con lui. Qui sta scendendo dal giardino e gli tende un agguato, mentre lui si sta lavando
E di nuovo un altro agguato di Saetta , in giardino, mentre lui la osserva e sembra pensare. " Ma che fa , quella lì , che mi gira in torno quatta quatta ? "
E qui una della ultime immagini di Maù. Mentre si lava perchè era stato nell'orto a rotolarsi e ne era uscito sporco come un maialetto.
giovedì 27 marzo 2008
84
lunedì 24 marzo 2008
303 !!!
4000
Per molti soldati americani che hanno combattuto in Iraq e in Afghanistan la guerra più sanguinosa è cominciata con il ritorno a casa; il numero dei suicidi tra i veterani supera quello dei militari uccisi dall’inizio del conflitto.
Il tasso di suicidi negli Stati Uniti è di 8,9 casi su 100 mila persone, ma tra i veterani la cifra sale a 18,7. I numeri si fanno ancora più preoccupanti se messi a confronto con quelli dei soldati caduti in
combattimento in Iraq dal 2003, una media di 2,4 al giorno.
«Siamo di fronte a una crisi gravissima - ha dichiarato Kevin Lucey, padre di Jeff Lucey - e troppe persone hanno deciso di voltare la testa e guardare da un’altra parte».
numero totale dei casi di suicidio tra i veterani. Anche per questo motivo la tv Cbs ha dovuto lavorare oltre cinque mesi per raccogliere i dati e le testimonianze.
Negli Stati Uniti gli ex soldati sono oltre 25 milioni, 1,6 dei quali ha servito in Iraq o in Afghanistan. Secondo il «National Center for Post Traumatic Stress Disorder» lo stress e i traumi a cui i soldati sono sottoposti al fronte non fanno che aumentare il rischio emarginazione sociale e suicidio, così come l’abuso di droghe o farmaci e le difficoltà relazionali ed economiche che spesso affliggono chi ritorna in patria.
L’alto tasso di suicidi non è l’unico problema a preoccupare il Dipartimento dei Veterani... un
senzatetto su quattro in America ha prestato servizio nell’esercito, nonostante gli ex militari rappresentino solo l’11 per cento della popolazione totale. E questi non sono gli unici scandali che hanno coinvolto i veterani: le rivelazioni dei giornali sul «Walter Reed Army Medical Centre», ospedale militare di Washington dalle strutture fatiscenti, ha danneggiato l’immagine dell’esercito anche perché alcuni chirurghi dell’esercito, tra cui il generale Kevin Kiley, sono stati congedati per i cattivi servizi prestati ai reduci di Iraq e Afghanistan. Nel complesso quanto la Cbs descrive assomiglia allo scenario del post-Vietnam, anche se allora il numero dei reduci era assai maggiore
Emozionante !
domenica 23 marzo 2008
Una serena Pasqua !
giovedì 20 marzo 2008
Una bellissima giornata
martedì 18 marzo 2008
Sport e Boicottaggio
* Cosa risponde a chi suggerisce il boicottaggio?
* Si è parlato molto di libertà di parola degli atleti, lei userà la sua a favore di qualche causa?
Io non sono una sportiva di professione, non ho medaglie da vincere, ho sempre odiato l'agonismo anche quando sciavo e non sono un campione famoso. Quindi boicotterò le Olimpiadi, non vedrò i nostri atleti di nessuno sport che vi parteciperà
E boicotterò, come ho fatto in questi ultimi tempi, il più possibile i prodotti cinesi che spuntano come funghi ovunque qui da noi. Controllo sempre tutte le etichette dei cibi, degli abiti, dei prodotti vari, dalle matite ai giocattoli ecc, e quando trovo scritto Made in China o, ancora meglio, il nome di una ditta italiana ed il sottotitolo, in piccolo di solito, fabbricato in Cina, io NON acquisto
Che i nostri industriali riaprano le loro fabbriche in Italia invece di far costruire e creare tutti i loro prodotti in Cina, spesso di qualità dubbia o scadente, ma da noi pagati a caro prezzo. E' comodo sfruttare la manodopera cinese, sottopagata, come quella rumena o ungherese o indiana, e poi immetterne i manufatti sui nostri mercati, supermercati o negozi vari a prezzi " italiani" esagerati, da furto legalizzato!
