In questi giorni si ricorda Martin L. King
Fu un grande uomo di pace e tutti conoscono e ricordano il suo celebre discorso che iniziava con le parole I have a dream ... Ho un sogno
Il suo sogno si è in parte avverato, anche se la sua vita è stata sacrificata al fanatismo ed alla violenza di uomini bianchi che non volevano l'uguaglianza e la parità tra bianchi ed uomini di colore, ma ancora tanto lungo è quel cammino da lui intrapreso
Ancora oggi vi sono violenze soprusi odio e razzismo ovunque nel mondo
Sta a noi tutti far sì che tutto questo cessi e che l'amore la pace l' amicizia tra popoli e nazioni e tra genti di diverse etnie religioni razze prevalgano ...
Nell'altro blog ho ricordato la morte del protagonista de Le urla del silenzio , il genocidio cambogiano passato per anni sotto silenzio e mai punito
Pensando a questo piccolo uomo coraggioso ed alla sua forza d'animo ed al grande predicatore del sud degli States, ucciso in un lontano aprile di molti anni fa, ho espresso il mio sogno personale
Che i monaci buddisti del Tibet e della Birmania e le popolazioni di questi due territori oppressi dalle dittature locali possano il più presto possibile avere l'aiuto di noi tutti e riescano a trovare la pace e la libertà
La Cina ha le sue leggi, ma queste leggi grondano sangue e sono applicate con la violenza e l'ingiustizia, quella stessa ingiustizia che spinse una donna di colore a ribellarsi alle leggi assurde del sud, e a sedersi in quella parte riservata ai bianchi di un autobus, e Martin L. King a diventare il simbolo, con Gandhi, del pacifismo internazionale ...
Riflettiamoci tutti e troviamo il coraggio di dire no di dire basta di dire mai più
al razzismo alla povertà alle dittature all' impoverimento delle nostre menti alla barbarie alle guerre ed agli odi
Grazie Martin grazie al tuo piccolo grande immenso sogno
6 commenti:
Un grande uomo per una grande causa.
Sperando anche che i contadini tibetani non ritornino ad essere i servi della gleba che erano prima...
Giusto continuare il suo sogno, crederci con coraggio. Perchè non è vero, come dicono in tanti, che sognare non costa niente. Martin Luther King ha dato la sua stessa vita per cercare di realizzare quel sogno. Smettere di sognare vuol dire rinunciare ai progetti, al futuro, a quel mondo diverso da sempre auspicato. Per questo son d'accordo con te e con tutte le persone che si impegnano e non si arrendono mai. Un caro saluto, Fabio.
Cara Erica (mi ricordi Broncovich!) buon sabato. Ieri sono stato ad un incontro pubblico sulla costituzione organizzato da alcuni candidati del PD nazionale e romano. C'erano Giovanni Bachelet, figlio del Vittorio ucciso dalle BR, Marina Astrologo, Paolo Giuntella, Rosy Bindi ed altri. Si è ricordato il Martin Luter King, ma anche Santilli, Moro, e gli altri piccoli Martin che hanno lottato e dato la vita per aver difeso la nostra costituzione. E' stata un incontro laico, dove il messsaggio dominante era questo: dobbiamo difendere la costituzione tutta e applicarla in quelle parti che sono rimaste nell'ombra. Si è parlato di art. 11 guerra e globalizzazione, di art. 21 e informazione, e poi di partecipazione democratica, di riforma del sistema elettorale, senza gridi e senza polemiche, una boccata di ossigeno e speranza, una immersione in quel mondo di cittadini, di politici e amministratori che non si scordano mai da dove vengono: la resistenza e la costituzione. Infine una battuta, nel senso di messaggio, non di scherzo: "... perchè i cattolici, a seconda di dove stanno, determinano le sorti di un paese, se stanno dalla parte sbagliata, come tra le due guerre, contribuiscono al fascismo, se stanno da quella giusta, fanno la resistenza" Mica male detto da una politica cattolica ma laicista come la Bindi!
;-) duccio
ti ringrazio di queste parole di speranza. Ogni tanto mi viene da dirmi: I HAD A DREAM. Devo resistere allo scoraggiamento
ciao marina
grazie a voi per i vostri commenti molto interessanti ed... elevati !!!
un caro saluto a tutti erica
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