domenica 10 giugno 2007

La scuola è finita

E' appena terminato il secondo episodio della prima serie di telefilm Provaci ancora prof con Paolo Conticini e la Pivetti. L'ho visto x la prima volta e capisco perchè aveva avuto tanto successo. E' ancora più divertente ed intrigante della seconda serie da poco conclusasi, che mi era piaciuta molto.
Sarebbe fantastico come prof incontrare, anche nella vita di tutti i giorni, e non solo in una fiction Tv, un vicequestore così affascinante e bello. Tanto bello e tenebroso con quel sorriso smagliante e quegli occhi da gatto, da non lasciarselo scappare ...
Ma noi prof di professione, single, e quindi libere, senza mariti e figli, non svolgiamo indagini investigative con morti feriti e colpi di scena a ripetizione e nelle nostre aule non ci sono intrighi e misteri da risolvere. Quindi ... dobbiamo accontentarci di vedere la TV e di sognare Conticini ...!
Venerdì mattina è finito un altro anno di scuola. Siamo andati nella palestra del forum vicino a scuola x il saggio di danza e musica dalle 11 alle 13 e sono state due ore piacevoli e divertenti, con tanti baci abbracci lacrime e pianti a dirotto alla fine dello spettacolo. Tutti si abbracciavano commossi e commosse e si salutavano xchè fino a settembre non si sarebbero più visti o viste
Qualcuno dovrà ripetere la classe, qualcuno forse andrà altrove, i ragazzi e le ragazze delle terze affronteranno l'esame e poi si prepareranno ad affrontare ognuno scuole diverse.
Non è stato un anno semplice xchè ormai in questi ultimi anni ci sono sempre alunni non facili, alunni con tanti problemi e difficoltà, alunni che portano con loro in aula i disagi e le problematiche di una vita complessa. E le classi sono sempre più numerose, i percorsi individualizzati x ognuno di loro non sono più possibili. Con 25, 26 , 27 alunni e oltre non si riesce a seguire al meglio tutti quanti.
Nessuno ci ringrazia x la fatica e x il lavoro svolto con costanza, alla ricerca del meglio e dell'ottimale x poter lavorare con gli alunni con serenità e con calma, dando loro un esempio x ottenere un minimo di equilibrio e la certezza con cui possono raggiungere risultati positivi e sempre migliori rispetto alle loro effettive potenzialità
Quest'anno però i miei 25 alunni di 2a mi hanno dato una busta, in carta fatta a mano, spessa
C'era scritto "Dalla classe 2E con affetto", con un cuore rosso disegnato lì accanto
Dentro un foglietto di carta più leggera con un bellissimo orsetto disegnato a mano, un altro cuoricino rosso ed un pensiero molto bello: " Salve, prof, la volevamo ringraziare soprattutto per averci sopportati e anche per averci insegnato molte cose oltre che per le sue lingue anche per la vita.
Speriamo che l'anno prossimo torni ad insegnare nel nostro corso"
Seguivano i loro nomi firmati
Un ricordo che sarà conservato insieme ad altri del passato e la conferma che ciò che ho seminato x lunghi nove mesi di lavoro è stato raccolto ed ha dato i suoi frutti
Con tanti alti e bassi, con un paziente lungo lavoro faticoso, ho ottenuto il loro affetto e la loro stima che spero di continuare ad avere anche in futuro xchè non c'è nulla di meglio dell'essere ricordati con affetto dai ragazzi che si è avuto in classe.
Ancora adesso sono sempre felice di incontrare le mie ormai anziane prof della scuola media, la stessa dove io ora insegno da anni, con cui stavo tanto bene a scuola ed è sempre un piacere incontrare i miei alunni che mi fermano x salutarmi e x chiedermi come sto
A loro e agli altri che ho avuto quest'anno il mio augurio che la loro estate possa essere felice x un ritorno a settembre pieno di gioia e di voglia di essere di nuovo in classe tutti insieme!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie professoressa,
non sono i ringraziamenti di un alunno ma di un padre. Tutti noi dobbiamo esservi grati per la nobile professione che svolgete. Purtroppo oggi viviamo nell'era delle "veline" della stupidaggine così impariamo a non dare la giusta considerazione alle persone che contribuiscono alla crescita dei nostri figli, quindi della società.

Buone vacanze Prof. e grazie.

Antonio

Artemisia ha detto...

Anch'io, cara Erica, ringrazio le insegnanti come te che fanno il loro lavoro con passione e coraggio nella disastrata scuola di oggi.
Anche i bambini e, soprattutto, le bambine della classe di mio figlio piu' piccolo (V elementare) sono usciti in lacrime all'idea di lasciare le loro maestre, che in effetti sono state molto brave.

Anonimo ha detto...

Cara Erica,
il nostro alvoro è difficile, ma continuo a dire molto bello... Purtroppo non sempre viene apprezzato, ma quando una persona lo fa fino in fondo con passione, le soddisfazioni non mancano. Quindi buon fine anno. Un abbraccio Giulia