A differenza del giovane sportivo, io critico e sono critica verso un sistema economico globalizzato che se ne infischia dei diritti umani e della vita di persone che in Birmania prima ed in Tibet ora stanno lottando per salvare se stessi, la loro cultura ed il loro mondo da dittature e da violenze inconcepibili. Quello che mi indigna di più comunque sono l'ipocrisia di certi politici, uomini di chiesa e personalità importanti dello sport italiano che tentennano o stanno zitti o intervengono solo per pura demagogia. Così come la solita Russia dichiara che sono fatti interni ( lo erano anche quelli della Serbia negli anni '90 !!! ) e gli USA intervengono con la consolidata ambiguità di Bush e della Rice
Se tutti noi boicottiamo i prodotti cinesi, anche a costo di rinunciare ad un bel po' di cose, visto che oramai è tutto cinese qui in Italia, o quasi, forse allora si potrà sentirsi in pace con le nostre coscienze di cittadini del mondo liberi e solidali ....
domenica 16 marzo 2008
Hanno detto 3...
Hanno detto 2...
Lo ha detto oggi Giorgio Napolitano in una intervista al quotidiano «El Mercurio» di Santiago del Cile. «Le diversità, anche quelle radicali negli orientamenti e nei programmi, l’asprezza nei contrasti, sono parte naturale della vita democratica, però se la politica si risolve in un vociferare incessante e in uno scontro continuo, ad essere maggiormente vulnerabili sono le istituzioni e il rapporto che con esse hanno i cittadini. Questi possono cadere nella tentazione di distaccarsi, non tanto dai partiti, quanto dalla politica in senso lato».
«ho rivolto ai giovani specialmente un appello esplicito a non allontanarsi dalla politica». Questo perchè «dalla politica possono venire le scelte generali di cui ha bisogno la collettività, e la partecipazione dei cittadini è indispensabile affinchè queste scelte corrispondano al bene comune».
Hanno detto...
Ovunque sulla Terra, la politica neo-conservatrice ha alimentato un sospetto deleterio: che qualsiasi nazione toccata dall'Occidente diventi fatalmente uno Stato fallimentare. Che la democrazia sia qualcosa di malato, di temibile. Che libertà, laicità, pluralismo siano da posporre, sempre, ai ben più essenziali imperativi di sicurezza. Quel che accade in Tibet negli ultimi giorni non è disgiunto dalla magia infranta: ne è il lascito, catastrofico. La carneficina di monaci buddisti a Lhasa è responsabilità cinese ma è stata facilitata da America ed Europa, che non a caso reagiscono con voce pallida, e sguardo cieco. Quel che essi non hanno visto è la lezione che gran parte degli Stati ha tratto dalla politica di Bush. ...
Il cataclisma morale non viene fabbricato solo col cinismo, con la spudorata violenza di politiche avventate.
L'idea di Bush era semplice, dopo gli attentati del 2001: si trattava d'inventare una politica assolutamente nuova. Interessi e valori avrebbero coinciso, come nei sogni o nelle magie. Clinton stesso in fondo aveva provato, in Kosovo: con un certo successo, anche se contaminato dal veleno dei nazionalismi etnici. Ma l'Iraq non era il Kosovo, la Freedom Agenda dei neo-conservatori concerneva il pianeta e non una minuscola provincia. L'ultimo rapporto della Fondazione Carnegie (Nuovo Medio Oriente, 2008) sostiene che la Freedom Agenda è stata un totale fallimento: ha rafforzato l'Iran, regalandogli un Iraq turbolento ma ideologicamente fedele. Ha incoronato Ahmadinejad.
Uscire da simili disfatte è difficile.
La questione morale è al centro. Accanto al disastro economico-strategico della guerra irachena (Stiglitz indica un costo di 3000 miliardi di dollari, pagato solo col deficit), c'è questo disastro etico Un'etica che fallisce così miseramente è terribilmente simile al comunismo - e non sorprende che fra i neo-con ci siano tanti eredi del '68 marxista-cinese.
mercoledì 12 marzo 2008
Spreco
martedì 11 marzo 2008
Una sparizione misteriosa
Waris Dirie, nata nel 1965 in una tribù somala, subì l'infibulazione da bambina, e a 13 annu fu costretta dalla sua famiglia a sposare un uomo di 61 anni, che lei stessa ha più volte definito «un vecchio».
E' famosa in tutto il mondo per aver lavorato per Levi's, L'Oreal, Chanel e Revlon, che ancora oggi la definisce una delle modelle più belle al mondo.
lunedì 10 marzo 2008
Paf... 6 stato colpito
invio Paf ... ed un grande Kiss molto personale !
erica