martedì 29 luglio 2008

Il male oscuro

In queste lunghe giornate estive, con un ritmo di vita calmo e tranquillo, senza stress da lavoro, senza arrabbiature varie e senza obblighi di orari fissi, l'unica ansia, o forse è meglio dire l'unica rabbia che provo, è quella che mi nasce spontanea leggendo i quotidiani e guardando i TG, che ci stanno bombardando di tante, brutte notizie provenienti dal Parlamento, dove nascono leggi e leggine che affossano tutti quanti, precari, statali, giovani, anziani, preti ...
Io leggo ogni giorno quasi interamente il giornale ed ogni giorno che passa mi chiedo dove andremo mai a finire se continuiamo così
L'altro giorno però mi ha molto colpita una notizia particolare:
" L'uomo che non riuscì a morire . A 103 anni cerca il suicidio buttandosi nell’Arno, due poliziotti vedono la scena e lo salvano Sono molti gli anziani che ci provano, soprattutto d’estate, quando l’afa rende più faticoso il mestiere d’esistere. Ma lui è stato salvato in extremis da una pattuglia di poliziotti. E nel suo letto d’ospedale è tornato a guardare sereno il futuro che gli resta "
Per me l'estate è il periodo più bello dell'anno: fa caldo, e quest'anno con le piogge il caldo è sopportabile, sono a casa e passo giornate intere con mia mamma, con cui chiacchiero, lavoro insieme in giardino, esco per andare a fare la spesa o al cimitero...
e spero che possa restare così, in buona salute e lucida di mente, per tanti anni ancora perchè per me è ed è sempre stata la sola persona con cui ho avuto il miglior rapporto di amicizia confidenza fiducia stima e amore profondo
Leggendo di quell'anziano signore che a Firenze ha cercato di buttarsi in Arno, ho pensato alla sua solitudine ed alla solitudine di tanti altri anziani lasciati soli, con una badante o in un istituto, quando va bene, dimenticati dai figli, dai nipoti, senza più amici, perchè ad una certa età gli amici sono già tutti morti, senza nessuno con cui scambiare due parole, senza nessuno con cui condividere ricordi e pensieri di un tempo felice, lontano, il tempo della gioventù e delle passioni
La nostra società è globalizzata, abbiamo telefonini, computer, internet, macchine, aerei, treni super veloci, ma spesso, troppo spesso, ci dimentichiamo dei sentimenti, degli affetti, dell'amore per gli altri e lasciamo soli quelli che di più hanno bisogno di noi, i nostri genitori o i nostri nonni, anziani soli e depressi !

2 commenti:

Artemisia ha detto...

Ciao Erica. Forse talvolta è meglio non leggerlo il giornale per non sciuparsi il meritato riposo.
Un abbraccio,

ericablogger ha detto...

ciao Artemisia, ben tornata...
purtroppo non ci sono solo i giornali, ma anche realtà vicine e sotto agli occhi, anche quando si preferirebbe non vedere, ahimé
un caro saluto erica