mercoledì 15 agosto 2007

continuano le Fatiche ...!!!

Anche oggi ho aggiornato il blog della Margherita di Omegna
Scrivere un blog personale è certamente un'esperienza interessante , ma scrivere dei post per un blog politico locale è una vera gioia, in particolare se si amano i gialli!!!
E stamattina era proprio un "quasi" giallo, in effetti, l'argomento trattato...
Il “giallo” della Bandiera
Aprendo di buon mattino le pagine de La Stampa VCO leggo con un certo sconcerto un titolo per lo meno curioso : ” Assessore rimuove la Bandiera della Pace. Rimedia il vicesindaco ”A quanto pare la bandiera arcobaleno, simbolo di pace, non ha proprio pace ad Omegna in questi ultimi tempi ed ovunque essa venga messa, viene poi rimossa e in qualche caso anche rimessa, tra le polemiche.
L’ultimo episodio riguarda la bandiera della pace posta circa un mese fa dalla Signora Enrica Signini, presidente dell’Associazione Familiari Caduti e Dispersi in guerra, sul monumento che in Largo Cobianchi , di fronte al Municipio, ricorda i 3 giovani uccisi dai nazifascisti il 26 novembre 1944: Nando Menegola, Ferdinando Rota e Carlo Signini.
Il mistero di chi ha fatto togliere anche quel drappo è stato subito ” oggetto di discussione in città “.
” Poi si è scoperto che a farla togliere sarebbe stato un assessore e ad eseguire l’ordine gli agenti di polizia Municipale “, così si legge nell’articolo.
Christian Scatamacchia , ex assessore della precedente amministrazione Buzio, (di centro sinistra ),ha dichiarato : ” Mi risulta che però due dipendenti del comune si siano rifiutati di farlo. Poi finalmente sembra abbiano trovato qualcuno che l’ha fatto ”
A protestare subito è stata la Signora Signini : “ Ne avevo parlato anche con il sindaco e con l’assessore Songa e non avevano avuto nulla da obbiettare. Quella bandiera per noi è simbolo di pace“.
Il cronista Vincenzo Amato a questo punto svela il presunto autore della “scomparsa”
” A farla togliere sarebbe stato l’assessore Stefano Strada e a riconsegnarla ad Enrica Signini sono stati ieri pomeriggio il vicesindaco Giulio Lapidari e l’assessore Luigi Songa.”
Giulio Lapidari ha detto : ” Eravamo ignari dell’accaduto, crediamo che l’iniziativa sia stata frutto di un fraintendimento. Abbiamo fatto togliere la bandiera arcobaleno dal Municipio perchè in quel posto ci vanno solo le bandiere ed i simboli istituzionali. Diverso è invece il discorso se la bandiera va messa su un monumento di caduti ed a farlo è addirittura una loro parente”
Lapidarie parole che si meritano un applauso ed un plauso al vicesindaco : ” Bravo Giulio, ben detto e ben fatto! grazie, anche a nome della Pace … ” erica
Ah, dimenticavo : la bandiera è tornata al suo posto, naturalmente !
Da tanti anni conosco il vicesindaco, sono stata collega dell'ex assessore, mia mamma conosce la signora Signini ( io invece ho avuto come alunno alcuni anni fa un nipote del partigiano assassinato ) e sicuramente questo rende il giallo ancora più interessante.
Ma comunque trovo l'episodio decisamente sconcertante e preoccupante
I 3 giovani partigiani nominati nell'articolo qui sopra sono morti per difendere il nostro paese dal fascismo e dalla dittatura.
La loro morte fu uno degli episodi più brutali della storia di Omegna negli anni 43-45. Furono presi grazie alla soffiata di un delatore locale ( che fu ucciso poco tempo dopo ), probabilmente mentre stavano rientrando a casa, verso la Verta e le Brughiere, e furono poi fucilati sul Largo Cobianchi, dove c'è la chiusa che immette il Lago d'Orta nel fiume Nigoglia.
Rota, che aveva 20 anni, era stato compagno di scuola di mia mamma qui a Crusinallo.
Spesso nei suoi racconti di quei due bruttissimi anni di guerra civile qui a Omegna, dove i partigiani furono perseguitati ed uccisi dai fascisti, lei nomina spesso Rota e gli altri due giovani, soprattutto Signini, che era padre di 3 figli piccolissimi, e ricorda sempre che furono poi portati nella cappella mortuaria del vecchio ospedale.
Ancora oggi è grande la sua amarezza perchè allora i fascisti impedirono ai famigliari di entrare e di vederli e di assisterli almeno da morti. Anche la pietà non c'era proprio più quel giorno !
Mia mamma entrò con suor Maddalena, con cui prestava assistenza volontaria in ospedale, e restarono entrambe a lungo a pregare e a piangere per quelle 3 giovani vite barbaramente uccise.
Una vergogna allora e una vergogna ora che ci si accanisce così su una bandiera di pace, che è un simbolo perchè non si ripetano mai più simili orrori di una guerra fratricida tanto sanguinosa.
Forse sarebbe molto più utile usare la Polizia Municipale per controllare i giovani centauri in erba, tanto fastidiosi e pericolosi, che scorrazzano impunemente per via Bariselli e per via Laghetto, a Crusinallo, in pieno pomeriggio, quando ci sono in giro bambini e persone anziane, da due mesi a questa parte, sicuri di farla franca, tanto qui non viene mai nessuno a fare un giro, visto che l' eccessivo dispendio di forze e di uomini è destinato ormai al solo Centro storico !!!
E sarebbe anche utile, molto utile controllare quei poveri cani rinchiusi in recinti o peggio che soffrono ed ululano e piangono e abbaiano giorno e notte ... A Casale C. Cerro, un paese qui vicino, il sindaco ha emanato un'ordinanza al riguardo perchè si è reso conto che certi padroni di animali non rispettano le leggi e maltrattano quelle povere bestie indifese!!!!
Se ci fossero effettivamente anche i vigili di quartiere, che girano a piedi, come i famosi Bobbies a Londra, ci sarebbe di certo maggiore ordine e sicurezza
E non servirebbero neppure quei tanto "famosi" e decantati, in campagna elettorale !, sportelli del cittadino, dove andare a reclamare per... non ottenere un bel nulla, probabilmente!.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Erica !!! be', veramente divertente questo articoletto.. Quel divertente che non ti fa sganasciare dalle risate.. un divertente contenuto, dato poi, che il soggetto dell'articolo e' quais "triste" --uno specchietto dei nostri giorni di cui non possiamo essere orgogliosi.. Il Valentino, con Laurea ad Honoris, ha una sola possibilita' di convincerci che e' uan vittima (di burocrazia, di governi, di numeri e numerini): che paghi... e faccia silenzio (in Romano, zitto, paga e fa pippa)...
A risentirci Giulio in Canada