lunedì 4 agosto 2008

30 all'ora!

" Torino ha deciso di abbassare i limiti di velocità nel quartiere più popoloso della Città, il quartiere di Santa Rita. Saranno tolti semafori e strisce ed i pedoni e le bici avranno sempre la precedenzaLe Automobili non superanno mai la velocità massima dei 30 all’ora.
Sarà un esperimento che è già iniziato in altre città, a partire da Chambery dove i 30 all'ora ci sono addirittura dalla fine degli Anni 70. «Vivere slow: anche in mezzo al traffico», questo è lo slogan. "
La città del dopo Olimpiadi ha deciso di rallentare, trasformando una buona fetta del suo quartiere più popoloso, e semicentrale, Santa Rita, 104 mila abitanti) in un villaggio motorizzato a misura di bambino In questo quartiere residenziale a due passi dalla centralissima piazza San Carlo la rivoluzione partirà a fine agosto. Gli operai del Comune cominceranno a piazzare cartelli con sopra scritto «zona traffic calming, lavori in corso», a eliminare tutti i semafori, riasfaltare le vie con bitume fonoassorbente per ridurre l’inquinamento sonoro, creare chicane e aiuole capaci di rendere la vita impossibile a chi ama pigiare sull’acceleratore, ma migliorare le giornate di bambini e anziani che vogliono riscoprire il proprio quartiere in edizione slow.

«Questo è soltanto un primo passo - ha annunciato l’assessore alla Viabilità - ma dopo una fase sperimentale pensiamo di moltiplicare questi quartieri in tutta la città: abbiamo cominciato dalla zona di Santa Rita perché quel quartiere ha fortemente voluto fare da apripista. Ma nulla ci vieterà di trasformare presto anche il centro storico in zona a traffico calmierato».
Anche se può sembrare strano il paradiso dei pedoni non avrà nemmeno bisogno delle strisce disegnate sull’asfalto. Perché la regola che vale in tutto il quartiere è che qualunque passante ha la precedenza rispetto all’auto. Anzi il codice è più complesso: pedone precedenza assoluta, biciclette e mezzi elettrici precedenza sulle auto che comunque non devono mai superare i 30 chilometri all’ora.
A delimitare l’accesso alla nuova riserva del traffico torinese saranno venti porte su cui campeggerà la scritta «Zona 30». Sarà quindi praticamente impossibile per l’automobilista non rendersi conto che in quella porzione di città è lui che deve cedere il passo. Sempre.

Un altro segno particolare di questa rivoluzione del traffico in chiave slow sta nel suo essere riuscita a mettere d’accordo sinistra e destra.

Ho letto con estremo interesse questo articolo di alcuni giorni fa E spero che la novità dei 30 all'ora non si fermi solo a Torino città, ma venga applicata anche in provincia, anzi nelle nostre province. Sarebbe fantastico avere i centri città a misura d'uomo con le macchine obbligate a rispettare i pedoni, i ciclisti ed i bambini ...

3 commenti:

Artemisia ha detto...

E' tutto molto bello. Il problema sara' farlo rispettare. Solo recentemente ho scoperto che in una strada di grande percorrenza vicino a casa mia c'e' da tempo il limite di 30 all'ora e nessuno ci aveva mai fatto caso. Le auto, le moto e i furgoni vi sfrecciano a ben piu' di 50 all'ora!
Quindi secondo me meglio un limite piu' alto ma fatto rispettare che un limite piu' basso che poi tutti ignorano impuniti.
Speriamo che non sia cosi' per Torino!

ericablogger ha detto...

cara Arte anch'io ho avuto i tuoi stessi dubbi però da quello che ho letto, sarà un intero quartiere con delle entrate;
probabilmente una sola strada non viene neppure presa in considerazione ma un'isola lenta , sì
io lo spero per lo meno
comunque staremo a vedere...
ciao un saluto erica

Artemisia ha detto...

Speriamo davvero perchè mi sembra un'ottima idea.