giovedì 19 marzo 2009

Modernità ed immobilismo

22 milioni di persone nell' Africa subsahariana, secondo i dati dell’Unaids, hanno l'Aids
« Non si può superare l' Aids con la distribuzione dei preservativi che, anzi aumentano i problemi»; con questa frase il Papa, conversando con i giornalisti nella tradizionale conferenza stampa sull’aereo che lo ha portato a Yaoundè, ha scatenato una polemica internazionale clamorosa.
Governi di centrodestra, come quello francese guidato da Nicolas Sarkozy, e grandi coalizioni guidate da una democristiana, come Angela Merkel, hanno espresso il loro profondo dissenso.
In tutta Europa si prende posizione contro l'ennesima prova di immobilismo intellettuale e culturale della Chiesa cattolica romana, ma in Italia brilla il silenzio più assoluto, da palazzo Chigi all’opposizione, tutta quanta assieme...!!!.
In due giorni, dal vasto arco dell’opposizione in Parlamento, si è alzata solo una voce. Quella di Livia Turco, una ex comunista cattolica, che ha detto chiaramente come la pensa: «Ad oggi il preservativo è il mezzo migliore per prevenire malattie gravi come l’Aids».
Una volta si moriva di sifilide, ora le nostre generazioni hanno l' incubo dell'Aids, ma quando il Vaticano per voce del Pontefice esprime concetti ed opinioni obsolete e ridicole, la classe politica del nostro paese, sempre così chiacchierona, se ne sta zitta zitta e fa la solita pessima figura nei confronti del resto del mondo
E a proposito di mondo ecco due buone notizie che ho letto oggi:
Gli Stati Uniti hanno annunciato oggi il loro sostegno alla dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti degli omosessuali: si tratta di una decisione che pone, ancora una volta, la nuova amministrazione di Barack Obama su una strada opposta a quella percorsa dal precedente inquilino della Casa Bianca, George W. Bush.
L’intenzione di Washington di unirsi ai 66 paesi firmatari del documento ispirato dalla Francia è stata annunciata dal portavoce del dipartimento di Stato, Robert Wood. La dichiarazione, che non ha il carattere costrittivo di una risoluzione, era stata presentata lo scorso dicembre dalla Francia e, invocando l’universalità dei diritti dell’uomo, chiede la depenalizzazione mondiale dell’omosessualità.
È composta da 13 punti che mirano ad «assicurare che l’orientamento sessuale o l’identità di genere non possa mai costituire la base per infliggere condanne, in special modo esecuzioni, arresti o detenzioni».
Il testo ha ricevuto 66 voti a favore, tra cui quelli della maggior parte degli Stati europei e sudamericani. Alla risoluzione si erano opposti il Vaticano, diversi paesi islamici, la Cina, la Russia e gli Stati Uniti.

Il Lussemburgo è diventato oggi il terzo paese della Ue a legalizzare l’eutanasia, dopo l’Olanda e il Belgio. Entra oggi in vigore la legge. Secondo il testo, promulgato ieri dal capo di stato, Il Granduca Enrico, e pubblicata oggi sulla gazzetta ufficiale, «la scelta di un medico di rispondere positivamente a una richiesta di eutanasia o di suicidio assistito non è sanzionabile penalmente e non può dar luogo a un’azione civile...».
Adottato in seconda lettura dal parlamento il 18 dicembre, il testo aveva suscitato l’opposizione del granduca, cattolico praticante, che aveva minacciato di dimettersi. Per ovviare alle resistenze del sovrano ed evitare una grave crisi istituzionale, il parlamento aveva quini approvato una modifica costituzione che limita i poteri del sovrano.
Secondo le nuove norme, il Granduca non ha più il potere di convalidare le leggi, ma si limita a promulgarle, senza che tale atto abbia valore di assenso. Nell’Unione europea, solo Olanda e Belgio hanno a certe condizioni legalizzato l’eutanasia dal 2002
Piccolo paese,il Lussemburgo, ma un grande paese, libero e moderno, civile e coraggioso !!!

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