"Meno docenti ma pagati meglio" ha detto il ministro Gelmini.
Ma c'è un trucco. Il trucco è nell'emendamento presentato dall' On. Aprea - per conto del Governo - al D.L. 137
Il maestro unico farà ore in più che gli saranno pagate dal Fondo di istituto.
Non solo i bambini avranno un maestro in meno, ma la scuola avrà meno soldi per le attività formative.
L'emendamento Aprea è gravissimo per diverse ragioni: invasione del ruolo della contrattazione, attacco all'autonomia scolastica, riduzione della qualità e della quantità dell'offerta formativa.
Un peggioramento, in sede di conversione in legge, di un decreto già brutto.
Con l'emendamento della presidente della Commissione Istruzione della Camera, le scuole dovranno attingere dalle risorse del fondo d'istituto per retribuire i maggiori carichi di lavoro che verranno richiesti al maestro unico a partire dal 1 settembre 2009 (2 ore in più di lezione con i bambini della propria classe).
Per questa operazione sarebbero necessarie risorse aggiuntive che però non ci sono, come risulta dai rilievi della Commissione bilancio sulla mancata copertura finanziaria.
Allora la soluzione proposta dall'on. Aprea, per conto del ministro Gelmini, è quella di stornare fondi dalle scuole.
Il comma 2 dell'art. 4 del DL n. 137 verrà sostituito da due nuovi commi.
Nel primo si prevede una apposita sequenza contrattuale all'Aran per definire il trattamento economico dovuto all'insegnante unico per le ore aggiuntive che gli verranno richieste oltre gli attuali obblighi contrattuali.
Nel secondo si autorizza il ministro Tremonti a verificare il fabbisogno finanziario per tale operazione, a partire dal 1 settembre 2009, reperendo tali risorse dal fondo d'istituto.
Secondo l'emendamento, i risparmi (tagli) derivanti dall'attuazione della manovra finanziaria, una volta certificati, verrebbero restituiti alle scuole l'anno successivo, cioè dal 2010.
Una norma camuffata sotto forma di anticipo di cassa ma che invece fa parte del disegno distruttivo dell'autonomia scolastica.
Un vero e proprio furto a danno del personale docente e Ata e dell'autonomia scolastica.
La politica di questo Governo verso la scuola è una e una sola: tagli e diminuzione dell'offerta formativa.
La FLC è impegnata a contrastare questo disegno con atti di denuncia pubblica, con i genitori, gli studenti e ad azioni di mobilitazioni.
La FLC è impegnata a contrastare questo disegno con atti di denuncia pubblica, con i genitori, gli studenti e ad azioni di mobilitazioni.
Disegno di legge di conversione del decreto legge 1° settembre 2008, n. 137A.C. 1634/A
Articolo 4
Sostituire il comma 2 con i seguenti:
2-bis.Con apposita sequenza contrattuale è definito il trattamento economico all'insegnante unico della scuola primaria dovuto per le ore di insegnamento aggiuntive rispetto all'orario d'obbligo di insegnamento stabilito dalle vigenti disposizioni contrattuali.
2-ter.Per la realizzazione delle finalità previste dal presente articolo, il Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, ferme restando le attribuzioni del Comitato di cui all'articolo 64, comma 7, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, provvede alla verifica degli specifici affetti finanziari determinati dall'applicazione del comma 1 del presente articolo, a decorrere dal 1° settembre 2009.
Articolo 4
Sostituire il comma 2 con i seguenti:
2-bis.Con apposita sequenza contrattuale è definito il trattamento economico all'insegnante unico della scuola primaria dovuto per le ore di insegnamento aggiuntive rispetto all'orario d'obbligo di insegnamento stabilito dalle vigenti disposizioni contrattuali.
2-ter.Per la realizzazione delle finalità previste dal presente articolo, il Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, ferme restando le attribuzioni del Comitato di cui all'articolo 64, comma 7, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, provvede alla verifica degli specifici affetti finanziari determinati dall'applicazione del comma 1 del presente articolo, a decorrere dal 1° settembre 2009.
A seguito della predetta verifica per le finalità di cui alla sequenza contrattuale prevista dal comma 2 del presente articolo, si provvede, per l'anno 2009, ove occorra, a valere sulle risorse del fondo d'istituto delle istituzioni scolastiche da reintegrare in quota parte delle risorse rese disponibili ai sensi del comma 9 dell'articolo 64 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nei limiti dei risparmi di spesa conseguenti all'applicazione del comma 1, resi disponibili per le finalità di cui al comma 2 del presente articolo.
La Gelmini ha definito il Decreto legge appena approvato una “manutenzione”, non una riforma.
Il contenuto del Piano programmatico, elaborato dal Ministero dell’Istruzione, in attuazione dell’art. 64, comma 3, del Decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella legge n. 133 del 6 agosto 2008, prevede i tagli, già noti, delle ore, del personale e alcune modifiche ordinamentali previste dai Decreti Moratti, che Fioroni aveva sospeso fino a nuova legislazione.
Già a luglio i tre segretari generali dei sindacati si erano appellati, in una lettera, direttamente a Berlusconi per dichiarare la loro ostilità totale al Disegno di legge Aprea, che prevede, tra l’altro, l’estromissione delle RSU (le rappresentanze unitarie sindacali) dal governo effettivo delle scuole, l’assunzione diretta degli insegnanti da parte delle autonomie scolastiche e la possibilità che si trasformino in Fondazioni.
8 commenti:
Ciao Erica,
grazie davvero per questo tuo chiarissimo post che mi ha fatto ben intendere quanto il decreto Gelmini sia altamente scamuffo!
Baci
Osvaldo :)
Altro che "manutenzione"! Brava Erica! Hai fatto bene a chiarire la nefasta operazione che stanno facendo sulla scuola pubblica. Sono preoccupata anche perche', avendo in mano gran parte dei media, fanno passare degli spot fuorvianti e chi non e' dentro le questioni non e' in grado di capire il pericolo.
La stessa cosa accade per quanto riguarda l'universita' e la ricerca, il settore dove lavoro.
Un post chiaro anche per chi come me non conosce la realtà scolastica. Una sola cosa ormai è chiara a tutti però: che nessuno di noi ha più voce in capitolo, pensano decidono ed applicano senza confrontarsi con alcuna delle parti in causa... mi ricorda tanto qualcosa..o qualcuno? :((
un abbraccio, ernesta
Il decreto Gelmini ricorda tanto quei contratti con le clausole scritte in carattere microscopico che Paperon de Paperoni faceva firmare alle sue controparti. Un salutone, Fabio
Ciao Erica il mio saluto ed il mio grazie per il tuo commento li lascio qui anche se non è il luogo adatto.
Un abbraccio,ernesta
Posso avere un piccolo chiarimento? Ma l'emendamento Aprea è già all'interno del decreto 137? e se sì, quando verrà approvato?
Ma la privatizzazione riguarda TUTTE le scuole?o solo la primaria?e tutti gli altri punti previsti nell'articolo 64 della 133 quando verranno messi in atto?
Ma la privatizzazione riguarda TUTTE le scuole?o solo la primaria?e tutti gli altri punti previsti nell'articolo 64 della 133 quando verranno messi in atto?
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