Nel blog dell'amico Fabio ho trovato il suo ultimo post estremamente preoccupante. Sapevo che nel futuro pacchetto sicurezza il governo voleva limitare anche la libertà del Web, ma non sapevo però che “il 21 giugno il Senato ha approvato il pacchetto sicurezza (ddl. 773) con dei provvedimenti molto discutibili, tra i quali, con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (Udc), l'art. 50-bis, “Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet.”
Con questo ddl chiunque gestisce un blog o invita a disobbedire a una legge che ritiene ingiusta potrebbe essere oscurato dal proprio provider anche all'estero.
Il Ministro dell'Interno, infatti, in seguito a comunicazioni dell'autorità giudiziaria, potrà disporre con proprio decreto l'interruzione dell'attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete Internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio.
La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50 000 a euro 250 000 per i provider e il carcere per i blogger da uno a cinque anni per l'istigazione a delinquere e per l'apologia di reato, da sei mesi a cinque anni per l'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio fra le classi sociali.
In questo modo si stanno mettendo sotto tutela in Italia Facebook, Youtube e tutta l'informazione libera dei bloggers che viaggia in Rete.
Come Fabio, anch'io penso che " è la libertà stessa di espressione, nel suo significato più ampio, che viene messa sotto attacco" con questo nuovo decreto e questo è un fatto che è preciso dovere di tutti denunziare.
Spero che ogni blogger passi a leggere le riflessioni personali di Fabio, molto profonde, al riguardo e che ogni blogger che ci legge diffonda questa notizia nel web
Non è importante solo conoscere l'articolo del nuovo ddl per non incappare in guai giudiziari molto seri, ma anche la salvaguardia della propria libertà di pensiero e di espressione in nome della democrazia
Costituzione Italiana Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
1 commento:
Prima o poi si arriverà anche a questo. E poi ci lamentiamo della situazione iraniana...
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