Ieri il tempo è stato a dir poco inclemente con vento e piogge violente di primo mattino ed acquazzoni improvvisi nel pomeriggio ma alle cinque sono uscita con mia mamma, approfittando di una sperla di sole, per andare a votare. Per le Europee e per la provincia, del VCO. C'era poca gente al seggio ma spero che almeno oggi, domenica, il giorno abituale per votare, ci sia stata una maggiore affluenza
Tutti dicono che la gente non si sente più vicina a questa Europa e quindi non va a votare ma io penso che sia importante continuare ad avere un sogno europeo di comunità collettiva che ci aiuti maggiormente ad affrontare il futuro insieme e a risolvere i problemi che attualmente creano ansia e diffidenza in tanti di noi, la disoccupazione, la povertà, l'immigrazione, la recessione...
Non ho alcuna idea sui risultati delle nostre votazioni italiane e su chi vincerà, ma nel resto d'Europa le sorprese sono state parecchie, dalla Francia dove c'è stato circa il 60% di astensionismo, all'Ungheria ed alla Bulgaria dove hanno trionfato le opposizioni di destra. In Germania i conservatori della Merkel hanno tenuto mentre in Austria hanno vinto i populisti conservatori; al contrario in Grecia è largamente in testa l'opposizione socialista .
Ma ieri era anche il 65° anniversario dello sbarco in Normandia, l'operazione Overlord, il D-Day.
Ho seguito con il digitale sul canale RaiEdu1 le interviste agli anziani superstiti inglesei americani francesi e canadesi che quel giorno sbarcarono sulle spiagge normanne sotto al tiro di fuoco nazista e iniziarono la liberazione della Francia da quattro anni in mano al nemico tedesco
Ho visto con estremo interesse i vecchi servizi televisi su quel giorno così importante per la liberazione dell'Europa dal gioco nazista, ricordando le emozioni che provai personalmente parecchi anni fa quando in un viaggio estivo arrivai, in un caldo giorno di agosto, in qual paesino assolato e semideserto, con le stradine strette che portavano alla spiaggia di Omaha Beach Un mare mosso e tutto uguale al 1944, con i pontoni lasciati lì dagli americani, le casematte dei nazisti, da dove sparavano sugli alleati che superavano le spiagge minate e la sensazione di sentire quella tremenda battaglia tra il bene ed il male, che aveva invaso il nostro vecchio continente come un nero manto di dolore e di morte
Ed ho seguito in settimana il viaggio del presidente americano Obama, prima in Egitto, poi a Buchenwald e quindi a Caen e nel cimitero americano
Un viaggio importante con discorsi importanti e parole coraggiose, in particolare quelle rivolte all'Islam, per una effettiva collaborazione reciproca e la possibilità di ragionare e dialogare insieme, senza più guerre ed odii reciproci Ma anche un ritorno alla storia, al suo importante significato ed a quello che ha rappresentato per tutti noi, che siamo nati dopo quegli avvenimenti così tragici, come Buchenwald o Auschwitz o Treblinka e le centinaia di campi di concentramento disseminati in mezza Europa
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