domenica 29 marzo 2009

Le Ardeatine - x non dimenticare

Alla cerimonia alle Fosse Ardeatine, per ricordare i Martiri Ardeatini, le 335 vittime, di cui 12 rimaste ignote, uccise dai nazisti, il presidente della Repubblica Napolitano ha detto :
«Bisogna riflettere sulla Storia e sulle sue lezioni, che sono sempre attuali e non possono dimenticarsi Il valore della memoria consiste nell’imparare quello che dicono le generazioni che ci hanno preceduto, nell’imparare ciò che ha insegnato la Storia. È stare attenti a non ripetere gli errori del passato».
Napolitano esorta anche a «ricordare quello che è stato uno dei capitoli più spietati della persecuzione antiebraica e, allo stesso tempo, quello che rimane un capitolo significativo della dura Resistenza contro l’occupazione nazista, a Roma e in Italia».
Il presidente ricorda che «si seppe molto tempo dopo dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, quando Roma venne liberata. Io, in quei giorni, ero a Napoli e ricordo bene i cento bombardamenti sulla mia città».
Parole importanti, le parole del Presidente della repubblica, piene di saggezza, per non dimenticare!
Ma vi sono ancora parti di quel passato che non sono state risolte e che si cerca di far passare nel dimenticatoio, soprattutto il riconoscimento degli Imi
In un articolo molto interessante ed importante del sito dell' A.N.R.P. si affronta il problema della commissione di consolazione per gli Schiavi di Hitler.
Sotto gli auspici dei Ministeri degli Affari esteri di Germania e Italia, sabato 28 marzo 2009, presso la Villa Vigoni a Loveno di Menaggio, si è tenuta la conferenza di presentazione della Commissione mista di storici italo-tedesca che i due governi hanno istituito in occasione del Vertice bilaterale tenutosi a Trieste nel novembre 2008, per approfondire sul passato di guerra italo-tedesco e in particolare sugli Internati Militari Italiani, come contributo alla costruzione di una comune cultura della memoria..
"Il principio della “immunità degli stati” viene messo in discussione dalla Cassazione, almeno in presenza di crimini contro l'umanità, che per la nostra massima Corte “segnano il punto di rottura dell'esercizio tollerabile della sovranità”.
Per il ministro degli Esteri, Franco Frattini, la sentenza della Cassazione mette a rischio “la sicurezza del diritto”, ma non il diritto delle vittime, bensì quello degli stati a non essere molestati a proposito dei loro crimini di guerra.
Il pensiero dominante è per i governanti “tanto prima o poi muoiono tutti” e i contenziosi… saranno risolti brillantemente.
La Germania
, nel ricorrere alla Corte di Giustizia dell'Aia, avverso la sentenza della nostra Cassazione, conta sulla disponibilità dell’Italia. Al ministero degli esteri tedesco sono convinti che, “in linea di principio, il governo italiano la pensa come noi”. I portavoce tedeschi ripetono che i risarcimenti violerebbero ben tre trattati internazionali, con cui l'Italia avrebbe già rinunciato a ulteriori pretese. Questa tesi, che di rimbalzo circola in Italia, è falsa. I trattati si possono ben interpretare in senso opposto.
Se il governo tedesco nega i risarcimenti, è però generosissimo con espressioni di rincrescimento che nulla costano. E siccome il capitolo più vistoso e scandaloso del contendere riguarda l'indennizzo negato pretestuosamente dalla Germania agli internati militari italiani, Steinmeier ha "speso" molte parole contrite sulle loro sofferenze... "
Un passato vergognoso e crudele che gli Imi non hanno mai potuto dimenticare
Loro non ci sono più ormai ma chi per tanti anni è vissuto con loro, con i loro incubi, con le loro sofferenze e con le loro cicatrici, testimonianze di quegli anni di barbarie, non può dimenticare e vedere il passato cancellato così, con così tanta facilità
Le parole non bastano. Ci vuole ben altro per cancellare i campi di concentramento e gli orrori del nazismo ...

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