mercoledì 9 luglio 2008

I giovani hanno incontrato i leader del G8

Il G8 di Tokio ha partorito un topolino. Nel 2050 io non ci sarò di certo, ma penso ai giovanissimi e a ciò che li aspetta nei prossimi 40 anni se i nostri capi di governo continueranno a procastinare leggi severe che possano aiutare l'ambiente del nostro pianeta, che sta morendo per l'incuria e l'ipocrisia di noi uomini.
Ma in Giappone non c'erano solo i capi di governo.
Giovani provenienti dai Paesi del G8, il gruppo degli 8 paesi più industrializzati, e dal mondo in via di sviluppo hanno incontrato i leader del G8 a Toyako, in Giappone, per presentare le loro raccomandazioni a nome del Junior 8 Summit (J8).
Il Junior 8 Summit, un'iniziativa promossa dall'UNICEF, è un evento annuale che si svolge in parallelo con il vertice del G8. Qui giovani di tutto il mondo si incontrano e dibattono su temi globali, condividendo le proprie proposte di soluzione con i leader del G8 e con la comunità internazionale.
Una delegazione di nove giovani - uno/a per ciascuno dei Paesi del G8 e un nono in rappresentanza dei Paesi in via di sviluppo, in rappresentanza di tutti e 39 i partecipanti al J8 Summit - ha avuto un incontro faccia a faccia con i leader del G8; per l'Italia è stata scelta Simona Blandino, 17 anni, di Milano.
Le raccomandazioni del J8 Summit, contenute nella "Dichiarazione di Chitose", dal nome della località in cui si svolge il J8 Summit, si focalizzano su tre tematiche: cambiamenti climatici, povertà e sviluppo, salute globale.
«I delegati del J8» recita la Dichiarazione di Chitose «ritengono che i leader del G8 debbano assolutamente ascoltare la voce dei giovani.
Insieme, trasformiamo le idee dei giovani in azioni concrete, e non soltanto in parole»
Le principali raccomandazioni della Dichiarazione includono:
la creazione di un'organizzazione internazionale che valuti i prodotti sulla base di "indicatori verdi", quali: l'efficienza energetica, la gestione dei rifiuti, l'imballaggio, la composizione del prodotto.
I prodotti certificati come "verdi" devono essere etichettati in maniera evidente, per promuovere la coscienza ecologica presso i consumatori, e devono ricevere sussidi statali per diventare più competitivi dal punto di vista del prezzo.
Tali misure mitigheranno la tendenza liberista dominante negli Stati del G8 e faciliteranno un progresso positivo; la promozione, da parte dei leader del G8, di donazioni "non politiche", attraverso una dichiarazione firmata che proibisca gli aiuti allo sviluppo vincolati a condizioni specifiche.
Sebbene i Paesi donatori siano in grado di intervenire per sincerarsi che gli aiuti allo sviluppo vengano utilizzati nella maniera più efficiente, una simile dichiarazione garantirebbe che i Paesi del G8 donino fondi non in base ai propri tornaconto politici, ma per il bene comune.
Inoltre, essa genererebbe fiducia non soltanto presso i governi locali, ma anche presso la popolazione dei beneficiari.
Il J8 sottolinea infine l'urgenza di cancellare il debito dei Paesi in via di sviluppo; il sostegno, da parte dei Governi del G8, a programmi educativi che includano la prevenzione delle malattie, la nutrizione, l'igiene ambientale e l'educazione sessuale in tutto il mondo.
Devono essere inclusi programmi specifici a vantaggio delle ragazze e delle donne, e vanno promosse iniziative di educazione all'eguaglianza di genere dirette a ragazzi e uomini.
Non deve essere consentito ai governi di limitare l'accesso della popolazione ai contraccettivi e all'educazione sanitaria. Quest'ultima deve essere sostenuta con l'accesso libero ai contraccettivi e ad altri materiali necessari.
I partecipanti al J8 Summit hanno arricchito le loro raccomandazioni con un Piano d'azione e una serie di passi per dare seguito al dopo-vertice.

La delegazione italiana presente a Chitose era composta da tre ragazze e un ragazzo: Simona Blandino e Giulia Sammartano, 17 anni, entrambe di Milano (selezionate attraverso la "J8 Competition 2008", il concorso internazionale lanciato dall'UNICEF), Celeste Malignani, 15 anni, di San Pier D'Isonzo (Gorizia) e Marco Zabai, 17 anni, di Treviso (rappresentanti scelti tra le associazioni che aderiscono al Forum delle associazioni studentesche promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione).
http://www.j8summit.com/
C'è da augurarsi che i grandi della terra abbiamo ascoltato i giovani del J8 e abbiano riflettutto sulle loro proposte perchè sono veramente interessanti !

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