In questi ultimissimi giorni tutti i quotidiani e le televisioni hanno parlato delle intercettazioni fiscali proibite fatte a uomini politici conosciuti ed importanti, soprattutto di sinistra, e a personaggi famosi dello spettacolo e dello sport, dalla Ferilli a Del Piero !
Un'altro sgradevole momento nella storia dei servizi segreti e degli scandali che troppo spesso hanno colpito il nostro paese, creando confusione e polemiche e inchieste a raffica da parte della Magistratura. In questo caso gli investigatori della Procura di Milano e dello Scico di Roma, il servizio centrale investigativo sul crimine organizzato, che hanno raccolto il materiale x le indagini, stanno indagando anche su alcuni marescialli della Guardia di Finanza sulla base dell'articolo 615 ter del Codice penale: accesso abusivo a un sistema informatico o telematico
Una storia non piacevole, di certo, ma sicuramente ancor piu' inquietante xche' la cronaca locale del quotidiano che leggo abitualmente riporta la notizia che anche da Novara e da Borgomanero sono partiti accessi illeciti ad alcune banche dati x controllare la posizione fiscale di alcuni esponenti politici, tra cui Prodi. E chi ha effettuato gli accessi abusivi a Borgomanero lo ha fatto fuori dell'attivita' di servizio, senza autorizzazione dunque!
Incredibile pensare che a Borgo e a Novara, qui a due passi da casa, in due citta' conosciute e vicine, ci siano alcuni dei militari coinvolti in questo scandalo cosi' serio e grave . Ancora piu' incredibile poi se dalla lettura dell'articolo si scopre che x la tranquilla Novara, immersa nella Pianura Padana e circondata dalle risaie e dalle campagne della Bassa, come siamo soliti dire noi, lacustri e gia' un po' montagnini, che abbiamo poca nebbia e ancor meno zanzare estive, si tratta ben della terza inchiesta del 2006. Infatti gia' x il caso Storace, con Piero Marrazzo come vittima, erano stati arrestati due finanzieri e vi era stato un altro caso di coinvolgimento di un ex carabiniere nella piu' recente inchiesta sui dossier Telecom.
In questo caso invece si deve accertare se chi e' entrato illegalmente nei database lo ha fatto x semplice curiosita', come conferma di quanto scritto su tutti i giornali, o se invece ci fosse uno scopo ben preciso, visto i tanti accessi trovati sul computer del militare sconosciuto di Borgo all'anagrafe tributaria sulla famiglia Prodi. In ogni caso, a rifletterci bene, qualunque fosse il motivo, c'e' ugualmente di che preoccuparsi vista la facilita' con cui gli esperti riescono a penetrare nei database nonostante le password. E resta intrigante il giallo che proprio in questo piccolo territorio a ridosso del nostro bellissimo Lago d'Orta si siano concentrati tanti incarichi misteriosi, senza in effetti sapere x conto di chi!
Un'altro sgradevole momento nella storia dei servizi segreti e degli scandali che troppo spesso hanno colpito il nostro paese, creando confusione e polemiche e inchieste a raffica da parte della Magistratura. In questo caso gli investigatori della Procura di Milano e dello Scico di Roma, il servizio centrale investigativo sul crimine organizzato, che hanno raccolto il materiale x le indagini, stanno indagando anche su alcuni marescialli della Guardia di Finanza sulla base dell'articolo 615 ter del Codice penale: accesso abusivo a un sistema informatico o telematico
Una storia non piacevole, di certo, ma sicuramente ancor piu' inquietante xche' la cronaca locale del quotidiano che leggo abitualmente riporta la notizia che anche da Novara e da Borgomanero sono partiti accessi illeciti ad alcune banche dati x controllare la posizione fiscale di alcuni esponenti politici, tra cui Prodi. E chi ha effettuato gli accessi abusivi a Borgomanero lo ha fatto fuori dell'attivita' di servizio, senza autorizzazione dunque!
Incredibile pensare che a Borgo e a Novara, qui a due passi da casa, in due citta' conosciute e vicine, ci siano alcuni dei militari coinvolti in questo scandalo cosi' serio e grave . Ancora piu' incredibile poi se dalla lettura dell'articolo si scopre che x la tranquilla Novara, immersa nella Pianura Padana e circondata dalle risaie e dalle campagne della Bassa, come siamo soliti dire noi, lacustri e gia' un po' montagnini, che abbiamo poca nebbia e ancor meno zanzare estive, si tratta ben della terza inchiesta del 2006. Infatti gia' x il caso Storace, con Piero Marrazzo come vittima, erano stati arrestati due finanzieri e vi era stato un altro caso di coinvolgimento di un ex carabiniere nella piu' recente inchiesta sui dossier Telecom.
In questo caso invece si deve accertare se chi e' entrato illegalmente nei database lo ha fatto x semplice curiosita', come conferma di quanto scritto su tutti i giornali, o se invece ci fosse uno scopo ben preciso, visto i tanti accessi trovati sul computer del militare sconosciuto di Borgo all'anagrafe tributaria sulla famiglia Prodi. In ogni caso, a rifletterci bene, qualunque fosse il motivo, c'e' ugualmente di che preoccuparsi vista la facilita' con cui gli esperti riescono a penetrare nei database nonostante le password. E resta intrigante il giallo che proprio in questo piccolo territorio a ridosso del nostro bellissimo Lago d'Orta si siano concentrati tanti incarichi misteriosi, senza in effetti sapere x conto di chi!
Anche se ormai si sa che i due sottufficiali di Novara lavoravano x l' ufficio I, poco noto ai piu', ma x chi e' dell'ambiente, famoso xche' e' l'ufficio informazioni, cioe' la struttura d'intelligence della Finanza, che fa capo al secondo reparto di Roma, comandato da un generale amico di Pollari, il capo del Sismi coinvolto nel rapimento Abu Omar. E quando i due sottuficiali iniziarono questo loro secondo lavoro segreto e proibito il loro ex comandante provinciale di Novara era appena diventato capocentro del Sismi di Milano ...
Io ho ereditato la passione x il computer da un padre che x molti anni ha portato la divisa della GdF e che ha lavorato con gli antenati dei nostri Pc, usando il sistema delle schede perforate!, e mi chiedo se allora sarebbe mai venuto in mente, a lui o ai suoi colleghi, di infrangere quel codice di regole profonde e morali che lo legava allo Stato ed alla sua divisa, di cui ancora conservo il capello, quel cappello messo sopra al cuscinetto di fiori della bara, durante la cerimonia in chiesa, con gli ex coleghi ancora in servizio e con tutti gli altri suoi amici e commilitoni ormai in pensione da parecchio.
Altri tempi forse, un'altra societa', un altro mondo ... speriamo che quel mondo si conservi nel maggior numero possibile di uomini che porta ancora quella divisa con orgoglio e abnegazione e rispetto x le leggi civili e morali dello Stato e x tutti noi cittadini che sempre e comunque abbiamo fiducia nelle istituzioni e negli uomini che le servono.