mercoledì 15 ottobre 2008

Proteste a valanga

Ieri è stata una lunga giornata iniziata alla prima ora - 7.55 l'entrata degli alunni e 8 l'inizio delle lezioni in classe- proseguita a metà mattinata con un'assemblea sindacale di istituto e tante brutte notizie per il prossimo anno, in particolare i tagli delle già ristrette finanze che ci impediranno di svolgere progetti ed attività inseriti nel nostro Piano di offerta formativa da diversi anni ormai, e continuata nel pomeriggio con i consigli di classe, i primi 3, perché gli altri due li avrò settimana prossima
Sono poi andata dall'oculista ma ci tornerò anche tra due settimane per un breve controllo. Va tutto molto meglio ma per un po' continuerò a limitare le ore passate al computer, anche se avrei tante cose da inserire nei miei blog e nuove foto di lavori e progetti nel sito, perchè la luce del pc mi dà parecchio fastidio
Continuo però a parlare di scuola e di protesta, a valanga ormai, ovunque in Italia
Una protesta che ha unito il nord ed il sud, gli insegnanti i bidelli gli studenti ed i genitori, di ogni ordine e grado di scuola
Io non ricordo, in tanti anni di carriera, un fronte così largo e soprattutto una compattezza tra noi addetti ai lavori e le famiglie dei nostri alunni
La rivolta contro il ministro Gelmini, ma anche contro i tagli della Finanziaria di Tremonti ed i provvedimenti del Ministro Brunetta contro i " fannulloni" che penalizzano tutti noi che lavoriamo nella scuola - e parlo dei primi 10 giorni di malattia in cui ci è decurtata una parte dello stipendio, così che alla fine andiamo a scuola anche ammalati x non perdere soldi che ci servono x arrivare alla fine del mese ! -si sono allargati a macchia d'olio.
Anche nelle università, - da Torino a Roma, da Milano a Firenze, da Napoli a Catania - si protesta e si è allargata la mobilitazione contro i tagli dei fondi ordinari alle università (63 milioni su 7 miliardi complessivi)
Al coro delle critiche ieri si è aggiunto anche il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, che ha accusato il governo di invasione di campo rispetto alle autonomie locali, per le norme emanate sull’istruzione, e ha annunciato un ricorso alla Consulta.
A Firenze ieri risultavano occupate trenta sedi di scuole medie superiori, che si vanno ad aggiungere alle occupazioni e ai cortei che nei giorni scorsi hanno interessato tutta Italia.
Ieri mattina a Roma, davanti al ministero, c’è stata anche la protesta dei lavoratori delle imprese esterne che si occupano delle pulizie degli istituti scolastici (sono 14 mila gli interessati) e che ora vedono a rischio i rinnovi dei loro contratti.
Oggi genitori e insegnanti organizzeranno una notte bianca in diverse scuole di tutta Italia...

1 commento:

Artemisia ha detto...

Sono contenta che stai meglio con gli occhi.
Sì la protesta dilaga: "piccole frange marginali" dice la ministra!
Anche il liceo di mio figlio è stato occupato fino ad oggi. Da lunedì però i ragazzi hanno deciso di interrompere l'occupazione per non perdere altri giorni di scuola e stanno studiando altre forme di protesta.